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 ITALIA - ITALIA - Liberalizzazione stupefacenti. Il PG di Firenze ribadisce il proprio si'
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13 luglio 2012 19:39
 
Si' alla liberalizzazione delle droghe leggere, quanto alle canne non le ha mai fumate perche', risponde con una battuta, 'non ho tempo'. Questa la posizione del procuratore generale di Firenze, Beniamino Deidda, che stamani, intervistato da Radio 24 per '24 mattino', ha ribadito il suo si' alla liberalizzazione degli stupefacenti leggeri: lo aveva gia' detto nei giorni scorsi a Repubblica Firenze.
'Una cauta liberalizzazione farebbe calare il consumo delle droghe leggere' ha detto Deidda a '24 Mattino'. 'Nessuno ha mai consumato alcol in America come quando e' stato proibito - ha aggiunto -. La capacita' della criminalita' di diffondere i consumi e' molto maggiore di quella che il mercato, con le sue virtu' intrinseche, potrebbe fare'. Deidda ha detto di essere favorevole a 'una progressiva e cauta depenalizzazione da un lato e liberalizzazione dall'altro. Controllare il mercato significa anche controllare la qualita' della droga, cioe' garantire ai consumatori che non saranno vittime di qualita' scadenti'. Ancora, secondo il pg, l'argomento in Italia e' tabu' perche' 'c'e' un po' di fariseismo e l'ideologia prevale su una serena valutazione dei fatti. C'e' un secondo inevitabile effetto del proibizionismo ed e' la lievitazione dei prezzi.
Cosi' i piu' deboli, quelli privi di risorse, sono costretti a procurarsi il denaro con mezzi illeciti', 'il fenomeno si ridurrebbe se il mercato fosse controllato e i prezzi contenuti'. Deidda ha precisato di parlare a titolo personale: 'La legge oggi e' quella che e' e i magistrati hanno il dovere di applicarla nella maniera piu' scrupolosa possibile. Ma mi limito a notare che le norme vigenti non sono state in grado di impedire il prosperare delle droghe. Abbiamo le carceri piene di piccoli e piccolissimi spacciatori, e sappiamo che uno spacciatore arrestato viene subito sostituito'. 'Finora - ha poi detto - il divieto generalizzato non ha prodotto gli effetti sperati'.
Ancora per Deidda la liberalizzazione dovrebbe essere 'accompagnata dalla prevenzione con l'educazione'. Infine, alla domanda se abbia mai provato una canna Deidda ha risposto, ridendo: 'No, ma solo perche' non ho tempo'
 
 
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