====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Rapporto http://droghe.aduc.it/notizia/bevitori+rischio+rapporto_120560.php -USA/Alcool e dipendenza: un problema essenzialmente maschile http://droghe.aduc.it/notizia/alcool+dipendenza+problema+essenzialmente+maschile_120559.php -GRAN BRETAGNA/Sterilizzare chi si droga... http://droghe.aduc.it/notizia/sterilizzare+chi+si+droga_120555.php -MESSICO/Telefonata tra il boss della droga e il politico http://droghe.aduc.it/notizia/telefonata+boss+della+droga+politico_120551.php -SVIZZERA/Il canapaio Bernard Rappaz di nuovo in ospedale http://droghe.aduc.it/notizia/canapaio+bernard+rappaz+nuovo+ospedale_120552.php -SPAGNA/Droga. Riciclaggio soldi per le Farc colombiane http://droghe.aduc.it/notizia/droga+riciclaggio+soldi+farc+colombiane_120549.php -USA/Marijuana e referendum California. Ministtro federale Giustizia conferma contrarieta' Casa Bianca http://droghe.aduc.it/notizia/marijuana+referendum+california+ministtro+federale_120548.php -BOLIVIA/Traffico coca. Presidente Bolivia preoccupato per produzione non medicinale http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+coca+presidente+bolivia+preoccupato_120547.php -ITALIA/Tossicodipendente il 30% dei detenuti. Denuncia Sindacato polizia giudiziaria http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendente+30+dei+detenuti+denuncia_120546.php -ITALIA/Droga, Pdl chiede incontro urgente sulla Rai http://droghe.aduc.it/notizia/droga+pdl+chiede+incontro+urgente+sulla+rai_120544.php -SPAGNA/Spaccio droghe. Incriminati tre funzionari della polizia regionale di Barcelona http://droghe.aduc.it/notizia/spaccio+droghe+incriminati+tre+funzionari+della_120539.php -RUSSIA/Eroina invade il Paese. Denuncia del Governo http://droghe.aduc.it/notizia/eroina+invade+paese+denuncia+governo_120536.php -MESSICO/Narcoguerra. Denuncia dei giornalisti in conferenza stampa a Roma http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+denuncia+dei+giornalisti+conferenza_120535.php -ITALIA/Due nuove droghe sintetiche ogni mese http://droghe.aduc.it/notizia/due+nuove+droghe+sintetiche+ogni+mese_120534.php -ITALIA/Caso Aldovrandi. Giudice cita in giudizio otto giornalisti http://droghe.aduc.it/notizia/caso+aldovrandi+giudice+cita+giudizio+otto_120533.php -USA/Tossicodipendenza eroina. Fda approva nuovo farmaco http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+eroina+fda+approva+nuovo+farmaco_120532.php -ITALIA/Comunita' terapeutiche. Workshop scientifico a Genova http://droghe.aduc.it/notizia/comunita+terapeutiche+workshop+scientifico+genova_120529.php -USA/Droghe sintetiche. Farmacie multate per vendita di componenti chimici a narcotrafficanti http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+sintetiche+farmacie+multate+vendita_120520.php -ITALIA/Droga. Sen. Lumia: falliti gli approcci usati fino ad oggi http://droghe.aduc.it/notizia/droga+sen+lumia+falliti+approcci+usati+fino+oggi_120513.php -ITALIA/30% detenuti consuma droghe http://droghe.aduc.it/notizia/30+detenuti+consuma+droghe_120512.php -ITALIA/Droga nelle scuole. Controlli a Mestre http://droghe.aduc.it/notizia/droga+nelle+scuole+controlli+mestre_120511.php -ITALIA/Lotta alla droga. Quattro milioni dalla Regione Lazio http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+alla+droga+quattro+milioni+dalla+regione_120510.php -ITALIA/Eutanasia con eroina. Apre il processo http://droghe.aduc.it/notizia/eutanasia+eroina+apre+processo_120509.php -ITALIA/Storie proibizioniste. Neonata in astinenza da eroina, genitori a giudizio http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizioniste+neonata+astinenza+eroina_120496.php -ITALIA/Droghe, Federserd: 70% bevitori abituali consuma cannabis http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+federserd+70+bevitori+abituali+consuma_120494.php -ITALIA/Tossicodipendenza, a Bologna non diminuisce il consumo di droghe http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+bologna+non+diminuisce+consumo_120473.php -ITALIA/Morte Cucchi, la sorella: vogliamo essere risarciti con la verità http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+sorella+vogliamo+essere+risarciti_120471.php -ITALIA/Droghe, l'esperto: oggi va di moda la 'bulimia dello sballo' http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+esperto+oggi+va+moda+bulimia+dello+sballo_120469.php -ITALIA/Droga, Giovanardi chiede test per Belen http://droghe.aduc.it/notizia/droga+giovanardi+chiede+test+belen_120468.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 10/01/2010 al 18/10/2010 sequestri droghe leggere (kg) 7.258 droghe pesanti (kg) 6.448 dosi droghe sintetiche 1.526.906 piante di cannabis 4.626.450 flaconi di metadone 11.405 vittime morti 44 feriti 2 arresti 6.553 giorni di reclusione 5.365 riepilogo settimanale   12/10/2010- 18/10/2010 sequestri droghe leggere (kg) 150 droghe pesanti (kg) 105 dosi droghe sintetiche 7.000 piante di cannabis 30.000 vittime arresti 105 giorni di reclusione 80 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 13-10-2010 13:49 Legalizzare la cannabis: gli aspetti economici Se a novembre i californiani diranno Sì alla legalizzazione della cannabis, le disastrate casse dello Stato trarranno beneficio dalle imposte sulla vendita, pur considerando il prezzo inferiore, non più gravato dai vari passaggi di mano e dai rischi del mercato nero. Uno studio del "pensatoio" statunitense Rand calcola l'80% in meno. Per Proposition 19 il valore reale della cannabis è di 50 dollari a oncia (1,30 euro al grammo), sufficienti a far incassare 1,4 miliardi di dollari all'anno, indica Board of Equalization and Taxation che riscuote le imposte su alcol tabacco e benzina. Ma sono cifre controverse, dice Philip Cook della Duke University nel North Carolina, e anche l'ultimo studio di Rand sottolinea l'incertezza di questo tipo di valutazioni. Le entrate fiscali potrebbero discostarsi molto da quell'1,4 miliardi -in più o in meno- giacché il calcolo si basa su troppe incognite. Di quanto, nell'immediato, salirebbe la domanda di cannabis qualora fosse legale? Quanti soldi dovrebbe investire lo Stato in prevenzione e controllo? Quanto sarebbe il peso degli home grower (coloro che coltivano la cannabis in casa propria)? Sono tutte domande che avranno una risposta solo se i cittadini approveranno il referendum e con la legge operativa. "La California potrebbe diventare un grande terreno di studio", dice Cook. Gli attivisti californiani hanno dalla loro vari economisti. Già il premio Nobel Milton Friedman sosteneva la legalizzazione delle droghe in generale. "Il proibizionismo sulle droghe altro non è che un aiuto statale ai cartelli criminali", spiegava l'economista alla Neue Zuercher Zeitung negli anni novanta. L'iniziativa californiana non si spinge a tanto: riguarda solo la cannabis; prevede l'età minima di 21 anni; le imposte dovrebbero finanziare il sistema sanitario e l'informazione; toccherebbe ai Comuni autorizzare i coffee shop. Al di qua dell'Atlantico ci sono già esperienze di questo tipo; in Olanda i coffee shop hanno una trentina d'anni. A fine mese, su Amsterdam Law Forum della Vrijen Universiteit apparirà un articolo di Martijn Boermans che approfondisce gli aspetti economici della legalizzazione della cannabis. Accanto alle entrate fiscali, Boermans vede un altro vantaggio: la legalizzazione tiene separato il mercato delle droghe. "Lo spacciatore non vende solo droghe leggere, ma anche pesanti". In Olanda il consumo legale di cannabis ha fatto diminuire l'uso delle droghe pesanti. Una conferma viene dall'Osservatorio europeo sulle droghe, che segnala un numero di morti per droga decisamente inferiore alla media europea. Va detto però che i giovani olandesi assumono più spesso ecstasy ed allucinogeni dei loro coetanei dei Paesi vicini. Tornando alle imposte, il ministero delle Finanze parla di entrate per 450 milioni di euro all'anno, grazie anche al contributo dei turisti stranieri cui si attribuisce uno spinello su due. In Germania la legalizzazione della cannabis farebbe incassare al Fisco 900 milioni di euro all'anno, indicano le stime di suddeutsche.de: il doppio dello spumante. Ma anche qui è difficile dire quanto rimarrebbe allo Stato una volta dedotte le spese per il controllo, la prevenzione e la sanità. Ci sarebbe però da calcolare anche l'Iva e le imposte generate dai nuovi posti di lavoro nei coffee shop. Però al ministero delle Finanze tedesco tutto il ragionamento appare una sciocchezza. Un suo portavoce spiega che la legalizzazione riguarda la politica sanitaria e giudiziaria, e ben poco il fisco. "Gli aspetti fiscali non hanno nessun ruolo".     redazione ------------------------------------------- NOTIZIE 18-10-2010 19:29 ITALIA/Liberalizzazione droga. Giovanardi: una follia Il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Carlo Giovanardi difende la bonta' e l'efficacia della legge Giovanardi-Fini a quattro anni dalla sua entrata in vigore, ribadisce la sua contrarieta' alla liberalizzazione delle droghe leggere definendola una 'follia' e punta sulla prevenzione. L'occasione e' stata oggi la giornata di chiusura di una quattro giorni di convegno della Federazione Mondiale delle comunita' terapeutiche, organizzata dal Centro di solidarieta' 'Bianca Costa' con la partecipazione di 200 esperti da 52 Paesi. A margine dell'incontro Giovanardi ha risposto a don Andrea Gallo, che prima di partecipare ai lavori era tornato a criticare la legge Giovanardi-Fini, definendolo 'l'ultimo dei mohicani'. 'Se c'e' un argomento che e' uscito dal dibattito politico e' proprio l'efficacia di questa legge - ha detto il sottosegretario - che ha dimostrato di essere una legge equilibrata e che oltretutto conferma che in Italia c'e' la piena depenalizzazione per i consumatori di droga che sono considerati delle vittime, mentre la sanzione penale c'e' solo per gli spacciatori. Inoltre il meccanismo della legge, nei primi quattro anni di applicazione, non ha assolutamente aumentato il numero dei ragazzi finiti in carcere'. Rispetto alla liberalizzazione delle droghe leggere Giovanardi ha ribadito di essere 'assolutamente contrario', definendola una 'follia', 'sia perche' producono danni cerebrali a chi la usa, sia perche' chi la usa puo' nuocere alle persone che lo circondano'. Secondo il sottosegretario e' invece necessaria una forte azione di prevenzione, sia al livello degli operatori istituzionali (ed in questo il governo si sta impegnando a fondo) sia in famiglia, a scuola, in parrocchia, in palestra 'vero campo di battaglia'. Nel corso dei lavori e' stata letta anche una lettera inviata dal presidente della Camera Gianfranco Fini in cui si afferma: 'L'impegno dello Stato nel contrastare le attivita' legate alla diffusione della droga e del suo utilizzo deve essere affiancato dalla preziosa opera di recupero svolta dalle famiglie e dalle Comunita' terapeutiche che, grazie al generoso lavoro di tantissimi operatori e volontari, offrono il supporto necessario ad uscire dal tunnel della droga'. 18-10-2010 19:05 ITALIA/Bevitori a rischio. Rapporto Un'istruzione superiore, soldi da spendere e una preferenza per il consumo di alcol in grandi quantita' da bere in una volta sola, in genere in gruppo il sabato sera. I nuovi bevitori a rischio in Italia hanno queste caratteristiche e si differenziano dal resto della popolazione italiana che consuma alcol (56,7% del totale) perche' sono giovani, uno su tre ha meno di 24 anni, sono soprattutto maschi e vivono nelle regioni del Nord. A disegnare questo identikit e' il rapporto 2009 Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), dell'Istituto Superiore di Sanita'. 'Abbiamo cominciato a parlare di binge drinking, il fenomeno per cui si assumono sei o piu' unita' alcoliche in un'unica occasione (un'unita' e' pari ad una lattina di birra o a un bicchiere di vino, ndr), circa dieci anni fa - afferma all'ANSA Emanuele Scafato, direttore dell'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto Superiore di Sanita' e Presidente della SIA, Societa' italiana alcolgia - ma non si e' colto, nel corso degli anni, il reale pericolo dell'impatto culturale di un modello del bere che ha portato alla diffusione di questa pratica tra i giovani: una moda sostenuta in tutta Europa da verificate strategie di marketing e dalla seduzione delle pubblicita'. Come dimostrato dal rapporto RAND alla Commissione Europea, l'acquisto di alcol e' stato reso piu' economico e piu' conveniente anche attraverso le cosidette happy hours, i pub's crawl, i locali 'drink as much as you can', fenomeni che con il bere, quello comune, moderato, non hanno nulla a che vedere'. Secondo i dati, il 36% dei giovani tra i 18 e i 24 anni e' considerato 'bevitore a rischio', mentre questa percentuale scende al 25% tra i 25 e i 34 anni, 'come se con l'ingresso nel mondo del lavoro - aggiunge Scafato - si raggiungesse una migliore consapevolezza e probabilmente anche la necessita' di una maggiore responsabilita' che porta a bere in maniera moderata. Per questo e' necessario prevedere iniziative di prevenzione , monitorare e soprattutto intercettare precocemente il consumo rischioso dei ragazzi, vigilando attentamente almeno fino ai 24 anni, eta' limite al di sotto della quale si adottano comportamenti collettivi principalmente dettati dal gruppo e che, ovviamente, non hanno conseguenze di riprovazione sociale'. L'alcol, poi, secondo l'esperto 'e' una 'gateway drug', una 'droga ponte' che traghetta attraverso i suoi effetti psicotropi i giovani, prima verso la commistione di superalcolici con energy drink, per risollevarsi nel tono quando cala la prima euforia e poi alle droghe sintetiche e alla cocaina, per superare la fase down che causano queste sostanze'. Il rapporto Passi ricorda che l'impatto economico delle malattie legate all'alcol (cirrosi del fegato, diabete mellito, malattie neuropsichiatriche, problemi di salute materno-infantile) e' stimato in piu' dell'1% del prodotto interno lordo di un Paese a medio e alto reddito. 18-10-2010 19:02 USA/Alcool e dipendenza: un problema essenzialmente maschile La dipendenza da alcol e' un problema prevalentemente maschile: gli uomini hanno addirittura il doppio di probabilita' di diventare alcolisti rispetto alle donne, ma fino ad oggi le cause biologiche di questa differenza cosi' eclatante non erano state scoperte. Ora uno studio pubblicato in Biological Psychiatry risolve il mistero: e' la dopamina il fattore che differenzia cosi' tanto uomini e donne nell'attrazione verso la bottiglia. I ricercatori della Columbia University e di Yale hanno studiato un gruppo di 'bevitori' in eta' universitaria, sia maschi che femmine: dopo aver consumato una bevanda alcolica e una analcolica, ogni partecipante ha subito una tomografia ad emissione di positroni (PET), una tecnica di imaging in grado di misurare la quantita' di dopamina rilasciata dopo il consumo di alcol. La dopamina ha molteplici funzioni nel cervello, ma e' importante in questo contesto per i suoi effetti piacevoli, quando viene rilasciata a seguito di esperienze "gratificanti" come il sesso o la droga. Gli studiosi hanno scoperto che gli uomini avevano un rilascio di dopamina maggiore rispetto alle donne. Questo aumento e' stato trovato nel corpo striato ventrale, un'area del cervello fortemente associata con il piacere, il rafforzamento e la formazione della dipendenza. "Negli uomini, il rilascio di dopamina ha anche avuto una piu' forte associazione con gli effetti soggettivamente positivi dell'intossicazione da alcol", ha spiegato Nina Urban, autore di riferimento per questo studio. "Cio' puo' contribuire a rafforzare le proprieta' dell'alcol e il rischio della formazione dell'abitudine". Un altra importante scoperta di questo studio, osserva Anissa Abi-Dargham, principale autore di questo progetto, e' il progressivo declino della quantita' di dopamina rilasciata a causa dell'alcol dopo ripetuti episodi di pesante consumo di alcolici. "Questo spiega perche' a lungo andare gli alcolisti provano assuefazione e sentono l'esigenza di aumentare le dosi. Questi risultati indicano che la capacita' dell'alcol di stimolare il rilascio di dopamina puo' svolgere un ruolo importante e complesso nei suoi effetti gratificanti e quindi nell'indurre all'abuso negli uomini. Questa identificazione di un meccanismo neurochimico in vivo che potrebbe aiutare a spiegare la differenza sessuale nell'alcolismo e' un grande passo in avanti nella ricerca ma anche nelle possibili terapie contro l'alcolismo". 18-10-2010 13:33 GRAN BRETAGNA/Sterilizzare chi si droga... Sterilizzare i tossicodipendenti per evitare che generino figli ai quali rischiano di trasmettere la loro dipendenza. E' questo il controverso progetto che, partito dagli Stati Uniti, e' ora sbarcato in Gran Bretagna e che offre compensi ai drogati che vi si sottopongono. A proporlo e' l'associazione benefica americana Project Prevention (progetto prevenzione) che offre 200 sterline ai drogati che accettano di sottoporsi a vasectomia. Il primo che ha accettato e' un 38enne che ha iniziato a prendere droghe quando aveva 11 anni: 'Ci avevo pensato e avevo gia' deciso di farlo', ha detto l'uomo alla Bbc.L'ideatrice del progetto, l'americana Barbara Harris - del North Carolina - ha raccontato che l'idea le e' venuta dopo aver adottato quattro bambini cui era stata passata la dipendenza dalle droghe dai loro genitori. 'E' terribile vedere il danno che queste droghe hanno provocato ai bambini', ha detto. 'Ero arrabbiata con la mamma all'inizio, ma poi mi sono chiesta perche' glielo lasciamo fare?'. Dopo essere riuscita a sottoporre 3.500 americani alla sterilizzazione, Harris ha deciso di esportare l'idea anche in Gran Bretagna. 'Pensavo che appena il trattamento fosse stato disponibile anche qui ci sarebbe stata la fila per farlo - ha detto il suo primo 'paziente' britannico - non sarei in grado di crescere un bambino. Posso a stento pensare a me stesso'. 18-10-2010 12:44 MESSICO/Telefonata tra il boss della droga e il politico Il 14 ottobre, l'emittente messicana W-Radio ha trasmesso una telefonata "segretissima" tra un importante uomo politico dell'opposizione, Julio Cesar Godoy, e uno dei più potenti e ricercati boss della droga, Servando Gomez Martinez, alias "La Tuta" della banda "La Familia", avvenuta a poche settimane dalle elezioni del luglio 2009. "Le auguro di vincere; può contare su un sostegno molto discreto (...) e assoluto". L'esponente del partito di sinistra PRD è stato poi effettivamente eletto deputato per lo Stato federale Michoacan. Nella stessa conversazione si sente Godoy lamentarsi di un giornalista e il suo interlocutore che lo rassicura: se ne occuperanno i suoi uomini. Nella conferenza stampa tenuta lo stesso giorno il deputato ha parlato di "campagna politica" del Governo contro di lui e suo fratello, Governatore di Michoacan. Godoy non ha smentito la telefonata, ma ha sostenuto che la giustizia non ne ha tenuto conto pur essendo sospettato di legami con "La Familia". Per mesi si era sottratto agli inquirenti malgrado l'imponente dispiegamento di forze di polizia, e in settembre era riuscito a entrare in Parlamento. 18-10-2010 12:41 SVIZZERA/Il canapaio Bernard Rappaz di nuovo in ospedale Dopo 51 giorni di sciopero della fame, Bernard Rappaz è stato nuovamente ricoverato in ospedale con la diagnosi di ipoglicemia grave, come ha riportato la televisione della Svizzera francese. Per ora "il canapaio" non è sottoposto ad alimentazione forzata, sebbene ad agosto il Tribunale federale avesse dato il via libera a questa misura, volta a evitare danni irreversibili o anche la morte. 18-10-2010 10:10 SPAGNA/Droga. Riciclaggio soldi per le Farc colombiane Una equadoregna minuta e discreta, di nazionalita' spagnola, ha “lavato” in Spagna almeno sei milioni di euro provenienti da traffico di droghe illegali. Il proprio servizio lo ha prestato ad almeno sei organizzazioni di narcotrafficanti equadoregni e colombiani. E per quanto riguarda la Colombia, almeno 12 delle persone a cui veniva inviato questo denaro “lavato”, potrebbero avere relazioni con le Farc (Forze Armate rivoluzionarie colombiane), per cui, tra i reati ascritti c'e' anche quello di collaborazione con bande armate. 17-10-2010 19:39 USA/Marijuana e referendum California. Ministtro federale Giustizia conferma contrarieta' Casa Bianca Tra l'amministrazione Obama e la California si profila uno scontro elettorale tanto inatteso quanto accesissimo: una battaglia sulla prevista liberalizzazione della marijuana. Da un lato la Casa Bianca, contraria; dall'altro la California, che con ogni probabilita' si dichiarera' largamente a favore. Alle elezioni di midterm del prossimo 2 novembre, infatti, gli elettori della California si troveranno a votare la cosiddetta 'Proposition 19', una proposta di legge che, se approvata, liberalizza nello Stato la coltivazione e l'uso limitato della marijuana. Tutti i sondaggi hanno rilevato che la Proposition 19 sara' largamente approvata dalla maggioranza dei californiani. Ma proprio per questo il ministro della Giustizia americano, Eric Holder, e' uscito allo scoperto per annunciare che l'amministrazione Obama e' e sara' contro ogni liberalizzazione. In una dichiarazione ha precisato che sia l'Fbi, sia la Dea (l'antidroga americana) 'non consentiranno la coltivazione, il trasporto e la vendita' della droga leggera. 17-10-2010 19:35 BOLIVIA/Traffico coca. Presidente Bolivia preoccupato per produzione non medicinale Per la prima volta il presidente boliviano, Evo Morales, ha ammesso che e' destinata al traffico illegale di droga parte della coca coltivata nella regione del Chapare. Il presidente 'cocalero' che ha sempre difeso la produzione delle foglie di coca, affermando piu' volte in patria e all'estero che sono una medicina e non una droga, ha strigliato i produttori che hanno aumentato le coltivazioni piu' del consentito. "Sapete bene che parte della coca arriva al mercato illegale", detto Morales rivolgendosi ai coltivatori del Chapare riuniti in congresso. Il presidente ha poi sottolineato che l'estensione della produzione nella zona "non deve superare i 7 mila ettari" perche' e' in gioco il prestigio del suo governo a livello internazionale. Stando a dati delle Nazioni Unite, nell'ultimo anno il Chapare ha prodotto 26.800 tonnellate di coca delle quali soltanto 1.800 sono arrivate nei mercati autorizzati; in totale le piantagioni di coca boliviane hanno una estensione di 30.900 ettari. 16-10-2010 16:37 ITALIA/Tossicodipendente il 30% dei detenuti. Denuncia Sindacato polizia giudiziaria "Dei circa 69mila detenuti che oggi affollano le 206 carceri italiane, uno su 3 e' straniero e il 30% circa tossicodipendente: di questi, 18mila sono affetti da epatite C ed il 25% sono hiv positivi". E' Donato Capece, segretario generale del Sappe, a raccogliere l'allarme lanciato a Riva del Garda nel corso del quarto congresso di Federserd, la Federazione degli operatori dei servizi pubblici per le dipendenze. "Considerevole - ricorda Capece - e' anche la percentuale di detenuti con malattie mentali. Tutto questo va ad aggravare le gia' pesanti condizioni lavorative delle donne e gli uomini del Corpo di polizia penitenziaria, oggi sotto organico di ben 6mila unita'. Il detenuto affetti da tossicodipendenza o malattie mentali, come ogni altro malato limitato nella propria liberta', sconta una doppia pena: quella imposta dalle sbarre del carcere e quella di dover affrontare la dipendenza dalle droghe o il malessere psichico in una condizione di disagio, spesso senza cure adeguate e senza il sostegno della famiglia o di una persona amica. Forse e' il caso di ripensare il carcere proprio prevedendo un circuito penitenziario differenziato per queste tipologie di detenuti". Il segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria sottolinea come "nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento e' caratterizzato da una legislazione all'avanguardia per quanto riguarda la possibilita' che i tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, questi ultimi rappresentano circa il 30% del totale della popolazione detenuta. E' previsto che i condannati a pene fino a 6 anni di reclusione, 4 anni per coloro che si sono resi responsabili di reati particolarmente gravi, possano essere ammessi a scontare la pena all'esterno, presso strutture pubbliche o private, dopo aver superato positivamente o intrapreso un programma di recupero sociale. Nonostante cio' queste persone continuano a rimanere in carcere. Noi riteniamo sia invece preferibile che i detenuti tossicodipendenti, spesso condannati per spaccio di lieve entita', scontino la pena fuori dal carcere, nelle Comunita' di recupero, per porre in essere ogni sforzo concreto necessario ad aiutarli ad uscire definitivamente dal tragico tunnel della droga e, quindi, a non tornare a delinquere" 16-10-2010 12:43 ITALIA/Droga, Pdl chiede incontro urgente sulla Rai "Un servizio pubblico radiotelevisivo, che vive prevalentemente di un canone versato dai cittadini, dovrebbe essere l'avanguardia nella comunicazione istituzionale della lotta alla droga e alla criminalita' organizzata, che, nel commercio e nello spaccio degli stupefacenti, trova la fonte principale dei propri sporchi guadagni. Senza contare quale devastante esempio diventerebbe la Rai, specie per i giovani e per le famiglie, flagellati dalla piaga della droga, se le sconvolgenti accuse mosse da Nino Rizzo Nervo, consigliere di amministrazione Rai, dovessero corrispondere al vero". E' quanto afferma Raffaele Lauro, senatore Pdl e membro della commissione di Vigilanza Rai. "Ho parlato a lungo stamane con il presidente Zavoli -spiega- chiedendogli la convocazione urgente in Vigilanza del presidente Garimberti, del direttore generale Masi e dello stesso consigliere, per affrontare specificamente la questione-droga in Rai, perche' le affermazioni di Rizzo Nervo non possono e non devono passare sotto silenzio'. Per Lauro, 'se corrispondesse al vero l'affermazione di Rizzo Nervo, secondo la quale, 'se si facessero i testi antidroga in Rai, i programmi non andrebbero piu' in onda, perche' si svuoterebbero i contenitori, soprattutto nel pomeriggio', cioe' nella fascia di maggiore ascolto, le misure minime da assumere, anche per iniziativa del governo, in base alle clausole del contratto di concessione dovrebbero essere drastiche, arrivando alla chiusura dei programmi individuati e all'espulsione dalla Rai di tutti i soggetti coinvolti'. E quersto 'anche per salvaguardare il buon nome dell'azienda pubblica -rimarca il senatore Pdl- e di quella parte maggioritaria degli operatori Rai che rappresenta un esemplare patrimonio aziendale di professionalita' e di correttezza. Se, al contrario, l'affermazione dovesse rivelarsi falsa o un'uscita insensata -conclude Lauro- il consigliere Rizzo Nervo dovrebbe rassegnare, senza indugio, le dimissioni dal Cda della Rai". 16-10-2010 09:08 SPAGNA/Spaccio droghe. Incriminati tre funzionari della polizia regionale di Barcelona Un'operazione contro il traffico di droghe a Barcelona ha rilevato una presunta responsabilita' della polizia. La Division de Asuntos Internos (DAI) dei Mossos d'Esquadra (polizia regionale) ha incarcerato tre funzionari della polizia autonoma, insieme ad altre 13 persone, per un presunto legame ad un gruppo malavitoso che si dedicava alla distribuzione di cocaina ed hashish. Secondo fonti degli investigatori, due degli arrestati sono un sotto-ispettore ed un sergente. I funzionari, accusati di associazione a delinquere, sono stati sospesi dalle loro funzioni. 15-10-2010 19:13 RUSSIA/Eroina invade il Paese. Denuncia del Governo La Russia è invasa dall'eroina afgana che arriva nella federazione sostanzialmente senza alcun ostacolo. L'ha affermato oggi, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax, il capo dell'Agenzia federale per il controllo della droga Viktor Ivanov, riaprendo una polemica che negli ultimi anni ha visto piú volte opposta Mosca a Washington. "Il nostro paese è pieno di eroina afgana", ha affermato Ivanov, secondo il quale non c'è di fatto alcun contrasto al traffico di oppiacei dal paese in guerra, la cui sicurezza dovrebbe essere garantita da un contingente di stabilizzazione, l'Isaf, a guida Nato con preponderante presenza americana. "La situazione in Afghanistan nell'ultimo decennio ha avuto un'evoluzione che ha portato a esiti negativi per la pubblica sicurezza russa. La produzione (di oppio) è cresciuta di oltre 40 volte da quando le truppe (occidentali) sono arrivate. L'Afghanistan produce due volte l'eroina che l'intero mondo produceva dieci anni ha", ha detto il capo dell'agenzia. Il costo sociale per la Russia è enorme. "Circa il 2 per cento della popolazione in età da lavoro, tra i 15 e i 64 anni, è tossicodipendente", ha spiegato. Questo vuol dire un milione e mezzo di persone e si parla solo di eroinomani. Poi ci sono i cocainomani, gli utilizzatori di droghe sintetiche e quelli di droghe leggere. Ogni anno è una strage, sostanzialmente il bilancio di una guerra. "Il problema non risolto dell'Afghanistan ci costa enormi perdite. Il numero di 30-40mila (morti) è ampiamente sottostimato. Stiamo lavorando per correggerlo", ha commentato Ivanov. Più volte la Russia ha espresso critiche, anche a livelli politici più alti, agli Stati uniti e alla gestione delle politiche di sradicamento dell'oppio in Afghanistan, da dove arriva oltre il 90 per cento della produzione mondiale di eroina. Droga che poi s'incanala sulle diverse strade del narcotraffico - a nord e a sud - per inondare i mercati internazionali. Bloccarla è impresa improba. Ne sono consapevoli anche i russi. Soprattutto, appare impossibile finché l'Afghanistan sarà terreno di guerra. "Io penso - ha spiegato Ivanov - che debba iniziare un processo di pace e deve essere formato un governo su scala nazionale, perché i metodi militari non possono risolvere il problema afgano, tanto più nel momento in cui questo problema è andato ben oltre i confini dell'Afghanistan". 15-10-2010 19:04 MESSICO/Narcoguerra. Denuncia dei giornalisti in conferenza stampa a Roma Circa 30 mila morti in meno di 4 anni; 65 giornalisti uccisi negli ultimi 10 anni, 11 reporter attualmente scomparsi e 690 mila tra militari e poliziotti dispiegati in tutto il Messico. Questi i dati che descrivono la guerra scatenata dai narcos illustrati da alcuni giornalisti messicani nel corso di un incontro organizzato dall'ambasciata messicana a Roma. Una 'situazione gravissima che ci sta trasformando in un Paese di vittime', ha dichiarato Cynthia Rodriguez, giornalista della rivista messicana 'Proceso', a Roma per promuovere il suo libro inchiesta 'Contacto en Italia'. Un libro che vuole attirare l'attenzione del mondo sulla piaga della droga e dei traffici illeciti che stanno dilagando in Messico e che punta a far luce sugli intrecci tra i cartelli messicani e la mafia italiana. All'incontro avvenuto alla sede dell'ambasciata, alla presenza del ministro Jose Luis Yunes e dell'ambasciatore Jorge Chen, sono intervenuti anche i reporter Jose Gil Olmos e Marcela Turati. Quest'ultima, giornalista dell'associazione Periodista de a Pie', ha sottolineato l'importanza di rafforzare la collaborazione tra le diverse societa' civili e la cooperazione tra Paesi per contrastare la lotta al narcotraffico che non e' un problema esclusivamente messicano ma 'internazionale'. Turati, che lavora a Ciudad Juarez, una delle zone piu' pericolose del Messico considerata il fulcro dell'attivita' dei narcos, ha denunciato la condizione di insicurezza vissuta dai giornalisti spesso minacciati e sequestrati. 'Siamo come dei corrispondenti di guerra, ma nel nostro Paese', ha spiegato la Turati raccontando che nel nord del Paese ci sono delle aree definite 'zone del silenzio' in cui sono gli stessi narcos a decidere cosa deve essere pubblicato. In tutto questo l'assenza di una strategia forte, oltre all'intervento armato, da parte del governo inizia ad essere un peso insopportabile per la popolazione. Finora la ''guerra al narcotraffico dichiarata da questo governo e' stata un disastro', ha aggiunto Olmos sottolineando come negli ultimi anni sono aumentati del 130% le violazioni dei diritti umani; del 50 % la produzione dell' eroina e della marijuana e del 50% le dipendenze da droga. Altro aspetto inquietante illustrato dalla Rodriguez e' rappresentato dal senso di impotenza legato alla giustizia. 'Il 77% dei delitti legati ai traffici di droga e armi non vengono denunciati', ha detto la reporter-scrittrice. A Ciudad Juarez, per esempio, solo il 4% degli omicidi hanno un colpevole e i condannati in via definitiva in tutto il Paese sono meno del 10%. I tre giornalisti hanno inoltre espresso grande interesse per l'impegno delle autorita' italiane nell'attivita' di confisca dei beni alla mafia, esempio di come la lotta ai traffici illeciti si possa combattere non solo con l'intervento armato. 15-10-2010 19:01 ITALIA/Due nuove droghe sintetiche ogni mese Entrano sul mercato due nuove droghe sintetiche al mese. Negli ultimi due anni sono state vendute legalmente sul mercato mondiale 48 droghe spacciate come prodotti 'per uso non umano', a base di piante, in qualche caso vendute anche come essenze per ambiente o incensi, ma in concreto illegali, perche' surrogati di sostanze psicoattive. E' ormai diffuso inoltre il policonsumo, cioe' l'uso combinato di alcol, sostanze pasicoattive e altre droghe. Sono le conclusioni del quarto Congresso nazionale della Federserd (Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze), che si e' tenuto a Riva del Garda, in Trentino. E' stato evidenziato inoltre che risulta di 100 miliardi di euro l'anno, il giro d'affari del mercato globale della droga che alimenta le organizzazioni criminali internazionali. Nel Consiglio europeo giustizia e affari interni, i ministri hanno quindi adottato un Patto Europeo per combattere il traffico internazionale. 'L'emergenza su scala europea e' evidente - ha dichiarato oggi Salvatore Iacolino, vicepresidente della Commissione per le liberta' civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo - e bisogna intervenire sia sul piano economico che sociale. I costi per la societa' sono altissimi. In Italia si parla di 15 milioni di euro l'anno di spese sociali, determinati dalla tossicodipendenza, senza considerare i costi ospedalieri per epatiti, infezioni, collassi legati ai ricoveri dei pazienti affetti da dipendenza. Una soluzione - ha aggiunto - e' la collaborazione tra pubblico e privato, con un approccio multidisciplinare, che si avvalga dell'esperienza e competenza professionale di medici e operatori del settore. Abbiamo iniziato un percorso con Federserd - ha concluso - che ha come obiettivo di esportare le migliori pratiche italiane in Europa'. 15-10-2010 18:57 ITALIA/Caso Aldovrandi. Giudice cita in giudizio otto giornalisti Il processo e' fissato davanti al tribunale di Ancona il 16 marzo 2011 e sono chiamati a comparire tre direttori (dal 2007 ad oggi) del quotidiano 'la Nuova Ferrara' e cinque giornalisti citati in giudizio dal pm Mariaemanuela Guerra e dai suoi legali per oltre una decina di articoli, ritenuti frutto di una campagna diffamatoria e lesiva della reputazione e della professionalita' del magistrato, nell' arco degli ultimi tre anni: una causa civile per cui e' stata avanzata una richiesta danni 'non inferiore al milione e mezzo di euro'. Il pm Guerra e' il magistrato che per prima si occupo' del caso di Federico Aldrovandi e che nei mesi seguirono lascio' incarico e indagini astenendosi per incompatibilita' in quanto l'indagine sulla morte del giovane si incrocio' con l'inchiesta su un traffico di droga tra e per studenti della citta', chiamato 'Bad Boys', in cui venne coinvolto processato e poi condannato il figlio del magistrato stesso. Secondo il magistrato e i legali, come si legge nella citazione di 54 pagine notificata in questi giorni, vengono contestati una serie di articoli in cui venivano riportate dichiarazioni critiche dei genitori di Federico Aldrovandi in merito al processo 'Bad Boys' e all'incrocio con il processo sulla morte del loro figlio, e sui ritardi nelle indagini del pm Guerra, fino ai resoconti dei procedimenti aperti a carico del magistrato davanti al Csm, d'ufficio per incompatibilita' ambientale, e poi archiviati, e infine gli articoli dell'estate scorsa in cui il quotidiano dava conto di una serie di querele penali presentate dal pm contro giornalisti, i genitori di Federico, funzionari di polizia testimoni al processo Aldrovandi e anche il presidente dell'Ordine avvocati della citta'. Tutti articoli ritenuti capziosi, allusivi, ridicolizzanti, diffamatori (citando alcuni aggettivi riportati nell'atto), che avrebbero prodotto 'ripercussioni gravemente pregiudizievoli sulla qualita' personali, morali e professionalita' del magistrato'. 15-10-2010 18:52 USA/Tossicodipendenza eroina. Fda approva nuovo farmaco E' in arrivo negli Usa una nuova arma contro la tossicodipendenza da eroina, da analgesici narcotici e da oppiacei: la Food and drug administration (Fda) ha appena approvato un farmaco da utilizzare per questi scopi. Gia' in commercio dal 2006 in America per combattere la dipendenza da alcol, 'naltrexone' (questo l'ingrediente attivo del medicinale in commercio sotto il nome di 'Vivitrol') viene usato tramite iniezione mensile. Il prodotto dunque non deve venire assunto quotidianamente rendendo piu' facile per i tossicodipendenti rimanere in cura: il principio attivo 'naltrexone' viene somministrato in forma a rilascio lento e funziona bloccando gli oppioidi. La Fda ha dato il via libero all'uso del farmaco contro le dipendenze da droghe dopo i risultati di uno studio su 250 pazienti che usavano eroina: a sei mesi dalla prima iniezione di 'vivitrol' il 70% dei tossicodipendenti avevano smesso l'uso di droghe, un tasso di successo doppio rispetto ai volontari sui quali era stato usato semplicemente un placebo. 15-10-2010 14:57 ITALIA/Comunita' terapeutiche. Workshop scientifico a Genova Lunedì 18 ottobre 2010 alle ore 14.30 si terrà a Genova, Palazzo Ducale, un workshop scientifico sulle Comunità Terapeutiche, organizzato dalla World Federation of Therapeutic Communities e dal Centro di Solidarietà di Genova sul tema “Il futuro della comunità terapeutica in un mondo che cambia”. Qui maggiori informazioni 15-10-2010 11:01 USA/Droghe sintetiche. Farmacie multate per vendita di componenti chimici a narcotrafficanti CVS, la maggiore catena americana di farmacie, e' giunta ad un accordo con l'agenzia antidroga Usa e dovra' pagare una multa di 77,6 milioni Usd per evitare un processo giudiziario perche' ha venduto pseudoefedrina a trafficanti di droghe. CVS ha ammesso di aver venduto illegalmente pseudoefedrina, un precursore chimico per produrre droghe sintetiche, a persone che fabbricano metamfetamine. L'accordo con la Procura federale e' la piu' alta multa che sia mai stata fatta in questo ambito. 75 milioni sono la multa in se' e 2,6 milioni per restituire quelli che secondo la Dea sarebbero stati i guadagni della CVS da queste vendite illegali di pseudoefedrina. Tra settembre 2007 e novembre 2008 CVS aveva venduto questa sostanza a trafficanti di metamfetamine del sud della California, essenzialmente a Los Angeles e Orange, e a Clark in Nevada. Un mercato che CVS ha fermato solo quando sono partite le indagine della Dea. 14-10-2010 20:01 ITALIA/Droga. Sen. Lumia: falliti gli approcci usati fino ad oggi I due approcci tentati finora nella lotta alla droga, quello permissivo e quello repressivo, sono entrambi falliti: lo ha detto il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, intervenendo al quarto congresso nazionale di Federserd (la federazione dei servizi pubblici per le dipendenze), in corso a Riva del Garda (Trento). Dopo aver puntato il dito contro i "fallimenti che registriamo nella lotta alle droghe in Afganistan, in Colombia, in Messico e nel sud est Asiatico", Lumia ha spiegato che su entrambi i fronti, quello repressivo e quello permissivo, "si sono consumate enormi risorse, scatenate vere e proprie guerre di religione e fatto anche la fortuna sociale e politica di chi ne ha guidato la rappresentazione e le strategie. I due approcci hanno un nemico in comune: la dimensione curativa nella sua accezione piú ampia di prevenzione e intervento terapeutico e di riabilitazione". Ed e' proprio la dimensione curativa, secondo il senatore democratico, quella che puó rimettere al centro, in modo piú corretto e positivo, il problema droga. L'altro salto di qualità, ha aggiunto, è richiesto alla politica per reimpostare le strategie normative e operative, "abbandonando cosí i fallimentari approcci emergenziali e ideologici tanto su scala internazionale che in quella nazionale e regionale". Tra le cose da fare, per Lumia, occorre destinare alle dipendenze una quota minima del fondo Sanitario Nazionale e riconoscere autonomia al Dipartimento delle dipendenze. Da non escludere il rafforzamento degli organici e il potenziamento della ricerca. Inoltre, bisognerebbe definire un sistema condiviso di valutazione dei risultati, e implementare l'alta integrazione tra pubblico e privato sociale. "E' necessario che il Parlamento italiano - ha detto ancora - dedichi una sezione speciale a questo tema, coinvolgendo in una fase preparatoria le principali organizzazioni del pubblico e del privato sociale. Stesso percorso andrebbe fatto a livello regionale". 14-10-2010 19:56 ITALIA/30% detenuti consuma droghe In Italia il 30% circa degli oltre 60 mila detenuti sono consumatori di sostanze, e di questi 18 mila, l'80%, sono affetti da epatite C e il 25% sono hiv positivi. Ma pochi di loro sanno di essere malati e fra coloro che ne sono consapevoli pochissimi sono in grado di accedere alle cure. Con pericoli anche per la collettivita'. L'allarme e' emerso a Riva del Garda, nel corso del quarto congresso di Federserd, la federazione degli operatori dei Servizi pubblici per le dipendenze. La cura delle patologie nei tossicodipendenti detenuti diventa percio' una priorita'. 'Oggi malattie come l'epatite C e l'hiv possono essere curate con successo anche nei tossicodipendenti - ha spiegato Felice Nava, direttore del comitato scientifico di Federserd - ma sono ancora pochi i pazienti che ricevono le cure piu' appropriate. Bisogna superare percio' molti ostacoli, fra i quali forse il piu' forte e' lo stigma che fa credere che chi consuma droghe, e per giunta e' in carcere, non meriti di essere curato'. Curare pero' non basta, bisogna anche pensare alla riabilitazione dei detenuti consumatori di sostanze. 'I programmi alternativi sono uno strumento efficace per il reinserimento sociale - ha detto Sonia Calzavara, psicopedagogista dell'Unita' Funzionale del Carcere di Padova - ma devono essere potenziati. Numerose evidenze dimostrano che chi ha usufruito di misure alternative ha una minore recidiva sia nell'uso di sostanze che nel commettere un nuovo crimine'. 14-10-2010 19:54 ITALIA/Droga nelle scuole. Controlli a Mestre Controlli antidroga, con la collaborazione di unita' cinofile della Guardia di Finanza, sono stati compiuti da agenti della Questura di Venezia all'interno di un istituto superiore, a Mestre. Una studentessa di 18 anni, in un'aula, e' stata trovata in possesso di circa 10 grammi di marijuana ed e' stata deferita all'autorita' giudiziaria. Nella stessa aula, poi, sono stati poi rinvenuti e sequestrati poco meno di due grammi della stessa sostanza dietro a un calorifero. 14-10-2010 19:50 ITALIA/Lotta alla droga. Quattro milioni dalla Regione Lazio "Quattro milioni di euro per la lotta alla droga". Questo lo stanziamento previsto dall'assessorato alle Politiche sociali e Famiglia in accordo con la giunta Polverini. "Si tratta di un intervento - ha spiegato l'assessore Aldo Forte - che segue due direttrici principali, da un lato quella della prevenzione, dall'altro del recupero e del reinserimento sociale di chi e' caduto nella rete delle tossicodipendenze". Forte ha sottolineato che "non bisogna abbassare la guardia sui pericoli connessi all'uso delle droghe e in particolare sulla loro diffusione tra i giovani. Il mio intervento intende essere un segnale in tal senso, dal momento che permettera' di finanziare una serie di progetti educativi nelle scuole. Progetti che potranno essere presentati dai vari distretti regionali al mio assessorato fino al prossimo trenta novembre. Oltre alla prevenzione, pero', - ha precisato - lo stanziamento e' rivolto anche a quei progetti che puntano direttamente al reinserimento nel contesto sociale dei tossicodipendenti, dal momento che oltre ai danni fisici le droghe ne causano di ben piu' profondi a livello psicologico e affettivo. Ecco perche' tra i progetti finanziabili, oltre a centri diurni specializzati, sono previsti centri di ascolto per le famiglie che, se informate e affiancate da figure competenti, possono rappresentare il tramite piu' adeguato per il completo reinserimento dei tossicodipendenti". 14-10-2010 16:21 ITALIA/Eutanasia con eroina. Apre il processo Procuro' dosi fatali di eroina all'amico per 'aiutarlo' a morire. Con quest'accusa un uomo di 47 anni, e' stato rinviato a giudizio dal gip del Tribunale di Palermo. La vittima aveva anch'egli 47 anni. Il suo corpo venne rinvenuto nella casa di Cefalu' dove viveva da solo. L'uomo era stato stroncato da un'overdose di eroina che, per attuare il suo proposito di suicidio, si era procurato con il decisivo aiuto dell'amico tossicodipendente. Con lui si sarebbe recato da Cefalu' nel quartiere di Bonagia, dove opera una rete di spacciatori. In cambio avrebbe ottenuto gratuitamente per se' alcune dosi di stupefacenti. Secondo quanto ipotizzano le indagini l'uomo che voleva uccidersi era perfettamente consapevole dell'uso che il suo amico avrebbe fatto della droga. E per questo il gip lo ha ora rinviato a giudizio per istigazione o aiuto al suicidio. Il processo comincera' il 13 dicembre in corte d'assise. 13-10-2010 20:01 ITALIA/Storie proibizioniste. Neonata in astinenza da eroina, genitori a giudizio Nel 2008 una neonata dovette essere curata con il metadone per fronteggiare crisi di astinenza dovute all'assunzione di eroina da parte della madre, un'anconetana di 36 anni. Per questo la donna e il suo compagno di 34 anni, entrambi tossicodipendenti, sono stati rinviati a giudizio dal gup Francesca Zagoreo per lesioni personali. Il processo prendera' il via ad Ancona il 21 marzo prossimo. Parte civile si e' costituito il tutore legale della bimba, che ora e' fuori pericolo ed e' stata affidata ad una comunita'. I genitori stanno intraprendendo un percorso di disintossicazione e possono visitare la piccina. La vicenda era venuta alla luce dopo una segnalazione dei problemi accusati dalla neonata in ospedale ad Ancona e causati, secondo l'accusa, dall'utilizzo di eroina da parte della madre durante la gravidanza. Una circostanza per cui la procura ha comunque chiamato in causa oltre alla madre anche il padre della bimba. Gli imputati si difendono negando con forza la volonta' di danneggiare la loro figlia e sostenendo di esserle stati invece sempre vicini. 13-10-2010 18:28 ITALIA/Droghe, Federserd: 70% bevitori abituali consuma cannabis Nei Paesi europei il consumo di alcol coinvolge dal 20% di giovani in alcuni Paesi all'80% di Paesi dell'area nord europea e circa il 15-60% ne abusa (consuma sei o piu' drink in un'unica occasione). Il 70% di bevitori abituali inoltre fa anche uso di cannabis e circa il 30% di cocaina, mentre tra i normali bevitori il 20% dichiara di fare uso di cannabis e pochi punti percentuali rappresentano coloro che dichiarano di usare cocaina. Tale stretta correlazione tra abuso di alcol e consumo di stupefacenti e' emersa stamani nella seconda giornata del quarto Congresso nazionale FeDerSerD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze), a Riva del Garda, in Trentino. Si tratta di dati riportati da Danilo Ballotta, responsabile Coordinamento istituzionale Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze (Oedt) di Lisbona, relativi ad uno studio su 70.000 giovani tra i 15 e i 34 anni. Cio' in un mercato che ha visto solo nel 2009 24 nuove sostanze disponibili. Quanto all'Italia, al congresso e' stato sottolineato come il 70% degli italiani adulti consumi regolarmente bevande alcoliche e di questi ben il 10% sia a rischio di diventare alcolista o di sviluppare gravi patologie organiche alcol-correlate (dati ufficiali forniti dal ministero della Salute). A sottolineare la necessita' di lavorare sulla prevenzione e' stato Alfio Lucchini, presidente FeDerSerD, poi Nicola Gratteri, Procuratore Dda Reggio Calabria, ha allargato gli orizzonti. 'Il mercato delle droghe - ha detto - ha subito negli ultimi dieci anni una trasformazione. L'Europa dovrebbe fronteggiare in maniera integrata e omogenea il fenomeno attraverso il sistema giudiziario e quello penale, a complemento dell'azione dei servizi territoriali. Il consumo di cocaina negli Stati Uniti e' diminuito negli ultimi anni grazie alla prevenzione'. 12-10-2010 19:08 ITALIA/Tossicodipendenza, a Bologna non diminuisce il consumo di droghe Sono 9 le morti dovute a overdose registrate nel 2009 nell'area metropolitana di Bologna. Un dato, presentato oggi dall'Ausl, che conferma il trend di riduzione avviato nel 2006, anno in cui i decessi per overdose furono 30 segnando un picco storico. Resta stabile, invece, il numero di persone che abusano di sostanze, mentre sono in aumento l'abuso di alcol, specie tra i maschi, e di farmaci soprattutto tra le donne. Dal rapporto 2009 sulle tossicodipendenze, redatto dall'Osservatorio Metropolitano per le Dipendenze patologiche dell'Azienda sanitaria locale, emerge anche una riduzione dei consumatori problematici di stupefacenti intercettati dai servizi, sociali e sanitari (Pronto soccorso, Sert, servizi sociali dei Comuni) e dalle forze dell'ordine, che lo scorso anno sono stati 3.717, e cioe' 195 in meno rispetto al 2008. Piu' in dettaglio, nell'85% dei casi l'abuso di sostanze riguarda gli oppioidi, nel 32% la cocaina, nel 12% la cannabis, mentre nell'11% dei casi l'abuso di sostanze e' concomitante con l'uso di alcol. L'86% dei consumatori era gia' seguito dai Sert dell'Azienda Usl di Bologna, il 18% e' ristretto in carcere. Per uno su quattro, invece, si tratta di un nuovo contatto. Di questi un terzo e' straniero e uno su quattro e' in carcere. Nonostante la flessione generale, tra i nuovi utenti dei Sert, e' in aumento la percentuale di chi fuma o sniffa eroina e cocaina. Si tratta di utenti di eta' media di circa 30 anni, mediamente piu' giovani rispetto al passato. Il tutto a fronte di un calo delle persone risultate postive all'epatite C e all'Hiv. Nel corso del 2009 sono stati effettuati 10.517 trattamenti per tossicodipendenti, con una durata media di 36,3 mesi per trattamento. Oltre la meta' dei 4.340 utenti seguiti dal Sert ha usufruito di un trattamento con metadone a medio o lungo termine, il 34% di altri trattamenti farmacologici, il 21% di colloqui di consultazione psicologica, mentre il 12% e' stato in una comunita' terapeutica. Quanto alle sostanze legali, sono stati effettuati 3.025 trattamenti per alcolisti, con una durata media di 32,7 mesi. Il 37% degli utenti ha effettuato colloqui psicologici, il 21,8% ha ricevuto sostegno socioeducativo mentre il 6,5% ha effettuato un percorso in comunita' terapeutica. Il 6%, infine, e' entrato in un Gruppo di auto-mutuo-aiuto. 12-10-2010 19:04 ITALIA/Morte Cucchi, la sorella: vogliamo essere risarciti con la verità "La pena di morte in Italia non esiste, ma per mio fratello e' stata applicata'. Lo ha detto Ilaria Cucchi, intervenuta alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24, a un anno dalla morte del fratello Stefano, arrestato il 15 ottobre a Roma e morto dopo qualche giorno in circostanze mai chiarite. Cucchi, commentando il risarcimento di 2 milioni di euro ottenuto dalla famiglia di Federico Aldrovandi, morto durante un fermo di polizia a Ferrara, ha affermato: "Il risarcimento che chiedo allo Stato e' semplicemente la verita', verita' da cui oggi siamo lontani". "Paragonare un risarcimento economico a una vita umana mette davvero tristezza - ha detto - ma e' importante come segnale, e' un modo dello Stato per ammettere che al proprio interno qualcosa non ha funzionato e quel qualcosa e' costato la vita a qualcuno. E' quasi un modo di chiedere scusa, allora assume un contesto diverso. Un risarcimento per la nostra famiglia? Noi siamo all'inizio di questo percorso, parlarne mi sembra talmente impensabile. Il risarcimento che chiedo allo Stato e' la verita', da cui oggi siamo lontani". "Ho l'impressione che arriveremo alla fine di un processo - ha detto ancora Ilaria Cucchi - in cui verra' fuori una qualche giustizia di comodo ma non la verita' su cio' che e' successo a mio fratello'. Ilaria Cucchi ha scritto un libro sulla morte di Stefano: 'Mio fratello aveva sbagliato, ma aveva una famiglia alle spalle, normale. E' stato inghiottito dalle istituzioni, e dopo sei giorni e' morto in condizioni disumane. Mio fratello aveva sbagliato, sono la prima a dirlo, ma chi deve rispettare le leggi deve tutelare l'essere umano. Non esiste la pena di morte in Italia, nel caso di mio fratello e' stata applicata'. Infine e' tornata sulla polemica con il sottosegretario Giovanardi che disse a Radio 24 che Cucchi era morto 'perche' anoressico e tossicodipendente e la droga ha rovinato la sua vita': 'Non c'e' mai stato un vero chiarimento tra di noi - ha detto Ilaria Cucchi - Giovanardi mi telefono' cercando di spiegarmi il senso delle sue parole. Ma continuo a pensare che siano state parole, oltre che false, inopportune nei confronti di una famiglia che stava soffrendo e di una persona che non poteva difendersi piu'. Mio fratello non e' morto perche' era tossicodipendente o perche' si faceva gli spinelli a 16 anni, mio fratello e' stato ucciso, e' una cosa diversa'. 12-10-2010 18:44 ITALIA/Droghe, l'esperto: oggi va di moda la 'bulimia dello sballo' Dal tossicodipendente fedele a una sola droga agli amanti dell'abbinamento fisso, fino ad arrivare alla 'bulimia dello sballo'. Sostanze mischiate a caso, combinazioni infinite dall'effetto imprevedibile, in cui cambiano gli ingredienti del cocktail, ma non l'obiettivo finale: "Alterarsi profondamente, per poi tornare alla routine di tutti i giorni". Cosi', a cavallo tra secondo e terzo millennio, e' cambiata la schiavitu' dagli stupefacenti. Oggi il must e' il policonsumo, un fenomeno che si allarga ed evolve, ma "esiste da anni", assicura Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze dell'Asl di Milano, dopo la morte del 19enne bolognese ucciso da un mix di alcol, anfetamine e ketamina. Enrico, l'ultima vittima di una moda killer, entrato in coma sabato in discoteca. "Tra chi arriva ai nostri servizi - spiega Gatti all'Adnkronos Salute - non esiste piu' una sola persona che abusi di un'unica sostanza". E se e' vero che "vediamo pazienti che hanno gia' problemi" conclamati di dipendenza dalla droga, ormai la mania dello 'sballo multiplo' si inserisce in contesti sempre piu' normali. Almeno in apparenza. "Piu' che le droghe in se', quello che sta cambiando e' il modo di intenderle", riflette l'esperto che da anni monitora l'evoluzione della galassia droga attraverso l'osservatorio Prevolab, nato da un accordo di programma tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Lombardia, e gestito proprio dal Dipartimento dipendenze patologiche dell'Asl meneghina. Gli ultimi dati disponibili sono le proiezioni per il 2012: rispetto al 2009, fra due anni gli italiani che abusano di cocaina aumenteranno del 4% a 700 mila (2,2% della popolazione tra 15 e 54 anni); i consumatori di eroina saliranno a 170 mila (+40%, lo 0,5% dei 15-54enni); quelli di cannabinoidi registreranno un +20% a 5,1 milioni (15,9% degli italiani nella fascia d'eta' considerata); quelli di amfetaminici e derivati del 25% a 210 mila (0,65%). L'identikit del nuovo tossicodipendente, insomma, non ha piu' nulla a che vedere con l'eroinomane degli anni '70-'80 e ha ben poco da spartire anche con il cocainomane di un decennio fa. "In passato la dipendenza dalla droga era qualcosa che faceva fare una vita diversa", spesso ai margini della societa', ricorda Gatti. Poi, nell'era di coca, stupefacenti da discoteca e pillole dell'amore, "drogarsi e' diventata una forma di doping della vita quotidiana": un 'aiutino' per illudersi di poter competere sul lavoro, nel tempo libero e perfino a letto con performance da medaglia d'oro. "Ora le cose sono ancora cambiate", nota Gatti. "Oggi se assumi sostanze conduci una vita assolutamente normale, in cui la droga non entra. Poi, un giorno che decidi tu, prendi qualcosa - non importa cosa - che possa alterarti profondamente. Quindi riprendi la vita di tutti i giorni". E questa, precisa l'esperto, "e' una situazione in cui una sostanza vale l'altra, alcol compreso. Tutto quindi si puo' mischiare, anche se non si sa bene cosa e che effetto fara'". Il nuovo volto della droga "non ha piu' a che fare con la tossicodipendenza vera e propria", insiste lo specialista dell'Asl di Milano. "Non si utilizzano piu' abbinamenti specifici tipo alcol-eroina, alcol-cocaina, ero-coca-cannabis, combinazioni meditate dettate dalla voglia di 'gustarsi' l'effetto associato a una o all'altra sostanza. Piuttosto, si combina tutto in maniera indifferente. Perche' l'unico scopo e' alterarsi il piu' possibile", perdere il contatto con la realta', almeno per un attimo. "Ma proprio perche' si mischia tutto, nessuno sa esattamente cosa e in che dosaggi compra, ne' puo' prevedere l'effetto delle sostanze assunte insieme". Il rischio di questi 'viaggi', insomma, e' non riuscire piu' a tornare, secondo Gatti. 12-10-2010 18:43 ITALIA/Droga, Giovanardi chiede test per Belen "Belen? Prima di condurre Sanremo accetti di fare il test. Dimostri che con la droga non ha nulla a che fare. Sarebbe un bel segnale per i nostri giovani e l'Italia seria apprezzerebbe". In un'intervista ad 'A', Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, svaria dal Parlamento alla Rai. "Pongo un problema vero, reale. E credo - insiste Giovanardi - che insieme a me dovrebbero porselo anche i vertici della tv pubblica. Mauro Masi, il direttore generale della Rai, ha parlato del festival e ha promesso che sara' attento a costi e a protagonisti. Beh, credo che di fronte a un no di Belen una valutazione piu' approfondita andrebbe fatta". Il sottosegretario non si ferma: "Chi prende soldi dalla tv pubblica deve fare il test: conduttori, giornalisti, presentatori... Vedrete, faro' fare pipi' a Giovanni Floris e Michele Santoro, Mario Orfeo e Bianca Berlinguer, Antonella Clerici e Massimo Giletti". Insomma, "tutti in fila a fare il test: senza guardare in faccia a nessuno, senza preoccuparmi di quanto guadagnano e di chi sono amici... E chi risulta positivo va in panchina. Subito in panchina. Altrimenti qualcuno mi dovra' spiegare perche' un tennista che si droga non puo' piu' giocare e un conduttore puo' ancora condurre. Io dico: se sei drogato, niente contratto". La deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni critica il sottosegretario. "Ma certo, perche' no? -domanda provocatoriamente Farina Coscioni- e perche' limitarsi alla sola condanna alla disoccupazione? Perche' non metterli ai ceppi ed esibirli a pubblico ludibrio? E perche' limitarsi ai soli conduttori, giornalisti e presentatori? Perche' non estendere il provvedimento a tutti - ma davvero tutti - coloro che lavorano in Rai? Il presidente, il dg, i componenti del CdA..." "E perche' il solo test per la cocaina, l'hashish o la marijuana? Propongo di estendere la proposta Giovanardi anche a chi d'abitudine consuma super-alcolici e fuma oltre venti sigarette al giorno. Chi fa uso massiccio di pillole contro l'ansia e l'insonnia… I casi sono due: o il sottosegretario Giovanardi e' a caccia di facile pubblicita', e allora la migliore risposta e' ignorarlo e ignorare le sue stravaganti - e mi limito a definirle tali - proposte. Oppure quello che dice e' espressione di una filosofia che anima il governo di cui Giovanardi fa parte". "Tra qualche settimana avra' luogo a Chianciano il congresso di Radicali Italiani, all'insegna dell'antiproibizionismo: in materia di droga, di rapporti con le persone, di ricerca scientifica. Sapremo trovare quelle proposte politiche e quelle alternative allo 'Stato etico' cosi' rozzamente prefigurato da Giovanardi, alfiere del divieto di tutto e della punizione a qualsiasi cosa si opponga alla 'norma' autorizzata. Per ora -conclude la parlamentare radicale- limitiamoci a dire che Giovanardi e' la conferma di come la parola possa essere piu' veloce del pensiero'. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------