Un cittadino egiziano, Ibrahim Mohammed Salman, è stato giustiziato a Tabuk, nel nord dell'Arabia Saudita, con l'accusa di traffico di droga. Lo rende noto il ministero degli Interni saudita citato dall'agenzia di stampa Spa, spiegando che salgono così a 59 le pene capitali eseguite quest'anno. La maggior parte dell'esecuzioni in Arabia Saudita viene condotta tramite decapitazione con una spada. Il 2 gennaio 47 persone furono giustiziate con l'accusa di ''terrorismo'', tra cui il noto imam sciita Nimr al-Nimr. La sua esecuzione ha creato una vera e propria crisi diplomatica tra Riad e Teheran. Nel 2015 sono state 153 le persone giustiziare in Arabia Saudita, il numero più alto in vent'anni secondo Amnesty International.