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 ITALIA - ITALIA - Cannabis terapeutica. Presentato nuovo farmaco contro sclerosi multipla
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Notizia 
12 settembre 2014 18:38
 
E' uno spray che si spruzza in bocca ed utilizza il principio attivo della cannabis, il thc: già approvato in Italia, il farmaco è somministrato alle persone affette da sclerosi multipla (sm) per alleviare i problemi di spasticità, ovvero di spasmi degli arti. Un nuovo studio italiano presentato al Congresso mondiale sulla sm in corso a Boston ne conferma ora l'efficacia, fornendo una prova clinica dei miglioramenti nei pazienti. Lo studio è stato condotto da Letizia Leocani, ricercatrice dell'Istituto di neurologia sperimentale dell'ospedale San Raffaele di Milano, su 43 persone affette da sm progressiva (la forma più complessa della malattia), trattate col farmaco o con placebo. Dopo alcune settimane, i pazienti sono stati sottoposti a misurazioni cliniche, che hanno confermato l'effetto benefico del thc rispetto al sintomo della spasticità. Il primo studio che ha portato all'approvazione del farmaco, spiega Leocani, "era basato sulla percezione della spasticità da parte del paziente, che doveva indicare tale sintomo in una scala da 1 a 20. Lo studio ha quindi dimostrato i vantaggi nei pazienti trattati, ma sempre riportando una valutazione soggettiva, ovvero riferita dai pazienti stessi, del miglioramento registrato". Questa nuova ricerca, chiarisce, "fornisce ora anche la dimostrazione clinica dell'efficacia del thc attraverso l'esame neurologico della rigidità degli arti. C'è, in altri termini, una valutazione oggettiva del miglioramento ottenuto". Va però precisato, spiega la ricercatrice, che il farmaco "non ha nulla a che vedere con la cannabis che si fuma, perché la composizione è molto diversa: nella formulazione spray, infatti, c'è un bilanciamento tra diverse sostanze ed il principio attivo thc è presente in quantità diversa. Inoltre, la presenza nella composizione anche di un altro principio attivo contrasta eventuali effetti allucinogeni che, infatti, non sono presenti tra gli effetti collaterali". Il farmaco è indirizzato ai pazienti che non rispondono alle terapie tradizionali ed è rimborsato dal sistema sanitario nazionale. Al momento è prodotto in Gran Bretagna ma, dopo l'apertura registrata anche in Italia con il recente annuncio che l'Istituto chimico farmacologico militare di Firenze potrà produrre e coltivare cannabis a fini terapeutici, la situazione potrebbe cambiare: in futuro, farmaci a base di cannabinoidi, rilevano gli esperti, potrebbero essere prodotti direttamente nel nostro paese.
 
 
 
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