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 SVIZZERA - SVIZZERA - Cannabis legale e non. Le difficolta' della polizia
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12 marzo 2017 17:16
 
In Svizzera la cannabis legale va di moda, ma quella con un tenore di THC (tetraidrocannabinolo) inferiore all'1% pone problemi alla polizia in quanto impossibilitata a distinguerla dall'erba "classica". Occorre un test facile da utilizzare.
La vendita e la fabbricazione di prodotti a basso tenore THC sono molto aumentate, indica l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sul suo sito internet. Un numero crescente di imprese propone l'erba sul web, i negozi specializzati ce l'hanno sugli scaffali, i chioschi forniscono confezioni di canapa come fossero semplici sigarette, stando a quanto riferiscono vari media.
Tra i prodotti a basso tenore di THC sono soprattutto quelli con un forte tasso di CBD (cannabidiolo, un metabolita della Cannabis sativa) a guadagnare terreno tra i consumatori, rileva l'UFSP. Si tratta di una sostanza che non comporta effetti psicoattivi, contrariamente al THC. È una molecola che non risulta inebriante stando a quanto riportano anche l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e l'Istituto svizzero dei prodotti terapeutici, Swissmedic. Riassumendo: essa non inebria, ma procura una sensazione rilassante.
Questi prodotti hanno il vantaggio di non sottostare alla legge sugli stupefacenti adottata nel 2011. Agli occhi di certe associazioni che si occupano di prevenzione, il problema deriva dalla vendita nei chioschi.
Attenzione - avverte Jean-Félix Savary, segretario del Gruppo romando di studio sulle dipendenze - la canapa CBD tanto lodata per le sue virtù terapeutiche può essere pericolosa. La combustione pone problemi, proprio come il fumo della sigaretta. Altro scoglio: per la polizia non è facile distinguere tra erba legale e illegale. "Un tenore di THC dell'1% o superiore è impossibile da individuare a occhio nudo o al tatto", conferma il capo della polizia neocastellana Olivier Guéniat.
Quando fermano un individuo in possesso di questa droga gli agenti sono quindi obbligati a inviare il prodotto in laboratorio per testarlo e si tratta di analisi delicate e costose. Per ogni controllo almeno 500 franchi, ma anche di più. La spesa è presa a carico dalla Stato se emerge che il tenore di THC è inferiore a quanto autorizzato. Se invece supera la soglia dell'1% allora la fattura va alla persona fermata.
Per evitare di dover pagare centinaia di franchi per niente, gli agenti hanno bisogno di uno strumento rapido, secondo la Federazione svizzera di funzionari di polizia, che reclama inoltre direttive chiare su tutta questa materia, direttive che permettano agli agenti di svolgere il loro lavoro al meglio senza venir meno ai propri doveri.
Diverse polizie cantonali hanno manifestato interesse per test veloci da eseguire sul posto, per strada. Si tratterebbe - secondo Olivier Guéniat - della soluzione migliore. E già sono diversi i gruppi e le aziende pronte a tuffarsi nell'affare.
Ma potrebbe trattarsi di una moda passeggera, che andrà calando quando i consumatori si saranno accorti che il CBD non produce effetti. Ne è convinto Thomas Hansjakob, del Ministero pubblico di San Gallo.
Rimane la questione delle proprietà terapeutiche attestate da diversi studi e riconosciute dalla Confederazione. Il CBD ha proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-convulsive e anti-psicotiche secondo l'UFSP, sebbene l'effetto medico per il momento non sia sufficientemente confermato dalla ricerca.
 
 
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