Il capitolo della coltivazione della marijuana sara' chiuso una volta per tutte: lo ha affermato ieri il ministro dell'Interno albanese Saimir Tahiri. Lo scorso anno il fenomeno si e' largamente diffuso in tutto il Paese. Secondo i dati della Guardia di Finanza, sul 17 per cento del territorio controllato, la superficie identificata e' stata di 213,4 ettari, quasi cinque volte superiore, rispetto a quella identificata nel 2015. Fino alla meta' dello scorso settembre, sono state infatti oltre 2,4 milioni le piante di cannabis distrutte dalla polizia albanese grazie anche alle segnalazioni avute dalla missione della Gdf. Mentre decine di tonnellate sono state ultimamente sequestrate non solo in Albania ma anche in Grecia e sulle coste italiane. 
L'altro ieri infatti, il procuratore nazionale antimafia italiano Franco Roberti ha dichiarato a Tirana che "il traffico di sostanze stupefacenti negli ultimi anni e' andato crescendo esponenzialmente, nella rotta tra Albania e Italia". In una conferenza stampa con il procuratore capo dell'Albania Adriatik Lalla, al termine dei colloqui fra le rispettive delegazioni, Roberti ha messo in guardia sul pericolo del finanziamento delle attivita' terroristiche. "Siamo convinti, come abbiamo potuto verificare, che almeno una parte dei profitti illeciti del traffico di stupefacenti e' utilizzata per finanziare le attivita' di radicalismo islamico", ha detto Roberti, che a Tirana e' stato accompagnato dai procuratori distrettuali di Bari, Lecce, e Catanzaro. "Avevamo bisogno di capire, insieme ai colleghi albanesi che cosa avesse prodotto questa moltiplicazione esponenziale del traffico di droga tra Albania e l'Italia, e capire cosa potessimo fare per migliorare le nostre comuni strategie e la nostra cooperazione". 
Riferendosi alle informazioni offerte dai procuratori albanesi, risulterebbe che il traffico di stupefacenti verso l'Italia sia triplicato negli ultimi due anni. Nell'ambito del rafforzamento di cooperazione con le autorita' albanesi, Roberti ha spiegato che e' stato nominato anche un magistrato italiano di collegamento a Tirana. Negli ultimi due giorni la polizia ha intrapreso una vasta operazione in tutto il paese per prevenire la coltivazione della marijuana. Circa 3 mila agenti hanno effettuato controlli in oltre 5 mila serre ed in alcune centinaia di depositi e magazzini che potrebbero essere utilizzati come vivai per le piante di cannabis sativa.