L'Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Onlus - Lazio, anche quest'anno è ospite del ‘Sanit' Forum Internazionale della salute, con un convegno informativo sullo stato dell'arte dell'Insufficienza Venosa Cronica Cerebro - Spinale, le sue possibili correlazioni con la Sclerosi Multipla e su alcune terapie di supporto come la Cannabis terapeutica, la nutrizione e il movimento fisico. Il presidente Andrea Rossi Espagnet all'Agenparl: "Il 20 giugno saremo a questo incontro informativo al ‘Sanit' (il convegno che si terrà al Palazzo dei Congressi all'Eur) per illustrare questa patologia, la ‘CCSVI', scoperta nei malati di sclerosi multipla, dal professor Paolo Zamboni, di Bologna. La patologia consiste in un problema di deflusso del sangue dal cervello verso il cuore, nelle vene. Quindi parliamo di ‘sangue sporco' il cui mancato reflusso causa un accumulo di sostanze tossiche proprio nel cervello, proprio là dove si vengono a creare le lesioni della sclerosi multipla. Zamboni ha ideato un intervento, denominato ‘PTA', con un palloncino di angioplastica per aprire queste vene e favorire il deflusso. Nella sclerosi multipla è stata l'unica terapia che ha dato qualche beneficio ai pazienti, perché tutte le altre, a base solo di farmaci, mirano solo a contrastare la progressione della malattia. Per quanto riguarda l'uso farmacologico della cannabis, noi dell'associazione riteniamo che sia l'unica sostanza naturale che può dare veramente un sollievo a chi è affetto da alcune forme di sclerosi multipla che sono purtroppo molto gravi, aiutando non solo nell'alleviare il dolore ma anche a compiere dei movimenti muscolari che altrimenti non gli sarebbero possibili".