La Corte suprema Usa deciderà nei prossimi giorni se prendere in esame il caso di un veterano di guerra disabile di 75 anni, Lee Brooker, condannato all'ergastolo per possesso di poco più di un chilogrammo di marijuana, che coltivava per alleviare i suoi dolori cronici. Brooker è stato incarcerato senza possibilità di appello in Alabama: la legge dello Stato prevede pene molto severe per i criminali abituali.
Il veterano, infatti, era già stato arrestato 20 anni fa per un rapina, per la quale aveva già scontato 10 anni di carcere.
L'episodio che ha portato all'ergastolo è avvento nel 2011, quando la polizia di Dothan, Alabama, che indagava su un furto di biciclette, ha trovato una trentina di piante nel giardino della casa che Brooker divideva con il figlio. Nonostante l'uomo abbia sostenuto che usava la cannabis per motivi di salute, il tribunale ha scelto di applicare la legge dello Stato dell'Alabama, che stabilisce che un pregiudicato trovato in possesso di una quantità superiore a un chilogrammo di marijuana debba essere condannato all'ergastolo senza attenuanti, indipendentemente dall'intenzione di vendere o distribuire la droga. La marijuana raccolta in casa di Brooker pesava 1,27 chilogrammi, compresi parti della pianta inutilizzabili, come gli steli.
Brooker ha presentato ricorso alla Corte suprema sostenendo che la sua sentenza viola l'Ottavo emendamento alla Costituzione che proibisce "punizioni crudeli e inusuali".