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 ITALIA - ITALIA - Droga, i proibizionisti in aiuto alla candidata Renata Polverini
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Notizia 
26 marzo 2010 17:48
 
A due giorni dalle elezioni, chi poteva dare una mano alla candidata Renata Polverini lo ha fatto. Dal presidente del Consiglio alla Rai, dalla Chiesa a Mediaset sono intervenuti ognuno nel proprio modo a sostegno della candidata di centrodestra nel Lazio. Oggi un ultimo assist arriva dal sindaco di Roma e da altri proibizionisti, che mettono in guardia contro la "normalizzazione" o "liberalizzazione" delle droghe che, secondo loro, l'elezione di Emma Bonino potrebbe portare. Ma anche se Bonino sostiene la necessità di legalizzare e regolamentare le droghe per sottrarle alla clandestinità e alla mafia, da presidente di Regione non potrebbe incidere in alcun modo sulla regolamentazione delle droghe, materia di competenza dello Stato.

"Credo che sia giusto che le due candidate rispondano agli appelli che le associazioni e le comunita' di recupero dei tossicodipendenti stanno lanciando in queste ore: e' giusto che i cittadini sappiano, prima del voto, se la citta' di Roma deve aspettarsi politiche antiproibizioniste e sperimentazioni che potrebbero portare nella nostra vita quotidiana le stanze del buco, la distribuzione sotto controllo sanitario di stupefacenti  o altre iniziative di questo genere". E' quanto dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Sono certo - prosegue Alemanno - che Renata Polverini non avra' difficolta' a dichiarare la sua contrarieta' a questi modelli, ma sono convinto che non sia una mia curiosita' personale attendere qualche rassicurazione anche da Emma Bonino. La Capitale non ha davvero bisogno di diventare un punto di approdo per tutti i tossicodipendenti alla ricerca di stupefacenti distribuiti gratuitamente dal nostro sistema sanitario".

"Trovo assolutamente condivisibili gli auspici proposti dalla Comunita' "in Dialogo", ancor piu' per il fatto che la Regione Lazio e' la prima Regione, in Italia, nel triste primato di morti per droga. Una politica di 'normalizzazione' dell'uso di droghe, oltre a produrre un abbrutimento crescente delle persone e della nostra societa', proporrebbe un'edizione laziale di quanto, simili sperimentazioni con cavie umane, hanno gia' prodotto, in termini fallimentari, in altri paesi d'Europa". Lo afferma Massimo Canu, presidente Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze, Istituzione del Comune di Roma. "Non possiamo pensare, dunque, Roma, seconda citta' piu' visitata al mondo per il proprio patrimonio artistico, meta di visitatori aventi, come meta, un'ipotetica citta' dello sballo. Ritengo fondamentale, invece, che la politica della prossima amministrazione regionale - continua - debba rivalutare le politiche in materia di prevenzione, oltre a declinare una serie di attivita' volte a promuovere gli stili di vita sani, in aggiunta alla presa in carico delle persone tossicodipendenti, perche' possano ricevere cure appropriate, in modo da reinserirle, finalmente libere dalle droghe, nella societa'".

"E' a tutti noto che nel mio programma non hanno trovato posto suggestioni antiproibizioniste ed e' quindi sicuro che quando saro' presidente della Regione Lazio non ci saranno ne' spinelli nelle farmacie, ne' stupefacenti distribuiti su prescrizione medica". E' quanto dichiara il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini che, in una nota, aggiunge: "Colgo negli appelli che giungono in questi ultimi giorni di campagna elettorale dalle associazioni delle comunita' di recupero dei tossicodipendenti non soltanto il timore che alcune strampalate idee radicali trovino spazio nel nostro sistema sanitario, ma anche la grande preoccupazione per il futuro da parte di un settore che e' stato abbandonato al proprio destino dalla Regione Lazio. Il problema delle tossicodipendenze e' stato sottovalutato e trascurato dalla giunta Marrazzo e dietro questo atteggiamento si nasconde una subcultura che riduce il consumo di stupefacenti ad una dimensione della sfera individuale. Un'idea del tutto sbagliata, che ha distrutto l'esistenza di milioni di individui e che va contrastata con forza e senza esitazioni"

"Faccio mio l'appello di Padre Matteo Tagliaferri perche', la nostra Comunita', impegnata in Italia e all'estero, nel quotidiano lavoro di restituire una vita alle persone che hanno consumato la propria esistenza utilizzando per anni sostanze stupefacenti, non potrebbe mai accogliere favorevolmente nessuna politica volta a legalizzare nessun tipo di sostanza che privi la persona di qualunque forma di volonta' e liberta'". Lo afferma Sandro Diottasi, presidente comunita' 'Mondo Nuovo'. "Pertanto, il mio auspicio e' che, qualunque sia la prossima Presidente della Regione Lazio - continua - gli sforzi costanti dell'amministrazione siano sempre volti alla promozione degli stili di vita sani e alla prevenzione, e, per le persone tossicodipendenti, a servizi volti alla cura e al reinserimento socio-lavorativo sempre piu' qualificati".

"Le nostre strutture sono impegnate da anni nel reinserimento sociale e lavorativo di persone provenienti dal difficile percorso di recupero dalla tossicodipendenza. L'esperienza ha insegnato che solo se liberi dalla droga si puo' avere la reale possibilita'del ritorno ad una vita normale attraverso il reinserimento sociale e l'impegno lavorativo quotidiano". Lo sostengono la Cooperativa Sociale Villa Maraini, cooperativa Sociale La XIII, Sol.Co-Solidarieta' e Cooperazione.
"Siamo contrari - continuano - a qualsiasi azione di liberalizzazione delle droghe e chiediamo, invece, un impegno per contrastarne e prevenirne l'uso unitamente a politiche che facilitino e sostengano il percorso di reinserimento degli ex tossicodipendenti".

"La questione non riguarda solo il Lazio, ma deve essere estesa a tutte le altre regioni perche' la dignita' della persone va rispettata ovunque. Che i futuri governatori non pensino neanche alla possibilita' di aprire le cosiddette 'stanze del buco' ne' a legalizzare la vendita di droghe che si dicono 'leggere', ma che in realta' sono solo l'anticamera all'uso di sostanze piu' pesanti". Lo dichiara all'ADNKRONOS don Pierino Gelmini, fondatore della Comunita' Incontro', sottoscrivendo l'appello rivolto oggi da Padre Matteo Tagliaferri alle candidate alla presidenza della regione Lazio, Emma Bonino e Renata Polverini.
"La mia raccomandazione ai futuri governatori e' quella di mettere in campo una dura politica di tolleranza zero contro la diffusione di ogni tipo di droga. - sottolinea don Gelmini - Che non usino il loro potere solo per aiutare i giovani su problemi apparentemente piu' 'sociali' come quello della disoccupazione, che si ritiene erroneamente la droga possa risolvere. Ma e' solo un'illusione. Con la droga non si e' piu' persone libere".

"La tossicodipendenza non e' una malattia, ne' tanto meno una malattia cronica e incurabile, di cui pretendere di ridurre il danno con misure sanitarie e di controllo sociale o, peggio, con un atteggiamento pietistico e finto caritatevole". Comincia cosi' il breve elenco di punti fondamentali per un'efficace opera di prevenzione e contrasto alle dipendenze che l'Associazione nazionale genitori lotta alla droga intende segnalare alle candidate alla Presidenza della Regione Lazio.
"Non esistono differenze fondamentali tra le sostanze. - prosegue l'associazione - Tutte le droghe, nessuna esclusa, sono assunte per cambiare il proprio rapporto con se stessi e con il mondo circostante. L'obiettivo di ogni attivita' con persone tossicodipendenti deve essere il loro pieno recupero e reinserimento sociale, totalmente liberi dalle droghe. - aggiunge - Cio' significa anche onorare la Costituzione, che impone all'articolo 3 di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".

'Silenzio imbarazzante a sinistra sull'appello di Padre Matteo e sulle autorevoli prese di posizione di Comunita' terapeutiche e cooperative che operano faticosamente nella piaga della diffusione di droghe. Emma Bonino, paladina dell'antiproibizionismo, con il suo partito piu' volte dedito alla distribuzione gratuita e illegale di dosi di droga, deve dirci come intendera' gestire, nel caso di un'improbabile elezione, i fondi della legge per la lotta alla droga, che sono una competenza regionale'. Lo dichiara il deputato del Pdl, Fabio Rampelli.
'Forse - aggiunge - vuole farlo come il consigliere regionale Enrico Luciani (Sinistra e Liberta') che ha realizzato e distribuito gratuitamente per la sua campagna elettorale un gadget d'eccezione: una confezione di cartine lunghe per rollare la cannabis?'.

'Finisce con un episodio sgradevole questa campagna elettorale con il silenzio di Emma Bonino sul tema della lotta alla tossicodipendenza a fronte di un'esplicita richiesta del miglior associazionismo del settore'. E' quanto dichiara il senatore del Pdl, Andrea Augello. 'E' un silenzio - continua Augello - che non riesco a capire perche' mentre e' lecito sottrarsi a una polemica con gli avversari politici, tacere diventa un atto di arroganza quando le controparti sono la Comunita' in Dialogo, la Cooperativa Magliana 80, l'Agenzia comunale per le tossicodipendenze, la Fondazione Villa Maraini. Tra l'altro tutti questi soggetti hanno formulato due quesiti che non hanno nulla di provocatorio: in primo luogo tutti lamentano la scarsissima attenzione che la Regione ha dedicato al tema della tossicodipendenza, parlo di risorse inadeguate, della necessita' del potenziamento dei servizi, tutte cose di straordinario rilievo per una famiglia che debba fare fronte ai problemi di un congiunto tossicodipendente'. 'La seconda domanda e' anch'essa semplice: quanto ci sara' nelle politiche sanitarie regionali del credo antiproibizionista di Emma Bonino? Ho la sensazione - conclude Augello - che la risposta a questi appelli non arrivera' mai perche' Emma Bonino sa benissimo che se dicesse davvero quello che vuol realizzare, dovrebbe fare i conti con una parte della sua coalizione e con decine di migliaia di suoi elettori. E queste sono cose che non si puo' permettere'.

La Fondazione Villa Maraini, la struttura che a Roma fornisce servizi ai tossicodipendenti, lancia un appello alle due candidate alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini ed Emma Bonino, affinche' sia ''assicurato il diritto alle cure dei tossicomani''. Il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, sottolinea che le problematiche delle tossicodipendenze sono state ''completamente disattese dalla Regione Lazio che paga, quando paga, le rette piu' basse d'Italia in una gestione incapace di dare certezze e continuita' terapeutiche. Chiediamo alle candidate nulla di piu' di cio' che consenta ai servizi antidroga di funzionare regolarmente per assicurare ai loro assistiti il rispetto del diritto alla cura e, quindi, del diritto alla vita''. ''La droga - continua Barra - e' uno dei fenomeni di maggior impatto sociale, causa sofferenza diretta e indiretta a milioni di persone, e' dietro le maggiori forme di violenza urbana. Ci auguriamo che la nuova presidente della Regione Lazio ascolti il grido di dolore nostro e dei nostri utenti''.

COMITATO BONINO,POLEMICHE SU DROGA STRUMENTALI
- 'Quello delle tossicodipendenze e' un problema talmente serio, e che coinvolge migliaia di persone e famiglie, che trattarlo l'ultimo giorno e le ultime ore della campagna elettorale e' solo strumentale e pretestuoso'. E' quanto rende noto il Comitato Bonino.
'E' un problema che va affrontato in modo serio e non con dichiarazioni strampalate ed estemporanee come quelle che si sono susseguite questo pomeriggio. I problemi della tossicodipendenza saranno trattati con le associazioni di settore, e non con il senatore Augello e tutti gli altri esponenti del centrodestra che oggi hanno avuto l'ordine di esprimersi'.
 
 
 
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