Con gli strumenti messi a disposizione dalla legislazione vigente e' gia' possibile da parte delle Regioni e degli enti locali, in collaborazione con le forze dell'ordine, intervenire efficacemente sia in termini preventivi che repressivi sui rave party illegali: lo afferma il Dipartimento nazionale politiche antidroga (Dpa), in riferimento alla vicenda dei carabinieri aggrediti da quattro giovani dopo un rave a Sorano (1), nel grossetano, e alla richiesta del governatore toscano, Enrico Rossi, di una normativa ad hoc.
'Anche in mancanza di nuove norme per i rave party - sottolinea il Dpa - basterebbe attuare quella già esistente, creando un forte coordinamento tra le forze dell'ordine e amministrazioni locali e prevedendo anche la partecipazione attiva dei cittadini, che spesso sono in grado di percepire e segnalare i fatti che preludono la preparazione sul territorio dei rave illegali nei giorni precedenti'.
'Non si puó comunque perdere tempo in attesa di nuova legislazione - spiega il Dipartimento - ed è fondamentale mantenere fin da subito una costante opera di monitoraggio del territorio da parte delle amministrazioni locali e della polizia, che non devono quindi sottovalutare questi eventi e la pericolosità ad essa correlata, sia per l'uso di droghe e di grandi quantità di alcol che i partecipanti frequentemente fanno, sia per gli aspetti di sicurezza correlati ai siti dove vengono svolti questi raduni e alle attrezzature impiegate che mettono a rischio la salute dei giovani partecipanti'.
Molti di questi rave party vengono pubblicizzati sul web ed è possibile quindi intercettarli con un po' di anticipo e fare in modo che vengano riportati a norma oppure, se non e' possibile, chiusi ed evitati.
'Questo è quanto in questo ultimo anno ha fatto il Sistema di Allerta Nazionale del Dpa (a cui non partecipa la Regione Toscana) che ha intercettato e segnalato 25 rave party illegali, riuscendo ad impedirne dieci e, per altri sei, a fare in modo che vi fosse una corretta gestione anche da parte delle forze dell'ordine', conclude il Dpa.
(1) ndr:
e' stato smentito che quei giovani venivano da un rave party