====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-29.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-29.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 13-07-2010 al 19-07-2010 2010-29 (Anno X) ARTICOLI - La sinistra latino-americana di fronte alla sfida del traffico di droghe http://droghe.aduc.it/articolo/sinistra+latino+americana+fronte+alla+sfida_17888.php - La guerra contro la droga non funziona. Bisogna cambiare strategia. Intervista a Fernando Henrique Cardoso, ex-presidente del Brasile http://droghe.aduc.it/articolo/guerra+contro+droga+non+funziona+bisogna+cambiare_17859.php NOTIZIE - Ecstasy utile contro il disturbo da stress post-traumatico http://droghe.aduc.it/notizia/ecstasy+utile+contro+disturbo+stress+post_119134.php - Test antidroga obbligatori sugli studenti, Governo Usa: servono a poco! http://droghe.aduc.it/notizia/test+antidroga+obbligatori+sugli+studenti+governo_119128.php - Cannabis, sindacato si unisce al fronte per la legalizzazione in California http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+sindacato+si+unisce+al+fronte_119126.php - Carceri, Sappe: circuiti penitenziari diversi, no tossicodipendenti insieme a criminali http://droghe.aduc.it/notizia/carceri+sappe+circuiti+penitenziari+diversi+no_119118.php - Droga, uomo impiccato per traffico http://droghe.aduc.it/notizia/droga+uomo+impiccato+traffico_119116.php - Narcos uccidono 17 giovani a una festa http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+uccidono+17+giovani+festa_119114.php - Guerra alla droga, scontro fra esercito e narcos: 12 morti e 21 feriti, 3 bambini gravi http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+scontro+esercito+narcos+12+morti_119109.php - Morte Cucchi, i genitori: polizia penitenziaria ha massacrato nostro figlio http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+genitori+polizia+penitenziaria+ha_119108.php - Aids. L'Italia assente da Conferenza Vienna: contraria a politiche di riduzione del danno http://droghe.aduc.it/notizia/aids+italia+assente+conferenza+vienna+contraria_119107.php - Cannabis, Paris Hilton nuovamente nei guai http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+paris+hilton+nuovamente+nei+guai_119105.php - Farmaci (legali) narcotici, aumentati del 400% i casi di dipendenza in dieci anni http://droghe.aduc.it/notizia/farmaci+legali+narcotici+aumentati+400+casi_119099.php - Droga e immigrazione dal Messico, Schwarzenegger schiera la Guardia nazionale http://droghe.aduc.it/notizia/droga+immigrazione+dal+messico+schwarzenegger_119097.php - Guerra alla droga, 7mila morti in meno di sette mesi http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+7mila+morti+meno+sette+mesi_119094.php - Droga, assolta Danielona di Uomini e donne http://droghe.aduc.it/notizia/droga+assolta+danielona+uomini+donne_119088.php - Guerra alla droga, bomba contro la polizia http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+bomba+contro+polizia_119087.php - Coffee shop (olandesi), avvocato generale Ue: legittimo vietare vendita a stranieri http://droghe.aduc.it/notizia/coffee+shop+olandesi+avvocato+generale+ue+legittimo_119077.php - Droga. Iran: l'Occidente ci ha abbandonato http://droghe.aduc.it/notizia/droga+iran+occidente+ci+ha+abbandonato_119073.php - Morte Cucchi, Gip si riserva su richiesta Comune di Roma http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+gip+si+riserva+richiesta+comune+roma_119071.php - Traffico droga. Usa in aiuto http://droghe.aduc.it/notizia/traffico+droga+usa+aiuto_119059.php - Guerra alla droga, autostrada bloccata per la presenza di 12 cadaveri http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+autostrada+bloccata+presenza+12_119045.php - Morte Cucchi, Comune di Roma chiederà costituzione di parte civile http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+comune+roma+chiedera+costituzione_119035.php - Storie di proibizionismo, in Africa tossicodipendenti si scambiano il sangue http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+africa+tossicodipendenti+si_119033.php - Cannabis, Cinzia Guidali premiata per studio su schizofrenia http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+cinzia+guidali+premiata+studio_119028.php - Agenzia Onu antidroga: le credenziali italiane http://droghe.aduc.it/notizia/agenzia+onu+antidroga+credenziali+italiane_119017.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 19/07/2010 sequestri droghe leggere (kg) 5.394 droghe pesanti (kg) 4.286 dosi droghe sintetiche 802.906 piante di cannabis 1.581.450 flaconi di metadone 11.355 vittime morti 38 feriti 2 arresti 4.910 giorni di reclusione 4.245 riepilogo settimanale   13/07/2010- 19/07/2010 sequestri droghe leggere (kg) 110 droghe pesanti (kg) 120 dosi droghe sintetiche 60.000 piante di cannabis 450.000 arresti 160 giorni di reclusione 120 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 17-07-2010 14:39 La sinistra latino-americana di fronte alla sfida del traffico di droghe Il generale Manuel Antonio Noriega, ex uomo forte di Panama, e' stato condannato, dal tribunale correzionale di Parigi, lo scorso 7 luglio per riciclaggio di denaro provento di traffico di droga. Durante il processo nessuno si e' posto la domanda su perche', questo comandante della legione d'onore, avesse scelto la Francia per nascondere i propri averi e organizzarsi una vita tranquilla da pensionato. I contatti francesi del narco-dittatore gli avevano senza dubbio assicurato che sarebbe rimasto impunito in questo Paese. L'acquisto a suo tempo di armi dalla Francia, gli avevano dato delle conoscenze. Lo stesso il fatto che Noriega fosse membro dell'Internazionale Socialista. Era e resta tale il caso del Partito rivoluzionario democratico (Prd, di sinistra), l'organizzazione creata dal regime militare di Panama nel 1979. Il doppio gioco del generale Noriega, con la Cia degli Usa e i servizi segreti di Cuba, ha senza dubbio confuso le piste. Ma il mentore di Noriega, il generale Omar Torrijos, nazionalista e carismatico, era stato all'epoca incensato da parte della sinistra. La narcoguerriglia delle Farc (Forze Armate rivoluzionare della Colombia, di estrema sinistra) non e' la sola che si e' compromessa con gli stupefacenti. All'inizio le Farc bruciavano le piantagioni e fucilavano chi solo tentava di trafficare con le droghe. In seguito hanno preferito tassare i trafficanti, come il generale Noriega. Le Farc alla fine hanno deciso di utilizzare la forza lavoro dei guerriglieri, di origine contadina, per coltivare e produrre la cocaina. I guadagni hanno loro consentito di separarsi dai loro compagni del Partito Comunista Colombiano. Questa disinvoltura trovava una doppia giustificazione. I contadini riuscivano a vivere bene grazie alle coltivazioni illegali. E gli eventuali danni alla salute pubblica provocati dalla tossicodipendenza avevano una ricaduta sugli Usa, principale mercato di consumatori. In breve: non c'erano dubbi di fronte alla buona coscienza “anti-imperialista”. In Colombia, come in Peru', la narcoguerriglia si e' alimentata del risentimento sociale e dell'antiamericanesimo come riflesso condizionato. In America Latina, a sinistra come nell'estrema sinistra, ci sono stati anche una serie di compromessi con il traffico di droghe. Il caso piu' eclatante resta quello del generale Arnaldo Ochoa, fucilato a Cuba il 13 luglio 1989. Certamente il processo a L'Avana, come una volta i processi a Mosca, e' stato una sinistra messa in scena, destinata a scongiurare la tentazione di una “perestroika” alla cubana, a risaldare il patto di sangue al vertice del regime castrista e nello stesso tempo ad evitare una denuncia, da parte degli Usa, del ruolo di Cuba nella geopolitica della droga. Ma il coinvolgimento del generale Ochoa e dei fratelli Antonio e Patricio de la Guardia nei traffici illegali era un dato di fatto reale. Non e' necessario essere “cubanologo” per sapere che nessuna operazione clandestina di tali dimensioni non era possibile senza riferirsi al piu' alto livello, al Leader Maximo Fidel Castro. Mentre le teste cascavano a Cuba, il generale Noriega e' gia' nel mirino dei suoi vecchia amici degli Usa. L'intervento americano a Panama, il 20 dicembre del 1989, e' in preparazione. Cosi' come le sue varie virate a 180 gradi, Fidel Castro prende le distanze col narcotraffico e da' il testimone ai suoi collaboratori piu' fedeli, tutto per la sopravvivenza della “rivoluzione”. Oggi la guerra contro i narcos infuria in Messico, cosi' come in Colombia. Una parte dell'opinione pubblica rimpiange l'epoca in cui il Partito Rivoluzionario Istituzionale (Pri), al potere per settantuno anni, si mostrava piu' conciliante, cercando sempre di accordarsi con i cartelli dei narcos. Anche il Pri e' membro dell'Internazionale socialista. Il crimine organizzato ha destabilizzato e infiltrato l'America centrale, riducendo all'impotenza i vari Stati. Anche il Guatemala e' divenuto il paradiso dell'impunita'. In Colombia, le milizie paramilitari di estrema destra, implicate nella droga come i guerriglieri di sinistra, hanno un gruppo di deputati al Parlamento, senza contare le amministrazioni locali e regionali. Il traffico e il riciclaggio necessitano di una cooperazione internazionale. La cocaina dei Paesi andini viene scambiata con armi, il denaro accumulato a Medellin causa morti nelle favelas di Rio de Janeiro. Di fronte a questa sfida, due governi di sinistra, in Venezuela e Bolivia, hanno deciso di fare a meno della Dea (l'agenzia antidroga degli Usa) ed hanno espulso i relativi agenti. Risultato: il Venezuela e' diventato un Paese di transito per i trafficanti, essenzialmente quelli che portano la cocaina colombiana verso l'Europa, passando talvolta dall'Africa. Dopo che il leader dei coltivatori della foglia di coca della regione di Chapare, Evo Morales, e' stato eletto alla presidenza della Bolivia, alla fine del 2005, la produzione e' esplosa. Morales non si rende conto del conflitto di interessi, poiche' lui ha continua sempre ad essere alla testa delle federazioni del Chapare. La foglia di coca della regione andina Los Yungas e' destinata al consumo tradizionale (la masticazione), ma la produzione della parte tropicale del Chapare incrementa la produzione di cocaina. Dalla compiacenza alla compromissione il passo e' presto fatto. (traduzione dal quotidiano Le Monde del 17 luglio 2010)     Paulo A. Paranagua 13-07-2010 17:54 La guerra contro la droga non funziona. Bisogna cambiare strategia. Intervista a Fernando Henrique Cardoso, ex-presidente del Brasile L'ex-presidente del Brasile, Fernando Henrique Cardoso (Rio de Janeiro, 1931), difende la depenalizzazione del consumo di droghe, cosi' come gli ex-presidenti di Mexico e Colombia, rispettivamente Ernesto Zedillo e Cesar Gavinia, sostiene la Dichiarazione di Vienna che vuole porre fine all'attuale strategia proibizionista che e' causa di stragi sociali e sta fomentando l'epidemia dell'Aids. La dichiarazione sara' presentata questo mese al congresso internazionale sull'Aids che si terra' a Vienna. Cardoso, membro della Commissione latinoamericana sulle Droghe e la democrazia, auspica, nella sua intervista telefonica, un cambio radicale nella strategia antidroga. D. Difende la depenalizzazione del consumo di stupefacenti. Avrebbe potuto fare altrettanto quando era capo di Stato R. Non era tanto consapevole come oggi, pero' avevo la sensazione che bisognava intraprendere un'altra strada. Continuano a morire persone, il consumo e' in crescita e la produzione aumenta in modo enorme. In accordo con gli altri firmatari della dichiarazione del 2009 della Commissione Latinoamericana su Droghe e Democrazia, convengo che con la repressione non sta diminuendo il danno, ma sta aumentando. Ora e' il momento di un nuovo obiettivo. E' necessaria una strategia piu' incisiva per diminuire il consumo di stupefacenti. D. I difensori della repressione del consumo di droghe sostengono che sostanze legali come tabacco e alcool causano maggiori vittime e che dove l'alcool e' proibito, come in alcuni Paesi arabi, la percentuale di alcolisti e' minima. R. E' una questione culturale. Pensi che nei Paesi occidentali si utilizzano metodi altrettanto duri verso chi beve alcolici, consuma droghe o commette il reato di adulterio. E' inconcepibile. Ci sono altri Paesi che hanno un concetto di liberta' molto forte, come l'Olanda. Li' si accetta chi chiede di drogarsi. In Paesi come Brasile non e' invece possibile. Non possiamo fornire una ricetta, ma la guerra contro la droga che e' in corso non sta funzionando. D. Che si puo' fare? R. La cosa piu' importante e' aprire un dibattito e non delegare questo difficile compito alla polizia, chiudendo gli occhi di fronte ad un problema che sta contaminando tutta la societa' e che tende a mettere in brache la democrazia. Dobbiamo dare priorita' a dissuadere il consumatore dall'essere tale e quindi spezzare la catena. Investire molto per combattere la produzione non porta a nulla. Fa testo il caso dell'Afghanistan dove la coltivazione di papavero da oppio non ha mai cessato di espandersi. D. Lei sostiene tanto la legalizzazione della produzione quanto il commercio degli stupefacenti? Depenalizzare solo un livello della catena e' un contraddizione. R. Dal punto di vista politico o culturale non lo e'. Se legalizziamo la produzione diamo indicazione che l'uso di droghe e' accettabile, ed io non credo lo sia. Uno potrebbe domandarsi perche' si accetta la produzione di alcool. Gli Usa hanno vissuto l'esperienza del proibizionismo senza risultati. Non e' un argomento semplice. D. Quali Paesi applicano metodi azzeccati? R. Un modello positivo viene dal Portogallo, dove i tossicodipendenti hanno l'opportunita' di disintossicarsi invece di essere sanzionati. In Brasile il consumatore non e' condannato a finire in carcere, pero' la legge non e' ben definita e non si sa dove finisca il consumatore e inizi il trafficante. Per il momento si e' messo in pratica un sistema di “policia pacificadora” che da' buoni risultati nelle zone calde per riconoscere e proteggere i tossicodipendenti. Il Brasile e' un Paese avanzato. I membri dell'attuale Governo, che non sono del mio partito, su questo argomento hanno una posizione molto simile alla mia. D. Il contagio dell'Aids attraverso le siringhe della droga e' diminuito in Europa Occidentale. Non e' divenuto un tema cruciale nel continente americano o africano. E' solo aumentato in Asia Centrale ed Europa Orientale. Perche' la Dichiarazione di Vienna ha tanta importanza nel congresso internazionale sull'Aids, tant'e che reclama una rilevanza scientifica nella strategia antidroga? R. C'e' una connessione tra questi due grandi problemi di salute pubblica, che sono affrontati con una mentalita' troppo autoritaria. Non si puo' mettere in galera i malati di Aids, come invece si fa negli Usa mettendo in carcere i consumatori di droghe. (traduzione da El Pais del 13 luglio 2010)     Julieta Rudich ------------------------------------------- NOTIZIE 19-07-2010 16:44 Ecstasy utile contro il disturbo da stress post-traumatico L'ecstasy puo' contribuire ad amplificare il successo della terapia in pazienti con disturbo da stress post-traumatico: uno studio pilota condotto su un gruppo di 20 persone ha dimostrato che l'uso della sostanza sarebbe sicuro e sembrerebbe migliorare gli effetti della psicoterapia. Lo studio e' stato condotto da un gruppo di ricercatori americani della Medical University of South Carolina e della Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies, (Santa Cruz, California) guidati dallo psichiatra Michael Mithoefer e pubblicato sul Journal of Psychopharmacology. La sostanza, clinicamente conosciuta con la sigla MDMA e classificata come 'illegale', sembrerebbe ridurre il timore nei pazienti, permettendo loro di ottenere il meglio dalle sessioni di terapia. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, uno da 12 e uno da 8, e sono stati sottoposti agli stessi cicli di psicoterapia: al primo gruppo e' stata somministrata l'ecstasy, al secondo un placebo. Dopo due mesi, 10 dei 12 pazienti trattati con ecstasy hanno risposto positivamente al trattamento, mentre solo due pazienti su otto del gruppo del placebo hanno mostrato un miglioramento. Ulteriori studi, spiegano i ricercatori, sono pero' necessari per confermare i risultati. 19-07-2010 13:42 Test antidroga obbligatori sugli studenti, Governo Usa: servono a poco! I test antidroga somministrati agli studenti delle scuole superiori servono a poco o nulla. Parola del Dipartimento dell'Istruzione del Governo Usa. In un rapporto pubblicato la scorsa settimana, il Dipartimento è giunto alla conclusione che "i test obbligatori random agli studenti di scuola superiore hanno un impatto positivo minimo sul consumo di sostanze nel mese precedente, e non hanno effetto alcuno sulla propensione degli studenti a consumare droghe nel futuro". I test, somministrati agli studenti che svolgono attività sportive extracurriculari, non hanno poi alcun effetto sugli studenti che non partecipano a quelle attività. Il Dipartimento ha esaminato i risultati di 36 scuole superiori che hanno ricevuto fondi federali per implementare i test. Grazie a due decisioni della Corte Suprema, i distretti scolastici possono pretendere che gli studenti che fanno attività sportive ed extracurriculari si sottopongano agli esami. Dal 2003 esiste un programma federale per finanziare e studiare quei distretti scolastici che provvedono a somministrare i test. Sono circa il 14% i distretti scolastici statunitensi che lo fanno. La buona notizia è che nelle scuole dove vengono fatti i test per le attività extracurriculari, la percentuale di studenti che hanno consumato droghe illecite nel mese precedente scende dal 21,9% al 16,5%. Ma prendendo in considerazione la popolazione dell'intera scuola, la percentuale di coloro che consumano sostanze illecite è del 36% sia nelle scuole dove si fanno i test, sia in quelle dove non si fanno. Infine, il 34% di coloro che sono stati sottoposti ai test hanno detto che in futuro probabilmente o sicuramente consumeranno sostanze illecite. Una percentuale pressoche' identica a quella che si riscontra nella popolazione studentesca non soggetta a test (33%). Insomma, non solo i test non fanno diminuire il consumo di sostanze, ma non hanno neanche efficacia deterrente su coloro che sono stati sottoposti ai test. 19-07-2010 13:19 Cannabis, sindacato si unisce al fronte per la legalizzazione in California Il sindacato United Food and Commercial Workers (UFCW), che conta in California 26mila iscritti, ha annunciato il proprio sostegno a Proposition 19, il referendum con cui si propone la legalizzazione e regolamentazione della marijuana. "Il Consiglio degli stati occidentali (del sindacato) dà il proprio sostengo a Proposition 19", spiega George Landers, presidente dell'unione sindacale. "Riteniamo che Proposition 19 sia una versione ampliata della precedente iniziativa referendaria (sulla cannabis terapeutica, ndr), che permette nuove entrate fiscali, produrrà nuovi posti di lavoro nell'agricoltura, nel sistema sanitario, nel commercio e anche nel tessile. Inoltre siamo convinti che l'iniziativa toglierà ai narcotrafficanti una significativa fonte di guadagni criminali". Il sindacato ha incaricato Dan Rush, che rappresenta la Ufcw a Oackland, di partecipare alla campagna per il si'. "Curerò la strategia per portare altri sindacati sulle nostre posizioni", ha spiegato Rush al Los Angeles Times. 19-07-2010 11:25 Carceri, Sappe: circuiti penitenziari diversi, no tossicodipendenti insieme a criminali 'L'evasione di due detenuti dal carcere di Lecco e' certamente motivo di preoccupazione ma ora l'interesse primario e' coadiuvare attivamente le ricerche con le altre Forze di Polizia per catturare i fuggitivi. Certo questo grave episodio, soprattutto in relazione al profilo criminale di uno dei due evasi, impone l'esigenza di definire quanto prima i circuiti penitenziari differenziati. Non e' possibile oggi avere in un carcere (e spesso anche nella stessa cella) delinquenti dai diversi gradi di pericolosita': dai criminali incalliti al tossicodipendente.' E' quanto dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, in relazione all'evasione di due detenuti oggi dal carcere di Lecco. 'Sara' la magistratura ad accertare eventuali responsabilita' di quanto avvenuto. Ma certo questo grave episodio deve fare riflettere. Da tempo immemore il Sappe sostiene l'esigenza di definire i circuiti penitenziari differenziati in relazione alla gravita' dei reati commessi, con particolare riferimento al bisogno di destinare, a soggetti di scarsa pericolosita', specifici circuiti di custodia attenuata e potenziando il ricorso alle misure alternative alla detenzione per la punibilita' dei fatti che non manifestano pericolosita' sociale', conclude la nota. 19-07-2010 11:21 Droga, uomo impiccato per traffico Un uomo condannato a morte per traffico di stupefacenti e' stato impiccato nel nord-est dell'Iran. L'esecuzione, di cui da' notizia l'agenzia Fars, porta ad almeno 89 il numero delle persone messe a morte dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica, secondo notizie di stampa. L'impiccagione e' avvenuta nella prigione della citta' di Shirvan. Il procuratore locale, Reza Rashidi, ha detto che il condannato era stato trovato in possesso di quasi un chilogrammo di metamfetamine. In Iran la pena capitale e' prevista per diversi reati, tra i quali omicidio, traffico di stupefacenti, rapina a mano armata, violenza carnale, spionaggio e adulterio. 19-07-2010 11:20 Narcos uccidono 17 giovani a una festa Ennesimo fine settimana di sangue in Messico. Un commando armato ha ucciso almeno 17 persone, tutti fra i 20 e i 30 anni, a Torreon, capitale dello stato di Coahuila, durante una festa organizzata da un gruppo di giovani. I feriti sono 17 e non e' escluso che il bilancio finale delle vittime possa essere piu' grave, visto che alcuni giovani trasportati negli ospedali della zona, che si trova a ridosso della frontiera con il Texas, si trovano in condizioni critiche. L'attacco e' avvenuto all'una e trenta del mattino in un centro residenziale con 'patios' e giardini chiamato 'Quinta Italia Inn', hanno precisato gli investigatori, rilevando che il commando - con ogni probabilita' appartenente a un gruppo di narcotrafficanti - e' arrivato sul posto a bordo di cinque veicoli ed ha subito iniziato a sparare all'impazzata. I sicari avevano armi pesanti - Ar15 e Ak-47, i fucili automatici preferiti dai narcos messicani - ha precisato Adrian Olivas Jurado, della procura della citta', che insieme ad altri investigatori ha raccolto le testimonianze delle persone uscite illese dalla festa. 'Hanno fatto irruzione mentre urlavano 'uccideteli tutti'', hanno raccontato alcuni dei sopravvissuti. Sul posto sono stati trovati i bozzoli di circa 200 pallottole, hanno aggiunto la fonte, ricordando che la mattanza di oggi e' da aggiungere ad almeno altri cinque massacri avvenuti nel 2010, incluso quello dello scorso gennaio nella quale 15 giovani rimasero uccisi a Ciudad Juarez, dove venerdi' e' stata utilizzata un'auto-bomba per attentato nel quale sono morte quattro persone. La strage di Torreon ha avuto luogo poche ore dopo una vera e propria battaglia tra narcotrafficanti ed esercito nella citta' di Nuevo Laredo - anche'essa non lontana dal confine con il Texas - scontro concluso con un bilancio particolarmente pesante di 12 morti e 21 feriti, tra cui tre bambini in gravi condizioni. Secondo dati ufficiali resi noti di recente, dall'inizio del 2010 sono gia' oltre 7.000 i morti a causa di sparatorie, attentati e altre azioni violente legate al narcotraffico. 18-07-2010 08:29 Guerra alla droga, scontro fra esercito e narcos: 12 morti e 21 feriti, 3 bambini gravi Nuova battaglia tra narcotrafficanti e esercito in Messico con un bilancio pesante di 12 morti e 21 feriti, tra cui tre bambini in gravi condizioni. Teatro dell'ennesima carneficina venerdi' pomeriggio la citta' di Nuevo Laredo, nel Messico nordorientale, non lontano dal confine con il Texas. Per ore i militari e i narcos si sono affrontati in diverse zone a colpi di Kalashnikov, bazooka e granate. Il ministero dell'interno ha precisato che sono morti nove malavitosi, due passanti ed un militare e che altre 21 persone sono rimaste ferite, di cui sette in modo grave. Il consolato Usa ha avvertito in un comunicato i cittadini della citta' texana di Laredo di non recarsi a Nuevo Laredo. Intanto, a Ciudad Juarez, dove, giovedi' sera, un'autobomba ha provocato la morte di cinque persone, ieri e' apparso un grande cartello con la scritta: 'Abbiamo altre auto-bomba'. E l'avvertimento: 'Sono per le autorita' che continuano ad appoggiare 'El Chapo'. E la firma: 'Cordiali saluti, il Cartello di Juarez'. L'autobomba di giovedi, fatta esplodere nel centro della citta' con un cellulare, sarebbe stata una rappresaglia contro l'arresto di un boss di 'La Linea', il braccio armato del Cartello di Juarez, rivale del 'Chapo' Guzman, il miliardario clandestino che guida il Cartello di Sinaloa. Secondo gli analisti, l'inedito ricorso all'auto-bomba mostra che la guerra a bassa intensita' in corso da tempo in Messico e' entrata ora nella fase del 'narcoterrorismo'. 18-07-2010 08:26 Morte Cucchi, i genitori: polizia penitenziaria ha massacrato nostro figlio  'Appena riusciti a entrare in obitorio dopo insistenze, nostro figlio aveva solo il volto scoperto, tutto nero, con un occhio fuori e la mascella rotta, massacrato dalle guardie carcerarie. La Polizia ci stava intorno per paura che facessimo foto. Ma vogliamo giustizia'. E' stato questo ieri pomeriggio a Genova il racconto dei genitori di Stefano Cucchi, Rita e Gianni, sulla morte di loro figlio il 22 ottobre 2009 a Roma, all'ospedale Sandro Pertini, ricoverato in emergenza dopo alcuni giorni di detenzione per possesso di droga nel carcere di Regina Coeli. I genitori di Stefano Cucchi hanno partecipato all'incontro 'Vittime di Stato, quale giustizia?' organizzato dal Comitato Piazza Carlo Giuliani nel nono anniversario dal G8 di Genova del 2001 insieme a parenti e amici dei morti in carcere o in caserma: Giuseppe Uva, Stefano Frapporti e Giuseppe Bianzino. 'Stefano non c'e' piu' - ha detto Gianni Cucchi -; lo Stato italiano lo ha strappato alla sua famiglia, negandogli il diritto a essere trattato dignitosamente, a essere assistito legalmente, a essere assistito psicologicamente, dal punto di vista affettivo, religioso e medico. Tutti diritti negati'. 'Il 15 luglio si e' svolta l'udienza preliminare, tredici persone sono indagate: tre guardie carcerarie, sei medici, tre infermieri e un funzionario del Ministero della Sanita'. Il 5, 19 e 26 ottobre prossimo le prime udienze. Noi andremo avanti per Stefano'. 18-07-2010 08:26 Aids. L'Italia assente da Conferenza Vienna: contraria a politiche di riduzione del danno Si apre oggi a Vienna la diciottesima conferenza mondiale sull'Aids, il piu' importante appuntamento sul tema, ma l'Italia 'brilla per la sua assenza'. La denuncia e' dei rappresentanti della Lila, la lega Italiana per la lotta all'Aids, secondo cui il nostro paese e' molto indietro sulle politiche di lotta all'Hiv. 'Questa e' un'edizione importante per la conferenza, perche' siamo a soli 5 anni dal 2015, la data in cui dovrebbero scadere i 'millennium goals' sulla lotta all'Aids - afferma Alessandra Cerioli, presidente dell'associazione - ci sono ministri della Salute di molti paesi, ma l'Italia brilla per la sua assenza'. Il primo atto del summit sara' la presentazione della 'dichiarazione di Vienna', in cui molti paesi si impegnano ad attuare politiche di riduzione del danno sul consumo degli stupefacenti che prevengano il contagio tramite lo scambio di siringhe infette:'L'Italia e' famosa nel mondo per essere stata la prima ad applicare queste politiche negli anni '80, dalla distribuzione di siringhe pulite alla promozione dell'uso di metadone, che hanno avuto un grande successo nel diminuire i contagi, ma paradossalmente non firmera' la dichiarazione'. Il nostro paese, afferma la Lila, e' indietro anche in altri campi:'Da noi sono anni che non si fanno serie campagne di prevenzione. Inoltre nel 2009 la Commissione Ue ha chiesto agli stati membri di applicare una serie di azioni, dalla distribuzione dei preservativi a interventi nelle carceri, che da noi non sono fatte, e neppure il rapporto richiesto ogni due anni e' mai stato presentato. Inoltre il nostro paese e' ancora indietro nel versare la propria quota nel fondo globale per la lotta all'Aids'. 17-07-2010 13:30 Cannabis, Paris Hilton nuovamente nei guai E' stata pizzicata con la marijuana Paris Hilton, la reginetta statunitense del gossip, fermata dai gendarmi al suo arrivo nell'aeroporto di Figari, in Corsica. La biondissima erede della celebre catena alberghiera a stelle e strisce era appena atterrata da un jet privato proveniente da Parigi. Ma sulla pista d'atterraggio non tutto e' andato secondo i suoi piani. I gendarmi hanno controllato il suo bagaglio a mano dove la ragazza conservava la marijuana. Paris Hilton e' stata rapidamente interrogata negli uffici della gendarmeria dello scalo corso prima di essere lasciata andare. Contro di lei non sono state intraprese procedure giudiziarie vista la scarsa quantita' di droga che portava con se' (meno di un grammo). Secondo il quotidiano locale Corse-Matin, la Hilton, 'accompagnata da personalita' vicine al potere della Malesia', e' poi partita per Bonifacio, per raggiungere successivamente Porto Cervo, in Sardegna, a bordo di uno yacht. Paris Hilton era gia' stata fermata e poi rilasciata a inizio luglio in Sudfrica durante il mondiale di Calcio, vicino allo stadio di Port Elizabeth, dopo il match Brasile-Olanda, per essersi fumata uno spinello durante la partita. 17-07-2010 10:25 Farmaci (legali) narcotici, aumentati del 400% i casi di dipendenza in dieci anni Si impennano in America le forme di tossicodipendenze da farmaci legali, come potenti analgesici, oppioidi e derivati della morfina: l'abuso di questi medicinali e' salito negli ultimi 10 anni del 400%. A rivelarlo sono gli ultimi dati resi pubblici ieri dallo stesso governo Usa: nel 2008 le persone ricoverate d'urgenza per uso eccessivo di medicinali narcotici o analgesici hanno rappresentato quasi il 10% di tutte le ospedalizzazioni negli Usa, contro il 2.2% registrato nel 1998. Nello stesso periodo invece il numero di americani ricoverati per uso di cocaina e' sceso del 16% e di quelli ospedalizzati per alcolismo e' diminuito del 5%. 'La crescita fuori controllo degli abusi di farmaci legali e' drammatico, diffuso e profondamente preoccupante', ha detto il direttore dell'ufficio della Casa Bianca per il controllo sulle droghe, Gil Kerlikowske. Lo studio del dipartimento sulla Salute mentale del Ministero della Sanita' Usa rende inoltre noto che l'impennata ha toccato tutte le classi sociali, le fasce di eta' e le aree dell'Unione. Secondo gli esperti una delle ragioni del trend e' la facilita' nel procurarsi legalmente derivati oppioidi negli Stati Uniti: basti pensare che il numero di ricette mediche per questo tipo di medicinali e' aumentato negli ultimi 10 anni tra il 700 ed il 1.000%. 17-07-2010 10:19 Droga e immigrazione dal Messico, Schwarzenegger schiera la Guardia nazionale Il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha mobilitato parte della Guardia Nazionale dello stato per contribuire alla lotta contro il traffico di droga e l'immigrazione clandestina dal Messico. Schwarzenegger ha cosí accolto il piano presentato dall'Amministrazione Obama e che prevede 1.200 effettivi della Guardia Nazionale di supporto agli agenti federali di frontiera e antidroga. La decisione giunge nel mezzo di un dibattito sulla legge approvata dallo stato dell'Arizona, che ordina alla polizia di effettuare dei controlli su qualsiasi persona venga interrogata per altri possibili reati, sempre che vi sia un "ragionevole sospetto" che la sua presenza nello stato sia irregolare. 17-07-2010 10:09 Guerra alla droga, 7mila morti in meno di sette mesi Dall'inizio del 2010, sono gia' oltre 7.000 i morti a causa di azioni violente legate al narcotraffico. Lo ha reso noto ieri il procuratore generale della repubblica, Arturo Chavez, nell'ambito di un intervento per ribadire l'agghiacciante escalation di violenza nel Paese. Chavez ha sottolineato che per l'intero 2009 le vittime erano state poco piu' di 9.000, nonostante il governo del presidente Felipe Calderon abbia incrementato le misure di sicurezza, rafforzando la presenza dei militari nelle zone piu' a rischio. In un incontro con la stampa, il procuratore della repubblica ha anche specificato che da quando Calderon si e' insediato al potere nel dicembre del 2006, i morti causati dalla criminalita' organizzata sono stati quasi 25.000. 'Il Messico vive un problema che per decenni e' stato in incubazione, ed anche la soluzione richiedera' molto tempo', ha ammesso Arturo Chavez. L'ultimo grave episodio e' avvenuto attorno alle 19.30 di ieri (le 4.30 del mattino in Italia), a Ciudad Juarez, la citta' piu' violenta del Paese, dove KIller dei narcos, per rappresaglia contro l'arresto di un loro compagno, hanno lanciato un'auto-bomba contro due veicoli della polizia provocando tre morti. 16-07-2010 17:47 Droga, assolta Danielona di Uomini e donne  Non e' una spacciatrice, la Danielona di 'Uomini e Donne'. La pensa cosi' il giudice del tribunale di Roma Maria Teresa Cialoni che ha assolto, perche' il fatto non costituisce reato, Daniela Ranaldi, dall'accusa di detenzione di droga a fine di spaccio. L'opinionista 55enne del programma pomeridiano condotto su Canale 5 da Maria De Filippi era stata arrestata il 9 luglio scorso dagli agenti del commissariato Trevi perche' in casa aveva dieci grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Il pm Mario Pesci ha chiesto la condanna dell'imputata a un anno di reclusione (con la concessione delle attenuanti generiche tenuto conto dello stato di incensuratezza) piu' tremila euro di multa ritenendo le 25 singole dosi di stupefacente recuperate dalla polizia un quantitativo troppo eccessivo per giustificare l'ipotesi di un uso personale. La Ranaldi, in aula, ha preso brevemente la parola per ammettere di "aver compiuto una stupidaggine di cui sono pentita", negando con fermezza l'accusa di spaccio. Il fratello Bruno, testimone citato dalla difesa, ha spiegato al giudice che la sorella e' caduta da mesi in uno stato di depressione dopo la morte del padre avvenuta lo scorso ottobre. "Il bilancino veniva usato per le medicine che quotidianamente nostro papa' assumeva. Morto lui, abbiamo attraversato tutti un momento difficile, Daniela in modo particolare. Una volta - ha spiegato Bruno, che gestisce un locale notturno - la sorpresi mentre faceva uso dello stupefacente che teneva sul comodino della stanza da letto in un barattolo, glielo buttai via e litigammo di brutto ma sarebbe stato meglio se le avessi dato anche una pizza (uno schiaffo, ndr) in faccia". La difesa ha poi esibito le buste paga della Ranaldi per dimostrare che la donna non ha certo bisogno di spacciare dosi per fare soldi. Come opinionista di 'Uomini e Donne', la Danielona guadagna poco piu' di duemila euro lordi al mese. Di recente, poi, ha firmato un contratto con uno sponsor per 30mila euro per partecipare ad alcune serate. Non solo, ma e' stata la stessa imputata a portare gli agenti in casa consegnando loro, spontaneamente, la droga che aveva con se'. E in casa, oltre alla cocaina e al bilancino, ha fatto notare la difesa, non sono state trovate sostanze da taglio, ne' coltelli, cellophane o altro materiale tipico di chi spaccia. Argomentazioni che evidentemente hanno convinto il tribunale. 16-07-2010 15:13 Guerra alla droga, bomba contro la polizia  Un attacco con esplosivo e con un'auto lanciata contro veicoli della polizia ha causato tre morti, di cui due agenti, e a Ciudad Juarez, la citta' messicana insanguinata da continui omicidi e scontri tra bande di narcotrafficanti. Lo hanno annunciato le autorita' secondo le quali l'attacco, il primo di questo tipo nella zona, costituisce una risposta dei criminali alla cattura di 'un importante capo' de La Linea, braccio armato del cartello della droga della citta', Jesus Armando Acosta, che ebbe luogo nella vicina El Paso (Texas). Secondo la ricostruzione una macchina e' stata lanciata in velocita' contro vetture della polizia e poi sono state lanciate granate a frammentazione. 15-07-2010 19:59 Coffee shop (olandesi), avvocato generale Ue: legittimo vietare vendita a stranieri Coffe shop di Maastricht vietati agli stranieri. Diventa Sempre piu' dura la vita per i gestori dei 'coffe shop' olandesi, i locali in cui e' tollerata la vendita di marijuana e hascisc e che percio' sono da sempre la meta preferita del turismo della droga. L'avvocato generale Yves Bot ha raccomandato alla Corte di giustizia europea di dare torto al gestore che aveva fatto ricorso contro la chiusura che gli era stata imposta dal Comune di Maastricht. La municipalita' aveva sanzionato il gestore, Marc Michel Josemans, per aver violato la normativa comunale che - in una citta' vicina ai confini con Belgio e Germania e percio' quotidianamente presa d'assalto da masse di giovani in cerca di spinelli di buona qualita' - vieta la vendita di droga ai cittadini non residenti in Olanda. Josemans aveva sostenuto che la normativa comunale era contraria al diritto dell'Unione Europea. L'avvocato generale ha invece ricordato che 'gli stupefacenti, compresa la cannabis, non sono una merce come le altre e che la loro vendita esula dalle liberta' di circolazione garantite dal diritto dell'Unione'. Nelle conclusioni presentate dall'avvocato generale alla Corte di Giustizia e' anche scritto che 'per quanto riguarda l'illiceita' della vendita delle 'droghe leggere', si constata che questa, benche' tollerata nei 'coffee shop', rimane un'attivita' vietata da tutti gli stati membri'. 'Inoltre i clienti dei coffee shop non sono tenuti a consumare cannabis in loco ma possono importarla in altri stati membri, esponendosi cosi' a procedimenti penali per esportazione e importazione illecite di stupefacenti'. Yves Bot afferma che 'la misura adottata dal comune di Maastricht non rientra nel campo di applicazione della libera prestazione dei servizi'. E aggiunge che 'il turismo della droga costituisce una minaccia effettiva e sufficientemente grave all'ordine pubblico a Maastricht', percio' 'l'esclusione dei non residenti dai coffee shop costituisce una misura necessaria per tutelare gli abitanti del comune'. Senza contare che 'il turismo della droga nasconde in realta' un traffico internazionale di stupefacenti e alimenta le attivita' criminali organizzate' e quindi 'la normativa adotta dal comune di Maastricht fa parte di tale lotta e deve pertanto essere considerata valida anche a causa del suo contributo alla preservazione dell'ordine pubblico europeo'. 15-07-2010 16:19 Droga. Iran: l'Occidente ci ha abbandonato I Paesi occidentali non hanno fornito il sostegno necessario all'Iran nel contrastare il narcotraffico proveniente dall'Afghanistan. E' quanto ha sottolineato Mostafa Dolatyar, direttore generale dell'Institute for Political and International Studies (Ipis) di Teheran, intervenuto a Roma alla tavola rotonda 'Iran e Italia, le ragioni per il dialogo e la cooperazione', organizzata da Isiamed. Dolatyar ha sottolineato che l'Iran "è da sempre in prima linea nella lotta a tutti i crimini" e ha fatto grandi sacrifici in questi anni nel contrastare la produzione e la distribuzione di droga prodotta in Afghanistan, al punto che "oltre tremila uffciali e soldati hanno perso la vita". "In questa lotta al narcotraffico - ha attaccato il direttore dell'Ipis - fino a oggi non abbiamo ricevuto aiuti dagli amici europei e questa scarsa attenzione è motivo di rammarico". L'esperto iraniano ha criticato il ruolo delle forze della coalizione internazionale in Afghanistan. "Uno dei pretesti dell'intervento militare in questo Paese era la lotta alla droga, ma non è successo niente", ha dichiarato Dolatyar, anzi "negli ultimi 10 anni, durante i quali la Nato è stata presente in Afghanistan, la produzione di oppiacei è cresciuta da 800 a ottomila tonnellate all'anno". Il direttore dell'Ipis ha quindi sollecitato un maggiore impegno della comunità internazionale nel contrastare la produzione di droga in Afghanistan per evitare il dilagare del terrorismo. "Con i ricavi del narcotraffico che ammontano a migliaia di miliardi - ha precisato - si finanzia il terrorismo e il radicalismo in quelle aree. Esiste un nesso - ha concluso Dolatyar - tra droga e terrorismo e le sue conseguenze appariranno presto sulla scena internazionale se non si interviene". 15-07-2010 16:17 Morte Cucchi, Gip si riserva su richiesta Comune di Roma  Il giudice dell'indagine preliminare Rosalba Liso alla quale ha affidato il compito di decidere se per la morte di Stefano Cucchi debbano essere rinviati a giudizio le guardie carcerarie, sei medici, tre infermieri e un funzionario del Dap, stabilira' il 5 ottobre prossimo se il Comune di Roma possa essere presente nel processo come parte civile. Oggi c'e' stata la prima seduta dell'udienza preliminare dove l'accusa e' rappresentata dai pubblici ministeri Maria Francesca Loi e Vincenzo Barba. Il giudice ha ammesso gia' come parti civili la madre, il padre, la sorella e due nipoti di Cucchi riservandosi, come si e' detto per il Comune di Roma alla costituzione del quale si sono opposti gli avvocati difensori. Numerose le imputazioni contestate ai 13 imputati vanno infatti, a seconda della posizione processuale, dall'abbandono di persona incapace, abbandono che secondo l'accusa ha determinato la morte di Cucchi, alle lesioni personale, al falso, all'abuso di ufficio e ad un'altra serie di imputazioni. Nel processo sono imputati le guardie carcerarie Nicola Minichini, Corrado Santantonio, Antonio Domenici; i medici Aldo Fierro, Stefania Corbi, Rosita Caponnetti, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Carlo Di Silvia. Inoltre sono imputati gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe e il funzionario del Dap Claudio Marchiandi. L'udienza, dopo la seduta del 5 ottobre prossimo proseguira' il 19 successivo mentre la decisione sul rinvio a giudizio dovrebbe essere presa il 26 ottobre. Non e' escluso che qualcuno degli imputati possa chiedere di essere giudicato con rito alternativo. 14-07-2010 20:08 Traffico droga. Usa in aiuto Il Mozambico sta diventando un importante crocevia per il traffico internazionale di droga tra l'America Latina e l'Europa. A denunciarlo è il Segretario generale dell'Interpol, Ronald Noble, annunciando il sostegno della polizia internazionale al governo di Maputo contro il narcotraffico. "Interpol invierà uno specialista in Mozambico con il compito di addestrare un'unità speciale dedita alle indagini sul traffico di droga", ha detto Noble, citato dalla Bbc. Negli ultimi anni, sono stati soprattutto i Paesi dell'Africa occidentale ad essere indicati come principali punti di snodo del traffico di cocaina proveniente dall'America Latina e diretto in Europa. 14-07-2010 12:24 Guerra alla droga, autostrada bloccata per la presenza di 12 cadaveri Autostrada dell'orrore in Messico: alcuni automobilisti che erano in viaggio da Matamoros a Valle Hermoso, nello stato di Tamaulipas, hanno dovuto rallentare perche' 12 cadaveri erano stati lasciati sul posto, con ogni probabilita' sicari del narcotraffico. Lo riferiscono i media locali, sottolineando che a telefonare alla polizia sono stati gli automobilisti che hanno notato sull'asfalto dell'autostrada una 'montagna' di corpi: 11 erano di uomini, uno di una donna, hanno successivamente riferito le forze della sicurezza di Tamaulipas, dove ormai da tempo sono in corso regolamenti di conti tra i sicari del Cartello del Golfo e quelli degli Zetas, killer dipendenti fino a qualche tempo fa dal 'Golfo' ma che poi si sono 'messi in proprio'. Secondo i primi accertamenti, tutti i morti avevano tra i 20 e i 35 anni, hanno precisato gli investigatori, aggiungendo che le vittime sono state torturate e poi finite con un colpo alla testa. Alcuni degli uomini assassinati indossavano camicie bianche, sulle quali e' stata scritta la lettera 'Z', con la quale molto spesso i 'pistoleros' degli Zetas 'firmano' i propri omicidi. 13-07-2010 19:35 Morte Cucchi, Comune di Roma chiederà costituzione di parte civile   Il Comune di Roma chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alla morte di Stefano Cucchi, il giovane romano deceduto lo scorso 22 ottobre nell'Ospedale Sandro Pertini, una settimana dopo il suo arresto. La decisione è stata presa dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno. L'udienza preliminare per l'esame della richiesta di rinvio a giudizio di 13 persone avrà inizio il prossimo 15 luglio. 13-07-2010 19:30 Storie di proibizionismo, in Africa tossicodipendenti si scambiano il sangue Disperati per una dose di eroina alcuni tossicodipendenti in Africa fanno ricorso a un metodo cosi' pericoloso da essere quasi inimmaginabile: lo scambio di sangue. 'Si iniettano il sangue di un altro tossicodipendente nella speranza di condividerne gli effetti o per attenuare la crisi di astinenza', ha scritto il New York Times citando scienziati del National Institute for Drug Abuse. La pratica, di cui e' fatto un resoconto sulla rivista 'Addiction', non e' comune ma e' in uso a Dar es Salaam, in Tanzania o sull'isola di Zanzibar e a Mombasa in Kenya. Questa pratica - ha detto Nora Volkow, dell'istituto anti-droga americano - mette i tossicomani al piu' alto rischio possibile di contagio del virus dell'Aids e dell'epatite: 'Anche se il numero di chi si scambia il sangue e' molto piccolo, il pericolo e' esponenzialmente alto perche' spesso si sostengono economicamente come prostituti'. 13-07-2010 17:36 Cannabis, Cinzia Guidali premiata per studio su schizofrenia  Con uno studio sul legame tra l'abuso di cannabis in adolescenza e la comparsa di schizofrenia in eta' adulta, Cinzia Guidali si e' aggiudicata uno dei due premi che la Fondazione Zardi Gori assegna ogni anno a giovani ricercatori lombardi impegnati a studiare le tossicodipendenze. Guidali, dell'Universita' dell'Insubria, e' laureata in biologia applicata alla ricerca biomedica ed e' dottore in neurobiologia. Il suo premio, del valore di 5 mila euro, 'e' per noi davvero una bella notizia, in un momento cosi' scarno di soddisfazioni per i giovani ricercatori - commenta Daniela Parolaro, direttore del centro di ricerche in neuroscienze all'Universita' dell'Insubria -. I dati della dottoressa Guidali sono di grande attualita' in considerazione del fatto che la marijuana resta la droga d'abuso piu' diffusa tra gli adolescenti, che spesso ne fanno uso considerandola innocua. In realta' - conclude l'esperta - il sistema nervoso degli adolescenti e' ancora in attiva fase di maturazione ed e' percio' molto vulnerabile agli effetti della droga che puo' influenzare questo delicato processo con conseguenze a lungo termine'. 13-07-2010 10:59 Agenzia Onu antidroga: le credenziali italiane Vedi qui la vignetta di Giannino ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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