Il governo brasiliano ha autorizzato una studentessa di 35 anni ad importare un farmaco col principio attivo della cannabis (THC). La giustizia federale ha concesso all'Agenzia di Vigilanza Sanitaria (ANVISA) del ministero della Sanita', ad emettere entro cinque giorni un'autorizzazione per l'importazione del farmaco, la cui commercializzazione e' proibita dalla legislazione brasiliana.
Juliana Paolinelli, che vive nella citta' di Belo Horizonte, ha un grave problema alla colonna vertebrale con forti dolori, e da circa un anno attenuta le proprie sofferenze con l'uso della marijuana: “Uso la cannabis da diverso tempo e credo mi abbia salvato la vita”.
La Anvisa ha reso piu' flessibili negli ultimi mesi le norme per l'importazione dei farmaci derivati dalla cannabis. Secondo loro fonti, sarebbero 50 le domande di autorizzazione ricevute in merito.
E' la prima volta in Brasile che viene concessa l'autorizzazione all'acquisto del Sativex, la cui concentrazione di THC e' del 45%.
L'autorizzazione all'importazione si e' basata su una relazione medica sulle condizioni della donna, che per lenire i dolori doveva ricorrere piu' volte al giorno a trattamenti a base di morfina. Il giudice federale ha riconosciuto che la donna correva il rischio di diventare dipendente dalla morfina, e l'unica alternativa era la cannabis.