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 SPAGNA - SPAGNA - Barcelona. Autorita' chiude il 35% dei club di cannabis
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22 novembre 2014 16:40
 
L'operazione Sativa (dal nome di una varieta' di cannabis) di ispezione e sanzionamento verso le associazioni di cannabis di Barcelona, ha portato fino ad ora alla chiusura dell'attivita' di 59 dei 168 locali -il 35%- che erano aperti in citta' come club per il consumo legale di questa droga per i propri associati.
La maggior parte di queste chiusure (38) e' avvenuta per via amministrativa dopo che i locali non avevano ottemperato ad una prima ordinanza di chiusura che era stata loro intimata, cosi' come ha spiegato il vice-Sindaco Joaquim For, il responsabile della sicurezza Joan Delort e il comandante della Guardia Urbana Joan Josep Vilanova.. Altri 21 avevano chiuso i battenti alla ricezione dell'ordinanza. In alcuni casi, all'ordinanza e' seguita una denuncia penale, e ci sono varie persone incriminate, principalmente per traffico di droghe e per aver fatto accedere dei minorenni nei propri locali.
Le ispezioni di questi locali sono cominciate a giugno. Nel frattempo e' stata disposta una moratoria di un anno per la comunicazione dell'avvio della propria attivita' (requisito per la loro apertura). Ad agosto sono state emesse le prime 49 ordinanze per la cessazione dell'attivita' e si e' cominciato a mettere i sigilli. In questo periodo, almeno dieci nuovi locali hanno avviato la propria attivita' e sono cominciate le procedure per farli chiudere. Tra i motivi: assenza della comunicazione di avvio attivita' al Comune; l'associazione non e' iscritta nello specifico registro; molestie per mancata aspirazione dei fumi, o perche' funzionavano come locali pubblici (con vendita di bevande e cibo facendo entrare persone che non erano socie dell'associazione).
L'operazione Sativa e' stata messa in atto mentre e' in corso una regolamentazione piu' precisa di questi locali, cosi' come reclamato dalla Federación de Asociaciones Cannàbicas autorreguladas de Catalunya. Il candidato a Sindaco del PSC (socialisti) Jaume Collboni ha incolpato il Governo di Xavier Trias della proliferazione dei locali illegali, di consentirne l'attivita' previa mera comunicazione, senza esigere una licenza preventiva.
 
 
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