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 ITALIA - ITALIA - Droghe leggere e comportamenti. Test in provincia di Brindisi
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Notizia 
25 marzo 2011 18:22
 
Nella lotta per l’affermazione di un nuovo approccio alla politica sulle droghe a livello locale, l’associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca scientifica di Francavilla Fontana (Br) ha lanciato un piccolo test virtuale sulle droghe leggere al fine di dimostrare quanto sia diffuso e comunemente “accettato” l’uso delle stesse.
Il test e' stato effettuato online nella giornata del 20/03/2001. Il campione, essendo volontari e non selezionati i partecipanti, non e' statistico, ma serve ad evidenziare la reazione e le abitudini dei consumatori, al momento e nel tempo, rispetto alle sostanze.
Un campione di 100 intervistati (pur nella sua dimensione estremamente contenuta) ha comunque fornito alcuni spunti di sicuro interesse.
Anzitutto si tenga presente che la fascia coinvolta andava dai 15 fino ai 54 anni, con una netta prevalenza di persone di Francavilla Fontana tra i 19 e i 34 anni.  Netta è la prevalenza di universitari in fase avanzata o di persone già entrate nel mondo lavorativo: dunque, soggetti la cui vita è assolutamente stabilizzata.
Visti i numeri e l'evoluzione che negli anni assume il consumo, appare come del tutto inverosimile la lettura di chi ritiene che l'utilizzo di droghe leggere sia da collegarsi necessariamente ad una mancanza affettiva od a problemi di carattere familiare e/o esistenziale in genere: esso sembra piuttosto da inserire in un percorso di sperimentazione (mosso da pura curiosità) che un numero enorme di persone sceglie di vivere e che poi abbandona crescendo, senza alcuna conseguenza rilevante.
Mai usata marijuana o hashish? Il 76% ha anzitutto dichiarato di aver fatto uso almeno una volta nella vita di droghe leggere.
Quando, la prima volta? Quasi tre su quattro (74%) hanno usato marijuana per la prima volta tra 14 e 18 anni: a riprova del fatto che è quella la fascia d’età nella quale si vuole “scoprire”, in cui cioè il soggetto sperimenta l’uso che poi col tempo sembra, anche alla luce di questo test, scomparire del tutto o quanto meno affievolirsi in maniera consistente.
Hai continuato a usarne? Circa un terzo, infatti, dichiara di non aver ripetuto l’esperienza, dopo aver provato. Ciò dimostra che il rischio di dipendenza è estremamente basso.
Con quale frequenza? Del 66% che hanno continuato (66 persone), poco più di un decimo ne fa un uso continuativo (tutti i giorni): appena 7 persone. Il 55% dice di farne uso in occasioni particolari o comunque sporadicamente: tale dato appare di estremo interesse in quanto evidenzia il rapporto estremamente “normalizzato” e naturale che gli intervistati hanno dimostrato di avere (avuto) con la sostanza; si tratta di un rapporto con le droghe leggere evidentemente improntato all’autocontrollo.
Che sensazione hai provato? Una percentuale estremamente bassa (3.9%) dichiara di aver provato una sensazione sgradevole, mentre la restante parte dice di aver provato una sensazione piacevole (74%) o addirittura non aver “sentito” nulla (22,1%).
Ti sei mai ubriacato? L’85% degli intervistati dice di essersi ubriacato almeno una volta.
Hai mai assunto altre sostanze illegali? A proposito di altre droghe, solo il 22% dice di aver utilizzato droghe pesanti.
A quale sostanza è legata l’esperienza più negativa? Emblematico infine come a proposito dell’esperienza più negativa il 67,9% indichi l’alcol: il dato è significativo se, escludendo le droghe pesanti meno diffuse, consideriamo che alcol e marijuana sono state assunte rispettivamente da 85 e 74% degli intervistati e che quindi presumibilmente la percentuale del 4,9% di quelli che hanno indicato la marijuana (come sostanza a cui è legata l’esperienza più negativa) è comunque da considerare molto bassa. Importante, al contrario, la percentuale del 16,04% che corrisponde a coloro che dichiarano di aver vissuto l’esperienza più traumatica mischiando più sostanze.

Qui i grafici del test

(Sergio Tatarano)
 
 
 
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