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 FILIPPINE - FILIPPINE - Guerra alla droga, Amnesty International: uccise 32 persone in un giorno, nuovi livelli di barbarie
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Notizia 
17 agosto 2017 11:53
 
Il 15 agosto la polizia delle Filippine ha ucciso 32 persone, probabilmente il più alto numero di vittime in un solo giorno da quando il presidente Duterte ha dichiarato la cosiddetta ''guerra alla droga''. ''Queste morti scioccanti ci ricordano che l'illegale 'guerra alla droga' del presidente Duterte va avanti senza sosta, anzi pare raggiungere nuovi livelli di barbarie: uccidere i sospetti, violare il loro diritto alla vita e ignorare le regole del giusto processo sono ormai la routine''. Lo afferma James Gomez, direttore di Amnesty International per l'Asia sud-orientale e il Pacifico. "A pagare il prezzo di questa brutalità sono soprattutto le comunità più povere di aree come la provincia di Bulacan, dove è avvenuta buona parte delle esecuzioni extragiudiziali da quando il presidente è al potere, comprese 21 delle 32 del 15 agosto'', aggiunge Gomez. ''Le recenti parole di Duterte, secondo il quale egli potrebbe non riuscire a risolvere i problemi legati alla droga durante il suo mandato, sono molto preoccupanti. Con l'estensione a tempo indeterminato di questa fallace strategia, rischiamo di non vedere la fine di queste uccisioni'', prosegue.
''Considerato che un mese fa Duterte ha minacciato di abolire la Commissione per i diritti umani, l'unica istituzione che svolge indagini approfondite sulle esecuzioni extragiudiziali - sottolinea Gomez - pare che mai come oggi dall'inizio del mandato presidenziale i diritti umani siano a rischio''. ''È chiaro che occorre istituire, senza ulteriori ritardi, una commissione d'inchiesta internazionale sulla 'guerra alla droga' e sulla carneficina in corso ogni giorno nelle Filippine'', conclude Gomez.
 
 
 
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