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 MESSICO - MESSICO - Disastri del proibizionismo: 70% non va a votare per paura violenze narcos
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Notizia 
6 luglio 2010 12:08
 
Peggio, molto peggio che Iraq e Afghanistan, almeno a guardare l'affluenza elettorale. I narcoboss hanno imposto la loro legge del terrore: oltre il 70% dei 31,5 milioni di messicani che ieri dovevano andare alle urne sono rimasti a casa. Nonostante cio', in una elezione in cui sono stati rinnovati gli incarichi in 15 Stati (in 12 quello di governatore), l'attuale oppositore Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), pur affrontando una inedita coalizione tra il Partito azione nazionale (Pan), di destra e al potere da dieci anni, ed il Partito della rivoluzione democratica (Prd), di sinistra, ha mostrato di avere le carte per riprendersi nel 2014 la presidenza persa dopo oltre 70 anni.
Secondo dati ancora non definitivi, il Pri si e' infatti aggiudicato nove governatorati. Ma ha perso gli altri tre in lizza, da sempre suoi bastioni, per mano del 'patto Pan-Prd'.
Il tutto mentre i killer dei sette cartelli della droga che, due settimane fa, a colpi di Ak 47, hanno assassinato Rodolfo Torre, candidato a governatore del Pri nello Stato di Tamaulipas e sei uomini che si trovavano con lui, mettevano a segno il loro bagno di sangue quotidiano con almeno 24 morti.
'Un cocktail esplosivo di alta pericolosita'', avverte El Universal, in riferimento al fatto che 'l'aumento della violenza dei gruppi del narcotraffico e' legata al fatto che, a suo tempo, il Pri ha indebolito le istituzioni dello Stato ed i governi del Pan non sono riusciti a trovare una soluzione'.
Anzi. Sono infatti ormai oltre 23.000 i morti da violenza da quando, tre anni e mezzo fa, il presidente Felipe Calderon si e' insediato al potere. Nonostante cio', anche per queste elezioni, gli scontri politici sono stati pesanti: con ogni sorta di denunce, soprattutto di collusioni con i vari narcoboss e di arricchimenti illeciti, tra i vari candidati.
Secondo Ezra Shabot, analista di El Universal, poiche' cio' rende piu' difficile che mai un eventuale accordo del Pri (che ora intravede un ritorno al potere) con il Pan (che, invece, glielo vuole impedire insieme alle sinistre), non e' da scartare che i Cartelli della droga, 'ottengano la forza sufficiente per imporre un loro candidato alle presidenziali del 2014'.
 
 
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