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 ALBANIA - ALBANIA - Coltivazione cannabis. Governo approva piano di lotta
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29 marzo 2017 15:55
 
Il governo albanese ha approvato oggi il Piano nazionale per la lotta contro le coltivazioni di marijuana. "Questo piano prevede uno sforzo comune di tutte le istituzioni per identificare, scoprire e colpire i gruppi e le reti criminali attive nella coltivazione e nel traffico della marijuana", ha detto al termine della riunione del governo il vicepremier Niko Peleshi. "Ci sara' un'ampia operazione che vedra' combinare gli interventi non solo della polizia ma anche dei servizi di intelligence e di altre strutture in modo da poter prevenire il fenomeno", ha spiegato Peleshi, precisando che il Piano nazionale e' frutto di un lavoro iniziato gia' dallo scorso novembre con esperti albanesi e stranieri. "Il piano prevede rigidi provvedimenti verso tutti i funzionari che non riescono a tenere sotto controllo il territorio di cui sono responsabili. Nel frattempo abbiamo previsto anche misure tese a scoraggiare il coinvolgimento della popolazione nella coltivazione della marijuana", ha sottolineato il vice premier.
Lo scorso anno il fenomeno della coltivazione di marijuana si e' largamente diffuso in tutto il paese. Secondo i dati della Guardia di Finanza italiana, sul 17 per cento del territorio controllato con il suo aereo, la superficie identificata e' stata di 213,4 ettari, quasi cinque volte superiore, rispetto a quella identificata nel 2015. Fino alla meta' dello scorso settembre, sono state infatti oltre 2,4 milioni le piante di cannabis distrutte dalla polizia albanese grazie anche alle segnalazioni avute dalla missione della Gdf, mentre decine di tonnellate sono state sequestrate negli ultimi mesi. Durante una sua visita a Tirana, poche settimane fa, il procuratore nazionale Antimafia italiano, Franco Roberti, ha dichiarato che "il traffico di sostanze stupefacenti negli ultimi anni, e' andato crescendo esponenzialmente, nella rotta tra Albania e Italia".
Riferendosi alle informazioni offerte dai procuratori albanesi, risulterebbe che il traffico di stupefacenti verso l'Italia sia triplicato negli ultimi due anni. Nell'ambito del rafforzamento di cooperazione con le autorita' albanesi, a Tirana e' stato nominato anche un magistrato italiano di collegamento. Le autorita' albanesi hanno chiesto intanto alla Guardia di Finanza italiana di far partire i sorvoli, prima del solito, gia' dal prossimo maggio, e non alla fine del mese di giugno, come successo in passato. La diffusione del fenomeno e' stato al centro delle accuse che l'opposizione di centro destra guidato da Lulzim Basha ha rivolto al governo di centrosinistra del premier Edi Rama, considerandolo "complice dei narcotrafficanti". Dure critiche sono state lanciate la scorsa settimana anche dal Movimento socialista per l'Integrazione (Lsi) principale alleato di governo dei socialisti di Rama. A parere del Lsi "la situazione dovrebbe radicalmente cambiare, perche' non si ripeti quello che e' successo nel 2016".  
 
 
 
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