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Cuba. Rastafariani perseguitati per il fumo della marijuana
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Notizia 
20 agosto 2004 16:57
 
Una inchiesta sulla condizione dei rastafariani a Cuba riporta che gli appartenenti a questo gruppo religioso sono perseguitati dal regime di Castro.
"Molti di noi sono in galera -ha detto Eligio Flores Ruiz- perche' il Governo non ci accetta, ci giudica un pericolo per la rivoluzione. E' indispettito dal fatto che noi siamo pensatori liberi". Rappresentanti del Governo negano queste accuse, e aggiungono che i rastafariani sono solo accusati di infrangere la legge, fumando la marijuana, consumata durante le funzioni religiose. A Cuba non sono tollerate la marijuana e le altre droghe e i trafficanti, in casi estremi, possono anche essere condannati a morte, ma cio' non scoraggia gli adepti a fumare e ad organizzare feste reggae, le quali rimangono segrete fino a pochi istanti dall'inizio, per tenere lontane le forze dell'ordine.
Nel Paese non ci sono stime ufficiali sulla popolazione rasta e non esiste un capo o riunioni organizzate.
Molti rastafariani vorrebbero lasciare l'isola e ricostruirsi una vita altrove. Flores, nell'aprile del 2003, si trovo' su una nave che venne dirottata verso la Florida. Con suoi tre amici accetto' le nuove circostanze, ma la barca venne intercettata dalle autorita' cubane, e dopo un processo sommario, tre persone furono giustiziate.
 
 
 
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