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Italia. Ferrero: uno spinello fa meno male di mezzo litro di vino, depenalizzarne subito il consumo
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17 luglio 2006 16:10
 
"Ribadisco cose già note e cioè che bisogna andare verso una legge che permetta una repressione molto forte del narcotraffico e che sul versante del consumo ci siano politiche di prevenzione soprattutto nel campo dell'informazione e non esclusivamente repressione sui consumi". Lo afferma Paolo Ferrero, ministro per la Solidarietà sociale a Portella della Ginestra a margine dell'inaugurazione di un centro ippico intitolato a Giuseppe di Matteo sorto su dei terreni confiscati alla mafia, tornando sulla legge sulla droga fatta dal centrodestra.
Il ministro Ferrero poi corregge quanto già oggi riportato da alcuni organi di stampa, affermando: "Non ho detto che lo spinello faccia meno male di un bicchiere di vino. Bisogna comunque distinguere nettamente le droghe leggere da quelle pesanti. Un conto è il contrasto all'uso di quelle pesanti, su cui va fatta molta informazione sulla pericolosità di eroina, cocaina e droghe sintetiche, un'altra cosa sono le droghe leggere, di cui la pericolosità di uno spinello è simile a quella di un mezzo litro di vino. In Italia, voglio ricordare, ogni anno muoiono circa 7.000 persone per l'alcolismo. E questo numero è di gran lunga la fonte di morte maggiore data da uso di sostanze".
Infine Ferrero, riferendosi all'equiparazione delle droghe pesanti e leggere della legge emanata dal centrodestra, ricorda che "uno dei disastri combinati dalla destra è stato quello di parlare di droga come se l'eroina e la cannabis fossero la stessa cosa. Non si può dire questo".

"È chiaro che sono affermazioni deliranti, assolutamente in controtendenza rispetto al rapporto sulla droga presentato dalle Nazioni Unite". Cosi' la deputata della Lega Nord, Carolina Lussana, ha commentato a Telepadania le affermazioni del ministro Ferrero. L'esponente del Carroccio si e' chiesta, dunque "se il ministro Ferrero stia semplicemente dimostrando tutta la sua ignoranza, se forse lo stia facendo in malafede o se ha il cervello in fumo e, a questo punto, allora lo invitiamo a leggersi il rapporto dell'Onu, in merito al consumo delle droghe leggere. Secondo il rapporto Onu sull'uso e lo spaccio delle droghe leggere, la commissione interna accuratamente creata dall'Onu, ha confermato che e' severamente sbagliato distinguere tra droghe pesanti e leggere e lanciare messaggi culturali al mondo giovanile che facciano credere che le droghe leggere non siano pericolose per la salute. La commissione invita i membri, e quindi anche l'Italia, a formulare opportune leggi per sanzionare adeguatamente chi ne fa uso e per fare da deterrente per il consumo di cannabis. Un atteggiamento istituzionale irresponsabile quello del ministro, fatto solo per accattivarsi l'elettorato giovanile con messaggi educativi sbagliati e pericolosi. Noi, invece, sosteniamo che non bisogna incentivare l'uso di droghe leggere paragonandole all'altrettanto annoso problema dell'alcoolismo. Non bisogna criminalizzarli con pene personali, ma come fa la legge attuale voluta dal centrodestra, sanzionandoli con pene amministrative che vanno dalla semplice segnalazione al prefetto, al ritiro della patente in base alla quantita' di droga in possesso. Queste si', sono leggi necessarie per tutelare la sicurezza e l'incolumita' dei giovani stessi e dei cittadini tutti. Troppi i morti sulle strade il sabato sera, per lo piu' giovani che utilizzano le cosiddette droghe leggere e che vedono infrangere i loro sogni per una leggerezza. Noi vogliamo che i nostri giovani possano vedere diventare realta' i loro sogni ed e' per questo che invitiamo la sinistra a non fare dichiarazioni, pensando solo al loro tornaconto elettorale, ma al bene di tutti, in particolare del nostro futuro: i giovani".

'Il ministro Ferrero dovrebbe sapere che lo spinello, quindi la cannabis, e' composta dal tetra-idro-cannabinolo, una sostanza che, se usata costantemente e regolarmente, tende a creare danni; mentre il semplice uso, e non l'abuso di vino, non crea danni fisici'. Lo ha affermato all'agenzia ADNKRONOS Maurizio Gasparri, deputato di Alleanza Nazionale.
'Quella di Ferrero e' una questione demagogica e sballata oltre a essere la sua un'affermazione del tutto fuori luogo e irresponsabile. E' naturale che se si beve anche un bicchiere di vino a stomaco vuoto questo puo' far male e che, forse, se si fuma uno spinello in ottanta anni non faccia nulla, ma i principi attivi della cannabis non possono essere assolutamente sottovalutati. Ma questo non vuol dire che accettiamo l'abuso dell'alcool combattiamo qualsiasi tipo dipendenza dannosa'. 'Non esiste al mondo sostanza stupefacente che tenda a creare danni come il ministro Ferrero. La sua affermazione sballata ci vuole dire che fumare gli spinelli non fa male, io dico che anche mangiare un chilo di cioccolata non fa bene, ma e' pur sempre un male minore rispetto a iniettarsi un grammo di eroina'.

- 'Francamente non sappiamo quale sia l'effetto medico-sanitario di uno spinello, ma possiamo affermare con certezza che mezzo litro di vino e' sicuramente dannoso per chi non sa gestire l'alcool'. Lo ha dichiarato all'agenzia ADNKRONOS Maurizio, responsabile relazioni esterne degli 'Alcolisti Anonimi'.
'Evidentemente per dire cio' il ministro Ferrero si sara' avvalso di consulenze mediche. Rimane il fatto che non abbiamo alcuna opinione sugli spinelli, mentre siamo convinti che qualsiasi dipendenza abbia del dannoso, al di la' della sostanza che la provoca: una sigaretta per chi non fuma non dovrebbe provocare particolare malessere, mentre per un tabagista e' estremamente dannosa'.
Detto cio', gli Alcolisti Anonimi sottolineano come loro unico compito sia 'quello di cercare di aiutare gli alcolisti nell'affrontare il loro problema', e rincarano la dose su quanto 'qualsiasi cosa possa fare male se il soggetto e' facile alla dipendenza'.

Non e' possibile "accostare" il vino con lo spinello. E' quanto sostengono tre esperti, un neurologo, un nutrizionista e un farmacologo, commentando le parole del ministro Ferrero. "Il paragone e' improponibile perche' soprattutto negli adolescenti, anche mezzo spinello - che rispetto a quello del passato ha un'elevata concentrazione di thc (tetrahidrocannabinolo) - puo' alterare, in un momento di estrema vulnerabilita' psicobiologica, il processo evolutivo del cervello che a quella eta' sta costruendo una rete delicatissima per determinare nel futuro quello che sara' il temperamento, il carattere e la personalita' dei giovani nonche' il loro equilibrio psicofisico". Lo sostiene il neurologo prof. Rosario Sorrentino secondo il quale, inoltre, "la potenzialita' di sollecitare il nostro circuito del piacere e' molto piu' elevata nello spinello rispetto al vino".
"Il vino e' un alimento non solo gratificante -dice Antonio Migliaccio, nutrizionista, libero docente all'universita' La Sapienza di Roma- ma contiene una serie di antiossidanti che consentono all'organismo di mantenersi giovane e di proteggerlo dalle malattie cardiovascolari. Naturalmente il vino deve essere assunto nelle quantita' moderate come dicono le linee guida dell'Italia. Lo spinello invece non contiene alcuna sostanza protettiva e per di piu' puo' essere l'anticamera dell'assunzione di droghe pesanti".
Dello stesso avviso il farmacologo Andrea Poli, docente all'universita' di Milano: "il vino nelle giuste quantita' puo' essere protettivo dell'organismo, in particolare delle malattie del cuore, come ormai dimostrato da numerosi studi internazionali. Lo spinello, invece, non solo non ha alcuna sostanza protettiva, anzi i principi attivi piu' importanti sono addirittura nocivi per l'organismo stesso".

"Ancora una volta il ministro Ferrero rilascia dichiarazioni che vanificano lo 'sforzo' educativo che quotidianamente le famiglie dedicano alla crescita dei propri figli". Paola Noe', presidente del gruppo Udc in Regione Emilia Romagna commenta cosi' la volonta' espressa dal Ferrero di modificare la legge sulla droga licenziata dal precedente governo, e che ha giudicato meno dannoso uno spinello rispetto a mezzo litro di vino.
"La banalizzazione di temi importanti attraverso il paragone di uno spinello a mezzo litro di vino, ha effetti devastanti sulle scelte dei nostri giovani che non riescono piu' a riconoscere cio' che e' bene da cio' che e' male". "Su questi temi sarebbe piu' responsabile che i nostri ministri ragionassero piu' come genitori o come educatori".
 
 
 
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