====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-35.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-35.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 24-08-2010 al 30-08-2010 2010-35 (Anno X) ARTICOLI - Canapaio Rappaz. Prosegue la vicenda giudiziaria http://droghe.aduc.it/articolo/canapaio+rappaz+prosegue+vicenda+giudiziaria_18070.php - Il magistrato: la guerra alla droga funziona, basta vedere gli Usa !? http://droghe.aduc.it/articolo/magistrato+guerra+alla+droga+funziona+basta+vedere_18068.php - Conferenza latinoamericana sulle politiche in materia di droghe. Conclusioni http://droghe.aduc.it/articolo/conferenza+latinoamericana+sulle+politiche+materia_18061.php - Messico e 'Narcoarte'. L'evidenza di un male in punta di pennello http://droghe.aduc.it/articolo/messico+narcoarte+evidenza+male+punta+pennello_18060.php - Follia censoria di Facebook, cancellato il mio account perché editore di 'Dolce Vita' http://droghe.aduc.it/articolo/follia+censoria+facebook+cancellato+mio+account_18056.php COMUNICATI - Internet. Facebook censura campagna referendaria per legalizzazione cannabis. Ridicola e pericolosa per la democrazia http://droghe.aduc.it/comunicato/internet+facebook+censura+campagna+referendaria_18052.php NOTIZIE -COLOMBIA/Vittime narcoguerra. Governo rimborsera' 20 miliardi Usd http://droghe.aduc.it/notizia/vittime+narcoguerra+governo+rimborsera+20+miliardi_119826.php -MESSICO/Narcos e strage immigrati. Arrestato leader Los Zetas http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+strage+immigrati+arrestato+leader+los+zetas_119825.php -MESSICO/Narcoguerra. 10% poliziotti licenziati http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+10+poliziotti+licenziati_119824.php -CANADA/Cannabis terapeutica allevia dolore da neuropatie, studio http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+allevia+dolore+neuropatie_119818.php -MESSICO/Narcos assassinano Sindaco http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+assassinano+sindaco_119805.php -MESSICO/Guerra alla droga, scompare procuratore che indagava su strage migranti http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+scompare+procuratore+che+indagava_119796.php -/Facebook: censura e dipendenze http://droghe.aduc.it/notizia/facebook+censura+dipendenze_119782.php -/Guerra alla droga: Usa e Messico intercettano solo 1% dei guadagni dei narcos http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+usa+messico+intercettano+solo+dei_119781.php -COLOMBIA/Proibizionismo, la Colombia 'ostaggio dei narcotrafficanti' http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+colombia+ostaggio+dei_119777.php -ITALIA/'Proibizionismo: i danni collaterali', dibattito alla Festa Parmigiana Antiproibizionista http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+danni+collaterali+dibattito+alla_119764.php -USA/Cannabis: Messico, Colombia e Perù contro la legalizzazione in California http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+messico+colombia+peru+contro_119760.php -ITALIA/Proibizionismo, muore un altro detenuto tossicodipendente http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+muore+altro+detenuto_119748.php -MESSICO/Guerra alla droga, fossa comune con 72 cadaveri. Esercito adotta nuovi fucili e blindati http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+fossa+comune+72+cadaveri+esercito_119739.php -ITALIA/Proibizionismo, Giovanardi: io ho dimostrato che repressione forte funziona http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+giovanardi+io+ho+dimostrato+che_119720.php -MESSICO/Orrori del proibizionismo: fossa comune con 19 corpi e poliziotti corrotti http://droghe.aduc.it/notizia/orrori+proibizionismo+fossa+comune+19+corpi_119716.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 10/01/2010 al 30/08/2010 sequestri droghe leggere (kg) 6.244 droghe pesanti (kg) 5.716 dosi droghe sintetiche 1.032.906 piante di cannabis 3.831.450 flaconi di metadone 11.405 vittime morti 41 feriti 2 arresti 5.780 giorni di reclusione 4.740 riepilogo settimanale   24/08/2010- 30/08/2010 sequestri droghe leggere (kg) 110 droghe pesanti (kg) 90 dosi droghe sintetiche 10.000 piante di cannabis 150.000 vittime morti 2 arresti 110 giorni di reclusione 80 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 30-08-2010 17:34 Canapaio Rappaz. Prosegue la vicenda giudiziaria Il Tribunale federale svizzero sostiene che lo Stato non può sottostare a ricatti, così il canapaio torna in carcere, ma riprende lo sciopero della fame. Come previsto, il 26 agosto la Suprema Corte si è pronunciata sul ricorso presentato da Bernard Rappaz che chiedeva d'interrompere l'esecuzione della pena. I cinque giudici della più alta istanza giudiziaria svizzera lo hanno respinto, sostenendo che la pena dev'essere scontata in un'unica soluzione e che nel caso in questione non sussistano le condizioni per interrompere la condanna. Secondo la sentenza, un'interruzione della pena è giustificata soltanto da motivazioni gravi, ad esempio quando non sia possibile curare un detenuto né in prigione né in un reparto ospedaliero riservato ai carcerati. Ma questa condizione non si attaglia a Rappaz. In più, la Corte riconosce il diritto delle autorità cantonali di procedere all'alimentazione forzata qualora il condannato dovesse di nuovo ricorrere allo sciopero della fame e le sue condizioni fossero tali da comprometterne seriamente la salute. In seguito alla sentenza, Rappaz ha dovuto lasciare il suo domicilio di Saxon nel Canton Vallese dove scontava temporaneamente la pena, ed è stato riportato in carcere. Il 30 agosto, la sua avvocata, Aba Neemen, ha comunicato che Rappaz ha ripreso lo sciopero della fame appena tornato dietro le sbarre. Ha aggiunto che sul piano giuridico non c'è molto da fare fino a che non siano pubblicate le motivazioni della sentenza. Comunque sarebbero almeno due le strade percorribili: inoltrare ricorso alla Corte Europea dei diritti umani e la possibilità di un effetto sospensivo nell'ambito della domanda di grazia inoltrata al parlamento del Canton Vallese, che se ne occuperà a novembre.     Rosa a Marca 30-08-2010 14:21 Il magistrato: la guerra alla droga funziona, basta vedere gli Usa !? Sembra una battuta sarcastica, quella contenuta nel titolo, ma evidentemente chi l'ha pronunciata ci crede davvero. Ed e' questo il dramma: le politiche attuali sulla droga sfuggono ad ogni logica e razionalità, ad esse non si applicano i criteri dell'efficacia, dell'effettività e della verificabilità. Secondo il procuratore Nicola Gratteri, infatti, la 'lilberalizzazione' (immaginiamo che la confonda con la 'legalizzazione', che e' regolamentazione e quindi tutt'altra cosa) delle droghe farebbe crescere i guadagni delle grandi organizzazioni criminali. Non solo, la guerra alla droga negli Usa starebbe funzionando (qualcuno ricordi al magistrato che 5 milioni di persone ogni anno finiscono in carcere per droga negli Usa). La prova, secondo Gratteri? I colombiani hanno 'sub-delegato' i messicani nella vendita di cocaina agli Usa, mentre la cocaina colombiana invade l'Europa. Qualcuno ci sa spiegare questo ragionamento? Ci sa spiegare perche' con la legalizzazione dell'alcool negli Usa è avvenuto l'esatto contrario? E soprattutto, qualcuno lo puo' spiegare alle 28mila vittime morte ammazzate in Messico dal 2006 a oggi a seguito della campagna anti-droga lanciata dai governi Usa e Messico? Ecco un passaggio della dichiarazione di uno degli uomini di punta, diremmo un generale a quattro stelle, nella guerra alla droga in Italia: "La depenalizzazione del consumo delle droghe ingrasserebbe le mafie. Aumenterebbe a dismisura i suoi fatturati. Sarebbe un atto di gravissima complicita'. Per questo sono totalmente contrario". "Molto piu' utile e' il lavoro di prevenzione. Il problema lo si risolve facendo una cultura di prevenzione, spiegando ai ragazzi il male che fa la cocaina e l'ecstasy. Negli Usa la prevenzione ha fatto diminuire il consumo di cocaina, al punto che i colombiani non ritengono piu' conveniente venderla negli Usa e hanno sub-delegato i messicani, che hanno invaso gli Usa di cocaina. Su questo c'e' stata una maxi indagine, coordinata fra Italia, Usa e Canada. L'Europa e' stata invasa di cocaina, proprio perche' negli Usa il mercato non ne assorbiva piu'".     Pym 28-08-2010 12:54 Conferenza latinoamericana sulle politiche in materia di droghe. Conclusioni “Nella maggior parte dei Paesi della regione, le leggi sulle droghe prevedono regimi speciali, e questo ci induce a valutare se siano di carattere eccezionale e se questo compromette i diritti fondamentali di chi compare davanti alla giustizia, perche' le pene sono sproporzionate e le prigioni sono piene di “muli” incastrati nel sistema carcerario e non di grandi trafficanti”. Cosi' Freddy Pavon Rivera, viceministro della Giustizia in Equador chiudendo la “II Conferenza latinoamericana e la I Conferenza brasiliana sulle politiche in materia di droghe”, organizzata a livello locale dai brasiliani di “Psicotropicus” e a livello regionale dagli argentini di “Intercambios”, che si e' conclusa lo scorso 27 agosto a Rio de Janeiro. “E' una sfida progettare una politica sulle droghe perche' si tratta di un tema sensibile dove gli Stati non hanno totale liberta' d'azione. Non si puo' ignorare il fatto che qualunque organismo che promuove i diritti umani promuove anche la guerra contro le droghe”, continua il viceministro dell'Equador facendo una velata critica ad alcune agenzie Onu. E' nel corso del panel su “Riforme legislative in America Latina” che e' stato evidenziato come “l'attuale legislazione ha creato nuove delinquenze, ha fatto a pezzi il tessuto sociale ed ha distrutto l'ambiente”. Per invertire questa situazione, la procuratrice argentina Monica Cunnaro, segretaria esecutiva della “Commissione coordinatrice delle Politiche Pubbliche di prevenzione e controllo del traffico illegale di stupefacenti, la delinquenza organizzata transnazionale e la corruzione della Direzione di Gabinetto” in Argentina, ha proposto di “usare l'Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) per raccogliere consensi su come fare progressi nelle politiche sulle droghe a partire dalla difesa dei diritti umani”. Nel medesimo panel, il ministro della Suprema Corte di Giustizia in Uruguay, Jorge Ruibal Pino, ha evidenziato che “una buona legislazione sulle droghe non e' garanzia di giustizia ne' di rispetto dei diritti umani”. Secondo dati Onu, l'attuale traffico illegale di droghe muove 320 milioni di Usd. “Il problema delle droghe e' economico e, anche se le cause hanno diversi aspetti, la discussione si deve concentrare sulla soluzione a questo problema economico”, ha detto Juan Carlos Hidalgo, coordinatore dei Progetti per l'America latina del Cato Institute di Washington. Per comprendere il grosso problema della guerra contro le droghe, Hidalgo ha fatto un esempio relativo al prezzo della cocaina: “In Colombia un chilo vale 1600 Usd, quando transita da Panama diventa 2500 Usd, 13 milioni Usd quando transita dalla frontiera messicana, 20 milioni quando arriva in Usa, milioni che diventano 97 nel mercato al dettaglio”. Il boliviano Reynaldo Molina Salvatierra, coordinatore generale del “programma di appoggio al controllo sociale della produzione della foglia di coca”, dice: “Se non fosse un commercio conveniente non avrebbe assunto le dimensioni che ha raggiunto”. Ed ha segnalato come la Bolivia stimola, come alternativa economica, “una politica di incentivi agli usi leciti della coca, come in ambito alimentare e medico, perche' il 18% della sua composizione sono proteine equiparabili alla carne, con anche il vantaggio che e' senza pericolo di colesterolo e acido urico”. “Le novita' sulle politiche in materia di droghe vengono dall'America Latina”, ha detto Ethan Nadelman, docente all'Universita' di Harvard e direttore esecutivo della “Drug Policy Alliance” (Dpa), portando come esempio la “Commissione Latinoamericana su Droghe e Democrazia” perche' “per la prima volta alcuni ex-presidenti si sono resi disponibili ad un confronto sul proibizionismo, proponendo chiaramente la decriminalizzazione della marijuana e promuovendo politiche di riduzione del danno”. Nadelman ha evidenziato i risultati dell'iniziativa delle “Unita' della Polizia Pacificadora” a Rio de Janeiro (programma per riappropriarsi del controllo del territorio nelle favelas dominate da trafficanti armati), e le politiche di inclusione sociale messe in atto a Medellin (Colombia), ma ha messo sul chi va la' in quanto' “ci vuole costanza e non si puo' ignorare il tema dell'illegalita' delle droghe, perche' fintanto che esiste il mercato nero che finanzia il crimine organizzato sara' difficile sradicare la violenza”. Sulla differenza tra le politiche Usa e quelle del resto delle Americhe, durante l'inaugurazione della Conferenza, il segretario nazionale della Giustizia in Brasile, Pedro Abramovay, ha incentrato il suo intervento su narcotraffico e frontiere: “Il Brasile ha un frontiera di 15 milioni di chilometri ed e' impossibile concepire una politica sulle droghe che ignori i rapporti con i Paesi vicini. Non erigeremo muri sulle nostre frontiere perche' significano solo assassinii di massa”. A questa conferenza hanno partecipato piu' di quattrocento persone, tra rappresentanti di governo ed esperti di vari Paesi della regione e funzionari Onu.     redazione 27-08-2010 16:33 Messico e 'Narcoarte'. L'evidenza di un male in punta di pennello   Dipingere la violenza del narcotraffico. Pare sia una nuova tendenza, pero' gli artisti vi si dedicano da piu' tempo rispetto a quando la narcoviolenza e' diventata notizia da prima pagina. “Narcoarte” e' quella del pittore Lenin Marquez Satazar: un corpo disteso di lato con le mani legate e una benda che copre gli occhi... potrebbe essere una delle ultime vittime del narcotraffico a Culliacan, nel nord del Messico, e' un quadro della sua serie “Paesaggi”. Narcoarte e' sicuramente un termine equivoco rispetto al quale c'e' disagio da parte di tutti gli artisti. “Io sono un pittore del sociale, per cui dipingo situazioni di fantasia ispirate dalla realta'. Rappresento la decadenza che avanza nel mio Paese”, dice Ricardo Delgrado Herbert, artista di Tamaulipas, altra localita' famosa per la violenza dei narcos. Qualunque definizione di una corrente artistica non e' unanimemente riconosciuta, se poi grazie al nome la si relaziona col narcotraffico, la polemica e' comprensibile, anche se e' innegabile che la diffusa presenza del narcotraffico in Messico ha comportato modifiche al linguaggio: oggi si usano comunemente termini come narcoesperti, narcomoda, narcoletteratura. La vitalita' del prefisso e' un inequivocabile segnale del suo uso. La narcoarte potrebbe apparire come una nuova tendenza, ma i temi che affronta, la morte, la violenza, la frontiera... sono sempre stati presenti in tutte le forme espressive della cultura messicana. La scrittrice Lolita Bosch e' molto esplicita in questo “gli esperti gia' parlavano di questo nel XIX secolo, anche del narco. Ma il narco di un tempo aiutava il povero, si contrapponeva alla corruzione, lottava contro l'ingiustizia, per questo si esaltava come in tutti i casi in cui si opponeva all'oppressione. Questo e' appurato”. Lo stesso per i racconti di Sergio Gonzalez Rodriguez o Elmer Mendoza, sono tutti basati sulla realta' estrema delle loro citta'. Per chi vuole approfondire     redazione 26-08-2010 17:38 Follia censoria di Facebook, cancellato il mio account perché editore di 'Dolce Vita' Due giorni fa Facebook ha disattivato e chiuso il mio account. Senza alcun avviso. Senza alcuna spiegazione specifica. Utilizzavo Facebook per tenermi in contatto e comunicare con amici, conoscenti e lettori. Ho contattato il social network e la risposta (probabilmente automatica) è stata che non possono fornirmi informazioni a riguardo per “motivi tecnici e di sicurezza”, infine che la “decisione è insindacabile”. A un’ulteriore email in cui chiedevo chiarimenti la risposta è stata: “Ti informiamo che non lo riattiveremo per nessun motivo, né ti forniremo ulteriori spiegazioni sulla violazione di cui sei responsabile o sul sistema che usiamo.” Ho perso così centinaia di messaggi, note, foto e materiale vario. Fortunatamente ho sempre riportato il tutto anche sul mio blog personale, ma le discussioni, i dibatti, gli aggiornamenti di stato e soprattutto i contatti (oltre 1.100) sono spariti. Conoscevo già bene la Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità di Facebook, dal momento che mi occupo anche per lavoro di comunicazione sul web, ma dopo questo episodio sono andato a rileggermi per intero il regolamento e posso affermare con certezza di non aver violato in alcun modo le regole da loro imposte. Ma penso di sapere il motivo per cui sono stato cacciato da Facebook: la cannabis! Una delle mie principali pubblicazioni infatti è dedicata agli stili di vita alternativi e alla cultura della canapa, a 360 gradi quindi dagli utilizzi ricreativi a quelli terapeutici, dalla coltivazione al lato industriale e tessile. La rivista (il cui nome è Dolce Vita, direttore responsabile Fabrizio Rondolino), è regolarmente registrata in un tribunale italiano da diversi anni, scrupolosamente seguita da un legale competente e distribuita nelle edicole delle principali città. Non prende posizione riguardo l’uso di sostante stupefacenti (qualunque esse siano), ma si limita a fornire le giuste informazioni a riguardo, invitando tutti ad una responsabilità personale e ad un’eventuale sperimentazione consapevole. Su Facebook avevo aperto personalmente la pagina ufficiale della rivista e spesso sono intervenuto in dibattiti e discussioni riguardanti l’argomento. Considerando inoltre che Facebook ha appena censurato la campagna referendaria per la legalizzazione della cannabis in California, notizia di ieri, non resta che tirare le somme. A tal proposito riporto una dichiarazione di Pietro Yates Moretti, vicepresidente dell’Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) che fa notare come “un intervento cosi’ pesante su un dibattito politico ha conseguenze sulla sfera pubblica e sui meccanismi della democrazia” e ci invita giustamente a riflettere sulla “pericolosità del monopolio di qualunque mezzo di comunicazione”. Personalmente sto prendendo in considerazione l’ipotesi di avviare una procedura legale, come ha già fatto un anno fa Vittorio Zambardino, (giornalista de La Repubblica a cui Facebook aveva riservato un trattamento simile al mio ma per altri motivi), che cito testualmente: “Ho perciò deciso di fare di questa vicenda il terreno di una battaglia non personale ma di diritto. Non si tratta di riavere indietro le mie poche carabattole digitali. Qui il problema che abbiamo di fronte è quello dei diritti degli utenti di Facebook e delle regole della piattaforma, che non possono andare contro i principi che regolano lo stato italiano, oltre ad essere contrari ad ogni buon senso.” Infine prendo questa cancellazione con filosofia, come se fosse un titolo, una piccola nota di merito nella mia carriera giornalistica da raccontare ai nipotini: “…quella volta, sono stato censurato da Facebook” =) Certo, se avessi usato il mio account per giocare a Farmville o condividere frasi stupide, non avrei avuto nessun problema. Ma io faccio altro, ne vado fiero e per questo continuerò a farlo. Sul mio blog, sui forum, sui siti e si… anche su Facebook! Matteo Gracis, Editore e direttore editoriale di Dolce Vita ------------------------------------------- COMUNICATI 25-08-2010 14:07 Internet. Facebook censura campagna referendaria per legalizzazione cannabis. Ridicola e pericolosa per la democrazia   Facebook censura le pubblicità a favore del referendum sulla legalizzazione della cannabis in California. Incredibilmente, il gigante del social networking ha deciso che le foglie di cannabis non possono apparire sugli ads (gli spot online), di fatto censurando i fautori della legalizzazione. Facebook e' ovviamente libera di censurare cio' che vuole. Ma questa vicenda mostra non solo una decisione stupida -un po' come se durante il proibizionismo sull'alcool fosse stato vietato di pubblicare immagini che rappresentassero grappoli d'uva- ma anche la potenziale pericolosità che deriva dalle posizioni dominanti. Visto il quasi monopolio di questo innovativo e sempre piu' diffuso mezzo di comunicazione, un intervento cosi' pesante su un dibattito politico ha conseguenze sulla sfera pubblica e sui meccanismi della democrazia. Di recente Facebook aveva già assunto posizioni discutibili sulla privacy dei propri utenti arrivando addirittura a coniare il motto "la privacy è morta". Le aziende pubblicitarie erano state cosi' in grado di ottenere informazioni personali riguardanti gli utenti. La valanga di proteste lo avevano costretto a fare marcia indietro. Anche in questo caso, Facebook farà bene a fare marcia indietro, e subito. Gli utenti di questo social network si facciano sentire: - scrivendo allo staff; - cambiando la propria icona con una foglia di marijuana. Soprattutto, risulta sempre piu' urgente differenziare il proprio modo di fare social network, utilizzando anche siti diversi da Facebook. Questa vicenda dimostra la pericolosità del monopolio di qualunque mezzo di comunicazione.       Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 30-08-2010 19:30 COLOMBIA/Vittime narcoguerra. Governo rimborsera' 20 miliardi Usd Il governo colombiano dovra' sborsare oltre venti miliardi di dollari per risarcire le vittime della guerra che negli ultimi dieci anni le forze di sicurezza hanno combattuto contro la guerriglia e i narcotrafficanti. Lo prevede un progetto di legge discusso in questo momento in Parlamento e concordato tra l'esecutivo e il Partito liberale, alleato esterno del governo del presidente Juan Manuel Santos. Lo ha confermato lo stesso ministro dell'Interno e della Giustizia German Vargas Lleras, sostenendo che la somma sara' distribuita nell'arco di dieci anni e confermando che riguardera' le vittime della violenza guerrigliera e dei "narcos" ma anche degli uomini dello Stato. Tra le iniziative previste in favore delle migliaia di persone costrette lasciare case e terreni per sfuggire al conflitto ci sara' un piano di sostegno per l'avvio di attivita' produttive. Il capo di Stato ha inoltre garantito che la restituzione delle terre sottratte ai contadini sara' una delle priorita' della sua azione di governo. Secondo un recente dossier dell'Onu, solo dall'inizio del 2010 oltre settemila persone hanno dovuto lasciare le proprie case per allontanarsi dalle aree in cui il conflitto interno e' piu' violento. Secondo l'ong Consultoria para los Derechos humanos y el desplazamiento, tra le organizzazioni piu' documentate sulle conseguenze del conflitto armato, tra il 2002 e il 2009 sono stati oltre 2,4 milioni i colombiani costretti a lasciare la propria casa per questa ragione. 30-08-2010 19:26 MESSICO/Narcos e strage immigrati. Arrestato leader Los Zetas I soldati messicani hanno arrestato un uomo indicato quale leader del cartello delnarcotraffico 'Los Zetas', ritenuto responsabile della strage di 72 immigrati clandestini avvenuta nei giorni scorsi nello Stato di Tamaulipas, al confine con il Texas. L'arresto - hanno riferito fonti ufficiali - e' avvenuto nella citta' industriale di Monterrey, capitale del Nuevo Leon, frontiera con gli Stati Uniti. Il ministero della Difesa ha poi precisato che Juan Francisco Zapata Gallegos detto 'El Billy' o 'El Pelon' e' stato arrestato venerdi' scorso, a seguito di una denuncia anonima. 30-08-2010 19:18 MESSICO/Narcoguerra. 10% poliziotti licenziati La polizia federale messicana, in prima linea nella lotta ai cartelli della droga messicana, ha licenziato 3.200 dei suoi agenti, circa il 10% del suo contingente, che avrebbero commesso omicidi e violenze e violato il regolamento. La decisione fa parte di una serie di operazioni di depurazione delle forze dell'ordine secondo le indicazione della legge generale del Sistema Nazionale di Sicurezza Pubblica. La polizia ha anche annunciato che in molti casi gli agenti cacciati sono stati anche denunciati alle autorita' competenti. 30-08-2010 13:51 CANADA/Cannabis terapeutica allevia dolore da neuropatie, studio La cannabis puo' alleviare il dolore dovuto a neuropatie croniche. Lo afferma uno studio pubblicato dalla Canadian Medical Association, secondo cui la sostanza e' anche in grado di diminuire ansia e depressione. I ricercatori della McGill University hanno fatto inalare a 23 persone 3 tipi diversi di cannabis, con un contenuto di Thc del 2,5, 6 e 9 per cento, e un placebo, per tre volte al giorno per 5 giorni, ripetendo il ciclo quattro volte. Quelli che avevano ricevuto la dose piu' alta hanno mostrato un deciso miglioramento del dolore, insieme a una minore ansia e depressione e a una diminuzione dei problemi di sonno. 'E' la prima volta che vengono testati gli effetti del fumo di cannabis - ha affermato Mark Ware, uno degli autori - e i risultati sono incoraggianti, anche se serviranno studi su un maggior numero di pazienti per testare efficacia e sicurezza di questo metodo'. 30-08-2010 09:16 MESSICO/Narcos assassinano Sindaco Uomini armati hanno assassinato davanti alla sua abitazione il sindaco della citta' di Hidalgo, situata nello stato messicano di Tamaulipas, lo stesso dove martedi' scorso erano stati ritrovati i cadaveri di 72 immigrati uccisi per essersi rifiutati di lavorare per i narcotrafficanti. Al momento non e' chiaro il legame della vittima con i narcos. Marco Antonio Leal Garcia e' il secondo sindaco ad essere ucciso nella stessa area nelle ultime due settimane. Durante l'agguato e' rimasta ferita anche la bimba di 4 anni di Leal Garcia. "Questo crimine codardo, e gli atti violenti compiuti recentemente in questo stato rafforzano la determinazione del governo messicano a continuare a combattere le gang criminali che cercano di intimidire le famiglie di Tamaulipas" ha dichiarato in un comunicato il presidente Felipe Calderon. 28-08-2010 10:45 MESSICO/Guerra alla droga, scompare procuratore che indagava su strage migranti Da due giorni non si hanno piú notizie di Jaime Suarez, il procuratore messicano che sta guidando le indagini sul massacro di 72 immigrati, i cui corpi sono stati trovati giorni fa in una fossa comune, non lontano dal confine con gli Stati Uniti. A darne notizia è il presidente messicano, Felipe Calderon. Suarez sarebbe scomparso due giorni fa, quando si trovava a San Fernando, cosí come un funzionario di polizia. Sulla strage, l'ombra dei 'Los Zetas': in Messico è in corso una guerra al narcotraffico e per il narcotraffico, che si consuma da quando è presidente Calderon. Una guerra mai dichiarata, ma che ha fatto oltre 28.000 morti negli ultimi quattro anni. 27-08-2010 11:57 /Facebook: censura e dipendenze Guarda la vignetta di Joshua Held: http://www.aduc.it/vignetta/facebook+censura+dipendenze_18058.php 27-08-2010 11:48 /Guerra alla droga: Usa e Messico intercettano solo 1% dei guadagni dei narcos Stati Uniti e Messico, che hanno annunciato misure "senza precedenti" nella lotta al narcotraffico e impiegano centinaia di migliaia di militari e miliardi di dollari, ma non sono riusciti a bloccare piu' dell'un per cento del fiume di denaro sporco, si stima tra i 20 e i 25 miliardi di dollari, che ogni anno attraversa il confine tra i due paesi. E' quanto scrive il Washington Post che ha analizzato le cifre fornite dai due paesi che hanno piu' volte sottolineato come, per vincere la guerra contro i narcos, sia essenziale fermare questo flusso di denaro. "Se non riusciamo a fermarlo, lo scontro con il crimine organizzato provochera' ancora piu' violenza e corruzione" ha detto Carlos Pascual, ambasciatore americano in Messico. "Fermare il denaro contante e' la sfida principale per noi - ha spiegato John Arvanitis, capo delle operazioni finanziarie della Dea, l'agenzia americana che si occupa della lotta alla droga - si muove cosi' rapidamente, attraversa il confine in grandi quantitativi, viene conservato in depositi e poi immesso nel mercato". Secondo l'agente della Dea i narcos hanno molte possibilita' per aggirare i controlli al confine, nascondendo milioni di dollari, in piccoli pacchetti avvolti nel cellophane, in un rimorchio di un trattore, o anche semplicemente in una borsa. Da quando, nel marzo 2009, sono aumentati i controlli al confine, il denaro e' stato trovato nascosto in giocattoli per bambini e in filoni di pane. Ma, ammettono gli investigatori, e' appena una goccia nell'oceano. 27-08-2010 11:21 COLOMBIA/Proibizionismo, la Colombia 'ostaggio dei narcotrafficanti' Un paese ostaggio dei narcotrafficanti. E di Facebook. A Puerto Asis, nel sud-ovest della Colombia, tre adolescenti sono stati uccisi; molti altri quelli mandati via da genitori terrorizzati. Perché sono l'obiettivo dei cartelli della droga, che inviano loro minacce di morte. E lo fanno via Facebook. A parlarne è un giornalista del sito statunitense di news 'The Daily Beast'. Negli ultimi giorni, circa 90 teenager sono stati inseriti nelle 'liste nere' pubblicate online dalle bande criminali, per diffondere la paura tra la popolazione. Liste spedite alle persone inserite e ai loro parenti e amici, che contengono un'esplicita minaccia: "Morirete se non lascerete il paese entro tre giorni". Una prima lista è stata pubblicata a Ferragosto, altre due nei giorni successivi. Da allora, tre ragazzi, di 16, 17 e 19 anni, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Non è chiaro come e perché siano stati scelti gli adolescenti. I loro professori hanno dichiarato che erano bravi studenti e ragazzi tranquilli. Per questo è cominciato un esodo, con adolescenti minacciati e non mandati via dai genitori. Il governo ha assicurato che riporterà la sicurezza nel paese e di aver già arrestato quattro persone. Per ora, però, c'è una popolazione terrorizzata chiusa in casa, in attesa della prossima lista e del prossimo assassinio senza senso. (Apcom) 26-08-2010 16:40 ITALIA/'Proibizionismo: i danni collaterali', dibattito alla Festa Parmigiana Antiproibizionista Giunta all' ottava edizione, la Festa Parmigiana Antiproibizionista ospiterà quest' anno il dibattito più importante, mai discusso prima in Italia, riguardante il fallimento delle politiche repressive. Il 18 Settembre a partire dalle 19.30, presso Le Male Club, si terrà infatti la conferenza "PROIBIZIONISMO: I DANNI COLLATERALI". Interverranno: LUIGI NOTARI - Membro della segreteria nazionale Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia) MARCO SCARPATI -Avvocato e professore in Diritto Internazionale dell' economia e delle Organizzazioni Internazionali FRANCO CORLEONE - Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Firenze e Segretario dell' Associazione di promozione sociale Forum Droghe RITA BERNARDINI - Deputato della delegazione radicale del PD, già segretario dei Radicali Italiani GUIDO BLUMIR -Sociologo, Presidente del Comitato Libertà e Droga, autore di libri sul consumo degli stupefacenti ed il suo impatto sulla società ASSOCIAZIONE AMICI DI ALBERTO Da 40 anni le droghe sono proibite, da 40 anni il consumo è costantemente aumentato. Volevano eliminarle, ne hanno create di nuove. Cosa altro via hanno nascosto sui "danni collaterali" della proibizione? E' disponibile anche un filmato su youtube della presentazione della festa:  Video promo Festa Parmigiana Antiproibizionista Informazioni e indicazioni sono disponibili sul sito www.canapaioducale.com 26-08-2010 13:32 USA/Cannabis: Messico, Colombia e Perù contro la legalizzazione in California Un fronte latinoamericano contro la legalizzazione della cannabis in California. Lo ha annunciato il presidente colombiano Juan Manuel Santos, sostenendo di poter contare sull'appoggio del suo collega messicano Felipe Calderon e del peruviano Alan Garcia. Un'ipotesi lanciata nel corso di un'intervista concessa all'emittente W Radio messicana, in riferimento al referendum per la legalizzazione della marijuana previsto in California. "Noi che siamo colpiti dal flagello del narcotraffico dobbiamo sederci a un tavolo e valutare cosa succedera' dopo questo referendum e decidere la maniera giusta di reagire" ha spigato, sottolineando di ritenere che "le strategie condotte in maniera congiunta sono sempre piu' efficaci". Se la California legalizzera' il consumo di cannabis, si chiede Santos, "come si puo' spiegare a un indigeno che vive sulle montagne colombiane che produrla e' un reato che lo puo' portare a finire in carcere, quando negli Stati Uniti e' legale?".  Il presidente colombiano contesta la differenziazione tra droghe leggere e pesanti, "dove si puo' tracciare un confine?" si chiede, ma ritiene che il dibattito sulla legalizzazione "sia una discussione di grandi contenuti morali, politici, economici e relativi alla salute pubblica" che "deve essere fatta". Un problema che, secondo Santos, non puo' essere affrontato a livello nazionale. Un concetto condiviso da Calderon, che affronta un acceso dibattito nel suo Paese proprio sulla possibilita' di legalizzare l'uso di sostanze stupefacenti. Un'ipotesi lanciata dal suo predecessore Vicente Fox che l'attuale capo di Stato si e' detto pronto a discutere, pur esprimendo a priori la sua contrarieta'. 25-08-2010 19:07 ITALIA/Proibizionismo, muore un altro detenuto tossicodipendente Nuovo decesso di un detenuto nel supercarcere di Sulmona. La vittima e' Raffaele Panariello, 31 anni, di Castellammare di Stabia (Napoli). Dovrebbe trattarsi di overdose o di inalazione di gas, ma sara' l'autopsia ad accertarlo. L'esame, che si terra' domani, e' stato disposto dal procuratore capo di Sulmona Federico De Siervo. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di Sulmona che hanno gia' ascoltato i due detenuti che vivevano in cella con la vittima e che al momento della sua morte si trovavano fuori per l'ora d'aria. 25-08-2010 13:09 MESSICO/Guerra alla droga, fossa comune con 72 cadaveri. Esercito adotta nuovi fucili e blindati Ancora morti in Messico, dove è in atto una vera e propria guerra tra esercito e narcotrafficanti, che in quattro anni ha fatto oltre 28.000 vittime. Dopo l'ennesimo scontro a fuoco, avvenuto nei pressi della località di San Fernando, nello stato settentrionale di Tamaulipas, e costato la vita a quattro persone (tre sospetti narcotrafficanti e un militare), i marines messicani hanno rinvenuto in un ranch della zona una fossa comune contenente i corpi di 72 persone, 58 uomini e 14 donne. Si tratta della piú grande mai scoperta da quando il presidente Felipe Calderon, nel 2006, ha inasprito la sua offensiva contro i narcos. "Il governo federale condanna fermamente i barbari atti commessi dalle organizzazioni criminali" ha dichiarato la Marina messicana in un comunicato. "La società intera dovrebbe condannate gli atti di questo tipo, che dimostrano l'assoluta necessità di continuare a combattere il crimine con il massimo rigore". La scoperta della fossa comune è avvenuta dopo che un uomo ferito si è avvicinato a un posto di blocco dei marines, nello stato di Tamaulipas, raccontando di essere stato attaccato da uomini armati che si trovavano nel ranch. L'uomo ferito è stato posto sotto la protezione delle autorità federali, mentre i marines si son diretti nel ranch, dove è scoppiato uno scontro a fuoco in cui sono rimasti uccisi un militare e tre presunti narcotrafficanti. Al termine della sparatoria il macabro rinvenimento. ESERCITO PREPARA NUOVE ARMI CONTRO LA DROGA- L'esercito messicano, che ha schierato contro la lotta al narcotraffico 50.000 uomini (su un totale di 200.000) ha presentato oggi il nuovo armamento che rafforzera' la guerra contro i cartelli della droga. Tra le nuovi armi che saranno impiegate, il fucile del 'bicentenario' e blindati speciali. Il 'Bicentenario Morelos', creato da specialisti messicani, e' un calibro 7,62 appositamente studiato per i cecchini. Il suo nome commemora i 200 anni dell'indipendenza, dopo la colonizzazione spagnola. Le truppe d'assalto useranno presto dei nuovi modelli di granate a pre-frammentazione e a lungo raggio. E andranno in pattuglia su due tipi di veicoli totalmente corazzati, pensati per il combattimento su strada, la cui produzione in serie dovrebbe iniziare nei prossimi mesi. Questi blindati forniranno 'uno spazio confortevole, funzionale e protetto' per almeno dieci uomini, con corazzata resistente anche a proiettili di grosso calibro, ha detto il capo dell'unita' che ha progettato le nuove armi, il tenente colonnello Narcizo Rodriguez. Infine, anche 360 4x4 di grandi dimensioni saranno appositamente corazzati per la lotta ai narcos. 24-08-2010 17:37 ITALIA/Proibizionismo, Giovanardi: io ho dimostrato che repressione forte funziona I nomi commerciali sono ancora coperti da segreto, ma gia' risultano nella lista che il dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri ha inviato a tutte le Procure e le Prefetture, per allertarle sul fenomeno delle cosiddette 'smart drugs', sostanze stupefacenti vendute in negozi e persino in distributori automatici, sotto false etichette di deodoranti e profumatori, incensi ed erbe aromatiche. Si tratta, al contrario, di vere e proprie droghe, per l'esattezza di cannabinoidi sintetici, solo frutto di laboratorio, inseriti da giugno nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti. "Quello delle 'smart drugs' e' un fenomeno assolutamente scandaloso - tuona il sottosegretario con delega alle politiche antidroga Carlo Giovanardi all'Adnkronos - Queste droghe vengono impudentemente vendute in negozi, anche attraverso l'uso di distributori automatici che possono allettare persino minorenni. Questi negozi devono chiudere e le operazioni di polizia si stanno in tal senso intensificando". L'esponente del governo sottolinea poi che "per la prima volta, si registra un calo nel consumo della droga nell'ultimo anno: cio' vuol dire che una politica che unisce un'informazione capillare e una forte repressione comincia a dare finalmente i suoi frutti. Evidentemente solo dopo quarant'anni di repressione, che i 'suoi frutti' li sta dando presumibilmente solo in Italia e solo nel 2009. La droga e' un flagello, sentenzia il sottosegretario: diretto per chi la usa e ne paga le conseguenze fisiche e psichiche; indiretto per chi non la usa ma e' vittima di chi si droga, dagli atti di violenza agli incidenti stradali; senza dimenticare il business delle organizzazioni criminali, che con il ricavato della droga soffocano l'economia legale di mezza Italia". Ovviamente sono esclusi alcool e tabacco dal pensiero del sottosegretario, le due droghe che uccidono un numero esponenzialmente superiore di persone rispetto a tutte le altre droghe illegali messe insieme. Finora, sono stati individuati circa cinquecento tipi di 'smart drugs', grazie all'opera di tre laboratori di altissima tecnologia a Torino, Verona e Roma. Le sostanze vengono in genere fabbricate in Cina, poi acquistate via internet da agenti in Europa e distribuite ai rivenditori, anche in Italia. Le piu' comuni hanno le sigle JWH-018 e JWH-073: si tratta di cannabinoidi sintetici, derivanti dagli scarti della ricerca medica e scientifica; dunque brevettati ma poi rifiutati perche' provocano danni collaterali all'organismo umano. Le loro caratteristiche di tossicita' farmacologica sono state individuate e certificate dall'Istituto superiore di Sanita', mentre ci sono gia' stati quindici casi di ricoveri per condizioni acute derivanti da tossicita' clinica. I prodotti stupefacenti vengono venduti e acquistati o attraverso reti di negozi in franchising oppure via internet, spacciati per deodoranti, profumatori, incensi, erbe aromatiche, integratori botanici. Chi li vende, tramite internet o nei negozi anche tramite l'installazione di distributori automatici, commette un reato di spaccio di droga, in quanto le 'smart drugs' non possono essere legalmente ne' detenute, ne' cedute, ne' vendute, ne' trafficate. 24-08-2010 12:34 MESSICO/Orrori del proibizionismo: fossa comune con 19 corpi e poliziotti corrotti Ancora storie d'orrore dal fronte dei narcos messicani. Ore dopo il ritrovamento di quattro cadaveri decapitati e mutilati appesi a un ponte a Cuernavaca, non lontano da Citta' del Messico, in un altro punto del paese, nella cittadina di Pachuca, e' stata scoperta una fossa clandestina con i corpi di almeno 19 persone in avanzato stato di decomposizione. La fossa e' stata identificata grazie alla testimonianza di due sicari degli 'Zetas', uno dei piu' potenti e implacabili cartelli della droga, che ha portato anche all'arresto di una dozzina di poliziotti accusati di corruzione e connivenza con il crimine organizzato. Nella stessa zona potrebbero esserci altre fosse, hanno precisato le fonti della sicurezza, che hanno gia' iniziato ad estrarre i corpi, molti dei quali erano stati mutilati. Non e' la prima volta che la polizia s'imbatte con quelle che la stampa locale chiama le 'narco-fosse': qualche settimana fa, vicino vicino alla citta' di Taxco, nello stato di Guerrero, e' stato scoperto un cimitero clandestino in fondo a un dirupo di circa 200 metri dove erano stati sepolti 25 cadaveri. Grande impatto ha d'altra parte avuto oggi la pubblicazione sui media locali delle foto di quattro cadaveri decapitati e mutilati a Cuernavaca. Le quattro teste e i genitali degli uccisi sono stati rinvenuti poco distante con un cartello scritto a mano con la frase 'Ecco cosa succedera' a chiunque aiuti il traditore Edgar Valdes'. L'uomo cui si fa riferimento, il cui nome corretto e' Valdez, e' a capo di uno delle piu' importanti bande di narcos. Per meta' messicano e per meta' americano, e' conosciuto anche con il nomignolo di 'La Barbie' per i suoi capelli biondi. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. Se ci ritieni utili, sostienici con una donazione da 25, 50, 100, 250, o 500 euro o con un contributo a tua scelta: - con carta di credito sul nostro sito sicuro https://ssl.sitilab.it/aduc.it/ - CC/postale n. 10411502, IBAN: IT81 F 07601 02800 000010411502 - CC/bancario CRF Ag. 17 Firenze n. 7977, IBAN: IT11 O 06160 02817 000007977C00   (N.B. il carattere a sé stante è la lettera O e non la cifra zero) -------------------------------------------