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 ITALIA - ITALIA - Intercettazioni abusive al legale di Cucchi e Aldrovandi
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Notizia 
19 novembre 2010 12:39
 
Le telefonate private dell’avvocato Fabio Anselmo sono state intercettate illegalmente. Il legale che ha seguito i casi dei decessi di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi e Giuseppe Uva lo aveva denunciato ad agosto. E la conferma è arrivata ieri dalla polizia giudiziaria tramite una bonifica nello studio Anselmo in viale Cavour, a Ferrara. Le forze dell’ordine, con due tecnici nominati uno da Telecom e uno dallo stesso avvocato, hanno trovato “segni di effrazione e manomissioni”. L’ipotesi degli inquirenti è che si tratti di “arbitrari interventi di ignoti” che fanno pensare a “una tangibile attività di intercettazione illegale delle comunicazioni”.

“Il 30 agosto sono tornato dalle vacanze – spiega Anselmo – e ho capito di essere intercettato. E’ caduta la linea e ho sentito una voce che diceva ‘chiudere, chiudere’. Anche in precedenza mi ero accorto di strane interferenze sulla linea”. Quello stesso giorno Anselmo presenta una denuncia che fa scattare l’indagine del pm Angela Scorza per sospette intercettazioni abusive. Tramite l’avvocato Franco Venturi chiede “di incaricare una ditta specializzata di effettuare quanto prima la bonifica dei locali dello studio legale Anselmo in Ferrara, al fine di reperire e rimuovere eventuali apparecchi destinati a intercettazioni telefoniche o ambientali abusive”.

Negli stessi giorni anche una cliente di Anselmo presenta lo stesso tipo di denuncia. Si tratta di Fabiana Cosmar, responsabile commerciale della ditta Niagara, azienda di smaltimento rifiuti già nota per aver denunciato per concussione e rivelazione di segreti d’ufficio alcuni appartenenti al Nucleo operativo ecologico (Noe) di Bologna il cui processo è in corso nel tribunale del capoluogo emiliano.

Il 13 settembre Anselmo chiede un colloquio al procuratore della Repubblica di Ferrara, Rosario Minna, per sottolineare l’importanza che il fascicolo d’indagine venga assegnato prima possibile a un magistrato inquirente. Ma il contenuto del colloquio è tutt’altro che rassicurante. Il procuratore, secondo la denuncia che Anselmo presenta il 22 settembre, fa riferimento a “un gruppo di persone” che avrebbero preso di mira Anselmo per “il ruolo politico” da lui assunto. Secondo quanto riferito dall’avvocato, il procuratore lo avrebbe avvisato dei rischi che corre: ”Caro avvocato, lei ormai ha assunto un ruolo politico. Quando ad avercela con lei sono un gruppo di persone, stia sicuro, le spezzeranno le gambe”.

“Non sono in grado di dire esattamente a cosa si riferisse Minna – spiega Anselmo – ma il caso che sto seguendo come avvocato di parte civile per la ditta Niagara è molto spinoso”. La conferma poi che il suo telefono sia stato intercettato illegalmente preoccupa l’avvocato: “Temo per la mia incolumità”.

(da Il Fatto quotidiano del 18/11/2010)

 
 
 
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