====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-39.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-39.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 21-09-2010 al 27-09-2010 2010-39 (Anno X) ARTICOLI - Droghe, continuare col proibizionismo? http://droghe.aduc.it/articolo/droghe+continuare+col+proibizionismo_18158.php NOTIZIE -ITALIA/Riti proibizionisti. Festeggiato quello della Comunita' Incontro di Amelia http://droghe.aduc.it/notizia/riti+proibizionisti+festeggiato+quello+della_120231.php -USA/Cocaina, al via sperimentazione terapia genica contro la dipendenza http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+al+via+sperimentazione+terapia+genica_120229.php -ITALIA/Strade, Giovanardi: in 50 giorni sequestrati 347 veicoli grazie a test alcool e droghe http://droghe.aduc.it/notizia/strade+giovanardi+50+giorni+sequestrati+347+veicoli_120226.php -ITALIA/Traffico droga. Arrestati poliziotti e finanzieri a Fiumicino http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droga+arrestati+poliziotti+finanzieri_120218.php -ITALIA/Coltivazione cannabis. Luogo ideale e' la Sardegna http://droghe.aduc.it/notizia/coltivazione+cannabis+luogo+ideale+sardegna_120217.php -MESSICO/Tossicodipendenti. E' in atto una mattanza http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+atto+mattanza_120216.php -FRANCIA/Cannabis. Test saliva sbagliano al 10% http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+test+saliva+sbagliano+al+10_120215.php -SPAGNA/La narcosala di Bilbao. Immagini http://droghe.aduc.it/notizia/narcosala+bilbao+immagini_120208.php -ITALIA/Carceri, detenuto in sciopero della fame contro accusa di spaccio http://droghe.aduc.it/notizia/carceri+detenuto+sciopero+della+fame+contro+accusa_120205.php -PORTOGALLO/Tossicodipendenze, a Coimbra incontro fra sindaci europei e latino-americani http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenze+coimbra+incontro+sindaci+europei_120204.php -/Fumo, aperta consultazione pubblica su inasprimento norme anti tabacco http://droghe.aduc.it/notizia/fumo+aperta+consultazione+pubblica+inasprimento_120200.php -BRASILE/Cannabis efficace contro il disturbo da ansia sociale, studio http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+efficace+contro+disturbo+ansia+sociale_120194.php -MESSICO/Narcoguerra. Deputato coinvolto ottiene immunita' parlamentare http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+deputato+coinvolto+ottiene+immunita_120190.php -ITALIA/Cannabis, in Trentino uno studente su cinque l'ha provata http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+trentino+studente+cinque+ha+provata_120188.php -MONTSERRAT/Droga, Governo pensa a polizia e penitenziari speciali http://droghe.aduc.it/notizia/droga+governo+pensa+polizia+penitenziari+speciali_120186.php -ITALIA/Droga, otto poliziotti arrestati per traffico a Napoli http://droghe.aduc.it/notizia/droga+otto+poliziotti+arrestati+traffico+napoli_120177.php -GIAPPONE/Guerra alla droga, Giappone nega ingresso a Paris Hilton http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+giappone+nega+ingresso+paris_120176.php -FRANCIA/Narcosale. Un rapporto di vari amministratori locali ne chiede l'apertura http://droghe.aduc.it/notizia/narcosale+rapporto+vari+amministratori+locali+ne_120173.php -IRAN/Guerra alla droga, altri tre impiccati http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+altri+tre+impiccati_120164.php -USA/Narcoguerra. Asilo politico per giornalista messicano http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+asilo+politico+giornalista+messicano_120156.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 10/01/2010 al 27/09/2010 sequestri droghe leggere (kg) 6.892 droghe pesanti (kg) 6.132 dosi droghe sintetiche 1.507.906 piante di cannabis 4.541.450 flaconi di metadone 11.405 vittime morti 43 feriti 2 arresti 6.230 giorni di reclusione 5.120 riepilogo settimanale   21/09/2010- 27/09/2010 sequestri droghe leggere (kg) 168 droghe pesanti (kg) 111 dosi droghe sintetiche 5.000 piante di cannabis 40.000 vittime morti 1 arresti 110 giorni di reclusione 90 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 23-09-2010 20:51 Droghe, continuare col proibizionismo? Una volta ancora si riapre il dibattito sull'inefficacia della repressione in materia di droghe. E' stato sufficiente che l'ex-presidente (del governo spagnolo, ndr) Felipe Gonzalez ci ricordasse i danni della proibizione e la necessita' di un cambio di rotta. Ma non c'e' niente di nuovo. Che le iniziative antidroga sono un “grande e glorioso rumore” e' piu' che evidente da diversi anni. Milton Friedman nel 1972 evidenziava come fosse impossibile distruggere il traffico delle droghe e che la proibizione fosse la peggiore strategia per consumatori e non; diciassette anni dopo faceva notare come sarebbe stato possibile evitare l'epidemia del crack se la cocaina fosse stata legalizzata. Gary S. Becker nel 2001 segnalava che la legalizzazione, pur non essendo la panacea ed essendo “una avventura nell'ignoto”, avrebbe eliminato le ganasce del narcotraffico e la corruzione, e il possibile aumento del consumo sarebbe stato compensato dai controlli sulla qualita'. Recentemente, nel gennaio 2010, Marco Vargas Llosa ha insistito sul fatto che la depenalizzazione sia l'unico rimedio e lo dice con gli occhi rivolti al Messico piuttosto che ad altri Paesi. E sulla stessa linea: Paulo Cohelo, gli ex-presidenti Cardoso, Zedillo e Gaviria e le 17.000 persone che hanno firmato dallo scorso giugno la Dichiarazione di Vienna, chiedendo ai Governi e all'Onu una revisione trasparente dell'attuale strategia. La dimostrazione oggi piu' evidente -anche se non l'unica- del rumore e degli inestimabili costi nel continuare questa strategia, ci vengono forniti da cio' che accade in Messico: dal 2006 la lotta al narcotraffico del presidente Calderon ha provocato due guerre -una che si combatte tra narcos e un'altra dello Stato contro il crimine organizzato- e 30.000 morti (900 dei quali avevano meno di 17 ani). Alla legalizzazione si contrappone il fatto che i benefici nel distruggere il crimine organizzato non sarebbero maggiori rispetto ai problemi che verrebbero causati dall'aumento dei consumi. Orbene, credo che questa affermazione sia oggi chiaramente piena di incertezza. Pur ammettendo come molto probabile un aumento iniziale del numero dei consumatori delle droghe diventate legali, di conseguenza ci sarebbero sicuramente altri benefici effetti: controllo della qualita' delle sostanze, evitando le malattie associate al consumo dei veleni illegali che oggi sono in circolazione; diminuzione dei prezzi, riducendo drasticamente la quantita' di delinquenza connessa alla droga; allontanare i consumatori da determinati ambienti particolarmente insalubri e pericolosi, indirizzandoli verso un mercato legale e controllato. Solo a pensare a cio' che e' accaduto fino ad oggi, servirebbe a giustificare molto seriamente e senza pregiudizi un processo di legalizzazione e di controllo statale, con o senza tasse particolarmente forti alla produzione, con maggiori investimenti nelle politiche di riduzione della domanda -educazione, prevenzione e riabilitazione- e con un risparmio gigantesco sugli enormi costi economici che oggi servono per una repressione che in cambio ci da' risultati deludenti. E c'e' ancora di piu': si spoglierebbe il crimine organizzato della propria attivita' preferita e redditizia e, con questo, delle proprie capacita' di corrompere le decisioni pubbliche e private nonche' di infiltrarsi nell'economia legale; si potrebbe prescindere da quella emergenza continua oggi imperante per perseguire e reprimere il traffico di droghe che, in diverse occasioni, ci colloca ai limiti di quanto lo Stato di diritto sia in grado di sopportare; non ci sarebbe piu' quel pretesto in base al quale la lotta efficace contro il narcotraffico giustifica l'intervento degli Usa nelle faccende di altri Paesi colpiti da questo flagello. Sempre parlando degli Usa conviene rivolgere uno sguardo al passato e ricordare alcuni dati: 1 - Che c'era un'altra situazione prima della proibizione, con un consumo di droghe -molto esteso nel XIX secolo- che non veniva considerato un problema di salute pubblica.  2 – Che alcuni dei “problemi della droga” sono figli della proibizione. 3 – Che la proibizione si e' sviluppata in vari scenari ed ha infettato ovunque, piu' che altro nell'ambito della salute pubblica. Basti ricordare che il controllo internazionale e' stato imposto col trattato di Versailles ad un mondo che non voleva tanto impegnarsi in merito; che gli Usa hanno condizionato i propri aiuti esterni ai Paesi che ottenevano risultati soddisfacenti nella lotta contro la droga; che il narcotrafficante Pablo Escobar offri' i soldi proventi di droga per pagare il debito estero della Colombia, in cambio di un accordo che gli evitasse di essere estradato; che nella formula originale della Coca-Cola c'era la cocaina che poi fu sostituita dalla caffeina. 4 – Che la crociata planetaria degli Usa all'inizio del XX secolo non aveva motivi di salute pubblica. Erano motivazioni razziste contro i negri del Sud e contro la manodopera cinese; motivi economici nella guerra di medici, farmacisti, produttori e e altrii per mantenere l'esclusiva nella distribuzione delle droghe; motivi politici nella guerra tra Cina e Filippine per il monopolio dell'oppio e, nel contempo, sempre motivi politici nella individuazione di uno dei pretesti -altri sono stati la minaccia comunista e il terrorismo islamico- per legittimare l'interventismo della grande potenza nella vita di altri Paesi. Da un altro lato, c'e' da segnalare che cio' che contribuisce maggiormente a ravvivare il dibattito, ogni volta sempre piu' orientato all'opzione depenalizzatrice, sono proprio gli eccessi, non necessari e ingiustificati, del proibizionismo. Mi riferisco ad un paio di questioni che porto come meri esempi. Prima. Ci sono Paesi che puniscono come reato il consumo personale di droghe, cosa che non e' obbligatoria -anche se vivamente raccomandata- dalle convenzioni dell'Onu che stabiliscono e impongono il sistema mondiale di repressione. Non e' il caso della Spagna, dove non e' reato il consumo e dove non e' messo in dubbio che un simile comportamento rientri nell'ambito delle liberta' personali intoccabili dal diritto penale. Recentemente, in Argentina e' stata dichiarata l'incostituzionalita' del reato di possesso di droghe per il consumo personale; in Messico il medesimo comportamento e' stato depenalizzato e in Brasile la depenalizzazione si e' sostituita al carcere con trattamenti e misure educative. Pero' stanno aumentando i Paesi che penalizzano possesso e consumo personale. Seconda. Sono inammissibile alcune affermazioni dell'International Narcotics Control Board (INCB) dell'Onu nei suoi rapporti annuali sulle attivita' antidroga dei diversi Paesi. Nella fattispecie, nel rapporto 2010 si mostra preoccupazione per le decisioni dell'Argentina, Messico e Brasile che ho detto sopra, preoccupazione che questi Paesi valutano -a ragione- come ingerenza nei loro affari interni. Nel 2009 condanno' che la Costituzione della Bolivia dichiarasse patrimonio culturale la masticazione della foglia di coca, condanna che presuppone ignoranza e disprezzo nei confronti di questa consuetudine. E di piu': dispiaciuto perche' in Spagna non si penalizza il consumo; critiche alla Svizzera perche' consente le narcosale; denuncia dei trattamenti di eroina con prescrizione medica praticati in Olanda, etc. Gli eccessi e i rumori del proibizionismo rappresentano i migliori argomenti per la liberalizzazione. C'e' da riconoscere che quando si lavora all'interno del sistema repressivo e' facile essere sedotti dai suoi risultati, pero' si tratta di risultati molto parziali e quando si guarda l'insieme, allora arriva la delusione, osservando uno strumento selvaggio e inefficace che non solo non rappresenta la soluzione ma e' diventato parte importante del problema. Lanciarsi in una depenalizzazione da capogiro, smontare la proibizione non sara' facile, ma mantenere l'attuale proibizionismo planetario e' una follia. (articolo tradotto dal quotidiano El Pais del 22/09/2010, di Araceli Manjón-Cabeza Olmeda, docente di Diritto Penale alla Universidad Complutense di Madrid. Ex magistrato supplente della Sala de lo Penal de la Audiencia Nacional ed ex-direttrice generale del Plan Nacional sobre Drogas)     redazione ------------------------------------------- NOTIZIE 27-09-2010 19:39 ITALIA/Riti proibizionisti. Festeggiato quello della Comunita' Incontro di Amelia "Voglio ringraziare don Pierino Gelmini per il suo impegno. Un saluto va a lui e a tutti i suoi collaboratori". Silvio Berlusconi si collega al telefono con Amelia per salutare la comunita' 'Incontro' fondata da don Piero Gelmini, che ha appena consegnato il premio 'Madonna del sorriso' al sottosegretario Carlo Giovanardi. Il premier elogia "Giovanardi per il suo impegno serio e costante. E' anche merito suo se quest'anno c'e' stata una diminuzione di un milione di persone che assumono droga". "I risultati dell'attivita' svolta dai carabinieri e dalla polstrada e nell'ambito del progetto 'drugs on the street' confermano la straordinaria attivita' di prevenzione messa in campo dal governo, per garantire i cittadini dai pericoli derivanti da chi guida sotto l'effetto dell'alcool o avendo assunto sostanze stupefacenti". E' quanto osserva Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. I dati - resi noti da Giovanardi nel corso della cerimonia presso la Comunita' Incontro fondata da don Piero Gelmini - mettono in evidenza che nel periodo dal 30 luglio al 19 settembre sono stati sequestrati per guida in stato di ebbrezza 240 veicoli dai carabinieri e 347 dalla polizia stradale e per guida sotto l'effetto di droghe 51 veicoli dai carabinieri e 58 dalla polstrada, oltre a 28 veicoli nell'ambito del progetto specifico 'drugs on street'. "Oggi abbiamo avuto la soddisfazione condivisa dal presidente del Consiglio di dare delle notizie assolutamente positive, perche' queste sono le cose che interessano veramente gli italiani, al di la' delle polemiche e del cicaleggio politico". "Sono veramente soddisfatto -dice a margine dell'incontro con i ragazzi di don Pierino Gelmini- Abbiamo un calo dell'uso della droga, si tratta di tantissime vite che sono uscite cosi' dal tunnel. Inoltre voglio anche sottolineare un altro risultato importante: sono in calo del 43% i morti per incidenti stradali: si tratta di migliaia di vite risparmiate". Ad Amelia c'era anche Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato: "Sono contento di essere qui sono e saro' sempre impegnato in questa battaglia per la vita contro la morte. Nel governo e nel Parlamento abbiamo condotto un impegno assiduo, determinato e coraggioso. Sostenere Gelmini e' una buona e giusta causa. Siamo con lui, lo siamo sempre stati al di la' delle polemiche". Prima di Gasparri ha preso la parola don Piero Gelmini che ha elogiato l'impegno di Gasparri e Giovanardi: "io li ho chiamati i due dioscuri. Sono sempre stati colonne fondamentali nel passato e nel presente. Non sono mai venuti meno con il loro impegno. Sono sempre stati vicini con i fatti". All'iniziativa ha partecipato anche Marina Ripa di Meana: "voglio fare una raccomandazione speciale a tutti questi ragazzi: seguite i consigli di don Gelmini, comportatevi bene e ascoltatelo". 27-09-2010 16:58 USA/Cocaina, al via sperimentazione terapia genica contro la dipendenza Al via negli Usa uno studio pioneristico per la sperimentazione di una terapia genica contro la dipendenza da cocaina. Il trattamento, che sara' abbinato a un nuovo vaccino che cancella l'effetto della 'polvere bianca' nel cervello, mirera' a fornire ai tossicodipendenti copie 'extra' di un gene che a sua volta blocca l'azione della sostanza. In pratica si punta sul fatto che se la droga non ha effetto, prima o poi chi la utilizza smettera'. Il trial, che dovra' essere portato avanti prima sui topi - riporta il 'New Scientist' - e' in programma alla Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, alla quale il National Institute on Drug Abuse americano ha dato il via libera all'indagine. I primi risultati saranno presentati a San Diego in occasione del meeting annuale della Society for Neuroscience. ll gene alla base della terapia produce una versione ad azione rapida di butirrilcolinesterasi, un enzima umano che distrugge la cocaina: fornirne ai tossicodipendenti una quantita' maggiore potrebbe essere la soluzione per impedire alla droga di agire. L'obiettivo e' testare il trattamento sull'uomo entro due anni. 27-09-2010 15:00 ITALIA/Strade, Giovanardi: in 50 giorni sequestrati 347 veicoli grazie a test alcool e droghe 'Dal 30 luglio al 19 settembre di quest'anno la sola polizia stradale ha sequestrato 347 veicoli a conducenti con tasso alcolico superiore a 1,5 g/l e 58 a conducenti positivi ai test antidroga, a questi andranno aggiunti dati dei sequestri effettuati dalle altre forze dell'ordine'. E' il sottosegretario Carlo Giovanardi a fornire un primo bilancio dei controlli sulle strade per combattere il fenomeno delle stragi del sabato sera a cui si sommeranno quelli del programma Drug on Street, promosso dal Dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio in collaborazione con 30 città italiane. 'Nello stesso periodo, in applicazione della recentissima legge 120 del 29 luglio - aggiunge Giovanardi - sono state accertate 4045 violazioni alle norme sull'alcool, 402 delle quali a neo patentati che devono risultare a tasso 0'. 'Questo ulteriore sforzo straordinario delle forze dell'ordine, voluto dal Governo per contrastare il flagello della mortalità da incidenti stradali - dice ancora - permette all'Italia di consolidare i dati straordinariamente positivi che hanno visto crollare i decessi dai 7096 del 2001 ai 4050 del 2009, il 43% in meno nel periodo 2001-2009, mentre la media dei 27 paesi dell'unione si è fermato a meno 36%'. Giovanardi conclude ricordando che questo sara' uno dei temi all'attenzione dell'incontro, nel pomeriggio ad Amelia, presso la Comunità Incontro di Don Gelmini, con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che recentemente a Mosca ha proposto iniziative ancora piú incisive per contrastare la diffusione della droga. 27-09-2010 10:01 ITALIA/Traffico droga. Arrestati poliziotti e finanzieri a Fiumicino Con l'accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, un ispettore della Polizia di Stato della Polaria di Fiumicino e due militari della Guardia di Finanza (un maresciallo e un appuntato) in servizio presso il Gruppo Fiumicino sono stati arrestati e rinchiusi nel carcere di Regina Coeli. Il provvedimento, preso a seguito dell'indagine su un presunto traffico di droga dall'Ecuador, e' stato eseguito ieri dagli agenti della Polaria di Fiumicino in stretta collaborazione con il Comando Gruppo della Guardia di Finanza Aeroporto coordinati dalla Direzione Distrettuale antimafia di Roma. Un quarto uomo, un poliziotto in pensione, imputato nella vicenda si e' intanto reso irreperibile. Secondo quanto si e' appreso nei giorni scorsi, al centro dell'inchiesta ci sarebbero due valigie contenenti presumibilmente della droga che i quattro avrebbero prelevato dopo essere arrivati in auto sottobordo ad un aereo proveniente dall'Ecuador. In seguito a perquisizioni a casa di uno dei dei tre e della compagna di uno degli arrestati sarebbero stati trovati soldi di provenienza sospetta. 27-09-2010 09:49 ITALIA/Coltivazione cannabis. Luogo ideale e' la Sardegna Un suolo abbastanza profondo e ben drenato, con un discreto grado di umidita' e buone capacita' nutritive. La temperatura ideale e' tra i 19 e i 25 gradi e tutto il bacino del Mediterraneo ha le condizioni ottimali per la sua crescita. E la Sardegna sembra essere terra eletta per la sua coltivazione. Si parla di canapa indiana, di marijuana. Le cronache degli ultimi mesi fanno registrare un fortissimo aumento dei sequestri, da parte della forze dell'ordine, di piante di marijuana, coltivata nei terrazzi di casa, negli orti, nei giardini, fino al maxi sequestro operato dalla polizia di Oristano a Villaurbana, paese di poche anime al centro della Sardegna, ma capitale della coltivazione di cannabis, con 300 piante scoperte e distrutte dalla squadra mobile martedi' scorso. Scoperta che segue un altro maxi ritrovamento di 240 piante avvenuto nei primi mesi dell'anno. Cosi' nel Nuorese, nell'Ogliastra in particolare, dove secondo Mauro Ballero, il direttore dell'Orto botanico dell'Universita' di Cagliari e docente di Botanica Farmaceutica, 'le condizioni climatiche ne rendono particolarmente facile la coltivazione, con ottima resa e qualita'' in termini di principio attivo. Ma anche in provincia di Cagliari, dove il clima e' particolarmente mite, carabinieri, polizia e guardia di finanza scoprono e arrestano i coltivatori. Ma il boom sembra riguardare tutta la Sardegna, senza distinzione. Coltivazioni organizzate in anfratti protetti, con un microclima temperato, piantine messe a dimora scientificamente in filari, sorrette da steli di ferro e spago per farle crescere dritte ed innaffiate con impianti a goccia di ultima generazione. Ma anche coltivazioni indoor nelle case, nei bagni, in anfratti allestiti come serre. Queste le descrizioni dei sequestri delle forze dell'ordine. 'L'Ogliastra - spiega Ballero all'ADNKRONOS - e' un anfiteatro naturale, aperto al mar Tirreno che riceve aria calda e umida, protetto alle spalle dal massiccio del Gennargentu, che lo protegge da venti freddi del nord. Una condizione che rende la zona particolarmente vocata alla coltivazione di ottima marijuana'. I coltivatori 'la 'imboscano' letteralmente - prosegue Ballero - in mezzo alla macchia ad alto fusto, non solo per nasconderla da occhi indiscreti, ma soprattutto per creargli attorno quelle condizioni microclimatiche ideali al suo sviluppo'. E le condizioni in Sardegna ci sono tutte 'perche' altrimenti - prosegue Ballero - ogni pianta stupefacente, se non ha le condizioni ottimali non produce il principio attivo in quantita' tali da produrre la sintomatologia allucinogena, lo 'sballo' insomma'. 'La facilita' di attecchimento e adattabilita' della pianta all'ambiente isolano permette dunque grandi coltivazioni con rese di principio attivo, il tetraidrocannabinolo, che rendono la marijuana sarda di ottima qualita''. Ballero, che spesso viene chiamato dalle forze dell'ordine a effettuare perizie sulle piante sequestrate spiega che 'rendono tanto, in termini di principio attivo, le brattee, la foglia a calice che accompagna i fiori che racchiudono le infiorescenze, quelli femminili, ma non c'e' notizia di raggiungimento dei semi, perche' togliendone il fiore per fumarlo, viene a mancare la potenzialita' di riproduzione della pianta, quindi la formazione e produzione dei semi'. Cosa che peraltro non conviene 'perche' su internet c'e' tutto e i semi possono essere acquistati tranquillamente e a bassissimo costo'. 'Oggi anche a Cagliari la marijuana autoprodotta e' di ottima qualita'', spiega Ballero tanto che in alcuni quartieri 'nei balconi non si pianta il basilico, ma questa pianta ben piu' redditizia'. La marijuana sarda viene esportata? 'Non credo - dice il botanico - che esistano canali di esportazione, credo invece che venga viene prodotta per il consumo locale'. Dello stesso avviso il capo della Squadra mobile della Questura di Nuoro Fabrizio Mustaro, che spiega il fenomeno resosi evidente 'negli ultimi anni quando i banditi si sono resi conto che il sequestro di persona e la rapina non pagano, quindi si sono dati alla coltivazione della marijuana e al traffico di droga, riuscendo anche ad intrattenere rapporti con organizzazioni nazionalied internazionali del narcotraffico'. Per di piu', appunto, in zone ad alta densita' criminale e favorite da un clima ottimale. Insomma, un cocktail micidiale. E che la droga in Barbagia e nel nuorese sia ben presente lo testimonia l'ultima operazione della polizia di Nuoro, guidata da Mustaro: chili di hashish, marijuana e cocaina smerciati in due anni con una presunto giro di oltre un milione di euro. E tragicamente compare sul mercato barbaricino la ketamina. Quindi iniziano gli omicidi per droga, questa e' la vera novita'. Molti degli ultimi fatti di sangue, ultimo l'omicidio di Ulassai di dieci giorni fa, sarebbero legati alla spartizione di intere piantagioni di marijuana. Cosi' quello di Ilbono di un anno fa: gli inquirenti trovarono l'auto della vittima letteralmente imbottita di marijuana. L'ipotesi investigativa e' chiara: delitto legato al mondo della droga. Perche' rende, e parecchio, la coltivazione. E' un po' come l'annata agraria, ci sono buone stagioni, con ottimi raccolti e stagioni mediocri, con rese basse, ma il guadagno e' certo. 'Secondo la stagione - spiega Mustaro - un grammo di marijuana puo' variare dai 3 euro di prodotto di scarsa qualita' ai 12 di un ottimo prodotto. E considerando che una pianta produce circa mezzo chilo di 'erba' i conti sono presto fatti'. Semplice: a 12 euro una pianta frutta 6mila euro. A 3 euro 1500. Cifre non del tutto trascurabili se si pensa alla disoccupazione ed ai livelli di retribuzione di un operaio, o peggio ancora al prezzo del latte per un allevatore. Coltivarla quindi conviene, nonostante i rischi. 'E' da sfatare il mito che il pastore sardo non trafficasse in droga. Negli ovili - spiega Mustaro - la droga c'e' sempre stata, non e' un business degli ultimi anni. I primi affari di droga risalgono agli anni '80. D'altronde i proventi dei sequestri di persona e delle rapine sono sempre stati reinvestiti in armi e droga, cocaina, eroina, hashish e marijuana'. Prima il fenomeno era per, cosi' dire, trascurato perche' l'attenzione degli inquirenti e dei media si concentrava sull'attivita' antisequestri e sulle decine di omicidi per faida, ma oggi, capito che il sequestro non lo si puo' piu' fare e i sistemi di protezione delle banche e dei portavalori sono quasi inattaccabili, l'attenzione della malavita si e' spostata sulla droga. 'E' il guadagno facile - prosegue Mustaro - che spinge soprattutto quelli che hanno poco da perdere, a coltivare la marijuana'. Trovare i semi e' facile: Internet. Basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca le parole chiave e compaiono una serie di siti che mettono in vendita a bassissimo costi semi e spiegano le tecniche di coltivazione. 'Attecchiscono subito, non hanno bisogno di essere seguite, e non c'e' necessita' di far maturare i fiori per produrre i semi. I siti non possiamo oscurarli - spiega Mustaro - se non quelli italiani. Generalmente sono residenti in Paesi stranieri e la polizia italiana ha difficolta' a contrastarli', conclude Mustaro. (Adnkronos) 27-09-2010 09:40 MESSICO/Tossicodipendenti. E' in atto una mattanza In Messico e' in corso una vera e propria mattanza di tossicodipendenti. Lo sostiene un sacerdote cattolico, Guillermo Flores, che dirige una casa di assistenza per drogati a Guadalupe. 'I tossicodipendenti sono l'anello piu' debole della catena di narcotraffico e violenza che sta imprigionando il Messico - ha dichiarato alla stampa locale padre Guillermo, direttore dell'istituto 'Fuente de Vida', nello stato di Nuevo Leon - La mattanza e' cominciata a Ciudad Juarez ma poi si e' estesa. E adesso e' continua in tutto il Paese'. Secondo una ricerca recente, il 63% dei messicani e' gravemente compromessa con il narcotraffico (consumatori o spacciatori o trafficanti) e l'8% e' sotto il totale controllo delle bande di narcos. In tutto il Paese ci sarebbero circa 20 milioni di consumatori di stupefacenti e oltre un milione di tossicodipendenti. Secondo la polizia, un grammo di cocaina o di crack costa oggi meno di 10 dollari. L'anno scorso, la lotta al narcotraffico in Messico ha coinvolto centomila tra soldati e agenti delle forze dell'ordine. Ma le lotte interne tra bande rivali hanno provocato la morte di 28.500 persone. 27-09-2010 09:00 FRANCIA/Cannabis. Test saliva sbagliano al 10% I test della saliva utilizzati dalle forze dell'ordine per i controlli stradali e rilevare l'uso di droghe, piu' che altro cannabis, sono affidabili? In un comunicato della scorsa settimana, l'Academie ritiene che "il solo test della saliva utilizzato per l'individuazione di cannabis non puo' essere sufficiente". "Diversi studi fanno sapere che il suo utilizzo, in un gran numero di casi, da' risultati falsamente positivi... solo le analisi del sangue possono individuare l'uso di stupefacenti". Raccomandazioni che fanno seguito agli studi di un tossicologo del Centro Ospedaliero Universitario di Poitiers, Patrick Mura, che e' arrivato alle conclusioni che il 10% dei test della saliva positivi alla cannabis risultano poi sbagliati dopo che sono state fatte le analisi del sangue. Al ministero dell'Interno fanno sapere di essere sulla medesima linea dell'Academie: "ogni test della saliva di segnale positivo e' seguito da analisi del sangue, che confermano al 90% questa positivita'". 25-09-2010 09:58 SPAGNA/La narcosala di Bilbao. Immagini In un periodo di approfondite discussioni e iniziative per l'apertura anche in Francia delle narcosale, il quotidiano Le Monde ha pubblicato una sequela di immagini in cui si mostra nei particolari il funzionamento della narcosala di Bilbao. Qui 25-09-2010 09:08 ITALIA/Carceri, detenuto in sciopero della fame contro accusa di spaccio 'Un detenuto di 41 anni, Gianluca C., residente a Colleferro, sposato e padre di due figli, dal 9 settembre scorso ricoverato nel reparto di medicina protetta dell'ospedale di Viterbo, si sta lanciato morire per dimostrare la sua innocenza'. Lo ha reso noto il garante per i diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. L'uomo, in custodia cautelare a Regina Coeli di Roma da un anno, nell'ambito di un'indagine per spaccio di sostanze stupefacenti, ha intrapreso un lungo sciopero della fame per protestare contro il suo arresto. Pur essendo alto 1 metro e 82 e' arrivato a pesare 65 kg. Nelle ultime 2 settimane ha perso altri 5 chili di peso. Dal 26 luglio al 16 agosto scorso era gia' stato ricoverato nello stesso reparto per il grave deperimento fisico causato dal digiuno. In quell'occasione venne convinto a sospendere lo sciopero della fame. 'Con chi lo ha incontrato - spiega l'ufficio del garante- l'uomo si e' dichiarato 'vittima di un'ingiustizia' e appare lucido e determinato a proseguire la protesta che lo sta esponendo a rischio concreto della vita. Accetta soltanto di bere e fin quando sara' considerato capace di intendere e volere, non sara' possibile, per i medici, praticare il trattamento sanitario obbligatorio con l'alimentazione forzata'. La scorsa settimana, dopo una perizia di parte, il suo avvocato difensore ha presentato una richiesta di revoca della custodia cautelare al Gip di Velletri. Il provvedimento cautelare scadrà fra pochi giorni, alla fine di settembre. 'Nonostante gli appelli della moglie e dei figli e le preoccupazioni dei medici e degli operatori - commenta Marroni -, l'uomo ha coscientemente deciso di rischiare la vita per protestare la sua innocenza. Non e' la prima volta che accade e, cosi' come in passato, siamo alle prese con il dubbio se debba prevalere il dovere di salvare una vita o la volonta' di un uomo di giungere alle estreme conseguenze per dichiarasi innocente'. 25-09-2010 08:53 PORTOGALLO/Tossicodipendenze, a Coimbra incontro fra sindaci europei e latino-americani "Il Forum dei sindaci e dei comuni d'Europa, America Latina e Caraibi, che vede la rappresentanza di 27 nazioni e piu' di 50 citta', relativamente alle politiche comunali in materia di droghe, conferma l'impegno gia' assunto lo scorso aprile a Lugo, in Spagna, volto a promuovere, nell'azione di lotta alla droga, strumenti e servizi finalizzati al recupero pieno della persona: dalla promozione di stili di vita sani alla prevenzione, passando per il trattamento, la riabilitazione ed il reinserimento sociale e lavorativo delle persone con problemi di tossicodipendenze". Lo ha dichiarato il presidente dell'Agenzia comunale per le Tossicodipendenze di Roma Capitale Massimo Canu, in merito al summit che si sta svolgendo a Coimbra, in Portogallo. "In tal senso la formalizzazione dell'alleanza internazionale dei Paesi Eu-Lac, per la riduzione della domanda di droga, che con piacere rileviamo ricalchi le linee guida e le attivita' gia' avviate da Roma Capitale, rappresenta il primo passo verso una strategia globale di contrasto al fenomeno, in particolare tra le giovani generazioni". In quest'ottica  le linee guida dell'Agenzia comunale per le Tossicodipendenze propongono, come obiettivo generale, non solo l'assistenza nei confronti di chi attualmente fa uso di droghe, o ne ha fatto uso in passato e necessita ora di un reinserimento socio-lavorativo, ma anche l'attuazione di progetti e servizi centrati su interventi preventivi, rivolti, in primis, a giovani e giovanissimi. "Un'impostazione che abbiamo declinato in interventi come 'City Care - Sportello Sociale', 'Prevenzione giovani e peer education' e 'Reinserimento socio lavorativo' che strutturano la nostra azione attraverso percorsi che tengono in considerazione gli aspetti relazionali, sociali e organici della persona, per consentire il riscatto della propria vita e il raggiungimento dell'obiettivo primario fondamentale, ovvero la liberta' dalle droghe". "Cio' e' possibile impegnando i ragazzi in attivita' e stili di vita sani, proponendo loro un messaggio chiaro e coerente che dia la possibilita' di vivere e sperimentare le emozioni, anche quelle negative, liberi da ogni dipendenza" ha concluso Canu. Il vertice, a cui Massimo Canu partecipa in rappresentanza del sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, e' organizzato dalla Commissione Interamericana per il Controllo sull'abuso di droga (Cicad) e dal Segretariato per la Sicurezza Multidimensionale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Oas), con il finanziamento della Commissione Europea e il supporto tecnico dell'Istituto portoghese per le droghe e le tossicodipendenze. 24-09-2010 18:17 /Fumo, aperta consultazione pubblica su inasprimento norme anti tabacco   La Commissione europea ha aperto oggi una consultazione pubblica per rivedere la direttiva sui prodotti del tabacco, invitando tutte le parti interessate a dare la propria opinione sulle varie opzioni e a commentare eventuali provvedimenti per migliorare la consapevolezza sui pericoli derivanti dall'uso del tabacco, ad aumentare la motivazione a smettere di fumare ed a scoraggiare chi vuole cominciare. Esempi dei provvedimenti che potrebbero essere presi in considerazione sono immagini pubblicitarie a contenuto sanitario piu' grandi e distribuite su due lati dei pacchetti di sigarette, norme di imballaggio diverse, nonche' una regolamentazione delle sostanze nocive, tese a indurre dipendenza dai prodotti del tabacco. La consultazione rappresenta una fase importante verso ladozione di una proposta legislativa prevista per l'inizio del 2012. John Dalli, commissario europeo alla Salute, ha sottolineato che "il tabacco non e' un prodotto come un altro: induce alla dipendenza, causa malattie e sofferenze ai cittadini e costi sanitari evitabili ai governi europei. Il 30% degli europei fuma tuttora, ma sono particolarmente preoccupato per il 35% dei giovani che fumano. Alla vigilia della Giornata Mondiale per il Cuore voglio ricordare che qualsiasi esposizione al tabacco, fumo attivo e passivo o masticazione di tabacco, puo' aumentare i rischi di malattie cardiache o di altri problemi cardiovascolari". Secondo i dati della Commissione, il tabacco e' la maggiore causa singola di decessi evitabili nell'Ue, pari a circa 650mila morti premature all'anno. 24-09-2010 11:59 BRASILE/Cannabis efficace contro il disturbo da ansia sociale, studio Studi su animali e su persone indicano che il cannabidiolo, un componente non psicoattivo della canapa, possiede proprietà ansiolitiche. Tuttavia finora nessuno studio aveva sperimentato i suoi effetti sull’ansia patologica umana e sui suoi meccanismi cerebrali. Scienziati dell’Università di San Paolo del Brasile hanno studiato questo composto in pazienti con Disturbo da Ansia Sociale (social anxiety disorder – SAD) utilizzando tecniche di neuroimaging. La SAD è caratterizzata da timidezza, ansia da prestazione, ansia nel parlare in pubblico; tali sintomi sono forti, disabilitanti, e persistenti, accompagnati da tremore, rossore, sudorazione e accelerazione del battito cardiaco. In questa ricerca dieci pazienti sono stati studiati in doppio cieco contro placebo. Rispetto al placebo vi è stata una riduzione significativa dell’ansia soggettiva, e tale riduzione si è associata a una variazione del flusso sanguigno nel sistema limbico e paralimbico. Studi precedenti avevano dimostrato che il CBD possiede, tra l’altro, effetti antinfiammatori, anti-cancro e neuroprotettivi. Lo studio e' stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Psychophamacology. Fonte: Francesco Crestani, medico e presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica (pagina Facebook: associazione cannabis terapeutica) 24-09-2010 09:43 MESSICO/Narcoguerra. Deputato coinvolto ottiene immunita' parlamentare Un deputato messicano, indagato per i suoi presunti legami con un cartello delle droghe, si e' fatto beffe ieri della polizia andando a prestare giuramento al Parlamento e assicurarsi cosi', davanti alle telecamere, l'immunita' parlamentare. Julio Cesar Godoy Toscano, del Partito Rivoluzionario Democratico (Prd, opposizione di sinistra), era latitante da tre mesi, accusato di legami con il cartello "La Famillia" (La Famiglia) quando era stato eletto deputato nel luglio 2009 nello Stato di Michoacan, dove suo fratello Leonel e' il governatore sempre per il Prd. Questa regione e' anche il feudo de "La Familla", banda considerata come il primo produttore nazionale di droghe sintetiche. Le indagini contro di lui gli avevano impedito di prestare giuramento nella seduta parlamentare dopo le vacanze ma, in seguito, il tribunale elettorale ha validato la sua elezione. Era diversi giorni che si mormorava sul rientro del deputato per occupare il proprio seggio quando, giovedi', le televisioni lo hanno mostrato mentre prestava giuramento: Godoy Toscano e' riuscito ad eludere i controlli di polizia che erano stati messi per impedirgli l'accesso in Parlamento. Ormai protetto per tre anni dall'immunita' parlamentare, Godoy Toscano si e' dichiarato innocente davanti alla stampa, senza pero' spiegare come fosse riuscito ad eludere i controlli di polizia per entrare in Parlamento. "Le indagini di cui lui e' oggetto sarebbero "uno strumento del Governo federale per attaccare il suo partito e appropriarsi dello Stato di Michoacan", ha denunciato il nostro. Il Michoacan e' una delle regioni piu' violente nella "guerra dei cartelli" per il controllo del traffico. Guerra che da dicembre 2006, quando il presidente Felipe Calderon e' salito al potere, ha provocato 28.000 morti nel Paese. 23-09-2010 18:23 ITALIA/Cannabis, in Trentino uno studente su cinque l'ha provata La cannabis e' stata usata almeno una volta nella vita dal 32,7% dei trentini, la cocaina dal 7,1% e l'eroina dall'1,7%. Fra gli studenti di eta' compresa fra i 15 e i 19 anni le sostanze psicoattive legali e non piu' diffuse sono l'alcol, il tabacco e i cannabinoidi, rispettivamente consumate nell'ultimo anno dall'84%, 27% e 22% dei ragazzi. I dati sono stati ricavati attraverso due indagini condotte a livello nazionale nel 2009 dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnt) rese note dal Servizio per le tossicodipendenze (Sert) di Trento. Circa 1.000 ragazzi (5%) hanno provato la cocaina almeno una volta e circa 600 (3%) ha usato questa droga nell'ultimo mese. L'1,9% dei ragazzi ha provato l'eroina almeno una volta nella vita (390 persone), l'1,1% (220 studenti) l'ha consumata nell'ultimo anno e lo 0,64% nell'ultimo mese. La distribuzione territoriale vede una prevalenza dei consumi a Trento, Rovereto e Riva del Garda. In Trentino, per l'anno 2009, si stimano circa 2.073 utilizzatori problematici di sostanze stupefacenti, corrispondenti a una prevalenza di circa 6,1 soggetti ogni mille residenti di eta' compresa tra i 15 e i 64 anni. Il dato - sottolinea il Sert - risulta sensibilmente inferiore a quello nazionale, ove la prevalenza stimata e' di 9,9 soggetti ogni mille residenti. Considerando separatamente le singole sostanze, si stimano 1.417 soggetti utilizzatori di oppiacei e 752 soggetti utilizzatori di stimolanti; per entrambe le sostanze, le prevalenze stimate risultano inferiori alla media nazionale, attestandosi rispettivamente intorno a 4,2 soggetti su mille per gli oppiacei contro i 5,4 nazionali e a 2,2 soggetti su mille per gli stimolanti contro i 4,4 nazionali. I soggetti seguiti dai Sert nel 2009 sono stati 1.774, di cui 1.183 sono trattati per problemi di abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti; i restanti 591 sono familiari, partner e consumatori a rischio di dipendenza. Degli utenti in trattamento, 1.123 risultano totalmente in carico (di cui 177 nuovi utenti, 946 utenti in carico dagli anni precedenti) e 60 in appoggio temporaneo da altri Sert del territorio nazionale. L'utenza complessiva in carico appare in costante aumento. La proporzione tra i due sessi vede prevalere nettamente anche nell'anno 2009 la componente maschile rispetto a quella femminile (80% maschi contro 20% femmine). L'utenza complessiva in carico ha un'eta' media di 35 anni, mentre i nuovi utenti hanno un'eta' media di 29 anni. La sostanza d'abuso primaria per cui si richiede un trattamento e' l'eroina (91%); seguono la cocaina con il 5% e i cannabinoidi con il 4%. L'eta' media di prima assunzione della sostanza che ha motivato la richiesta di trattamento varia a seconda del tipo di sostanza primaria d'abuso: 16 anni per la cannabis, 21 per gli oppiacei e 23 per la cocaina. La via iniettiva e' in sensibile diminuzione rispetto agli anni precedenti (65% nel 2007 contro 60% nel 2009). 23-09-2010 13:07 MONTSERRAT/Droga, Governo pensa a polizia e penitenziari speciali Creare una rete di prigioni "regionali" di massima sicurezza in cui rinchiudere i criminali piu' pericolosi e una serie di corpi speciali coordinati a livello internazionale per contrastare il crimine organizzato. Queste le due proposte avanzate dal governo messicano ai Paesi vicini e presentate, nel corso di una conferenza stampa a New York, dal ministro degli Estri Patricia Espinosa. Si tratta di ipotesi preliminari, ha spiegato dopo l'incontro con il segretario di Stato Hillary Clinton, che saranno discusse nel corso di una riunione tra viceministri prevista la prossima settimana a Citta' del Messico. Il ministro ha quindi spiegato che le nuove prigioni dovrebbero essere studiate "a livello regionale" e permetterebbero la detenzioni dei criminali piu' pericolosi "senza contatto con l'esterno e senza possibilita' di fuga". Per quanto riguarda la creazione di nuove forze speciali, secondo Espinosa l'ipotesi che possa trattarsi di corpi sovranazionali "andra' valutata" ma "probabilmente saranno previsti programmi di cooperazione tra forze di diversi Paesi che si integrino in una rete per permettere maggiore cooperazione e comunicazione". L'iniziativa coinvolgerebbe le nazioni centroamericane, la Colombia, gli Stati Uniti e il Canada, con la possibilita' di allargarsi anche ad altri Paesi sudamericani. In merito all'incontro con Clinton, il ministro ha spiegato di aver discusso della possibilita' di una riforma delle leggi sull'immigrazione statunitense: "Mi ha ribadito che si sta analizzando il progetto ma che non ci sono certezze sui tempi necessari perche' avanzi al Congresso". Sottolineando che "le frontiere non si possono sigillare", Espinoza ha quindi aggiunto che i governi dei due Paesi "sono compiaciuti del livello di cooperazione raggiunto". 22-09-2010 15:29 ITALIA/Droga, otto poliziotti arrestati per traffico a Napoli Otto poliziotti sono stati arrestati a Napoli per traffico di droga. L'indagine che li riguarda ha visto le esecuzioni di 17 provvedimenti cautelari ed e' stata condotta dalla stessa polizia. Gli agenti sono tutti in servizio nel commissariato di Secondigliano. Il gip del tribunale di Napoli, dopo indagini della Squadra Mobile, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare, per due filoni investigativi che pero' "presentano stretti profili di connessione", come si legge in una nota firmata dall'aggiunto Giovanni Melillo e dal procuratore Giovandomenico Lepore. Nel primo filone, sono 9 gli arresti eseguiti, di cui tre a carico di donne e per due degli indagati con il beneficio dei domiciliari; alcuni degli arrestati hanno precedenti specifici, altri sono incensurati e l'accusa e' quella di traffico di droga. Il gruppo comprende i fornitori - due, e attivi nel rione Traiano di Napoli - e i soggetti che immettevano droga sulle 'piazze' di Villaricca e Frattamaggiore, grossi centri a ridosso del capoluogo campano. Contestualmente alla notifica degli arresti, sono stati eseguiti anche provvediemnti di sequestro beni. L'altro filone investigativo coinvolge in pratica tutta la squadra di polizia giudiziaria di Secondigliano, quartiere a Nord di Napoli. Nei confronti degli 8 poliziotti, in servizio presso il commissariato, sono contestati i reati di falso in atto pubblico, peculato e detenzione illecita di stupefacenti. Le indagini sono partite da un arresto in flagranza e sono state condotte anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, suffragate poi da dichiarazioni di alcuni degli arrestati anche autoaccusatorie. Almeno in tre distinti episodi, connessi ad operazioni con arresti, la squadra di polizia giudiziaria si e' appropriata di denaro, complessivamente 15mila euro, e di droga, circa mezzo chilo. I poliziotti avrebbero usato questo denaro e questo stupefacente per 'ricompensare' loro confidenti. L'appropriazione indebita avveniva sotto gli occhi degli arrestati, indotti anche a firmare falsi verbali di sequestro. Anche trascrizioni di intercettazioni ambientali venivano 'depurate' di riferimenti compromettenti. Altre persone sono indagate nell'ambito di questo filone. Tra gli arrestati vi sono anche sottoufficiali. (Agi) 22-09-2010 15:11 GIAPPONE/Guerra alla droga, Giappone nega ingresso a Paris Hilton Le autorita' giapponesi hanno impedito all'ereditiera americana Paris Hilton di entrare nel paese, a causa delle recenti condanne per possesso di droga. La regina del gossip era atterrata ieri sera a bordo del suo jet personale all'areoporto di Tokyo-Narita, ma e' stata subito bloccata e interrogata per ore insieme alla sorella Nicky, 26 anni, dai servizi giapponesi per l'immigrazione, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Kyodo. Le due Hilton erano arrivate in Giappone per promuovere una linea di borse. Secondo la legge in Giappone, le autorita' possono negare l'ingresso nel Paese a chi abbia subito condanne per possesso o spaccio di sostanze stupefacenti. La Hilton infatti e' stata recentemente condannata a sei mesi con la condizionale da per possesso di cocaina da un tribunale di Las Vegas. "Stati Uniti e Giappone non risultano essere paesi sottosviluppati del terzo mondo, ma democrazie mature e responsabili. Negli Stati Uniti Paris Hilton e' stata condannata a 6 mesi con la condizionale per semplice possesso di cocaina e per la stessa ragione il Giappone non ha le ha consentito l'ingresso sul suo territorio. Alla luce di questo rigoroso regime di contrasto alle tossicodipendenze risultano incomprensibili le piccole polemiche nostrane sulla possibilita' di sottoporre ai test antidroga i personaggi del mondo dello spettacolo che vengono retribuiti con denaro pubblico". Lo sottolinea il Dipartimento politiche antidroga in un comunicato. 22-09-2010 10:40 FRANCIA/Narcosale. Un rapporto di vari amministratori locali ne chiede l'apertura In un rapporto che sara' reso pubblico venerdi' prossimo, ma le cui linee salienti sono state anticipate il 21 settembre dal quotidiano Le Figaro, diversi eletti di vari partiti nelle amministrazioni locali spronano per l'apertura delle narcosale. Il Governo aveva bocciato la proposta ("ne' utile ne' sostenibile"). Ma nel frattempo una ventina di eletti che fanno parte dell'associazione "Elus, santé publique et territoire" (Espt), hanno approfondito la questione grazie al sostegno del Comune di Parigi, del consiglio generale dell'Ile-de-France (la regione parigina) ed audizioni con esperti medici, sociali e giuridici. Eletti dei Verdi, Ump, MoDem, Nouveau Centre, PS e PC di Parigi, Marsiglia, Bordeaux, Le Havre, Saint-Denis, Annemasse e Nanterre hanno anche visitato le narcosale di Ginevra e Bilbao. "Le narcosale sono parte di una gamma di strumenti che consentono la prevenzione, l'accesso alle cure e la limitazione del traffico di stupefacenti", dice il presidente dell'associazione, Laurent El-Ghozi, che continua: "Ho trovato questi luoghi ben inquadrati e sicuri sia sul piano sanitario che per i cittadini che vivono nei dintorni. Siamo lontani dall'essere fuorilegge". 21-09-2010 18:02 IRAN/Guerra alla droga, altri tre impiccati  Tre trafficanti di droga sono stati impiccati nel carcere di Yazd, nell'Iran centrale. Lo riferisce l'agenzia d'informazione 'Isna', che non precisa quando le esecuzioni hanno avuto luogo né rivela le identità delle vittime. Già ieri due trafficanti di droga e un omicida sono stati impiccati nel carcere di Kazeron, nella città di Ahwaz, nel sud-ovest dell'Iran. Non accenna a placarsi quindi l'ondata di esecuzioni capitali nella Repubblica Islamica, mentre oggi il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha sollevato una nuova polemica riguardo al trattamento riservato dai media occidentali al caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio. Ahmadinejad, da New York, ha accusato i media di interessarsi solo al caso di Sakineh e di tacere su Teresa Lewis, la donna americana disabile mentale che giovedì sarà giustiziata in Virginia per omicidio. 21-09-2010 09:40 USA/Narcoguerra. Asilo politico per giornalista messicano Un giornalista messicano ha fatto sapere di aver ottenuto asilo politico in Usa dopo aver ricevuto minacce dalle autorita' della sua regione di Ciudad Juarez, alla frontiera americana. La notizia arriva dal giornale web LaPolaka.com di cui Jorge Luis Aguirre e' direttore. E' probabilmente il primo caso di asilo politico concesso da Washington ad un giornalista messicano. L'ambasciata Usa a Citta' del Messico non puo' confermare, perche' le informazioni su questo tipo di domande sono confidenziali. Jorge Luis Aguirre e la sua famiglia sono andati in esilio a novembre del 2008 a El Paso (Texas), dall'altra parte della frontiera su cui si affaccia Ciudad Juarez. Il giornalista aveva ricevuto minacce che vengono attribuite allo Stato di Chihuahua, dove Ciudad Juarez e' la citta' piu' insanguinata del Messico grazie alla "guerra dei cartelli" che ha fatto 28.000 morti nel Paese dopo l'arrivo al potere del presidente Felipe Calderon, nel dicembre 2008. I giornalisti sono le vittime collaterali in questa guerra e molti di essi, in questi ultimi anni, hanno abbandonato il nord del Messico per rifugiarsi dall'altra parte del Paese. La maggior parte delle minacce sono attribuite ai cartelli della droga che si disputano il controllo del traffico e la fornitura per il mercato americano, primo cliente al mondo per la cocaina. Sono venticinque i giornalisti uccisi nel Paese da quando e' presidente Calderon, che ha fatto della lotta ai cartelli una priorita' nazionale. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------