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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Cnca: serve approccio diverso
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26 maggio 2016 17:09
 
"Bisogna separare i percorsi tra cannabis e le altre sostanze stupefacenti. Occorre dare un approccio alla cannabis non penale ma di tipo culturale, sociale ed eventualmente di cura" . Lo ha detto Riccardo De Facci, vice presidente del Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza (Cnca) in audizione in commissione Giustizia nell'ambito dell'indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati. Per De Facci la tabella dei limiti quantitavi massimi previsti dalla legge e' una "tabella pseudoscientifica" perche' include sostanze diverse per pericolosita' . "Bene il lavoro sulla lieve entita' - ha detto - ma restano molti dubbio sulla quantita' fissa". Per il presidente del Cnca serve un impegno preciso sugli investimenti "poiche' dal 2000 non abbiamo piu' fondi territoriale sulla prevenzione". Per il presidente del Cnca nel rivedere la legge 309/90 (testo unico sulla droga, ndr) "bisogna rivedere il meccanismo sanzionatorio perche' rischiamo di trovarci di fronte una certa discrezionalita' territoriale con trattamenti diversi da territorio a territorio". Il consumo di cannabis "va comunque disincentivato, anche se reso responsabile, ha concluso De Facci, sottolineando che vanno rinnovati e potenziati i servizi e va fatto un piano nazionale di prevenzione nelle scuole.  
 
 
 
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