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Italia. Marche: resta alta la mortalita' legata agli stupefacenti
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Notizia 
20 agosto 2004 13:06
 
Nelle Marche il tasso di mortalita' legato all'uso di sostanze stupefacenti ha una media piuttosto elevata nonostante sia costante, a partire dal '97, la diminuzione del numero dei decessi. Secondo un'indagine dell'Eurispes Marche l'eroina risulta essere la prima sostanza di abuso primario, con una percentuale del 78,6%.
Un dato rilevante, secondo l'istituto, soprattutto se confrontato con gli altri stupefacenti: la cocaina per esempio, la cui percentuale di uso come sostanza primaria e' solo del 6%, e' in aumento, rispetto all'anno passato, del 4,3%, mentre decresce dell'11,7% l'uso di cannabinoidi (10,3% nel 2002).
I decessi per overdose nell'anno sono stati complessivamente 10: 8 maschi e 2 femmine, con un'eta' media di 35 anni per i primi e 31 per le seconde. La diminuzione del numero dei decessi per droga e' in linea con l'andamento nazionale. Nel '96 i decessi per droga nelle Marche erano stati addirittura 26.
L'aiuto che viene fornito dalle varie istituzioni che operano nel territorio agli assuntori di sostanze stupefacenti e' principalmente di tipo medico farmacologico, mentre il rimanente 51% si riferisce a interventi di tipo psicosociale o riabilitativo. Rispetto all'anno precedente, nel 2002 si sono rivolti ai Sert marchigiani 4.449 soggetti, nuovi e gia' noti: subisce invece un decremento del 21% il dato relativo ai casi incidenti. Nelle Marche sono operanti 14 Sert, con un personale pari a 193 unita', di cui il 63% operante esclusivamente per le tossicodipendenze, convenzionati per il 16% e a tempo parziale per il 21%. Dall'analisi dei singoli Sert, emerge che la concentrazione e' distribuita soprattutto lungo la fascia costiera e nelle aree a maggiore densita' urbana. L'analisi della distribuzione per eta' evidenzia la conferma dell'invecchiamento progressivo dell'utenza in carico: il 51% ha piu' di 30 anni, mentre il 24% e' compreso nella fascia d'eta' 15-24. La classe modale e' quella centrale 25-29, con una percentuale del 25%. I nuovi utenti presi in carico dai Servizi si situano invece per il 35,5% nella fascia d'eta' tra 15-24 ed per il 36,5% in quella tra 30-39.
"Le cronache degli ultimi giorni hanno riproposto con tutta la sua drammaticita' il problema dell'uso di droghe sintetiche anche tra i giovani marchigiani -rileva il presidente dell'Eurispes Marche Camillo Di Monte- e il motivo per cui le droghe sintetiche stanno avendo una cosi' rapida diffusione risiede nel fatto che sono facili da assumere, per lo piu' sono pasticche, non recano con se' il rischio di infezioni come l'Hiv o l'epatite, non sviluppano la stessa dipendenza dall'eroina e fanno sentire in fretta brillanti, pieni di energia e disinibiti. Questa immagine cosiddetta 'pulita' e' in realta' falsa e pericolosamente fuorviante: le droghe di sintesi, e in particolare l'ecstasy, non sono affatto 'sicure'".
Di Monte ricorda poi che "a questi dati si devono unire quelli dei tossicodipendenti che trovano la morte in altro modo o che non vengono comunque iscritti fra i deceduti per droga in quanto non direttamente collegati all'uso di sostanze stupefacenti, in special modo a quelle ultimamente immesse sul mercato: il suicidio, ma anche incidenti stradali e arresti cardiaci sono, molto spesso, la via d'uscita da una vita deformata. Proprio per tale ragione ritengo che debba essere attribuita maggiore attenzione all'intervento di prevenzione per accrescere la consapevolezza dei rischi derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti e per promuovere stili di vita sobri e attivi. La prevenzione deve essere realizzata sia attraversi interventi di riduzione di disponibilita' di droghe sia attraverso una forte azione informativa e formativa dei giovani e delle famiglie".
 
 
 
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