Lancio di droga e cellulari a Genova Marassi, il carcere che si trova proprio in mezzo allo stadio e a un ipermercato, due costruzioni che superano in altezza l'istituto di pena. L'ultimo 'lancio del pacco' che questa volta conteneva un po' cannabis, pasticche di Subotex, un telefono cellulare Nokia con scheda e codici cancellati è stato intercettato dagli agenti di Polizia penitenziaria e il sindacato Sappe ha chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto perché i 'lanci' si ripetono e questo, dice il sindacato, "sta diventando un'emergenza". Anche perché, si fa notare, "questa volta era un cellulare e la cannabis, la prossima potrebbe pure essere qualcos'altro". L'incontro con il prefetto reggente Paolo D'Attilio ha portato a una convocazione del direttore del carcere Mazzeo e allo studio di alcune misure di prevenzione come, si ipotizza, una bella rete a copertura del cortile che faccia rimbalzare al mittente il pacco di turno. La faccenda si fa seria, soprattutto perché era già stato fatto notare che il parcheggio dell'ipermercato, tanto più alto della casa circondariale, è un'ottima pedana di lancio perché consente la massima visibilità e quindi dà la possibilità di centrare sempre il bersaglio. Basta conoscere il momento dell'ora d'aria, in cui i detenuti escono per sgranchirsi le gambe, e il gioco è fatto. E siccome il cortile fa 'il giro' dell'istituto ecco che il 'lancio del pacco' è favorito anche dallo stadio. Il sostituto procuratore genovese Federico Manotti ha aperto un fascicolo contro ignoti per cessione di stupefacente visto che nell'ultimo pacco lanciato oltre a un cellulare, utilissimo per le 'ordinazioni', c'erano pure cannabis e Subotex.