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 ITALIA - ITALIA - Droga. Botta e risposta Vasco Rossi / Dpa
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Notizia 
17 agosto 2011 19:20
 
Botta e risposta tra Vasco Rossi e il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Carlo Giovanardi che risponde alle critiche mosse dal popolare rocker alle politiche antidroga del governo. Giovanardi ha affidato la replica al Capo Dipartimento per le Politiche Antidroga, Giovanni Serpelloni.
Vasco Rossi - afferma in una nota Serpelloni - può leggere sul sito del Dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo dell`accordo che il Sottosegretario Carlo Giovanardi ha firmato a Washington l`11 luglio scorso con il Governo degli Stati Uniti" e "scoprirà che la posizione dell`Italia coincide perfettamente con quella del Presidente Obama per quanto riguarda il no deciso ad ogni forma di liberalizzazione o legalizzazione che sia e la necessità di potenziare le politiche che mirano al recupero integrale del tossico dipendente".
L`unica differenza - prosegue - che rende ancora distante i due Paesi è che da noi l`uso personale non costituisce reato mentre negli Stati Uniti il semplice possesso comporta l`arresto e la condanna a severe pene detentive. Siamo comunque sempre disponibili a fornire al sig. Vasco Rossi, come a qualsiasi altro cittadino, tute le informazioni per evitargli di avventurarsi in affermazioni totalmente infondate".
Vasco Rossi aveva definito "estremamente scorretto" il fatto che Giovanardi continui ad usare "sempre la definizione 'liberalizzazione' della droga, quando si tratta invece di 'legalizzazione' che e cosa ben diversa! Lei non puo usare questi sotterfugi. Non e onesto, non e da Lei". Vasco Rossi ha voluto così esprimere il suo dissenso sulle parole di Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche antidroga, che nei giorni scorsi aveva detto che il rocker "continua a dare lezioni divagando su temi sui quali purtroppo puo portare soltanto il contributo della sua esperienza personale".
"Siamo tutti contro la droga! Non si puo difendere un vizio! E siamo tutti per la cultura della vita - aveva ribadito il cantante -. Il drogato non e un pericoloso criminale, ma un malato che soffre di una feroce dipendenza. La droga non e un problema di ordine pubblico, ma un problema di ordine sanitario!
Chi sostiene il proibizionismo sostiene, di fatto, gli interessi della Mafia e della malavita".
 
 
 
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