====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Radicali: complimenti ai Carabinieri, ma e' tempo sprecato; serve l'antiproibizionismo http://droghe.aduc.it/notizia/sequestri+droga+radicali+complimenti+ai+carabinieri_120934.php -ITALIA/Carcere e salute: Bernardini: spesso il diritto latita http://droghe.aduc.it/notizia/carcere+salute+bernardini+spesso+diritto+latita_120923.php -MESSICO/Narcoguerra. Citta' minacciata: abitanti in fuga http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+citta+minacciata+abitanti+fuga_120921.php -USA/Marijuana terapeutica. Arizona approva referendum http://droghe.aduc.it/notizia/marijuana+terapeutica+arizona+approva+referendum_120920.php -MESSICO/Narcoguerra. Ordinaria mattanza.... http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+ordinaria+mattanza_120919.php -ITALIA/Lotta alla Droga. Giovanardi conferma e ricorda http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+alla+droga+giovanardi+conferma+ricorda_120916.php -SVIZZERA/Depenalizzazione cannabis. Rappaz continua lo sciopero fame http://droghe.aduc.it/notizia/depenalizzazione+cannabis+rappaz+continua+sciopero_120907.php -ITALIA/Marijuana terapeutica. Sel chiede a Regione Lombardia la disponibilita' http://droghe.aduc.it/notizia/marijuana+terapeutica+sel+chiede+regione+lombardia_120906.php -USA/Cannabis fa male alla respirazione ... delle cellule tumorali http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+fa+male+alla+respirazione+cellule+tumorali_120898.php -ITALIA/Workshop del Dipartimento Politiche Antidroga http://droghe.aduc.it/notizia/workshop+dipartimento+politiche+antidroga_120894.php -ITALIA/Alcool peggio delle droghe? Non tutti d'accordo http://droghe.aduc.it/notizia/alcool+peggio+droghe+non+tutti+accordo_120884.php -MESSICO/Narcocartello di Michoacan offre un patto al Governo http://droghe.aduc.it/notizia/narcocartello+michoacan+offre+patto+al+governo_120878.php -USA/Sigarette creano dipendenza. Campagna Fda contro il fumo http://droghe.aduc.it/notizia/sigarette+creano+dipendenza+campagna+fda+contro_120876.php -MESSICO/Narcos. Beni confiscati all'asta: ricavato in lotta alla droga e programmi sanitari http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+beni+confiscati+all+asta+ricavato+lotta+alla_120870.php -CINA/Papaveri e diplomazia http://droghe.aduc.it/notizia/papaveri+diplomazia_120865.php -IRAN/Narcotrafficanti. Cinque impiccagioni eseguite http://droghe.aduc.it/notizia/narcotrafficanti+cinque+impiccagioni+eseguite_120857.php -MESSICO/Due casalinghe elette commissario a Ciudad Juarez http://droghe.aduc.it/notizia/due+casalinghe+elette+commissario+ciudad+juarez_120856.php -ITALIA/Test antidroga nel consiglio comunale di Napoli http://droghe.aduc.it/notizia/test+antidroga+nel+consiglio+comunale+napoli_120855.php -USA/Sms e adolescenti. Tanti invii? Tanto sesso, droga e alcool http://droghe.aduc.it/notizia/sms+adolescenti+tanti+invii+tanto+sesso+droga_120854.php -/Osservatorio europeo droghe. Rapporto 2010 http://droghe.aduc.it/notizia/osservatorio+europeo+droghe+rapporto+2010_120853.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 10/01/2010 al 15/11/2010 sequestri droghe leggere (kg) 7.798 droghe pesanti (kg) 7.913 dosi droghe sintetiche 1.543.906 piante di cannabis 4.746.450 flaconi di metadone 11.405 vittime morti 49 feriti 2 arresti 7.028 giorni di reclusione 5.725 riepilogo settimanale   09/11/2010- 15/11/2010 sequestri droghe leggere (kg) 150 droghe pesanti (kg) 1.200 dosi droghe sintetiche 5.000 piante di cannabis 30.000 vittime morti 3 arresti 140 giorni di reclusione 120 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 09-11-2010 20:05 Droghe legali e non. Disintossicarsi. L'esperienza dell'Anton-Proksch-Institut di Vienna Frau Susanne è una dei 12.000 pazienti curati ogni anno nell'Istituto Anton Proksch di Vienna, la più grande clinica europea di disintossicazione. La signora Susanne non è sola, ma condivide la sorte di altri 330.000 austriaci che non hanno più il controllo su se stessi e sull'alcol. Eppure è isolata. Chi beve lo fa di nascosto o con altri bevitori -raro che gli astemi facciano parte della cerchia di amici degli alcolisti. Per sfuggire al circolo infernale di ubriachezza e depressione, alla fine la signora Susanne si è fatta ricoverare all'Anton-Proksch-Institut alla periferia di Vienna, la maggiore struttura per alcolisti e tossicomani d'Europa. Qui ci si occupa di quasi tutto, non solo del vizio del bere. Tra i pazienti ci sono farmacodipendenti, giocatori compulsivi, e i classici eroinomani. In anni recenti si sono aggiunti sempre più i "viziosi" del computer e di internet. La domanda di posti è senza soluzione di continuità, e ci sono le liste d'attesa. In tutto sono 12.000 i pazienti trattati nella struttura di Karlsburg e nelle filiali vicine, di cui 2.000 ospiti interni, come Frau Susanne, che nella sfortuna ha avuto la fortuna di trovare subito un posto a fine estate, in virtù della sua situazione particolarmente difficile. Dopo due terapie seguite controvoglia e poi fallite, e su sollecitazione della famiglia, un giorno si è svegliata nel letto d'ospedale. Solo allora ha ammesso il suo "problema". Fino a quel momento si autopersuadeva, come molti dei suoi compagni di sventura, d'aver tutto sotto controllo. "L'ho negato fino al collasso finale". "Hanno disimparato a godere" Atteggiamento tipico dei drogati, essendo il vizio tuttora contrassegnato dalla vergogna. Chi si buca, chi beve, chi sniffa, chi gioca, è visto come un debole bisognoso d'aiuto. Di solito è solo nei colloqui con il terapeuta che, da dietro il paravento di un'apparente noncuranza, emerge la serie dei colpi duri del destino. Frau Susanne a un certo punto non ha retto più all'accumulo di dolore per la morte della mamma, un grave incidente d'auto, la diagnosi di un tumore al cervello, un marito amato ma autoritario. Con l'alcol si era costruita un muro protettivo che le dava sicurezza. Ma internamente era fragile. Alla fine c'è stato un tentato suicidio. Tra gli alberi del romantico cortile della clinica di Karlsburg, persone come Frau Susanne hanno la possibilità di rimettere in ordine la loro vita. Si raccolgono in gruppo, fumano una sigaretta dietro l'altra e riflettono, con l'aiuto dei loro medici, se, al di là del bicchiere e delle droghe, ci siano cose per cui valga la pena di vivere. "Guida per una nuova gestione della vita" lo definisce il direttore della clinica, lo psichiatra Michael Musalek. L'astinenza duratura è quasi impossibile da ottenere nelle forti dipendenze. "Per certe ideologie è un concetto impopolare, ma dal punto di vista scientifico è la verità". Lo scopo del Programma Orfeo elaborato dall'Istituto è una guida a dare un'altra priorità ai propri valori. Per esempio, Frau Suanne tenta di riscoprire e riordinare i propri seguendo corsi di pittura e la pratica del giardinaggio. I critici bollano queste cose come attività per adulti difficili da educare. Ma Frau Susanne è riuscita in poche settimane a sviluppare nuovamente una consapevolezza che prima annegava nella bottiglia di vodka. Musalek: "Molti di noi hanno disimparato a limitarsi e a godere. Quel che conta è spesso solo la quantità e il consumo di per sé". Buone possibilità di guarigione Quanto profondo sia il vizio, non importa se legato a una sostanza o no, la paziente lo misura ogni giorno sugli altri ospiti della clinica. "Ci sono diverse persone qui dentro, che appena lasciato l'ospedale, entrano nel primo supermercato a comprarsi una bottiglia di grappa". Eppure, la dipendenza la si può controllare. Le statistiche dicono che il 15% guarisce spontaneamente e non vede mai più una clinica. Oltre i due terzi di coloro che seguono il ciclo di terapia e reinserimento sociale restano puliti. Il problema grosso è l'alto numero di abbandoni, che abbassano la quota delle guarigioni sotto il 20%. (articolo di Andreas Wetz, dal quotidiano Die Presse del 5-11-2010. Traduzione di Rosa a Marca)     redazione ------------------------------------------- NOTIZIE 15-11-2010 19:22 ITALIA/Caso Cucchi. Fini: storia di diritti negati 'Quella di Stefano Cucchi e' una storia di diritti negati che si e' consumata in una settimana. Stefano e' morto perche' chi avrebbe dovuto garantire l'assistenza sanitaria, evidentemente non l'ha fatto'. Lo ha dichiarato il presidente della Camera Gianfranco Fini, presentando oggi nella sala del Mappamondo a Montecitorio il libro 'Vorrei dirti che non eri solo', di Ilaria Cucchi con Giovanni Bianconi, Luigi Manconi ed Ezio Mauro. 'Nessuno ha provveduto ad avvisare il suo avvocato, come pure egli aveva richiesto - ha aggiunto Fini -, ne' ad avvisare i suoi genitori che si scontravano contro il muro di gomma di risposte negative, dilatorie, evasive'. Per il presidente della Camera il 'dubbio terribile che agita le nostre coscienze e' che talvolta chi rappresenta lo Stato non mette in atto nei confronti dei detenuti quei sistemi di garanzia che costituiscono un elemento fondamentale di ogni democrazia'. 'Perche' dobbiamo ricordare - ha sottolineato il presidente della Camera - che il detenuto e' per prima cosa un uomo'. Nella sua introduzione, Fini ha osservato che 'e' difficile parlare del caso di Stefano Cucchi senza rischiare di ferire ancora una volta la sua memoria, la sua famiglia e la fiducia dei cittadini verso le strutture dello stato. Quello di Cucchi e' un caso che nel suo svilupparsi passa da una dimensione privata ad una dimensione pubblica, sociale. La sua storia ha messo in luce l'irrisolta questione del sovraffollamento del sistema carcerario italiano e delle drammatiche condizioni in cui troppo spesso vivono i detenuti argomento sul quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e' intervenuto con forza'. 'Non si puo' sottacere - ha aggiunto Fini - che quello relativo ai diritti dei detenuti continua da essere un problema che riguarda non solo l'Italia, che peraltro sconta una pesante penuria di organico impegnato nelle carceri'. 'Le foto diffuse dalla famiglia - ha concluso il presidente della Camera - ci devono indurre a una dolorosa riflessione: Stefano era tossico, ma non e' morto per questo. Il processo in corso stabilira' come sono andati i fatti e accertera' le responsabilita' e anche in questo caso dobbiamo confidare nella magistratura per stabilire la giustizia e per evitare che vi possano essere delle ombre che infanghino i leali servitori dello Stato, la stragrande maggioranza, ai quali deve andare tutta la nostra gratitudine per il quotidiano impegno nella lotta alla criminalita', nella tutela dell'ordine pubblico e anche per la tutela, la custodia e l'assistenza ai detenuti'. 15-11-2010 19:14 MESSICO/Narcoguerra. Nuovo morti in scontri a fuoco, anche due bimbe Sette persone, tra le quali due bambine, una di 4 anni e l'altra di quasi due anni, sono state uccise durante una sparatoria tra due gang di narcos rivali nella citta' di Tepic, nello stato di Nayarit, nordovest del Messico. Allo scontro a fuoco hanno preso parte sicari a bordo di alcuni veicoli in una della 'avenidas' di Tepic ed e' poi proseguito in altre strade della citta', hanno precisato testimoni, rilevando che durante la sparatoria sono state lanciate due granate. Le due bambine si trovavano in macchina con tre donne, due delle quali sono rimaste uccise ed una ferita, che si e' trovata nel mezzo della sparatoria. 'Questa e' una guerra che sembra non finire mai', ha sottolineato il governatore dI Nayarit, Ney Gonzalez, precisando che tale 'guerra' e' stata portata in quello stato 'da altri luoghi'. Uno dei veicoli nei quali si trovavano i 'pistoleros' - ha ricordato Gonzalez - aveva la targa di Sinaloa, lo stato dove 'opera' l'omonimo cartello dei narcos, uno dei principali del Messico. Sempre sul fronte degli omicidi commessi nelle ultime ore dal crimine organizzato, le autorita' di Acapulco hanno reso noto il ritrovamento di nove cadaveri, almeno cinque dei quali con chiari segni di tortura. I cinque corpi si trovavano in un orto della nota localita' balneare. Insieme ai cadaveri gli investigatori hanno trovato un messaggio con la scritta 'Ecco la tua spazzatura. Cordialmente, C.i.d.a', in apparente riferimento al Cartello indipendente di Acapulco'. 15-11-2010 15:39 ITALIA/Sequestri droga. Radicali: complimenti ai Carabinieri, ma e' tempo sprecato; serve l'antiproibizionismo Complimenti agli inquirenti e al nucleo investigativo dei Carabinieri che hanno sequestrato oggi 10 quintali di cocaina a Gioia Tauro; dispiace pero' che rappresentanti dello Stato cosi' capaci siano costretti a sprecare il loro tempo nel combattere una guerra irragionevole e soprattutto senza possibilita' di vittoria". E' quanto osserva Mario Staderini, segretario dei Radicali, ricordando che "e' un fatto noto per i governi di tutto il mondo che i sequestri di droga intercettano al massimo il 5-10% del narcotraffico, producendo come unico effetto l'aumento del prezzo e della pericolosita' degli stupefacenti". Per Staderini, "anziche' continuare a svuotare l'oceano con un bicchiere, con un costo per lo Stato italiano di 3 miliardi di euro l'anno per le sole attivita' di repressione, occorre abbandonare le fallimentari politiche proibizioniste che regalano ogni anno alle mafie italiane tra gli 11 e i 60 miliardi di euro". 14-11-2010 20:55 ITALIA/Carcere e salute: Bernardini: spesso il diritto latita Stefano Cucchi, Daniele Franceschi, Marcello Lonzi. Nomi uniti da un unico tragico destino, diventati l'emblema delle morti in carcere spesso avvolte nel mistero. Ma sono tanti i detenuti che muoiono in silenzio, perche' la loro storia non passa sotto i riflettori e non diventa il caso mediatico da raccontare. Storie di chi si e' visto negare non solo la liberta', ma anche il diritto alla salute. Una negazione impressa nell'ironia pungente delle vignette di Graziano Scialpi, che sulle pagine di 'Ristretti Orizzonti', il giornale del carcere di Padova, denunciava a colpi di immagini e battute, cosa vuol dire ammalarsi dietro le sbarre. Un'ironia che aveva il sapore della satira, che aveva appreso quando era giornalista di Trieste Oggi e che aveva maturato nella sua esperienza detentiva. Era finito in carcere accusato di omicidio, e dal '92 raccontava, giorno dopo giorno, attraverso le sue vignette, il proprio malessere e quello degli altri detenuti. Graziano, per gli amici 'Dado', e' morto lo scorso 14 ottobre, a 48 anni, per un tumore che lo ha logorato e dopo aver chiesto, piu' volte, di essere sottoposto a risonanza magnetica. Fino a che ad agosto, una sera si e' ritrovato paralizzato, la mattina dopo l'hanno ricoverato d'urgenza e operato subito: ma era troppo tardi. Ma la sua storia non e' passata inosservata, almeno alle associazioni che ruotano intorno al pianeta carcere e a Rita Bernardini, gia' segretaria dei Radicali Italiani ed attuale deputata della delegazione Radicale nel Partito Democratico, che ha presentato quattro giorni dopo la morte di Scialpi, il 18 ottobre scorso, un'interrogazione a risposta scritta (4-09067) sul caso, ai ministri della Giustizia e della Salute. "La storia di Graziano - spiega la Bernardini all'ADNKRONOS - e' una delle tante. Quell'interrogazione non ha ancora avuto alcuna risposta, e in questi giorni ne ho depositate altre sette su casi diversi, perche' l'attenzione sulle criticita' delle condizioni detentive resti sempre alta". Nell'interrogazione presentata da Rita Bernardini (il cui iter e' tutt'ora in corso), si leggono le parole amare di Vittorio, padre di Graziano, che racconta al Corriere Veneto l'odissea vissuta dal figlio fino alla morte: "Dallo scorso novembre, percio', un anno fa - si legge - mio figlio chiedeva di fare una risonanza magnetica per cercare di capire la natura del fortissimo mal di schiena che lo tormentava'. 'Ma nessuno -denuncia- gli ha mai permesso di fare neanche una visita. Lo hanno tenuto dentro finche' una notte lo hanno trovato paralizzato. Ed era troppo tardi. Lui era arrivato al punto di trascinare le gambe sul pavimento, ma neanche in quel caso gli credevano". A marzo scorso la malattia si fa sempre piu' aggressiva. Scialpi chiede nuovamente di potersi sottoporre ad una risonanza e questa volta i responsabili medici del carcere accettano. Ma accade quello che nell'interrogazione viene definito 'l'inverosimile'. "Caricano Graziano su un'ambulanza e lo portano in ospedale - ricorda il padre - ma il giorno della visita era quello sbagliato. La visita era l'indomani. Cosi' conducono di nuovo mio figlio in carcere, ma il giorno dopo non lo riportano in ospedale". Il 30 aprile 2010 Scialpi, sofferente, viene portato in pronto soccorso: gli fanno soltanto una visita ortopedica e gli danno dei palliativi. Ma al di la' dell'inchiesta aperta dalla magistratura per accertare eventuali responsabilita' penali nel trattamento riservato a 'Dado', la Bernardini chiede se i ministri competenti "non ritengano, in via cautelativa nei confronti degli altri detenuti ristretti nel carcere 'Due Palazzi' di Padova, di dover verificare, attraverso un'approfondita indagine interna, se il trattamento sanitario previsto nell'istituto abbia corrispondenza con le leggi dello Stato e, soprattutto, con quanto previsto dagli articoli 3, 13 (comma 4), 27 (comma 3), 32 della Costituzione". E ancora, "quanti siano, negli ultimi 5 anni i detenuti i morti in carcere per malattia e quanti coloro che, usciti dal carcere in sospensione della pena per malattia, siano poi morti in ospedale o nelle proprie abitazioni. Tra le interrogazioni a risposta scritta presentate dalla Bernardini, anche quella che racconta la storia di Marcello Savio, detenuto 71enne, malato, tossicodipendente e stroncato da un infarto lo scorso 2 novembre mentre era ricoverato al centro clinico della casa circondariale di Pisa. Una storia ripresa da un articolo uscito sul quotidiano la Nazione il 3 novembre. La Bernardini in questo caso chiede prima di tutto "perche' un detenuto cosi' anziano, malato e tossicodipendente si trovasse in carcere, perche' fosse stato trasferito da Montelupo Fiorentino a Pisa (il 5 ottobre), e soprattutto se fosse mai stato sottoposto a trattamenti medici (a causa della sua tossicodipendenza)". Infine, si chiede se ci sia l'intenzione di aprire un'indagine amministrativa interna per "accertare eventuali responsabilita' per omissione nella condotta del personale medico e penitenziario". La Bernardini, che prosegue il suo 'tour' nelle varie carceri italiane per verificarne di persona le condizioni, racconta che il problema sanitario "e' uno dei piu' critici, molte indagini vengono rinviate nel tempo perche' magari le Asl locali non collaborano come dovrebbero, ma anche per i drastici tagli ai fondi. C'e' poi la questione della mancanza di personale, e quando un detenuto e' ricoverato in ospedale devono essere impegnati molti agenti fuori dal carcere". Tanti fattori che finiscono per negare il diritto alla salute di molti detenuti. Graziano Scialpi ha raccontato per anni quei retroscena, in innumerevoli vignette che sono diventate un libro uscito nel 2005, dal titolo 'Non aprite quel barattolo', parafrasando il celebre film horror 'Non aprite quella porta'. Tra queste, quella che vede in primo piano delle bare e un detenuto misurato in altezza da un uomo, dove si legge "In gran parte d'Italia i detenuti preferiscono aspettare il fine pena..piuttosto che uscire con l'unica misura alternativa possibile". E ancora, una vignetta sui suicidi in cella, sul ruolo dei mass media nell'informazione sulla giustizia, e una sull'affettivita' dietro le sbarre, con due detenuti che guardano oltre la finestra uniti dalle manette. Sotto, la frase "Felicita' e' guardare il tramonto tenendosi per manetta". Infine, l'immagine di tanti detenuti ammassati nei letti a castello, ironizzando sul sovraffollamento con la frase: "In occasione dell'estate ogni cella e' stata fornita di sauna finlandese con annessa piscinetta". "Era una persona di grande intelligenza e cultura - racconta Francesco Morelli della redazione di 'Ristretti Orizzonti' - abbiamo lavorato insieme per molto tempo e negli ultimi giorni della sua vita voleva giustizia. Voleva che il suo sacrificio servisse a evitare ad altri quello che era successo a lui". Rita Bernardini e' determinata a ricevere risposte sui problemi sollevati, perche', denuncia, 'la dignita' della persona umana in carcere non esiste". Francesco Morelli fa notare che spesso, in due ore, il medico deve visitare anche 200 detenuti: "Meno di un minuto a testa - spiega - in un colloquio dove spesso e' il recluso a farsi un'autodiagnosi". Sul sito di Ristretti Orizzonti, aumentano di giorno in giorno i messaggi dei lettori che sorridevano e piangevano con le immagini di Graziano. E dicono: "ci ha fatto ridere, piangere, arrabbiare, pensare, ora speriamo solo che la sua storia serva a puntare un'attenzione nuova su chi sta male in carcere'. 14-11-2010 20:46 MESSICO/Narcoguerra. Citta' minacciata: abitanti in fuga Sembra inarrestabile la fuga iniziata giorni fa da Ciudad Mier, una citta' messicana di 6 mila abitanti al confine con il Texas, abbandonata ormai da circa 300 persone dopo le minacce di nuove azioni di violenza da parte di gang del narcotraffico. I 'pistoleros' del crimine organizzato hanno esplicitamente ordinato agli abitanti di Ciudad Mier di lasciare la citta', dopo aver bruciato automobili e negozi. La reazione degli uomini dei narcos e' a sua volta la risposta - precisano i media locali - all'uccisione qualche giorno fa da parte dei marines messicani di Antonio Cardenas Guillen, piu' conosciuto come 'Tony Tormenta', uno dei capi del cartello del Golfo, ucciso al termine di una sparatoria durata otto ore per le strade della citta' di Matamoros. L'esodo e' iniziato tra l'altro dopo la diffusione di una serie di minacce da parte del cartello degli 'Zetas' nella stessa Ciudad Mier, considerato ormai da tempo come un feudo dei sicari del Golfo. 14-11-2010 20:41 USA/Marijuana terapeutica. Arizona approva referendum Gli elettori dello stato dell'Arizona hanno approvato il referendum che legalizza la marijuana per uso medicinale: la "Proposition 203" ha prevalso di stretta misura, con 4.431 voti di margine su oltre 1,67 milioni di preferenze. Questo l'esito definitivo del conteggio, iniziato il 2 novenmbre scorso, quando si è votato in concomitanza con le elezioni di metà mandato del Congresso. 14-11-2010 20:36 MESSICO/Narcoguerra. Ordinaria mattanza.... Giornata di ordinario orrore in Messico dove, in due diversi episodi, sono stati rinvenuti tre corpi decapitati e tre impiccati. All'alba di ieri, nella citta' di Zacatecas, capoluogo dell'omonimo Stato situato nel centro del Paese, sono state trovate tre teste mozzate davanti al municipio, ancora sanguinanti, a cui erano stati attaccati messaggi destinati ad una banda di trafficanti di droga locali. Lo ha reso noto una fonte della magistratura, precisando che poco dopo, non lontano, sono stati rinvenuti i tre corpi decapitati, uno dei quali di un ex poliziotto, peraltro ricercato per triplice omicidio. Sempre nelle prime ore di ieri, nella citta' di Tepic, Stato di Nayarit, la polizia, dopo essere stata avvertita da alcune telefonate che era in corso uno scontro a colpi di arma da fuoco, e' giunta sul posto ed ha trovato i cadaveri di due uomini ed una donna, impiccati a un ponte. Non lontano, prima di mezzanotte la polizia aveva trovato il corpo di un uomo crivellato di colpi nei pressi dell'autolavaggio dove, il 27 ottobre, sono state massacrate 15 persone che vi lavorano. Si teme che i due episodi siano i prodromi di un nuovo feroce regolamento dei conti tra i narcoboss locali. 13-11-2010 13:50 ITALIA/Lotta alla Droga. Giovanardi conferma e ricorda 'Per la lotta alle tossicodipendenze c'e' bisogno della collaborazione delle Regioni': lo ha affermato oggi a Udine il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche per la famiglia e la lotta alle tossicodipendenze, Carlo Giovanardi. Parlando a margine di un incontro con gli studenti e i dirigenti scolastici sul tema della prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti tra i giovani, Giovanardi ha spiegato che il fondo destinato alla lotta contro la droga 'e' stato tutto trasferito alle Regioni. Ci sono Regioni all'avanguardia e altre molto indietro, percio' dobbiamo riuscire a coordinarle tutte in uno sforzo comune, affinche' ci siano pari opportunita' in tutto il Paese'. A proposito dell'impegno del Governo in questo campo, Giovanardi ha ricordato che 'con il Dipartimento nazionale competente sono stati sviluppati 80 progetti, che vanno dal controllo sulle strade, 'drug on street', ai sistemi di allerta rapida per le nuove droghe, e dai portali ai progetti in collaborazione con le scuole, fino al sostegno alla ricerca scientifica'. 'C'e' pero' bisogno della collaborazione delle Regioni - ha ribadito Giovanardi - come avviene con la Regione Friuli Venezia Giulia, con la quale stiamo collaborando attivamente e dove ci siamo mossi con tempestivita' e severamente - ha proseguito - quando qualcuno qui pensava di promuovere il diffondersi di droghe magari strumentalizzando manifestazioni musicali, che noi appoggiamo con convinzione, ma quando non servono come veicolo per diffondere le sostanze'. 12-11-2010 19:18 SVIZZERA/Depenalizzazione cannabis. Rappaz continua lo sciopero fame In Svizzera, un sempre piu' mediatizzato e lungo sciopero della fame di un detenuto che milita per la depenalizzazione della cannabis sta mettendo a dura prova il sistema giuridico elvetico: Bernard Rappaz - coltivatore di canapa del canton Vallese - e' stato condannato a cinque anni ed otto mesi di detenzione per gravi infrazioni alla legge federale sugli stupefacenti, ma contesta la pena con uno sciopero della fame ad oltranza. Dopo 79 giorni senza cibo, l'uomo di 57 anni e' in condizioni critiche ed il dibattito e' acceso per sapere se lo Stato deve lasciarlo morire, nutrirlo con la forza o sospendere la pena. Ecologista, agricoltore e attivista per la depenalizzazione della cannabis, Rappaz e' entrato in prigione lo scorso 22 marzo per scontare una pena di cinque anni e otto mesi per violazione grave della legge federale sugli stupefacenti e riciclaggio di denaro. Ieri, il Tribunale vallesano ha ordinato all'ospedale universitario di Ginevra, dove Rappaz e' stato trasferito il mese scorso, di alimentarlo con la forza. Ma l'ospedale, dopo aver esaminato la questione ha oggi definito la richiesta 'inapplicable' sul piano medico e dell'etica medica ed ha annunciato un ricorso al Tribunale federale, la Corte suprema elvetica. Nella medesima sentenza, il Tribunale cantonale vallesano ha respinto il ricorso Rappaz contro la decisione delle autorita' del cantone del Vallese di negargli un'interruzione della pena. Il legale ha annunciato che fara' ricorso. E' stata inoltre presentata una richiesta di grazia, sulla quale il parlamento vallesano dovrebbe pronunciarsi, a porte chiuse, il 18 novembre. Nel frattempo, Rappaz pesa ormai 58 chili e 'ad ogni istante corre il rischio di un arresto cardiaco o di una trombosi', spiega un amico citato dalla stampa. Un numero crescente di personalita' - politiche, medici e specialisti - ha preso posizione sul suo caso. Intervistato dalla stampa, il senatore radicale Dick Marty ha affermato che la morte del vallesano costituirebbe una pagina 'poco brillante' della storia giudiziaria elvetica. 12-11-2010 19:13 ITALIA/Marijuana terapeutica. Sel chiede a Regione Lombardia la disponibilita' Sinistra Ecologia e Liberta' chiede alla Regione Lombardia di rendere disponibili - e in alcuni casi di pagare - i farmaci a base di cannabis. Lo fa con un progetto di legge depositato al Consiglio regionale, che e' stato preparato in collaborazione con tre associazioni (Luca Coscioni, Pic - pazienti impazienti cannabis e l'associazione Cannabis Terapeutico) e che sara' presentato anche al Consiglio del Lazio. 'Il punto e' la liberta' di cura - ha detto il consigliere regionale di Sel Chiara Cremonesi che ha preparato il testo . Se questi farmaci possono essere utili, non si capisce il veto ideologico'. Non e' la prima volta che il 'Pirellone' si trova a discutere di cannabis: nel 2002 il Consiglio approvo' una mozione per chiedere di regolamentare l'uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati. Nel 2007, un decreto del Ministero della Salute ha inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti con proprieta' terapeutiche (e quindi prescrivibili dai medici) alcuni derivati naturali o di sintesi della cannabis. Ma in realta' ora in Italia sono disponibili solo le preparazioni galeniche - quelle preparate dai farmacisti - non farmaci industriali ne' prodotti in Italia ne' importati con l'autorizzazione all'immissione al commercio nel nostro Paese. L'unica possibilita' e' l'importazione di farmaci esteri direttamente dal produttore da parte delle farmacie del servizio sanitario pubblico. Ed e' proprio questo che vuole regolare il progetto di legge che e' un 'protocollo attuativo - ci tiene a precisare Cremonesi - delle norme gia' pienamente in vigore a livello nazionale'. In pratica, la richiesta e' che i dottori possano fare la ricetta del medicinale che si potra' ritirare nelle farmacie degli ospedali e che sara' pagato dal sistema sanitario regionale negli stessi modi degli altri farmaci. 'Ci dicono le associazioni - ha concluso Cremonesi - che ora e' praticamente impossibile ottenerli e ci sono molte patologie a cui possono servire, non solo il cancro per la cura del dolore, ma anche altri come glaucoma, anoressia, ictus o artrite'. 12-11-2010 09:11 USA/Cannabis fa male alla respirazione ... delle cellule tumorali Il tumore orale è più diffuso di quanto si pensi, e anche particolarmente insidioso, basti pensare che ogni anno sono diagnosticati solo in Italia circa 4.500 casi di tumori alla bocca e si registrano circa 3.000 decessi. Questo avviene in quanto questo tipo di cancro viene di solito diagnosticato in fase già avanzata, quando la massa tumorale si è già ingrandita al punto da richiedere interventi mutilanti e spesso con scarsi risultati. Secondo una ricerca sperimentale condotta presso l'Università di New York il THC, principio attivo della Cannabis, inibisce la respirazione cellulare delle cellule del cancro della bocca umano. Gli scienziati hanno osservato che i loro " risultati dimostrano che i cannabinoidi sono potenti inibitori (in questo caso) della respirazione cellulare e sono tossici per questo tumore altamente maligno." (Fonte: Cannabinoids Inhibit Cellular Respiration of Human Oral Cancer Cells. Donna A. Whyte, Suleiman Al-Hammadi, Ghazala Balhaj, Oliver M. Brown, Harvey S. Penefsky, Abdul-Kader Souid et al. Pharmacology 2010; 85 (6) :328-335.) Articolo di Francesco Crestani, medico chirurgo e presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica (pagina Facebook: associazione cannabis terapeutica) 11-11-2010 19:50 ITALIA/Workshop del Dipartimento Politiche Antidroga Si e` aperta questa mattina la due giorni dedicata al workshop di presentazione e valutazione dei 49 progetti attivati dal Dipartimento Politiche Antidroga, la cui delega e' affidata al senatore Carlo Giovanardi. Nella sessione odierna che ha visto partecipare gli enti affidatari (universita', centri di ricerca, enti internazionali, Amministrazioni centrali e regionali) sono stati messi in evidenza i primi risultati ottenuti nel primo semestre di attivita`. Prevenzione, ricerca, sperimentazione ed epidemiologia queste le aree di intervento esaminate oggi. Da una prima analisi dei risultati, da evidenziare tra gli altri, quelli che riguardano le tecniche di neuroimaging nel progetto Brainsearch nell'individuazione dei danni delle droghe sul cervello, nuove prospettive di trattamento per le persone tossicodipendenti e i danni sul Dna nei consumatori di cannabis. Ed e' proprio dalle ricerche che viene evidenziato in maniera sempre piu' forte, come il consumo di cannabis provochi danni cerebrali. "Con il Piano progetti, - ha dichiarato Giovanni Serpelloni , capo del DPA - siamo riusciti ad attivare un innovativo network nazionale che si avvale di collaborazioni internazionali con l'intento di uscire da logiche troppo spesso locali o strettamente territoriali che alla lunga rischiano di frammentare e di creare forti disomogeneita' nel Paese". I risultati, anche quelli in progress saranno pubblicati e resi disponibili sui siti istituzionali: www.politicheantidroga.it, www.dronet.org e www.droganews.it 11-11-2010 11:47 ITALIA/Alcool peggio delle droghe? Non tutti d'accordo Le conclusioni di uno studio di David Nutt, ex capo della commissione governativa inglese sulle droghe, secondo il quale, l'alcol sembra essere molto piu' dannoso di qualsiasi droga in circolazione, non convincono gli esperti italiani. "Un'assurdita' - e' il commento corale allo studio pubblicato su The Lancet - non c'e' nessun riferimento alle dosi. Considerare l'alcol peggio dell'eroina rappresenterebbe uno choc da cui e' difficile riprendersi, ma lo e' ancora di piu' - spiega una nota dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore - centro ricerche Formazione ad Alta Tecnologia nelle Scienze Biomediche di Campobasso - resistere alla tentazione di sbatterlo in prima pagina, sapendo di avere in mano una vera e propria bomba ad orologeria. Le vittime in questo caso sono le migliaia di persone che al risveglio si sono sentite dare del tossicodipendente. Si',perche' se l'alcol e' peggio dell'eroina o del crack vuol dire che chi lo consuma abitualmente e' a conti fatti un tossicomane. Secondo Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell'Universita', "apprendere dai media che i due bicchieri di vino o la birretta che uno si concede serenamente in famiglia o con gli amici gli costeranno una dipendenza che paghera' e fara' pagare a caro prezzo non e' certo una bella notizia. Ma purtroppo e' in questi termini che l'opinione di David Nutt sta arrivando nelle case della gente e sulle scrivanie degli addetti ai lavori. La classificazione delle sostanze 'pericolose' e' stata fatta tenendo conto soltanto dei danni potenziali derivanti da ogni sostanza. E' come se classificassimo i farmaci antitumorali solo sulla base dei loro effetti collaterali, senza tener conto dei loro effetti benefici. E' da notare poi - aggiunge de Gaetano - che lo scopo dichiarato dell'esercizio di Nutt e colleghi e' stato quello di valutare i danni causati dal cattivo uso (misuse) di sostanze farmacologiche (drugs). In medicina le valutazioni si fanno sempre sul rapporto benefici/rischi, mai sugli uni o gli altri separatamente". "Il controverso neuropsicofarmacologo inglese - spiega la nota- parla senza filtri e probabilmente senza preoccuparsi troppo delle conseguenze delle sue affermazioni. Il suo, nonostante sia stato ospitato sulle gloriose colonne di The Lancet, non e' propriamente uno studio scientifico sugli effetti dell'alcol, bensi' un rimpasto sociologico di informazioni. In pratica, l'ex esponente della commissione scientifica indipendente sulle droghe ha attribuito un punteggio a ciascun elemento potenzialmente dannoso per la salute e per la societa'. Nel calderone sono finiti indistintamente, tabacco, droghe di ogni ordine e grado, alcol, acido idrossi-butirrico e funghi. Ma l'alcol di cui parla Nutt e' lontano anni luce da quello che la scienza considera un valido aiuto per la salute". Per Fulvio Ursini, professore Ordinario di Biochimica all'Universita' di Padova, "L'alcolismo e' cosa ben diversa dal bere moderatamente un bicchiere di vino ai pasti o sorseggiare una birra in compagnia. E' come dire che bere l'acqua fa male considerando il numero di annegati per poi giungere alla conclusione che l'acqua andrebbe bandita. O analogamente considerare le automobili piu' pericolose delle armi da fuoco perche' causano piu' decessi. Ignorare, come fa Nutt, il ruolo della dose e la numerosita' del campione significa letteralmente 'dare i numeri. Stupisce che una seria rivista scientifica abbia offerto le sue pagine a uno studio simile". Francesco Orlandi, professore ordinario di Gastroenterologia nell'Universita' degli Studi di Ancona, riprende una riflessione di Curtis Ellison, professore alla Harvard University di Boston: "Nella nostra societa' l'uso degli automezzi provoca perdite umane molto superiori all'uso delle armi da fuoco, ma non si puo' mettere nel piatto della stessa bilancia la vettura di famiglia ed un mitra costruito per uccidere. Il comitato inglese ha commesso un grossolano errore di metodo, indicato come"floating denominator problem" nella nomenclatura epidemiologica e traducibile nel popolaresco ma efficace "confondere le mele con le pere". Demonizzare l'oggetto e' facile ma deviante, ed e' socialmente pericoloso perche' una considerazione sbagliata getta discredito su dieci raccomandazioni giuste. La promozione della temperanza e' la vera sfida per i nostri ragazzi, circondati da continui stimoli a comportamenti compulsivi, dalle calorie alla musica assordante fino all'happy hour e alle notti bianche". "L'alcol, bevuto moderatamente, si e' rivelato un ottimo alleato per la salute delle persone, mostrando effetti benefici sul fronte cardiovascolare non solo in termini di prevenzione primaria, ma anche dopo un evento cardiovascolare" spiega ancora de Gaetano. "Ci siamo a lungo interrogati se fosse il caso di suggerire ai colleghi clinici di avvisare i loro pazienti cardiovascolari circa le proprieta' benefiche del bere moderato- concludono i tre scienziati italiani - Siamo ancora di questa opinione. Ma a giudicare dai tempi che corrono, rischiamo di finire tra gli spacciatori di droga ". 11-11-2010 09:03 MESSICO/Narcocartello di Michoacan offre un patto al Governo Con la diffusione di messaggi, distribuiti essenzialmente con cartelli nelle strade della citta' di Zitacuaro nel Michoacan (occidente del Messico), i narcotrafficanti della “Familia” hanno fatto un'offerta al Governo in questi termini: “Questa organizzazione non vuole essere il pretesto perche' le autorita' continuino a lacerare e umiliare i diritti umani dei nostri fratelli del Michoacan. Abbiamo deciso di ritirarci e tornare alle nostre attivita' lavorative se il governo federale e locale, la Policia Federal Preventiva e tutte le autorita' si impegnino a prendere il controllo dello Stato con forza e decisione”. Non e' la prima volta che il cartello di Michoacan chiede una tregua al Governo. Gia' nel luglio 2009, Servando Gomez Martinez, La Tuta, fece una simile richiesta. Il segretario esecutivo del Sistema Nacional de Seguridad Publica (SNSP), Juan Miguel Alcantara Soria, ha cosi' replicato: “Non credo che si siano le basi perche' un'autorita' supportata dalla legge possa negoziare senza perseguire chi ha infranto la legge”. 11-11-2010 08:35 USA/Sigarette creano dipendenza. Campagna Fda contro il fumo Cadaveri, malati di cancro, radiografie di polmoni devastati: sono alcune delle immagini che le autorità statunitensi vogliono accludere ad almeno metà dei pacchetti di sigarette venduti in America. Le nuove foto, crude ed esplicite, sono parte della campagna pubblicitaria anti fumo annunciata dal dipartimento della Salute e dalla Food and Drug Administration. Il tabacco, secondo le statistiche, è responsabile di circa 443.000 decessi all'anno negli Stati Uniti. Le 36 etichette proposte dalla Fda combinano frasi tipiche, come "Il fumo può ucciderti, "Le sigarette provocano il cancro", a immagini davvero angoscianti di cadaveri e malati terminali. Entro giugno, l'agenzia selezionerà le foto definitive, dopo aver sentito il parere di medici e di un campione di 18.000 cittadini americani. I produttori di sigarette avranno 15 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove direttive. 10-11-2010 19:19 MESSICO/Narcos. Beni confiscati all'asta: ricavato in lotta alla droga e programmi sanitari Elicotteri, yacht, gioielli, vini, stilografiche e ovviamente armi: sono alcune delle proprieta' e oggetti confiscati nel corso degli anni dallo Stato messicano ai boss del narcotraffico locale, e che nei prossimi giorni saranno messi all'asta. Tra gli oggetti piu' pregiati, e cari, c'e' un orologio con un prezzo di base pari a 300 mila dollari e un anello d'oro con 32 diamanti incastonati. Ma ci sono anche collane d'oro con zaffiri e rubini, oltre ad auto di lusso, aerei Cessna, cristalli e yacht: la lista e' infatti lunghissima, composta da ben 12 milioni di 'pezzi'. I proventi ottenuti con l'asta saranno divisi in tre parti, e andranno alla procura generale e al potere giudiziario, che dovranno investire i soldi incassati nell'ambito della lotta al narcotraffico, e al ministero della sanita', che a sua volta dovra' destinare i soldi ricavati ai programmi di riabilitazione dei giovani dalla droga. Il giro d'affari dei diversi cartelli dei narcos messicani, ricordano i media locali, e' stimato in circa 40 miliardi di dollari. 10-11-2010 13:20 CINA/Papaveri e diplomazia Piccolo scontro diplomatico sui papaveri per David Cameron a Pechino. Il premier britannico e la sua delegazione portavano all'occhiello le coccarde rosse con la forma del fiore selvatico che cresceva nelle trincee, un omaggio ai caduti in guerra che in Gran Bretagna serve a raccogliere fondi per i veterani. Ma le autorita' di Pechino hanno chiesto discretamente di toglierle perche' "inappropriate", in quanto in Cina ricordano l'umiliazione nazionale delle guerre dell'Oppio, con cui la Gran Bretagna obbligo' il Celeste Impero ad aprire i suoi commerci, compresi quelli dei papaveri usati per i narcotici. Il premier conservatore, pero', non ha ceduto, e ha continuato a sfoggiare il suo papavero negli appuntamenti pubblici, compreso il discorso all'Universita' di Pechino. A rendere piu' sensibile la questione ci sono anche due ricorrenze: la vigilia del 92mo anniversario della fine della Prima guerra mondiale e il 150mo anniversario della fine della seconda guerra dell'Oppio che cade proprio quest'anno. 09-11-2010 19:15 IRAN/Narcotrafficanti. Cinque impiccagioni eseguite Cinque giovani narcotrafficanti sono stati impiccati questa mattina nel carcere di Gonbade Kavus, nel nord dell'Iran. Lo riferisce l'agenzia ufficiale degli studenti iraniani 'Isna', spiegando che i cinque narcotrafficanti (di cui non si citano i nomi) erano stati condannati a morte alcuni mesi fa dal Tribunale di Gonbade Kavus e le sentenze erano state confermate dalla Corte Suprema. Secondo i siti attivi nell'ambito dei diritti umani, negli ultimi sei mesi in Iran sarebbero state impiccate piu' di centosettanta persone. A partire dalla rivoluzione del 1979 e dall'istituzione della Repubblica islamica, in Iran vige il diritto penale islamico sciita che prevede la pena capitale per una serie di reati, tra cui anche il traffico di droga 09-11-2010 19:11 MESSICO/Due casalinghe elette commissario a Ciudad Juarez A Ciudad Juarez, la città messicana al confine con gli Usa che con almeno 2.700 morti dall'inizio dell'anno e' considerata la citta' piu' violenta del Messico, non mancano le donne coraggiose. Due di esse, delle semplici casalinghe, sono state elette come nuove responsabili dei commissariati di polizia di due popolosi rioni all'estrema periferia della citta', tra i piu' pericolosi della zona, non solo per gli scontri tra bande rivali del narcotraffico, ma anche per i sequestri e gli incendi dei negozi che non pagano il pizzo. 'Certo ho paura, ma mi faccio forza e se ne va', ha assicurato oggi una di esse, Olga Herrera Castillo, 43 anni e madre di cinque figli, che ha sostenuto di essersi candidata 'per fare qualcosa di buono per aiutare la gente'. Una settimana fa, in un altro rione periferico di Ciudad Juarez, ha fatto lo stesso passo anche Marisol Valles Garcia, 20 anni, sposata e studentessa all'ultimo anno di criminologia. Che, dopo aver accettato di assumere l'incarico di vice assessore alla sicurezza pubblica della sua cittadina ha affermato: 'Abbiamo tutti molta paura. Ma mi adoperero' per cambiare le cose affinche' si viva un po' meglio'. Per contro, in altri cinque rioni della citta', le elezioni per scegliere gli altrettanti 'sceriffi' locali non si sono potute svolgere perche' nessuno dei loro abitanti si e' candidato. Intanto, il sindaco eletto di un municipio dello stato di Veracruz, Gregorio Barradas, e' stato assassinato insieme a due persone che si trovavano con lui da un commando armato, presumibilmente legato al narcotraffico, che lo aveva sequestrato lunedi' mentre si trovava in un ristorante. Con la sua morte salgono a 13 i sindaci assassinati in Messico dall'inizio dell'anno. 09-11-2010 19:07 ITALIA/Test antidroga nel consiglio comunale di Napoli Arrivano nell'aula consiliare di via Verdi, i test antidroga per consiglieri e giunta del Comune di Napoli. Andrea Santoro, del Pdl, ha portato in aula un test antidroga che puo' essere effettuato sulle urine, in grado di rilevare l'assunzione di 4 diversi tipi di sostanze stupefacenti: cocaina, cannabinoidi, metanfetamine e derivati della morfina. L'occasione per discuterne e' un ordine del giorno, primo firmatario Franco Moxedano dell'Idv che impegna il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino a stipulare un accordo con l'Asl per 'offrire ai consiglieri e ai componenti della Giunta la possibilita' volontaria di sottoporsi al test antidroga'. L'ordine del giorno e' passato a maggioranza con 23 si', 9 non e 4 astenuti. A favore esponenti di opposizione e maggioranza e lo stesso vale per chi invece ha votato contro l'ordine del giorno. 'Ci sono momenti in cui convenga o no dal punto di vista politico, credo che sia il caso di intervenire per esprimere la mia opinione che non e' da sindaco, ma da 61esimo consigliere - ha sottolineato il primo cittadino - io ho votato a favore perche' sono una vecchia popolare e mi e' stato insegnato 'Forti e liberi''. La linea del Pd, il partito del sindaco, e' stata quella di votare contro l'ordine del giorno. 'Se parliamo di una scelta tra guerra e pace - ha sottolineato - non avrei liberta' di scelta, ma stiamo discutendo dell'analisi di un capello o delle urine e quindi scelgo in libertà di coscienza. Ognuno ha le sue idee, convinzioni e dubbi, ma quello che si sta cercando di fare adesso è un inizio, di dare l'immagine che il Consilgio comunale scelga liberamente di sottoporsi al test, trasmettendo un messaggio forte per la prevenzione'. La Iervolino ha comunque ricordato all'aula che, in base all'articolo 32 della Costituzione, non si puo' essere sottoposti a trattamenti sanitari obbligatori; resta, percio', in relazione al test antidroga, la volontarieta' di ognuno. Per Santoro, sono le istituzioni a dover dare 'per prime il buon esempio' e ha ricordato la morte di un diciassettenne, avvenuta a Milano per aver preso parte a un rave party e di un altro ragazzo che ha perso la vita, a Napoli, tre anni fa durante una festa di Halloween alla Mostra d'Oltremare. Poi ha distribuito i test e il primo a chiederne uno e' stata il sindaco. 'Quest'aula non e' un ambulatorio - ha affermato il presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno - trovo che si tratti di una proposta demagogica e populistica. I problemi da risolvere sono altri'. Di operazione demagogica parla anche Francesco Nicodemo del Pd che ha ricordato la riservatezza sui risultati dei test antidroga. 'Non ho alcun problema a farlo - ha precisato - ma se ci fossero risultati positivi, saremmo tutti colpevoli agli occhi dell'opinione pubblica'. Tra le fila del Pd contrario all'odg Emilio Di Marzio che parla di 'atto illiberale , da Stato di polizia dove, attraverso il controllo preventivo, si cerca il reo'. Per Franceso Minisci, di Sel, l'aver portato e distribuito in aula i test antidroga e' stata 'una prova da circo mediatico'. 09-11-2010 18:59 USA/Sms e adolescenti. Tanti invii? Tanto sesso, droga e alcool Gli adolescenti che mandano 120 sms al giorno o addirittura di più - e sembrano essercene molti - hanno più probabilità di aver fatto sesso o provato alcol e droghe rispetto a chi non ne invia una simile quantità. E' quanto emerge da una nuova, provocatoria ricerca, come riporta la Cbs. Gli autori dello studio non hanno sostenuto che l'iper-invio di sms sia il preludio al sesso, all'alcolismo o all'assunzione di stupefacenti, ma hanno affermato che sia sorprendente notare un legame apparente tra "l'abuso di messaggini" e quel genere di comportamento rischioso. La ricerca ha riscontrato che un consistente numero di adolescenti è molto suscettibile alla pressione dei coetanei e ha inoltre genitori permissivi o assenti. Lo ha dichiarato il dottor Scott Frank, principale autore dello studio. Frank presenterà il suo studio in un incontro all'Associazione salute pubblica statunitense a Denver, studio effettuato su una ventina di licei nell'area di Cleveland l'anno scorso. 09-11-2010 16:47 /Osservatorio europeo droghe. Rapporto 2010 E' online il rapporto 2010 dell'Osservatorio europeo sulle droghe, Emcdda., che ha sede a Lisbona. Negli ultimi 18 mesi l'Ue ha fatto progressi nella riduzione del consumo e del traffico di stupefacenti. Progressi si sono avuti nel divieto di nuove droghe come il mefedrone, mentre calano importazioni di cocaina ed eroina. Stimate in circa 7000 le persone che ogni anno muoiono di ovedose, si stima che i consumatori di droghe illegali siano 25-30 milioni, 4 dei quali relativi alla cocaina. Per quanto riguarda i progressi nella lotta al fenomeno, relativi al 2009 e ai primi sei mesi del 2010: calano le infezioni da Hiv tra consumatori di droghe, maggiore cooperazioni delle varie intelligence statali, approccio piu' strategico per la riduzione dei danni sanitari e sociali. Nel contempo, si diffondono sempre piu' le nuove droghe sintetiche, aumenta l'uso combinato di droghe lecite e ilelcite, aumentano i decessi per overdose di cocaina (circa 1.000 ogni anno), cambiano le rotte dei narcotrafficanti, l'aiuto a Paesi terzi dovrebbe concentrarsi di piu' sulla riduzione della domanda. Infine il rapporto pone l'attenzione sul fatto che la crisi economica non deve significare un calo degli stanziamenti per la lotta al fenomeno. Sullo specifico fronte italiano, il sottosegretario Carlo Giovanardi, asserendo che i dati Ue sulla crescita del consumo sono vecchi, presenta i suoi sulla presunta riduzione dei consumi e quindi diminuzione dei consumatori, cosi' come li aveva presentati a suo tempo al Parlamento italiano, dati contestati da piu' parti. In merito interviene Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani, che contesta i dati del sottosegretario Carlo Giovanardi. "Il proibizionismo non funziona e non conviene provocando immensi costi civili, economici e sociali. E' una forma di repressione sociale di massa che garantisce fiumi di denaro a terrorismo e narcomafie. Solo in Italia, sono oltre 11 i miliardi di euro assicurati alla criminalità dalla droga proibita, mentre quattro milioni sono i consumatori trasformati in criminali, 250 mila gli spacciatori e 28 mila i detenuti per violazione della legge sugli stupefacenti". Secondo Staderini "non ha alcun senso spendere miliardi di euro per la lotta alla droga quando la stessa Agenzia denuncia la mancanza di risorse per i trattamenti sanitari dei tossicodipendenti". "Il sottosegretario Giovanardi, poi, smetta di vantarsi per dei dati che sono scientificamente fasulli, visto che l'88% del campione della sua indagine non ha risposto alle domande". ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------