====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-40.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-40.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 28-09-2010 al 04-10-2010 2010-40 (Anno X) ARTICOLI - La cospirazione della cannabis http://droghe.aduc.it/articolo/cospirazione+della+cannabis_18198.php - Legalizzazione cannabis, contribuenti Usa risparmierebbero 17,4 miliardi di dollari ogni anno http://droghe.aduc.it/articolo/legalizzazione+cannabis+contribuenti+usa_18189.php - I vizi legali in Germania costano alla collettività 60 miliardi di euro http://droghe.aduc.it/articolo/vizi+legali+germania+costano+alla+collettivita+60_18176.php NOTIZIE -ITALIA/Tossicodipendenti. Aumentano quelli con problemi psichiatrici http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+aumentano+quelli+problemi_120339.php -ITALIA/Droga e prevenzione. Campagna nelle Marche http://droghe.aduc.it/notizia/droga+prevenzione+campagna+nelle+marche_120338.php -ITALIA/Droga: Giovanardi ai dj: dite no allo sballo http://droghe.aduc.it/notizia/droga+giovanardi+ai+dj+dite+no+allo+sballo_120337.php -ITALIA/Tossicodipendenza, no a commissione speciale in Umbria http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+no+commissione+speciale+umbria_120332.php -AUSTRIA/Trasporto stradale: poco utili le misure anti alcol http://droghe.aduc.it/notizia/trasporto+stradale+poco+utili+misure+anti+alcol_120327.php -AFGHANISTAN/Droga, fratello del presidente Karzai: non sono un narcos http://droghe.aduc.it/notizia/droga+fratello+presidente+karzai+non+sono+narcos_120318.php -USA/Cannabis, depenalizzato il possesso personale in California http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+depenalizzato+possesso+personale_120314.php -MESSICO/Guerra alla droga, decine di morti e turisti rapiti http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+decine+morti+turisti+rapiti_120315.php -ITALIA/Droga. Polizia nelle scuole di Mestre: 42 perquisizioni per 3,6 grammi di marijuana http://droghe.aduc.it/notizia/droga+polizia+nelle+scuole+mestre+42+perquisizioni_120304.php -ITALIA/Droga, il Governo rilancia la produzione della sostanza che uccide di più http://droghe.aduc.it/notizia/droga+governo+rilancia+produzione+della+sostanza_120302.php -GIAPPONE/Guerra al tabacco: prezzo sigarette +40% http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+al+tabacco+prezzo+sigarette+40_120291.php -VENEZUELA/Narcotrafficante dava tangenti ai funzionari di Chavez http://droghe.aduc.it/notizia/narcotrafficante+dava+tangenti+ai+funzionari+chavez_120284.php -AFGHANISTAN/Oppio, produzione calata del 50%, ma il valore aumentato del 38% http://droghe.aduc.it/notizia/oppio+produzione+calata+50+ma+valore+aumentato+38_120281.php -SPAGNA/Tracce di droghe illegali nelle acque di un parco naturale http://droghe.aduc.it/notizia/tracce+droghe+illegali+nelle+acque+parco+naturale_120270.php -/Attenzione ai narco-Stati: allarme dal presidente del Salvador http://droghe.aduc.it/notizia/attenzione+ai+narco+stati+allarme+dal+presidente_120269.php -ITALIA/Cannabis, in carcere vicesindaco di Cisliano (MI) per coltivazione domestica http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+carcere+vicesindaco+cisliano+mi_120268.php -MESSICO/Guerra alla droga, ministro messicano degli Esteri: siamo un esempio virtuoso http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+ministro+messicano+esteri+siamo_120247.php -ITALIA/Cocaina, il Dipartimento antidroga lancia "Zero Coca" http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+dipartimento+antidroga+lancia+zero+coca_120246.php -ITALIA/Cocaina 'causa 10% dei ricoveri per problemi al cuore nei giovani' http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+causa+10+dei+ricoveri+problemi+al+cuore+nei_120241.php -MESSICO/Droga, aveva sostituito sindaco minacciato di morte dai cartelli: ucciso http://droghe.aduc.it/notizia/droga+aveva+sostituito+sindaco+minacciato+morte+dai_120239.php -/Cannabis efficace contro problemi alle vie urinarie causati dalla sclerosi multipla http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+efficace+contro+problemi+alle+vie+urinarie_120235.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 10/01/2010 al 04/10/2010 sequestri droghe leggere (kg) 7.000 droghe pesanti (kg) 6.233 dosi droghe sintetiche 1.511.906 piante di cannabis 4.576.450 flaconi di metadone 11.405 vittime morti 43 feriti 2 arresti 6.325 giorni di reclusione 5.190 riepilogo settimanale   28/09/2010- 04/10/2010 sequestri droghe leggere (kg) 108 droghe pesanti (kg) 101 dosi droghe sintetiche 4.000 piante di cannabis 35.000 vittime arresti 95 giorni di reclusione 70 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 03-10-2010 11:05 La cospirazione della cannabis Il 2 novembre i californiani voteranno la Proposition 19 per decidere se legalizzare o meno produzione, vendita e consumo di marijuana. Se l'iniziativa sara' approvata cambiera' l'asse del dibattito sulla proibizione delle droghe nel mondo e a molti Paesi, tra cui in modo particolare al Messico, sara' offerta una via d'uscita dalla violenza, finora sterile, della guerra contro le droghe. Per il Messico, i costi di questa guerra sono aumentati a livelli molto alti: piu' di 28.000 morti dalla fine del 2006, 10.000 milioni di dollari ogni anno in sicurezza, danno all'immagine internazionale del Messico, sempre piu' casi di violazione dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza e dell'Esercito. E la criminalita', invece di calare, cresce in quantita' e brutalita'. Da diverso tempo sosteniamo che il Messico debba legalizzare la marijuana e le altre droghe, stabilendo regole distinte rispetto ai pericoli sanitari e sociali di ognuna di queste. La discussione e' fallita fino ad oggi perche' si dovrebbe farlo senza includere gli Stati Uniti, leader del consenso proibizionista mondiale e che in materia ha molta voce. Il problema delle droghe in Messico e negli Stati Uniti ha le facce della stessa moneta: il nostro Paese consuma e traffica cosi' come gli statunitensi consumano e distribuiscono. Per cui il dibattito sulla legalizzazione non puo' esserci senza coinvolgere entrambe le nazioni. La Proposition 19 apre uno spazio mai visto prima in questo percorso. La California e' predominane nell'ambito dei rapporti tra i due Paesi, non solo perche' e' lo Stato piu' grande dell'Unione americana, ma anche perche' e' il maggiore nei rapporti di integrazione economica ed umana con il Messico. Il commercio tra noi e' enorme, un gran numero di californiani e' messicano o di origine messicana, e sono californiani una gran parte di coloro che dagli Stati Uniti vengono a visitare il Messico. L'approvazione della Proposition 19 stabilizzera' un prima e un dopo del dibattito, del problema e della soluzione. Se la California legalizza la marijuana al nord della frontiera, potra' il Messico continuare a dare la caccia alle auto e sequestrare carichi di marijuana nel sud? La possibilita' che la California legalizzi la marijuana coincide con il dibattito, ogni volta piu' animato, sulla legalizzazione in Messico. Quest'estate, la nostra rivista “Nexos”, ha chiesto a sei dei principali concorrenti per la presidenza del Messico se si dovessero legalizzare alcune droghe, di farlo prima della California. Con diverse motivazioni, quattro di essi hanno detto di si'. Agli inizi di agosto, in un dibattito pubblico avviato dal presidente Felipe Calderon, uno dei firmatari di questo articolo ha domandato se non fosse giunto il momento di aprire una seria discussione. La risposta di Calderon e' stata sorprendentemente aperta e disponibile: “E' un dibattito fondamentale. Dobbiamo analizzare con cura i pro e i contro, e le argomentazioni di entrambe le posizioni”. Un numero ogni volta maggiore di messicani famosi appoggia una qualche forma di legalizzazione delle droghe. L'ex-presidente Ernesto Zedillo e Vicente Fox, i romanzieri Carlos Fuentes e Angeles Mastretta, il premio Nobel della chimica Mario Molina e l'attore Gael Garcia Bernal, tra gli altri, si sono espressi in questo senso. I sondaggi mostrano ogni volta che sempre piu' messicani sono disposti a prendere in considerazione la legalizzazione. Durane gli ultimi mesi, per promuovere la discussione di un libro su quale futuro si vorrebbe per il Messico, gli autori di questo articolo hanno visitato piu' di 25 citta' nei 32 Stati della Repubblica, e hanno avuto incontri con studenti, imprenditori, insegnanti, politici locali e giornalisti. Possiamo dedurne che c'e' stata una modifica sostanziale nell'attenzione pubblica verso la materia. Ogni volta che abbiamo sottoposto al voto l'idea di legalizzare le droghe, in sale piene di studenti e insegnanti, la risposta quasi sempre e' stata enormemente favorevole, perlomeno rispetto alla depenalizzazione della marijuana. Nel numero di ottobre che uscira' fra poco, la rivista “Nexos” prendera' esplicita posizione a favore della legalizzazione delle droghe, con l'appoggio di un ampio e dettagliato dossier sullo stato della discussione mondiale, considerando il grande fiasco dell'opzione punizionista e proibizionista. Il problema del Messico e', per cominciare, un problema di salute pubblica, come in tutti i Paesi. La proibizione impedisce una politica sanitaria completa sulle droghe perche' nega' la realta': impossibile pensare ad un mondo senza droghe, possiamo solo pensare un mondo capace di controllarne l'uso libero e razionale. Pero' il problema del Messico e' anche, con particolare urgenza, un problema di sicurezza: la proibizione ne e' causa, a partire dalla persecuzione del narcotraffico. Concedere rendite eccessive favorisce il crimine. Per Paesi come il Messico, la sfida sulla sicurezza certamente ha origine nella debolezza istituzionale del proprio Stato di diritto. Ma si spara a vuoto grazie alle rendite che il narcotraffico ottiene grazie al mercato illegale. Sono queste rendite che permettono al crimine organizzato di corrompere, reclutare e armarsi a dismisura. L'Ufficio di Politica nazionale sul Controllo delle Droghe della Casa Bianca, dice che il 60% dei traffici dei cartelli che entrano in Usa riguarda la marijuana. Qualcuno sostiene che questa cifra sia inferiore alla realta', ma la cannabis e' senza dubbio preponderante nel business messicano, e la legalizzazione potrebbe far sparire una parte significativa del commercio illegale. La proibizione, dice l'editoriale di “Nexos” che sara' pubblicato a ottobre, “e' quella che fa si' che un chilo di marijuana in Messico vale 80 dollari mentre il medesimo chilo vale 2.000 dollari in California; che un chilo di cocaina, in una citta' di frontiera messicana vale 12.500 e 26.500 nella dirimpettaia citta' americana di frontiera; che un chilo di eroina valga in Messico 35.000 dollari mentre negli Stati Uniti ne vale 71.000. Abolire la proibizione, legalizzare le droghe, e' un cammino sicuro per la diminuzione delle esuberanti rendite del traffico e la riduzione, intanto, del potere criminale dei narcotrafficanti”. La legalizzazione della marijuana liberera' risorse sia umane che finanziarie in modo che il Governo messicano possa controllare e perseguire altri crimini che, attribuiti ai narcotrafficanti, sono quelli per cui ogni giorno perdono la vita molti messicani: sequestri, estorsioni, furti di auto e in case, i furti lungo le strade e le sparatorie lungo le strade che provocano ogni volta sempre piu' feriti e morti innocenti. Liberato dalle esigenze della guerra contro le droghe, il Messico potra' concentrare le proprie energie per ridurre il crimine violento. In teoria, gli argomenti a favore della legalizzazione della marijuana si possono applicare a tutte le droghe. Crediamo che i medesimi benefici si avrebbero applicandoli alla cocaina in polvere (che non si produce in Messico, ma e' inviato nel resto dell'America Latina e negli Stati Uniti attraverso il nostro territorio), eroina (prodotta nelle montagne di Sinaloa, Chihuahua e Durango) e metamfetamine (fatte localmente con prodotti importati dalla Cina). Pero' dobbiamo essere realisti e dobbiamo pensare a cambiamenti graduali. Sembrerebbe piu' intelligente e piu' vivibile procedere passo dopo passo verso una piu' ampia legalizzazione, cominciando con la marijuana, e solo in un secondo momento con l'eroina (che ha un minor mercato in Messico ed e' controllabile dallo Stato), andando piu' veloci, quando Washington sara' pronta, con la cocaina e le altre droghe sintetiche. Per ora uniformiamoci al voto della California. Se i nostri vicini del nord decidono di approvare la Proposition 19, il nostro Governo avra' due opzioni: procedere in modo unilaterale con la legalizzazione -con la California ma non Washington- o sperare, approvando la scelta californiana per costituire una forte lobby verso il Governo degli Stati Uniti e raggiungere un cambiamento piu' ampio nella politica sulle droghe. In entrambi i casi, l'approvazione dell'iniziativa rafforzera' l'autorita' morale del presidente Calderon per fare pressione sul presidente Obama. Il nostro presidente potra' dire agli Stati Uniti: “Abbiamo pagato un costo enorme per una guerra che la maggior parte della popolazione rifiuta. Perche' non lavoriamo insieme, Paesi produttori e consumatori, ed elaboriamo una strategia che non sia come quella della proibizione dell'alcool, prima di pentirci del nostro limite nel vedere avanti?”. (articolo tradotto dal quotidiano El Pais del 02/10/2010, scritto da Héctor Aguilar Camín, scrittore messicano, e Jorge G. Castañeda, ex Cancelliere messicano, docente all'Universita' di New York e alla Universidad Nacional Autónoma de México)     redazione 30-09-2010 16:18 Legalizzazione cannabis, contribuenti Usa risparmierebbero 17,4 miliardi di dollari ogni anno Un nuovo rapporto del Cato Institute rivela che la legalizzazione e regolamentazione della cannabis potrebbe far risparmiare ai contribuenti statunitensi qualcosa come 17,4 miliardi di dollari. La legalizzazione di tutte le droghe porterebbe invece a un risparmio complessivo di 88 miliardi di dollari. Lo studio, intitolato "L'impatto fiscale della fine del proibizionismo sulle droghe", stima che la tassazione della cannabis -alla stregua dell'alcool- potrebbe portare a entrate fiscali per 8,7 miliardi di dollari l'anno. Porre fine alla proibizione della cannabis, inoltre, farebbe risparmiare oltre 9 miliardi di dollari ogni anno destinate oggi alle autorità di polizia. Jeffrey Miron, docente presso la Harvard University e coautore dello studio, ha presentato i risultati in un editoriale sul quotidiano Los Angeles Times, dichiarandosi favorevole a porre fine al proibizionismo sulla marijuana e sulle altre droghe. Miron parla soprattutto ai repubblicani, generalmente meno favorevoli alla legalizzazione, asserendo che il proibizionismo contraddice tutti i principi del conservatorismo Usa. "Il proibizionismo (sulle droghe) è fiscalmente irresponsabile", scrive Miron. "La legalizzazione potrebbe aiutarci nella guerra al terrorismo... e rafforzerebbe le argomentazioni dei conservatori contro le proposte per limitare l'accesso alle armi da fuoco".  "Il proibizionismo sulle droghe è difficilmente conciliabile con la nozione di uno Stato leggero, non invasivo, cosi' come prevede la Costituzione", continua il docente di Harvard. "Certo, le droghe possono danneggiare anche persone terze e innocenti, ma lo stesso accade con l'alcool, le automobili e molti altri prodotti legali. Coerenza vorrebbe che trattassimo le droghe come questi altri beni, il che significa mantenerli legali e punirne l'uso irresponsabile, come ad esempio guidare sotto l'influenza (di alcool o droghe)". "Nel sostenere la legalizzazione delle droghe, i conservatori potrebbero persino beneficiarne alle urne. Molti elettori ritengono che le politiche conservatrici siano confuse, contraddittorie e ipocrite" a causa della pesantissima ingerenza del pubblico nella sfera privata in materia di droghe, conclude Miron. Nel 2009, uno studio di una commissione statale della California, la Board of Equalization and Taxation, aveva stimato che la legalizzazione della cannabis porterebbe nelle casse dello Stato -quasi in bancarotta- circa 1,4 miliardi di dollari ogni anno. A novembre, gli elettori californiani dovranno esprimersi su un referendum per la legalizzazione della cannabis. E un nuovo sondaggio rivela che continua a crescere il consenso per la legalizzazione. Secondo l'istituto demoscopico Field Poll, il 49% degli intervistati ha affermato di voler votare "sì" alla Proposition 19, contro il 42% dei "no". I favorevoli sono soprattutto democratici e indipendenti. Altri sondaggi pubblicati la scorsa settimana confermano il consolidarsi di una maggioranza contraria al proibizionismo: per Public Policy Polling, il 47% dei californiani è favorevole e solo 38% di contrario alla legalizzazione; per Survey USA Poll, i contrari sarebbero invece il 43%, contro il 47% dei favorevoli. Per il sito PollTracker.com, che aggrega tutti i sondaggi sull'argomento, i sostenitori di Prop 19 superano i contrari di 7 punti percentuali (47% contro 40%).     Pym 28-09-2010 17:25 I vizi legali in Germania costano alla collettività 60 miliardi di euro Gioco d'azzardo; alcol; fumo. La dipendenza da uno o più di questi "vizi" costa caro al singolo e alla società. Secondo varie stime, in Germania ci sono 150mila-400mila giocatori compulsivi. Il loro apporto al bilancio del gioco d'azzardo è del 56,4% benché siano solo l'11% dei giocatori, dice il professor Michael Adams di Amburgo. Oltre alle somme perse, ci sono i costi sociali in termini di trattamenti psichiatrici, perdita di produttività, lotta alla criminalità. E' difficile quantificarli, anche perché i confini tra le dipendenze non sono netti. Succede, infatti, che al vizio del gioco si sommi quello dell'alcol: il 10% degli alcolisti è giocatore morboso e il 38% dei giocatori s'attacca alla bottiglia. Per gli alcolisti -da 1,3 a 2,5 milioni- i costi sociali sono più facili da calcolare. Si arriva a 27 miliardi di euro l'anno, sostiene Adams, tenuto conto di cirrosi epatiche, incidenti stradali, ricoveri. In più, bisogna considerare il capitale lavoro perso, i prepensionamenti, i 70.000 morti l'anno con la dispersione di un buon bagaglio di conoscenze professionali. Per il vizio del tabacco il quadro è simile. I fumatori malati e quelli che escono in anticipo dal mondo del lavoro costano 33 miliardi di euro. Per dare un'idea: nel 2009 il fatturato dell'industria del tabacco ammontava a 23 miliardi. Queste le cifre del professor Adams. C'è da precisare che da vari anni il consumo di alcol e tabacco è in continuo se pur leggero calo. Ma come incidere di più su questo stato di cose? Le proposte degli esperti vanno nella direzione di un drastico aumento delle imposte su alcolici e tabacchi, in modo da penalizzare seriamente consumatori e produttori. La responsabile governativa per le politiche delle droghe, Mechthild Dyckmans, non è però di questo avviso. "Intanto, l'imposta sui tabacchi è già stata aumentata più volte negli ultimi anni, e quella sugli alcolici colpirebbe tutti i consumatori, non solo gli alcolisti responsabili dei maggiori costi sociali". Adams insiste sul fatto che i prezzi alti scoraggerebbero soprattutto i giovanissimi che sono i soggetti da tutelare meglio, e cita il successo ottenuto con l'aumento delle imposte sugli alcopops nel 2004: da allora, le bevande tanto amate dagli adolescenti hanno perso fascino e terreno. In quanto ai giocatori compulsivi, lui e i suoi colleghi vedrebbero di buon occhio il divieto delle macchinette, che da sole ingoiano 3 miliardi di euro l'anno. (articolo di Paul-Nikolas Hinz, pubblicato sul quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung del 26 settembre)     redazione ------------------------------------------- NOTIZIE 04-10-2010 19:31 ITALIA/Tossicodipendenti. Aumentano quelli con problemi psichiatrici Aumentano i tossicodipendenti affetti da problemi psichiatrici, l'alcol e' la sostanza piu' usata da persone con problemi psichici e al Nord si registra il maggior numero di pazienti in carico presso le strutture sanitarie preposte (Psichiatria, SerT e Comunita' terapeutiche). Sono i dati emersi dalla Ricerca Paddi (Psychiatric and Addictive Dual Diagnosis in Italy) presentata oggi presso l'Universita' degli Studi di Milano-Bicocca, nel corso del meeting Bridging the gap between science and practice in the addiction field organizzato dall'International Society of addiction medicine (Isam) in programma fino al 7 ottobre. La ricerca, coordinata da Massimo Clerici del Dipartimento di Neuroscienze e tecnologie biomediche dell'Universita' di Milano-Bicocca, in collaborazione con la Societa' italiana di Psichiatria delle Dipendenze, e' stata condotta presso i Dipartimenti di salute mentale italiani (Dsm) e presso le Comunita' terapeutiche italiane. "Quella della doppia diagnosi - spiega Clerici -, la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive e di un altro disturbo psichiatrico, e' un'emergenza diffusa, che impone una svolta nella modalita' della presa in carico e dell'assistenza. Di notevole interesse e' il dato che solo un quarto degli utenti dei programmi tradizionali si sia rivolto a servizi ambulatoriali specialistici per problemi psicologici, dimostrando quanto le problematiche di ordine psichico non vengano riconosciute nel momento in cui i pazienti vengono presi in carico dai servizi". Sono stati 38 i Dsm (21 al Nord, 5 al Centro e 12 al Sud) che hanno preso parte alla ricerca. Degli 82.064 utenti in carico presso i Dsm, 3.191 sono pazienti con doppia diagnosi. Dei 2.486 presi in esame, il 39 per cento e' affetto da disturbi della personalita', il 28 per cento da disturbi psicotici, il 17 per cento da disturbi dell'umore, il 10 per cento da disturbi nevrotici e il 6 per cento da altre patologie. Tuttavia, solo il 50 per cento dei pazienti si e' rivolto ad un servizio per problemi legati all'uso di sostanze. L'eta' media dei pazienti con doppia diagnosi (Dd) e' di 39 anni per gli uomini e di 42 per le donne. Il rischio di sviluppare una dipendenza tra i pazienti con doppia diagnosi appare legato all'eta' dell'utente (lasciando ipotizzare processi di cronicizzazione) e al posto in cui si vive. Risiedere in una regione del Centro o del Sud, infatti, aumenta significativamente il rischio di sviluppare una sindrome da dipendenza. Le variazioni tra diverse aree geografiche possono essere spiegate in termini sia di caratteristiche sociali individuali (es. poverta', disoccupazione, non essere coniugati, ecc.) sia a livello geografico (es. deprivazione sociale, ondate migratorie, disponibilita' di sostanze, stigma, ecc.). Aumentano le probabilita' di ricevere un trattamento per uso di sostanze dalle strutture preposte se la patologia e' meno grave. La ricerca presso le Comunita' terapeutiche italiane e' stata condotta in 22 centri, e sono stati reclutati 269 utenti. Il tasso di risposta e' stato pari all'89 per cento. Di questi, il 40 per cento e' in doppia diagnosi, il 35 per cento in Programma tradizionale (Pt), il 13 per cento in accoglienza e il 12 per cento Dd in Pt. Il 24,6 per cento dei pazienti intervistati (DD) e' affetto da Epatite B, il 44,9 per cento da Epatite C e il 10,1 per cento da HIV. Il 60 per cento non ha una famiglia propria, ma vive in quella di origine. Il 12,3 per cento e', al momento dell'intervista, in liberta' condizionata, in regime di sospensione o di misura alternativa di una pena. E il 60 per cento ha un basso livello di istruzione. Tra le sostanze piu' usate vi e' l'alcol, seguono cannabis e cocaina. Gli utenti DD hanno un'elevata frequenza di disturbi dell'umore e di personalita' e sono complessivamente caratterizzati da un'eta' media maggiore, una minore autonomia, anche economica, con significativi problemi lavorativi, ed una piu' grave situazione medica, in parte correlabile ad una piu' frequente comorbidita' con malattie infettive. 04-10-2010 19:26 ITALIA/Droga e prevenzione. Campagna nelle Marche Secondo lo Studio Espad Italia, sono almeno il 30% i giovani marchigiani dai 15 a 19 anni che hanno consumato cannabis almeno una volta nella vita, percentuale che oscilla tra il 64,1% e il 61,4% per quando riguarda il tabacco, e dal 6,1 al 5% per la cocaina. Nonostante un trend in lieve diminuzione nel 2009 rispetto al 2008, nella stessa fascia di eta' variano dal 24,3% al 22,1%, quelli che hanno fumato cannabis negli ultimi 12 mesi, e dall'83,9 all'82,5% quelli che hanno consumato alcol, con prevalenze cha aumentano con l'eta'. Per prevenire le dipendenze giovanili, la Regione Marche ha lanciato oggi una campagna d'informazione rivolta ai genitori degli adolescenti, che possono rivolgersi a personale specializzato per chiedere supporto e consiglio, qualora scoprano comportamenti a rischio nei loro figli. L'iniziativa, illustrata oggi in una conferenza stampa ad Ancona, e' stata denominata 'Chi ama chiama' e consiste nell'attivazione di un numero verde gratuito: 800 01 2277, cui risponderanno tre esperti appositamente formati per interpretare i segnali di disagio dei giovani, e indirizzare i genitori verso centri territoriali specializzati, qualora ne ravvisino la necessita'. 'L'idea di base dalla campagna, realizzata in collaborazione con l'assessorato alla salute - ha rilevato oggi l'assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi - e' quella di non drammatizzare il fenomeno, ma neppure di sottovalutarlo, e riguarda l'abuso di droghe, alcol, tabacco, cibo, gioco d'azzardo, internet e computer, televisione e acquisti'. A partire da oggi fino a marzo dell'anno prossimo, l'iniziativa sara' promossa attraverso manifesti, spot radiotelevisivi diversificati per mamma e papa', e inserzioni nei quotidiani locali, per un investimento totale di 176mila euro, comprendente anche l'erogazione di servizi attraverso personale specifico che si rechera' nei consultori familiari. Il numero verde sara' attivo dalle 9:30 alle 18:30, e servira' anche a monitorare nel tempo il fenomeno delle dipendenze, offrendo agli operatori importanti suggerimenti per migliorare il servizio. 04-10-2010 19:19 ITALIA/Droga: Giovanardi ai dj: dite no allo sballo Un appello ai Dj ('dicano ai giovani un chiaro 'no' alla cultura dello sballo') ma anche alla magistratura, 'affinche' intervenga per reprimere situazioni che mettono a rischio la vita dei giovani'. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile del Dipartimento nazionale antidroga, commenta all'agenzia stampa Adnkronos il rave party della notte scorsa a Fara Sabina, vicino a Rieti, nel corso del quale una ragazza e' entrata in coma dopo un malore dovuto al consumo di droga e alcool. 'Ci sono Dj che condividono la nostra battaglia contro la droga. E' a loro che mi rivolgo affinche' promuovano culture che negano lo sballo', rileva. 'Certi fenomeni, pero' -avverte Giovanardi- devono essere repressi dalla magistratura. E' necessario punire severamente gli organizzatori di manifestazioni che mettono a repentaglio la vita dei giovani. Non si sottovaluti un fenomeno che e' devastante'. 04-10-2010 14:37 ITALIA/Tossicodipendenza, no a commissione speciale in Umbria Il problema delle tossicodipendenze in Umbria sara' affrontato da una commissione d'inchiesta piuttosto che da una speciale, piu' complessa e da istituire con legge, come chiedevano i consiglieri di opposizione, a cominciare da Franco Zaffini (Pdl). La soluzione, maturata all'unanimita' in terza commissione, e' stata suggerita - come riferisce un comunicato della Regione - da Damiano Stufara (Prc) che, sottolineando la validita' della commissione d'inchiesta, piu' snella nelle procedure di nomina e di funzionamento rispetto ad una commissione speciale, ha definito, 'importante conoscere il gravissimo fenomeno delle tossicodipendenze in Umbria ed individuare azioni concrete per contenerlo'. Favorevole alla soluzione, di fatto accettata da tutti i commissari, si e' dichiarato lo stesso Zaffini, che ha preso atto con favore della unanime volonta' di istituire l'organismo, 'su un problema tanto evidente e grave come la tossicodipendenza in Umbria'. La terza commissione, su proposta del presidente, Massimo Buconi, ha poi deciso di ascoltare, nella seduta di lunedi' prossimo, il Forum regionale del terzo settore. 04-10-2010 13:57 AUSTRIA/Trasporto stradale: poco utili le misure anti alcol In Austria chi viene scoperto a guidare con un tasso alcolemico tra lo 0,8 e l'1,2 per mille è sottoposto a sanzioni severe. Ma una ricerca di sei istituti di psicologia del trasporto conclude che il "pacchetto sicurezza", adottato nel settembre 2009, ha inciso poco sul numero di incidenti stradali. Nei primi cinque mesi d'applicazione non c'è stato l'atteso robusto calo, ma solo un modesto -1,5% a fronte di un consistente -5,4% di sinistri per altre cause. Risultato magro, tenuto conto che in tempi di crisi vengono ridotti i consumi d'alcol e gli spostamenti nel tempo libero. Scarsa efficacia, dunque, sia dei previsti colloqui tra operatori del soccorso stradale e automobilisti inadempienti, sia del martellamento di messaggi terrorizzanti come quelli sui pacchetti di sigarette, utili solo a irrobustire l'opinione dei nemici dell'alcol e del fumo, dice il responsabile della ricerca, Gregor Bartl. L'alternativa? Chi guida con l'1,2 per mille d'alcol nel sangue dovrebbe essere costretto a frequentare un corso di riabilitazione a carattere psicologico: una misura terapeutica già adottata e che ha dimostrato d'essere capace di ridurre il rischio d'incidente del 50%. 04-10-2010 09:31 AFGHANISTAN/Droga, fratello del presidente Karzai: non sono un narcos Il governatore della provincia di Kandahar e fratello del presidente afgano, Ahmed Walid Karzai, rivendica la sua onestà e, dopo anni di sospetti e accuse nei suoi confronti, professa la sua "totale innocenza": "Non sono un trafficante di droga, non lo sono mai stato e mai lo saró", ha detto in un colloquio con il quotidiano britannico The Independent. Ahmed Walid Karzai ha ricevuto una lettera della 'Us Drugs Enforcement Agency' che, a suo dire, lo scagionerebbe da ogni accusa ed escluderebbe un'indagine nei suoi confronti. "Mostra che le accuse mosse contro di me sono false, senza fondamento", ha spiegato. "I miei avvocati negli Stati Uniti l'hanno richiesta per lungo tempo. Adesso ce l'hanno e non c'è nulla contro di me: non sono oggetto di un'indagine", ha aggiunto. Secondo quanto riferito dal governatore di Kandahar, la lettera sarà resa pubblica dal fratello presidente in una prossima conferenza stampa a Kabul. "Adesso, probabilmente, tutte queste storie ingiuriose finiranno. Sono stato accusato di molte cose, cosí tante che non riesco a ricordarle tutte. L'unica accusa che non mi hanno ancora rivolto è di essere coinvolto in vicende di prostituzione", ha affermato ancora Ahmed Walid Karzai all'Independent. TALEBANI INFILTRATI IN FORZE DI SICUREZZA - Talebani e insorti si sono infiltrati nell'Esercito e nella polizia afghani. A confermarlo alla 'Bbc' e' Antonio Maria Costa, ex numero uno dello United Nations Office on Drugs and Crime (Unodc), secondo cui nelle forze di sicurezza afghane esistono 'cellule dormienti' dei Talebani e, piu' in generale, degli insorti. 'Abbiamo prove concrete di diversi attacchi suicidi sferrati da persone che erano nell'Esercito e che godevano di fiducia', ha detto Costa, secondo cui insorti infiltrati nelle forze di sicurezza hanno gia' condotto una serie di azioni ostili contro le forze della coalizione e ne pianificano di nuove. Le dichiarazioni dell'ex capo dello Unodc arrivano mentre le forze della coalizione si preparano all'inizio del ritiro previsto per il luglio del 2011 e al passaggio delle responsabilita' in materia di sicurezza programmato per il 2014. All'interno delle forze di sicurezza afghane, addestrate dai militari delle forze della coalizione, 'ci sono sicuramente cellule dormienti - di insorti, ha detto Costa - ci sono certamente soggetti che attendono istruzioni per colpire'. Ma, riferisce la 'Bbc', un portavoce della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) ha minimizzato le dichiarazioni di Costa, sottolineando che casi di infiltrazione nelle forze di sicurezza afghane sono rari. 03-10-2010 11:02 USA/Cannabis, depenalizzato il possesso personale in California D'ora in poi essere trovato in California con una piccola dose di marijuana comportera' solo una semplice multa come quella per eccesso di velocita'. Un mese prima del referendum che potra' portare in California alla completa legalizzazione della marijuna, il governatore Arnold Schwarzenegger ha infatti firmato una legge che depenalizza il possesso di piccole dosi di 'erba', riducendolo a semplice infrazione e non piu' un crimine processabile. Ma non e' tanto una posizione ideologica libertaria ad aver mosso il governatore repubblicano quanto la motivazione economica, che - in uno stato con 19 miliardi di deficit - ora e' diventata prioritaria in California. "L'unica differenza e' che prima l'imputato doveva andare sotto processo - ha dichiarato Schwarzy - in un momento di drastici tagli del budget, i procuratori, gli avvocati, le forze di sicurezza non possono permettersi di impiegare le gia' limitate risorse per perseguire un crimine che ha la stessa punizione di una multa". Infatti, anche prima il possesso di un'oncia, poco piu' di 28 grammi, di 'erba' era punibile con una multa di 100 dollari, ma i possessori venivano arrestati e rischiavano di avere fedina penale macchiata. Ora invece niente piu' manette, sottolineano i gruppi per la legalizzazione della droga leggera che ritengono la nuova legge un'importante vittoria, soprattutto per la tutela dei ragazzi afroamericani che vengono arrestati in misura molto maggiore di quelli bianchi per possesso di marijuana. Il governatore repubblicano ha comunque ribadito la sua opposizione alla proposition 19 che propone la legalizzazione della marijuana per i maggiori di 21 anni e anche la possibilita' che vengano tassati i proventi della sua vendita. Secondo gli ultimi sondaggi, ad un mese dal voto la maggioranza dei californiani, il 49%, appoggia il referendum e il 42% e' contrario. 03-10-2010 10:04 MESSICO/Guerra alla droga, decine di morti e turisti rapiti Sequestrati ormai da giorni, da un commando armato, probabilmente una delle mille gang del narcotraffico locale: e' la situazione nella quale si trovano almeno 22 turisti messicani rapiti giovedi' ad Acapulco, la localita' simbolo del turismo del Messico che era stata scelta dal gruppo per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Il rapimento nel paradiso delle vacanze e' stato reso noto proprio mentre si e' avuto un altro sanguinoso rigurgito - con 14 morti - della guerra fra bande rivali di narcotrafficanti messicani. A confermare il rapimento e' stata la procura generale di Citta' del Messico, precisando che 'almeno 22 turisti sono stati portati via da sconosciuti mentre si trovavano a bordo di quattro veicoli'. A quanto pare, il sequestro e' avvenuto mentre il gruppo era alla ricerca di un albergo in citta' dove passare la notte. Il fatto e' stato denunciato tra gli altri da Alzair Arce, un operatore che accompagnava il gruppo ma che e' riuscito a fuggire. Secondo Arce, il commando ha prima bloccato due persone che erano scese da uno dei veicoli, e successivamente ha fermato e portato via gli altri. Le persone rapite venivano tutte dalla citta' di Morelia, a Michoacan vicino a Guerrero, due stati dove sono molto presenti i sicari di 'La Familia', uno dei cartelli dei narcos piu' pericolosi del paese, ricordano i media locali. Cosi' come tante altre citta' messicane, Acapulco e' ormai da tempo scenario di scontri e regolamenti di conti tra le diverse gang del narcotraffico, il cui obiettivo e' quello di controllare i territori da dove passano i carichi della droga verso gli Stati Uniti e altri mercati. La rivalità e i regolamenti di conti tra i narcos, in Messico, sono all'ordine del giorno: come reso noto ieri sera dalla fonti ufficiali della magistratura dello Stato di Durango, l'altro ieri 14 persone sono rimaste uccise durante una sparatoria tra gang dei cartelli della cocaina rivali nel villaggio di San Jos‚ de la Cruz, nel nord del paese. Ad innescare lo scontro a fuoco potrebbe essere stata un'operazione di vendita di un carico di droga. Durango e' un feudo del 'cartello di Sinaloa' guidato Joaquin 'El Chapo' Guzman, il boss super-ricercato da Messico e Stati Uniti dopo la sua evasione da un carcere messicano nel 2001. Le guerre ingaggiate dal governo messicano del presidente Felipe Calderon contro i narcos e dai diversi cartelli della droga fra di loro hanno causato massacri e omicidi che dal 2006 a oggi hanno lasciato sul terreno circa 28 mila morti. 01-10-2010 20:16 ITALIA/Droga. Polizia nelle scuole di Mestre: 42 perquisizioni per 3,6 grammi di marijuana La polizia ha effettuato un blitz in alcune scuole di Mestre (Venezia) per prevenire l'uso di sostanze stupefacenti. Agenti in divisa e borghese della Questura di Venezia e del commissariato di Mestre, con una unita' cinofila della Guardia di finanza, hanno controllato gli istituti superiori Foscari, Gritti, Massari e Stefanini. Nel corso delle verifiche, uno studente di 16 anni e' stato trovato in possesso di 3,6 grammi di marijuana mentre altri due grammi dello stesso stupefacente sono stati trovati in un pacchetto di sigarette abbandonato in un cestino dei rifiuti. Gli agenti hanno controllato complessivamente 42 persone. 01-10-2010 18:48 ITALIA/Droga, il Governo rilancia la produzione della sostanza che uccide di più Mentre il Governo annuncia pene più severe per i consumatori di sostanze stupefacenti, si adopera per rilanciare la produzione di tabacco, la sostanza che uccide più di tutte le droghe proibite messe insieme. Linee guida dell'Organismo Mondiale della Sanita' per l'uso degli ingredienti nei tabacchi lavorati, accordi con le manifatture, costo di produzione, e misure agroambientali per la coltivazione del tabacco. Questi i temi principali affrontati dalla riunione del tavolo della filiera del tabacco, che si e' tenuta questa mattina presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, al quale hanno preso parte rappresentanti del Ministero e della filiera, nonche' l'Assessore dell'Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, e l'Assessore dell'Agricoltura della Regione Campania, Vito Amendolara. Per quanto riguarda il tema "ingredienti", in merito alle linee guida dell'Oms in applicazione della Convenzione Quadro sul controllo del tabacco (FCTC), gia' nei mesi scorsi il Ministero si era attivato per sostenere la posizione condivisa con la filiera, allo scopo di garantire - di concerto con il Ministero della Salute - una posizione unitaria dell'Italia. Tale posizione e' stata ribadita in questi giorni in relazione alle riunioni sul tema in corso a Bruxelles e verra' sostenuta in novembre nella seduta ufficiale dell'OMS chiamata a decidere sul tema. Durante il tavolo, e' stato inoltre riferito come, sul versante degli accordi con le manifatture, il Ministero delle politiche agricole abbia attivato prima della pausa estiva una serie di incontri con le manifatture operanti in Italia, finalizzato a verificare le condizioni per il rinnovo degli accordi bilaterali al fine di sostenere il percorso strategico di approvvigionamento e di riqualificazione che dovra' affrontare l'intera filiera. Il Ministero ha attivato singoli rapporti bilaterali con le Manifatture per la predisposizione dei testi con l'obiettivo di giungere alla loro definizione finale e sottoscrizione per inizio novembre. Il Ministero ha inoltre informato che entro novembre saranno divulgati anche i dati 2010 sul costo di produzione del tabacco, derivanti dal lavoro dell'apposita Commissione istituita tra Ministero e Regioni tabacchicole. Proprio per garantire un forte impegno su questi temi, insieme ai rappresentanti della filiera il Ministero delle politiche agricole ha confermato per il prossimo 3 novembre una giornata di studio e discussione alla quale sono stati invitati tutti i soggetti interessati. 01-10-2010 12:25 GIAPPONE/Guerra al tabacco: prezzo sigarette +40% Guerra al tabacco anche in Giappone, non solo per ridurre il numero dei fumatori, ma anche per dare sollievo alle casse dello Stato. In Giappone, il prezzo delle marche piu' popolari e' aumentato di circa il 40%, l'aumento piu' forte nelle tasse sul tabacco mai realizzato nel Paese (da 300 yen a 410 per un pacchetto, un aumento che equivale da 2,6 a 3,6 euro). L'obiettivo e' quello di incoraggiare i fumatori a smettere, in un Paese che e' uno tra quelli con il piu' alto numero di fumatori nel mondo industrializzato. Ma molti erano gia' corsi ai ripari, facendo ingenti scorte di sigarette. Il governo giapponese ha giustificato l'aumento della tassa sulle sigarette, non solo con la necessita' di migliorare la salute della popolazione, ma anche con l'opportunita' di migliorare le entrate nello casse dello Stato. 30-09-2010 19:33 VENEZUELA/Narcotrafficante dava tangenti ai funzionari di Chavez Un milione di dollari al mese in tangenti a ministri, governatori, generali e alti funzionari dell'amministrazione pubblica venezuelana. Questo e' quanto sostiene di aver pagato per anni Walid Makled, imprenditore venezuelano arrestato in Colombia, accusato dalle autorita' di Caracas di narcotraffico e omicidio e in attesa di estradizione negli Stati Uniti o in Venezuela. Makled, in un'intervista concessa all'emittente colombiana Rcn, ha detto di aver anche finanziato la campagna per il referendum costituzionale a favore della rielezione del presidente Hugo Chavez con due milioni di dollari. Ad aprirgli le porte del potere, ha raccontato, sarebbe stato l'ex governatore del Carabobo Luis Felipe Acosta Carlez, molto vicino al capo di Stato fino al 2008, quando e' stato espulso dal Partito socialista unito di Chavez. Il sostegno offerto al presidente in occasione del golpe, ha raccontato nell'intervista, gli avrebbe consentito di ottenere concessioni importanti, come il controllo di Puerto Cabello, uno dei principali terminal del Paese per i cargo. Il particolare rapporto con l'amministrazione pubblica gli avrebbe permesso, ha sottolineato, di accumulare un capitale pari a circa 1,2 miliardi di dollari. Sul suo libro paga, e sostiene di avere in una cassaforte i documenti per provarlo, c'erano alti funzionari, governatori, generali, ministri e loro parenti. "Sulle mie imprese mangiavano in molti", ha dichiarato, per poi aggiungere: "Se io sono un narcotrafficante allora lo sono anche quelli che facevano affari con me". Makled ha detto di essere pronto a dire "tutto quello che sa" alla giustizia statunitense. 30-09-2010 14:32 AFGHANISTAN/Oppio, produzione calata del 50%, ma il valore aumentato del 38% La produzione di papavero in Afghanistan, primo produttore mondiale di oppio, è diminuita di circa il 50% quest'anno in ragione di un cattivo raccolto dovuto a un parassita: il suo valore è peró in rialzo, secondo una relazione delle Nazioni Unite pubblicata oggi. L'Afghanistan ha prodotto 3.600 tonnellate di oppio nel 2010, circa il 50% in meno rispetto alla produzione del 2009, ha stimato l'Organizzazione delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Onudc). Ma il suo valore è in rialzo del 38%, pari a circa 604 milioni di dollari, secondo l'Afghanistan Opium Survey 2010. La relazione, pubblicata a Kabul, sottolinea come la produzione di oppio rappresenta il 5% del Pil afgano, cioè sei volte il valore totale della produzione di grano del paese. Il calo della produzione ha fatto salire i prezzi: un chilo di oppio è quotato 169 dollari, con un aumento del 169% rispetto al 2009, secondo l'Onu. L'Afghanistan conta per circa il 90% della produzione mondiale di oppio. Un fungo che ha attaccato le colture di papavero è all'origine del cattivo raccolto di quest'anno. Molte delle province produttrici, in particolare Helmand e Kandahar, sono state colpite da questo parassita. "L'effetto principale della malattia è visibile sul rendimento, che si è abbassato a 29,2 chili per ettaro, cioè il 48% meno rispetto al 2009". Le aree coltivate restano le stesse dell'anno precedente, ovvero 123.000 ettari di terreno, il 96% del quale nelle province del sud. I talebani, che combattono il regime di Kabul, si finanziano soprattutto grazie alla produzione di oppio. Circa il 6% della popolazione afgana stimata (248.700 persone) coltiva il papavero, una cifra molto simile a quella del 2009. 29-09-2010 20:25 SPAGNA/Tracce di droghe illegali nelle acque di un parco naturale Persino nei parchi naturali ormai i fiumi 'falliscono' il test antidroga. E' successo in Spagna, dove uno studio pubblicato dalla rivista Analytical and Bioanalytical Chemistry ha trovato tracce di otto sostanze illecite nelle acque del parco nazionale di L'Albufera, vicino a Valencia. 'I nostri risultati confermano la presenza fra gli altri di cocaina, anfetamine e cannabis nelle acque del parco - spiega Yolanda Pico', che ha condotto la ricerca - e i livelli variano tra 0,06 e 78,78 nanogrammi per litro'. I residui sono stati trovati soprattutto nella parte nord del parco, dove vive il 70% della popolazione dell'area, e sono arrivati nelle acque probabilmente attraverso gli scarichi. 'Sono ormai centinaia gli studi che hanno trovato tracce di composti farmaceutici e droghe nelle acque - commenta al sito di Discovery Channel Paul Sibley, un tossicologo dell'universita' dell'Ontario - e altri hanno trovato tracce di queste sostanze nei tessuti degli animali. Nella maggior parte dei casi si tratta di quantita' minime, e quindi non pericolose, ma ci sono alcune eccezioni'. Per il momento, spiega l'esperto, gli studi sugli effetti sugli animali acquatici si sono limitati ai residui di farmaci, ma e' giunto il momento di verificare anche quelli delle sostanze illecite. Nel primo caso ci sono molti esempi di danni provocati, da una moria di pesci in India causata dai farmaci antinfiammatori allo sviluppo di colonie di batteri resistenti agli antibiotici. A rischio sono anche i residui delle pillole anticoncezionali, che provocano disturbi ormonali negli animali. 'Sono convinto che sostanze come la cocaina e la cannabis siano negli scarichi di praticamente tutte le citta' del mondo - conclude l'esperto - e' il momento di studiarne gli effetti'. 29-09-2010 20:18 /Attenzione ai narco-Stati: allarme dal presidente del Salvador Combattere la corruzione in maniera trasversale in America Centrale e nel Caribe per evitare la nascita di "narco-Stati". Questo l'invito lanciato dal presidente del Salvador Mauricio Funes in occasione dell'inaugurazione del Forum America Centrale-Repubblica Dominicana sulla Trasparenza a San Salvador. "Il potere economico del crimine organizzato - ha dichiarato - attraversa le frontiere e piega le singole volonta', infetta le radici delle nostre istituzioni. Sta crescendo negli organismi statali l'infiltrazione del narcotraffico e di altre espressioni del crimine in grande scala". Secondo Funes la regione affronta il rischio della "costituzione di 'narco-Stati', come giustamente hanno segnalato gli esperti. A questa possibilita' dobbiamo essere in grado di opporre Stati fortemente democratici e trasparenti"."Non si possono chiudere gli occhi - ha aggiunto - di fronte alla capacita' di infiltrazione e penetrazione in diverse istituzioni dello Stato che il crimine organizzato ha dimostrato in tutta la regione". All'incontro, della durata di due giorni, partecipano oltre cento delegati provenienti dai Paesi dell'America Centrale. 29-09-2010 19:28 ITALIA/Cannabis, in carcere vicesindaco di Cisliano (MI) per coltivazione domestica  Il vice sindaco del comune di Cisliano, centro in provincia di Milano, Carlo Zighetti, di 47 anni, milanese, e' stato arrestato oggi dagli agenti del Commissariato 'Lorenteggio' per produzione di sostanza stupefacente. Nel corso di un'indagine, infatti, i poliziotti del capoluogo lombardo hanno trovato, nell'abitazione del politico e nel giardino, sei vasi con piante di marijuana alte fino a due metri, rami di pianta messi ad essiccare ed alcuni semi della sostanza stupefacente. Zinghetti e' stato rinchiuso nel carcere di Vigevano (Pavia).  28-09-2010 18:00 MESSICO/Guerra alla droga, ministro messicano degli Esteri: siamo un esempio virtuoso L'azione del governo messicano e' un "esempio" a livello internazionale per quanto riguarda la lotta al narcotraffico. Cosi' il ministro degli Esteri Patricia Espinosa ha difeso di fronte al Senato l'azione dell'esecutivo nel settore della sicurezza. Il ministro ha inoltre negato che nel Paese esista un problema di "narcoinsurrezione", come sostenuto da alcuni alti funzionari del governo degli Stati Uniti, tra i quali il segretario di Stato Hillary Clinton. Secondo la rappresentante del governo di Felipe Calderon questo termine "non esiste" nel diritto internazionale e non e' prevista "una definizione concordata a livello internazionale". Espinosa ha anche risposto alle preoccupazioni riguardo all'uso dell'esercito per svolgere funzioni di sicurezza pubblica, assicurando che "non sara' per sempre", ma solo fino a quando il Paese non potra' contare su una polizia forte e affidabile. Il ministro ha risposto, davanti alla commissione Esteri, alle domande dell'opposizione sullo stato dell'Iniziativa Merida (trattato internazionale per la sicurezza stipulato con gli Usa e alcuni Paesi dell'America Centrale) e sulla tutela dei diritti umani. In questo senso ha sottolineato che il Messico ha adottato "una politica che nessun Paese al mondo porta avanti in ambito di difesa dei diritti umani". Da cinque dei sei gruppi parlamentari presenti, scrive il quotidiano El Universal, l'azione del ministro e' stata definita "tiepida", "grigia" e "mediocre" ed e' arrivata un richiesta di un cambio di passo nella restante parte della legislatura. 28-09-2010 17:09 ITALIA/Cocaina, il Dipartimento antidroga lancia "Zero Coca" Per migliorare la qualita' dell'offerta della rete dei servizi pubblici e privati accreditati per il trattamento dell'abuso e della dipendenza da cocaina e psicostimolanti, il Dipartimento Politiche Antidroga ha attivato il progetto "Zero Coca" che, in collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze di Varese, si pone come finalita' principale quella di promuovere in via sperimentale lo sviluppo di " nuove offerte terapeutiche attualmente carenti e sperimentazioni cliniche e farmacologiche controllate secondo canoni scientifici". Lo chiarisce una nota che spiega anche che sara' prevista un'adeguata formazione sia teorica che pratica sulle modalita' di trattamento dei cocainomani e dei consumatori di psicostimolanti, sostenendo l'adozione di protocolli terapeutici specifici ed omogenei coerenti con le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali. Nello stesso tempo, il progetto si occupera' di identificare ed implementare alcune forme di aggancio precoce, diagnosi precoce (early detection), couseling specifico e supporto terapeutico per le persone che consumano cocaina con il coinvolgimento delle famiglie dei consumatori piu' giovani.  Inoltre, informa sempre la nota, proprio per monitorare i decessi droga correlati, il DPA ha attivato il progetto Drds ( Drug Related Death System) in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanita' che si pone come obiettivo quello di definire e di implementare un nuovo sistema di raccolta e valutazione dei dati inerenti alla mortalita' e decessi di droga correlati. Il Dipartimento Politiche Antidroga sostiene inoltre che il consumo di sostanze stupefacenti, ed in particolare di cocaina nei giovani, ha importanti effetti nocivi sul sistema cardiovascolare con la comparsa di aritmie che vanno dalla tachicardia sinusale benigna alla tachicardia ventricolare, fino all'infarto. "Siamo convinti - sottolinea Giovanni Serpelloni capo del Dpa - che, l'attenzione per la salute dei giovani costituisca oltre che un dovere anche una vera e propria forma di investimento per il futuro del Paese". 28-09-2010 14:35 ITALIA/Cocaina 'causa 10% dei ricoveri per problemi al cuore nei giovani' "I fattori di rischio cardiovascolare sono quelli che conosciamo, ma dobbiamo fare differenza fra gli stereotipi a cui siamo abituati, come il colesterolo alto, lo stress, gli stili di vita sbagliati, con quello che secondo me sta emergendo come problema nuovo: almeno il 10% degli eventi cardiologici acuti che portano un giovane al pronto soccorso e' dovuto all'abuso di cocaina". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi e direttore dell'Unita' operativa di Anestesia e rianimazione cardio-toraco-vascolare e dell'Unita' operativa di Rianimazione generale dell'Istituto San Raffaele di Milano, parlando oggi a Roma a margine dell'incontro 'Il cuore dei nostri giovani'. "E' un problema straordinariamente importante - ha proseguito Zangrillo - anche perche' spesso misconosciuto. Infatti in molti casi non e' accompagnato da una sintomatologia tipica. Essa arriva tardivamente, quando si manifesta l'evento acuto. Dopo i 15 anni, il giovane inizia a vacillare, non ha punti di riferimento e spesso cade nella droga: questa e' l'eta' a partire dalla quale insorge questo tipo di rischio". Quanto alle morti improvvise per cause cardiovascolari, che si osservano fra i giovani e fra gli sportivi, "cio' che sta emergendo in maniera importante negli ultimi anni, al di la' degli screening di riconoscimento delle cardiopatie congenite in eta' giovanile - conclude l'esperto - e' la possibilita' di eseguire test genetici ai pazienti con familiarita'. Possono mettere in rilievo una predisposizione verso questo tipo di problema, come ad esempio una cardiomiopatia dilatativa". 28-09-2010 11:53 MESSICO/Droga, aveva sostituito sindaco minacciato di morte dai cartelli: ucciso Il sindaco ad interim della cittadina di Tancitaro, nello stato messicano di Michoacan, ed il suo assistente sono stati assassinati a colpi di machete e di pietre. Lo ha reso noto il procuratore generale locale, Jesus Montejano precisando che i loro corpi, con le mani legate, gli occhi bendati e le teste maciullate sono stati rintracciati ai bordi di una strada che collega le citta' di Angahuan e Uruapan, a circa 450 chilometri ad ovest di Citta' del Messico. Il sindaco, Gustavo Sanchez, un insegnante di educazione fisica di 27 anni che non apparteneva a nessun partito, aveva assunto l'incarico lo scorso dicembre dopo che tutte le autorita' del municipio di Tancitaro, si erano dimesse per le minacce del cartello della droga locale, la Familia Michoacana. Il procuratore Montejano, secondo quanto riferisce El Universal, si e' pero' detto 'estremamente preoccupato' poiche' l'efferato duplice omicidio 'mostra aspetti molto diversi, da quelli commessi dalla criminalita' organizzata'. Il quotidiano evidenzia che dall'inizio dell'anno sono ormai undici i sindaci di varie citta' del Paese uccisi e sottolinea che sono stati per lo piu' attribuiti a bande criminali. 28-09-2010 11:04 /Cannabis efficace contro problemi alle vie urinarie causati dalla sclerosi multipla La maggior parte dei malati sclerosi multipla (addirittura il 90%) soffre, oltre al resto, di problemi alle vie urinarie. Questi sono caratterizzati da urgenza ad urinare, talora con incontinenza, e con minzione frequente e minzione notturna. Tali sintomi interrompono la routine quotidiana dei pazienti e riducono la qualità di vita. Vari report clinici hanno dimostrato che la cannabis è in grado di ridurre questi disturbi. Ora un’equipe di ricercatori inglesi, belgi e rumeni hanno pubblicato sulla rivista “Multiple Sclerosis” uno studio randomizzato, controllato, in doppio cieco contro placebo che valuta gli effetti di un estratto di cannabis assunto come spray orale (Sativex). L’endpoint primario, cioè il risultato principale aspettato, era la riduzione nel numero giornaliero di episodi di incontinenza. Tale risultato non si è avuto; in compenso vi è stata una riduzione degli endpoint secondari: il numero di episodi di minzione notturna, la “condizione vescicale globale” (misurata chiedendo ai pazienti un punteggio fra 1 e 10, dove 1 corrisponde a nessun problema e 10 a problemi intollerabili), il numero di minzioni al giorno e la Impressione Globale di Cambiamento del Paziente. 16% dei pazienti non ebbero più episodi di minzioni notturne. Gli Autori fanno notare che sebbene l’endpoint primario non sia stato raggiunto, gli altri effetti positivi della terapia sono un risultato interessante, in quanto i pazienti reclutati erano stati trattati in precedenza con le migliori terapie presenti sul mercato senza aver avuto risultato. Tenendo i considerazione la proporzione di endpoint secondari positivi e il livello di significatività statistica raggiunto, lo studio dimostra che il Sativex ha effetto sui sintomi urinari. Considerando inoltre gli effetti del Sativex sulla spasticità, sugli spasmi, sul dolore e sul sonno tale terapia dovrebbe essere inclusa, secondo gli Autori, nell’armamentario usato nella cura dei problemi vescicali della sclerosi multipla. Articolo di Francesco Crestani, medico chirurgo e presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica (pagina Facebook: associazione cannabis terapeutica) ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------