====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-22.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-22.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 25-05-2010 al 31-05-2010 2010-22 (Anno X) ARTICOLI - Eroina. Dimostrato! La distribuzione controllata funziona http://droghe.aduc.it/articolo/eroina+dimostrato+distribuzione+controllata_17628.php - Cannabis, Tribunale Milano: coltivazione 'domestica' non è reato http://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+tribunale+milano+coltivazione+domestica_17621.php - Mephedrone. Confermato che l'allarme è una bufala http://droghe.aduc.it/articolo/mephedrone+confermato+che+allarme+bufala_17622.php - Cannabis. Tribunale del riesame di Bolzano: chi vende semi non istiga al consumo! http://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+tribunale+riesame+bolzano+chi+vende+semi_17610.php - Le nuove vie della cocaina http://droghe.aduc.it/articolo/nuove+vie+della+cocaina_17599.php - Cannabis. Studiosi costretti a sfatare stereotipi su ipotetici effetti negativi: alterano risultati http://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+studiosi+costretti+sfatare+stereotipi_17596.php COMUNICATI - Censura Web. Aduc chiede aiuto: raccolta straordinaria fondi per causa 'Consumatori contro Fabio Oreste' http://droghe.aduc.it/comunicato/censura+web+aduc+chiede+aiuto+raccolta_17564.php NOTIZIE - Narcotraffico e Adriano. Polizia convoca calciatore http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+adriano+polizia+convoca+calciatore_118197.php - Mi drogavo ma sono pentito: outing del Sindaco di Racalmuto http://droghe.aduc.it/notizia/mi+drogavo+ma+sono+pentito+outing+sindaco+racalmuto_118196.php - Dipartimento antidroga punta sulla propaganda via Web http://droghe.aduc.it/notizia/dipartimento+antidroga+punta+sulla+propaganda+via_118193.php - Fumo, l'esperto: quello passivo non è nocivo http://droghe.aduc.it/notizia/fumo+esperto+quello+passivo+non+nocivo_118191.php - Clonati 4mila cani antidroga http://droghe.aduc.it/notizia/clonati+4mila+cani+antidroga_118185.php - Droga, aumenta drammaticamente il pregiudizio verso i tossicodipendenti in Scozia http://droghe.aduc.it/notizia/droga+aumenta+drammaticamente+pregiudizio+verso_118180.php - Guerra alla droga, trovata fossa comune; direttore prigione fatto a pezzi http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+trovata+fossa+comune+direttore_118175.php - Tossicodipendenza, morto don Picchi, padre del 'progetto uomo' http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+morto+don+picchi+padre+progetto_118168.php - Guerra alla droga. Trentenne si uccide in carcere http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+trentenne+si+uccide+carcere_118167.php - Cannabis, arriva l'ecomanuale di coltivazione indoor http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+arriva+ecomanuale+coltivazione+indoor_118162.php - Tabacco, Oms: il fumo uccide un milione e mezzo di donne ogni anno http://droghe.aduc.it/notizia/tabacco+oms+fumo+uccide+milione+mezzo+donne+ogni_118157.php - Nuova droga mephedrone. Rapporto scientifico dell'Oedt su rischi sociali e sanitari http://droghe.aduc.it/notizia/nuova+droga+mephedrone+rapporto+scientifico+dell_118155.php - Giovani. Oltre le droghe, le altre dipendenze http://droghe.aduc.it/notizia/giovani+oltre+droghe+altre+dipendenze_118153.php - Carcere, commissione Camera: tossicodipendenti scontino pena in carcere http://droghe.aduc.it/notizia/carcere+commissione+camera+tossicodipendenti_118150.php - Il proibizionismo uccide un altro detenuto tossicodipendente http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+uccide+altro+detenuto_118149.php - Droga. Ex giudice supremo cambia idea e chiede la legalizzazione http://droghe.aduc.it/notizia/droga+ex+giudice+supremo+cambia+idea+chiede_118142.php - Canapisa, la Questura autorizza il corteo http://droghe.aduc.it/notizia/canapisa+questura+autorizza+corteo_118138.php - Guerra alla droga, polizia: 73 i morti a Kingston http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+polizia+73+morti+kingston_118135.php - Dipartimento antidroga. Rete informatica e osservatori regionali http://droghe.aduc.it/notizia/dipartimento+antidroga+rete+informatica+osservatori_118131.php - Ue, il tabacco uccide 650mila europei ogni anno http://droghe.aduc.it/notizia/ue+tabacco+uccide+650mila+europei+ogni+anno_118130.php - Morte Cucchi, Amnesty International: in Italia mancano controlli indipendenti su abusi polizia http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+amnesty+international+italia+mancano_118129.php - Guerra alla droga, comandante polizia ucciso in diretta radio http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+comandante+polizia+ucciso+diretta_118117.php - Guerra alla droga, il boss è scappato? Premier nega legami con narcos http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+boss+scappato+premier+nega+legami_118113.php - Fumo. 16/24enni: uno su tre consuma abitualmente http://droghe.aduc.it/notizia/fumo+16+24enni+tre+consuma+abitualmente_118110.php - Sigarette, lobby del tabacco contro l'Oms: no a misure su ingredienti pericolosi http://droghe.aduc.it/notizia/sigarette+lobby+tabacco+contro+oms+no+misure_118102.php - Tossicodipendenza, Dpa propone il 'Piano dei progetti 2010' http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+dpa+propone+piano+dei+progetti_118099.php - Ministro Meloni: la repressione funziona, il problema è cultura sessantottina http://droghe.aduc.it/notizia/ministro+meloni+repressione+funziona+problema_118096.php - Lotta ai narcos, Obama invia 1.200 soldati alla frontiera con il Messico http://droghe.aduc.it/notizia/lotta+ai+narcos+obama+invia+200+soldati+alla_118094.php - Bollettino di guerra alla droga, 60 morti a Kingston http://droghe.aduc.it/notizia/bollettino+guerra+alla+droga+60+morti+kingston_118093.php - Droga. Sindaco di Cancun arrestato per legami con narcos http://droghe.aduc.it/notizia/droga+sindaco+cancun+arrestato+legami+narcos_118091.php - Storie di proibizionsimo, allarme per eroina killer http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionsimo+allarme+eroina+killer_118090.php - Droghe e carcere. Giovanardi risponde a interpellanza Radicali http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+carcere+giovanardi+risponde+interpellanza_118087.php - Guerra alla droga, morte 30 persone negli scontri fra narcos e polizia http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+morte+30+persone+negli+scontri_118080.php - Cucchi, capo del Dap: ne esce immagine lacerante degli agenti penitenziari http://droghe.aduc.it/notizia/cucchi+capo+dap+ne+esce+immagine+lacerante+agenti_118079.php - Consiglio dei ministri approva progetto contro 'sensazioni forti' a Potenza http://droghe.aduc.it/notizia/consiglio+dei+ministri+approva+progetto+contro_118078.php - Cannabis per trattare la sclerosi multipla, un caso clinico http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+trattare+sclerosi+multipla+caso+clinico_118077.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 31/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 4.199 droghe pesanti (kg) 3.394 dosi droghe sintetiche 512.906 piante di cannabis 576.450 flaconi di metadone 11.355 vittime morti 36 feriti 2 arresti 3.669 giorni di reclusione 3.133 riepilogo settimanale   25/05/2010- 31/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 220 droghe pesanti (kg) 170 dosi droghe sintetiche 35.000 piante di cannabis 40.000 vittime morti 1 arresti 140 giorni di reclusione 120 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 31-05-2010 14:56 Eroina. Dimostrato! La distribuzione controllata funziona Sono poche le speranze di trattare gli eroinomani recidivi con il metadone. Quel 10 per cento della popolazione dipendente da eroina spesso ricade nell'abuso con conseguenze disastrose sulla loro salute: crimine per procurarsi il denaro, siringhe contaminate, stili di vita pericolosi, sostanze incontrollate e tagliate con altrettante sostanze ancora più dannose. Nell'impossibilità di eliminare la dipendenza, le cliniche che prescrivono eroina possono almeno aiutare questi soggetti a non finire per strada. Lo rivela una ricerca condotta in Gran Bretagna e riportata dall'agenzia Reuters. "Abbiamo a che fare qui con un gruppo di persone fortemente dipendenti da eroina, con i quali è fallito ogni tipo di trattamento", ha spiegato il professor John Strang, esperto di dipendenze e docente al King's College London. Per un periodo di sei mesi, Strang e i suoi colleghi hanno seguito 127 eroinomani recidivi in cliniche di distribuzione e somministrazione controllata di eroina. A distanza di sei mesi dall'inizio del programma, 101 soggetti erano ancora in trattamento. Più di due terzi non aveva assunto eroina di strada almeno la metà delle volte che erano stati sottoposti a esami delle urine; prima della sperimentazione utilizzavano eroina di strada quasi ogni giorno. Solo un terzo di coloro che seguivano trattamenti a base di sostanze metadoniche riesce ad avere simili risultati. A distanza di due anni, ha spiegato Strang alla Reuters, diversi consumatori sono ancora nel programma di trattamento. Alcuni sono riusciti a ricongiungersi alle loro famiglie e a ritrovare lavoro. "Questa sorta di cambiamenti sono tipici", ha detto. "Non solo migliora il loro stato di salute, ma riescono anche a reinserirsi nella società". Prima di questo studio, parte della comunità scientifica non era ancora convinta dell'efficacia dei programmi di distribuzione controllata, nonostante vi fossero già diversi specifici studi positivi. "Questo studio è senza precedenti perche' grazie ad un nuovo tipo di esame delle urine si può differenziare fra eroina acquistata per strada e quella su prescrizione", spiega Thomas Kerr, direttore della Urban Health Research Initiative dell'università del British Columbia di Vancouver in Canada. Infatti l'eroina di strada contiene un particolare residuo del papavero da oppio che può essere rilevato nelle urine. Ora, "ci sono prove evidenti sull'efficacia della distribuzione di eroina per il trattamento di individui che non rispondono bene al metadone". Solo alcuni Paesi europei permettono la distribuzione controllata di eroina, mentre negli Usa è illegale dalla prima Guerra Mondiale. E a coloro che si dicono contrari alla distribuzione della sostanza ("un po' come curare l'alcolismo con il whisky"), Kerr spiega: "Credo sia completamente immorale e non etico non trattare questi individui costringendoli a soffrire insieme alla società che li circonda". "Ora che sappiamo che funziona, dobbiamo decidere se utilizzarlo".     redazione 29-05-2010 18:58 Cannabis, Tribunale Milano: coltivazione 'domestica' non è reato Poche parole per commentare una sentenza di merito, allo stesso tempo coraggiosa, perchè pubblicamente disattende un orientamento che tanti criticavano, ma che pochi disapplicavano, ed importante perchè affronta in modo serio e condivisibile il tema della coltivazione. Il G.I.P. presso il Tribunale di Milano, mostrandosi, quindi, di avviso del tutto contrario rispetto all'indirizzo adottato dalle SS.UU. della Suprema Corte, con la famosa sentenza 10 Luglio 2008 n° 28605 (criticata da chi scrive sulla rivista V. Altalex.com 18 Agosto 2008), esplicita una visione non solo plausibile, ma, soprattutto, concreta e pragmatica in ordine al problema concernente il tema della coltivazione di piante destinate alla produzione di stupefacenti. La rigorosa esegesi filologica del termine “coltivazione”, che la sentenza offre, diversamente da un stile ormai invalso giurisprudenzialmente, non si risolve affatto in un vuoto esercizio di acrobazia giuridica. Tale visione, invece, risulta abbinata e complementare, in modo assai perspicuo, ad una ricostruzione convincente del dettato di legge, cioè del testo del dpr 309/90. Appare, infatti, fondamentale e significativo il risultato della fusione delle due indagini (quella relativa al profilo semantico e quella relativa al profilo normativo). Decisivo si palesa, pertanto, lo specifico richiamo ad una disposizione – l'art. 26 dpr 309/90 – la quale, pur non avendo, ma solo all'apparenza, un contenuto riverberante effetti e conseguenze di natura strettamente penale, costituisce, comunque, il paradigma assoluto di partenza, allo scopo di ottenere una corretta definizione della condotta di coltivazione a fini penali. E', quindi, prima facie, importante sottolineare l'impostazione metodologica cui si richiama la sentenza in parola. Essa recupera, proprio da una norma precettiva (cd. “di riferimento”) a contenuto non strettamente penale, il citato art. 26 , il presupposto necessario dal quale muovere, per focalizzare la nozione di coltivazione penalmente rilevante, operando – così – un collegamento armonico e logico all'interno del medesimo testo normativo. Ma vi è certamente di più. La sentenza del G.I.P. presso il Tribunale di Milano, inoltre, premette con nettezza un dato fattuale di comune esperienza forense, che le SS.UU. hanno disatteso in modo palesemente erroneo. Il provvedimento in commento, infatti, critica (e giustamente) la negazione della distinzione fra coltivazione agraria e coltivazione domestica, che si rinviene nella citata sentenza interpretativa di legittimità, affermando: “L’assimilazione tout court della coltivazione industriale o semi-industriale della coltivazione della marijuana alla coltivazione “domestica” effettuata dalla Suprema Corte è assai discutibile sul piano ermeneutico”. Il recupero, quindi, dell'apprezzabile indirizzo ermeneutico che distingue, in modo razionale, condotte, che, pur sussunte sotto la specie della “coltivazione”, appaiono tra loro assolutamente differenti per modalità dell'azione, per tecnica e strumenti utilizzati , per estensione dell'aria oggetto della coltivazione, costituisce uno sforzo di adeguamento del dato normativo e giurisprudenziale alla realtà quotidiana. Si può anche non essere del tutto d'accordo in ordine alla limitazione ed alla circoscrizione della parola “coltivazione” ai soli episodi di attività “industriale o semi industriale”, che la sentenza opera, giacchè il termine in questione può effettivamente attagliarsi in senso lato anche ad un'attività non concepita su vasta scala e che trascenda una destinazione domestica.. E', comunque, del tutto evidente, la diversità che emerge fra fra le due tipologie dell'azione in disamina; soprattutto risulta decisiva la circostanza che la “coltivazione domestica” assolve ad evidenti funzioni di uso strettamente personale del coltivatore, il quale non opera affatto al fine di creare un incremento della diffusione degli stupefacenti. Se, dunque, questo è un parametro che va tenuto in considerazione, consegue, direttamente ed intimamente, la validità di un'ulteriore elemento che la sentenza evoca e cioè quello dell'offensività della condotta. In buona sostanza. Se, come appena detto, la sostanza prodotta, con la coltivazione domestica, è destinata all'uso del produttore stesso, l'azione in parola finisce per esprimere la propria apparente antigiuridicità in un contesto del tutto privato, sostanzialmente diverso e ridotto rispetto a quello della minaccia pubblica della salute dei cittadini. Ciò in quanto i terzi estranei al produttore, non sono, per evidente scelta originaria, coloro che devono fruire dell'esito della coltivazione. L'ipotetica offensività della condotta in questione, che rimane, così, confinata in un ambito strettamente personalistico, non appare idonea a vulnerare il bene giuridico che il Dpr 309/90 tutela. E', quindi, auspicabile che una siffatta pronunzia non rimanga vox clamantis in deserto, e come tale isolata od emarginata. Essa deve essere presa come riferimento per una giustizia adeguata ai concreti comportamenti dei cittadini. Carlo Alberto Zaina, Avvocato, consulente legale Aduc 29-05-2010 10:58 Mephedrone. Confermato che l'allarme è una bufala Dopo la morte di alcuni giovani in Gran Bretagna, attribuita senza indugio dai mass media e politici alla nuova terribile "droga legale" denominata mephedrone, si scopre che era un falso allarme. I test tossicologici sui due giovani morti lo scorso marzo non hanno rilevato tracce della sostanza. Insomma, i due teenager non avevano assunto la sostanza oggi al centro di allarmi mediatici a seguito della loro morte. Da allora, le autorità britanniche e via via quelle europee, comprese quelle italiane, hanno lanciato allarmi, allerte, ammonimenti, richieste di divieti. I giornali nostrani non hanno mancato di dare il loro contributo con articoli allarmistici basati su quello che gli veniva imboccato dai tabloid britannici e dai politici italiani. Leggi ad esempio La Stampa (Arriva in Italia l'incubo mephedrone), che scrive "E' legale, viaggia su Internet, sta mietendo vittime in Inghilterra e nei Paesi del Nord Europa". A cui fa seguito l'immancabile zar antidroga de' noantri, Carlo Giovanardi, che un giorno sì e uno no invoca la proibizione di una nuova "droga". Ma come nel caso dei due giovani, non vi è mai stata alcuna conferma della pericolosità di questa sostanza. Un piccolo particolare ora confermato che sicuramente i nostri giornalisti, e senza dubbio i nostri politici, non mancheranno di ignorare. Che le politiche sulle droghe siano ormai dominio dell'ideologia proibizionista piuttosto che della scienza, lo dimostrano le numerose dimissioni che hanno colpito il Consiglio governativo sull'abuso delle droghe del Regno Unito, una volta composto da scienziati indipendenti. Lo scorso 29 marzo, a seguito dei decessi imputati al mephedrone, il Consiglio aveva raccomandato su pressioni del Governo di vietare questa droga. Sono subito seguite le dimissioni di un altro scienziato del Consiglio, l'ottavo ad andarsene per la estrema politicizzazione di un organo che dovrebbe basarsi sull'evidenza scientifica. Alcuni mesi fa era stato silurato il direttore del Consiglio, il professor David Nutt, per aver detto ciò che tutti sanno, ovvero che la cannabis è molto meno dannosa alla salute di alcool e tabacco. "Questa notizia scioccante dovrebbe servire da lezione ai giornalisti da strapazzo e ai politici ottusi che hanno puntato una pistola alla testa del Consiglio e hanno preteso che questa sostanza fosse proibita prima ancora che una singola autopsia fosse completata. L'unico fatto positivo che potrebbe emergere da questo fiasco è una revisione delle politiche sulla droga", ha commentato il professore Colin Blakemore, docente di neuroscienze all'Università di Oxford, sul quotidiano The Independent. "I politici parlano di tabelle sulle droghe come messaggi da inviare ai giovani. Temo che l'unico messaggio che giungerà a destinazione nel caso della decisione affrettata sul mephedrone è che la legge non merita alcun rispetto". Il professor Nutt ha commentato: "La furia con cui il precedente Governo ha vietato il mephedrone non aveva alcuna credibilità scientifica. Appare piuttosto come una decisione basata su un calcolo elettorale di breve termine. Questo dimostra come sia importante classificare le sostanze sulla base dell'evidenza scientifica, piuttosto della paura, e la necessità che la polizia, i media e i politici facciano dichiarazioni pubbliche solo una volta che i fatti sono chiari". Intanto l'Oedt (Osservatorio europeo sulle droghe e la tossicodipendenza, organismo Ue con sede a Lisbona), proprio ieri ha fatto sapere di aver avviato una specifica indagine sui risvolti sociali e sanitari del fenomeno mephedrone, con Europol (organismo di polizia) e l'Emea (agenzia europea del farmaco). Speriamo siano più seri dei Governi europei e ci informino in modo credibile sulla reale pericolosità di questa sostanza.     Pietro Yates Moretti 27-05-2010 16:12 Cannabis. Tribunale del riesame di Bolzano: chi vende semi non istiga al consumo! Arrestati alla fine di aprile con l'accusa di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti per la vendita on line di semi di cannabis attraverso la ditta di cui sono titolari, un consigliere comunale di Vicchio (Firenze), Marco Gasparrini e il suo socio, Luigi Bargelli, sono stati rimessi in liberta' dal tribunale del riesame di Bolzano lo scorso 14 maggio. Assistiti dall'avvocato Carlo Alberto Zaina, consulente legale Aduc, i due imprenditori hanno trascorso due settimane in carcere preventivo sulla base di un ipotetico reato d'opinione: vendere semi di canapa è legale, vendere libri sulla canapa è legale, ma secondo le tesi della procura vendere i due prodotti insieme costituisce istigazione al consumo. Un'accusa che l'avv. Zaina ha smontato nella richiesta di riesame del provvedimento di custodia cautelare e che il Tribunale di Bolzano ha accolto a pieno. Infatti, l'ordinanza di scarcerazione è un raro esempio di chiarezza e logica. Si critica l'attuale legislazione, poco chiara e contraddittoria, oltre che non basata sull'evidenza scientifica: "In via preliminare si premette che la materia della coltivazione della canapa è molto mal regolata dal nostro legislatore e dal Ministero della Sanità competente per le tabelle degli stupefacenti, perché non si è mai voluto approfondire e risolvere il problema che vi sono molti tipi di cannabis, che è necessario distinguere la cannabis sativa per corde e tovaglie da quella indica che dà anche THC, che ora sono state create varianti genetiche della c. indica che contengono nelle foglie più THC di quanto un tempo si riteneva nella resina (hashish), che questi semi andrebbero proibiti sic et simpliciter." Mancanza di chiarezza che ha conseguenze devastanti per chi, come Gasparrini e Bargelli, rispetta la legge e nonostante ciò finisce in carcere: "Questa confusione scientifica ha portato anche a confusione mentale per cui si può essere condannati, in base a interpretazioni delle Cassazione, anche per aver coltivato per uso personale una pianta di canapa buona solo per far corde". Si ribadisce che la vendita di semi è sempre legale, come peraltro sancito dalla Convenzione internazionale di New York: "E' comunque dati di fatto indiscutibile che i semi non sono ricompresi nelle tabelle degli stupefacenti e che pertanto il loro commercio e detenzione non sono soggetti ad alcuna limitazione; nulla cambierebbe se i semi contenessero anche THC, il che non è (principio affermato dalla Cassazione in materia di khat)". Infine, si attaccano i barocchismi interpretativi con cui si arriva a punire una condotta legale sulla base di un ipotetico reato d'opinione: "La legge va interpretata secondo il suo tenore letterale che non può essere assoggettato ad acrobazie interpretative quando esso è già chiaro; altrimenti viene meno il principio generale della necessità della certezza del diritto. Quindi per stabilire che cosa si intende per "istigazione" non bisogna andare a cercare nelle massime della Cassazione, ma solo in un vocabolario della lingua italiana". C'e' un Giudice a Berlino! Qui la richiesta di riesame dell'avv. Zaina Qui l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bolzano     Pym 26-05-2010 17:40 Le nuove vie della cocaina Lo stato d'emergenza “permettera' di combattere le forze del male che ci stanno facendo classificare come una delle capitali mondiali del crimine”. Facendo riferimento a quanto sta accadendo da un mese a Kingston, capitale della Giamaica, e nel limitrofo dipartimento di Saint Andrew nel sud-est, il primo ministro Bruce Golding sembra deciso nello scontro con i narcotrafficanti. Da giovedi' 20 maggio le forze dell'ordine sono alle prese con delle bande armate che hanno eretto barricate e scatenato una vera e propria guerriglia urbana, causando la morte, fino ad oggi, di 60 persone tra cui alcuni poliziotti. Queste bande stanno cercando di impedire l'arresto di Cristopher “Dudus” Coke, un padrino locale della droga. Coke, un uomo di 42 anni di cui gli Usa esigono l'estradizione, e' alla testa di una banda che si chiama “Shower Posse”, la piu' importante organizzazione del traffico dell'isola che esporta marijuana, crack e cocaina verso gli Usa. Mafie Le rotte della cocaina, di cui una notevole quantita' di tonnellate passa tradizionalmente dai Caraibi, si sono profondamente diversificate dopo i duri colpi subiti dalle mafie colombiane di Medellin e Cali negli anni '90, e la presenza dissuasiva delle motovedette britanniche e statunitensi nell'Atlantico del nord. I messicani hanno decisamente preso il controllo del 90% del narcotraffico latino-americano. L'America centrale e' diventata la principale rotta della cocaina verso il grande vicino del Nord. Le continue mattanze che insanguinano le citta' messicane alla frontiera con gli Usa, di cui la piu' nota e' Ciudad Juarez (2.657 assassinati l'anno scorso), sono nella maggior parte dei casi dovute alle rivalita' tra le due principali organizzazioni criminali locali, i cartelli di Sinaloa e di Juarez. Il mercato della cocaina (845 tonnellate prodotte l'anno scorso, contro circa 1.000 dell'anno precedente) ha fruttato piu' di 37 miliardi di euro di guadagni. Sottomarini Ma i profitti si indirizzano sempre piu' verso le droghe di sintesi, come gli stimolanti a base di anfetamine e i suoi derivati (metamfetamine, Mdma, ecstasy, etc.) o la stessa eroina che ha fatto la sua ricomparsa, come evidenziato dai rapporti dell'Observatoire français des drogues et des toxicomanies (Ofdt). Alla frontiera tra Messico e Usa, ogni chilo di polvere introdotto in Usa -che consuma circa la meta' della produzione mondiale- produce profitti per 67.000 euro ai grossisti messicani. Una grande parte della merce e' destinata all'Europa e prende vie tortuose per giungere fino ai destinatari (quella marittima o aerea attraverso l'Africa dell'ovest o attraverso i Balcani). Dei piccoli sottomarini in fibra di vetro, difficilmente individuabili dai radar, i “narcotunnel” e aerei privati coi motori potenziati, le spedizioni cargo delle rose colombiane o le picozze svizzere riempite di polvere... l'immaginazione dei trafficanti non conosce limiti. Il Messico, re del traffico “I cartelli messicani rappresentano la piu' grande minaccia in tema di crimine organizzazo per gli Usa”. Nel suo “National Drug Threat Assessment 2009, il dipartimento Usa della Giustizia e' preoccupato della potenza delle mafie messicane che fanno affari col narcotraffico tra il sud e il nord del continente. Il 90% della cocaina sniffata negli Usa (circa 450 tonnellate l'anno scorso) passa attraverso le frontiere messicane per essere poi venduta ai 5,7 milioni di consumatori statunitensi. La maggior parte delle spedizioni transita attraverso il corridoio centro-americano, che si divide in due percorsi: la rotta del Pacifico orientale e quella dei Caraibi occidentali, dove il centro operativo e' la cittadina balneare di Cancun (penisola dello Yucatan). Il resto (10%) passa attraverso la Repubblica Dominicana, Haiti lo la Giamaica. Per il trasporto, navi da pesca e motoscafi con motori potenziati sono oramai preferiti ai piccoli aerei bimotore, facilmente individuabili. Una volta in Messico, la droga, nascosta in dei camion, va verso gli Usa attraverso Tijuana, Mexicali, Nogales, Ciuda Juarez o Nuevo Laredo, le principali citta' disseminate su una frontiera lunga 3.299 chilometri. Vengono utilizzati anche alcuni “narcotunnel” costruiti sotto la frontiera, cosi' come piccoli sottomarini in fibra di vetro. Il Brasile, rotta verso l'Europa Confinante per circa 8.000 chilometri coi tre principali Paesi produttori di cocaina (Colombia, Peru' e Bolivia), il Brasile e' un punto di passaggio obbligato per la polvere a destinazione Europa. Le quantita' sono decuplicate in nove anni, attestandosi su circa 20 tonnellate l'anno scorso. L'uso di aerei e' progressivamente calato per il timore di essere individuati dai radar che sono installati nella foresta amazzonica dal 2002, traffico che e' andato tutto a vantaggio delle vie fluviali e terrestri. La droga che proviene dal Peru' e dalla Colombia lascia il Brasile attraverso i due stati amazzonici del Para' e dell'Amapa', o attraverso il nord-est. La droga prodotta in Bolivia transita attraverso gli stati di Rondonia, Mato Grosso e Mato Grosso do Sul. In questo caso lascia il Paese attraverso le grandi citta' del sud-est (Sao Paulo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte) per passare da Paraguay o Argentina. Secondo le specifiche autorita' di polizia, la cocaina spesso passa attraverso l'Africa dell'ovest per raggiungere l'Europa. Il business dei Balcani Rotta tradizionale dell'eroina che proviene dall'Asia, i Paesi Balcani hanno recentemente diversificato i prodotti che poi finiscono sul mercato. Le mafie serbe, montenegrine e albanesi trattano ora anche la cocaina latino-americana. Piu' di due tonnellate di cocaina sono state individuate qualche settimana fa, al largo delle coste dell'Uruguay, su uno yacht battente bandiera britannica. Qualche giorno dopo, 500 chili di cocaina sono stati scoperti in un palazzo di Buenos Aires (Argentina). E in tutte queste occasioni, trafficanti serbi o montenegrini sono stati arrestati dalle polizie locali. In Argentina o Paraguay e Uruguay, persone originarie dei Balcani organizzano il transito della mercanzia, nella maggior parte dei casi via mare. Direzione Africa o Montenegro. Un volta ricevuta, la droga transita attraverso l'Italia (essenzialmente attraverso la Puglia) prima di essere venduta nell'Europa occidentale. Africa, piattaforma girevole I rappresentanti di sette Paesi dell'Africa dell'ovest (Gambia, Guinea-Bissau, Guinea, Capo Verde, Mali, Mauritania e Senegal), riuniti a Dakar qualche settimana fa, si sono impegnati “a mettere in essere un dispositivo di risposta” che argini la crescita del traffico di droga. Una nota “tecnica” ha evidenziato allo stato l'”inefficacia” della lotta attualmente in corso contro i cartelli sudamericani nell'Africa dell'ovest. In effetti, dal Burkina-Faso al Ghana o al Togo, passando per l'Africa del Sud (che viene abitualmente utilizzata come trampolino per l'esportazione verso Australia ed Estremo Oriente), i territori africani sono diventati le destinazioni predilette dai trafficanti latino-americani. Questi ultimi sviluppano il loro commercio in regioni dove il consumo interno e' molto limitato, ma tutti i rapporti sottolineano il “letargo” delle autorita' locali che lottano contro la droga cosi' come l'inerzia della giustizia locale. Una miriade di persone che, camuffandosi come abituali viaggiatori, trasportano cocaina su se stessi, spesso ingerendola, si dirigono verso l'Europa, via Spagna, cosi' come enormi quantita' di droga sono nascoste nei container e viaggiano via mare.     Vincenzo Donvito 26-05-2010 13:28 Cannabis. Studiosi costretti a sfatare stereotipi su ipotetici effetti negativi: alterano risultati "Fuma uno spinello a 10 anni e finisce in ospedale". Titolava così un quotidiano ieri ripreso da numerose agenzie. Ovviamente era una bufala smentita in serata. Oppure: "al di là di ogni dubbio", dice il ministro Giorgia Meloni oggi sul Giornale, "le droghe cosiddette 'leggere' ... (possono) ingenerare pericolosi disturbi mentali e della personalità, contro i quali spesso le terapie riabilitative riescono a fare ben poco".  Solo due esempi di come, dinnanzi al fallimento della politica repressiva sulla droga, il politico e il giornalista credano di fare un servizio ai giovani producendo disinformazione. Come già dimostrato da diversi studi, i messaggi apocalittici sulla cannabis non solo non hanno alcun effetto deterrente, ma addirittura ne incoraggiano il consumo fra i giovani che non l'hanno mai provata. Ora una ricerca dell'Università di Albany, pubblicata sulla rivista scientifica Addiction Behaviour, suggerisce che questo approccio mediatico e politico ha ripercussioni negative anche sulla ricerca scientifica. La ricerca ha prodotto risultati contrastanti sugli effetti della cannabis sulle funzioni cognitive, scrivono gli autori. Questi risultati divergenti potrebbero essere dovuti alla cosiddetta "minaccia degli stereotipi" (ST o stereotype threat), una condizione che si verifica quando un individuo si convince di appartenere ad un gruppo di soggetti di qualità inferiore, causando risultati modesti nei test delle capacità cognitive. Il bombardamento mediatico sugli ipotetici deficit delle funzioni cognitive causate dalla cannabis potrebbe infatti causare la minaccia degli stereotipi (ST) nei consumatori di cannabis, particolarmente fra gli uomini. Sono stati esaminati 57 consumatori di cannabis divisi in due gruppi: al primo sono stati forniti riassunti sulle ricerche che indicano un rapporto fra cannabis e deficit delle funzionalità cognitive (gruppo ST), al secondo riassunti di ricerche che invece indicavano la innocuità della sostanza (gruppo di controllo). I partecipanti sono poi stati sottoposti a diversi test cognitivi, tra cui il California Verbal Learning Test-II, il Controlled Oral Word Association Test e il Digit Symbol Substitution Task. I maschi nel gruppo ST hanno conseguito risultati peggiori in tutti i test rispetto ai maschi dell'altro gruppo solo per il fatto di essere stati oggetto di informazioni sugli effetti negativi della cannabis. Al contrario, le donne del gruppo ST hanno riportato risultati migliori del gruppo di controllo. I ricercatori suggeriscono che le consumatrici di cannabis si identificano meno con lo stereotipo associato alla sostanza rispetto ai maschi. Soprattutto, concludono gli autori, se si vuole giungere a risultati certi sugli effetti della cannabis, è necessario sfatare gli stereotipi sulla sostanza prima di sottoporre i soggetti a test sulle funzioni cognitive.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- COMUNICATI 31-05-2010 10:32 Censura Web. Aduc chiede aiuto: raccolta straordinaria fondi per causa 'Consumatori contro Fabio Oreste'  L'Aduc si batte contro la censura sul web e per questo siamo sempre in questo o quell'altro tribunale d'Italia a difendere i diritti dei navigatori per esprimersi in liberta'. Ma tutto questo ha un costo, in generale e nello specifico. Nei giorni scorsi il tribunale di Firenze ha accolto il reclamo che avevamo presentato dopo la pronuncia con cui era stato disposto l'oscuramento di un forum dove i consumatori scrivevano sulla loro esperienza (negativa) con la societa' di consulenza finanziaria di tal Fabio Oreste. La riapertura del forum, pero', per decisione inspiegabile del giudice, ha avuto per noi un costo economico notevole: siamo stati condannati al 50% delle spese legali della controparte. In attesa dei prossimi gradi di giudizio, dovremo quindi far fronte al pagamento di 3.650,40 Euro, una cifra non indifferente per le nostre disponibilita'. L'Aduc non riceve alcun finanziamento pubblico ne' ospita pubblicità a pagamento. Grazie a varie iniziative, anche giudiziarie, abbiamo ottenuto sentenze che costituiscono buona parte della giurisprudenza italiana in materia di libertà di espressione sul web. Per questo facciamo appello a chi come noi ha a cuore la liberta' di espressione su web perche' contribuisca economicamente nella comune battaglia. Qui per dare contributi specifici Qui il nostro canale web contro la Censura     ------------------------------------------- NOTIZIE 31-05-2010 19:44 Narcotraffico e Adriano. Polizia convoca calciatore La polizia brasiliana ha convocato Adriano per chiedergli chiarimenti in merito ad alcune foto che ritraggono il neo acquisto giallorosso che impugna un mitra in compagnia di un amico identificato come un narcotrafficante ricercato. Lo ha riferito un portavoce della polizia di Rio de Janeiro. Gli investigatori sospettano legami tra il calciatore e la banda di narcotrafficani di Fabiano Atanasio da Silva, che spadroneggia nella favela di Vila Cruzeiro. Da Silva e' accusato di essere coinvolto in un attacco ad un elicottero della polizia nell'ottobre del 2009, in cui morirono tre agenti. Le foto sono state pubblicate dal quotidiano "O Dia". In un'altra foto Adriano indossa la maglietta con le iniziali CV, abbreviazione del Comando Vermelho, temibilissima gang criminale. Le foto sarebbero state scattate nel periodo in cui Adriano giocava nell'Inter e viveva in Italia. L'agente del giocatore, Gilmar Rinaldi, ha subito chiarito che i ficuli erano falsi e le foto sono state scattate in una abitazione di Como. Secondo la sua versione si tratta di una abatjour a forma di mitra. Rinaldi ha ricordato che il giocatore ha gia' subito piu' tentativi di estorsione a causa di questa foto. 31-05-2010 19:29 Mi drogavo ma sono pentito: outing del Sindaco di Racalmuto "Nei primi mesi della mia amministrazione ho fatto uso di sostanze stupefacenti. Era un momento difficile, ma adesso sono riuscito a smettere e sono certo di non cadere nuovamente nell'errore". Lo ha detto, nel corso di una trasmissione televisiva andata in onda su Studio 98, il sindaco di Racalmuto Salvatore Petrotto. Il periodo a cui fa riferimento Petrotto e' il 2007 quando venne eletto sindaco per la terza volta. "Io non voglio essere un brutto esempio - ha aggiunto - ma voglio fare capire che la droga e' una porcheria". Petrotto non e' andato oltre spiegando che "si tratta di alcuni episodi che sono relegati ad un momento passeggero di debolezza" e ha escluso di fare ancor oggi uso di droghe: "No, nella maniera piu' assoluta, non faccio piu' uso di sostanze stupefacenti e sono pronto a dimostrarlo. Sono pronto a sottopormi a qualsiasi tipo di analisi per dare prova e dimostrazione di quello che sto dicendo. Qualcuno ha voluto speculare su questi miei problemi. Sono stati fatti accertamenti e non ho piu' problemi, sono stato controllato dalla testa ai piedi. Di certo non mi sento la persona adatta per dire di non fare uso di droga. Dico solo che ho sbagliato e ritengo di avere un'onesta' intellettuale per ammettere gli errori commessi. E' stata una porcata, non sono cose da fare". Petrotto ha anche detto di non temere una ricaduta: "Sono un uomo che sa stare anche con la schiena dritta". Proprio un anno fa i carabinieri, nell'ambito di una operazione antidroga messa a segno dai carabinieri, fu arrestato un assessore della giunta Petrotto, Luigi Di Naro di 32 anni. Seconda l'accusa l'organizzazione faceva giungere cocaina dal sudamerica nascondendola nelle batterie dei cellulari. 31-05-2010 17:12 Dipartimento antidroga punta sulla propaganda via Web Nella Giornata internazionale dei bambini che si celebra domani, fari puntati sulla propaganda. Il Dipartimento politiche antidroga (Dpa) in una nota sottolinea l'importanza di una 'corretta informazione' e di una prevenzione tempestiva, avviata sin dalla piu' tenera eta', ponendo l'accento sul progetto 'Edu.Care' e sui portali dedicati alle domande e alle curiosita' di genitori, educatori e figli. Su quei siti si troveranno però solo informazioni attentamente selezionate, spesso esagerate e talvolta persino inventate. L'attenzione costante e l'impegno nella prevenzione dalla dipendenza da droghe e alcol tra i pre-adolescenti sono i principi di base del progetto 'Edu.Care', promosso dal Dpa che ha, nei bambini, negli adolescenti e nei giovani, il suo principale target di riferimento. Il progetto, inteso non solo come educazione ma anche come 'cura dell'educazione', si rivolge infatti a genitori ed insegnati, con l'obiettivo di potenziarne le abilita' educative. Il Dpa, inoltre, supporta in maniera gli educatori tramite il portale www.drugfreedu.org che, con notizie e materiali di facile consultazione, permette un approfondimento puntuale dell'argomento droghe e tossicodipendenze dando anche l'opportunita' di organizzare video conferenze con esperti del settore. Per essere sempre piu' vicino ai giovanissimi e' nato invece www.droganograzie.it, con l'intento di offrire informazioni semplici, utili ed efficaci riguardo a tutte le sostanze stupefacenti e ai loro effetti, utilizzando una comunicazione di forte impatto. Un sito che vuole parlare ai giovani (in home page non c'e' una parola in italiano) attraverso notevoli esagerazioni e inesattezze sui 'gravissimi rischi' legati, ad esempio, alla cannabis. 31-05-2010 17:02 Fumo, l'esperto: quello passivo non è nocivo I danni causati dal fumo passivo sono 'inesistenti': lo sostiene il pneumologo francese Philippe Even per il quale 'in tutti questi anni si e' creata una paura basata sul nulla'. In un'intervista al quotidiano Le Parisien - in occasione della Giornata mondiale senza tabacco - il dottor Even, presidente dell'Istituto di ricerca Necker, si definisce 'un pioniere della lotta anti-fumo' ma per lui il divieto di accendere la sigaretta nei luoghi pubblici come forma di tutela dal fumo passivo 'non ha fondamento': il 40% degli studi scientifici dimostrano che 'il fumo passivo non e' per nulla nocivo alla salute'. Gli altri studi mettono invece in evidenza come il fumo passivo aumenti il rischio di cancro da 0,02 a 0,15 volte mentre per chi fuma il rischio e' fino al 20 volte superiore. 'Il danno alla salute provocato dal fumo passivo e' dunque irrisorio. In pratica o e' inesistente o e' estremamente debole'. 31-05-2010 13:42 Clonati 4mila cani antidroga L'Istituto Royan per la biomedicina riproduttiva e le cellule staminali ha clonato con successo qualcosa come 4.000 cani antidroga. Lo ha annunciato il direttore dell'Istituto Mohammad-Hossein Nasr-e Esfahani all'agenzia di stampa iraniana Mehr. "E' un onore clonare animali e non ci potevamo mai immaginare questi risultati", ha detto il direttore, aggiungendo che l'istituto ha intenzione di clonare arieti utilizzando cellule di pecora. 31-05-2010 12:59 Droga, aumenta drammaticamente il pregiudizio verso i tossicodipendenti in Scozia Cresce a dismisura in Scozia il pregiudizio verso la tossicodipendenza. Secondo un sondaggio, il 45% degli scozzesi ritiene che chi ha dipendenza da eroina "deve solo biasimare se stesso". Solo il 27% ha detto di non condividere questa affermazione. Solo il 29% ammette che la dipendenza possa essere almeno in parte dovuta "a circostanze difficili" in cui vivono i tossicodipendenti. Meno della metà degli scozzesi (47%) si dice a suo agio accanto ad un ex eroinomane, mentre un quarto dice di sentirsi a disagio in prossimità di chi era affetto da dipendenza. Il 49% infine non vorrebbe vivere con chi è attualmente in trattamento per dipendenza (solo il 26% si dice a suo agio). In materia di politiche sull'eroina: il 32% chiede maggiori sanzioni per chi consuma, il 32% chiede maggiore aiuto per chi vuole smettere di drogarsi, il 28% chiede maggiore educazione. Per l'80%, il modo migliore per aiutare un tossicodipendente è impedirgli di continuare a usare qualsiasi forma di sostanza stupefacente (incluso il metadone). E' diminuito rispetto agli anni passati anche il sostegno ai programmi di riduzione del danno come lo scambio di siringhe (dal 62% nel 2001 all'attuale 50%). In questo clima, non sorprende che sia calato anche il sostegno alla legalizzazione delle droghe. Solo il 16% si dice favorevole alla legalizzazione dell'eroina. Il sostegno per la legalizzazione della marijuana è sceso dal 37% del 2001 all'attuale 24%. Anche fra coloro che hanno consumato la marijuana in passato, solo il 47% si dice favorevole alla depenalizzazione. E se nel 2001 il 51% non riteneva che si dovessero perseguire i consumatori, la percentuale è scesa oggi al 34%. 31-05-2010 11:17 Guerra alla droga, trovata fossa comune; direttore prigione fatto a pezzi La violenza dei narcotrafficanti continua a fare vittime in Messico. Un cimitero clandestino, con almeno 25 cadaveri, e' stato scoperto vicino alla citta' di Taxco, nello stato di Guerrero. Il corpo del direttore di una prigione dello stato di Morelos e' stato ritrovato a pezzi. Come pure il cadavere del direttore di un centro di reinserimento sociale. Il cimitero clandestino e' stato localizzato in fondo a un dirupo di circa 200 metri. La scoperta e' stata fatta dopo l'arresto di una quindicina di persone coinvolte nel traffico di stupefacenti, avvenuto in una localita' vicina alla fossa clandestina che i narcotrafficanti usavano per disfarsi delle loro vittime. Nella zona continuano gli scavi e gli investigatori per ora non forniscono altre informazioni. Tra le vittime identificate figura Daniel Bravo, direttore della prigione di Tuxpan, nello stesso municipio dove e' stato trovato il cimitero clandestino. La notizia e' stata data dalla figlia, che ha provveduto al riconoscimento e ha anche detto che il padre era scomparso da lunedi' insieme ad uno psicologo del carcere. Luis Navarro era, invece, il direttore del centro di reinserimento sociale di Morelos. Era stato sequestrato ieri mattina mentre stava per entrare nel suo ufficio. Dopo essere stato ucciso e fatto a pezzi, la testa e quattro parti del corpo sono stati ritrovati in zone diverse, vicine a commissariati di polizia. Accanto alla testa c'era un messaggio firmato dal Cartello del Pacifico sud, nel quale i trafficanti di stupefacenti minacciano funzionari pubblici federali e municipali, accusati di appoggiare Edgar Valdez, considerato il luogotenente del 'capo dei capi' Beltrn Leyva, ucciso durante un'operazione militare compiuta nella zona il 17 dicembre scorso. 30-05-2010 10:47 Tossicodipendenza, morto don Picchi, padre del 'progetto uomo'   E' morto don Mario Picchi, fondatore del Centro italiano di solidarieta' (Ceis), una delle esperienze piu' significative per la lotta alla droga in Italia. Ne da' notizia, esprimendo il cordoglio, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Con la scomparsa di don Mario Picchi - afferma Zingaretti - la nostra comunita' perde un uomo che ha dedicato tutta la sua vita agli altri, soprattutto a quelli che la vita aveva messo in condizioni di gravi difficolta' per via della droga. La sua filosofia di lotta alle tossicodipendenze, il cosiddetto 'progetto uomo', e' servito da esempio per molti progetti di recupero anche all'estero".  Il Centro italiano di solidarieta' (Ceis) - si legge nel sito del Centro - "nasce alla fine degli anni Sessanta da un gruppo di volontari guidati da don Mario Picchi. Un portoncino in piazza Benedetto Cairoli, nel centro di Roma, in un palazzo della Santa Sede messo a disposizione da papa Paolo VI, aperto sulla strada per accogliere e dare una mano ai giovani in difficolta'. Sono emarginati, vagabondi senza tetto, 'reduci' disorientati dalla cosiddetta contestazione, in vari casi assuntori di sostanze stupefacenti. Il piccolo appartamento si trova nel cuore dell'area di maggior spaccio e consumo di droga nella capitale, tra Campo de' Fiori, Piazza S. Maria in Trastevere e Piazza di Spagna. Con il fondatore, giovane sacerdote proveniente dal Piemonte e chiamato a Roma come cappellano delle Ferrovie, s'impegnano operai, impiegati, insegnanti, artisti, studenti, professionisti e semplici cittadini che desiderano mettere ciascuno a disposizione degli altri la propria esperienza e il proprio tempo. Fin dagli inizi il gruppo si e' caratterizzato per il tentativo di creare collaborazioni e sinergie con enti pubblici e privati, associazioni, ordini professionali, operatori dell'informazione, amministratori locali. Nello spirito del volontariato si cerca di vivere intensamente i concetti di condivisione, comunita', servizio per gli ultimi, gratuita', e ci si propone di lottare tenacemente contro ogni forma di emarginazione cercando gli strumenti adatti per promuovere la crescita e la maturazione in particolare dei giovani, aiutandoli a liberarsi dal disagio e dalla sofferenza". Don Mario Picchi era nato a Pavia nel 1930. Sacerdote dal 1957, dopo 10 anni in Piemonte, viene chiamato a Roma, con l'incarico di cappellano del lavoro presso la Pontificia Opera di assistenza. E' autore di numerosi libri, alcuni tradotti in varie lingue. Il suo "Progetto Uomo" e' stato pubblicato in varie edizioni. Ha ricevuto molti riconoscimenti, anche a livello internazionale, tra cui l' Award della World Federation of Therapeutic Communities (1992); il premio Provincia di Roma per la Solidarieta' (2003); la decorazione "Simon Bolivar" della Repubblica Boliviana (2004); il premio della European Federation of Therapeutic Communities (2007) ed e' stato insignito del titolo di Grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana. 30-05-2010 10:45 Guerra alla droga. Trentenne si uccide in carcere Un detenuto extracomunitario di 30 anni si e' suicidato l'altra notte impiccandosi nella cella del carcere di Lecce dov'era recluso. Lo riferisce il vice segretario nazionale dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli. Il giovane era stato arrestato per reati di droga e si e' tolto la vita annodando le lenzuola del suo letto, legandole alle sbarre della stanza e infine lasciandosi sospendere dopo aver infilato il cappio artigianale al collo. A dare l'allarme sono stati i suoi compagni di cella, ma quando gli agenti di polizia penitenziaria sono intervenuti per il giovane non c'era piu' nulla da fare. Secondo quanto riferito da Mastrulli, il detenuto nei giorni scorsi avrebbe manifestato insofferenza per il sovraffollamento in cella. 'In media - ha detto Mastrulli, che nei giorni scorsi ha visitato il carcere di Lecce - in una cella sono ospitati 4-6 detenuti, in contrasto con le normative europee'. Attualmente nelle carceri pugliesi ci sono 4.400 detenuti, mentre l'organico di polizia penitenziaria e' carente e gli agenti sono costretti a turni massacranti, secondo l'organizzazione sindacale. Per questi motivi l'Osapp annuncia che non partecipera' alla festa per il 193/o anniversario della polizia penitenziaria. 29-05-2010 11:58 Cannabis, arriva l'ecomanuale di coltivazione indoor E' appena uscita la nuova guida alla coltivazione indoor di cannabis L'erba di casa è sempre più verde di Luther Cannabis, un "collettivo di esperti e ricercatori con l’obiettivo di divulgare una corretta e rigorosa informazione nei confronti della pianta più perseguitata della storia: la cannabis". Il libro è edito da Stampa Alternativa e fornisce informazioni sulle tecniche della coltivazione fai-da-te e sugli usi terapeutici della sostanza.  Questa la presentazione: "71,5 milioni di cittadini europei consumano regolarmente cannabis, dichiara la CEE (Comunità Economica Europea), e i consumatori sono in continua crescita. L’Italia è ben rappresentata, come lo è per i numerosi esercizi commerciali che propongono semi e kit per la coltivazione. Questo libro-manuale descrive e permette, passo dopo passo, fase dopo fase, grazie alla straordinaria sequenza fotografica a colori e puntuali didascalie, la coltivazione indoor, a casa propria. Perdipiù rigorosamente ecologica ed economica. L’introduzione di Fabrizio Rondolino, come del resto il libro, è una testimonianza di libertà e una spallata all’ipocrisia e al proibizionismo." Sul sito affaritaliani.it è possibile leggere in anteprima tre capitoli tratti dal libro. AGGIORNAMENTO: affaritaliani.it sembra aver oscurato la pagina dedicata all'ecomanuale. Chissà perché.... 29-05-2010 10:55 Tabacco, Oms: il fumo uccide un milione e mezzo di donne ogni anno La passione per le sigarette e' sempre piu' 'in rosa'. E diventa "urgente" mettere in campo azioni mirate per proteggere le donne e le ragazze dai danni del fumo, che ogni anno nel mondo uccide 1,5 milioni di donne. Lo sottolinea in una nota l'Organizzazione mondiale della sanita', in vista delle celebrazioni del No Tobacco Day 2010, in programma il 31 maggio. "Il trend in alcuni Paesi e' molto preoccupante - spiega il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan - l'uso di tabacco non e' liberatorio ne' glamorous, ma da' dipendenza ed e' mortale". Nonostante cio' le fumatrici aumentano inesorabilmente in alcuni Paesi. E addirittura in Bulgaria, Cile, Colombia, Isole Cook, Corazia, Messico, Repubblica Ceca, Nuova Zelanda, Nigeria e Uruguay la sigaretta viene accessa piu' dalle ragazze che dai coetanei maschi. Quest'anno il tema della campagna e' rivolto in particolare agli effetti del marketing nei confronti delle donne e delle ragazze. Ma il gentil sesso e' particolarmente vulnerabile anche al fumo di seconda mano: ogni anno si stima che 430 mila adulti nel mondo siano uccisi dalle sigarette altrui, e nel 64% dei casi le vittime sono donne. L'Oms chiede ai governi di mettere al bando ogni forma di pubblicita' del tabacco, come pure le promozioni e le sponsorizzazioni. Di sostenere e rafforzare le leggi per proteggere contro i danni del fumo nei luoghi pubblici e sul lavoro, e di intraprendere azioni globali per promuovere la 'liberazione' delle donne dal tabacco. 29-05-2010 10:34 Nuova droga mephedrone. Rapporto scientifico dell'Oedt su rischi sociali e sanitari L'Europa ha risposto alla crescente preoccupazione sull'uso della droga sintetica mephedrone chiedendo formalmente un'indagine scientifica sui rischi sociali e sanitari legati a questa sostanza. La decisione e' stata comunicata all'Agenzia sulle droghe dell'Ue (Oedt) dal Consiglio d'Europa, chiedendo un intervento giuridico per far fronte alle nuove droghe psicoattive potenzialmente pericolose (1). La valutazione dei rischi, che dovra' sfociare in un rapporto entro fine giugno, sara' compito del Comitato scientifico dell'Oedt, con il supporto di esperti dei Paesi membri dell'Ue, della Commissione europea, di Europol (polizia) e dell'Agenzia europea del farmaco (Emea). Tre le tappe: - scambio di informazioni e allerta rapidi; - valutazione dei rischi; - decisioni e controllo. La richiesta del Consiglio e' a seguito delle conclusioni di un “Rapporto congiunto di Europol e Oedt su una nuovasostanza psicotropa: mephedrone”. Il direttore dell'Oedt, Wolfgang Goetz, ha dichiarato: “La decisione di mettere sotto controllo una nuova sostanza non deve essere presa alla leggera. Io credo che l'Europa abbia buone possibilita', con il suo meccanismo di tracciabilita' rapida, per scientificamente valutare i rischi sociali e sanitari delle nuove droghe e comprendere i legami che esse hanno con la delinquenza organizzata. La nostra procedura deve seguire una valutazione razionale delle conoscenze scientifiche che abbiamo a disposizione piuttosto che attraverso informazioni non confermate o rapporti suscettibili di non essere precisi”. Qui il comunicato stampa integrale dell'Oedt (1) Qui la decisione. Qui la brochure che spiega la procedura giudiziaria 28-05-2010 19:49 Giovani. Oltre le droghe, le altre dipendenze Non solo cocaina, marijuana o pasticche: i giovani sono fortemente dipendenti anche da comportamenti compulsivi, che vanno dall'uso frenetico di Internet e cellulari al gioco d'azzardo. Uno su cinque secondo alcune statistiche i "dipendenti" dalle nuove tecnologie, uno su dieci quelli a rischio patologico per il gioco d'azzardo. Secondo i dati elaborati dal professor Daniele La Barbera dell'Università di Palermo su un campione di oltre 2.200 studenti delle scuole superiori e resi noti dal Cnr di Pisa, un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all'uso di cellulari, di Internet e delle nuove tecnologie. Il 22% ha infatti manifestato un atteggiamento eccessivamente 'immersivo', trascorrendo troppe ore al computer o mostrando forme di attaccamento quasi maniacali nei riguardi dei 'gadget' tecnologici. Quanto al gioco d'azzardo, secondo dati dello stesso Ifc-Cnr di Pisa un giovane italiano su due, compresi i minorenni, scommette soldi e circa uno su dieci e' a rischio patologico. E il fenomeno e' in aumento, soprattutto tra le ragazze. Gratta e vinci, lotterie istantanee, scommesse sportive, lotto e superenalotto sono i giochi in denaro maggiormente praticati dai giovani, che puntano un importo medio di 50 euro al mese. Il gioco d'azzardo, secondo la ricerca, e' piu' diffuso tra i ragazzi e le ragazze del Sud Italia, con la Campania che si colloca in testa alla classifica regionale. E se il 45% ha detto di aver giocato piu' di 2 volte l'anno, il 14% ha giocato oltre 20 volte nei 12 mesi. 28-05-2010 17:32 Carcere, commissione Camera: tossicodipendenti scontino pena in carcere La commissione Bilancio di Montecitorio boccia due articoli del ddl Alfano che prevede la possibilità di scontare l'ultimo anno di pena ai domiciliari: secondo il parere condizionato approvato ieri dalla Commissione presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti, infatti, le norme che prevedono l'assunzione di 1.500 poliziotti e 1.500 Carabinieri oltre che l'adeguamento del personale di polizia penitenziaria e del ministero della Giustizia non hanno copertura finanziaria. Il parere ricalca la posizione espressa in Commissione dal sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti ed esprime dubbi anche sulla norma che prevede la possibilità per i detenuti tossicodipendenti o alcoldipendenti di scontare la pena residua presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate: "E' suscettibile di determinare maggiori oneri non quantificati né coperti a carico del Servizio sanitario nazionale", osserva il sottosegretario secondo quanto riportato dal Bollettino delle Commissioni. Per il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, bisogna andare avanti comunque con il mantenimento dei due articoli bocciati dalla Bilancio: "Su un provvedimento cosí importante come quello in esame bisogna assumersi delle responsabilità serie", dice nel corso della seduta della Commissione presieduta da Giulia Bongiorno che invece sottolinea la "necessità di approfondire ulteriormente il parere della Bilancio e di verificare la possibilità di una riformulazione delle norme delle quali si chiede la soppressione al fine di renderle adeguate sotto il profilo della copertura finanziaria". 28-05-2010 17:29 Il proibizionismo uccide un altro detenuto tossicodipendente Un detenuto tossicodipendente, sieropositivo e ammalato e' morto in cella nel carcere cagliaritano di Buoncammino. Sara' l'autopsia disposta dal pubblico ministero ad accertare le cause del decesso: l'uomo stava facendo accertamenti per una sospetta neoplasia, ma aveva rifiutato il ricovero nel centro clinico dell'istituto. Lo riferisce Maria Grazia Caligaris, presidente dell'associazione "Socialismo Diritti Riforme". "Avrebbe dovuto essere ospitato, come tutti coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti e finiscono in carcere per reati comuni, in un'apposita struttura a custodia attenuata", sottolinea Caligaris. "Sorprende che in Sardegna, nonostante l'alto numero di detenuti con doppia diagnosi, non ci sia questa opportunita' e il ricovero nelle comunita' terapeutiche sia sempre complicato". 28-05-2010 14:19 Droga. Ex giudice supremo cambia idea e chiede la legalizzazione Un ex giudice della Corte Suprema australiana ha rivolto un appello affinché le sostanze stupefacenti siano legalizzate. Kenneth Crispin, in una intervista all'emittente televisiva ABC, ha detto che il divieto sulle droghe da sballo costituisce un fallimento ancora più grande del proibizionismo sull'alcool negli Stati Uniti degli anni 1920. "Il consumo di droga è esploso durante il periodo della guerra alla droga", ha spiegato. "In ogni parte del mondo, le leggi più repressive tendono ad avere l'effetto di essere accompagnate dai più alti livelli di consumo". Il prezzo delle sostanze vendute per strada è invece diminuito nonostante la repressione, continua Crispin. La cocaina, per esempio, costa un sesto rispetto a quando è cominciata la guerra alla droga. Crispin ha spiegato di essere giunto alla conclusione di legalizzare le droghe "con incredibile riluttanza". Alla domanda sulla possibile risposta della classe politica alla sua proposta, l'ex giudice supremo ha risposto con pessimismo: i politici temono troppo l'impopolarità. 28-05-2010 11:35 Canapisa, la Questura autorizza il corteo   La Questura di Pisa ha concordato e autorizzato il percorso del corteo della Canapisa, che si svolgerà regolarmente domani. La manifestazione antiproibizionista quest'anno giunge alla decima edizione. 28-05-2010 11:27 Guerra alla droga, polizia: 73 i morti a Kingston "Abbiamo recuperato 73 corpi e, come indicato dal ministro, per 15 si potra' provvedere alla sepoltura". Ad annunciare in conferenza stampa la cifra delle vittime degli scontri con i narcotrafficanti che si oppongono all'arresto e all'estradizione negli Stati Uniti del boss Christopher 'Dudus' Coke, e' stato il vicedirettore della polizia giamaicana Glenmore Hinds. Il ministro dell'Informazione Daryl Vaz aveva chiarito che le autorita' non sono state ancora in grado di identificare la maggior parte delle vittime degli scontri iniziati domenica scorsa. Le forze della sicurezza hanno arrestato circa 500 persone e hanno perquisito ogni casa del quartiere di Tivoli Gardens a Kingston, per scovare 'Dudus', ricercato formalmente dal 2009 da un tribunale di New York per traffico di droga e armi. Secondo il ministro Vaz, le autorita' giamaicane non sono in grado di stabilire se il ricercato sia ancora nel paese caraibico. 27-05-2010 19:52 Dipartimento antidroga. Rete informatica e osservatori regionali Una rete informatica sulla quale verranno caricati tutti i dati dei Sert sui tossicodipendenti in cura e una rete nazionale di Osservatori Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti: sono due innovativi progetti del Dipartimento nazionale politiche antidroga, che sono stati presentati oggi a una folta rappresentanza delle Regioni e delle Province autonome. L'incontro e' stato anche l'occasione per rendere noti i dati sul budget 2010 del Dipartimento, che si attesta su poco piu' di 26 milioni di euro, cosi' ripartiti in percentuale: reinserimento (34%), prevenzione (23%), epidemiologia e valutazione (17%), trattamento (9%), innovazione tecnologica (5%), ricerca (4%), programmazione (3%), formazione (2%), attività internazionali (2%) e prevenzione patologie correlate (1%), per un totale di 49 progetti nazionali. Il Sind, acronimo di "Sistema Informativo Nazionale sulle Dipendenze", e' una rete informatica nazionale, un sistema integrato che permette di mettere in relazione tra loro i dati medici delle persone in cura nei Sert, in modo da poterli aggregare e comparare (ad esempio per regione o provincia). L'altro progetto, il Niod, prevede l'attivazione e il supporto di una rete di Osservatori Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in accordo con le indicazioni e gli standard europei. Entrambi i progetti si avvalgono della collaborazione del Ministero della Salute e il Niod, in particolare, è anche supportato dall'Osservatorio Europeo di Lisbona. Gli enti affidatari sono il Cueim (Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale) per il Sind e la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti per il Niod. Il budget stanziato dal Dipartimento è di un milione di euro per il Sind e di 1,6 milioni per il Niod. "Valutiamo in maniera positiva la presenza di tutte le Regioni e di tutti gli altri enti interessati - commenta il capo del Dipartimento, Giovanni Serpelloni - i progetti presentati oggi condividono infatti la stessa idea di fondo, quella cioè di agevolare e rendere completatamene integrato e standardizzato il flusso informativo tra tutti gli enti coinvolti". I dati ottenuti saranno divulgati a novembre. 27-05-2010 17:23 Ue, il tabacco uccide 650mila europei ogni anno E' la droga più letale e sorprendentemente anche legale. Basti pensare che la cannabis, una sostanza vietata e perseguita penalmente, non ha ancora causato un singolo decesso al mondo. Eppure, ogni anno in Europa - nonostante l'aumento dei divieti negli Stati membri - il fumo, compreso quello passivo, compie una vera e propria strage, uccidendo 650.000 persone: un numero pari alla popolazione di Malta o del Lussemburgo, e 11 volte superiore alle vittime degli incidenti stradali. Sono dati agghiaccianti quelli snocciolati dal commissario Ue alla salute, John Dalli, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco. Dati estratti da un sondaggio di Eurobarometro che rivela come ancora oggi un cittadino europeo su tre fuma. Tra questi il 35% dei giovani tra 15 e i 24 anni e il 25% delle donne. Ma il quadro e' reso ancor piu' impressionante dal fatto che a subire le conseguenze del fumo sono in gran parte le persone piu' indifese, a partire dai minori. Ecco quindi l'appello che Bruxelles lancia a tutte le capitali europee: bandire il fumo almeno dalle scuole, come hanno gia' fatto Regno Unito e Irlanda. 'L'Europa non puo' stare a guardare le generazioni future che mandano in fumo le loro vite', ha ammonito il commissario Ue. Ammettendo pero' una certa impotenza di fronte agli interessi dell'industria del tabacco e alla lentezza con cui nei vari Paesi della Ue si provvede nel rendere piu' severe le leggi anti-fumo. 'Quello che noi possiamo fare da Bruxelles - ha detto Dalli - e' proporre di rafforzare ulteriormente l'attuale direttiva, spingendo gli Stati membri a rendere sempre meno attraente il tabacco, soprattutto tra i piu' giovani, scoraggiando sempre piu' l'acquisto delle sigarette'. Tra le proposte: insistere con le scritte o immagini shock sui pacchetti di sigarette; vietare la pubblicita' dei prodotti da tabacco nei negozi; bandire i distributori automatici; aumentare le tasse sulle sigarette (e dunque il prezzo), introducendo per esempio delle ulteriori accise che possano contribuire a coprire gli enormi costi sanitari legati ai danni provocati dal fumo. Ma le resistenze sono tante: per esempio - ha sottolineato il commissario Ue - 'solo Gran Bretagna e Irlanda hanno introdotto norme che tutelano completamente i propri cittadini dal fumo passivo. Altri nove Paesi hanno varato legislazioni abbastanza efficaci, mentre il resto degli Stati non ha fatto ancora nulla'. Fanalino di coda e' la Grecia, che presenta il piu' alto tasso di tolleranza per quel che riguarda il fumo in casa, al lavoro e nei luoghi pubblici. 27-05-2010 17:20 Morte Cucchi, Amnesty International: in Italia mancano controlli indipendenti su abusi polizia "Seguiremo con interesse e attenzione la vicenda di Stefano Cucchi. Il suo caso si inserisce in un quadro insoddisfacente per quanto riguarda l'attenzione dell'Italia alla tutela dei diritti umani". Lo ha detto Giusy D'Alonzo, di Amnesty International che ha analizzato il caso Italia, a margine della presentazione del Rapporto 2010 sui Diritti Umani nel Mondo."In Italia non c'e' un garante dei detenuti che, ad esempio, possa effettuare visite senza preavviso. Non abbiamo organismi di tutela dei diritti umani che siano indipendenti. Ma il vero problema, in casi come quello di Cucchi o come quello di Federico Aldrovrandi, morto nel 2005 per le percosse di agenti, di Aldo Bianzino, deceduto in carcere a Perugia, le famiglie sono lasciate sole e si vedono costrette a far partire autonomamente le indagini, a nominare i propri periti. C'e' un'attivita' intensa che le famiglie devono compiere mentre non dovrebbe essere cosi". L'Italia, ricorda Amnesty, "non ha ratificato il Protocollo Opzionale alla Convezione che imporrebbe l'adozione di meccanismi di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti e oltre alla mancanza di una struttura indipendente per il monitoraggio sui diritti umani e dei luoghi di prevenzione, manca di un organismo altrettanto indipendente di denuncia degli abusi di polizia". 27-05-2010 14:00 Guerra alla droga, comandante polizia ucciso in diretta radio Clayton Leao, comandante della polizia della località brasiliana di Camacari è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa mentre rilasciava un'intervista telefonica a una radio locale di Bahia. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, Leao avrebbe dovuto essere intervistato negli studi dell'emittente Lider Fm, ma non potendo arrivare in tempo utile ha optato per il collegamento telefonico, nel quale ha riposto ad alcune domande sulla lotta al narcotraffico prima di cadere vittima di un'imboscata. Un commando di uomini armati ha aperto il fuoco contro l'automobile nel quale si trovava insieme alla moglie, rimasta illesa: la polizia, avvista in diretta dagli intervistatori, è intervenuta immediatamente, uccidendo uno dei presunti attentatori. Camacari, che conta circa 230mila abitanti, si trova nelle vicinanze di Salvador de Bahia, una delle metropoli brasiliane con il piú alto tasso di omicidi nel Paese. 27-05-2010 13:48 Guerra alla droga, il boss è scappato? Premier nega legami con narcos Christopher 'Dudus' Coke, il boss della droga giamaicano al centro degli scontri che sull'isola caraibica hanno provocato tra i 50 e i 60 morti, potrebbe essere fuggito all'estero. Lo scrive sul suo sito web il quotidiano britannico Daily Telegraph citando il ministro dell'interno giamaicano Darykl Vaz. 'Non so se sia ancora in Giamaica, e' molto difficile dire', ha affermato. Coke e' ricercato negli Stati Uniti, dove dovrebbe essere estradato. La battaglia di Tivoli, il ghetto dove i narcos dettano legge, e' esplosa quando la polizia e' andato a cercarlo per consegnarlo agli americani. 'La situazione a Tivoli resta drammatica, da molto tempo la tensione covava sotto la cenere e tutti sapevano che se le autorita' si fossero mosse per arrestare Coke sarebbero stati guai', ha detto al Telegraph Susan Goffe, portavoce della associazione per i diritti umani 'Jamaicans for Justice'. PREMIER NEGA LEGAMI CON BOSS DROGA - Il premier della Giamaica, Bruce Golding, e' passato al contrattacco, dopo diversi articoli di questi ultimi giorni da parte della stampa internazionale, che ha riferito su legami tra il capo di governo e il narcotrafficante Christopher 'Dudus' Coke, la cui estradizione negli Usa ha provocato un'ondata di violenza a Kingston. Golding ha smentito tali nessi, denunciando nel contempo una 'cospirazione' contro il suo governo, rispondendo in particolare alle accuse formulate dalla rete americana Abc e dal quotidiano britannico The Indipendent, secondo il quale Golding e' di fatto 'un affiliato' all'organizzazione criminale guidata da 'Dudus'. Molti altri media hanno d'altra parte sottolineato che per molti mesi il premier non ha dato ascolto a Washington, che ha chiesto l'estradizione di Coke ormai piu' di un anno fa, rilevando che lo stesso capo del governo ha poi cambiato tale posizione, e dato il via libera all'estradizione la scorsa domenica: giorno in cui e' scattata a Kingston la rivolta delle gang controllate da Coke al fine di bloccare il suo trasferimento a New York, dove il capo narco e' accusato di traffico di droga e armi. 27-05-2010 10:49 Fumo. 16/24enni: uno su tre consuma abitualmente Il gruppo che peggio risponde agli sforzi perche' si smetta di fumare e' quello delle persone tra 16 e 24 anni. Uno ogni tre adolescenti e giovani e' consumatore abituale di tabacco, secondo i dati della Asociacion Espanola contra el Cancer (Aecc), rispetto al 24,1% della popolazione, cosi' come fanno sapere i dati della Encuesta Nacional de Salud. 26-05-2010 18:38 Sigarette, lobby del tabacco contro l'Oms: no a misure su ingredienti pericolosi L'Associazione internazionale dei produttori di tabacco punta il dito contro le conseguenze giudicate "disastrose" che le ultime raccomandazioni della convenzione-quadro per la lotta anti-tabacco dell'Organizzazione mondiale della sanita' potrebbero avere su milioni di produttori in tutto il mondo. Se le misure, che tra l'altro vietano gli ingredienti utilizzati nella fabbricazione di prodotti di tabacco, dovessero essere applicate, secondo l'Associazione, si eliminerebbero virtualmente le sigarette tradizionali, composte da un mix di tabacco, e che rappresentano circa la meta' del mercato mondiale. E l'impatto sui produttori che forniscono le varieta' di tabacco utilizzate in questi prodotti, avverte l'Associazione, sarebbe drammatico. "Queste raccomandazioni sono state fatte da burocrati, di paesi ricchi, che non conoscono nulla della cultura del tabacco e potrebbero annullare il guadagno di milioni di produttori di tabacco nel mondo", ha dichiarato il direttore generale dell'Associazione, Antonio Abrunhosa, che ha aggiunto: "Per ragioni inspiegabili, i produttori di tabacco, che sono i primi a essere colpiti da queste direttive, sono ufficialmente esclusi da ogni discussione. Persino i ministri dell'Agricoltura o dell'Economia non sembrano consapevoli dei dibattiti intorno alla convenzione. Pare che nessuna forma di rappresentanza equilibrata sia stata prevista". Numerosi paesi, tra cui alcuni dei piu' poveri, come Malawi, Zimbawe e Tanzania, ribadisce l'Associazione, hanno quindi di fronte la prospettiva di vedere milioni di posti di lavoro sparire e le loro esportazioni di tabacco declinare sensibilmente. La cultura del tabacco, si sottolinea, e' infatti cruciale per l'economia di questi paesi e rappresenta una delle rare attivita' agricole ad essere sopravvissuta alla recente crisi mondiale. Cultura ed economie che, rimarca l'Associazione, sono messe a rischio dalle raccomandazioni proposte dai "burocrati di Ginevra, senza apportare peraltro benefici evidenti". "Queste direttive - ha spiegato il presidente dell'Associazione, Roger Quarles - sono semplicemente inaccettabili sotto tutti i punti di vista. Mi auguro che qualcuno spieghi come il fatto di vietare certi prodotti di tabacco, tollerandone al tempo stesso certi altri, possa avere un effetto benefico sulla salute. Sara' un vero disastro per i produttori che coltivano le foglie che servono per i prodotti tradizionalmente costituiti da mix di tabacco". Ma i produttori di tabacco non sarebbero i soli a vedere minacciati i loro mezzi di sussistenza: in certe parti del mondo, infatti, intere comunita' dipendono dal settore del tabacco. Per questo, l'Associazione, che rappresenta piu' di trenta milioni di produttori in Africa, Asia, Europa e America, fa appello ai governi del mondo intero, "affinche' sostengano i produttori adottando una linea di condotta fondata sul buon senso e rigettando queste direttive irrazionali e potenzialmente devastanti per l'economia". 26-05-2010 14:49 Tossicodipendenza, Dpa propone il 'Piano dei progetti 2010' In attuazione degli indirizzi e delle indicazioni emerse dalla V Conferenza Nazionale sulle droghe tenutasi a Trieste nel 2009, il Dipartimento Politiche Antidroga propone il “Piano dei progetti 2010”. La pubblicazione è stata realizzata al fine di consentire una migliore conoscenza delle numerose iniziative intraprese e degli investimenti sostenuti nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto della diffusione delle tossicodipendenze, per la tutela e la promozione della salute pubblica. I progetti sono stati affidati ad enti ed organizzazioni altamente qualificati (Centri Collaborativi) con i quali il Dipartimento per le Politiche Antidroga ha stipulato convenzioni ed accordi di collaborazione che ne regolano il rapporto. Ad ogni progetto fanno capo gruppi di coordinamento tecnico-scientifico, che operano sotto il coordinamento del Dipartimento, assicurando la gestione delle attività di progetto, la valutazione e il controllo in progress dei risultati. Si sono privilegiati e promossi i progetti in grado di creare network nazionali di varie Unità Operative interessate a collaborare tra loro, con l’intenzione di superare le logiche locali o strettamente territoriali che rischiano di frammentare gli interventi e di creare forte disomogeneità di azione nel paese. I risultati, anche quelli in progress, saranno pubblicati e resi disponibili mediante l’inserimento sui siti istituzionali di riferimento (www.dronet.org, www.politicheantidroga.it, www.droganews.it) in modo da poterne agevolare il più possibile la visione e l’utilizzo da parte di tutti gli operatori e le organizzazioni interessate. 26-05-2010 12:02 Ministro Meloni: la repressione funziona, il problema è cultura sessantottina Il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, in una intervista sul quotidiano Il Giornale, non ha dubbi: il proibizionismo sulle droghe è efficace.  Il motivo per cui oggi sempre più giovani consumano droghe (apparentemente non un indicatore del grado di inefficacia di 40 anni di proibizionismo) è da individuare nel cinema e nella cultura sessantottina. L'intervista contiene numerose contraddizioni e vizi di logica. Buona lettura e soprattutto buon divertimento. Dito puntato contro "quei cattivi maestri che dal cinema, dalla televisione, dalla musica, bombardano incessantemente i giovani con messaggi fuorvianti". Ma non solo. Anche la sottocultura post-sessantottina, rea di aver propinato "un’assurda teoria secondo cui a fianco delle droghe che fanno male ci sarebbero quelle innocue". Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, non fa sconti e si fa baluardo per la tolleranza zero all'abuso di stupefacenti e alcolici. "La scuola, la famiglia, la società - spiega il ministro - hanno colpe solo se, per indifferenza o disimpegno, abdicano al loro ruolo educativo nei confronti dei giovani". Da qui l'impegno per una campagna per sensibilizzare i giovani e combattere un fenomeno - quello dello sballo - che sta distruggendo troppe vite. Continua... 26-05-2010 11:54 Lotta ai narcos, Obama invia 1.200 soldati alla frontiera con il Messico Per mettere un freno all'immigrazione illegale e soprattutto al narcotraffico, Barack Obama ha deciso di inviare 1.200 soldati della Guardia nazionale alla frontiera con il Messico. Il piano - scrive il quotidiano spagnolo El Pais - fa parte di una strategia della Casa Bianca per impedire l'applicazione della legge contro i clandestini in Arizona e provvedimenti simili allo studio in altri Stati americani frontalieri. Rivolgendosi ai membri repubblicani del Congresso, in maggioranza favorevoli alla proposta dell'Arizona, il presidente ha detto di condividere le preoccupazioni dei cittadini americani per i disordini e la violenza indotti dall'immigrazione illegale, ma ha insistito sul fatto che gli strumenti prospettati non sono adeguati a risolvere il problema. Oltre all'invio di militari, la strategia del governo federale prevede una serie di altri interventi cui sono stati destinati 500 milioni di dollari. 26-05-2010 11:52 Bollettino di guerra alla droga, 60 morti a Kingston A seguito degli scontri tra le forze dell'ordine e i sostenitori del boss Christopher 'Dudus' Coke a Kingston, in Giamaica, il bilancio delle vittime e' salito a piu' di 60 e si tratta soprattutto di civili. Lo hanno reso noto fonti ospedaliere. Il primo ministro Bruce Golding ha dichiarato che il numero delle vittime sembra destinato a salire. Una fonte di polizia ha riferito all'AFP che nella caccia all'uomo sferrata a Kingston per le strade dei quartieri di Tivoli Gardens e Denham Town sono state arrestate 211 persone, tra le quali quattro donne. Ma il ministro della sicurezza nazionale Dwight Nelson nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che Coke finora non e' tra gli arrestati. 'Dudus', 42 anni, e' il capo della Shower Posse, una gang che ha potenti ramificazioni negli Stati Uniti e che spadroneggia proprio nel quartiere di Tivoli Gardens, la cui comunita' locale e' rappresentata in Parlamento proprio dal primo ministro Golding. Washington accusa i membri del gruppo di aver gestito lo smercio di marijuana a New York e zone limitrofe. Ma per gli abitanti di Tivoli Gardens, Coke e' qualcosa di piu' di un 'padrino'. La scorsa settimana in suo sostegno sono scese in piazza migliaia di persone e il Dipartimento di Stato Usa ha invitato i cittadini americani ad evitare Kingston e le zone limitrofe. 26-05-2010 11:49 Droga. Sindaco di Cancun arrestato per legami con narcos L'ex-sindaco di Cancun, Gregorio Sanchez, candidato per la sinistra al Governo dello stato di Quintana Roo, è stato arrestato questa mattina dalle forze di sicurezza messicane con l'accusa di traffico di droga, riciclaggio di denaro sporco e legami con il crimine organizzato. Un portavoce dell'Ufficio del procuratore generale ha detto che Sanchez è stato arrestato dalla polizia federale all'aeroporto di Cancun. Un altro portavoce, Ricardo Najera ha confermato che, secondo le accuse, Sanchez avrebbe svolto un ruolo di primo piano nell'attività di favoreggiamento del traffico di droga. Sanchez, conosciuto come Greg, e' candidato per il Partido Accion Nacional (Pan), il maggiore oppositore del Partido de la Revolucion Democratica (Prd). 26-05-2010 11:45 Storie di proibizionsimo, allarme per eroina killer E' allarme negli Stati Uniti per la crescita del consumo di un tipo di eroina purissima, la 'black tar', che puo' uccidere addirittura al primo consumo. Accadeva anche nella Chicago degli anni 1920 quando, a causa del proibizionismo sull'alcol che aveva creato un vasto mercato nero gestito dalla mafia, si poteva morire per un bicchiere di whisky. L'emittente Abc, riprendendo un'inchiesta fatta in tutti gli Stati americani dall'agenzia Associated Press, ha riportato che la 'black tar' (in Italia chiamata 'catrame nero') e' venduta a soli 10 dollari a dose. L'Abc ha riportato che nel 2009 sono triplicate le morti causate dal consumo di questo tipo di eroina in molti Stati americani. La 'black tar' puo' essere anche fumata, e secondo la polizia basta provarla una sola volta per divenirne dipendenti. 'Abbiamo avuto casi di persone morte subito dopo averla sniffata' ha detto il coroner della Chicago Will County, Patrick O'Neill. 'E' cosi' potente che a volte troviamo l'ago ancora infilato nel braccio delle vittime'. L'inchiesta ha accertato che il traffico di 'black tar' colpisce soprattutto gli studenti delle scuole superiori degli Stati del sud al confine con il Messico, ma le morti sono aumentate ovunque, da nord a sud. 'Gli spacciatori - ha spiegato il sergente Tom Lorenz, della polizia di Glendale, in California - la vendono per poco ai ragazzi nelle scuole, dicendo loro che la possono fumare come una qualsiasi sigaretta, ma una volta che lo hanno fatto non possono piu' farne a meno'. 26-05-2010 11:03 Droghe e carcere. Giovanardi risponde a interpellanza Radicali Il sottosegretario Carlo Giovanardi ha risposto ieri alla Camera dei Deputati ad un’interpellanza radicale (2-00451, prima firmataria Rita Bernardini) presentata il 14 settembre 2009, sollecitata quattro volte, e che poneva 11 precisi rilievi su quanto contenuto nella Relazione sulle tossicodipendenze presentata dallo stesso Giovanardi al Parlamento a fine giugno 2009. A questo proposito, Rita Bernardini e Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) hanno dichiarato quanto segue. Rileviamo che: ci sono voluti più di otto mesi per ottenere la risposta di Giovanardi; il sottosegretario è coerente con se stesso, ribadendo la totale chiusura a iniziative di riduzione del danno e la tendenza allo scaricabarile con le regioni (“loro hanno i soldi, a loro tocca”); Giovanardi continua a parlare di “passaggio delle competenze della sanità penitenziaria alle Regioni”, ma tale passaggio è frutto di una legge di 11 anni fa e di un decreto attuativo del governo Prodi di due anni fa, per cui la fase di transizione non può più essere considerata una normalità ma un problema se non un’emergenza. Ciò detto, non possiamo non apprezzare la notizia che un “tavolo tecnico di lavoro” sta predisponendo una modifica del DPR 309/1990 con la reintroduzione della sospensione del procedimento sanzionatorio amministrativo nel caso in cui il tossicodipendente trasgressore aderisca all'invito di sottoporsi a programma di recupero e, naturalmente, non lo abbandoni durante il programma stesso. La sospensione della sanzione amministrativa era stata abolita dalle legge sedicente “Fini-Giovanardi” (L. 49/2006) e ciò aveva comportato una forte riduzione del numero di soggetti inviati ai Sert. Giovanardi mette in discussione sue decisioni divenute legge; speriamo solo che il tavolo tecnico non sia infinito, perciò inutile, come da tradizione burocratica. Inoltre, il sottosegretario ha comunicato che “esiste un confronto con la partecipazione di associazioni e istituzioni, con il Ministero della giustizia e con il Dipartimento antidroga, per individuare, studiare e rendere operativi interventi, modifiche legislative, progetti (come il vecchio DAP Prima), cioè l'idea di poter sospendere un processo nella fase iniziale, senza neanche arrivare alla condanna, se il piccolo spacciatore tossicodipendente accetta di andare in comunità ... Si decongestionano le carceri e si dà la possibilità al piccolo spacciatore che ha commesso piccoli reati di curarsi nel frattempo e quando avrà scontato la pena nella comunità di recupero potrà uscire senza il rischio di commettere nuovamente reati”. Non possiamo che condividere quest’impostazione e su questa lunghezza d’onda va la nostra sollecitazione al governo di dare finalmente attuazione all’art. 95 del DPR 309/90 (e alla lettera g della mozione approvata dalla Camera a gennaio), con la creazione di istituti a custodia attenuata per tossicodipendenti, realizzabili in tempi relativamente brevi, anche ricorrendo a forme di convenzioni e intese con il settore privato e del volontariato, che già si occupa dei soggetti in trattamento. Speriamo, non per noi ma per le migliaia di cittadini tossicodipendenti presenti nelle carceri italiane, che la prossima Relazione che Giovanardi presenterà in Parlamento, fra poco più di un mese, contenga non solo i soliti dati sui danni e i costi del regime proibizionista ma qualche piccolo segnale concreto di cambiamento, di riduzione di tali danni e di tali costi. 25-05-2010 19:23 Guerra alla droga, morte 30 persone negli scontri fra narcos e polizia Trenta persone sono morte oggi negli scontri tra la polizia e le gang fedeli al boss del narcotraffico Christopher 'Dudus' Coke a West Kingston, nella capitale della Giamaica. Lo riporta il quotidiano 'Jamaica Observer', citando testimoni oculari. I corpi sarebbero stati portati all'ospedale pubblico di Kingston. Coke, 41 anni, è il piú potente boss giamaicano del narcotraffico, presente con la sua organizzazione anche in Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna. Padrone di Tivoli Gardens, nella parte occidentale di Kingston, è legato al Jamaica Labour Party (Jlp), partito al potere. Gli Stati Uniti, dove rischia il carcere a vita, ne hanno chiesto l'estradizione da un anno. 25-05-2010 19:20 Cucchi, capo del Dap: ne esce immagine lacerante degli agenti penitenziari   'Non so se la polizia penitenziaria c'entri, ma nell'immaginario collettivo resta che Stefano Cucchi e' morto in carcere e che e' stato picchiato fino alla morte dagli agenti penitenziari. E questo e' veramente lacerante'. Cosi' il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, ha espresso tutto il suo rammarico nel corso dell'audizione in commissione parlamentare Antimafia sull'immagine che ne uscita del Corpo dei 'baschi azzurri' a seguito della morte del giovane geometra romano, arrestato lo scorso ottobre per droga e morto in ospedale senza che - e' stata la conclusione dei pm Vincenzo Barba e Francesca Loy - i medici mettessero in atto le piu' elementare procedure che gli avrebbero potuto salvare la vita. Nell'inchiesta tre poliziotti penitenziari sono imputati di lesioni e abuso di autorita', mentre le accuse per sei medici, tre infermieri e un dirigente del provveditorato regionale (Prap) sono, a vario titolo, di favoreggiamento, abbandono d'incapace, abuso d'ufficio e falsita' ideologica. Ionta non fa accenno alcuno all'inchiesta giudiziaria, ma tiene a dire di ritenere 'lacerante' il fatto che i poliziotti penitenziari siano stati 'individuati come secondini e picchiatori'. 'Penso che globalmente il sistema e' affidato a persone di grande professionalita'', e' la difesa che il capo del Dap fa dei suoi uomini. 25-05-2010 19:19 Consiglio dei ministri approva progetto contro 'sensazioni forti' a Potenza Il Consiglio dei ministri ha approvato il progetto dell'assessorato comunale di Potenza alle politiche sociali 'Non rincorrete sensazioni forti': obiettivo dell'iniziativa e' la prevenzione dei comportamenti pericolosi sulla strada, in particolare relativi all'uso di sostanze stupefacenti, attraverso controlli ai conducenti, analisi mediche e interviste ai giovani. Il progetto, ha spiegato l'ufficio stampa del Comune, sara' realizzato - in collaborazione con il 118, il Miur, la Croce rossa e le associazioni del settore - a Potenza, Vaglio di Basilicata, Barile, Rionero in Vulture, Melfi, Tito, Brienza, Picerno, Villa d'Agri, Sant'Angelo le Fratte (Potenza), Atena Lucana e Polla (Salerno). 'L'obiettivo - ha detto l'assessore comunale alle politiche sociali, Donato Pace - e' promuovere tra i giovani atteggiamenti corretti e contrastare l'alto numero di incidenti stradali, in particolare durante i fine settimana e al termine dei concerti'. 25-05-2010 19:13 Cannabis per trattare la sclerosi multipla, un caso clinico Abbiamo già descritto un caso clinico di paziente trattato con Cannabis riportato dalla rivista medica “Cases Journal”. La stessa rivista ha pubblicato in un numero più recente un altro caso interessante, questa volta di una patologia ben nota, la sclerosi multipla. Si tratta di una donna canadese di 52 anni, i cui primi sintomi, sensazione di pesantezza alle labbra e difficoltà alla deglutizione, risalgono agli anni ’70. Tali disturbi erano continuati per una decina di anni, finché nel 1985 una risonanza magnetica non chiarì la diagnosi. Fu all’inizio curata con ACTH, rilassanti muscolari e ansiolitici, e in seguito con iniezioni giornaliere di Copaxone, che le migliorarono sia gli spasmi che il dolore. Infatti dal 1983 aveva cominciato a sentire un dolore intenso alla regione lombare, che si irradiava al piede sinistro, rendendole difficile camminare. Avendo notato che fumando Cannabis aveva ulteriore diminuzione dei sintomi, la paziente si era rivolta nel 2007 alla Green Cross Society, una organizzazione canadese non-profit che distribuisce Cannabis controllata e standardizzata ad uso medico. Quando si presentò la prima volta alla Society, la donna presentava dolore cronico, tremore, difficoltà a camminare e un dolore costante e severo al piede sinistro. Cominciò allora la terapia con Cannabis, sotto continuo controllo giornaliero per un anno anche mediante opportune schede di valutazione. Si notò un rapido miglioramento delle condizioni della paziente con l’inizio della terapia. Il dolore, che era di un valore di 8-10 su una scala da 0 a 10, si ridusse a un valore di 1-2 nel giro del primo mese, quando si ottimizzò il dosaggio del farmaco. La donna assumeva 6-8 capsule contenenti un equivalente di 50 mg di THC, il componente farmacologicamente più attivo della pianta, e inoltre fumava una media di 4-6 sigarette di Cannabis al giorno per gli accessi di dolore e il miglioramento dell’umore. Il totale di THC assunto dalla paziente era di circa 400-500 mg al giorno. Il dosaggio relativamente elevato di THC, secondo gli Autori, è dovuto al fatto che si tratta di una persona di origine scozzese, e le popolazioni di origine celtica presenterebbero una maggior tolleranza alla sostanza, anche di 3-5 volte (come descritto anche nel caso già pubblicato). La donna ha avuto un miglioramento significativo del dolore, del tremore e in generale della qualità di vita. Dal punto di vista funzionale è passata da uno stato di virtuale invalidità a uno in cui può vestirsi, uscire per farsi una camminata e fare del giardinaggio; gli esami del fegato sono tutti normali. Gli Autori riportano che si tratta solo di un caso tra i tanti osservati dalla Green Cross Society. A cura di Francesco Crestani, medico chirurgo, presidente Associazione Cannabis Terapeutica ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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