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Italia. Al Senato si legifera sulle droghe, il dibattito e' in corso
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26 gennaio 2006 13:47
 
E' in corso il dibattito sul maxi emendamento antidroga presentato sul decreto legge sulle olimpiadi di Torino, l'ultima possibilita' per il Governo di far approvare con un voto di fiducia l'iniziale proposta del vicepremier Fini, ridottasi da riforma delle legge sugli stupefacenti ad emendamento sul doping.

"Esprimo il mio rammarico perché il governo non ha posto il Senato in condizioni di conoscere compiutamente i contenuti della relazione all'emendamento sulla droga". Con queste parole il presidente del Senato, Marcello Pera, ha preso atto stamane, in apertura della seduta dell'aula, della protesta del centrosinistra che ha constatato l'assenza di una tabella che doveva essere allegata alla relazione tecnica che accompagna il nuovo testo contro gli stupefacenti. E' stato il diessino Enrico Morando a sollevare la questione facendo notare che a un certo punto della relazione tecnica si invitavano i lettori a leggere una tabella che in realtà non esisteva. Il presidente della commissione Bilancio, Antonio Azzollini (Fi), ha minimizzato l'episodio sottolineando che la tabella riguardava un importo di poco più di un milione di euro. In ogni caso Azzollini ha assicurato che il ministero degli Interni sta provvedendo a rimediare alla carenza consegnando subito i dati mancanti nella relazione. Come è noto il governo ha posto la fiducia sul maxi emendamento antidroga presentato ad un decreto legge sulle olimpiadi di Torino. Il voto di fiducia è previsto per l'ora di pranzo.
"L'approvazione della nuova legge sulla droga rappresenta una svolta storica per l'Italia". E' l'opinione di Maurizio Gasparri, dell'esecutivo di AN. "Dall'aula del Senato e poi nei prossimi giorni dalla Camera viene un'indicazione chiara per tutelare di più chi cade nel vortice della droga ma per punire con severità chi spaccia la morte agli angoli delle strade. E' una scelta qualificante voluta da tutto il centrodestra ma in particolare da Alleanza Nazionale. La discussione e la decisione del Senato sono uno dei momenti più importanti della legislatura e per An rappresentano uno dei momenti qualificanti del suo impegno nella Casa delle Libertà e al governo della Nazione".
"Come volevasi dimostrare. Lo denunciavamo da mesi, lasciati praticamente in solitudine, anche nel centrosinistra: ora, con la sciagurata accelerazione del governo sulle droghe, si fa concreto, effettivo il rischio di carcere per centinaia di migliaia di ragazzi". Lo afferma Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani, della segreteria della Rosa nel pugno. "Lancio un appello ai genitori può dispiacere, magari, che proprio figlio 'si faccia una canna', ma è allucinante che per una sciocchezza come 5-6 spinelli si rischi la perquisizione all'alba, l'arresto, il processo e poi la condanna da 1 a 6 anni di carcere". "Mi domando se, a questo punto, l'unica grande opera del governo sarà la costruzione di nuove galere. La competenza passerà al ministro Lunardi?".
"Quando le norme sottoposte oggi al voto del Senato saranno legge verrà finalmente vinta l'ipocrisia di distinguere fra drog he cosiddette pesanti e droghe cosiddette leggere, che in realtà fanno male come le altre (nonostante i sinistri libertari le presentino come innocue e ludiche)". A dichiararlo è il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, da questa mattina in aula al Senato per seguire per conto del Governo il provvedimento in discussione. Nelle nuove norme, "ci sarà il richiamo alla responsabilità di chi detiene droga oltre certi limiti, contro l'incosciente diffusione di stupefacenti che la detenzione sempre lecita finora ha agevolato. Il recupero sarà reso più facile, equiparando le comunità alle strutture pubbliche". "Se questa legge sarà pienamente operativa ci saranno meno tossicodipendenti in carcere, con una prospettiva di vita meno angosciante. Il resto è chiacchiera ideologica".
"Non si tratta di un intervento repressivo se non per quello che riguarda lo spaccio". Gianfranco Fini spiega così l'obiettivo del ddl sulla droga, inserito come emendamento nel decreto sulle Olimpiadi di Torino, sul quale il governo ha posto la fiducia che il Senato voterà nel pomeriggio. "L'emendamento è semplice non esiste il divieto di drogarsi. Ma è innegabile che chi assume delle sostanze stupefacenti crea dei danni ed è giusto che lo Stato sanzioni amministrativamente il consumo personale". "E' ovvio che non finirà in galera nessuno per uno spinello. Ma proprio perché vogliamo distinguere l' uso personale dallo spaccio, è arrivato il momento di fare un' inversione di tendenza rispetto alla filosofia che dopo quello sciagurato referendum aveva ispirato alcuni".
Il governo ha predisposto una nuova legge contro la droga con l'obiettivo di salvare i tossicodipendenti e sgominare le bande di spacciatori. Nella nuova norma non c'é nessun atto di "macelleria". Lo ha detto, in sintesi, Carlo Giovanardi intervenendo nell'aula del Senato sul maxi emendamento contro la tossicodipendenza presentato al decreto sulle Olimpiadi di Torino. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha difeso con forza le misure adottate dal governo e ha sottolineato che queste sono il frutto di un approfondito confronto con gli operatori laici e cattolici. Il governo ha deciso di attendere per ben tre anni proprio allo scopo di avere un quadro chiaro e compiuto delle misure da adottare. "Siamo partiti dal principio che un giovane tossicodipendente non può essere ammazzato dandogli l'eroina fino a quando non muore". Giovanardi ha comunque sottolineato come la nuova norma sia ispirata alla gradualità delle misure da adottare che sono ben diversificate se si tratta di uso personale oppure di spaccio. "Sia ben chiaro che chi compra eroina sostenendo che sta rifornendo tutti gli amici della festa, difficilmente potrà farla franca. Questo è spaccio". Secondo l'esponente dell'Udc, "la nuova legge pone fine ad una situazione di grande incertezza perché a tutt'oggi i tribunali hanno troppa discrezionalità nello stabilire se si tratta di spaccio oppure di consumo personale. Una tabella che tiene conto del diverso grado di nocività delle sostanze stupefacenti sarà d'ora innanzi il parametro di riferimento per i magistrati che avranno comunque tutti gli strumenti per adattare la sentenza alla gravità e alla scarsa rilevanza del caso". Il ministro ha fatto notare che molti degli articoli che oggi verranno approvati dal Senato puntano alla prevenzione. Il principio generale è che anche gli spinelli sono una droga. Per i consumatori sono previste misure amministrative che diventano più "stringenti" per i recidivi. Per gli spacciatori sono previste sanzioni penali che possono arrivare anche a dieci anni per i cosiddetti "trafficanti di morte". Il rappresentante del governo ha invitato le opposizioni a giudicare le nuove norme con serenità e senza pregiudizi ideologici e ansia.
"Posto che non sussistono le condizioni materiali per opporsi alla prepotenza di questo Governo e che il Presidente del Senato ha evidentemente abdicato alla sua funzione di garante istituzionale, appare del tutto inutile (anzi, addirittura controproducente!) restare in aula per esprimere un voto contrario che non può avere altro valore che quello di una mera, sterile, testimonianza (prestandosi così a un tragico e patetico gioco delle parti)", questo l'appello rivolto da Marco Contini, segretario di Antiproibizionisti.it. "Per questa ragione chiediamo a tutti i senatori -a quelli dell'opposizione, ma anche a tutti coloro che, pur facendo parte della maggioranza, si proclamano liberali- di abbandonare i lavori al momento del voto, affinché chi resta in aula si assuma totalmente, in maniera esclusiva ed esplicita, la responsabilità di un gesto così grave e irrispettoso del ruolo e della dignità propri del Parlamento".
"Quello che sta accadendo in queste ore al Senato è di una gravità assoluta", denuncia l'onorevole del Prc Giovanni Russospena. "Il nostro governo con il benestare del presidente Pera sta facendo carta straccia della nostra costituzione approvando un maxi emendamento sulle droghe nella conversione di un decreto legge sulle olimpiadi. Una legge assurda, che invece di arrestare i mafiosi metterà ancora più poveri nelle galera o ai lavori forzati nella comunità coatte. Ancora una volta questa maggioranza è forte con i deboli e debole con i poteri forti. Per quanto ci riguarda alla camera annunciamo battaglia durissima".

"Al Parlamento rimangono solo le leggi istitutive delle giornate celebrative, la giornata della memoria, la giornata dei nonni. Tutto il resto, dalla fecondazione assistita alla riforma costituzionale, alle leggi sociali è ormai in funzione dell'azione esecutiva". Così il senatore della Margherita Pierluigi Petrini commenta il voto di fiducia che il governo ha chiesto in Senato. "E' stata fatta strage di ogni regola e procedura. Il governo ha imposto al Senato il voto su un intero impianto legislativo riguardante una materia sociale di particolare rilevanza quale la tossicodipendenza, con risvolti penali di particolare rilievo. E lo ha introdotto attraverso un emendamento legato ad un decreto legge che riguardava il finanziamento delle olimpiadi invernali di Torino. Senza più alcun rispetto per la sovranità Parlamento eletto dai cittadini e infrangendo le regole democratiche fondamentali".

"Chi pensa che la lotta contro la droga, sia essa leggera o pesante, si possa vincere aumentando le azioni repressive è un illuso,che fa pagare al Paese e alle giovani generazioni in particolare la sua velleità": così Enrico Buemi, responsabile Giustizia dello SDI - Rosa nel Pugno. "Contro la droga l'azione più efficace è quella da sviluppare nella famiglia e nella scuola. E' lì che si forma la personalità della giovane vita che cresce e che deve essere attrezzata alle sfide e alle difficoltà della vita. Pensare che la repressione sia efficace è illusorio, come si è dimostrato dall'esperienza di questi anni e in tutti i Paesi. Le carceri sono piene di tossicodipendenti e di detenuti per fatti collegati alla droga. La microcriminalità provocata dalla tossicodipendenza è in crescita, come sono in crescita le straordinarie ricchezze delle grandi organizzazioni criminali che gestiscono il grande mercato illegale della droga e che leggi ipocrite, con il loro proibizionismo scellerato, garantiscono". "Il Governo, per ragioni elettorali, ha deciso di andare nella direzione opposta del buon senso e dell'esperienza. Questa scelta ultraproibizionista, demagogica e propagandistica, la pagheranno le nuove generazioni e le loro famiglie oltre che il sistema Paese che dovrà sobbarcarsi nuovi costi derivati dall'attività giudiziaria conseguente. Certo è più facile stringere la morsa repressiva piuttosto che realizzare un sistema sociale più giusto ed equilibrato e, in particolare, destinare risorse vere alla famiglia, alla scuola, al sistema dei modelli culturali e sociali positivi finalizzati a contrastare la piaga della droga".

"Al governo vanno i nostri complimenti per l'azzeccato abbinamento in un unico decreto di norme per la prevenzione di attentati terroristici alle Olimpiadi invernali con norme che colpiscono chi fa uso di stupefacenti", dice il capogruppo di Rifondazione al Senato Gigi Malabarba in merito all'approvazione del maxiemendamento del governo contenente lo stralcio della legge Fini sulle tossicodipendenze. "Mettere sullo stesso piano ragazzi che fumano uno spinello e terroristi ci sembra un messaggio davvero intelligente ed educativo!" Fuor d'ironia il Senatore di Rifondazione riprende: "La verità è che non si può legiferare sulla vita di migliaia di persone, innanzitutto giovani, con l'unico intento di accaparrarsi voti". "Il governo Berlusconi ha deciso di chiudere la legislatura infliggendo ulteriori ferite alla vita civile dell'Italia. La maggioranza manifesta sempre più una ideologia conservatrice e fondamentalista, pericoloso connubio di meri calcoli politici e grave arretratezza culturale, che cavalca le ansie ed i pregiudizi che serpeggiano nel paese, come ben dimostrano sia questa legge che quella sulla legittima difesa cui Rifondazione si è decisamente opposta."

"La decisione del governo, di inserire il testo sulle sostanze stupefacenti nel decreto sulle Olimpiadi, è vergognosa: mancavano, infatti, i requisiti di necessità, urgenza e pertinenza. E' altrettanto intollerabile la supina condiscendenza con la quale la presidenza del Senato ha avallato un'operazione di palese incostituzionalità". Lo affermano i senatori Verdi Stefano Boco e Giampaolo Zancan a proposito del decreto all'esame del Senato. "Come senatore eletto a Torino -aggiunge Zancan, che è vicepresidente della commissione Giustizia- sono indignato e offeso. Offeso, che si chieda la fiducia, voto nel quale ovviamente si contrapporranno i due schieramenti politici, anche sulle norme olimpiche, sulle quali avrebbe dovuto verificarsi quella condivisione di tutte le parti politiche, essendo questo evento, che Torino si appresta a vivere con passione ed entusiasmo, festa di tutti gli italiani". "Nel merito del testo sulle droghe gli errori di fondo sono di una gravità estrema. Sarà sufficiente ricordare la parificazione nelle pene tra hashish e drog he pesanti, in contrasto con l'unanime opinione di esperti e medici, con una sanzione minima di sei anni che riempirà le carceri senza favorire il recupero dei giovani tossicodipendenti. Ed ancora, le sanzioni amministrative a carico dei meri consumatori, misure liberticide prive di utilità e in contrasto con una seria e concreta risoluzione del problema della tossicodip endenza". "Insomma una pena superiore a quelle previste per bancarottieri, speculatori o corruttori, quei soggetti che il governo e la maggioranza hanno tutelato nel corso dell'intera legislatura".

"Se i detenuti tossicodipendenti oggi sono circa 20 mila, dopo la legge Fini-Giovanardi sulle droghe si andranno a moltiplicare. Giovani incensurati che fanno uso di marijuana o hashish rischiano decenni di galera". A commentare così la legge che sarà votata oggi al Senato è il presidente di Antigone, Patrizio Gonnella. "I consumatori di droghe leggere sono trattati molto peggio dei cocainomani e forse immaginiamo il perché". Per il presidente di 'Antigone' quella in discussione al Senato "é l'ennesima legge illiberale e violenta. Una legge contro le famiglie, contro i giovani e contro il buon senso". "Non avendo tempo, non avendo il coraggio di affrontare la discussione parlamentare viene posta la fiducia inserendo le norme anti-droga nel decreto sulle Olimpiadi. Il diritto e la coerenza legislativa sono oramai carta straccia. Infine si lascia presumere che lo sport sia tutto e solo una questione di uso di droghe. Non vengano quindi successivamente in modo ipocrita a esultare se vinciamo qualche medaglia alle Olimpiadi di Torino".

"E' uno scandalo il fatto che il governo, in una disposizione di legge che si occupa delle Olimpiadi, immetta una misura sulle droghe.Lo trovo un comportamento scandaloso, la droga è un problema enorme per tutta la società e dovrebbe essere discusso in Parlamento con un tempo necessario e con la possibilità di confrontarsi con le realtà del Paese". Così Fausto Bertinotti, segretario del Prc, a margine di una conferenza stampa commenta la decisione del governo di introdurre il ddl sulle droghe nel provvedimento che si occupa di Olimpiadi. Secondo il segretario del Prc, la decisione della maggioranza "dimostra la misura di quanto questo governo sia totalmente irrispettoso dei problemi della vita delle persone. Ci vuole una ribellione morale prima ancora che politica di fronte a queste nefandezze". A chi gli chiede se nel programma dell'Unione Rifondazione chiederà si inserire anche l'abrogazione del provvedimento sulle droghe voluto dalla Cdl, il leader del Prc risponde con una battuta: "Ho proposto una lista di cose da abrogare, passo già per abrogazionista, se proponessi anche questa...". Ma poi, il segretario di Rifondazione precisa: "Dobbiamo costruire una nuova legislazione in materia di droga".

"Il decreto sulla droga è una porcheria. L'inserimento di tale decreto in quello sulle Olimpiadi è incostituzionale. La fiducia è una vergogna. Non é una legge contro la droga. E' una legge contro i giovani, che soddisfa la parte peggiore e più oscurantista del peggior governo che ha avuto l'Italia dai tempi della Liberazione". Così il senatore del Pdci Gianfranco Pagliarulo commenta le nuove norme in materia di tossicodipendenza contenute nello stralcio al ddl Fini al voto dell'Aula del Senato. "Ma con che coraggio affermano di essere moderati e liberali? Dopo la privatizzazione della sicurezza approvata con la legge sulla legittima difesa, il provvedimento di oggi è l'ultima provocazione di un governo torbido, insano e pericoloso. Per fortuna fra poco gli italiani spazzeranno via questa gente che lavora soltanto per il medio evo prossimo venturo".

 
 
 
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