Uno degli argomenti principali del partito no-cannabis e' sempre stato quello della diffusione delle droghe tra i piu' giovani. Secondo i conservatori, ammettere l'uso ricreativo delle droghe leggere ne dilaterebbe l'accesso soprattutto tra i ragazzini. Uno studio recente dimostra che non e' cosi'. L'analisi annuale nazionale sull'uso delle droghe e la salute, il National Survey on Drug Use and Health (NSDUH), rileva come l'utilizzo della cannabis da parte degli adolescenti sia in calo in tutta la nazione, compresa la maggioranza degli Stati in cui essa e' legale. Un duro colpo per il ministro della giustizia americano Jeff Sessions, da sempre fiero e battagliero oppositore della legalizzazione della marijuana. Per il ministro, tra i piu' conservatori del gabinetto Trump, le droghe leggere implicherebbero gli stessi pericoli di sostanze come l'eroina. 
Attualmente l'utilizzo di cannabis e' illegale a livello federale, mentre e' legale a fini ricreativi in otto Stati piu' il Distretto di Columbia, sede della capitale Washington; in 29 Stati e nella capitale, inoltre, la marijuana e' lecita se adoperata per motivi medici. Ovviamente in ogni caso la vendita ai minorenni resta illegale. Newsweek riporta qualche esempio specifico. Negli Stati di Colorado e Washington, la percentuale di ragazzi che fanno uso di cannabis e' calata del 2%; nell'area metropolitana della capitale i punti percentuali in meno sono addirittura 3. In lieve aumento solo l'Alaska. Newsweek raccoglie le parole di Brian Vicente, uno dei redattori della legge in Colorado che regolarizza la vendita, secondo cui ora che nello Stato la marijuana e' legale per gli adulti "l'uso tra gli adolescenti e' calato" perche' sia "lo Stato che e le autorita' locali supervisionano la produzione e la vendita". L'esperto ha anche spiegato alla rivista specializzata Marijuana Momentum che i controlli restano una garanzia: "Ci sono pene severe per chi vende ai minori e tutti gli esercizi commerciali che distribuiscono cannabis sono molto attenti nel verificare i documenti d'identita' ai clienti". Ma la lettura dei dati pubblicati dal NSDUH non e' univoca. Per il fronte no-marijuana, infatti, emergerebbe comunque un aumento del consumo di cannabis tra i giovani piu' maturi, ovvero quelli di eta' compresa tra i 18 e i 25 anni.