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 USA - USA - Guerra alla cannabis. Sospettato di spaccio, polizia fa irruzione e lo uccide di fronte alla famiglia
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Notizia 
26 maggio 2011 10:56
 
Un ex marine di 26 anni, decorato per il suo servizio in Iraq e Afghanistan, è stato ucciso con 60 colpi di arma da fuoco sparati in meno di sette secondi. Non lo hanno ucciso i Talebani né i militanti di Al Qaeda durante uno scontro a fuoco sulle montagne afghane, ma la Polizia di Prima, in Arizona. Era sospettato, apparentemente per errore, di spaccio di marijuana.
La polizia, in assetto militare (Swat), ha fatto irruzione nella sua casa alle 9.30 del mattino. Jose Guerena era in casa insieme alla moglie e al figlio di quattro anni. L'altro figlio di sei anni era a scuola. Nella confusione, probabilmente convinto di essere vittima di una banda di violenti, l'uomo ha immediatamente nascosto i familiari in uno stanzino e ha impugnato il suo fucile per proteggerli. Ma è stato raggiunto da numerose raffiche di proiettili.
La polizia ha dapprima detto che l'uomo aveva sparato ai poliziotti. Oggi si scopre non solo che Jose non ha sparato un sol colpo (la sua arma aveva la sicura), ma in casa sua non è stato ritrovato assolutamente niente di ciò per cui era sospettato: niente cannabis, nessuna traccia sul suo computer di attività illecite, nessun documento compromettente. Si è anche scoperto che la polizia ha impedito al personale medico di prendere in cura il soldato in fin di vita per oltre un'ora, giustificandosi con la necessità di completare l'ispezione della casa. Guerena è morto poco dopo in agonia.
La polizia, dopo aver cambiato versione degli eventi varie volte, ha ora scelto il più assoluto riserbo.



 
 
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