====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-26.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-26.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 22-06-2010 al 28-06-2010 2010-26 (Anno X) ARTICOLI - Quando la guerra alla droga diventa guerra alla scienza http://droghe.aduc.it/articolo/quando+guerra+alla+droga+diventa+guerra+alla_17759.php - Droghe. Prime superficiali riflessioni sul 'miracolo italiano' http://droghe.aduc.it/articolo/droghe+prime+superficiali+riflessioni+sul+miracolo_17753.php - Drog@news, il portale dell'informazione scientifica sulle tossicodipendenze http://droghe.aduc.it/articolo/drog+news+portale+dell+informazione+scientifica_17744.php COMUNICATI - Tabacco e monopolio. Dopo stoccata Ue su concorrenza, liberalizzare contro la clandestinita'? http://droghe.aduc.it/comunicato/tabacco+monopolio+dopo+stoccata+ue+concorrenza_17747.php - Droghe. Cambiare politica per evitare che il consumo cresca nuovamente una volta passata la crisi economica http://droghe.aduc.it/comunicato/droghe+cambiare+politica+evitare+che+consumo+cresca_17733.php NOTIZIE - Droga, Cassazione: niente attenuante 'di gruppo' se ci sono minorenni http://droghe.aduc.it/notizia/droga+cassazione+niente+attenuante+gruppo+se+ci_118741.php - Conferenza mondiale Aids, organizzazioni chiedono legalizzazione delle droghe http://droghe.aduc.it/notizia/conferenza+mondiale+aids+organizzazioni+chiedono_118735.php - Guerra alla cannabis, Dj britannico condannato a 4 anni di carcere per tracce nel sangue http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+cannabis+dj+britannico+condannato+anni_118731.php - Narcos compiono strage in comunità di recupero. Cantante ucciso dopo aver smentito morte http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+compiono+strage+comunita+recupero+cantante_118728.php - Milano. Vice sindaco: combattere immigrati clandestini per vincere la droga http://droghe.aduc.it/notizia/milano+vice+sindaco+combattere+immigrati_118727.php - Guerra alla droga, deputata: Hezbollah collabora con cartelli messicani http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+deputata+hezbollah+collabora_118726.php - Calano i drogati..... http://droghe.aduc.it/notizia/calano+drogati_118717.php - Droga, Polverini: prevenzione e informazione per aiutare i giovani http://droghe.aduc.it/notizia/droga+polverini+prevenzione+informazione+aiutare_118714.php - Bollettino di guerra alla droga, 24 morti in due giorni http://droghe.aduc.it/notizia/bollettino+guerra+alla+droga+24+morti+due+giorni_118705.php - Cannabinoidi inibiscono la crescita del cancro orale http://droghe.aduc.it/notizia/cannabinoidi+inibiscono+crescita+cancro+orale_118701.php - Morte Cucchi, Sappe: vittima è Polizia Penitenziaria http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+sappe+vittima+polizia+penitenziaria_118698.php - Smart shops, Giovanardi: i Comuni non concedano le licenze http://droghe.aduc.it/notizia/smart+shops+giovanardi+comuni+non+concedano+licenze_118693.php - Droga, Ban Ki Moon: il narcotraffico minaccia la sovranità degli Stati http://droghe.aduc.it/notizia/droga+ban+ki+moon+narcotraffico+minaccia+sovranita_118692.php - Disastri del proibizionismo; polizia in fuga, città in mano ai narcos http://droghe.aduc.it/notizia/disastri+proibizionismo+polizia+fuga+citta+mano+ai_118683.php - Contrabbando sigarette: boom dei sequestri nei primi tre mesi del 2010 http://droghe.aduc.it/notizia/contrabbando+sigarette+boom+dei+sequestri+nei+primi_118680.php - Onu promuove inchiesta contro leggi discriminatorie per malati http://droghe.aduc.it/notizia/onu+promuove+inchiesta+contro+leggi+discriminatorie_118675.php - Relazione tossicodipendenze. Giovanardi chiama al confronto senza polemiche. Perduca: siamo pronti http://droghe.aduc.it/notizia/relazione+tossicodipendenze+giovanardi+chiama+al_118674.php - Droghe. Aumenta la produzione http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+aumenta+produzione_118673.php - Prevenzione droga. Camper davanti alle discoteche di Roma http://droghe.aduc.it/notizia/prevenzione+droga+camper+davanti+alle+discoteche_118672.php - Dipartimento antidroga: non c'e' scontro col Cnr http://droghe.aduc.it/notizia/dipartimento+antidroga+non+scontro+col+cnr_118671.php - Guerra alla droga, sito internet contro la droga http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+sito+internet+contro+droga_118668.php - Regione Campania pubblica dossier per la Giornata mondiale contro la droga http://droghe.aduc.it/notizia/regione+campania+pubblica+dossier+giornata+mondiale_118667.php - Droghe, i giovani le scelgono in base a disponibilità economica http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+giovani+scelgono+base+disponibilita_118666.php - Cannabis causa disturbi psicotici a lungo termine? Studio italiano: non ci sono prove scientifiche http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+causa+disturbi+psicotici+lungo+termine_118663.php - La cannabis uccide? Ricercatori: non esistono prove scientifiche http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+uccide+ricercatori+non+esistono+prove_118662.php - Droga, calo dei consumi del 25%? Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr): il Governo ha gonfiato i dati http://droghe.aduc.it/notizia/droga+calo+dei+consumi+25+consiglio+nazionale_118659.php - Guerra alla droga, arrivano i droni al confine col Messico http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+arrivano+droni+al+confine+col_118657.php - Tabacco, Ue sanziona l'Italia per politica anticoncorrenziale prezzi http://droghe.aduc.it/notizia/tabacco+ue+sanziona+italia+politica_118656.php - Coca, Lima contro l'Onu: non siamo primo produttore mondiale http://droghe.aduc.it/notizia/coca+lima+contro+onu+non+siamo+primo+produttore_118654.php - Alcool prima causa di morte per giovani europei http://droghe.aduc.it/notizia/alcool+prima+causa+morte+giovani+europei_118651.php - Caso Cucchi, indagine del Comitato prevenzione tortura del Consiglio d'Europa http://droghe.aduc.it/notizia/caso+cucchi+indagine+comitato+prevenzione+tortura_118639.php - Droghe, nei Paesi poveri sempre più alto il consumo delle sintetiche http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+nei+paesi+poveri+sempre+piu+alto+consumo_118638.php - Droga, a Teramo un poliziotto coinvolto in inchiesta su spaccio: sospeso http://droghe.aduc.it/notizia/droga+teramo+poliziotto+coinvolto+inchiesta+spaccio_118637.php - Tossicodipendenza, Federserd: rivedere compensi http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+federserd+rivedere+compensi_118636.php - Cassazione: dare del 'drogato' al figlio lede l'onore dei genitori http://droghe.aduc.it/notizia/cassazione+dare+drogato+al+figlio+lede+onore+dei_118634.php - Cala il consumo di droghe? Giovanardi: grazie al caso Marrazzo e a nuovo clima culturale http://droghe.aduc.it/notizia/cala+consumo+droghe+giovanardi+grazie+al+caso_118633.php - Droga, poliziotto in manette per spaccio http://droghe.aduc.it/notizia/droga+poliziotto+manette+spaccio_118631.php - Battaglia di Kingston, arrestato 'Dudus' Coke http://droghe.aduc.it/notizia/battaglia+kingston+arrestato+dudus+coke_118624.php - Narcos. Manuale agli insegnanti per istruire i ragazzi alla difesa http://droghe.aduc.it/notizia/narcos+manuale+agli+insegnanti+istruire+ragazzi_118615.php - Cocaina. Dopo il New York Times anche l'Onu si accorge che Peru' produce piu' di Colombia http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+dopo+new+york+times+anche+onu+si+accorge_118614.php - Cannabis terapeutica, approvato il farmaco Sativex http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+approvato+farmaco+sativex_118607.php - Cannabis, continuano le perquisizioni nelle case di chi acquista (legalmente) semi http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+continuano+perquisizioni+nelle+case+chi_118605.php - Droghe, Relazione annuale: calano i consumi del 25%... grazie alla crisi economica http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+relazione+annuale+calano+consumi+25+grazie_118604.php - Narcotraffico, 'ndrangheta e cammorra si alleano http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+ndrangheta+cammorra+si+alleano_118600.php - Droghe. I francesi piu' severi http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+francesi+piu+severi_118593.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 28/06/2010 sequestri droghe leggere (kg) 5.039 droghe pesanti (kg) 3.926 dosi droghe sintetiche 632.906 piante di cannabis 761.450 flaconi di metadone 11.355 vittime morti 37 feriti 2 arresti 4.470 giorni di reclusione 3.910 riepilogo settimanale   22/06/2010- 28/06/2010 sequestri droghe leggere (kg) 190 droghe pesanti (kg) 140 dosi droghe sintetiche 30.000 piante di cannabis 85.000 arresti 180 giorni di reclusione 140 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 28-06-2010 14:48 Quando la guerra alla droga diventa guerra alla scienza Che la guerra alla droga non sia basata sull'evidenza scientifica lo si sa già. Non sarebbe spiegabile altrimenti come si continui a combatterla da quarant'anni senza aver raggiunto neanche uno dei suoi obiettivi dichiarati, che infatti si sono se non altro allontanati. Ma che i Governi, pur di difendere le loro politiche, ricorressero alla censura di rapporti scientifici interni sugli effetti delle loro politiche sembrava impensabile. Specialmente in Paesi di lunga tradizione democratica e trasparenza come quello Britannico. Come formulare politiche e strategie senza analizzarne via via le conseguenze? Il Governo di Sua Maestà, sotto la guida dell'allora premier Gordon Brown, ha deliberatamente soppresso documenti che dimostravano l'inefficacia delle politiche sulle droghe. E' quanto emerge dalla corrispondenza interna fra funzionari dell'Home Office, resa pubblica grazie alla legge che permette a chiunque ne abbia interesse di ottenere il rilascio di informazioni non coperte da segreto di Stato (il Freedom of Information Act). Al centro della clamorosa censura, un rapporto commissionato dallo stesso Governo che metteva in evidenza l'insuccesso della lotta all'abuso di droghe. In particolar modo, il rapporto si concentrava sui costi delle politiche antidroga, dimostrando che l'attuale approccio non fa risparmiare soldi pubblici come sostengono le autorità. Ufficialmente il documento non è stato pubblicato né nel 2008 né nel 2009 perché "mette a rischio la politica del Governo" e "pregiudica l'effettivo governo della cosa pubblica". In altre parole, avrebbe messo in dubbio l'azione di Governo incentrata sulla repressione. Proprio in quegli anni, il premier Brown ha riclassificato la cannabis come uno stupefacente di categoria pari alla cocaina, con l'ovvia conseguenza di una intensificazione repressiva. "E' ovvio che funzionari e ministri sono complici, come minimo, della censura ingiustificata di informazioni che mettono in dubbio le loro affermazioni -non basate sull'evidenza scientifica- che la guerra alla droga sta avendo successo", spiega Danny Kushlick dell'associazione Transform che ha richiesto la pubblicazione della documentazione. Non è la prima volta che il Governo britannico è costretto, con un atto d'imperio, ad imporre politiche sulle droghe non basate sull'evidenza scientifica. Lo scorso anno era stato silurato dalla Consulta scientifica del Governo uno dei maggiori esperti mondiali sulle tossicodipendenze per essersi rifiutato di dire una falsità, ovvero che la cannabis e l'ecstasy sono più dannose alla salute dell'alcool e del tabacco. A seguito delle politiche antiscientifiche di Brown, una buona parte degli scienziati membri della Consulta si era dimessa. E' evidente che ormai l'unico obiettivo della guerra alla droga è continuare a combatterla. Costi quel che costi.     Pym 26-06-2010 13:09 Droghe. Prime superficiali riflessioni sul 'miracolo italiano' I dati contenuti nella Relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze in Italia sono veri o esagerati? Difficile saperlo con certezza. L'unica fonte autorevole (infatti autorevolissima) e affidabile che ha messo in discussione quel calo del 25% di consumatori sbandierato nella Relazione è il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il Cnr era un attore principale nella stesura dei dati contenuti nella Relazione fino al 2008, quando il sottosegretario Carlo Giovanardi (appena rinominato in quella posizione) e il suo braccio destro Giovanni Serpelloni lo hanno sostituito con centri di ricerca da loro ritenuti -diciamo così- più affidabili. Ebbene, secondo il Cnr, che è responsabile in Italia per l'Espad (il progetto del Consiglio d'Europa analizza il mercato della droga di 39 Paesi), le stime del Dipartimento antidroga sono fortemente esagerate. In ogni caso, anche il Cnr conferma un generale calo del numero dei consumatori, anche se molto più contenuto. Merito quindi delle politiche del Governo? Non potendo esprimere per ora una valutazione approfondita sulla veridicità dei dati del Governo, ci limitiamo a fare qualche considerazione in ordine generale. Se avesse ragione il Cnr, che da osservatori ignoranti reputiamo più affidabile di un organo politico interessato a validare le proprie politiche, la diminuzione sarebbe perfettamente in linea con un trend europeo e anche statunitense che vede un calo generalizzato dei consumi di cannabis e droghe per via endovenosa, ad esempio. Un trend a cui peraltro l'Italia si unisce con qualche ritardo. Sta di fatto che il Dipartimento antidroga appare convinto che il calo sia dovuto a suoi meriti, e comunque a un nuovo "clima culturale" -prendiamo come una battuta e niente più il "fattore Marrazzo", che il sottosegretario ha indicato come possibile causa della diminuzione. Ma ammettiamo pure che la diminuzione del consumo in Italia sia tale da costituire l'eccezione europea. Sinceramente ci sfugge cosa abbia fatto questo Dipartimento antidroga di così diverso dagli anni passati da determinare un così drammatico e improvviso "successo" dopo una sequela di insuccessi. Giovanardi è alla guida delle politiche antidroga in Italia dal 2001, seppur con la breve pausa del Governo Prodi. La legge sugli stupefacenti che porta il suo nome (la cosiddetta Fini-Giovanardi) è in vigore dal 2005. Puo' davvero credere Giovanardi di aver avuto un ruolo in questa improvvisa inversione di tendenza? Ci auguriamo per il bene del Paese che non lo pensi neanche lui, nonostante le pubbliche dichiarazioni. In ogni modo, gli strumenti vincenti sarebbero stati due per il sottosegretario: repressione e "informazione basata sull'evidenza scientifica". Per quanto riguarda la repressione, non vi è dubbio che dal 2001 ad oggi essa sia aumentata. La legge del 2005 ha un impianto fortemente repressivo, ed oggi sappiamo che viene perseguito non solo chi vende (legalmente) semi di cannabis, ma vengono perquisite a tappeto le case di coloro che li acquistano (legalmente). Sono aumentate anche le irruzioni nelle classi scolastiche di cani antidroga (già al tempo del Governo Prodi), i controlli fuori dalle scuole, e le carceri sono sempre più colme di tossicodipendenti. Ma come spiegarsi che improvvisamente, dopo anni di assoluta inefficacia di queste misure repressive, si assista ad una così miracolosa inversione? E comunque, seppur iper-repressiva, la legge Fini-Giovanardi non è così drammaticamente differente dalle leggi previgenti: il proibizionismo e la repressione sono alla base delle politiche antidroga da quarant'anni. Forse sono state le campagne di informazione? Non entriamo nel merito di queste "informazioni", che di scientifico hanno spesso solo l'etichetta. Anche qui non è spiegabile che dopo anni di indiscussi insuccessi, si assista ad un loro improvviso successo. Il Dpa elogia in particolar modo le proprie campagne sui giovani, che si incentrano più che altro sulla cannabis (e più di recente sulle cosiddette 'smart drugs'). Da qui slogan come "la cannabis distrugge il cervello", "basta uno spinello per morire", lezioni sulla salute mentale fatte da poliziotti invece che da medici, e così via. Come più volte abbiamo ripetuto, tesi così palesemente false e apocalittiche finiscono per dilapidare ogni briciolo di credibilità che le istituzioni godono fra i giovani. Questi ultimi, come chiunque abbia un minimo di vita sociale, sanno benissimo che la cannabis non ha mai ucciso nessuno, al contrario di tabacco e alcool. Infatti, diversi studi dimostrano come questi messaggi finiscano per incoraggiare al consumo più giovani di quanti ne scoraggiano. Che questi messaggi non funzionino appare evidente anche se consideriamo validi i dati della Relazione: fra i giovani il consumo di cannabis è calato al pari di qualsiasi altra sostanza e in qualsiasi altra fascia d'età. Se invece consideriamo i dati del Cnr, si vedrà che il calo del consumo di cannabis fra i giovani è diminuito molto meno che nelle altre fasce d'età -segno questo della dannosità delle campagne di informazione e repressione giovanile. Si tenga presente anche che l'Italia ha raggiunto, proprio sotto la direzione Giovanardi, l'apice della classifica europea per consumo di cannabis. Nelle prossime settimane e mesi possiamo solo augurarci che arrivino smentite o conferme scientificamente informate dei dati contenuti nella Relazione. In ogni caso, ci pare di poter dire con sicurezza, che le politiche del Governo in materia di droga hanno ben poco a che fare con l'andamento annuale del consumo e del mercato delle droghe in Italia. La realtà è purtroppo che l'attuale approccio alle droghe ha privato i Governi italiani, europei e mondiali di qualsiasi reale controllo del fenomeno, controllato più che altro dalle organizzazioni criminali sempre più forti, globalizzate e influenti grazie al proibizionismo.     Pietro Yates Moretti 24-06-2010 10:04 Drog@news, il portale dell'informazione scientifica sulle tossicodipendenze Alcuni mesi fa, il Dipartimento politiche antidroga ha lanciato un nuovo sito Internet di 'diffusione di informazioni sia scientifiche che istituzionali sulle tossicodipendenze'. L'iniziativa, Drog@news, è svolta in collaborazione con il ministero della Salute e l'Unicri (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute). Il sito si avvale di numerosi collaboratori, oltre 40: 1 addetto alla comunicazione istituzionale 5 membri della Direzione del progetto 1 direttore responsabile 2 coordinatori di redazione 18 membri del comitato scientifico 3 collaboratori tecnico-scientifici 12 membri dello staff di redazione 1 per lo sviluppo grafico Accipicchia! Cosa produce questo esercito di collaboratori? Una o al massimo due 'notizie' al giorno (rigorosamente feriale). Dico 'notizie' perché in realtà sono 'traduzioni' degli abstract in lingua inglese di alcuni studi sulle tossicodipendenze. E dico 'tradotto' perché neanche la traduzione è sempre così fedele (vi lascio immaginare perché). E ovviamente gli studi in questione sono sottoposti a una selezione severissima: lo studio con 150 pazienti umani e sottoposto a peer-review sulle proprietà terapeutiche della cannabis verrà ignorato a favore dello studio su 20 topi pubblicato da una rivistina scientifica senza alcun processo di peer-review purché supporti la tesi che la cannabis 'buca il cervello'. Per capire di cosa si parla, facciamo l'esempio con uno studio sottoposto al 'trattamento' della corposa redazione del Dpa e pubblicato proprio ieri. La notizia su Drog@news: I dottori G. Roberts e H. Garavan della School of Psychology and Trinity College Institute of Neuroscience di Dublino hanno analizzato l’attività cerebrale di alcuni tossicodipendenti che hanno utilizzato ecstasy in modo occasionale, monitorando la loro performance con la Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) durante compiti di inibizione del comportamento. Il gruppo di studio ha compreso venti tossicodipendenti (10 femmine) che hanno fatto uso occasionale di ecstasy e cannabis, e venti controlli in persone sane. I partecipanti sono stati sottoposti a scansioni di fMRI durante l’esecuzione di compiti GO/NOGO per determinare la loro capacità di controllo dell’impulsività. Gli studi hanno mostrato che i soggetti che consumano ecstasy e cannabis hanno attivato le regioni cerebrali fronto-parietali di destra durante la corretta inibizione delle risposte, mentre hanno mostrato un’ estesa iperattivazione delle aree temporali, frontali e della corteccia cingolata in caso di errore. L’aumento dell’attività cerebrale nei tossicodipendenti dimostra che la loro inibizione del comportamento richiede un maggior livello di coinvolgimento cerebrale, uno sforzo neuronale per ottenere lo stesso livello di performance dei controlli sani. Questi risultati rivelano un alterato funzionamento delle aree cerebrali necessarie al controllo cognitivo anche nel consumo occasionale di droghe come ecstasy e cannabis, e rispecchiano i risultati già osservati nell’uso cronico di droga. Questo il testo originale scritto dai ricercatori: Evidence suggests that users of ecstasy (3,4-methylenedioxymethamphetamine) have behavioural and cognitive deficits and show increased impulsivity. Impulse control impairments have been shown to be common to a number of addictive behaviours and may constitute a risk factor for drug abuse and dependence. The aim of this study was to investigate brain activation during response inhibition and performance monitoring in current recreational drug users who predominantly used ecstasy. Twenty drug users (ten female) and twenty healthy controls were scanned during performance of a response-inhibition GO/NOGO task using functional magnetic resonance imaging. No performance deficits were evident. However, the drug user group revealed elevated frontal and parietal BOLD response during successful inhibitions, and temporal, frontal, and cingulate hyperactivity during commission errors. In addition, the users showed reduced deactivation in the default-mode network during task performance. Whether contributing to or arising from drug use, these results reveal dysregulation in brain regions subserving cognitive control and default-mode processes in current recreational drug users mirroring effects previously observed for "harder" drugs of abuse. Per chi non conosce l'inglese, ecco come la versione 'tradotta' differisce da quella originale: 1. La 'traduzione' di Drog@news utilizza la parola 'tossicodipendente' anche nel caso di consumo ricreativo e occasionale. Una contraddizione peraltro ovvia (evidentemente non al 'traduttore'). Se gli autori dello studio avessero davvero definito 'tossicodipendenti' i soggetti che consumano sostanze occasionalmente, sarebbe stato sufficiente questo a screditarli agli occhi della comunità scientifica. Infatti, i ricercatori utilizzano le parole "abuso" e "dipendenza" solo nella premessa per fare il punto su quello che già sanno su chi è dipendente da ecstasy. Adottando gli stessi metodi, i ricercatori cercano ora di capire se esistono simili ripercussioni non già sui 'tossicodipendenti', ma su chi consuma ecstasy in modo occasionale e ricreativo. E' probabilmente un grossolano errore del 'traduttore' ...  a meno che il Dpa non abbia deciso che chiunque usa cannabis o ecstasy in modo occasionale e ricreativo diventa automaticamente 'tossicodipendente'. 2. Si omette uno dei due principali risultati della ricerca, che aveva anche lo scopo di valutare la performace (ovvero i risultati dei test a cui erano sottoposti i soggetti). Ebbene, i ricercatori (quelli veri) scrivono: "Non è stato notato alcun deficit nella performace". In altre parole, hanno superato i vari test allo stesso modo degli altri partecipanti 'sani'. Chissà per quale motivo questo risultato è stato omesso da Drog@news. Forse la redazione temeva che 'diffondere' questa informazione potesse costituire reato di istigazione al consumo? 3. Si equipara ecstasy e cannabis senza distinzione alcuna. L'abstract parla solo di ecstasy (non menzionando mai la cannabis, citata solo nel titolo). Inoltre i 22 consumatori analizzati "utilizzano prevalentemente ecstasy". Si presuppone quindi che i risultati riguardanti la sola cannabis siano relativi ad un numero ancora più ristretto di partecipanti, difficilmente rappresentativo. Ovviamente la domanda sorge spontanea: quanto costano ai contribuenti tutti questi collaboratori e questo sito? Non bastava una persona, magari con una buona conoscenza dell'inglese?     Pym ------------------------------------------- COMUNICATI 24-06-2010 13:04 Tabacco e monopolio. Dopo stoccata Ue su concorrenza, liberalizzare contro la clandestinita'?  L'Italia e' fuorilegge sul mercato delle sigarette. La Corte europea di Giustizia lo ha fatto sapere oggi sentenziando contro la politica dei prezzi minimi fissati per legge che impediscono la concorrenza. E alla contestazione avanzata dal nostro Paese che i prezzi fissi sono un sorta di lotta al consumo, la Corte dice: ad ognuno il suo, lo Stato lavori sull'accisa che al prezzo finale ci pensa il mercato.. Ora, chissa' quanti anni e quanti ricorsi ci vorranno perche' la sentenza della Corte Ue sia applicata sul nostro territorio. Ma nel frattempo una riflessione e' piu' che doverosa. Siamo sicuri che il monopolio sia la forma migliore per consentire al settore di essere economicamente e legalmente produttivo e, nel contempo, condurre campagne di disincentivo al consumo? Il fatto stesso che lo Stato lucri su cio' che reputa un danno per la salute dei suoi amministrati, e' sanitariamente, culturalmente, politicamente ed economicamente deplorevole. Un pessimo esempio per le imprese che vivono dell'indotto intorno al monopolio e per i cittadini che, a fronte di questa schizofrenia dello Stato, non percepiscono a pieno le campagne di disincentivazione al consumo. Se la situazione continua com'e' oggi, non escludiamo che si arrivi ai livelli di vendita dello Stato di New York, dove un pacchetto di sigarette costa mediamente 11 Usd (quasi 9 euro) dopo gli ultimi provvedimenti, ma con la differenza che a New York si puo' trovare una scelta di prezzi notevole e comprare anche online, ma in Italia, dagli attuali 4 euro e rotti per pacchetto non ci saranno alternative qualunque sia il prezzo di vendita perche' imposto. Da qui al mercato clandestino, per un consumatore medio, il passo e' breve. Mercato clandestino che negli ultimi anni e' sempre in crescita e che ha solo un modo per essere contrastato: la liberalizzazione. Crediamo che dare un'occhiata a quanto succede oggi con il mercato delle droghe illegali possa essere istruttivo, visto che coi prezzi al dettaglio delle sigarette che lieviteranno e la crescita di domanda clandestina da parte dei consumatori, la delinquenza si organizzera' piu' di quanto fa gia' oggi per essere in grado di fare offerte sul suo mercato clandestino parallelo. Oppure dovremo aspettare di vedere questure, prefetture e carceri esplodere per star dietro ai consumatori illegali e piccoli spacciatori di tabacco cosi' come oggi avviene per le droghe illegali?     Vincenzo Donvito 22-06-2010 13:25 Droghe. Cambiare politica per evitare che il consumo cresca nuovamente una volta passata la crisi economica  C'e' voluta la crisi economica per interrompere il costante aumento dei consumatori di sostanze stupefacenti in Italia, almeno secondo la relazione annuale del Dipartimento politiche antidroga al Parlamento. Questo significa che quando la crisi sarà passata, i consumi potrebbero tornare a crescere ai livelli precedenti. A meno di non voler considerare la politica economica del Governo e la crisi globale dell'economia come validi strumenti di lotta al consumo di droghe, è indispensabile rivalutare le attuali politiche antidroga inefficaci e dannose. Siamo convinti anche noi, come il primo ministro Silvio Berlusconi, che il calo dei consumi sia un duro colpo alla criminalità organizzata e alla microcriminalità. Ci limitiamo a suggerire una via per togliere alle mafie il 100% dei guadagni sul traffico di stupefacenti ed eliminare la microcriminalità legata allo spaccio e all'acquisto di droghe: legalizzare e controllare il mercato degli stupefacenti al pari di alcool e tabacco, le due droghe che ogni anno uccidono nel mondo diversi milioni di consumatori in più rispetto a tutte le sostanze stupefacenti illegali complessivamente. Grazie ad un mercato rigidamente controllato e alla luce del sole, sotto la supervisione di medici e operatori sanitari, il tossicodipendente sostituirebbe lo spacciatore e la sostanza tagliata da mercanti di morte con strutture mediche in grado di limitare al massimo i danni alla salute. Le carceri si svuoterebbero di tossicodipendenti, non più costretti a delinquere per comprarsi la dose, e imponenti risorse economiche, giudiziarie e di polizia oggi destinate ad una guerra alla droga che dura senza risultati da quarant'anni potrebbero essere destinate a servizi essenziali quali la sanità, la giustizia, l'educazione e la ricerca scientifica.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 28-06-2010 17:15 Droga, Cassazione: niente attenuante 'di gruppo' se ci sono minorenni Scattano condanne pesanti per chi fa 'assaggiare' la cocaina ai minorenni. Non puó invocare, infatti, l'attenuante dell' uso di gruppo chi fornisce la droga per 'iniziare' all'utilizzo di stupefacenti persone che non sono consumatori abituali, anche se la situazione nella quale avviene il consuma è di tipo collettivo. Lo sottolinea la Cassazione. Il caso riguarda due uomini adulti che per diverso tempo avevano fornito e consumato droga con tre ragazze minorenni. Condannati dalla Corte d'Appello di Roma per cessione di droga a sei anni e 30mila euro di multa l'uno, e tre anni e 12mila euro di multa l'altro, gli imputati hanno fatto ricorso in Cassazione sostenendo che si trattava di "uso di gruppo" della sostanza. La Sesta Sezione Penale peró ha rigettato i ricorsi. Perché ci sia 'uso di gruppo - sottolineano i supremi giudici nella sentenza 24432- l'acquisto e la detenzione destinata all' uso personale deve avvenire fin dall' inizio per conto e nell' interesse anche di altri soggetti dei quali sia certa l' identità e la manifesta volontà di procurarsi le sostanze destinate al proprio consumo, verificandosi cosí una situazione di codetenzione e non di cessione'. Non è cosí quando - prosegue la Cassazione - 'si utilizza la sostanza stupefacente per iniziare all' uso di essa non consumatori' solo per il 'piacere' degli imputati 'di estendere l'uso dello stupefacente'. 28-06-2010 13:48 Conferenza mondiale Aids, organizzazioni chiedono legalizzazione delle droghe Alla vigilia della Conferenza di Vienna sull'Aids, il BC Centre for Excellence in Hiv/Aids e l'International Centre for Science in Drug Policy hanno unito le loro voci per chiedere la legalizzazione e regolamentazione degli stupefacenti. Fra i principali redattori della Dichiarazione di Vienna in vista della Conferenza il prossimo mese, le due organizzazioni hanno ribadito che criminalizzare il consumo di droghe aumenta la violenza e la diffusione di malattie come l'Hiv/Aids. Il professor Evan Wood, uno degli autori della Dichiarazione di Vienna e fondatore dell'International Centre for Science in Drug Policy, spiega che il manifesto già sottoscritto da centinaia di scienziati invita i leader politici ad abbandonare l'ideologia e a considerare il consumo di droga come problema sanitario e non giudiziario. "(Il documento) ribadisce con forza non solo che l'approccio giudiziario e repressivo ha fallito nel raggiungere i suoi stessi obiettivi in termini di riduzione dell'offerta... ma ha provocato anche una sequela di conseguenze inaspettate", ha detto Wood. "Se si guarda ai Paesi che maggiormente fanno uso del sistema giudiziario per affrontare la questione delle droghe, si vedrà anche un maggiore tasso di Hiv/Aids fra i consumatori di droghe". Wood spiega come l'aumento del tasso di Hiv fra i consumatori che si iniettano sostanze stupefacenti spinge letteralmente questi soggetti nella clandestinità, dove sono sempre meno raggiungibili dai servizi sanitari e sociali. Anche se Wood e i suoi colleghi non amano la parola "legalizzazione", chiedono la regolamentazione del mercato e la depenalizzazione del consumo. "Non credo che il cittadino medio sia consapevole del fatto che per i giovani è più facile trovare marijuana che alcool", spiega lo studioso. E cita l'esempio del Portogallo che, dopo la depenalizzazione del consumo di droghe nel 2001, ha oggi il più basso tasso di consumo di cannabis. "Forse tutta questa enfasi sullo strumento repressivo-giudiziario finisce per rendere ancora più attraenti queste sostanze... ma se invece affrontiamo la questione per quello che è, una questione sanitaria come per alcool e tabacco, forse possiamo riuscire ad avere un impatto". 28-06-2010 12:47 Guerra alla cannabis, Dj britannico condannato a 4 anni di carcere per tracce nel sangue Un tribunale di Dubai ha condannato un deejay britannico a 4 anni di prigione dopo aver trovato nel suo sangue tracce di cannabis. Lo ha riferito il quotidiano National. ''Il Dj A.Y., 30 anni, e' stato condannato per consumo di droga dopo che il dipartimento anti-narcotici aveva ricevuto una soffiata da un informatore'', ha scritto il quotidiano. La polizia aveva arrestato l'uomo a marzo. Gli agenti non hanno trovato nulla all'interno della sua abitazione ma le sue analisi hanno mostrato tracce di droga. Il disc jockey ha respinto le accuse affermando di aver consumato cannabis a dicembre quando si trovava in Gran Bretagna. Infatti, tracce di cannabis possono rimanere nel sangue e nelle urine per giorni o anche settimane dopo l'ultima assunzione. Ora il Dj avra' due settimane per ricorrere in appello. Nel 2008 il famoso deejay inglese Grooverider era stato condannato a 4 anni con una accusa simile. Dopo 10 mesi di carcere, pero', il deejay e' stato graziato dallo sceicco Mohammad bin Rashed al-Maktoum e rilasciato. 28-06-2010 12:29 Narcos compiono strage in comunità di recupero. Cantante ucciso dopo aver smentito morte Nove tossicodipendenti sono stati uccisi la scorsa notte da uno squadrone della morte in un centro di disintossicazione nella citta' di Gomes Palacio, nello stato messicano di Durango. E' il terzo attacco a istituti di recupero per tossicodipendenti in poche settimane in Messico: quindici giorni fa 19 persone sono stati assassinate a Chihuahua. La violenza in alcuni stati del Messico ha raggiunto punte impressionanti. Il cantante messicano Sergio Vega, 'El Shaka', e' stato freddato a colpi di pistola mentre viaggiava a bordo della sua auto per lo stato di Sinaloa. Vega stava andando a fare un concerto quando e' stato aggredito da un gruppo armato che presumibilmente lo stava seguendo. Al momento del massacro nella clinica c'erano 46 pazienti. Il gruppo armato cercava Roberto Madrigal, proprietario del centro. Ma non avendolo trovato si sono messi a sparare all'impazzata nelle sale e nel cortile dell'istituto. Nove persone sono morte e altre nove sono state gravemente ferite. La polizia ha trovato sul posto 59 pallottole. L'esercito messicano sta tenendo lontani i curiosi dalla strada in cui si e' compiuta la strage. Altre sei tossicodipendenti sono stati uccisi 10 giorni fa mentre uscivano da un centro di disintossicazione a Ciudad Suarez, una delle citta' piu' violente del Messico, di fronte a El Paso (Texas), al confine con gli Stati Uniti. Questa serie di carneficine si inscrive nella sanguinosa lotta fra gruppi rivali di narcotrafficanti. L'esercito messicano ha eliminato ieri cinque presunti sicari dell'organizzazione criminale 'Los Zetas' al termine di una sparatoria presso i pozzi di petrolio dello stato di Tamaulipas, nel nord-est del paese. I soldati hanno respinto un attacco di un commando armato alla strada che conduce al Pozzo Arcos, della statale Petroleos Mexicanos (Pemex). Il luogo e' vicino al confine con gli Usa e il personale della Pemex deve vedersela con il crimine organizzato e i narcos che imperversano nella regione. Giovedi' il direttore generale dell'ente petrolifero messicano, Juan Jose' Suarez Coopel, ha ammesso che si ignora dove vengano tenuti prigionieri cinque lavoratori della Pemex e due di una ditta subappaltata che sono stati sequestrati piu' di un mese fa nella stessa zona di Tamaulipas. Qualche ora prima aveva smentito la notizia della sua morte, riportata da alcuni media messicani. La stessa sera, al termine di un concerto, è rimasto vittima di un'imboscata. E' la storia di Sergio Vega, noto cantante messicano, stella delle ballate "narcocorridos", genere musicale folk, che esalta le storie dei trafficanti di droga. Lo riferisce il sito della Bbc. Vega, conosciuto anche con il soprannome di "El Shaka", è stato ucciso dopo essersi esibito su un palco a Sinaloa State, sulla costa ovest del Messico. L'uomo è stato freddato, all'interno della sua auto, una Cadillac rossa, con due colpi di pistola, uno alla testa e uno al petto. Tre anni fa Vega aveva rafforzato le misure di sicurezza dopo la morte, nel 2007, di Sergio Gomez, il cantante del Grupero band K-Paz de la Sierra. Spesso in "narcocorridos" cantano le imprese di una banda di trafficanti di droga diventando cosí obiettivi delle gang rivali. 28-06-2010 12:26 Milano. Vice sindaco: combattere immigrati clandestini per vincere la droga Per i reati legati alla droga "si e' registrato un calo tra il 2008 e il 2009 del 10%", ma per fermare il traffico di sostanze illegali occorre anche intensificare la lotta all'immigrazione clandestina. E' questo quanto sostiene il vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, intervenuto in occasione della Giornata mondiale contro la droga a un'iniziativa di quartiere. Se i dati sui reati diminuiscono "merito del potenziamento dei controlli", De Corato ricorda, citando il rapporto del'Onu, "le rotte della cocaina e dell'eroina passano attraverso l'Africa, che e' la testa di ponte anche per Milano. E i 'cavalli' che piazzano la roba sono per lo piu' clandestini". Per questo, secondo il vice sindaco "E' importante da una parte stroncare il grande traffico, ma dall'altra punire con condanne ed espulsioni gli irregolari che hanno in mano lo spaccio a Milano. Non si puo' fare una seria lotta alla droga se contemporaneamente non si fa una seria lotta alla clandestinita'". 'Le ordinanze sulla sicurezza resteranno in vigore perche' sono un deterrente. Ma per noi e' fondamentale garantire anche dei percorsi di sostegno, recupero e reinserimento per chi ha problemi di droga'. Lo ha detto questo pomeriggio il sindaco di Milano Letizia Moratti, presentando i dati relativi al primo semestre 2010 dell'Unita' multidisciplinare integrata di via Pastrengo, nel capoluogo lombardo. Da gennaio a oggi il centro, che vede la partecipazioni di realta' come Exodus e San Patrignano, ha avviato un percorso di sostegno per 127 persone su 401 richieste totali. La fascia di eta' piu' colpita e' tra i 18 e i 25 anni (35%), mentre si arriva al 32% tra i 26 e i 56 anni. Il 41% ha problemi di droga, seguito da prostituzione (28%) e alcol (25%). Gli italiani rappresentano il 67%. I finanziamenti che il Comune dedica al contrasto delle dipendenze sono stati 922.791,51 euro nel 2009, in leggero calo rispetto al 2008 (1.076.361,38). 'Questo centro aiuta - ha detto il sindaco - anche chi vuole uscire dal circolo della prostituzione. Prima di far partire le ordinanze ho voluto un'iniziativa come questa dell'Unita' multidisciplinare, che da' opportunita' di recupero per le persone colpite da un provvedimento'. 28-06-2010 12:23 Guerra alla droga, deputata: Hezbollah collabora con cartelli messicani La rappresenante della Carolina del Nord nel Congresso Usa, Sue Myrick, ha denunciato la collusione esistente tra il movimento sciita libanese Hezbollah e il cartello della droga che opera al confine tra Messico e Stati Uniti. L'esponente politica ha quindi chiesto al Segretario di Stato per la sicurezza nazionale Janet Napolitano di indagare sulla vicenda. Secondo quanto riporta 'Fox News', la Myrick teme che le milizie libanesi possano presto rappresentare una minaccia per gli Stati Uniti come l'hanno rappresentata per Israele. "E' fondamentale sapere quello che sta succedendo lungo il nostro confine, specialmente visto il continuo aumento dei crimini e delle violenze, cosi' come le minacce e i complotti terroristici dentro gli Stati Uniti', sostiene il membro del Congresso. Da anni si hanno notizie di un coinvolgimento di Hezbollah nel traffico di droga in Sud America, specialmente lungo il confine tra Brasile, Argentina e Paraguay, ma di recente potrebbe essere entrato anche nel mercato messicano. Secondo la Myrick, gli agenti di Hezbollah prendono lezioni di lingua spagnola sporizzate dal presidente venezuelano Hugo Chavez, e poi si travestono da civili messicani e cercano di ottenere falsi permessi per entrare negli Usa. Il gruppo libanese, ha aggiunto, è anche esperto nello scavo di tunnel sotterranei, il che potrebbe mettere a rischio di infiltrazioni il confine tra Usa e Messico. Il membro del Congresso, che fa parte della Commissione di intelligence della Camera, ha detto che i trafficanti di droga incarcerati in Sud America hanno di recente mostrato tatuaggi scritti in persiano, il che dimostrerebbe un coinvolgimento iraniano. 'L'influenza persiana si puo' far risalire all'Iran e al suo esercito, Hezbollah", ha detto. Nel suo appello alla Napolitano, Myrick ha citato un alto ufficiale dell'esercito messicano secondo cui gli agenti di Hezbollah potrebbero aver addestrato i trafficanti di droga nella fabbricazione di bombe. 28-06-2010 10:16 Calano i drogati..... http://www.aduc.it/giannino/calano+drogati_17755.php 27-06-2010 11:49 Droga, Polverini: prevenzione e informazione per aiutare i giovani ''La prevenzione e l'informazione sono azioni fondamentali per aiutare i giovani a non cadere nella trappola della tossicodipendenza''. Lo ha dichiarato ieri il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in occasione della Giornata mondiale della lotta contro la droga. ''Il nostro programma di governo presta grande attenzione alla rete delle fragilita' e prevede l'istituzione di un coordinamento tra gli assessorati competenti, al fine di garantire una maggiore integrazione degli interventi pubblici e privati e di supportare le associazioni del terzo settore che collaborano con le istituzioni. E' importante promuovere tra i giovani stili di vita sani e aumentare l'informazione sulla droga: i progetti, finanziati dalla Regione, presentati oggi ad Ostia dall'assessore comunale alle Politiche educative scolastiche, Laura Marsilio, durante la manifestazione ''Emozioniamoci:liberi dalla droga', vanno nella direzione di fornire ai ragazzi strumenti per una maggiore consapevolezza sui pericoli della droga oltre che per aiutare il reinserimento sociale e lavorativo di chi e' uscito dal tunnel''. 26-06-2010 09:13 Bollettino di guerra alla droga, 24 morti in due giorni  In Messico, il narcotraffico ha ancora una volta lasciato una lunga scia di sangue in sole 24 ore: negli ultimi due giorni sono state uccise 24 persone nello stato di Sinaloa, nordovest del Paese. Tra mercoledi' e giovedi' le vittime sono state tredici, tra le quali due poliziotti, mentre altre undici persone sono state uccise oggi. Proprio nello stato di Sinaloa ha la sua 'base' uno dei cartelli piu' efferati dei narcos messicani, quello guidato da Joaquin 'El Chapo' Guzman, ritenuto uno degli uomini piu' ricchi del pianeta, che e' anche il trafficante di droga piu' ricercato al mondo. Ormai da tempo, il cartello di Sinaloa e' in lotta con altre organizzazioni del crimine locale, che punta a controllare le rotte di transito della cocaina verso gli Stati Uniti, traffico che passa proprio dallo stato di Sinaloa. 26-06-2010 08:42 Cannabinoidi inibiscono la crescita del cancro orale Syracuse, NY: La somministrazione dei cannabinoidi delta-8-THC e Delta-9-THC inibisce la respirazione cellulare e la crescita tumorale in cellule umane di cancro orale, secondo i trial preclinici pubblicati nel numero di giugno della rivista Pharmacology. Gli investigatori alla State University di New York (SUNY), Upstate Medical University di Syracuse hanno valutato le proprietà anticancro di delta-8-THC e Delta-9-THC sulla linea di cellule tumorali Tu 183 del cancro orale umano, che è altamente resistente ai farmaci antitumorali convenzionali . I ricercatori hanno evidenziato che la somministrazione di THC ha portato ad un "rapido declino" della respirazione cellulare nelle cellule maligne. Per contro, ricercatori hanno trovato che la somministrazione del cannabinoide endogeno anandamide è stato "inefficace" come agente antitumorale. "Questi risultati mostrano che i cannabinoidi sono potenti inibitori della respirazione cellulare nel Tu183 e sono tossici per questo tumore altamente maligno", hanno concluso i ricercatori. L'anno scorso, i ricercatori della Brown University di Providence, Rhode Island hanno riferito che a lungo termine un uso moderato di marijuana negli esseri umani "è stato associato ad una significativa riduzione del rischio di tumori a cellule squamose della testa e del collo". Una revisione scientifica del 2008 pubblicata sulla rivista Cancer Research ha riportato che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione di una vasta gamma di tumori, tra cui il cancro al cervello, il cancro alla prostata, il tumore al seno, il tumore al polmone, il cancro della pelle, il cancro al pancreas, e il linfoma. Traduzione a cura di Francesco Crestani, medico chirurgo e presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica 25-06-2010 18:27 Morte Cucchi, Sappe: vittima è Polizia Penitenziaria Blitz estemporaneo in ricordo di Stefano Cucchi, questa mattina a Roma davanti al reparto detentivo dell'Ospedale Pertini, di alcuni gruppi probabilmente legati al mondo dell'antagonismo. 'Verso le 8 - spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe -un gruppo di una ventina di giovani ha lanciato pacchi di zucchero e volantini davanti all'ingresso della struttura. 'Le forze dell'Ordine ci proteggono, ma chi ci protegge dalle forze dell'Ordine' era scritto nel volantino firmato dai gruppi Patria Socialista, Rash Roma e MPC 2008 in cui si citano le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri e Stefano Cucchi. Il lancio di zucchero fa riferimento a una presunta e non vera affermazione secondo la quale a Cucchi sarebbe stato negato un bicchiere di acqua e zucchero durante la degenza al Pertini". Questa manifestazione, racconta Capece, "avviene qualche giorno dopo un'analoga manifestazione avvenuta davanti al penitenziario di Rovereto e a qualche settimana da quella di Milano S.Vittore, strutture in cui sono stati anche lanciati petardi e bombe carta nelle intercinta delle carceri. Sulla morte di Cucchi, come e' noto, il Sappe ha espresso fin dall'inizio di questa tragica vicenda la nostra totale fiducia nell'operato della Magistratura, che e' l'unica istituzione deputata ad accertare quello che veramente e' accaduto, per attribuire a ciascuno le eventuali responsabilita''. 'Ricordiamo a tutti che le responsabilita' penali sono, per legge, personali. Al di la' del dolore dei familiari del povero Cucchi e del loro sacrosanto diritto a sapere quello che e' realmente successo al loro congiunto in quei tragici cinque giorni che vanno dal 16 al 23 ottobre 2009 aggiunge - riteniamo assolutamente deprecabile ogni forma di strumentalizzazione politica e mediatica di questa drammatica vicenda'. Capece fa notare che "per mesi si e' fatto un gran parlare del presunto trattamento disumano con cui e' stato trattato nell'Ospedale Pertini di Roma il povero Stefano Cucchi dalla Polizia Penitenziaria. Ma non si dice, ad esempio, che per tutta la durata della sua degenza ospedaliera l'avvocato non e' mai stato a trovarlo, foss'anche solo per sapere come stava. Cucchi, nel Reparto detentivo dell'Ospedale Pertini, e' stato gestito dal nostro personale di Polizia Penitenziaria con professionalita', umanita', serieta', come anche e' avvenuto (a quanto a noi risulta) nelle celle del Palazzo di Giustizia di Piazzale Clodio. E' anche successo che il nostro personale abbia permesso ai familiari, che non avevano le necessarie autorizzazioni, di lasciare comunque della biancheria intima di ricambio, che Stefano Cucchi ha pero' rifiutato". In piu' , aggiunge il sindacalista , "Stefano aveva espressamente negato il consenso alla diffusione di notizie riguardanti il proprio stato di salute, anche ai familiari. Altro che disumani! Ripeto ancora una volta che noi tutti abbiamo il massimo rispetto umano e cristiano per il dolore dei familiari del detenuto come lo abbiamo per tutti coloro che hanno perso un proprio caro detenuto. Ma non possiamo accettare una certa (tendenziosa e falsa) rappresentazione del carcere come luogo in cui quotidianamente e sistematicamente avverrebbero violenze in danno dei detenuti'. 'Auspichiamo dunque ancora una volta, che la Magistratura faccia piena luce su questo dramma ed accerti le responsabilita' - a qualunque livello ed a qualsiasi categoria professionale dovessero appartenere - di coloro che eventualmente hanno sbagliato (responsabilita' che comunque non possono che essere personali). Il nostro auspicio - conclude - e' che lo faccia al piu' presto: non e' infatti accettabile il continuo gioco al massacro all'onorabilita' della polizia penitenziaria e dei suoi appartenenti, che lavorano ogni giorno dell'anno con professionalita', umanita', competenza e passione nel dramma delle sezioni detentive italiane'. 25-06-2010 18:17 Smart shops, Giovanardi: i Comuni non concedano le licenze "E' una grande lotta che stiamo conducendo. Questi negozi giocano sul filo del rasoio. Col pm Guariniello, quando ci troviamo di fronte a prodotti con nomi ambigui tipo 'occhio liquido' e roba di questo genere, ci attiviamo immediatamente". Dopo la presentazione del rapporto annuale sulle tossicodipendenze in Italia, che ha evidenziato un calo molto significativo del consumo di stupefacenti nel nostro paese dopo anni di incremento, il sottosegretario Carlo Giovanardi, interpellato dal VELINO, non dimentica la battaglia contro le cosiddette "smart-drugs", e cioe' i prodotti alimentari che spesso nascondono principi attivi stupefacenti nei loro ingredienti. In questi casi, il contrasto da parte del dipartimento per le Politiche antidroga di Palazzo Chigi (diretto dallo stesso Giovanardi), presenta piu' difficolta', sia dal punto di vista dell'attivita' investigativa che da quella scientifica. "Se dalle analisi emerge che ci sono principi attivi illegali, scatta la denuncia e il sequestro. Nel caso contrario in cui si trattasse di acqua fresca, si tratta di truffa in commercio e si interviene di conseguenza". "E' evidente che ogni volta che giungiamo a conoscenza di nuovi prodotti con additivi illegali, li facciamo inserire nelle tabelle delle sostanze proibite, ma e' una lotta tra guardie e ladri, dove a ogni nuova scoperta corrisponde un escamotage per farla franca e a cui bisogna far fronte". Uno dei casi piu' recenti e' quello della bevanda "Kdrink", che sta sbarcando sul mercato italiano con un battage pubblicitario interamente basato sul fatto che, tra gli ingredienti, vi sarebbero degli estratti di foglie di coca provenienti dal Peru'. In merito a cio', il Dipartimento ha gia' disposto una serie di indagini tossicologiche, che daranno a breve risultati, biasimando in ogni caso la scelta della casa produttrice di fare pubblicita' legando la bevanda al nome di uno stupefacente, e sconsigliando ai distributori italiani di acquistare il prodotto. "Il Dipartimento ci sta lavorando, e vedremo cosa diranno le analisi. Per quanto riguarda le linee politiche, noi abbiamo dato disposizioni alle forze dell'ordine di essere severissime nei controlli. Purtroppo, di questi smart shop ne sono stati aperti tantissimi, e spesso in prossimita' delle scuole, e i genitori si sono lamentati molto. In questo caso, suggerirei ai comuni di non concedere le licenze".  (Il Velino) 25-06-2010 18:13 Droga, Ban Ki Moon: il narcotraffico minaccia la sovranità degli Stati Il traffico di stupefacenti costituisce una minaccia alla sicurezza e in alcuni casi addirittura alla sovranita' degli Stati, tutti i paesi dovrebbero firmare la Convenzione Onu contro il crimine transnazionale. E' l'appello lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, alla vigilia della Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di stupefacenti che si celebra domani. "Il commercio illecito di stupefacenti - avverte Ban Ki Moon in un messaggio scritto - indebolisce i governi, le istituzioni e la coesione sociale. Solitamente, le rotte del traffico di droga passano laddove lo stato di diritto e' debole. Di conseguenza, i crimini legati alla droga peggiorano ulteriormente le situazioni di instabilita' e poverta'". "Nuove preoccupanti tendenze - prosegue il segretario generale - in alcune zone dell'Africa occidentale e dell'America centrale mostrano come il traffico di stupefacenti possa minacciare la sicurezza e addirittura la sovranita' degli Stati. Ecco perche' le Nazioni Unite stanno ponendo maggior enfasi sui processi di potenziamento della giustizia e sulla lotta al crimine nel quadro delle operazioni di peacekeeping e peacebuilding". In questo senso, prosegue Ban Ki Moon, "anche i governi nazionali devono fare la loro parte. Esorto tutti gli Stati a firmare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Criminalita' Organizzata Transnazionale. Sollecito anche gli Stati firmatari della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione ad essere fedeli agli impegni presi per rafforzare la loro integrita' e ridurre la corruzione che facilita il commercio di stupefacenti". Ban Ki Moon ricorda inoltre che "uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo e' rappresentato dall'abuso e dal traffico illecito di stupefacenti", inoltre, "il consumo di droghe per via endovenosa e' la causa principale della diffusione dell'Hiv. In alcune parti del mondo, l'uso di eroina e la diffusione dell'Hiv hanno raggiunto le proporzioni di un'epidemia. Inoltre "le droghe costituiscono una minaccia per l'ambiente". "In questa Giornata Internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di stupefacenti, - conclude il segretario generale - riaffermiamo il nostro impegno verso questa responsabilita' condivisa all'interno delle nostre comunita' e nella famiglia delle nazioni". DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA: REPRESSIONE E INFORMAZIONE - Come sottolineato dal segretario generale dell'ONU in occasione delle giornata mondiale sulla droga, che si celebra domani e che ha per tema"Think Health, Not Drugs", e' il momento di "pensare alla salute, non alle droghe", anche il Dipartimento Politiche antidroga, si unisce a questo appello. Lo comunica una nota del Dipartimento Politiche Antidroga nel quale si aggunge: "D'altronde soprattutto in una giornata come questa e' importante - sottolinea il DPA - ricordare ai ragazzi che le droghe costituiscono una reale minaccia alla salute fisica e mentale. Cosi' come affermato dalle Nazioni Unite e' importate interrompere questo circolo vizioso ed e' sempre piu' necessario promuovere azioni mirate non solo per colpire il cuore del commercio illecito e soprattutto - specifica il DPA - sottraendo alla droga migliaia di giovani. Come Dipartimento continueremo a fare la nostra parte cercando di far circolare una informazione corretta basata sulle evidenze scientifiche, su questo e' stato ormai avviato un nuovo percorso per la lotta alla tossicodipendenza con un unico obiettivo: non abbassare mai la guardia e consegnare ai cittadini tutti una informazione basata sulle evidenze scientifiche". 'E' spaventoso che l'Umbria si sia guadagnata il primato in Europa come regione con il piu' alto tasso per morti per droga, con la media di nove morti per mille abitanti. E' arrivato il momento di decidere se continuare combattere la diffusione delle droghe a colpi di slogan oppure mirare al recupero globale della persona'. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl Maria Rosi, responsabile delle politiche giovanili per il Progetto officina del suo partito. Per la Rosi, 'non si puo' pensare che la soluzione efficace sia la semplice repressione, anche se necessaria, perche' manderebbe in galera spacciatori e consumatori-spacciatori: va fatta un'analisi approfondita delle cause sul perche' si arrivi all'uso e all'abuso di stupefacenti. Inoltre, anche se l'azione repressiva si dimostrasse efficace, l'abuso di sostanze potrebbe spostarsi ancor di piu' verso quelle 'lecite' come super alcolici e farmaci, ugualmente dannosi'. La Rosi propone di 'tornare a sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni causati dalle droghe: fin dalle elementari i bambini andrebbero informati sui rischi provocati dagli stupefacenti. E' importante che l'ex tossicodipendente dopo il suo reinserimento nella societa' sia seguito, affinche' non torni nuovamente a fare uso di droghe. I politici, gli adulti, i genitori, devono avvertire - continua Rosi - l'impellente necessita' di assumersi il forte l'impegno di motivare i giovani, standogli accanto nella loro formazione e crescita, non facendoli sentire soli, ma facendo capire loro che il futuro va affrontato'. 25-06-2010 12:39 Disastri del proibizionismo; polizia in fuga, città in mano ai narcos Agenti di polizia 'scomparsi', funzionari dell'amministrazione civile fuggiti in luoghi piú sicuri. In alcune località del nord del Messico amministratori e rappresentanti delle forze dell'ordine hanno fatto perdere le loro tracce, dopo le ripetute minacce ricevute da esponenti dei cartelli del narcotraffico locale che hanno già fatto piú di 60 vittime dall'inizio del 2010. A Herreras, una cittadina di 1.800 abitanti ad un centinaio di chilometri di Monterrey, "contava fino a due settimane fa appena tre agenti di polizia, ma quando hanno ricevuto minacce hanno lasciato il lavoro e non credo proprio che ritorneranno", ha spiegato un responsabile locale della Sicurezza, Luis Carlos Trevino. E almeno un'altra decina di località si trovano nelle stesse condizioni, ha sottolineato. "A Los Adalma, ad esempio, non ci sono piú poliziotti dal 7 aprile, quando è stato assassinato il capo degli agenti locali, assieme ad altri due uomini", ha detto ancora Trevino. Almeno 61 agenti di polizia sono stati uccisi, ad esempio, nello stato di Nuevo Leon, di cui Monterrey è la capitale amministrativa. In totale, in questa regione del Messico, 251 persone sono morte a seguito di attacchi dei narcotrafficanti dall'inizio del 2010 I regolamenti di conti tra narcos, insieme ai conflitti a fuoco con le forze di sicurezza Messicane, hanno fatto 23.000 morti in tutto il Paese dal dicembre del 2006, con l'arrivo al potere del presidente Felipe Calderon. 25-06-2010 12:12 Contrabbando sigarette: boom dei sequestri nei primi tre mesi del 2010  L'Agenzie delle Dogane ha quantificato in 11 milioni di pacchetti di sigarette di contrabbando il totale sequestrato nel 2009. In aumento dell'1,1% sul 2008. I dati dei primi tre mesi del 2010 confermano ed amplificano la tendenza, piu' 35% per numero di pacchetti. Il boom del traffico e dei sequestri si e' avuto nei porti di Ancona, Bari e Venezia. In quest'ultimo porto si e' registrato il sequestro record: 600 mila pacchetti di sigarette in arrivo dalla Grecia e diretti a Firenze. 24-06-2010 20:10 Onu promuove inchiesta contro leggi discriminatorie per malati Le Nazioni Unite hanno istituito una commissione d'inchiesta sulle leggi discriminatorie in una vasta maggioranza di Paesi del mondo. La commissione aiutera' a "restaurare la dignita' delle persone (affette dall'Hiv) e a rimuovere gli ostacoli legislativi per salvare vite umane" ha dichiarato il capo del programma Hiv/Aids dell'Onu Michel Sidibe. Ottantasei Paesi hanno "leggi omofobiche" che obbligano chi ha contratto il virus a nascondersi e in 52 nazioni vigono norme che limitano gli spostamenti alle persone malate ha affermato il funzionario Onu. Esistono poi altre leggi che criminalizzano la trasmissione e perseguitano il portatore del virus, spingendo in questo modo le persone a non sottoporsi ai test dell'Hiv, pratica valida a limitarne la diffusione, ha osservato Sidibe. Queste "negative condizioni legali inficiano i dati effettivi sull'Hiv e puniscono, invece di proteggere, le persone che devono essere aiutate" si legge in un comunicato Onu. Il capo del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) Helen Clark, ex primo ministro neozelandese, ha affermato che sara' chiesto agli esperti di sanita' e di diritto della commissione di "concentrarsi sulle sfide piu' difficili" relative al virus. "Ogni giorno rileviamo forme di discriminazione che opprimono uomini e donne che convivono con l'Hiv e con l'Aids" ha dichiarato il funzionario. "Abbiamo bisogno di risultati concreti che facciano cadere il pregiudizio" ha aggiunto l'ex ministro neozelandese. Leggi concernenti i tossicodipendenti, la prostituzione, gli omosessuali e i transgender saranno temi fondamentali per la commissione ha precisato Clark e fa un appello per una legislazione che protegga e promuova i diritti umani per tutte le persone a rischio Hiv e malate di Aids. La commissione condurra' l'inchiesta nei prossimi 18 mesi e il suo primo rapporto sara' pubblicato alla fine del 2011. Gli ultimi dati sull'Hiv hanno constatato una diminuzione del contagio del 17%, un piu' facile accesso ai trattamenti per la sieropositivita', sebbene le fasce piu' povere rimangono tuttora senza farmaci salvavita. 24-06-2010 20:04 Relazione tossicodipendenze. Giovanardi chiama al confronto senza polemiche. Perduca: siamo pronti Le "diatribe ideologiche" sulla droga appartengono al passato, ora e' il momento di "lavorare tutti insieme": il sottosegretario Carlo Giovanardi ha esortato oggi a mettere da parte le polemiche, scaturite dalla pubblicazione della Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze che testimonia un drastico calo dei consumi in Italia. E al Cnr, che ha polemizzato sui dati, ha mandato a dire di essere pronto a un confronto. "Mi sarei aspettato - ha detto il titolare delle politiche antidroga nel corso di un convegno della Fict - che qualcuno prima di criticare avesse letto il rapporto. Avrebbe cosi' scoperto che non ci sono solo dati positivi, ma per esempio anche l'aumento del consumo di stimolanti e di alcol. Il Cnr invece dice che anche il consumo di alcol e' in calo, ma purtroppo non e' vero. Siamo pronti a confrontarci con loro". Sul fronte delle dipendenze, quindi, secondo Giovanardi, "occorre lavorare tutti insieme, istituzioni, famiglia, scuola, servizi, comunita'. Bisogna fare squadra, perche' senza l'aiuto di tutti non si va da nessuna parte". "Aspettiamo Giovanardi per un ampio dibattito, dati alla mano, in Parlamento": cosi' il senatore radicale eletto nel Pd Marco Perduca replica a Giovanardi. "Il metodo di rilevamento dell'andamento dei consumi in Italia e nel mondo - sottolinea Perduca - è, a dir poco, aleatorio. Si tratta di stime di stime di stime, che prendono in considerazione un fenomeno illegale e quindi per definizione sfuggente alla libertà e scientificità di indagine". "Per quanto riguarda le ideologie - prosegue - segnalo a Giovanardi che l'antiproibizionismo radicale vuole affrontare anche in maniera pragmatica la questione e, dati alla mano, non sarebbe la prima volta che si cerca di dimostrare al Governo - a tutti i Governi degli ultimi 30 anni - e alla comunità internazionale, che una riforma del cosiddetto 'controllo' delle sostanze stupefacenti che faccia emergere dall'illegalità la produzione, consumo e commercio anche al fine di garantirne una minore nocività, è l'unica alternativa che a oggi ha dato risultati positivi alle squadre svizzere, olandesi, tedesche, spagnole e australiane dove la hanno praticata. Vogliamo provarci anche in Italia?". 24-06-2010 19:58 Droghe. Aumenta la produzione I sequestri di metamfetamine e le dimensioni delle terre dedicate alla coltivazione del papavero da oppio sono in forte aumento in Myanmar, in particolare nelle zone dove la giunta militare ha aumentato la pressione sulle minoranze etniche. Lo ha detto oggi un esperto delle Nazioni Unite. I sequestri di droghe sintetiche sono passati da un milione di compresse nel 2008 a 23 milioni lo scorso anno, secondo Gary Lewis, un rappresentante dell'Ufficio dell'Onu contro la Droga e il Crimine (Unodc). Al di la' d'una maggiore efficacia delle politiche di lotta, 'riteniamo in generale che un aumento delle cifre relative ai sequestri indichi a medio o lungo termine un aumento dei flussi', ha spiegato l'esperto. Anche gli spazi di produzione dell'oppio hanno avuto un notevole sviluppo, con 31.700 ettari di terre dedicate alla cultura del papavero lo scorso anni, cioe' il 50% in piu' rispetto al 2006. I raccolti sono tuttavia aumentati di poco da quella data e sono addirittura diminuiti fra il 2008 e il 2009. Lewis ha comunque ricordato che tali cifre sono lontane da quelle registrate negli anni Novanta, quando il Myanmar era il principale produttore mondiale d'oppio. Oggi il Paese asiatico ne produce il 17%, l'Afghanistan i due terzi. Alcuni gruppi etnici armati, in conflitto con la giunta militare, sono sospettati di finanziarsi con i proventi della droga. Ma sotto accusa e' anche la poverta' cronica e la carestia che affliggono alcune zone. 24-06-2010 19:53 Prevenzione droga. Camper davanti alle discoteche di Roma Quattro camper fuori dalle discoteche e nei punti di aggregazione dei giovani per fare 'prevenzione on the road'; l'attivazione di 5 centri di prevenzione nelle cinque Asl del Comune di Roma per i ragazzi delle scuole medie e superiori; uno Sportello sociale per minori e giovani a rischio penale; 3 progetti per la formazione e il reinserimento lavorativo; sostegno alle madri tossicodipendenti. Sono alcuni degli interventi realizzati dall'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze che ha messo in campo nuovi 14 progetti all'insegna dello slogan 'Emozioniamoci-liberi dalla droga'. Gli interventi, finanziati con circa 3 milioni di euro (3.102.631,25), sono stati presentanti oggi in Campidoglio alla presenza dell'assessore capitolino Laura Marsilio, del presidente dell'Agenzia, Massimo Canu e del presidente della Commissione Cultura Sport e Politiche Giovanili, Federico Mollicone. Nel 2009, secondo quanto emerge dalla relazione annuale sullo stato delle Tossicodipendenza nei servizi erogati dall'Act, il primo contatto avviene tra i 14 e i 18 anni, durante l'adolescenza. Dalla relazione emerge che la maggior parte degli utenti dei servizi dell'Act, fa uso di eroina (47%), il 27,8% cocaina, il 10,4% alcol, il 3,4% cannabis. Nei prossimi giorni, inoltre, sara' attivo il nuovo sito web dell'Agenzia comunale per le Tossicodipendenze, nella sua nuova veste grafica: Oltre al nuovo 'look', una delle novita' del portale e' l'area riservata al software, chiamato Giano, per la gestione delle informazione relative agli utenti che usufruiscono dei progetti promossi dall'Agenzia. 'Questi progetti hanno incorporato le linee guida dell'Agenzia Comunale per le Tossicodipendenza - ha spiegato Marsilio - in relazione al mutato fenomeno che riguarda purtroppo ragazzi di eta' sempre piu' precoce. Questo unito alla giornata mondiale per la lotta alla droga, che la nostra citta' celebra per la seconda volta, cercando di promuovere uno stile di vita sano'. 24-06-2010 19:47 Dipartimento antidroga: non c'e' scontro col Cnr Non vi e' alcuno scontro istituzionale tra Governo e Cnr. Lo precisa in una nota il Dipartimento politiche anti-droga, spiegando che "i vertici del Cnr, presidente e direttore dell'Istituto di fisiologia clinica, interpellati personalmente dal sottosegretario Carlo Giovanardi e dal capo del Dipartimento Giovanni Serpelloni, erano all'oscuro delle affermazioni rilasciate dalla dottoressa Sabrina Molinaro". Che oggi sulla stampa ha acceso lo scontro fra i due, sottolineando che la relazione del Governo al Parlamento sulle tossicondipendenze enfatizzava il calo dei consumi. "Nonostante la diversita' di vedute", il Dipartimento tiene a "sottolineare il rapporto di leale collaborazione esistente con il Cnr. La collaborazione con l'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa e' stata interrotta a suo tempo, per l'alto costo (1.800.000 euro) e le difficolta' di quest'ultimo nel fornire database completi attraverso cui controllare quanto riportato nelle precedenti relazioni al Parlamento. Per questo, la ricerca di tali dati - si spiega - e' stata assegnata all'Universita' di Roma Tor Vergata e nello specifico a un gruppo di ricercatori maggiormente qualificati e accreditati anche a livello europeo con progetto finanziato con 115 mila euro". "Va sottolineato inoltre che ad oggi, diversamente dai dati dell'Universita' di Tor Vergata, riportati nella relazione al Parlamento, i risultati delle ricerche del Cnr non sono disponibili ufficialmente e nessuno li ha potuti vedere e verificare. Quelli esposti dalla Molinaro inoltre risultano peraltro coerenti con quanto riportato alla relazione al Parlamento anche se con valori piu' bassi", prosegue la nota, annunciando che "a breve il Dipartimento fissera' un incontro con i ricercatori del Cnr per aprire un confronto diretto tecnico-scientifico sull'argomento". 24-06-2010 18:06 Guerra alla droga, sito internet contro la droga Grazie ad internet, aumenta di intensita' la lotta alla droga in Senegal e nei Paesi della regione. Il ministero dell'Interno di Dakar ha lanciato un sito internet in cui sono riportate informazioni su tossicomani, trafficanti di stupefacenti e inchieste condotte in alcuni Paesi dell'Africa occidentale: Capo Verde, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau e Mali. In una conferenza stampa di presentazione del sito www.dakarcontreladrogue.org, il membro del Comitato interministeriale senegalese per la lotta alla droga (CILD), che e' diretto dal ministro dell'Interno, Becaye Diop, ha detto che il sito e' "aperto a tutti ed offre garanzie della massima sicurezza". Per ogni Paese, ha aggiuinto Diop, il sito "contiene una banca dati relativa a trafficanti e tossicomani, oltre ad una lista di esperti e delle inchieste in corso nei diversi Paesi della regione". 24-06-2010 18:04 Regione Campania pubblica dossier per la Giornata mondiale contro la droga L'Assessorato alla Sanita' della Regione Campania, Settore Fasce Deboli ha realizzato un dossier in occasione della 23.a Giornata contro l'abuso e il traffico illecito di droghe, che si celebra il prossimo 26 giugno. Il dossier, consultabile sul sito www.regione.campania.it e' intitolato 'Esperienze, testimonianze e progetti in Campania'. Con esso si fa il punto sull'uso delle sostanze stupefacenti sul territorio regionale e, allo stesso tempo, vengono diffuse informazioni sulle attivita' e sulle risorse umane impegnate nel contrasto e nella prevenzione del fenomeno droga. Nel documento si registra che in Campania, come indicato nel 'Report 2009', nei Servizi Tossicodipendenze (Ser.T) sono stati presi in carico circa 24.426 utenti, con netta prevalenza dei maschi (circa il 90% ) e con una percentuale di nuovi iscritti di circa il 21%. Il dato complessivo confrontato al dato del 'Report 2010' (attualmente in preparazione), che e' di 23.633 utenti, esprime un trend in diminuzione, cosi' come gia' negli anni precedenti. All'interno dell'utenza complessiva si rileva un considerevole e progressivo 'invecchiamento' della popolazione dei tossicodipendenti: il 20% ha piu' di 39 anni. Si segnala che le sostanze d'abuso primarie sono l'eroina (con netta prevalenza: 60%) seguita a molta distanza (15%) dalla cocaina, e, poi, dalla cannabis (5%). Gli operatori impegnati nei Servizi Tossicodipendenze sono 748, tra medici (203), infermieri (214), psicologi (105), assistenti sociali (117), sociologi, educatori e altre figure professionali di supporto. Il dossier fornisce altresi' notizie sui progetti che attualmente sono attivi per la cura, il contrasto e la prevenzione del fenomeno droghe su tutto il territorio campano fornendone scopi, indirizzi, contatti, referenti. 24-06-2010 18:02 Droghe, i giovani le scelgono in base a disponibilità economica Sino a una disponibilità mensile di 100 euro prevale l'uso di alcol, da 100 a 150 euro di cannabis, da 150 a 250 euro di altre sostanze, dopo i 300 euro "regna" la cocaina: lo afferma uno studio multicentrico sugli under 18, a cura di Raimondo Maria Pavarin, direttore dell'Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche della Ausl di Bologna, presentato oggi a Roma nell'ambito di un convegno della Fict. La ricerca ha preso in considerazione 2.382 persone con età inferiore ai 18 anni, scelti casualmente in 59 città di 9 regioni, con un reddito medio di 87 euro mensili. E ha dimostrato, ad esempio, che la percezione dei rischi connessi all'assunzione di droghe o alcol e' piú elevata per i piú giovani rispetto alle persone di età 20/25 anni. O che l'età di primo uso si colloca tra 12 e 13 anni per l'alcol e tra 13 e 14 per la cannabis. E mentre tra chi ha usato solo cannabis il 20% l'ha provata per la prima volta a un'età inferiore ai 15 anni, tra i poliassuntori uno su tre ha iniziato a 14 anni o prima. Ancora, sino a 18 anni chi consuma droghe ha un reddito mediamente piú elevato di chi non consuma, mentre dopo i 21 anni questa differenza non e' significativa. Infine, lo studio dimostra che tra gli adolescenti non si fa molta differenza tra le varie sostanze, legali o illegali: alcol e droghe per loro sono uguali, perche' li usano indifferentemente per gli stessi scopi, che sono quelli del divertimento, della curiosità, dell'emulazione e della socialità. 24-06-2010 14:35 Cannabis causa disturbi psicotici a lungo termine? Studio italiano: non ci sono prove scientifiche   La cannabis può causare psicosi a lungo termine? Lo si sente spesso dire dai professionisti dell'antidroga, che scomodano a loro supporto "l'evidenza scientifica". Ma l'evidenza scientifica è tutt'altro che chiara. Se vi sono prove che l'intossicazione da cannabis può causare disturbi psicotici temporanei  (ad esempio allucinazioni) o esacerbare momentaneamente sintomi psicotici preesistenti, si dibatte sulla possibilità che il consumo possa causare psicosi a lungo termine. Un gruppo di ricercatori italiani del Dipartimento di Epidemiologia dell'Asl Roma E, in uno studio pubblicato su Drug and Alcohol Review, hanno preso in esame la letteratura scientifica sull'argomento. "Questa revisione mostra un'associazione costante tra cannabis e sintomi psicotici, anche se non è possibile trarre conclusioni definitive sul nesso di causalità", scrivono gli studiosi. In altre parole, non è possibile stabilire se la cannabis causa i sintomi psicotici, anche perché -spiegano- non si esclude che vi sia una casualità inversa (chi soffre di disturbi psicotici ha maggiori possibilità di avvicinarsi e consumare cannabis) e non sono stati presi in esame fattori ambientali e genetici. I ricercatori concludono che non esistono ad oggi prove sufficienti per determinare il livello di rischio associato all'uso di cannabis in relazione ai sintomi psicotici. 24-06-2010 14:02 La cannabis uccide? Ricercatori: non esistono prove scientifiche  La cannabis uccide? Certamente non se fumata occasionalmente in modo ricreativo, ma se fumata per una vita intera? D'altronde, nonostante non sia mai stato registrato un singolo decesso causato direttamente dalla sostanza, si sentono spesso politici che sostengono questa tesi. Così alcuni ricercatori australiani del National Drug and Alcohol Research Centre hanno cercato di vedere se esistono prove scientifiche, e non solo ideologiche, su un ipotetico nesso fra cannabis e mortalità. Lo hanno fatto con una revisione della letteratura scientifica sottoposta a controllo peer-review dal 1990 a oggi. I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Drug and Alcohol Review, parlano chiaro: non ci sono prove sufficienti per stabilire se la mortalità fra i consumatori di cannabis è superiore a quella della popolazione generale. I ricercatori suggeriscono che, per sperare di trovare qualcosa, sarebbero necessari studi di lungo termine che seguano i consumatori cronici fino alla tarda età, per verificare gli effetti della cannabis dopo una vita di uso.  Al contrario, l'alcool e il tabacco, sostanze legali in gran parte del mondo, causano oltre 5 milioni di decessi l'anno. 24-06-2010 12:49 Droga, calo dei consumi del 25%? Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr): il Governo ha gonfiato i dati (La Stampa) Sarà pur vero che, come sostiene la Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, gli italiani, causa la crisi, si drogano meno, Ma quanto meno? A smentire gli entusiastici dati di Palazzo Chigi arrivano quelli dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, secondo cui, seppur in calo tendenziale, il consumo di stupefacenti è assai lontano da quel roseo -25% sbandierato trionfalmente dal governo. «C'è una leggera flessione ma, per esempio, ci risulta che tra gli studenti l'uso di cannabis sia sceso del 2% e non del 9%» spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr e responsabile per l'Italia di Espad, il progetto del Consiglio d'Europa che ogni 4 anni analizza il mercato della droga di 39 paesi. Fino al 2007 svolgeva lo stesso lavoro anche per l'ufficio tossicodipendenze della Presidenza del Consiglio poi, dopo le elezioni, l'incarico è stato revocato: la Relazione al Parlamento è passata nelle mani dell'università Tor Vergata e il gruppo di ricercatori coordinati dalla Molinaro ha continuato a raccogliere dati sullo stesso argomento per l'Espad, giungendo a conclusioni piuttosto diverse da quelle di Palazzo Chigi. Primo, le droghe pesanti: «Tra il 2008 e il 2009 eroina, cocaina e stimolanti sono diminuiti ma solo dello 0,6%, dello 0,2% e dello 0,3%». Secondo, il picco del ricorso al bicchiere: «Lungi dall'aumentare, come denuncia il governo, il consumo di alcol si è ridotto dell'1,7% e le ubriacature sono passate dal 43% del 2007 al 40% attuale». Last but not least, gli psicofarmaci: «E' la vera new entry, in due anni gli adolescenti che hanno ingerito Tavor sono saliti dal 10,4% all'11,8%. Tutti trend lievi comunque, lontanissimi da quelli pubblicizzati martedì». Palazzo Chigi replica sfidando chi contesta al confronto. «I nostri dati, più aggiornati perché relativi al 2010, sono supportati dalla conferma contemporanea di 7 fonti qualificatissime», afferma il capo del Dipartimento nazionale antidroga Giovanni Serpelloni. Nessun rimpianto, lascia intendere, per l'antico sodalizio con il Cnr: «La collaborazione si è interrotta perché quel determinato gruppo del Cnr, che aveva creato un monopolio sulla materia, non ci dava le garanzie necessarie né i dati di base». Sabrina Molinaro sostiene che quella richiesta fosse scorretta: «Per mesi il dottor Serpelloni mi ha indicato per email di girare il mio database, pagato con soldi pubblici, al dottor Bruno Genetti, consulente del dipartimento antidroga ma anche statistico della società privata Explora. Una cosa folle, alla fine ho messo su un server quello che voleva». Lui mostra i conti che, a suo giudizio, non tornano: «Ho trovato un contratto con il Cnr da un milione e 800 mila euro di cui la metà ancora da pagare, il budget della relazione di quest'anno è di 115.500 euro». Dopo la rottura, gran parte dei 40 ricercatori che lavoravano con la Molinaro sono rimasti a casa, scienziati per vocazione e per necessità precari. Chi ha ragione? Bisognerebbe chiederlo agli interessati, consumatori di ogni età più o meno abituali che però non sono stati interpellati nello stesso modo dai due gruppi di studiosi. Gli analisti del CNR si sono rifatti al modello europeo con il questionario cartaceo in buste bianche mentre il dipartimento nazionale antidroga ha optato per quello da compilare sul computer. E se i primi mettono i dubbio la sincerità con cui gli studenti avrebbero risposto sapendo d'essere facilmente individuabili attraverso il web, Serpelloni garantisce «l'assoluto anonimato della metodologia utilizzata per la Relazione annuale». Il sottosegretario Carlo Giovanardi prova a smorzare la polemica argomentando che «in fondo, anche il Cnr, punto percentuale più o meno, conferma il calo del consumo di stupefacenti». Ma la distanza tra le due ricerche non è così facile da colmare. Anche perché, nota il sociologo Guido Blumir, uno dei massimi esperti italiani di tossicodipendenze, l'eventuale contrazione del mercato non ha per niente indebolito chi lo controlla: «La 'ndrangheta, massimo importatore europeo, si è già adattata alla crisi abbassando tagli e prezzi: se prima un grammo di cocaina costava 200 euro oggi si compra con 80». Articolo di Francesca Paci, La Stampa del 24.06.2010 24-06-2010 12:05 Guerra alla droga, arrivano i droni al confine col Messico Barack Obama ricorre ai 'drone' - gli aerei senza pilota impiegati in Afghanistan e Iraq contro i militanti - per rafforzare le misure di sicurezza al confine tra Messico e Stati Uniti e contrastare i traffici illegali. Ieri l'amministrazione americana ha annunciato che intende dispiegare un drone in Texas per assicurare una sorveglianza aerea sul territorio e intende impiegare unita' di polizia non operanti sui territori di confine per assistere le forze dell'ordine locali nelle operazioni di sicurezza. Janet Napolitano, segretario responsabile della sicurezza del territorio nazionale, ha detto che "condivide la frustrazione vissuta dalle comunita' di confine", ma ha sottolineato che "la regione e' piu' sicura oggi di quanto non sia mai stata". In particolare, ha fatto un confronto tra il crecente numero di omicidi in Messico e il calo delle azioni di criminalita' violenta lungo il versante americano del confine. Al tempo stesso sono aumentate le operazioni di sequestro di armi, droghe e denaro. Si puo' comunque fare di piu', ha ammesso la Napolitano: martedi' il presidente Obama ha chiesto al Congresso 500 milioni di dollari per coprire spese relative alla sicurezza lungo il confine, che comprenderebbero altri due drone e oltre un migliaio di ufficiali delle pattuglie di confine che andrebbero a sommarsi alle 1200 unita' della Guarda Nazionale dirette verso la regione. I drone gia' pattugliano una lunga parte del confine dell'Arizona. 24-06-2010 12:04 Tabacco, Ue sanziona l'Italia per politica anticoncorrenziale prezzi Il sistema italiano di prezzi minimi di vendita al dettaglio delle sigarette e' incompatibile con il diritto dell'Unione. Pregiudica il vantaggio concorrenziale di taluni produttori o importatori e crea una distorsione di concorrenza. Nella sentenza, la Corte di giustizia UE ricorda che la libera determinazione del prezzo massimo di vendita serve a garantire il libero gioco della concorrenza tra produttori. Essa mira a garantire che la determinazione della base imponibile dell'accisa sui prodotti del tabacco sia sottoposta alle stesse regole in tutti gli Stati membri. Soprattutto, essa tende a tutelare la liberta' degli operatori consentendo loro di beneficiare effettivamente del vantaggio concorrenziale risultante da eventuali prezzi di costo inferiori. Di conseguenza, qualora sia strutturato in modo tale da non potere escludere che il prezzo minimo imposto pregiudichi il vantaggio concorrenziale tale vantaggio concorrenziale e produca una distorsione della concorrenza, un sistema di prezzi minimi di vendita al minuto non e' compatibile con la direttiva. Il regime italiano non consente di escludere che il prezzo minimo imposto pregiudichi il vantaggio concorrenziale. Al contrario, allineando ai prezzi piu' elevati i prezzi di vendita al minuto delle sigarette che si situano nella parte inferiore della forcella di prezzi, tende a neutralizzare le differenze di prezzo tra i vari prodotti. Pertanto, esso pregiudica la liberta' dei produttori e degli importatori di stabilire il loro prezzo massimo di vendita al minuto, liberta' garantita dalla direttiva 95/59/CE. Infine, la Corte rigetta l'obiettivo di tutela della salute e della vita delle persone invocato dall'Italia a giustificazione della misura. In effetti, essa ricorda che la disciplina fiscale costituisce uno strumento importante ed efficace di lotta al consumo di tali prodotti e, pertanto, di tutela della sanita' pubblica; inoltre la fissazione dei prezzi a dei livelli elevati puo' essere adeguatamente ottenuta mediante l'aumento dell'imposizione fiscale, senza con cio' compromettere la liberta' di determinazione del prezzo. Infine, gli Stati membri possono vietare la vendita dei prodotti del tabacco lavorato a un prezzo inferiore alla somma del prezzo di costo e di tutte le imposte. Per questi motivi, la Corte dichiara che la Repubblica italiana, prevedendo un prezzo minimo di vendita per le sigarette, e' venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva 95/59/CE. 24-06-2010 11:57 Coca, Lima contro l'Onu: non siamo primo produttore mondiale Il Peru' risponde alle Nazioni Unite: dopo un rapporto pubblicato dall'Ufficio Onu contro la droga e il crimine, che indicava al paese andino quale primo produttore mondiale di foglie di coca, Lima ha oggi precisato che tale documento e' pieno di 'inconsistenze'. Le contraddizioni - ha puntualizzato il ministro degli esteri, Jose' Antonio Garcia Belaunde - sono dovute a un problema di dati: 'le cifre indicate nel rapporto non sono quelle che ha il nostro governo, ne' d'altra parte quelle dell'agenzia anti-droga americana Dea'. Il ministro ha d'altro lato lamentato i drastici tagli della cooperazione internazionale per aiutare Lima a rafforzare la lotta al narcotraffico. 'E' una sfortuna, ci hanno lasciato soli, la cooperazione internazionale sta diminuendo', ha ricordato Garcia Belaunde. Secondo il rapporto dell'Onu, il Peru' ha aumentato le proprie coltivazioni di foglia di coca, con un incremento di 3.800 ettari, e ha raggiunto una superficie coltivata pari a quasi 60 mila ettari. Un altro dei dati contenuti nel documento afferma che nel 2009 il paese andino ha avuto una produzione di foglie di coca di 119 mila tonnellate, piu' che la Colombia, la cui produzione e' stata in quell'anno di 103 mila tonnellate, e dove la superficie dedicata alle foglie di coca e' stata di 68 mila ettari. 24-06-2010 11:23 Alcool prima causa di morte per giovani europei 'Il consumo di alcol da parte dei giovani negli ultimi anni sembra aver assunto proporzioni sempre piu' rilevanti, accompagnandosi ad un cambiamento delle abitudini e delle ragioni', con una tendenza al 'binge drinking' (bere per ubricarsi) e all'abbassamento 'dell'eta' di esordio dei comportamenti di uso/abuso', il dato peggiore in Europa: l'eta' delle prime bevute e' intorno ai 12 anni e mezzo. Lo sottolineano Eurispes e Telefono Azzurro nel dossier 'Bambini e adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi dieci anni'. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanita' l'alcol - si legge nello studio - e' la prima causa di morte tra i giovani uomini europei: determina un decesso su 4 tra i ragazzi dai 15 ai 29 anni; 55.000 morti l'anno per incidenti automobilistici causati dall'alcol, avvelenamento, suicidio indotto dalla dipendenza, omicidi causati dal consumo di alcol. E' inoltre la causa del 10% dei decessi delle ragazze. E in questo contesto, l'Italia detiene il primato negativo dell'eta' piu' bassa del primo contatto con l'alcol, che avviene due anni prima rispetto ai 14,6 anni della media europea. Inoltre, il 54,6% dei ragazzi tra 15 e 19 anni ha gia' sperimentato, almeno una volta, l'ubriachezza. Sotto accusa in particolare 'gli happyhours, che abbattendo i prezzi delle bevande alcooliche vanno incontro alle contenute disponibilita' economiche dei giovani' e 'gli alcolpops', le bevande dal gusto dolce che pero' hanno anche una concentrazione alcolica, tra i 4 e i 7 gradi, come la birra. Altro fenomeno sotto la lente del dossier e' la moda delle 'dosi' di alcol, drink in bustina in monoporzioni, che contengono vodka, gin, rum, tequila, hanno un costo di solo un euro e mezzo e propongono 'un rituale simile (nella ricerca dell'effetto) a quello di una sniffata di coca o dell'assunzione di una pasticca'. Il rapporto segnala anche una nota positiva: facendo un confronto tra l'anno 2007 e l'anno 2008 sembra che i giovani abbiano adottato, ultimamente, comportamenti piu' responsabili alla guida: nel 2007 il 67,4% dei ragazzi ha dichiarato di non essersi mai messo alla guida dopo aver bevuto alcoolici, percentuale che nel 2008 cresce di ben 15 punti percentuali (83,1%). 23-06-2010 18:19 Caso Cucchi, indagine del Comitato prevenzione tortura del Consiglio d'Europa   Il Comitato per la prevenzione della tortura (Cpt) del Consiglio d'Europa ha condotto dal 14 al 18 giugno scorsi una visita 'ad hoc' in Italia per verificare, anche in seguito a quanto accaduto a Stefano Cucchi nell'ottobre 2009, l'esistenza di problematiche legate alla gestione delle carceri. Lo ha reso noto lo stesso Comitato. In particolare, il Cpt, a quanto si e' appreso, ha esaminato la gestione dei servizi sanitari nelle prigioni dopo il passaggio di questa competenza al Servizio sanitario nazionale; le misure che sono state prese per ridurre il numero di suicidi e gli atti di autolesionismo che avvengono dietro le sbarre; i meccanismi esistenti per indagare sulle denuncie di maltrattamento sia di persone arrestate che detenute. Nel corso della visita la delegazione ha incontrato rappresentanti del ministero degli Esteri, dell'Interno, della Salute e della Giustizia oltre a rappresentanti dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e di organizzazioni non governative. La delegazione ha inoltre visitato le prigioni di Castrogno (Teramo) e Mammagialla (Viterbo), l'unita' sanitaria penitenziaria dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, le celle nei tribunali della capitale, oltre alle stazioni dei carabinieri dei quartieri romani di Trionfale, Monte Mario e Ponte Milvio. 23-06-2010 18:17 Droghe, nei Paesi poveri sempre più alto il consumo delle sintetiche Il consumo di droga si sta spostando da cocaina e oppiacei alle droghe sintetiche: l'allarme arriva da un rapporto delle Nazioni Unite, che mette anche in guardia dal crescente uso di droga nei Paesi in via di Sviluppo. Negli ultimi due anni, la terra utilizzata per la coltivazione dell'oppio in tutto il mondo si e' ridotta del 23 per cento e la coltivazione di coca (concentrata soprattutto sulle Ande ed essenziale per la produzione di cocaina ed eroina) e' scesa del 28 per cento nell'ultimi decennio. Ma come rovescio della medaglia, il numero complessivo di coloro che usano stimolanti a base di anfetamina -tra i 30 e i 40 milioni- potrebbe presto superare quello degli utenti di oppiacei e cocaina. "Non risolveremo il problema della droga se ci limitiamo a spingere la dipendenza da cocaina ed eroina verso altre sostanza che provocano assuefazione, (sostanze) di cui esistono quantita' illimitate, prodotte nei laboratori della mafia a costi irrisori", ha detto il direttore dell'Unodoc (United Nations Office on Drugs and Crime), Antonio Maria Costa. Poiche' le rotte di traffico sono brevi (le droghe sintetiche sono spesso prodotte vicino ai mercati e le materie prime facilmente e legalmente disponibili), queste droghe sono piu' difficili da individuare, fa notare l'ufficio Onu. Mentre il consumo di cocaina e' diminuito sensibilmente negli Stati Uniti, il numero dei consumatori in Europa si e' raddoppiato nell'ultimo decennio arrivando a 45,1 milioni nel 2008, con conseguenze disastrose per la sicurezza regionale e l'uso della droga nei Paesi in via di Sviluppo. In sintesi, "le persone che sniffano cocaina in Europa stanno distruggendo le foreste incontaminate delle Ande e corrompendo i governi in Africa occidentale", dice Costa. Non solo: i Paesi in via di sviluppo sono sempre piu' preda delle droga: il consumo di eroina e' cresciuto in Africa orientale, quello di cocaina e' aumentato in Africa occidentale e Sudamerica, mentre la produzione di droghe sintetiche sta crescendo nel sud-est asiatico e in Medio Oriente. "E non risolveremo il problema della droga mondiale spostando il consumo dai Paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo". 23-06-2010 18:16 Droga, a Teramo un poliziotto coinvolto in inchiesta su spaccio: sospeso E' stato sospeso dal servizio dal questore di Ancona Giorgio Iacobone, O. P., l'agente di polizia originario di Teramo finito in carcere con la convivente e un nomade di Giulianova nell'ambito di un'inchiesta della procura teramana su un'attivita' di spaccio di stupefacenti. All'uomo, che ad Ancona prestava servizio come poliziotto di quartiere, non sono contestati reati commessi nel capoluogo marchigiano. 23-06-2010 18:12 Tossicodipendenza, Federserd: rivedere compensi 'Il lavoro di chi lavora con i malati di droga deve essere altamente professionale, per questo i Sert (Servizi per le tossicodipendenze) e le Regioni hanno bisogno di piu' risorse'. E' l'appello di Fausto D'Egidio, segretario nazionale di Federserd, la Federazione degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, che ricorda come 'adesso i rimborsi si aggirano intorno ai 50 euro al giorno per persona in cura, e con quella cifra e' impensabile pagare il mantenimento della struttura, il cibo e il personale'. Pur riconoscendo che 'Giovanardi e il Dipartimento hanno ridotto i crediti delle comunita' da 24 a 4 milioni, un operato positivo che viene riconosciuto da tutti', D'Egidio, a margine di un convegno promosso dal Modavi per la Giornata mondiale contro la droga, sottolinea che adesso 'e' necessario rivedere i compensi'. Rispetto alle preoccupazioni espresse dagli operatori per gli ulteriori tagli previsti dalla manovra di risanamento dei conti pubblici, D'Egidio ritiene che in ogni caso il livello attuale del servizio non verra' messo in discussione: 'gia' in passato in molte realta', pur rispetto a una contrazione della spesa, le Aziende sanitarie non hanno mai imposto il numero chiuso alle comunita''. In ultimo, rispetto all'approccio terapeutico e alle critiche espresse nelle stessa sede dal responsabile di San Patrignano, Andreo Muccioli, D'Egidio sottolinea come 'quella sia una dimensione di nicchia e per questo non e' detto che quel tipo di trattamento sia piu' efficace di quello che si pratica nei servizi pubblici'. 23-06-2010 18:07 Cassazione: dare del 'drogato' al figlio lede l'onore dei genitori Se si offende un figlio, magari con false accuse, anche i genitori diventano vittime dell'offesa, perche' questa e' 'lesiva dell'autorevolezza del ruolo genitoriale'. Ha quindi diritto a sporgere querela il padre che sente chiamare il figlio "drogato" da parte di qualcuno. Lo ribadisce la Cassazione, che ha confermato la condanna per i signori Vittorio e Luz Mari, per ingiuria ai danni del signor Renzo, perche' avevano detto che il figlio di quest'ultimo 'possedeva droga' e aveva 'anche subito il sequestro dell'auto per questo'. I due solerti avevano poi detto al padre 'stai attento a tuo figlio'. Nel ricorso in cassazione contro la condanna inflitta dal tribunale di Bologna, gli ingiuriosi avevano sostenuto che tutt'al piu' quelle frasi costituivano diffamazione nei confronti del figlio, che non aveva sporto querela, e non ingiuria del padre. La Cassazione, nella sentenza numero 23979, ha confermato la condanna. Giustamente, secondo la Quinta Sezione penale, i giudici di merito avevano valutato quelle frasi come 'lesive dell'autorevolezza' del padre 'nel suo ruolo genitoriale, nonche' dell'onore e del decoro suo e della sua famiglia' poiche' quelle frasi indicavano 'una situazione spregevole quantomeno dal punto di vista sociale'. Per altro, hanno sottolineato i giudici, lo stesso monito di stare attento al proprio figlio si traduceva in 'un rimprovero di scarsa attenzione verso i compiti facenti capo ad un padre' e non vi e' dubbio che 'l'autorevolezza nell'espletamento del ruolo genitoriale faccia parte di quel bagaglio di qualita' che contribuisce all'onore e al decoro di una persona'. 23-06-2010 18:00 Cala il consumo di droghe? Giovanardi: grazie al caso Marrazzo e a nuovo clima culturale Da cosa e' determinato il calo dei consumi di droga? "Il dibattito e' aperto" ha detto il sottosegretario Carlo Giovanardi a CNRmedia, aggiungendo: "per mille ragioni. O perché sono stati convinti a scuola, o perché si sono impressionati per il caso Marrazzo, o perché non avevano i soldi, oppure perché vivono in un clima culturale diverso". "Tutti gli indicatori della Relazione - ha spiegato il titolare delle politiche antidroga - registrano un calo. Se lo scorso anno avevamo mille persone che si avvicinavano alla droga e quest'anno 750, vuol dire che ci sono 250 consumatori occasionali in meno o che non hanno iniziato, o che hanno smesso di drogarsi". "Oltre ai sondaggi e alle statistiche ci sono anche i risultati delle analisi delle acque reflue: quando l'Istituto Mario Negri rileva un meno 40% di cocaina, il dato è quello e i dati sulla presenza di droghe nelle acque reflue sono oggettivi e scientifici". 23-06-2010 13:54 Droga, poliziotto in manette per spaccio La Polizia di Stato ha arrestato tre persone, tra cui un poliziotto in servizio a Firenze, e ha sequestrato 148 grammi di cocaina. I tre sono accusati di detenzione e spaccio di droga. Sono stati fermati durante un tentativo di compravendita della droga insieme ai due uomini che avrebbero dovuto acquistarla e che sono stati denunciati per lo stesso reato 23-06-2010 12:39 Battaglia di Kingston, arrestato 'Dudus' Coke Sono scattate le manette per Christopher "Dudus" Coke, il signore della droga giamaicano che a maggio, per sfuggire ad un tentativo di arresto, aveva scatenato una vera e propria guerriglia a Kingston, con almeno 73 morti. La polizia giamaicana ha fermato il 41enne, ricercato dagli Stati Uniti come uno dei narcotrafficanti piu' pericolosi del mondo, alla periferia della capitale e poi e' stato trasferito in elicottero a Kingston. Il capo della polizia Owen Ellington ha esortato la popolazione a mantenere la calma ed ha messo tutte le forze di sicurezza in stato di massima allerta. Ed ha reso noto che il procedimento per l'estradizione negli Stati Uniti "iniziera' immediatamente". Washington si e' congratulata con le autorita' locali per l'arresto, avvenuto dopo cinque settimane di caccia all'uomo, con l'attiva collaborazione tra le forze della Dea, l'anti-droga americana, e la polizia giamaicana. 22-06-2010 19:32 Narcos. Manuale agli insegnanti per istruire i ragazzi alla difesa Si moltiplicano le iniziative contro la minaccia dei narcotrafficanti: questa settimana sono iniziati nello stato di Nuovo Leon dei corsi di formazione per piu' di 5 mila maestri di scuola, ai quali viene spiegato come reagire di fronte alle frequenti sparatorie provocate dalle gang dei diversi gruppi e cartelli narco. Rappresentanti delle autorita' della pubblica istruzione e della sicurezza hanno in particolare presentato un nuovo 'Manuale di protocollo di sicurezza nelle scuole', testo preparato a seguito degli episodi di violenza delle ultime settimane nei quartieri dove si trovano alcune scuole di Nuovo Leon, stato a ridosso della frontiera con gli Stati Uniti. Il manuale con il 'protocollo anti-narcos' spiega come reagire e quali misure prendere non solo nel caso di sparatorie, ma anche di incendi o altre incidenti, indicando una serie di 'raccomandazioni': per esempio, quella di proibire l'uscita dei ragazzi dalle scuole 'durante gli scontri a fuoco o il dispiegamento delle forze della sicurezza', oppure quello di affidare ai genitori degli alunni la scelta se mandare i propri figli a scuola nelle giornate in cui ci siano stati episodi di violenza. Viene inoltre consigliato di 'buttarsi a terra senza staccare il corpo dal pavimento' e di 'mantenere la calma tra i ragazzi', mentre si chiede anche di 'non affacciarsi alla finestra durante le sparatorie': consiglio ovvio, ma che - precisano gli esperti - non e' poi cosi' scontato vista la tentazione che molti ragazzi possono avere di esporsi alla finestra per scattare fotografie o registrare quanto vedono con i telefoni cellulari. Ormai da qualche mese, a Nueva Leon c'e' stata un'impennata negli scontri armati tra i diversi cartelli di narcos, e tra questi e la polizia. La violenza narco ha dilagato anche in un altro stato, quello di Nayarit, che ha preso una misura piu' drastica del 'Manuale' diffuso a Nueva Leon: quest'anno, le autorita' hanno in effetti anticipato di ben tre settimane la chiusura delle scuole. In molte altre citta' del Paese e' d'altra parte in vigore un programma chiamato 'zainetto sicuro', tramite il quale prima di entrare alle scuole elementari ai ragazzi si controlla se negli zaini non abbiano delle armi. 22-06-2010 19:11 Cocaina. Dopo il New York Times anche l'Onu si accorge che Peru' produce piu' di Colombia Il Peru' scalza la Colombia nel primato della produzione mondiale di cocaina. Secondo un rapporto dell'Ufficio Droga e Crimine (Unodc) delle Nazioni Unite il 45,5% della coca infatti viene ora dal Peru' contro il 39,3% dalla Colombia e il 15,3% dalla Bolivia. Nel 2009 Lima ha prodotto 119.000 tonnellate di foglie di coca contro le 103.000 della Colombia nello stesso periodo. Tra le motivazioni che hanno fatto impennare la produzione peruviana c'e' stato l'appoggio del gruppo terroristico Sendero Luminoso. D'altro canto i grandi cartelli colombiani degli anni Ottanta stanno scomparendo. L'ultima grande organizzazione guidata da Diego Montoya Sanchez e' stata distrutta lo scorso anno. L'Onu spiega che il Colombia oggi operano piccoli micro-cartelli che, insieme alla organizzazione messicane, gestiscono il traffico verso gli Usa, maggior consumatore di cocaina con il 90% delle proveniente dai paesi latino-americani. La notizia, a suo tempo, era gia' stata intuita e diffusa dal quotidiano The New York Times 22-06-2010 14:38 Cannabis terapeutica, approvato il farmaco Sativex Chi è affetto da sclerosi multipla o artrite reumatoide deve spesso sopportare forti dolori ai muscoli e alle articolazioni difficili da tenere sotto controllo con i farmaci tradizionali. La recente introduzione in Gran Bretagna di un nuovo medicinale basato su alcuni estratti di cannabis potrebbe migliorare sensibilmente le terapie del dolore, e di riflesso le condizioni di chi è affetto da gravi patologie. Il farmaco si chiama Sativex, è stato approvato dalle autorità sanitarie britanniche lo scorso venerdì, è prodotto dalla GW Pharma e sarà commercializzato dalla Bayer al costo di 125 sterline (150 euro) a flacone. Il medicinale sarà in parte sovvenzionato dal National Health Service e ogni confezione dovrebbe durare mediamente una decina di giorni. Per arrivare al prodotto finito e testato ci sono voluti 11 anni di ricerca e sviluppo, ricorda il responsabile di GW Pharma – Geoffrey Guy – al Telegraph. Nel 2005 il Sativex aveva già compiuto il proprio debutto in Canada, sollevando qualche protesta per la natura del principio attivo utilizzato nel medicinale. Continua... 22-06-2010 14:30 Cannabis, continuano le perquisizioni nelle case di chi acquista (legalmente) semi Sei giovani, tutti residenti nel Tigullio e in particolare a Chiavari, sono stati denunciati dalla procura della Repubblica chiavarese nell’ambito di una vasta operazione coordinata dall’autorità giudiziaria di Rovereto ed eseguita dai carabinieri della compagnia di Merano, in Trentino Alto Adige. Nella Riviera di Levante, l’inchiesta è stata affidata al sostituto procuratore Margherita Ravera, la quale ha subito emesso sei decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti presunti coltivatori di marijuana e hashish. Le ispezioni sono già state eseguite e hanno portato al sequestro di materiale per la produzione di piante, bilancini di precisione, piantine e quasi un etto di droga, oltre a centinaia di semi. Sei gli indagati, ma la Procura di Chiavari procederà solo nei confronti di due ragazzi: uno è stato trovato con materiale per lo spaccio e alcune dosi di hashish, oltre a un paio di sigarette, diciamo così, “arricchite”; l’altro è un trentenne già noto agli inquirenti, sorpreso con una trentina di grammi di hashish e altrettanti di marijuana. Per gli altri quattro ragazzi, l’inchiesta sarà subito archiviata. Tutte le piante sequestrate dovranno essere analizzate in laboratorio, per stabilire se abbiano sviluppato principio attivo e siano perciò realmente stupefacenti. La vendita e la cessione, così come la detenzione dei semi è consentita in italia, mentre la coltivazione è illegale e quindi punita anche severamente. «Per quel che riguarda le semenze - spiega l’avvocato Carlo Alberto Zaina, che offre la propria assistenza tramite il sito web www.legalizziamolacanapa.org - l’Italia ha recepito la convenzione di New York del 1961, secondo cui i semi di canapa non sono da considerarsi droga, poiché privi di principio attivo. Diverso, il discorso della coltivazione. Fino al lugliod el 2008, il nostro legislatore distingueva tra produzione domestica e agraria e riteneva la prima non punibile. La Cassazione ha poi cancellato questa differente impostazione e ha stabilito che qualsiasi tipo di coltivazione è vietata nel nostro Paese». Continua... 22-06-2010 13:21 Droghe, Relazione annuale: calano i consumi del 25%... grazie alla crisi economica In Italia nel 2009 i consumatori di sostanze stupefacenti sono diminuiti del 25,7% rispetto all'anno precedente. Nel 2008 erano 3.934.450, nel 2009 sono scesi a 2.924.500. In calo anche i consumi di tutte le sostanze stupefacenti. Si inverte cosi' una tendenza che durava da anni. E i motivi sono probabilmente legati alla crisi economica, che ha ridotto la disponibilita' di denaro. E' quanto si evince dalla Relazione annuale al Parlamento sull'uso di sostanze stupefacenti e sullo stato delle tossicodipendenze, presentata oggi a Palazzo Chigi dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Il calo dei consumi vale sia per la popolazione generale, che per quella studentesca (15-19 anni) ed e' ''spalmato'' su tutte le sostanze stupefacenti. Guardando l'andamento temporale negli ultimi 12 mesi, e' da rilevare una diminuzione particolarmente significativa (-9%) del consumo della cannabis nella popolazione generale, mentre per gli studenti diminuiscono tutti i consumi tranne quello di stimolanti. Per entrambe le categorie, si conferma la forte tendenza al ''policonsumo'' (piu' droghe o droga insieme ad alcol). Piu' in particolare, gli studenti consumano piu' cocaina rispetto alla popolazione generale (l'1,6% l'ha consumata negli ultimi 30 giorni contro lo 0,4%) e molta piu' cannabis (12,3% contro 3%). Il consumo di spinelli cresce con l'eta' dai 15 ai 19 anni. Per quanto riguarda la popolazione generale, per l'eroina cala il consumo occasionale mentre resta stabile quello frequente o quotidiano; cala anche il consumo occasionale di cocaina La droga diventa sempre piu' interattiva: sul web si acquistano sostanze, si vendono farmaci senza prescrizione, si chiedono e si danno consigli su rischi e sugli effetti dell'assunzione.  Negli ultimi anni, si legge nel documento, si sta registrando un sempre piu' marcato spostamento dell'offerta di commercializzazione di sostanze illecite attraverso Internet. "Tutto questo", ha sottolineato il sottosegretario con delega alle Politiche antidroga, Carlo Giovanardi, "costituisce una nuova realta' da prendere in seria considerazione e sulla base della quale il governo ha attivato strategie e specifici progetti per il controllo e la prevenzione, finalizzati a proteggere le giovani generazioni, molto inclini all'utilizzo delle tecnologie informatiche e quindi maggiormente esposte ai 'rischi droga' presenti anche sulla rete". ''Le buone notizie sul calo dei consumi di stupefacenti in Italia premiano l'impegno del Governo e in particolare del sottosegretario Giovanardi, in un campo decisivo per il futuro del nostro Paese'': lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio in occasione della presentazione della Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze. Secondo il premier ''e' grazie a questi risultati che si migliora la qualita' della vita, liberando anche ingenti risorse pubbliche da investire per settori importanti quali assistenza, sanita' e ricerca''. ''Meno consumo di droga - prosegue Berlusconi - significa anche togliere ingenti risorse alla criminalita' organizzata e al terrorismo internazionale, diminuire il numero degli incidenti stradali e dei reati commessi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, salvare i giovani dalle morti per overdose e da lunghi e difficili percorsi riabilitativi''. A diminuire, in quest'ultimo anno, sono stati soprattutto i consumi occasionali di droga piu' che quelli cronici: lo ha detto il capo del Dipartimento nazionale antidroga, Giovanni Serpelloni, presentando a Palazzo Chigi la Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze. L'unico dato in crescita, ha sottolineato Serpelloni, riguarda l'uso di stimolanti da parte degli studenti: i ragazzi, cioe', consumano meno eroina, cocaina e cannabis ma piu' ecstasy. "E' una tendenza da tenere d'occhio" ha avvertito il capo del Dpa, che ha anche sottolineato come nei giovani il policonsumo sia piu' diffuso rispetto alla popolazione generale. Anche il consumo di bevande alcoliche nei piu' giovani preoccupa, ha aggiunto, perche' e' in crescita soprattutto nei fine settimana nella modalita' dei cosiddetti binge drinking (grandi quantita' tutte insieme). Buone notizie invece sui decessi per overdose (continua la tendenza al calo), un dato che probabilmente deriva anche dal fatto che l'eroina sempre piu' spesso viene inalata invece che iniettata. E bisognera' capire come mai, ha detto, l'Umbria sia la regione con il tasso di mortalita' piu' alto non solo dell'Italia me dell'Europa. Cosi' come, ha aggiunto, "andra' indagato come mai in Piemonte si sia registrato un picco dell'uso iniettivo di morfina". I sequestri, ha detto Serpelloni, sono aumentati ma e' diminuita la quantita' di sostanze sequestrata e quindi circolante: "ce n'e' meno perche' la gente compra meno". "Quanto ai prezzi, la Relazione ha confermato la tendenza al ribasso "per tutte tranne che per hashish e marijuana". La drastica diminuzione dei consumatori di droga non sembra trovare grandi riscontri nell'esperienza dei Sert (i servizi pubblici per le dipendenze) e di alcune comunita'. Che invece segnalano numeri invariati delle richieste di cura e i nuovi arrivi di chi abusa di psicofarmaci e alcol. "I servizi sono in grande difficolta' - spiega Fausto D'Egidio, segretario nazionale di Federserd e direttore del Sert di Pescara - io comunque non ho constatato alcuna diminuzione delle richieste di cura, anzi... Attualmente nel mio Sert ho circa 650 persone in carico, ma ho dovuto introdurre il numero chiuso perche' sommersi dalle richieste. C'e' tanta gente in mezzo alla strada senza cure perche' mancano risorse e personale. Non ce la facciamo". "Quello che posso dire come tendenza generale - aggiunge - e' il balzo del gentil sesso: le donne sono ormai leader nella spinta al divertimento sfrenato e senza limiti e trascinano i maschi. E poi il fatto che i giovani non vengono ai Sert, perche' non pensano alle conseguenze e agli effetti collaterali del loro divertimento". Per Achille Saletti, leader di "Saman" che gestisce una decina di comunita' sul territorio nazionale, i dati "non quadrano": "le crisi di solito fanno aumentare e non diminuire i consumi di sostanze" dice, e secondo la sua esperienza aumentano sia le droghe legali che quelle illegali, ma soprattutto le prime. "In Lombardia ad esempio la domanda di cura non e' affatto diminuita ma e' aumentata, e ora arrivano anche i consumatori che abusano di psicofarmaci e di alcol". "La spudoratezza di Berlusconi e Giovanardi non ha limiti: usano anche un tema delicato come quello della droga per fare propaganda e intestarsi un risultato che non c'è e un'azione inesistente". Lo afferma Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera. "Purtroppo le cifre - prosegue - dicono che non c'è nessun calo nell'uso delle droghe; piuttosto, a causa della crisi economica, c'è stato uno spostamento verso l'alcol i cui danni possono essere anche peggiori". "La lotta alle droghe è sparita dall'agenda del governo e anche da quella del Paese. Invece delle chiacchiere, Giovanardi pensi a rilanciare la battaglia e la prevenzione contro le droghe e ad aiutare i servizi sociali e le comunità che sono sul lastrico per i tagli del governo" conclude l'ex ministro della sanita'. 'I risultati ottenuti in tema di contrasto delle droghe sono positivi, sia per cio' che concerne l'uso che per cio' che riguarda i traffici'. Lo afferma Maria Rita Munizzi, presidente del Moige - Movimento Italiano Genitori e membro della Consulta per le politiche anti-droga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 'La strada intrapresa ci sembra buona ed ora e' necessario continuare ad andare avanti, soprattutto per tutelare i giovanissimi, e con un'attenzione particolare alla diffusione della cannabis, i cui effetti sono spesso sottovalutati. Auspichiamo quindi che questi risultati siano la base per continuare a perseguire l'obiettivo di riuscire a rendere la droga off limits, in particolare nelle scuole e in tutti quei luoghi che rappresentano un punto di incontro e di socializzazione dei ragazzi', conclude la nota. 'Non mi pare proprio che ci sia una contrazione dell'abuso di stupefacenti e di disagio nell'affrontare il futuro': per questo il responsabile della comunita' di San Patrignano, Andrea Muccioli, vorrebbe 'capire bene i sistemi e le metodologie' dei 'fantomatici' dati sul consumo di droga presentati ieri. C'e' piuttosto 'un'espansione del disagio'. Intervenendo a un convegno in occasione della giornata mondiale contro la droga, al quale ha partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi - che ieri ha presentato la Relazione annuale al Parlamento sulle droghe - Muccioli ha denunciato come 'l'aumento di coloro che fuggono dalla realta' non sia accompagnato da un progressivo aumento dell'aiuto ai giovani'. Le comunita' sono 'profondamente in crisi e 'discariche sociali in cui vengono mandate persone in regime di mantenimento farmacologico, non per cambiare ma per sopravvivere', ha sottolineato, ricordando che negli ultimi 15 anni hanno chiuso oltre 300 comunita' e che il numero delle presone che vi risiedono si e' dimezzato negli ultimi 10 anni, cosi' come si sono ridotti gli invii in comunita' dal carcere. Muccioli intravvede una crisi 'della vocazione educativa', che si accompagna 'all'impoverimento delle risorse e al fatto che i contributi sono versati a distanza di 2/3 anni. Questo non e' frutto del caso ma di una scelta precisa: controllare il problema attraverso trattamenti sostitutivi piuttosto che educativi'. Un milione di consumatori in meno? Beato chi ci crede. Sicuramente non ci credono i parlamentari radicali Marco Perduca e Donatella Poretti che contestano i dati forniti ieri dal sottosegretario Carlo Giovanardi nella relazione annuale sulle tossicodipendenza. "Come ogni anno -raccontano i due esponenti radicali- stavamo accingendoci a stampare le 487 pagine della Relazione sulle tossicodipendenze, presentata oggi dal sottosegretario Giovanardi al Parlamento, quando ci e' caduto l'occhio sul primo dato che compare nella sintesi della relazione: i consumatori di sostanze stupefacenti sono passati da 3.934.450 a 2.924.500: un milione di consumatori in meno (-25,7%)". "Leggendo le altre tabelle riportate -proseguono Perduca e Poretti- i decrementi di consumatori sono ancor piu' 'stupefacenti': -35,9% per l'eroina; -57,1% per la cocaina; -63,6% per la cannabis; -70,3% per gli stimolanti; -66,2% per gli allucinogeni. L'unica spiegazione di queste incredibili variazioni che Giovanardi ci propina e' che c'e' la crisi economica, si spende di meno, magari ci si butta sugli alcoolici, 'piu' accessibili e meno costosi e comunque in grado di dare effetti fortemente psicoattivi'. Un produttore di grappe -commentano- non avrebbe potuto scrivere meglio!". "Leggeremo tutta la Relazione e grazie all'aiuto di Giulio Manfredi, tenteremo di individuare problemi e di proporre riduzioni al danno prodotto dal regime proibizionista. Ma di fronte a cifre cosi' incredibili, ci chiediamo e chiediamo a Giovanardi: era proprio necessario -concludono Perduca e Poretti- dare simili numeri per supportare la tesi che il governo Berlusconi, salito al potere nell'aprile 2008, fa miracoli anche fra i tossicodipendenti? Non bastava Don Gelmini con la sua 'cristoterapia'?". Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) giudica sorprendenti i dati contenuti nella Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, presentati ieri dal Governo. E si augura che questo imprevisto "successo" non sia l'alibi per continuare a non investire nel sistema dei servizi pubblici e del privato sociale. "I dati della Relazione annuale - dichiara Lucio Babolin, presidente del Cnca - lasciano esterrefatti noi come la gran parte degli operatori del settore. Non ci risulta una decrescita dei consumi cosí rilevante, e in tempi cosí rapidi poi. chiaro, tuttavia, che se anche questa discesa ci fosse stata, non sarebbe certo merito del Governo". "Solo in queste settimane infatti - prosegue - sono stati assegnati dal Dipartimento Nazionale Antidroga i finanziamenti per i progetti di intervento nel campo delle tossicodipendenze, a due anni dall'insediamento. Il merito sarebbe piuttosto delle migliaia di operatori, pubblici e del privato sociale che da anni si impegnano con competenza e passione per aiutare le persone tossicodipendenti". "Non vorremmo, poi - continua Babolin - che questi dati, presentati in modo trionfalistico, venissero usati come alibi per continuare a non investire nel sistema dei servizi, che resta invece in ginocchio: l'Intesa Stato-Regioni è ancora inattuata, i Dipartimenti per le dipendenze non sono stati istituiti in molte parti del paese, le rette per le comunità restano bassissime e i soldi arrivano con ritardi insostenibili, i servizi pubblici soffrono forti carenze d'organico. E i tagli previsti in Finanziaria potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Altro che 'non c'è problema'". "Per questo ci preoccupano - conclude - le dichiarazioni rilasciate in merito dal presidente del Consiglio che, dopo essersi rallegrato per i dati della Relazione, ha affermato che allora si possono liberare risorse da investire altrove. questo che dobbiamo aspettarci? Ancora meno fondi di oggi?" 22-06-2010 11:34 Narcotraffico, 'ndrangheta e cammorra si alleano Una 'alleanza criminale' tra la criminalita' organizzata calabrese e campana che ha permesso di movimentare ingenti quantitativi di cocaina dalla Colombia e dal Venezuela verso il territorio italiano, anche passando per l'Africa e il Nord Europa. E' quanto e' emerso dalle indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria-Gico di Catanzaro, del Servizio centrale di investigazione sulla criminalita' organizzata (Scico) di Roma e quelli di Mondragone che stamani hanno portato all'arresto di 16 narcotrafficanti. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda reggina. A conferma della capacita' dell'organizzazione di importare enormi quantitativi di droga, il sequestro nel porto di Livorno di 700 chili di cocaina, una delle piu' ingenti partite di cocaina mai introdotte in Italia per un valore sul mercato di circa 120 milioni di euro. 22-06-2010 09:29 Droghe. I francesi piu' severi In dieci anni i francesi hanno addolcito le proprie posizioni sulle droghe e i consumatori delle stesse. Cosi' fa sapere l'Observatoire français des drogues et des toxicomanes (Oftd). L'indagine del 2008  fa notare che i francesi approvano sempre di piu' le misure punitive. Semettono al primo posto l'eroina e la cocaina tra le droghe piu' pericolose, il disagio nei confronti della cannabis e' in aumento. Per il 74% vale la teoria della scalata, cioe' che lo spinello e' l'anticamera delle droghe pesanti. Un fumatore di cannabis su due, secondo l'indagine, sarebbe contrario alla vendita libera di questa sostanza. I francesi respingon anche l'idea di aprire delle narcosalas in cui i tossicodipendenti potrebbero iniettarsi le sostanze limitando i rischi del contagio. La loro severita' nei confronti dei tossicodipendenti e' in crescita: nel 1999 il 59% li considerava come dei malati, rispetto al 24% di oggi. Agli occhi dei francesi, i tossicodipendenti sono responsabili della propria dipendenza. Responsabilita' che, per Jean-Michel Costes direttore dell'Ofdt, diviene colpa. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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