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 MONDO - MONDO - Droga/Vienna. Croce Rossa italiana, Barra: ' parola d'ordine terapia'
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15 marzo 2019 13:49
 
Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini, Agenzia nazionale della Croce Rossa Italiana sulle tossicodipendenze, e' intervenuto al summit ministeriale della Commissione Stupefacenti (Ungass-Onu), in qualita' di presidente della Red Cross and Red Crescent partnership on substance abuse (siglata tra Croce Rossa Italiana, Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e Villa Maraini), auspicando un tanto atteso cambio di passo e si e' fatto portavoce anche di tutte quelle realta' che, nel mondo, operano per diffondere una politica umanitaria verso i tossicodipendenti, come la Fondazione Villa Maraini-Cri, che da oltre 40 anni si occupa di salvare da overdose e di curare tossicodipendenti principalmente a Roma incontrando e trattando ogni giorno oltre 600 persone con problemi di dipendenza.
I dati riportati nel "World drug report 2018" dell'Unodc (Agenzia delle Nazioni Unite sulle droghe) parlano di 275 milioni di consumatori di droga, ovvero il 5,6% della popolazione mondiale, che hanno utilizzato almeno una volta sostanze nell'ultimo anno e che vanno da un range di eta' tra i 15 e 64 anni. Dagli Stati Uniti, invece, arrivano i dati piu' drammatici: 200.000 morti per overdose negli ultimi 3 anni, che attestano il definitivo fallimento della "guerra alla droga" lanciata dal presidente Nixon. Da molti interventi dei rappresentati dei paesi presenti a Vienna, tra i quali quello di Evo Morales, presidente della Bolivia, si e' avvertita la necessita' di cambiare la rotta e far riconoscere a livello mondiale l'importanza della politica della "riduzione del danno", con investimenti a favore della cura del tossicodipendente, per bilanciare la precedente eccessiva spesa pubblica in dannose misure repressive che hanno colpito solo il consumo e non lo spaccio. Non sono mancate le posizioni come quella del ministro degli Esteri russo, Lavrov, contrario ad ogni tipo di apertura nei confronti dei tossicodipendenti
"E' fondamentale rendere accessibile la cura al tossicodipendente, perche' l'interesse di ogni nazione dovrebbe essere quello di conoscere e curare anche questa tipologia di paziente. E' palese che un tossicodipendente conosciuto e' sempre pericoloso per se' e per gli altri, ma uno sconosciuto e' pericoloso due volte", ha detto Massimo Barra che ha poi sottolineato l'importanza di liberalizzare le terapie in Italia e nel mondo: Infatti sono ancora molti i limiti burocratici da superare nel campo della cura delle dipendenze. A Villa Maraini-CRI questo gia' avviene perche' si da' assistenza 24h al giorno 365 giorni all'anno a chiunque ne faccia richiesta senza discriminazioni, basandosi solo sui principi di Croce Rossa su tutti l'Umanita'. "Terapia, terapia e ancora terapia per tutti. Questa deve essere la nostra parola d'ordine, la nostra priorita', il nostro slogan", ha detto Massimo Barra durante l'intervento alla sessione speciale.
(agenzia Nova)
 
 
 
 
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