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 ITALIA - ITALIA - Legalizzazione cannabis. Audizioni Parlamento. Le valutazioni di Ascia e Canapa Info Point
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Notizia 
23 giugno 2016 18:01
 
In relazione all’audizione di lunedì 20 giugno in Commissione Giustizia e Commissione Affari Sociali riunite, l’unica reale novità rilevata nell’annoso dibattito sulla legalizzazione della cannabis si è rivelata la presenza in qualità di auditi delle tre associazioni che meglio rappresentano le istanze dei consumatori: ASCIA, FreeWeed e Canapa Info Point.

Abbiamo reciprocamente apprezzato i contenuti delle relazioni e degli interventi dei portavoce delle associazioni e ugualmente lo stesso stupore ci ha colpito nel dover ascoltare ancora tesi e teorie che ci hanno fatto tornare indietro nel tempo per ritrovarci con gli stessi argomenti trattati indecentemente per anni dal DPA di Serpelloni, dalle supposizioni della Fini-Giovanardi e dall’accolita faziosa componente proibizionista capeggiata questa volta da S.Patrignano e dalla Comunità Exodus di Don Mazzi.

Abbiamo assistito a tutta l’audizione, rendendoci conto che ormai neanche gli organismi scientifici o istituzionali possono continuare a dire le menzogne propinateci fino ad ora, dovendo ammettere che la cannabis è meno dannosa di altre sostanze legali come l’alcol e il tabacco, che non esiste correlazione tra psicosi e uso di cannabis, che non è dimostrabile l’effetto del THC nel caso di incidenti stradali se non in possesso di strumentazioni precise e via dicendo, ma dovendo dare un colpo al cerchio (in virtù del cambiamento di tendenza globale) e uno alla botte (in virtù del ruolo scientifico o istituzionale che ricoprono), abbiamo dovuto ascoltare delle contraddizioni in termini come: la cannabis autoprodotta può essere dannosa come potrebbe essere dannosa la coltivazione in proprio di viti a causa della possibilità che sviluppi metanolo nel vino (?), che il polline delle coltivazioni autoprodotte potrebbe inseminare le coltivazioni ad uso indu! striale e terapeutico e mettere a repentaglio la qualità di queste (?), che l’assunzione di cannabinoidi inibisce e interferisce con il nostro sistema endocannabinoide (?), che il minorenne potrebbe seguire le abitudini “legali” dei genitori (come se per l’alcol e il tabacco non esistessero le stesse condizioni) e via dicendo, tutte tesi fuorvianti e non dimostrabili che scoprono inesorabilmente la penuria di argomentazioni a favore del mantenimento di un regime proibizionista.

Ma vogliamo soffermarci un po’ di più sull’audizione dei rappresentanti delle Comunità di S.Patrignano e di Exodus.

Senza voler mancare di rispetto, ci è sembrato di ascoltare dei robot nei quali è stata immessa un’applicazione che si attiva ogni volta che si parla di cannabis e che dai tempi della Fini-Giovanardi non ha avuto nessun aggiornamento di software.

Per l’ennesima volta abbiamo sentito dire che la cannabis è il trampolino di lancio per le droghe pesanti, che non esistono differenze tra le varie sostanze psico-attive, che la legalizzazione porterebbe ad un uso diffuso e incontrollato di cannabis e così via, ma il top è stato raggiunto quando rispondendo alla domanda dell’on. Ferraresi: “Quanti sono i soggetti in terapia nella vostra Comunità per uso esclusivo di cannabis?”, il rappresentante di S.Patrignano ha risposto: “50 su 1.200 e sono tutti giovani tra i 15 e i 19 anni”!

La prima cosa che salta all’occhio è la percentuale minima di persone che hanno richiesto un percorso terapeutico e di riabilitazione per uso di cannabis (0,4%), la seconda è l’età dei giovani, la maggior parte minorenne e quindi “internati” per espressa decisione dei genitori, probabilmente molto spaventati dalla malainformazione di cui S.Patrignano ed Exodus sono maestri.

Confidiamo di aver dato, con le nostre audizioni, delle informazioni ai membri delle Commissioni Giustizia ed Affari Sociali, con cui poter controbattere in sede di discussione alla malcelata voglia di mantenere lo status quo che vede ancora 5.000.000 di italiani costretti alla clandestinità.

Nei prossimi giorni saremo più precisi nel confutare punto per punto le contraddizioni e le falsità proposte in audizione.

Ass.ni ASCIA – Canapa Info Point 
 
 
 
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