Patrizio Gonnella, presidente dell'Associazione Antigone e della Coalizione italiana per i diritti e le liberta' civili considera con "estremo favore che si apra una discussione sulle proposte di legge" in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati, "C'e' un trend normativo su scala europea e globale - sottolinea Gonnella in audizione in commissione Giustizia della Camera - c'e' una forte inversione di tendenza con l'abbandono di politiche repressive che non hanno prodotto i risultati sperati di riduzione consumo". Per il presidente dell'Associazione Antigone bisogna "rivedere il modello di depenalizzazione del consumo su scala generale e procedere a un diverso approccio, non punitivo, che ridurrebbe anche il carico il giudiziario che ingolfa i nostro tribunali". Nelle carceri italiane, ha ricordato Gonnella, il 35% dei detenuti e' dentro per aver violato le leggi sulle droghe. Inoltre "dobbiamo puntare sui consumi sicuri: solo la legalizzazione - sottolinea il presidente di Antigone - consente consumi sicuri, tutto il resto e' nelle mani dei pusher e dell'illegalita'". Per Gonnella bisogna reinvisteire nella prevenzione come fatto da alcuni stati Usa: "spendiamo un miliardo di euro l'anno per detenuti in carcere per droga - ha concluso - potremmo spenderli per affrontare i problemi di tossicodimpendenza di questi ragazzi".