Rafforzare le strategie di 'riduzione del danno'. Definire obiettivi precisi ed ambiziosi in tutti i campi della lotta all'Aids tra cui riduzione del numero di nuove infezioni, riduzione del numero di morti per Aids. E soprattutto allargare l'accesso alle terapie antiretrovirali a tutti coloro che ne hanno bisogno, adeguando a livello internazionale il budget del Fondo Globale per la lotta all'Aids. Sono le richieste che fanno le associazioni riunite nel Forum della societa' civile italiana per la lotta contro Hiv/Aids alle delegazioni che parteciperanno da oggi fino a venerdi' a New York al meeting di Alto Livello dell'assemblea generale delle Nazioni Unite.
'A tutt'oggi - lamentano pero' le associazioni - non sappiamo come sia composta la delegazione italiana, ne' di quali impegni sara' portatrice'. Di certo pero', la delegazione 'non comprende alcuna rappresentanza delle associazioni di lotta all'Aids e di persone che vivono con l'Hiv, come invece era raccomandato dalle Nazioni Unite'. E l'unica cosa che si sa e' che l'Italia chiedera', su impulso del sottosegretario Carlo Giovanardi e del suo Dipartimento per le Politiche Antidroga, la cancellazione della dicitura 'Riduzione del Danno' (Harm Reduction) dal documento che verrà licenziato dall'Onu'.
Definizione che invece le associazioni italiane chiedono sia mantenuta, con un appello inviato a tutte le delegazioni e sottoscritto da EATG (European Aids Treatment Group), del network Aids Action Europe e di molte altre sigle della societa' civile europea.
'Nella lotta all'Aids occorre basarsi sulla scienza, e non sulle ideologie - e impegnarsi a fondo, sia economicamente sia con il coinvolgimento della societa' civile. Purtroppo occorre denunciare invece che l'Italia si sta rifiutando di prendere impegni seri per fermare la diffusione dell'Hiv sia a livello globale che nazionale' e 'si presenta oggi su un palcoscenico importante come quello dell'High Level Meeting delle Nazioni Unite, con una posizione gia' fortemente indebolita dai mancati versamenti al Fondo Globale per la lotta contro Aids, Tubercolosi e Malaria, strumento che si e' dimostrato indispensabile nella lotta globale contro l'Hiv/Aids, e oggi anche da posizioni di retroguardia dettate da intenzioni che con la lotta all'Aids nulla hanno a che fare'.