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DROGHE & ALCOL
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Lettera 
14 novembre 2015 0:00
 
Cari Amici di Aduc,
vi seguo da sempre e vi apprezzo.
Solo un puntiglio: sebbene abbiate un'utile sezione droghe, qualche volta scappano anche a voi bizzarre dicotomie tipo “Alcol e droga” o ”Alcol & Droghe” come se l'alcol non lo fosse. Se lo leggo nei giornali o lo sento alla tv generalista non mi meraviglio più di tanto, ma da voi… ;)
L'alcol È una droga, È uno stupefacente, è tossico e quindi chi ne è dipendente È un tossicodipendente; e non si capisce il generale uso frequente di “alcol-dipendente” o di strani altri artifizi letterari come “problemi alcol-correlati” sempre al posto di “tossicodipendenza” oppure come assurdi titoli tipo “Non aveva assunto stupefacenti ma solo alcol”. Ma anche gente che con orgoglio dice “No, no, io non mi drogo. Bevo solo alcolici.”
Non solo è una droga ma è anche la più pericolosa, è la scienza che lo dice. La sua istituzionalizzazione non fa percepire la sua immensa dannosità. Non trovate inadeguata anche voi questa continua e deleteria disinformazione? E che ne pensate, per esempio, di avere sulle etichette delle bottiglie “L'alcol uccide” e varie altre avvertenze come si fa per il tabacco sui pacchetti di sigarette?
Penso che nel variegato e pericoloso mondo delle droghe, la giusta e corretta informazione, unita a prevenzione ed evidenze scientifiche (non chiacchiere o labili opinioni del politico di turno), sia doverosa e auspicabile da parte di tutti, sempre e in ogni occasione.
Come ha detto una ragazza della comunità del mai troppo rimpianto Don Andrea Gallo “Le droghe fanno male. Ma se non se ne parla, fanno ancora più male”. Altrimenti, come avete scritto nel 2006, “continuerebbe ad esserci una chiara percezione di contraddittorietà ed ipocrisia nella strategia repressiva [sulle droghe] che contraddistingue oggi l'Italia e la comunità internazionale".
Con stima
Roberto, da Roma (RM)

Risposta:
la ringraziamo della puntualizzazione con cui siamo d'accordo scientificamente, ma per farci capire non possiamo non usare questa distinzione. Le facciamo un esempio: il cosiddetto canone o abbonamento Rai e' un'imposta sul possesso di un apparecchio tv... che non e' proprio un canone o abbonamento, ma tutti (con imprimatur anche della Corte di Cassazione e Costituzionale) lo chiamano cosi'... che dobbiamo fare per farci capire?
Quindi cerchiamo il piu' possibile di mettere in evidenza la sua lodevole precisazione, ma, per l'appunto, mettere in evidenza e non sostituire alla parola alcool la parola droga.
 
 
 
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