====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Associazione Ascia promuove richiesta asilo in Paesi tolleranti http://droghe.aduc.it/notizia/legge+droga+autoproduttori+cannabis+associazione_126250.php -ITALIA/Cannabis Terapeutica. L'inutile tentazione? Spiri versus Avvenire/Garattini http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+inutile+tentazione+spiri_126247.php -ITALIA/Problemi legali per consumo di droga? Vademecum dell'Ascia http://droghe.aduc.it/notizia/problemi+legali+consumo+droga+vademecum+dell+ascia_126246.php -AUSTRALIA/Consumo cannabis porta a pensieri suicidi? Studio http://droghe.aduc.it/notizia/consumo+cannabis+porta+pensieri+suicidi+studio_126245.php -ITALIA/Cannabis terapeutica. Consiglio ministri impugna legge Liguria davanti Corte Costituzionale http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+consiglio+ministri+impugna_126243.php -ITALIA/Droga. Picchia padre per soldi dosi. Arrestato http://droghe.aduc.it/notizia/droga+picchia+padre+soldi+dosi+arrestato_126242.php -USA/Dipendenza da marijuana? Studio http://droghe.aduc.it/notizia/dipendenza+marijuana+studio_126241.php -GUATEMALA/Narcoguerra. Minacce di morte de Los Zetas. Evacuate cinque famiglie dal confine col Messico http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+minacce+morte+de+los+zetas+evacuate_126240.php -/Controlli piu' serrati sui precursori di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/controlli+piu+serrati+sui+precursori+droghe_126239.php -ITALIA/Spaccio droga. Procura: nel napoletano quartiere senza legge http://droghe.aduc.it/notizia/spaccio+droga+procura+nel+napoletano+quartiere_126237.php -ITALIA/500 euro di multa chi si fuma uno spinello per le strade di Padova http://droghe.aduc.it/notizia/500+euro+multa+chi+si+fuma+spinello+strade+padova_126236.php -IRAN/Impiccati 11 trafficanti di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/impiccati+11+trafficanti+droghe_126233.php -PERÙ/Peru' secondo Paese produttore di coca. Unodc http://droghe.aduc.it/notizia/peru+secondo+paese+produttore+coca+unodc_126232.php -MESSICO/Narcoguerra. Catturato uno dei capi de Los Zetas http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+catturato+dei+capi+de+los+zetas_126231.php -ITALIA/Spaccia droga a scuola. Compagni lo denunciano dopo malore ragazza. Arrestato http://droghe.aduc.it/notizia/spaccia+droga+scuola+compagni+denunciano+dopo_126229.php -USA/Cannabis terapeutica. Continua in California guerra autorita' contro dispensari http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+continua+california+guerra_126228.php -ITALIA/Spaccia per mantenere famiglia. Si pente e si fa arrestare http://droghe.aduc.it/notizia/spaccia+mantenere+famiglia+si+pente+si+fa+arrestare_126227.php -COLOMBIA/Milionaros rinuncia ai titoli sportivi? Narcos nella gestione http://droghe.aduc.it/notizia/milionaros+rinuncia+ai+titoli+sportivi+narcos+nella_126225.php -ITALIA/Cocaina nei Governi precedenti. Sen Treu: certo che ne girava http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+nei+governi+precedenti+sen+treu+certo+che_126224.php -ITALIA/Spaccio di cocaina. Arrestato il direttore delle Poste in Senato http://droghe.aduc.it/notizia/spaccio+cocaina+arrestato+direttore+poste+senato_126223.php -ITALIA/Tossicodipendenza/carcere. DAP: allarme alto http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+carcere+dap+allarme+alto_126212.php -MESSICO/Narcoguerra. 60% carceri gestite da bande criminali http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+60+carceri+gestite+bande+criminali_126211.php -MESSICO/Narcoguerra. Arrestati 35 poliziotti di Veracruz per complicita' con narcos http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+arrestati+35+poliziotti+veracruz_126210.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 20/12/2011 al 01/10/2012 sequestri droghe leggere (kg) 9.230 droghe pesanti (kg) 12.210 dosi droghe sintetiche 9.070.000 piante di cannabis 16.270.000 flaconi di metadone 250 vittime morti 36 arresti 7.125 giorni di reclusione 6.295 riepilogo settimanale dal 25/09//2012 al 01/10/2012 sequestri droghe leggere (kg) 110 droghe pesanti (kg) 120 dosi droghe sintetiche 60.000 piante di cannabis 800.000 vittime arresti 90 giorni di reclusione 80 dati 2011: 28/12/10 - 02/01/12 * sequestri - droghe leggere: Kg 9.570 - pesanti: Kg 13.370 - sintetiche: dosi 2.620.900 - cannabis: piante 9.112.500 - metadone: flaconi 600 * vittime - morti: 54 - arresti: 9.298 - giorni di reclusione: 11.905 ------------------------------------------- ARTICOLI 30-09-2012 13:49 Il calo dell'economia delle coltivazioni illegali in Colombia L'economia delle coltivazioni illegali e dei relativi prodotti e' in calo. Una realta' che e' tale da diversi anni secondo il Dane (Departamento Administrativo Nacional de Estadistica), grazie ai sequestri, minore produttivita', prezzi piu' bassi e calo delle esportazioni verso il resto del mondo. Senza dubbio una magnifica notizia per la Colombia, uno dei Paesi al mondo che maggiormente soffre per questo flagello. Il valore delle esportazioni si e' ridotto, in termini reali, del 3,7% nel 2009, 15,7% nel 2010 e 0,2% nel 2011. Mentre la produzione venduta in Colombia impedisce una maggior calo del business, poiche' il valore reale di queste vendite e' cresciuto dell1,3% nel 2009, 1,8 nel 2010 e 1% nel 2011. Secondo il Dane, il calo del business delle coltivazioni illegali e dei suoi derivati ha fatto si' che la percentuale, relativamente all'economia legale, passasse dall'1,7% dell'anno 2000 allo 0,3% dell'anno scorso. In altre parole, se nel 2000 il valore della produzione illegale ammontava a 3,6 miliardi di pesos, nel 2011 e' scesa a 2 miliardi. Allo stato attuale, il totale di questo business e' comparabile con attivita' come il trasporto aereo, che pesa dello 0,38% sul prodotto interno lordo, o il gas domestico, che contribuisce per lo 0,28% al PIL. L'investigatore Mauricio Reina (Fedesarrollo - Fundación para la Educación Superior y el Desarrollo) valuta questa caduta di business come “completamente prevedibile, poiche' la maggior parte delle iniziative e della commercializzazione sono state fatte proprie dai cartelli messicani”. Nel 2011, il calo in termini reali delle coltivazioni illegali e dei prodotti derivati e' stato del 2,7%. Tra le attivita' legali i maggiori cali si sono visti nel caffe' (11,4%, ma quest'anno sta gia' recuperando, mentre il business illegale cumula una riduzione del 16% negli ultimi tre anni. In tutto questa fa la sua parte l'aumento del prezzo del petrolio, in particolare quando nel 2008 arrivo' a 150 Usd al barile. Un aumento che secondo gli esperti fece lievitare i prezzi dei fertilizzanti, per cui i coltivatori di prodotti illegali hanno visto calare i ricavi del loro lavoro. Una situazione che ha fatto registrare un minor rendimento della coca, da 5,7 a 4,6 tonnellate per ettaro. E guadagni sempre minori, cosi' come ha rilevato il Sistema Integrado de Monitoreo de Cultivos Ilícitos (Simci). E il 3,2% di queste aree con le coltivazioni illegali, nel 2011, hanno smesso di produrre: dai 163.000 ettari dell'anno 2000 si e' passati ai 64.000 ettari dell'anno scorso. Una riduzione di produzione che pero' e' stata compensata dall'aumento registrato in Peru' e Bolivia. Poi ci sono i sequestri. Quelli della pasta base di coca, per esempio, l'anno scorso sono aumentati del 37,6%. Secondo il Dane, “delle 432 tonnellate di cocaina prodotte, 146 sono state sequestrate dalla Fuerza Publica”. Una situazione che ha portato ad una riduzione del 4,3% potenziale per l'esportazione di cocaina. Agricoltura e industria Per l'aspetto agricolo, la catena della cocaina va dalla coltivazione per produrre la foglia di coca fino alla trasformazione nella pasta base. La fase industriale e' invece rappresentata dalla produzione di cloridato di cocaina. Nell'eroina, la fase agricola, parte dal lattice del papavero. Dane. Come misurare cio' che e' illegale Il calcolo del Dane “si limita alla parte produttiva quantificabile, con informazioni che siano poi verificabili”, e non include “la commercializzazione e i flussi di capitali relativi a queste attivita'”. Il Dane affronta questa realta' come se le transazioni con droghe illegali avvenissero in un territorio intermedio tra l'economia nazionale e il resto del mondo. L'economia nazionale ne ricava denaro per pagare la mano d'opera, guadagni e capitale, mentre l'altra parte del mondo usufruisce delle esportazioni di crack, cocaina, marijuana ed eroina. (articolo di Mauricio Galindo, editorialista di economia per il quotidiano El Tiempo di Bogota' del 30/09/2012)     Redazione ------------------------------------------- NOTIZIE 01-10-2012 19:43 MESSICO/Narcoguerra. 14 morti tra bande rivali in Tamaulipas Non da' segni di tregua la sanguinosa guerra fra bande di narcotrafficanti in Messico. Nelle ultime 24 ore, sono stati scoperti i corpi di 14 presunte vittime di queste faide: sette cadaveri trucidati e con segni di tortura abbandonati in due automobili nello stato di Tamaulipas e altri sette calcinati ed irriconoscibili. I sette corpi trucidati sono stati lasciati nel parcheggio di un centro commerciale sulla principale arteria di Nuevo Laredo, dove lo scorso 14 settembre aveva causato scalpore il ritrovamento di altri 16 cadaveri, nove dei quali erano stati appesi da un ponte autostradale, coperti con scritte minatorie. Secondo gli analisti che seguono la guerra ai narcos, questi nuovi massacri sono da inquadrare nell'ambito della lotta senza quartiere fra il Cartello del Golfo – il cui bos, Eduardo Costilla, alias El Coss, e' stato arrestato lo scorso 12 settembre - e Los Zetas, una banda costituita da ex militari che e' nata come gruppo di fuoco del Cartello del Golfo ma ora si contende con questa organizzazione il controllo delle attivita' illegali in vari stati del paese. Gli altri sette corpi sono stati lasciati dentro a un veicolo incendiato su una strada che porta da Yurecuaro, nello stato di Michoacan, a La Concepcon, nel vicino stato di Jalisco: anche qui le vittime sarebbero state torturate prima di essere finite con uno sparo alla testa. 01-10-2012 16:29 ITALIA/Legge droga e autoproduttori cannabis. Associazione Ascia promuove richiesta asilo in Paesi tolleranti A causa della legge 49/06 (Fini-Giovanardi), milioni di cittadini italiani vivono a rischio "criminalizzazione", nonostante che le qualità civiche, lavorative e familiari siano impeccabili per la maggior parte di essi. La suddetta legge prevede una condanna dai 6 ai 20 anni di reclusione anche per la coltivazione di una sola pianta di cannabis contemplando la "presunzione di reato di spaccio", un reato a cui la stragrande maggioranza dei consumatori e coltivatori in proprio è assolutamente estranea. In conseguenza allo stato di repressione in atto in Italia contro una categoria di cittadini assolutamente pacifici e responsabili, in nome e per conto dei propri soci, la scrivente Associazione ha inoltrato in data odierna una “richiesta di asilo" alle ambasciate di Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Olanda, Austria e Belgio, a quei Paesi quindi, che pur essendo membri della UE e obbligati a osservare le direttive internazionali, hanno adottato nei confronti dei consumatori di cannabis, un atteggiamento civico e norme legislative tolleranti e responsabili. Come specificato anche nel documento che Vi alleghiamo, la richiesta è stata presentata a difesa delle libertà individuali, della dignità e del diritto alle libere scelte, per tutti quei cittadini italiani che a causa di abitudini non convenzionalmente riconosciute, ma altrettanto innocue per la collettività, vivono in un inutile ed ingiustificato rischio di carcerazione. Ascia (Associazione per la Sensibilizzazione sulla Canapa Autoprodotta in Italia) Per ulteriori info: ascia@legalizziamolacanapa.org www.ascia-web.org www.legalizziamolacanapa.org 28-09-2012 18:01 ITALIA/Cannabis Terapeutica. L'inutile tentazione? Spiri versus Avvenire/Garattini Pubblichiamo la lettera di una paziente affetta da S.M. Lucia Spiri, in risposta all’articolo di Avvenire: ”Cannabis Terapeutica L’inutile Tentazione“, del 27 Settembre 2012 (pubblicato a fine pagina), dove interviene Silvio Garattini contro l’utilizzo terapeutico della canapa. Caro Dott. Garattini, Sono Lucia Spiri, paziente affetta da Sclerosi Multipla da tredici anni, in cura attualmente con il Bedrocan, ovvero cannabis terapeutica Ho iniziato tale terapia nell’Ospedale Ferrari di Casarano nel giugno 2011 dopo anni di cure farmacologiche a base di interferoni, antidepressivi, antiepilettici, miorilassanti e addirittura chemioterapici tutti regolarmente prescritti dai neurologi che mi seguono e che hanno lasciato solo effetti collaterali permanenti e peggiorato la qualità della mia vita. Sono io la ragazza che nel novembre dello stesso anno ha pubblicato su internet (e la lettera è stata ripresa in un articolo da La Repubblica) una testimonianza su come la canapa avesse immediatamente agito in maniera efficace sui tanti sintomi dolorosi che la malattia mi infligge. Sono molto risentita dal modo in cui Lei parla della cannabis terapeutica e dei tanti studi millantati sull’inefficacia della stessa proprio nella Sclerosi Multipla! Di certo non mi meraviglia leggere articoli come quello di oggi apparso sul l’Avvenire nel periodico ‘E’ Vita’ nel quale Lei viene citato in qualità di esperto. Non mi meraviglia neanche che una povera giornalista non sappia assolutamente nulla di Sclerosi Multipla, di terapie del dolore, tantomeno cannabis terapeutica. Mi stupisco, al contrario delle Sue affermazioni in qualità di medico. In tanti anni di studi e di lavoro svolto sul territorio sta ancora dietro agli interessi (lobbistico-farmaceutico e affaristico-politico) di quelli che se ne fregano del popolo dei malati? E’ mai possibile che siate ancora lì a denigrare la terapia a base di cannabis scuotendo così il nostro spirito debole e il nostro corpo già troppo tormentato? E allora state molto attenti, signori tutti! Siamo anche in grado di invadere i vostri palazzi “armati” di sedie a rotelle, deambulatori e i più fortunati di stampelle. Lei non immagina nemmeno quanto desidererei prestarmi come testimone scientifico dandovi la possibilità di fare ricerca sugli effetti benefici della cannabis. Dottore, io stessa sono un dato da portare a sostegno di tale tesi. Aggiungo che vivo le mie giornate su una sedia a rotelle, probabilmente anche per colpa di alcuni farmaci che ho assunto prima del Bedrocan imposti da un assurdo protocollo obbligatorio. Non capisco perciò la frase che le viene attribuita nell’articolo succitato dove lei afferma: “Sulla tossicità di questi farmaci e dunque sugli effetti collaterali occorre fare molti studi”, bene, io gli studi li sto facendo sulla mia pelle e se vuole ne possiamo, come Le dicevo, anche parlarne. Chi siete e in quanti siete a volerci prendere in giro dicendo ancora che “non ci sarebbero benefici evidenti in conseguenza all’uso dei cannabinoidi”? (sono le sue parole apparse sul giornale). Io da quando assumo la cannabis e devo dire che la assumo tramite vaporizzatore, la bevo sottoforma di tisane, la mangio sottoforma di torte e la fumo ho eliminato addirittura anche le Tachipirine, non ho più necessità di nessun tipo di farmaco. Lei sa cosa vuol dire vivere con la Sclerosi Multipla e tutti i disturbi che ne conseguono? E per favore non mi dica che ne ha visti a migliaia, saprà benissimo che questa malattia è una bestia imprevedibile e che ogni paziente è diverso. Arriverà presto il giorno dove Lei e tutti coloro che in questi anni si sono opposti a questa terapia del dolore verrete invitati a presentarvi presso il Tribunale per i Diritti del Malato in quanto avete leso il diritto alla cura in barba al giuramento di Ippocatre e sarete citati tutti presso la Corte Europea per i diritti dell’uomo per aver compiuto e sostenuto insieme allo Stato italiano atti di TORTURA nei confronti di centinaia di migliaia di malati per i quali la negazione della cannabis terapeutica ha rappresentato l’acuirsi di sofferenze acutissime. E sappia che è anche per colpa sua che proprio in questo momento, in Italia, c’è gente che desidera morire piuttosto che soffrire le pene dovute alla Sclerosi Multipla, alla SLA o a un tumore. Tutto questo dolore che ci regalate affligge i nostri sonni, spero solo che da oggi in avanti il suo sonno sia sempre più simile al nostro. Lucia Spiri --------------------------------- l'Articolo del quotidiano l'Avvenire ----------------------------- CANNABIS TERAPEUTICA. L’INUTILE TENTAZIONE NO all’uso terapeutico ordinario dei derivati chimici della cannabis. Non usa mezzi termini Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, per affermare che far passare per legge, come sta avvenendo in alcune regioni italiane l’autorizzazione all’uso dei tetracannabinoidi in ambito ospedaliero, e a carico del Servizio sanitario, è un azzardo. “Sulla tossicità di questi farmaci e dunque sugli effetti collaterali occorre ancora fare molti studi” dice lo scienziato. La prima regione a legiferare per dare il via libera all’importazione, per lo più attualmente dal nord Europa, dei derivati chimici della cannabis è stata la Toscana, in maggio. Poi, poche settimane dopo, è stata la volta della Liguria, nei giorni scorsi ha dato luce verde il Veneto. Disegni di legge e ordini del giorno sono stati depositati e presentati dai radicali e dal centro sinistra in altre regioni, come il Lazio (che ora però si ritrova con il consiglio regionale decaduto) e il Friuli-Venezia Giulia da poche settimane. Un anno fa fece scalpore la sperimentazione con cui l’ospedale di Casarano, in provincia di Lecce, partì con la somministrazione di questi farmaci a pazienti affetti da sclerosi multipla o da malattie inguaribili. Studi internazionali fanno da supporto ai dubbi di Garattini: secondo Cns drugs di marzo proprio sulla sclerosi multipla non ci sarebbero benefici evidenti in conseguenza all’uso dei cannabinoidi, e non si tratta del solo dubbio che viene dalla comunità scientifica internazionale. C’è poi il capitolo dei costi, non da poco in temi di spending review, se rapportati poi agli effettivi benefici sul malato non ancora dimostrati a livello scientifico. In rete si trova la delibera di un altro ospedale pugliese, quello di Monopoli, che per 135 grammi di Bedrocan, sostanza olandese autorizzata dal Ministero della Salute, per l’importazione ha tirato fuori 1200 euro. “Non ci sono studi comparativi – dice ancora Garattini- che dimostrino come i cannabinoidi siano migliori dei farmaci già in commercio”. Solo per fare un esempio, una terapia con 28 compresse di ossicodone, farmaco antidolore, costa non più di 17 euro. Francesca Lozito Da Avvenire del 27-09-2012 28-09-2012 15:51 ITALIA/Problemi legali per consumo di droga? Vademecum dell'Ascia L'Associazione sensibilizzazione canapa autoprodotta (Ascia), in accordo con lo studio dell'avv. Lorenzo Simonetti, ha prodotto un “Vademecum per i reati in tema di stupefacenti”, rivolto essenzialmente ai vari autoproduttori per consumo individuale. Nell'introduzione al vademecum e' lo stesso avv. Simonetti che spiega la funzione di questa pubblicazione: “Questo breve vademecum ha la funzione di dare consapevolezza al cittadino dei propri diritti e doveri in caso di perquisizione ed ispezione nell’ipotesi in cui la polizia giudiziaria abbia un sospetto che si detengano sostanze stupefacenti. Si è voluto strutturare il vademecum sotto forma di 32 quesiti e relative risposte al fine di rendere più agevole la sua consultazione per il cittadino che non è un esperto della materia. Si ricorda che è importante mantenere, nella procedura della perquisizione/ispezione e dell’eventuale conseguente arresto, un comportamento educato e rispettoso al fine di non inasprire gli animi in una situazione già di per sé delicata. L’assistenza del difensore penale garantirà all’indagato il rispetto dei suoi diritti, essendo egli innocente ogni oltre ragionevole dubbio.” Qui il vademecum, che' pubblicato sul web dell'Ascia 28-09-2012 15:18 AUSTRALIA/Consumo cannabis porta a pensieri suicidi? Studio Il consumo di cannabis porta a pensieri suicidi. E' il risultato di uno studio autraliano ('Cannabis use and suicidal ideation', The University of Melbourne, Department of Economics, Research Paper Number 1155) presentato nei giorni scorsi alla seconda Conferenza Nazionale sulla Cannabis, che si è svolta in Australia, e reso noto dal Dipartimento Politiche antidroga del Ministero per la Cooperazione internazionale e l`Integrazione. Un team di ricercatori australiani ha utilizzato i dati di uno studio longitudinale (Christchurch Health and Development Study) riferiti ad una coorte di nascita di bambini nati nel 1977 in Nuova Zelanda, al fine di stabilire se esiste una relazione causale tra l`uso di cannabis e il pensiero suicida. In particolare i dati esaminati hanno riguardato 938 giovani intervistati 6 volte nel periodo compreso tra i 15-30 anni. Nel campione osservato è risultato che il 38% delle femmine e il 31% dei maschi aveva avuto pensieri suicidi con un`età media di insorgenza di tali pensieri di 17 anni per le femmine e 18 anni per i maschi. Sempre secondo lo studio la probabilità di avere tali pensieri nei consumatori giornalieri di cannabis è del 74,4% per le femmine e del 51% per i maschi rispetto ai non consumatori, rispettivamente il 35% e il 25,5%. Dall`analisi quindi emerge, tra l`altro, che l'uso ripetuto più volte in una settimana di cannabis porta a pensieri suicidi soprattutto nei maschi vulnerabili. Lo studio rileva anche che coloro che pensano al suicidio non sempre fanno uso di cannabis e questo è un aspetto da approfondire, ma sempre secondo i ricercatori l'uso precoce di questa sostanza rappresenta comunque un fattore di rischio aggiuntivo a causa dei danni e delle alterazioni neuropsichiche che è in grado di creare sopratutto nei più giovani. Per Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, "questo studio, cosi come altri, fa capire che l`uso di cannabis soprattutto in persone vulnerabili, può incrementare il rischio di mortalità per varie cause. E` risaputo infatti che il Thc (principio attivo della cannabis) non crea una mortalità diretta, ma non può essere sottovaluto l`incremento di mortalità indiretta dovuto all`aumento delle probabilità di incidentalità stradale, sui luoghi di lavoro, domestica, criminale e non ultima suicidaria legati all`uso di cannabis e alle sue conseguenze sull`attenzione e sulla stabilità psichica in relazione sia agli stati depressivi che demotivazionali che è in grado di creare". "Altri studi prima di questo avevano comunque già evidenziato che chi utilizza la cannabis quotidianamente è affetto da disturbi di ansia e depressivi e quindi risulta essere più esposto ad un maggior rischio di suicidio. Questo Dipartimento ribadisce che è necessario prevenire e sospenderne l`uso e per contro rendere più disponibile e socialmente accettato l`uso della cannabis soprattutto per le giovani generazioni, significherebbe incrementare un grave problema di sanità pubblica esponendo in particolare i giovani vulnerabili a rischi e danni in grado di minare il loro futuro e la loro vita", conclude Serpelloni. 28-09-2012 11:38 ITALIA/Cannabis terapeutica. Consiglio ministri impugna legge Liguria davanti Corte Costituzionale Su proposta del ministro degli Affari regionali, turismo e sport, il Consiglio dei ministri, riunito stamattiana a palazzo Chigi, ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge della Regione Liguria (n. 26 del 3 agosto 2012) che contiene norme per le "modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche". Legge che, secondo il governo nazionale, contiene alcune disposizioni in contrasto con le norme statali di principio in materia di tutela della salute. Si legge sul comunicato finale del Cdm. 28-09-2012 11:32 ITALIA/Droga. Picchia padre per soldi dosi. Arrestato Un pregiudicato di 27 anni e' stato arrestato dai carabinieri a Camporotondo Etneo (Catania) con l'accusa di aver picchiato il padre settantaseinne per costringerlo a consegnarli il denaro con cui acquistare droga. L'uomo deve rispondere di estorsione aggravata continuata e lesioni personali aggravate. Secondo le indagini, tra l'agosto 2011 e l'agosto 2012, in diverse occasioni, ha aggredito il genitore. 28-09-2012 11:28 USA/Dipendenza da marijuana? Studio Come il tabacco, come altre droghe considerate piu' pesanti: smettere di fumare marijuana da' crisi di astinenza reali che interferiscono con la funzionalita' quotidiana. Ad affermarlo e' un nuovo studio pubblicato sulla rivista specializzata PLOS One. Ricercatori australiani e americani hanno esaminato piu' di 50 fumatori abituali di cannabis durante e dopo due settimane di astinenza dagli spinelli: "Gli effetti della carenza sono risultati tangibili - ha spiegato uno degli autori, Alana Budney del Dartmouth college del New Hampshire - provocando senso di agitazione, difficolta' a dormire, irritabilita', problemi sul lavoro e in famiglia, inappetenza". In alcuni casi - dice il rapporto - la reazione nei volontari e' stata opposta all'auspicato: i pazienti sono cioe' tornati a fumare marijuana piu' intensamente di prima. Secondo Eden Evins, professore di psichiatria a Harvard, la disintossicazione da cannabis richiede tempo: i sintomi da astinenza raggiungono solitamente il picco tra il quarto giorno e le due settimane dall'ultimo spinello, ma il desiderio "molto intenso" di tornare a usare marijuana puo' durare molto piu' a lungo. In America almeno il 7% degli adulti ammette di fumare spinelli. 28-09-2012 10:31 GUATEMALA/Narcoguerra. Minacce di morte de Los Zetas. Evacuate cinque famiglie dal confine col Messico Cinque famiglie che abitavano in un villaggio popolare di Santa Cruz Barillas (Huehuetenango, zona montagnosa alla frontiera col Messico, nella parte nord del Guatemala) sono state evacuate la notte di giovedi' dall'Esercito, dopo che avevano denunciato di essere oggetto di minacce di morte da parte di un gruppo di narcotrafficanti che fanno parte dell'organizzazione criminale de Los Zetas. Un elicottero militare e' li' atterrato per portare in salvo 44 persone, tra cui 22 bambini, che ora sono rifugiati in una zona militare della capitale. I servizi di intelligence hanno individuato in zona la presenza di appartenenti a Los Zetas che “obbligavano i residenti a collaborare con loro dietro minaccia di morte”. Sul luogo sono stati inviati 65 soldati e 77 agenti di polizia che hanno cominciato a setacciare la zona alla ricerca di armi e droghe, riuscendo a catturare il capo locale dei narcos, Daniel Juan, e altri 15 uomini. Uno dei rifugiati ha raccontato, al quotidiano guatemalteco “Nuestro Diario” come il gruppo di narcos ammazzava le persone della zona e che lui e altri sospettano che i corpi siano stati sepolti in fosse comuni. 27-09-2012 19:18 /Controlli piu' serrati sui precursori di droghe Controlli piu' serrati sui precursori di droghe usati per la produzione di eroina e metamfetamina. A proporli, oggi, la Commissione europea. "I precursori di droghe sono sostanze chimiche legali contenute in un'ampia gamma di prodotti, fra cui i prodotti farmaceutici, i profumi e le materie plastiche, che pero' possono essere utilizzate anche, in maniera illegale, per la produzione di stupefacenti. Le due proposte adottate oggi - si legge in una nota - mirano a colmare le lacune nell'attuale legislazione sui precursori di droghe che potrebbero essere sfruttate dai produttori di droghe illegali. Esse prevedono il rafforzamento dei controlli su determinati prodotti chimici, sia all'interno del mercato unico che alle dogane dell'Ue". Le nuove norme proposte possono cosi' contribuire a impedire la produzione di droghe illecite gia' nella fase iniziale. "Cio' costituisce un importante pilastro della strategia dell'Ue contro le droghe". Secondo Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e Commissario per l'Industria e l'imprenditoria, "garantendo ed estendendo la registrazione degli utenti commerciali si rendera' piu' sicuro il commercio legittimo nel mercato dell'Ue del principale precursore dell'eroina e si consentira' alle imprese di continuare a collaborare attivamente alla lotta a livello mondiale contro la diversione dei precursori di droghe e la produzione di sostanze illecite." "L'unione doganale ha il duplice compito di mantenere la nostra societa' sicura - spiega Algirdas Semeta, commissario per la Fiscalita' e l'unione doganale, l'audit e la lotta antifrode - agevolando nel contempo gli scambi commerciali per le imprese che operano legalmente. Il controllo dei precursori di droghe e' un ottimo esempio di come tali obiettivi sono conseguiti. Da un lato occorre che le forniture delle imprese operanti legalmente che utilizzano questi prodotti chimici non siano ostacolate. Dall'altro e' necessario contrastare con tutti i mezzi disponibili gli sforzi messi in atto dai produttori di droghe illegali. Le proposte odierne mirano a rafforzare il contributo dell'unione doganale alla lotta contro la produzione di sostanze illecite, a vantaggio dell'intera societa' dell'Ue, dai cittadini alle imprese". La prima proposta mira a rendere piu' serrati i controlli doganali su due precursori di droghe, l'efedrina e la pseudoefedrina. Queste sostanze chimiche sono utilizzate per la preparazione di medicinali contro l'influenza e le allergie, ma vengono anche sfruttate illegalmente per produrre metamfetamine (note anche come meth, ice, speed o crank). Mentre efedrina e pseudoefedrina vengono controllate sia nell'Ue che a livello internazionale, il commercio di medicinali contenenti tali sostanze non lo e'. "I trafficanti di droga utilizzano pertanto spesso tali medicinali legali come fonti facilmente accessibili di precursori di metamfetamine. Per colmare questa lacuna, si propone che sia data facolta' alle autorita' doganali di sequestrare i carichi di medicinali contenenti efedrina o pseudoefedrina quando vi sia il ragionevole sospetto che siano destinati a scopi illeciti", si sottolinea. La seconda proposta mira a rendere piu' stringenti le norme per le imprese dell'Ue che adoperano l'anidride acetica, sostanza utilizzata per la produzione dell'eroina. Attualmente le imprese dell'Ue che producono o commerciano l'anidride acetica devono registrarsi alle autorita' nazionali competenti, per garantire che la sostanza resti nelle mani delle imprese legittimate a entrarne in possesso e non giunga ai trafficanti di droga. La proposta prevede che anche le aziende che nei loro processi industriali fanno uso come utenti finali di anidride acetica siano tenute a registrarsi presso le autorita'. Il provvedimento mira inoltre a istituire una "banca dati europea sui precursori di droghe", per una piu' efficiente raccolta dei dati sui carichi sequestrati e bloccati e la messa a punto di un elenco delle imprese autorizzate e registrate nell'Ue. Le due proposte dovranno ora essere adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. 27-09-2012 12:09 ITALIA/Spaccio droga. Procura: nel napoletano quartiere senza legge Secondo quanto evidenzia il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata facente funzioni, Raffaele Marino, dall'indagine che ha portato a 19 arresti nella cosiddetta 'Scampia vesuviana', in via Settetermini, nel rione piano Napoli di Boscoreale (Napoli), e' emersa 'una frenetica e continua attivita' di spaccio in tutte le ore del giorno all'interno del quartiere, un vero e proprio mercato rionale della droga'. Marino sottolinea che 'da anni gli isolati che si affacciano sulla famigerata via Settetermini rappresentano la base strategica ed operativa di gruppi piu' o meno organizzati che, asservendo al crimine una porzione del territorio, hanno fatto di quel quartiere una zona 'senza legge', nella quale con continui ricambi generazionali, si assicura - con servizio 24 ore su 24 - il rifornimento di stupefacenti ai tossicodipendenti dell'area vesuviana e non solo'. Accanto al pusher vi sono quasi sempre due o piu' vedette o segnalatori cui spetta 'filtrare' i veicoli in entrata nel quartiere, sia per prevenire incursioni delle forze dell'ordine, sia per direzionare gli acquirenti verso lo spacciatore in grado di soddisfare la richiesta specifica, di cocaina o marijuana. Tutti gli indagati sono residenti in via Settetermini 'e la rete di connivenze e coperture sociali di cui gli spacciatori godono nel quartiere hanno consentito spesso in passato a questi criminali di sottrarsi alla cattura od ai controlli o addirittura di essere 'liberati' dallo stato di arresto una volta catturati'. Secondo Marino la situazione e' di una gravita' tale, visto che in questa zona 'la droga si vende ad ogni angolo, sotto i pilastri in cemento armato che ricordano palafitte d'altri tempi e d'altri degradi, nel reticolo delle stradine interne agli isolati' che si rende 'necessario allontanare i soggetti coinvolti dalla zona in cui risiedono'. 27-09-2012 12:06 ITALIA/500 euro di multa chi si fuma uno spinello per le strade di Padova Bocciata dalla Consulta, ritorna dopo due anni l'ordinanza antidroga del sindaco di Padova, Flavio Zanonato, che sanziona con una multa di 500 euro chiunque contravvenga il divieto di'acquistare, ricevere o consumare sostanze stupefacenti o psicotrope nelle aree pubbliche od aperte al pubblico insistenti in zone resideniali a Padova'. Il provvedimento, esecutivo da due giorni, e' in vigore fino al 31 dicembre. Oltre al periodo temporale, l'ordinanza, di cui riferiscono oggi alcuni quotidiani, prevede che si paghera' solo 50 euro se si accettera' di rivolgersi, entro un mese dalla sanzione, al Servizio tossicodipendenze. 27-09-2012 10:53 IRAN/Impiccati 11 trafficanti di droghe Sono stati impiccati oggi nel carcere di Karaj, in Iran, 11 uomini condannati a morte per traffico di droga. Lo riferisce il sito d'informazione 'Herana', spiegando che le autorita' giudiziarie avrebbero negato agli 11 detenuti l'ultima visita con i familiari che per legge spetta ai condannati alla pena capitale. Il sito riporta i nomi di solo 6 degli impiccati: Asqar Mashadi, Mehrdad Salimi, Ali Salimi, Jahanshah Geravand, Asqar Salak e Abbas Sahidi. Secondo i siti attivi nell'ambito dei diritti umani, negli ultimi due anni sarebbero state impiccate in Iran oltre mille persone. In Iran, a partire dalla rivoluzione del 1979 e l'istituzione della repubblica islamica, vige il diritto penale islamico sciita che prevede la pena capitale per una serie di reati. Traffico di droga, attentato alla sicurezza nazionale e blasfemia sono tra i principali reati che hanno causato l'emissione del maggior numero di sentenze di morte in Iran. 27-09-2012 10:49 PERÙ/Peru' secondo Paese produttore di coca. Unodc Il Perù è al secondo posto nella poco invidiabile classifica dei coltivatori mondiali della foglia di coca, alle spalle della Colombia ma davanti alla Bolivia. Lo ha indicato l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del Crimine (Unodc), presentando il suo rapporto 2011. In una conferenza stampa Flavio Mirella, rappresentante della organizzazione per il Perù, ha chiarito che le superfici coltivate di foglie di coca - la materia prima per la cocaina - sono passate da 61.200 ettari del 2010 ai 62.500 dello scorso anno in Perù. In Colombia c'è stato un leggero calo, dai 64mila ettari del 2010 ai 62mila del 2011. Mirella ha aggiunto che la quasi totalità della coltivazione della coca "si concentra in Colombia, Perù e Bolivia", con una superficie che occupava 153.700 ettari nel 2011" (contro i 149mila del 2010). 27-09-2012 10:45 MESSICO/Narcoguerra. Catturato uno dei capi de Los Zetas L'esercito messicano ha rso noto di aver catturato uno dei piu' ricercati narcotrafficanti del mondo, Ivan Velazquez Caballero, uno dei capi del cartello dei Los Zetas, meglio noto come 'El taliban' (alias Z-50 o L-50). Caballero e' considerato l'uomo che controlla alcune delle piu' importanti rotte del traffico di droga verso gli Usa. L'arresto arriva pochi giorni la notizia che il signore della droga aveva lasciato Los Zetas per unirsi a un cartello rivale. Sulla sua testa pendeva una taglia da 2,3 milioni di dollari. Los Zetas, formata da disertori dell'esercito messicano che hanno dato vita al braccio armato del cartello del Golfo, nel 2010 si e' separato da quest'ultimo e da allora e' protagonista di alcuni dei piu' efferati delitti legati al narcotraffico nel Paese. 26-09-2012 18:24 ITALIA/Spaccia droga a scuola. Compagni lo denunciano dopo malore ragazza. Arrestato I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di un giovane di 20, anni, accusato di spaccio di droga. A denunciarlo sono stati i compagni compagni di scuola dopo che una ragazza di 16 anni si era sentita male per un'intossicazione da cannabinoidi per aver fumato uno spinello. Otera, secondo i compagni di scuola, avrebbe venduto ed offerto loro anche gratuitamente hashish e marijuana nei pressi dell'istituto scolastico di Milazzo che frequentano. In diverse occasioni, inoltre, i giovani invece di andare a scuola si sarebbero recati in un casolare disabitato dove, con il ventenne spacciatore, consumavano la droga. 26-09-2012 18:21 USA/Cannabis terapeutica. Continua in California guerra autorita' contro dispensari Continua senza esclusione di colpi la guerra delle autorita' americane contro i dispensari di marijuana a fini sanitari in California. Oggi e' stata la volta di Los Angeles dove ufficiali federali hanno fatto irruzione e compiuto perquisizioni in numerosi negozi di cannabis, inviando lettere che intimano la chiusura entro due settimane ad altri 67 dispensari. Secondo responsabili della procura generale, si tratta della prima azione di cosi' vasta scala contro i negozi di marijuana a Los Angeles e con ogni probabilita' l'operazione di oggi avra' presto un seguito: 'Non possiamo fare tutto in una sola volta a Los Angeles', ha detto Thom Mrozek, portavoce dell'ufficio, al Los Angeles Times, 'ci sono ancora molti altri negozi'. Finora, ha aggiunto, sono stati raggiunti oltre 375 dispensari in sette contee californiane. Quello di oggi e' l'ennesimo passo nella lotta delle autorita' federali alla vendita di cannabis a fini sanitari in California, che fu il primo stato, nel 1996, a depenalizzarne l'uso proprio a questo scopo. A Los Angeles il numero dei dispensari di marijuana e' stimato tra i 472 e i mille e ha trasformato la citta' in un importante crocevia del commercio di cannabis a fini medici (e non solo), ma l'ha condotta anche al centro di battaglie legali e politiche. In aprile un raid di agenti federali aveva chiuso con la forza l'Universita' di Oaksterdam sulla baia di San Francisco, che dall'apertura nel 2007, si fregiava del titolo di primo college americano nel quale si coltivava e si faceva uso medico della cannabis. Il mese precedente un'inchiesta condotta da un giornale di Sacramento aveva rivelato come le iscrizioni fossero sensibilmente diminuite da quando il governo federale aveva cominciato a stringere la cinghia nei confronti dei dispensari medici di marijuana e delle attivita' di coltivazione. Il capo del dipartimento di polizia di Los Angeles, Charlie Beck, ha dichiarato che 'questi negozi sono una fonte di attivita' criminali perche' per la natura stessa del prodotto, chi ne viene a contatto ha sempre una larga disponibilta' di denaro cash, e questo favorisce atteggiamenti di illegalita''. Quest'estate il consiglio comunale aveva approvato la chiusura dei dispensari, lasciando la possibilita' ai pazienti che piu' ne avessero avuto bisogno di fare uso di cannabis sotto stretto controllo. E alcuni responsabili del comune hanno proposto che il cinque marzo, quando verranno rinnovati sindaco e altre cariche, oltre a otto consiglieri, la popolazione possa votare anche sulla questione dei dispensari di marijuana. 26-09-2012 18:18 ITALIA/Spaccia per mantenere famiglia. Si pente e si fa arrestare Spaccia 'per mantenere la famiglia', si pente, si fa arrestare e consegna alla polizia un chilo di hashish. E' la storia di un quarantenne di Sanremo, lavoratore dipendente, sposato, padre di due bimbe, incensurato. Alla polizia ha detto:'Sono uno spacciatore e sono stufo di una doppia vita intrapresa per arrotondare uno stipendio da mille euro al mese'. Arrestato, e' stato processato per direttissima: il giudice ha disposto la custodia in carcere. 26-09-2012 10:50 COLOMBIA/Milionaros rinuncia ai titoli sportivi? Narcos nella gestione Il Millonarios, uno dei piu' famosi club del calcio colombiano, sta considerando la possibilita' di rinunciare ai due ultimi titoli, conquistati nel 1987 e nel 1988 per pulire la propria immagine, visto che all'epoca aveva come socio un narcotrafficante. Lo ha rivelato oggi il presidente del club, Felipe Gaitàn. Millonarios, una delle squadre piu' popolari del calcio colombiano, aveva allora tra i suoi soci Gonzalo Rodrìguez Gacha, alias "Il Messicano", uno dei principali capi dello scomparso cartello di Medellin. "E' una cosa su sui stiamo discutendo, tutti conosciamo quale sia lo sfortunato passato della squadra, ed e' qualcosa che con la nuova amministrazione e la nuova gestione trasparente e' stata messa sul tavolo, ma non c'e' una posizione ufficiale in questo momento", ha detto Gaitàn a 'W Radio'. Il presidente ha inoltre spiegato che il dibattito e' ancora su un piano "molto preliminare", benche' fosse gia' stata messa sul tavolo dall'attuale Giunta Direttiva che vari mesi fa ha cominciato il suo lavoro nel mezzo di un profondo cambiamento e impegno per risanare le finanze del club. La presenza di denaro del narcotraffico nelle squadre di calcio colombiano e' diventato evidente negli anni '80, e pochi club rimasero fuori dall'arrivo del "denaro sporco". Era un "segreto di Pulcinella" che Rodriguez Gacha aveva molte azioni del Millonarios, ma si parlava anche di altri personaggi del cartello di Medellin, tra cui Pablo Escobar, il massimo capo della banda, che controllava squadre come Atlètico Nacional e Independiente Medellìn. Allo scoperto era invece l'ingerenza dei fratelli Gilberto e Miguel Rodrìguez Orejuela, i massimi capi del cartello di Cali, nemico storico del cartello di Medellin che erano di fatto i padroni dell'America. Escobar e Rodrìguez Gacha morirono nel 1989 e nel 1993 in operazioni di polizia, mentre i fratelli Rodrìguez Orejuela furono catturati alcuni anni fa ed estradati negli Stati Uniti. Mentre il Millonarios vinse i titoli del 1987 e del 1988 all'epoca di Rodrìguez Gacha, l'America di Cali domino' il campionato colombiano nel 1982 e nel 1986. A sua volta, il Nacional ha vinto il titolo nel 1981 e nel 1989 si e' aggiudicato la Coppa Libertadores. Millonarios e America (che quest'anno milita in seconda divisione), sono le squadre che hanno vinto piu' titoli in Colombia, entrambe con 13 scudetti. Il Nacional ha, invece, 11 campionati al suo attivo. Altre squadre sono state tirate in ballo per aver ricevuto denaro dai narcotrafficanti come l'Independiente Santa Fe, il Cùcuta Deportivo, Envigado, Deportivo Pereira, Cortulua' e Uniòn Magdalena. La proposta di Gaitàn ha cominciato a ricevere commenti positivi sui social network, con commenti dei tifosi del Millonarios e di squadre rivali, che considerano la proposta "di gran valore etico". "I Millonarios darebbero una grande lezione. Vediamo se porteranno avanti questo gesto storico", ha scritto su Twitter il ministro dell'Interno, Fernando Carrillo. Anche il presidente della Lega calcio colombiana, Ramòn Jesurùn, ha parlato di iniziativa interessante. "Il problema del narcotraffico e' stato molto doloroso per il calcio colombiano perche' lo ha permeato ed ha lasciato delle conseguenze. L'iniziativa del Millonarios apre un dibattito molto interessante", ha aggiunto Jesurùn. Sia Gaitàn che Jesurùn sono in Spagna, dove assisteranno domani ad una partita tra il Real Madrid e il Millonarios per rendere omaggio ad una delle principali figure nella storia del calcio mondiale, Alfredo Di Stefano, un simbolo per le due squadre. 26-09-2012 10:43 ITALIA/Cocaina nei Governi precedenti. Sen. Treu: certo che ne girava "Qualche esempio, seppur sporadico, di esponenti di governo, di precedenti governi, consumatori di cocaina c'e'. Io ne ho conosciuti". Cosi' il Sen. del Partito Democratico Tiziano Treu intervistato da Radio Citta' Futura. L'esponente del PD, lo ha detto commentando le notizie e le reazioni legate all'arresto per spaccio di cocaina del Direttore dell'ufficio postale interno a Palazzo Madama. A seguito di questa vicenda si e' tornati a parlare dell'uso di droga tra i parlamentari e della necessita' di sottoporre gli stessi a test anti-droga: "Io non avrei alcun imbarazzo particolare a sottopormi a test - ha detto Treu- ma non credo sia giusto parlare in particolare dei politici piuttosto che di un'altra categoria. Semmai si individuino eventuali categorie a rischio e si proceda". 26-09-2012 09:21 ITALIA/Spaccio di cocaina. Arrestato il direttore delle Poste in Senato Il direttore dell'ufficio delle Poste del Senato e' stato arrestato dai carabinieri per spaccio di cocaina. Avrebbe fatto parte di un'organizzazione criminale, attiva nell'hinterland romano, che si riforniva da un boss albanese. Con lui sono finite in galera altre nove persone. Tra le accuse al direttore anche quella di peculato, perche' avrebbe utilizzato l'auto delle Poste ai fini dello spaccio. 25-09-2012 09:45 ITALIA/Tossicodipendenza/carcere. DAP: allarme alto Fra vecchie e nuove droghe resta alto l'allarme tossicodipendenza in carcere. E i numeri parlano chiaro: sono oltre 91, dal gennaio di quest'anno, le operazioni antidroga compiute all'interno dei penitenziari italiani mentre la percentuale di tossicomani non accenna a diminuire, rimanendo stabile al 25% sul totale dei detenuti, come testimonia una ricerca del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap). A crescere, dunque, e' anche la varieta' di stupefacenti: non solo le tradizionali cocaina, eroina, marijuana e hashish, fra le sbarre sono sempre piu' diffuse le nuove droghe sintetiche insieme a metodi alternativi per ottenere lo 'sballo'. E gli spacciatori trovano sempre nuove idee per occultare le sostanze che non sempre agenti e nuclei cinofili riescono a individuare. Amfetamine e allucinogeni al pari di Lsd e Mdma vengono introdotti, spiega il Dap, sotto i francobolli, oppure attraverso cartoline che, imbevute delle polveri, le rilasciano una volta messe a mollo nell'acqua. Oltre al subutex - droga sintetica sostitutiva della cocaina - e allo skunk - un misto di marijuana e hashish, l'estrema ratio per i tossicodipendenti consiste nello sballo attraverso l'inalazione di piccole bombole a gas utilizzate per i fornelletti da cucina. "Fortunatamente - riferisce all'Adnkronos Luigi Pagano, vicecapo del Dap - non e' alta la percentuale dei detenuti che utilizzano questi fornelli, anche perche' il rischio e' molto alto". Inalare gas dalle bombolette per molti puo' essere - ed e' stato - letale. "Le sostanze inalate - prosegue Pagano - si fissano sugli alveoli polmonari causando asfissia. Alcune di queste morti sono state classificate come suicidi ma sono spesso decessi involontari". Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe, una soluzione ci sarebbe: "Per limitare le inalazioni di questi gas, si dovrebbero realizzare spazi comuni in cui cucinare assieme ed evitare di consegnare i fornelletti ai soggetti piu' a rischio". "Il fenomeno e' strutturale e nessun carcere ne e' impermeabile", sostiene Alessio Scandurra dell'associazione Antigone, convinto che "tanti tossicodipendenti in carcere nemmeno ci dovrebbero stare. Esistono istituti per curare la tossicodipendenza, e il carcere non e' fra questi". La droga non entra nelle carceri solo per 'alleviare' le dipendenze. "Possederla - spiega Scandurra - significa esercitare potere sugli altri detenuti. E' per questo che all'interno di logiche criminali perfino i parenti dei carcerati provano a consegnarla loro di nascosto". I metodi sono i piu' disparati: detenuti che si scambiano le scarpe con il parente venuto a far visita, madri e mogli che nascondono la cocaina nei cibi preparati o addirittura nel pannolino del proprio bambino in fasce. "Non si puo' tappare ogni buco - continua Scandurra - anche perche' quello che riesce a garantire il carcere e' solo un trattamento a tempo di metadone a scalare". L'antidoto alle crisi di astinenza, infatti, affronta il problema solo parzialmente "perche' i percorsi di terapia e riabilitazione durerebbero anni e - aggiunge - sono previsti solo per chi riesce a dimostrare forte volonta' e collaborazione". Pur essendoci, secondo il vicecapo del Dap, Luigi Pagano, "buone operazioni di intelligence che sventano i tentativi di trafficare droga", la carenza del personale nei penitenziari potrebbe peggiorare il problema. Gli fa eco Scandurra: "Rispetto a cinque anni fa, quando i detenuti erano circa 40mila e gli agenti un po' di piu', gli incidenti sono aumentati". Per Capece "il taglio degli organici che prevede 4mila uomini in meno nei prossimi anni non puo' che essere controproducente". "In carcere chi entra tossicodipendente continua a esserlo", afferma don Sandro Spriano, cappellano del carcere romano di Rebibbia. "E' normale che un mercato cosi' diffuso all'esterno voglia mantenere i suoi 'clienti' all'interno degli istituti penitenziari. Bisognerebbe agire alla radice del problema, partendo dalla societa'. E' fantasioso aspettarsi che lo risolva il carcere". Secondo don Spriano, non si sta facendo abbastanza per prevenire le dipendenze sia nelle scuole che tra gli immigrati. "Bisogna cambiare la legge Bossi-Fini perche' riempie le carceri di persone che dovrebbero essere curate in altri luoghi piu' consoni". Anche perche' "qui c'e' di tutto: arriva la droga tagliata male che e' un vero e proprio veleno, mentre la disperazione - continua il cappellano - conduce i detenuti a morire di overdose dopo essersi fatti 'bibitoni' di pasticche con effetto immediato". 25-09-2012 09:39 MESSICO/Narcoguerra. 60% carceri gestite da bande criminali   Il 60% delle carceri e' di fatto amministrata dai detenuti, che controllano anche la vendita di droga e alcool al loro interno, con ottimi guadagni, secondo i risultati di un'inchiesta pubblicata dall'ombudsman messicano, Raul Plascencia. le strutture in cui questa forma di "autogestione" carceraria è prevalente sono poco piú di 50, principalmente nella capitale federale e negli stati di Messico (centro), Tamaulipas e Nuevo Leon (nord), Nayarit (ovest) e Oaxaca, Guerrero e Tabasco (sud), ha detto Plascencia, segnalando come particolarmente significativo il caso del carcere di Piedras Negras, nello stato di Coahuila (nord), da cui la settimana scorsa sono fuggiti 131 reclusi, probabilmente con l'aiuto dell'organizzazione criminale Los Zetas. Secondo il responsabile dell'inchiesta, a Piedras Negras i prigionieri disponevano liberamente delle chiavi per entrare nelle diverse aeree del carcere, il che ha reso possibile la maxi evasione in pieno giorno, per la quale sono attualmente sotto inchiesta vari funzionari penitenziari, fra i quali il direttore. Il rapporto rileva che attualmente ci sono circa 238 mila persone nelle carceri messicane a fronte di una capacità massima di poco meno di 190 mila persone, con un sovraffollamento medio del 25%. 25-09-2012 09:37 MESSICO/Narcoguerra. Arrestati 35 poliziotti di Veracruz per complicita' con narcos La Marina militare messicana ha annunciato di avere arrestato 35 poliziotti dello Stato di Veracruz, nell'est del Paese, sospettati di complicita' con il cartello della droga degli 'Zetas'. In una nota, la Marina precisa che i poliziotti sono stati catturati durante due operazioni condotte nelle citta' di Xalapa, capitale dello Stato di Veracruz, e di San Luis Potosi, capitale dell'omonimo Stato confinante. 'Facevano tutti parte delle forze di Pubblica sicurezza di Veracruz e si presume siano collaboratori dell' organizzazione criminale degli Zetas", si legge nel comunicato. I poliziotti arrestati stanno per essere trasferiti a Citta' del Messico, dove saranno presentati alla stampa, secondo quanto riferito all'Afp da una fonte della Marina. Veracruz, Stato situato sulla costa del Golfo del Messico, e' diventato uno dei principali centri di attivita' degli Zetas, cartello criminale formato alla fine degli anni '90 da alcuni militari scelti dell'esercito messicano. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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