Canapa indiana tessile (e quindi priva di principio attivo) in tutti i maggiori parchi pubblici di Terni: a piantarla, come ''azione provocatoria'', e' stato nei giorni scorsi il gruppo cittadino del Giovani comunisti, per cercare di attirare l'attenzione sul tema dell'utilizzo terapeutico e di ricerca dei cannabinoidi. Il gruppo spiega di voler contribuire, con questa azione, a ''un dibattito regionale gia' ottimamente partito''. ''Intendiamo - spiegano i Giovani comunisti - cosi' rompere il muro di indifferenza che copre all'opinione pubblica la condizione del malato terminale aprendo un dibattito sulla citta' circa il ruolo delle cure palliative nel nostro paese e l'importanza che l'utilizzo di farmaci cannabinoidi potrebbe porre in essere tanto sul terreno dell'assistenza medica quanto sul tema della ricerca scientifica''. Il gruppo, dopo avere ribadito l'assenza di principio attivo nei semi, spiega quindi che con questo ''atto forte'' si intende ''riportare nel nostro territorio quella che crediamo una battaglia di civilta' legata ad una sostanza storicamente al servizio dell'uomo e del suo benessere, per aprire un dibattito largo su un tema troppo spesso oscurato''.