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 URUGUAY - URUGUAY - Il fallimento del proibizionismo sulle droghe. L'impegno del presidente Vazquez
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30 settembre 2015 17:21
 
Il presidente dell'Uruguay, Tabaré Vazquez, ha detto di credere che “ci sia una tendenza mondiale di credere che la teoria proibizionista non abbia dato i risultati che si sperava” per quanto riguarda la lotta contro la droga. In una conferenza stampa a New York prima di tornare in Uruguay dopo la sua partecipazione all'Assemblea Generale dell'ONU, il presidente ha detto che il suo Paese “ha una posizione chiara” sul tema, facendo riferimento al regolamentazione del mercato di compravendita della cannabis che vige nel suo Stato. “Credo di non sbagliarmi sostenendo che ci sia una tendenza mondiale di credere che la teoria proibizionista non abbia dato i risultati che si sperava… per cui vanno trovate nuove strade per lottare contro questo flagello”. In proposito ha paragonato la situazione globale di lotta alle droghe con le norme sul divieto di vendita di alcool in Usa che, a suo tempo, provoco' un mercato nero che alla fine la stessa norma fu abolita. La legge che depenalizza produzione e compravendita di marijuana in Uruguay e' stata promossa dal Governo dell'ex-presidente José Mujica (2010-2015) e approvata a dicembre del 2013, come metodo per bloccare il business del narcotraffico, trasformando il Paese sudamericano in pioniere con questo metodo per la lotta alle droghe. Una delle cose ancora da definire in questa legislazione in Uruguay, e' la commercializzazione della marijuana nelle farmacie. Ma anche la questione delle gare delle imprese per la produzione, che dovrebbe essere risolto in questa settimana, cosi' come fa sapere all'agenzia Efe una fonte della Junta Nacional de Drogas.
“Non posso dare una data precisa sulla vendita in farmacia perche' sarebbe molto a rischio… occorre avere pazienza e calma”.
La posizione dell'Urguay e' stata ribadita lo scorso fine agosto nell'incontro della Union de Naciones Suramericanas (UNASUR), in Uruguay, dove c'e' attualmente la presidenza pro-tempore di questa organizzazione che mette insieme dodici Paesi. Per l'occasione e' stato approvato un documento in cui si auspica un nuovo approccio alla problematica delle droghe, superando quello punizionista, e perche' questa posizione sia poi portata all'Assemblea delle Nazioni Unite sulle Droghe del 2016.
 
 
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