====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-20.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-20.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 11-05-2010 al 17-05-2010 2010-20 (Anno X) ARTICOLI - Uso terapeutico cannabis: il caso paradossale di Fabrizio Pellegrini http://droghe.aduc.it/articolo/uso+terapeutico+cannabis+caso+paradossale+fabrizio_17523.php - Cannabis terapeutica. A Rovigo 40 mila euro in fumo! http://droghe.aduc.it/articolo/cannabis+terapeutica+rovigo+40+mila+euro+fumo_17520.php - Oppio per partorire all'ospedale Careggi di Firenze. L'Europa sconsiglia sempre piu' l'uso del remifentanil http://droghe.aduc.it/articolo/oppio+partorire+all+ospedale+careggi+firenze+europa_17512.php NOTIZIE - Marijuana e the. Rintracciabile l'origine geografica. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/marijuana+the+rintracciabile+origine+geografica_117917.php - Droga. Arrestato consigliere comunale di Enna http://droghe.aduc.it/notizia/droga+arrestato+consigliere+comunale+enna_117916.php - Guerra alla droga, uccisi militari italiani http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+uccisi+militari+italiani_117915.php - Cannabis al volante, l'unico rischio è la distrazione http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+al+volante+unico+rischio+distrazione_117909.php - Droga, giovani ipersensibili a comportamenti potenzialmente piacevoli. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/droga+giovani+ipersensibili+comportamenti_117904.php - Droga, cancelliere Tribunale sottraeva cocaina da deposito confische? http://droghe.aduc.it/notizia/droga+cancelliere+tribunale+sottraeva+cocaina_117897.php - Droga. Rapporto 2009 Direzione antidroga http://droghe.aduc.it/notizia/droga+rapporto+2009+direzione+antidroga_117883.php - Tossicodipendenti in carcere? Il Sappe diserta la festa della Polizia penitenziaria http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+sappe+diserta+festa+della_117881.php - Semi di cannabis, liberato presidente Consiglio comunale Vicchio http://droghe.aduc.it/notizia/semi+cannabis+liberato+presidente+consiglio_117880.php - Morte Cucchi, documento bipartisan: Comune Roma si costituisca parte civile http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+documento+bipartisan+comune+roma+si_117879.php - Guerra alla droga. Ennesimo scandalo corruzione fra le forze di polizia http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+ennesimo+scandalo+corruzione_117872.php - Cannabis terapeutica. Consegnata a malato da Asl Avezzano http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+consegnata+malato+asl+avezzano_117857.php - Papavero oppio. Unodc: fungo distrugge coltivazioni http://droghe.aduc.it/notizia/papavero+oppio+unodc+fungo+distrugge+coltivazioni_117856.php - Farmaci antidolorifici, studiosi Usa: la soluzione è l'Afghanistan http://droghe.aduc.it/notizia/farmaci+antidolorifici+studiosi+usa+soluzione_117852.php - Cannabis terapeutica, nuova arma per vietarla: la bomba molotov http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+nuova+arma+vietarla+bomba_117851.php - Proibizionismo, mafia russa sempre più forte in Italia e nel mondo grazie alla droga http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+mafia+russa+sempre+piu+forte+italia_117846.php - Dolore, medici di famiglia poco aggiornati sui farmaci oppioidi. Indagine http://droghe.aduc.it/notizia/dolore+medici+famiglia+poco+aggiornati+sui+farmaci_117845.php - Arriva in Italia la moda del mephedrone, la 'designer drug' legale http://droghe.aduc.it/notizia/arriva+italia+moda+mephedrone+designer+drug+legale_117830.php - Giovanardi dalla parte dei tossicodipendenti: sospendere processi per piccoli spacciatori http://droghe.aduc.it/notizia/giovanardi+dalla+parte+dei+tossicodipendenti_117829.php - Storie di proibizionismo, centrale di spaccio in convento http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+centrale+spaccio+convento_117828.php - Tossicodipendenza, Obama investe su prevenzione e trattamento http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+obama+investe+prevenzione_117826.php - Divieto di fumo snobbato http://droghe.aduc.it/notizia/divieto+fumo+snobbato_117822.php - Cannabis, studio: vaporizzatore riduce al minimo i danni all'apparato respiratorio http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+studio+vaporizzatore+riduce+al+minimo_117815.php - Cocaina e cannabis nell'aria di città, studio shock http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+cannabis+nell+aria+citta+studio+shock_117816.php - Tossicodipendenti e carcere. Le proposte del Governo... http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+carcere+proposte+governo_117812.php - Carceri e sovraffollamento. Decide il giudice se ultimo anno ai domiciliari http://droghe.aduc.it/notizia/carceri+sovraffollamento+decide+giudice+se+ultimo_117811.php - Proibizionismo, 81enne con Alzheimer indagato per traffico internazionale di droga http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+81enne+alzheimer+indagato+traffico_117808.php - Guerra alla droga, Governo chiede legge d'emergenza per due anni http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+governo+chiede+legge+emergenza_117805.php - Tossicodipendenza, in Calabria comunità in crisi scrivono alla Regione http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+calabria+comunita+crisi+scrivono_117797.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 17/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 3.769 droghe pesanti (kg) 3.074 dosi droghe sintetiche 462.906 piante di cannabis 516.450 flaconi di metadone 11.355 vittime morti 34 arresti 3.399 giorni di reclusione 2.773 riepilogo settimanale   11/05/2010- 17/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 190 droghe pesanti (kg) 140 dosi droghe sintetiche 20.000 piante di cannabis 40.000 vittime morti 2 arresti 106 giorni di reclusione 110 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 13-05-2010 10:46 Uso terapeutico cannabis: il caso paradossale di Fabrizio Pellegrini Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo appello dell'associazione Pazienti impazienti cannabis. La mattina del 18 maggio si svolgeranno a Chieti 2 processi per lo stesso reato a carico di un paziente e membro dell'associazione Pazienti impazienti cannabis, Fabrizio Pellegrini, accusato di aver coltivato poche piantine di cannabis sul suo balcone a fini di spaccio. La storia di Fabrizio, 41 anni, musicista e pittore, parte una dozzina di anni fa. Scopre allora che gli effetti benefici di questa pianta gli permettono di alleviare i sintomi della fibromialgia che da un po' di tempo gli rende difficile svolgere le sue attività artistico-lavorative. Ma scoperta la cura sono iniziati problemi di altra natura. Come per molti altri malati il primo interrogativo di Fabrizio fu: come accedere alla medicina? In quel periodo le possibili risposte a questa domanda erano soltanto due: o rivolgersi al mercato nero o autocoltivarsi la propria medicina. Fabrizio, come molti altri sceglie la seconda strada. Non vuole finanziare la criminalità organizzata, non vuole correre il rischio di assumere sostanze adulterate di bassa qualità e non ha comunque la possibilità economica di sostenere i costi del mercato illegale. Decide che l'unica soluzione praticabile in assenza di alternative, e in teoria la più semplice, auspicata dalla maggior parte dei malati a livello mondiale, sia quella di coltivarsi la sua medicina. Nel frattempo Fabrizio conosce il nascente pic, altre persone che come lui rivendicano il diritto a curarsi con questa pianta, e partecipa fin dai primi momenti alla vita del gruppo. Quando, dopo, si apre la possibilità di utilizzare la cannabis medicinale prodotta in Olanda e importata attraverso le farmacie delle Asl, Fabrizio riesce a consegnare la richiesta del medico ed ottenere una prima fornitura, ma i problemi economici e la negazione della sua Asl di farsi carico dei costi non gli permettono di proseguire la cura. Rimane sempre la soluzione precedente e Fabrizio a primavera rimette i vasetti sul balcone. Ma quasi ogni anno riceveva una visita delle FF.OO. e l' ultima casualmente proprio il giorno del suo 40esimo compleanno. Fabrizio Pellegrini è una persona che come noi ha trovato beneficio nell'utilizzare la cannabis come medicina, ma il 18 maggio sarà un'altra volta davanti al giudice per difendere il suo e il nostro diritto alla salute. Un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti ma che sembra non valere quando per curarsi si utilizza questa pianta. Fabrizio ha già subito arresti, condanne, prigione ed ha altri processi in corso solo per aver scelto di curarsi con una pianta. Viene considerato come uno dei peggiori criminali, rischia oltre 20 anni di galera, e soprattutto continua a non poter alleviare le sofferenze dovute alla malattia e a non poter migliorare la sua qualità di vita. Tutto questo nonostante nel nostro paese il THC, unico principio attivo psicotropo della cannabis, sia inserito nella tabella 2b dei farmaci stupefacenti e quindi legalmente prescrivibile, e in teoria tale prescrizione sia l'unico requisito richiesto per ottenere l'importazione della medicina a lui necessaria dall' Olanda. Fabrizio ha bisogno della solidarietà di tutti, di poter far conoscere la sua storia e di non essere lasciato solo. Chi volesse può portare il suo contributo con la presenza davanti al tribunale di Chieti la mattina dei processi. Per scrivergli: Fabrizio Pellegrini www.pazienticannabis.org info@pazienticannabis.org     Pazienti impazienti cannabis 12-05-2010 11:46 Cannabis terapeutica. A Rovigo 40 mila euro in fumo! Nonostante avessimo avvertito il Governo del rischio di mandare in fumo 40 mila euro di possibile cannabis terapeutica, nulla e' accaduto e cosi' e' giunto al Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo l'ordine di bruciare 8 chili di cannabis invece che permettere la loro trasformazione in farmaco. Rovigo e’ un istituto pubblico autorizzato da anni per, a scopo di ricerca, produrre cannabis di diverso tipo e con varie combinazioni di cannabinoidi, materiali vegetali che devono essere periodicamente distrutti. Lo scorso anno la Guardia di Finanza aveva sequestrato delle piante e la scorsa settimana le ha dissequestrate, quasi 8 kg di fiori e foglie ad alto titolo -12-13%- di THC. La situazione paradossale in cui si trova il Centro e’ la seguente: il quantitativo di materiale era fuori dai conteggi perche’ sequestrato, adesso entra in carico e si aggiunge al resto facendo superare il quantitativo massimo per cui il Centro e’ autorizzato. La conseguenza e’ che stata richiesta una nuova autorizzazione all’incenerimento per un quantita’ equivalente (8 kg x 5 euro/gr =40.000 euro) per bilanciare la situazione. E l'autorizzazione e' giunta dal ministero della Salute. Tutto questo accade mentre per la prima volta in Italia dopo 3 mesi dalla condanna pronunciata dal tribunale di Avezzano (Aq) in base all’articolo 32 della Costituzione che riconosce il diritto inviolabile alla salute, l’ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila consente di avviare per un malato di sclerosi multipla allo stadio avanzato, il percorso terapeutico appropriato, con la somministrazione gratuita di un farmaco a base di cannabis prodotto fuori dall’Italia e dimostratosi l’unico efficace ad alleviarne le sofferenze. Fino ad oggi infatti poche Asl rimborsavano farmaci importati dall’estero il cui costo superava 500 euro al mese, oltre alla trafila burocratica cui i pazienti dovevano sottoporsi. In occasione dell’approvazione della legge sulle cure palliative in Senato, il Governo ha fatto proprio un mio ordine del giorno in cui si sollecitava: “a considerare l’opportunita’ e la fattibilita’, previa valutazione congiunta del Ministero della salute e del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, di una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis, tramite il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze”. Quanto accade oggi al Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e’ occasione per il Governo di evitare di mandare in fumo 40 mila euro e investirli in una produzione di farmaci antidolorifici. Donatella Poretti, sen. Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' 11-05-2010 13:12 Oppio per partorire all'ospedale Careggi di Firenze. L'Europa sconsiglia sempre piu' l'uso del remifentanil Se all'ospedale Careggi di Firenze la sperimentazione di massa con l'oppio fosse una alternativa all'epidurale per il parto senza dolore, a fronte di mille pazienti arruolate per la sperimentazione almeno qualche parto in analgesia peridurale su indicazione della partoriente (e non del solo medico) dovrebbe risultare. Se a Careggi non esiste la possibilita' di partorire con l'epidurale, ovviamente l'oppio risulta non una alternativa, ma una scelta indotta. E per quanto il Comitato etico di questo ospedale abbia dato il via libera ad un arruolamento di massa per l'uso di un farmaco il cui foglietto illustrativo ne sconsiglia l'uso in travaglio (4.6), dopo le modifiche realizzate lo scorso novembre su indicazione europea di non usarlo in pazienti coscienti a respirazione spontanea, forse anche il Comitato etico, se non gli stessi medici che lo propongono alle partorienti si dovrebbero porre qualche dubbio... A seguito di una procedura di mutuo riconoscimento, infatti, e' stato modificato il foglio illustrativo e le indicazioni d'uso, sia nella parte riguardante la posologia e modalita' di somministrazione (4.2) che nelle speciali avvertenze e precauzioni per l'uso (4.4). Resta invariato il punto 4.6 che sconsiglia l'uso in travaglio e che recita "Non esistono dati sufficienti per raccomandare l’uso di remifentanil durante il travaglio ed il parto cesareo. E' noto che il remifentanil attraversa la barriera placentare e che gli analoghi del fentanil possono causare depressione respiratoria nel bambino." Come pure l'avvertenza che recita "Non sono disponibili studi adeguati e ben controllati in donne in gravidanza. Ultiva deve essere impiegato in gravidanza solo se il beneficio atteso giustifica il rischio potenziale per il feto. Non è noto se remifentanil sia escreto nel latte umano. Tuttavia, poiché gli analoghi del fentanil vengono escreti nel latte umano e composti correlati al remifentanil sono stati trovati nel latte di ratti trattati con remifentanil, le madri che allattano devono essere informate di interrompere l'allattamento al seno per le 24 ore successive alla somministrazione di remifentanil." Le modifiche apportate su suggerimento dell'Emea, l'Agenzia del farmaco europea, sconsigliano l'impiego "in pazienti con respirazione spontanea", cioe' coscienti. Le vecchie confezioni devono essere aggiornate entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il 10 novembre 2009 (G.U. n. 262 del 10/11/2009 Variazione di tipo II all'autorizzazione, secondo procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano «Ultiva» (09A12604), Suppl. Ordinario n. 205). Resta purtroppo valida la mia interrogazione al ministero della Salute, visto che all'Ospedale di Careggi continuano a non rispondere. Nessuna contrarieta', per parte mia ad una sperimentazione, purche' le partorienti siano messe in condizioni di scegliere e di avere alternative. A Careggi non esiste alternativa ad una sperimentazione con l'oppio per partorire senza dolore. Se la sperimentazione produrra' dati interessanti, chissa', forse sara' ulteriormente modificato il foglio illustrativo del farmaco in questione, ma oggi viene usato a rischio delle donne e dei loro bambini. Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' ------------------------------------------- NOTIZIE 17-05-2010 19:23 Marijuana e the. Rintracciabile l'origine geografica. Studio Scienziati australiani hanno messo a punto una tecnica che consente di analizzare un campione di te' e individuare da quale particolare piantagione nel mondo proviene. Il gruppo di chimica analitica e forense dall' universita' dell'Australia occidentale sostiene che la tecnica di 'geographical provenancing', oltre ad assicurare la qualita' e autenticita' di prodotti potra' servire a rintracciare l'origine di droghe come cocaina, eroina e cannabis. 'Abbiamo analizzato il te' perche la dogana non ci era permesso importare cannabis e eroina, e volevamo stabilire che e' possibile analizzare un prodotto naturale e rintracciarne le origini', ha detto alla radio Abc il prof John Watling che ha guidato la ricerca. 'Abbiamo le 'impronte digitali' di piantagioni di te' attorno all'India e di altre 800 nel mondo'. Se la ricerca puo' appassionare i fanatici del te' che vogliono essere sicuri dell'autenticita' del loro pregiato Darjeeling, il reale valore della ricerca sara' di assistere la polizia nel contrastare il traffico di droghe. Watling ha spiegato che la sua equipe puo' gia' determinare dove e' stato coltivato una certo campione di marijuana. 'La pianta assorbe materiale dal suolo, o dalla soluzione idroponica se e' coltivata artificialmente in soffitta, e conterra' la 'firma' di un elemento di traccia legato al fertilizzante usato, o alla geologia e tipo di suolo. Con simile tecnica si puo' risalire all'origine di partite di eroina o cocaina', ha spiegato. 'Se si puo' dimostrare che l'eroina viene da una particolare regione geografica ,e dal passaporto o dai biglietti aerei di una persona sospettata risulta che ha viaggiato in quella regione, questo aggiunge forti prove a carico', ha aggiunto lo scienziato. 'E se una persona e' trovata in possesso di droga ed e' sospettata di far parte di una catena di distribuzione di una grossa importazione, ma dice di essersela procurata localmente, vi sara' la prova che collega la persona all'importazione'. 17-05-2010 19:13 Droga. Arrestato consigliere comunale di Enna Un consigliere comunale di Enna del Pd, Giampiero Di Venti, 44 anni, impiegato della Prefettura, e' stato arrestato dagli agenti della squadra mobile con l'accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Nell'ambito della stessa operazione antidroga la polizia ha arrestato insieme con l'esponente politico anche un'altra persona. Gli agenti della squadra mobile li hanno sorpresi a Enna bassa, mentre viaggiavano su un'auto con cento grammi di hascisc e quattro grammi di cocaina nascosti all'interno di un quotidiano. Nel corso di una perquisizione nell'ufficio in Prefettura del dipendente, gli investigatori hanno sequestrato altri 50 grammi di hascisc. Di Venti, consigliere uscente, e' candidato alle elezioni amministrative del 30 maggio prossimo in una lista che sostiene il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Garofalo. In passato l'esponente politico era stato coinvolto nell'inchiesta 'Clapton' condotta dalla squadra mobile di Enna su un vasto giro di cocaina in citta'. Tra i circa 200 indagati figuravano anche numerosi esponenti della buona borghesia, due militari della Guardia di Finanza e un agente di polizia. 17-05-2010 18:53 Guerra alla droga, uccisi militari italiani  L'agguato contro i soldati italiani serve a tenere aperta la rotta che porta alle raffinerie d'eroina nelle ex repubbliche sovietiche. Una strada indispensabile per i baroni della droga dopo il raccolto primaverile. E i mandanti non sono solo i Talebani. Dalla seconda metà di maggio Bala Murghab diventa uno dei posti più caldi del pianeta. Perché è lì che si combatte la battaglia dell'oppio. Metà dell'eroina prodotta in Afghanistan transita da quella zona per attraversare il confine occidentale e perdersi nelle Repubbliche asiatiche dell'Unione sovietica, dove viene raffinata per invadere i mercati europei. Da quella droga dipende la ricchezza di talebani e signori della guerra. Continua... 17-05-2010 11:59 Cannabis al volante, l'unico rischio è la distrazione Negli Stati Uniti un giovane su sei ammette di aver guidato sotto l'influenza della cannabis. Anche se la marijuana è utilizzata meno frequentemente dell'alcool, al volante le due sostanze sembrano utilizzate in egual misura. Gran parte della ricerca sugli effetti della cannabis sulle capacità di guidare è stata condotta negli anni 1970, ed ha portato a risultati equivoci. Al tempo, pochi erano gli studi che includevano le donne e i simulatori di guida erano rudimentali. Inoltre, la potenza della cannabis ad uso ricreazionale è aumentata. Uno studio dell'Olin Neuropsychiatry Research Center di Hartford pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Psychoactive Drugs, si è concentrato su sei effetti acuti da cannabis sulle capacità di guida utilizzando simulatori realistici e avanzati. Un totale di 85 soggetti, tra cui 35 donne, sono stati sottoposti ad una serie di test pratici. Oltre a prove di guida senza particolari ostacoli, sono stati posti davanti a ostacoli improvvisi da evitare o a situazioni che solitamente distraggono il conducente. Sorprendentemente, il gruppo di soggetti che aveva assunto cannabis non ha mostrato alcuna differenza dai soggetti sobri nella guida in circostanze normali né nella capacità di evitare ostacoli. In generale, chi guida sotto l'influenza della cannabis diminuisce la velocità. Per quanto riguarda invece gli scenari in cui i conducenti venivano sottoposti a circostanze distraenti, i soggetti sotto l'effetto di cannabis hanno mostrato una diminuita capacità di sopperire all'assenza di concentrazione con gli effetti della pratica. Non risultano esservi differenze fra uomini e donne. 17-05-2010 08:54 Droga, giovani ipersensibili a comportamenti potenzialmente piacevoli. Studio Alcol, droghe, guida spericolata; gli adolescenti amano i rischi perche' il loro cervello e' ipersensibile e si sovraeccita al pensiero di un possibile esito positivo e piacevole di un certo comportamento. Secondo quanto suggerito dai risultati di uno studio apparso sulla rivista Nature Neuroscience, e' come se nel cervello dei teenager i circuiti dell'appagamento e del piacere fossero piu' sensibili ai feedback positivi che vengono dall'esterno, specie se inattesi. Lo studio e' stato condotto da Jessica Cohen dell'Universita' di Los Angeles. Gli adolescenti spesso compiono azioni sconsiderate, ma sono irresponsabili e immaturi? Forse c'e' di piu'. Infatti gli scienziati Usa hanno confrontato le risposte neurali di adolescenti, adulti e bambini a certi stimoli. E' emerso che il loro cervello e' ipersensible a eventi da cui c'e' la possibilita' di ricevere un feedback positivo, specie se con risultati maggiori delle aspettative. Gli esperti hanno coinvolto nello studio 18 bambini di 6-12 anni, 16 adolescenti di 14-19 anni, 11 adulti di 25-30. Tutti dovevano svolgere un compito che consisteva nell'indovinare a quali atenei degli States (del Nord o dell'Est) si riferissero certe immagini. All'esecuzione corretta del test in alcuni casi corrispondeva un premio in denaro. Gli psicologi hanno dimostrato che il cervello degli adolescenti, a differenza di quello di bambini e adulti, si iperattiva all'arrivo di una ricompensa inattesa. Cio' significa che i ragazzi sono piu' inclini a gettarsi in imprese anche se l'esito positivo non e' scontato, perche' sono mossi dal 'brivido' di una potenziale ricompensa, afferma Cohen. Questo spiega la loro predisposizione alla ricerca di stimoli, anche se cio' implica avere comportamenti pericolosi, che per di piu' non sono messi a freno da un sistema di controllo cognitivo in loro ancora immaturo. 16-05-2010 09:06 Droga, cancelliere Tribunale sottraeva cocaina da deposito confische? Gia' agli arresti domiciliari in una comunita' di accoglienza, per essersi impossessata di monili d'oro per oltre dieci chili dall'Ufficio corpi di reato del tribunale di Perugia presso il quale lavorava, ora la cancelliera C.B., 41 anni, e' accusata di aver sottratto anche un chilo e 750 grammi di cocaina. Addebito che pero' la donna nega, proclamandosi innocente. La nuova accusa e' contenuta in una ordinanza di custodia cautelare, sempre ai domiciliari, notificata oggi dai carabinieri della compagnia di Assisi. Peculato e detenzione a fine di spaccio di stupefacenti i reati ipotizzati. La droga era in uno dei pacchi custoditi all'ufficio corpi di reato. Della sua mancanza i militari della sezione di polizia giudiziaria presso la procura di Perugia si sono accorti nel corso delle verifiche di documenti, svolte nell'ambito dell'indagine sulla sottrazione dei gioielli. Nessuna indicazione finora su dove sia finita la cocaina. Per questo l'inchiesta e' ancora in corso, in particolare per stabilire dove sia finita la droga stessa. Gli investigatori stanno comunque valutando anche se ci siano state altre sottrazioni dall'ufficio corpi di reato. La Bigio respinge pero' qualsiasi responsabilita' per la scomparsa della cocaina. Il suo difensore, l'avvocato Nicola Marcinno', ha spiegato che la donna 'e' finora incensurata e non ha mai avuto niente a che fare con il mondo della droga'. 'Si tratta quindi di accuse - ha detto ancora il legale - che contestiamo fermamente ritenendole del tutto infondate'. La cancelliera aveva invece ammesso la propria responsabilita' per la sottrazione dei monili d'oro, che aveva portato - e' emerso dall'indagine - presso un negozio perugino di 'compro oro', ricavandone tra 15 e 20 mila euro. 14-05-2010 20:45 Droga. Rapporto 2009 Direzione antidroga I sequestri di eroina in Italia nel 2009 sono diminuiti rispetto all'anno precedente anche se non e' possibile affermare che c'e' stata una flessione nell'offerta di questo stupefacente. In aumento, invece, i sequestri di marijuana (+211,75%) e degli anfetaminici (+24,18% per le dosi e +17,54% per i kg). E' quanto emerge dall'attivita' annuale 2009 della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, elaborato sulla base della sistematica raccolta ed elaborazione dei dati dell'attivita' di contrasto alla droga svolta dalle forze di polizia e sulle relazioni informative degli esperti antidroga dislocati nei punti nevralgici rispetto alla produzione e al transito della droga. A livello mondiale la domanda e l'offerta di droga permangono elevate malgrado il traffico illecito venga incisivamente contrastato dalle forze di polizia in sempre maggiore sinergia e coordinamento internazionale, riferisce la Polizia. Il numero complessivo delle operazioni antidroga, spiega, presenta un segno positivo e' quindi lecito supporre che l'impegno delle forze di polizia abbia mantenuto i livelli del 2008, pur orientandosi verso altri tipi di sostanza maggiormente presenti sul mercato illegale. In base al rapporto  aumentano anche le denunce a carico di stranieri (uno su tre), segnalando cosi' il loro crescente coinvolgimento negli affari del narcotraffico. I decessi per abuso di stupefacenti hanno registrato una lieve diminuzione (-6,38%), in linea con l'andamento decrescente delle morti per droga nell'ultimo decennio. Sono stati sequestrati circa 33.000 kg di droga con particolare incremento nei sequestri di marijuana (+211,75%) e delle droghe sintetiche (+15%). I narcotrafficanti attivi in Italia si riforniscono per lo piu' presso il mercato: colombiano per la cocaina, transitata principalmente per l'Africa, la Spagna ed il Venezuela; marocchino per l'hashish, transitato in particolare per la Spagna e l'Olanda e olandese per le droghe sintetiche. Nel 2009 l'attivita' di coordinamento investigativo e di sviluppo dei rapporti di cooperazione internazionale, svolta dal Dipartimento della Polizia di Stato attraverso la Dcsa si e' mantenuta a livelli elevati consentendo di fronteggiare efficacemente il fenomeno. E' stata posta una particolare attenzione nella predisposizione di proposte per la promozione di 'Accordi di cooperazione' e di partecipazione ai principali fori internazionali in materia di lotta al traffico illecito degli stupefacenti. Altrettanto rilevanti le riunioni organizzate in Italia e all'estero con omologhi organismi e con gli Ufficiali di collegamento antidroga accreditati in Italia, la preparazione di corsi di formazione a favore di Paesi che ne hanno fatto richiesta e la partecipazione alle iniziative ed ai programmi di Europol, Cepol e partenariato con omologhi esteri nei programmi Agis. In tale contesto un ruolo di estrema rilevanza e' stato assolto dai 20 esperti e ufficiali di collegamento antidroga distaccati nelle aree geografiche strategicamente piu' importanti per la produzione e traffico mondiale di sostanze stupefacenti. 14-05-2010 16:35 Tossicodipendenti in carcere? Il Sappe diserta la festa della Polizia penitenziaria "Spero tanto che la politica, che spesso nasconde la testa sotto la sabbia, si renda conto dello stato di tensione che vi e' nelle carceri e con un provvedimento deflattivo, ricorrendo anche a qualche misura alternativa al carcere, renda il carcere piu' vivibile. Continuare cosi' non e' piu' possibile. Ed e' per questo motivo che il giorno 18, quando si celebrera' a Roma l'annuale festa del Corpo, il sindacato Sappe che io rappresento non sara' presente. Anzi, in segno di protesta lascera' le sedie vuote. Faremo arrivare un segnale molto chiaro al ministro e agli altri dicendo: noi non abbiamo niente da festeggiare in questa tragedia che purtroppo incombe sui penitenziari italiani". Cosi' ai microfoni di CNRmedia il segretario del sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE. "Il sovraffollamento incide pesantemente sul carico di lavoro della polizia penitenziaria. Teniamo presente che un agente, specie negli istituti del nord, e' costretto a vigilare su circa 100 detenuti - quando gli va bene. In carcere ci sono detenuti stranieri, detenuti extracomunitari, detenuti tossicodipendenti che dovrebbero avere un'attenzione particolare; questo ricade sulla polizia penitenziaria in maniera pesante, perche' sono coloro che non hanno nulla da perdere e scaricano le loro tensioni sull'agente, che poi e' il baluardo delle istituzioni e colui che e' esposto in prima linea", conclude Capece. CORLEONE, DDL ALFANO E' PROVVEDIMENTO INUTILE - Il ddl Alfano sulle carceri? 'Una provocazione'. Lo ha detto il garante fiorentino dei detenuti ed ex componente della Commissione giustizia della Camera, Franco Corleone, parlando a margine di un convegno nazionale sulle carceri in corso a Fiesole (Firenze). 'Avevo gia' giudicato il primo testo Alfano una schifezza - ha detto Corleone -. Si poteva utilizzare questo provvedimento come un 'taxi' per renderlo un'occasione importante ed e' quello che abbiamo fatto come associazioni presentando a Governo e Parlamento una serie di emendamenti per incidere sulla questione dei tossicodipendenti in carcere'. 'Perche' - spiega Corleone - e' questa la vera e grande questione che spiega il sovraffollamento delle carceri, visto che oltre la meta' dei detenuti in carcere sconta la violazione della legge sulle droghe oppure perche' tossicodipendenti e quindi produttori di reati di microcriminalita''. 'I nostri emendamenti non sono stati colti: non mi stupisce che non l'abbiano fatto ne' Alfano ne' Maroni che hanno invece sostenuto la commedia delle parti, uno sul piano dell'improvvisazione l'altro sul piano della demagogia. Ma nemmeno Giovanardi ha avuto la forza di presentare questi emendamenti e nemmeno l'opposizione. Quindi si va ad un provvedimento del tutto inutile. Lascino perdere: non sono capaci di fare riforme. E si preparino perche' il 'dies irae' si sta avvicinando' 14-05-2010 16:32 Semi di cannabis, liberato presidente Consiglio comunale Vicchio Arrestati circa due settimane fa con l'accusa di istigazione all'uso illecito di sostanze stupefacenti per la vendita on line di semi di cannabis attraverso la ditta di cui sono titolari, un consigliere comunale di Vicchio (Firenze), Marco Gasparrini e il suo socio, Luigi Bargelli, sono stati rimessi oggi in liberta' dal tribunale del riesame di Bolzano. A darne notizia sono i consiglieri regionali toscani del Pd Enzo Brogi, Nicola Danti e Alessia Ballini, che pochi giorni fa avevano chiesto la scarcerazione dei due, arrestati nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Bolzano e dai carabinieri di Merano. Secondo quanto reso noto dai consiglieri toscani, per il tribunale del riesame non ci sono le condizioni per la custodia cautelare di Gasparrini e Bargelli. 'Il nostro auspicio e il nostro giudizio su quella che appariva come una detenzione ingiustificata - commentano Ballini, Brogi e Danti - sono stati confermati dal tribunale della liberta'. Ora ci auguriamo che Gasparrini e Bargelli possano dimostrare pienamente la loro innocenza ed estraneita' riguardo alla vicenda su cui indaga la procura di Bolzano. Certo rimane lo sconcerto per il fatto che due cittadini incensurati abbiano dovuto trascorrere due settimane in carcere per una detenzione che autorevoli esperti hanno ritenuto non aver alcun presupposto giuridico'. 14-05-2010 16:29 Morte Cucchi, documento bipartisan: Comune Roma si costituisca parte civile "La storia del giovane Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009 a seguito di una vicenda medico-penitenziaria 'particolare', ha scosso la coscienza della comunita' nazionale ponendo serissimi interrogativi sulla trasparenza e sull'umanita' del nostro sistema carcerario". Inizia cosi', facendo anche riferimento agli art. 2 e 13 della costituzione, il documento che richiede la costituzione di parte civile del Comune di Roma nel processo ai responsabili della morte del giovane. Il documento, sottoscritto da alcuni consiglieri comunali di orientamento politico diverso, verra' presentato martedi' 18 maggio alle ore 11,00, presso la Sala Conferenze dei Gruppi consiliari capitolini in via delle Vergini 18, 3° piano. Il documento richiede esplicitamente al sindaco di "rendere possibile la costituzione di parte civile del Comune di Roma al fine di garantire in questo modo il massimo coinvolgimento della comunita' cittadina turbata profondamente da una vicenda dai contorni inumani". Saranno presenti i consiglieri firmatari: Massimiliano Valeriani (Pd), Alessandro Cochi (Pdl), Mario Mei (Pd), Antonio Gazzellone (Pdl). Partecipa Ilaria Cucchi. PROVINCIA ROMA GLI INTITOLA SUO EX CENTRO FORMAZIONE - Uno dei centri di formazione professionali della Provincia di Roma, sara' intitolato a Stefano Cucchi, 'il trentunenne romano morto, per cause tuttora da accertare, nel reparto detentivo dell'Ospedale Sandro Pertini'. Lo prevede una mozione votata oggi dal Consiglio provinciale. Con ogni probabilita' il centro che gli sara' dedicato sara' quello di Ostia, che in passato fu frequentato dallo stesso Cucchi. Nella premessa della mozione, approvata dall'aula su proposta del coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia Gianluca Peciola, si legge: 'La morte di Cucchi rappresenta un caso paradigmatico dello stridente rapporto tra diritti costituzionali e pratiche concrete di procedura penale all'interno del nostro Paese'. 'La sua morte e, in generale, i casi di maltrattamento nei confronti dei cittadini detenuti - prosegue il documento - stanno facendo emergere il mancato rispetto all'interno del sistema detentivo italiano dell'articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana: 'Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato''. Di qui la decisione di intitolare proprio a Cucchi un corso di formazione anche prendendo atto che il padre del ragazzo defunto, Giovanni Cucchi, 'e' un dipendente dell'amministrazione provinciale'. 14-05-2010 11:55 Guerra alla droga. Ennesimo scandalo corruzione fra le forze di polizia Un altro scandalo colpisce le forze di polizia impegnate nella guerra alla droga in Messico. Il quotidiano Reforma ha ottenuto copia di numerosi documenti ufficiali rinvenuti nell'auto di un boss del narcotraffico. Questi documenti contengono informative segrete del Dipartimento di pubblica sicurezza, preziose informazioni che le organizzazioni criminali possono utilizzare per capire e sconfiggere le operazioni antidroga. Sarebbero coinvolti numerosi ufficiali delle forze di polizia e dell'esercito. Appaiono anche i nominativi di alcuni agenti della Dea, il dipartimento antidroga Usa, la cui identità avrebbe dovuto essere segreta. La scoperta giunge dopo due anni dall'operazione "Casa pulita" che aveva portato all'arresto dello zar antidroga del Messico Noe Ramirez per i suoi favori ai narcotrafficanti. Un'operazione che evidentemente, suggerisce Reforma, non ha risolto i grossi problemi di corruzione nelle forze dell'ordine in materia di droghe. "L'operazione 'Casa pulita' era un segno che c'era qualcosa che non funzionava, e questo (ritrovamento) conferma che ancora non funziona", spiega Jorge Chabat, esperto sui cartelli messicani della droga. La corruzione delle forze dell'ordine è una delle più devastanti conseguenze del proibizionismo. La guerra alla droga in Messico, lanciata due anni fa dal presidente Felipe Calderon alla fine del 2006, ha già causato oltre 20mila morti. 13-05-2010 19:48 Cannabis terapeutica. Consegnata a malato da Asl Avezzano Marco Di Paolo, 42 anni, di Cansano (L'Aquila), ex poliziotto e malato di sclerosi multipla, e' il primo italiano ad avere ricevuto marijuana gratis dalla Asl a scopo terapeutico, in virtu' di una sentenza del Tribunale di Avezzano (L'Aquila), basata sul rispetto dell'articolo 32 della Costituzione, che riconosce il diritto inviolabile alla salute. La consegna della sostanza e' avvenuta nella farmacia dell'ospedale di Sulmona alla presenza degli avvocati dell'uomo, Bartolo De Vita e Maria Teresa Saporito. 'E' una vittoria di tutte le persone che soffrono e che sono costrette, per inspiegabili posizioni ideologiche e politiche - ha detto Di Paolo - a fare a meno di un medicinale che si e' dimostrato, anche scientificamente, essere molto piu' efficace e conveniente dei farmaci attualmente in commercio in Italia'. Sulla vicenda e' intervenuto il farmacologo e direttore dell'Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, secondo il quale l'atto di dare marijuana ad un paziente e' 'fatto a scopo compassionevole e molto discutibile, perche' creera' confusione tra la gente'. 'Non ci sono dati che validino l'uso della marijuana come terapia per la sclerosi multipla - spiega Garattini - ne' pronunce dell'autorita' regolatoria. Quando si autorizza a dare della marijuana cosi', da fumare, bisognerebbe calcolare anche i danni di queste 'prescrizioni ingiuntive'. Questa pianta infatti e' cancerogena e tossica quando viene fumata, piu' del fumo di sigaretta'. L'istanza, presentata sette mesi fa, era stata accolta dal Tribunale nel febbraio scorso e oggi Di Paolo ha ricevuto la prima fornitura (270 grammi) che gli consentira' di curarsi per i prossimi tre mesi (tre grammi al giorno). Subito dopo il comitato 'Marco Di Paolo' - sorto a sostegno della battaglia legale portata avanti dall'ammalato - ha fatto partire una raccolta di firme per garantire l'accesso gratuito ai farmaci cannabinoidi da parte dei pazienti affetti da gravi patologie croniche come Sla, sclerosi multripla e ictus. La cura di marijuana costa circa 12 mila euro all'anno a paziente - che potrebbero diventare 5 mila euro se venisse prodotta in Italia - molto meno comunque dei farmaci convenzionali. 'La Regione Abruzzo - ha spiegato l'avvocato De Vita - spende molto e male per l'assistenza sanitaria ai pazienti con patologie neurologiche. La revisione del piano sanitario puo' essere l'occasione per riorganizzare il sistema di assistenza'.  "Sono lieto che, pur a colpi di sentenze, l'ideologia venga spazzata via da evidenze scientifiche e cliniche. La persona deve essere sempre al centro dell'azione politica, senza pregiudizi". Cosi' il senatore del Pd Ignazio Marino commenta la somministrazione della sostanza a uso terapeutico di cannabis, avvenuta nell'ospedale di Sulmona a un paziente malato di Sclerosi multipla. "Mi chiedo perche' dobbiamo pagare 12 mila euro una cura che ne costerebbe 5 mila, se solo si consentisse di coltivare in Italia lamarijuana a scopo terapeutico", aggiunge Marino. "Da anni esistono farmaci derivati dalla cannabis e le ricerche sulla sclerosi multipla dimostrano che possiamo utilizzarli - precisa il senatore, che e' anche medico - sia nei trattamenti sintomatici che come prevenzione di danni maggiori. Usiamo dunque l'Istituto di farmaceutica militare per aiutare i 60 mila malati di sclerosi multipla italiani ai quali ogni anno si aggiungono 1800 nuovi casi. La legge attuale - conclude Marino - non aiuta le tante persone malate che potrebbero trarre beneficio dalla somministrazione attenta ed oculata dei cannabinoidi. Ignorare tanta sofferenza - dice - e' ipocrita e cinico."  La novita' nella vicenda di Sulmona e' il fatto che un giudice abbia obbligato, con un provvedimento d'urgenza, un'azienda sanitaria locale a fornire gratuitamente, al di fuori di un trattamento ospedaliero, un medicinale particolarmente costoso a un paziente cronico affetto da una gravissima malattia degenerativa che versi nella condizione di non poter affrontare la spesa necessaria per l'acquisto di tali farmaci. Lo sottolinea il sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo Giovanardi. 'Non e' l'uso terapeutico di un farmaco a base di cannabis per un paziente affetto da sclerosi multipla, la novita' introdotta dal giudice del lavoro del Tribunale di Avezzano con l'ordinanza 2 febbraio 2010, oggi resa esecutiva con la consegna del prodotto dai sanitari dell'ospedale di Sulmona' fa notare Giovanardi ricordando che 'risalgono al 2007, i decreti ministeriali che, da un lato, inseriscono il THC, il principio attivo della cannabis, tra i medicinali della Tabella II allegata al testo unico in materia di sostanze stupefacenti, e dall'altro, disciplinano le operazioni di importazione di questi medicinali dai luoghi di produzioni situati in Paesi esteri dal momento che nessuna azienda farmaceutica ha mai intrapreso presso le nostre Autorita' sanitarie l'iter autorizzativo per immissione in commercio in Italia di farmaci che contengano tale principio attivo'. Chiarito questo Giovanardi chiede: 'e' giusto caricare sul Servizio sanitario nazionale il costo di una sorta di galenico industriale con riferimento al quale, a oggi, non esistono in letteratura, evidenze scientifiche di reale efficacia terapeutica e i cui presunti effetti terapeutici possono essere adeguatamente raggiunti con l'impiego di altri farmaci tradizionali meno costosi, senz'altro piu' sperimentati e di provata efficacia?'. 13-05-2010 19:30 Papavero oppio. Unodc: fungo distrugge coltivazioni Un misterioso quanto aggressivo fungo sta attaccando le coltivazioni di papavero da oppio in Afghanistan, secondo quanto rivela Antonio Maria Costa, responsabile dell'Unodc, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di droghe e criminalita', che ha sede a Vienna. In una intervista alla Bbc, Costa ha detto che quest'anno la produzione potrebbe essere ridotta ad un quarto, rispetto allo scorso anno. Il fungo - ha detto Costa - ha infettato circa la meta' delle coltivazioni del Paese, che produce il 92 per cento dell'oppio mondiale. In conseguenza della riduzione della produzione, il prezzo dell'oppio e' aumentato del 50 per cento. E - secondo Costa - a trarne vantaggio saranno i talebani, che dispongono di grandi scorte di oppio. Il fungo attacca la pianta dalle radici, quindi sale lungo il fusto fino a raggiungere la capsula che contiene i semi. Le zone maggiormente colpite sono quelle delle province di Helmand e Kandahar, roccaforti talebane. Alcuni coltivatori locali ritengono che siano state le truppe Nato presenti nella zona a diffondere il fungo alle coltivazioni di papavero da oppio, ma Costa smentisce decisamente. 'Non vedo alcuna ragione per credere ad una cosa del genere. Le coltivazioni di oppio sono state colpite da funghi su base regolare', ha detto Costa, secondo il quale la comunita' internazionale dovrebbe approfittare della situazione per convincere i contadini locali ad abbandonare l'oppio e passare ad altre coltivazioni. Costa ha precisato che i papaveri da oppio vengono attualmente coltivati solo in cinque o sei province afghane mentre 5 anni fa venivano coltivati in tutte e 34 le province. 13-05-2010 15:09 Farmaci antidolorifici, studiosi Usa: la soluzione è l'Afghanistan In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Medical Science Monitor, i ricercatori della Saint Joseph's University di Philadelphia dimostrano come l'Afghanistan potrebbe costituire la soluzione alla scarsità di farmaci antidolorifici nel mondo. Decine di milioni di persone affette da dolore moderato e acuto a causa del cancro, dell'Hiv/Aids, di ustioni e altre lesioni non hanno la possibilità di accedere ad anestetici oppioidi per alleviare la sofferenza. La maggior parte, scrivono gli studiosi, vive in Paesi poveri dove i farmaci oppioidi sono troppo costosi o non facilmente reperibili. Questo nonostante, sostengono gli autori, il diritto alla salute -che include la terapia del dolore- sia un diritto umano fondamentale. "La soluzione a questo problema potrebbe essere trovata in Afghanistan, un Paese ora afflitto da povertà e guerra", scrivono. "L'Afghanistan è il primo produttore al mondo di eroina. La crescita della produzione di eroina in Afghanistan ha spinto gli Stati Uniti e la comunità internazionale a cominciare l'eradicazione dei campi di papavero che a sua volta ha ulteriormente impoverito i coltivatori di papavero da oppio". Ma con l'adozione di un diverso paradigma, continuano i ricercatori, i contadini Afghani potrebbero continuare a coltivare i papaveri da oppio per creare farmaci come la morfina per i Paesi poveri. Questo paradigma prende in considerazione tutti i passaggi necessari per la fabbricazione di medicinali tra cui il procedimento di autorizzazione, la sicurezza, la coltivazione, il raccolto e la produzione industriale di farmaci oppioidi. Il tutto, concludono gli studiosi, costerebbe meno dell'eradicazione e darebbe la possibilità agli agricoltori Afghani di sopravvivere onestamente. 13-05-2010 14:17 Cannabis terapeutica, nuova arma per vietarla: la bomba molotov Ignoti hanno tirato una bomba molotov attraverso la finestra di un’azienda di Billings, nello Stato settentrionale del Montana, che fornisce marijuana per uso medico. Inoltre, lunedì scorso, sulla stessa vetrina dell’attività commerciale, è stata rinvenuta la seguente scritta, tracciata con una bomboletta spray: “Not in Our Town”, (Non nella nostra città) rispettivamente il secondo atto intimidatorio, in altrettanti giorni, così come hanno denunciato le autorità locali di polizia. Continua... 13-05-2010 13:53 Proibizionismo, mafia russa sempre più forte in Italia e nel mondo grazie alla droga In generale, la mafia russa in Italia si concentra dunque sul commercio di armi che è "una parte importante del business". Ma le sinergie con Cosa Nostra non si limitano a questo. "Ci sono altri settori importanti: le prostitute, il traffico di droga degli albanesi che sono la loro rappresentanza in Europa". Nel frattempo "l'Interpol non ha ancora dati neppure sulla dimensione approssimativa della cosiddetta "mafia russa" nel mondo, ma probabilmente, i pubblici ministeri italiani saprebbero rispondere. Lo scorso anno, il dipartimento per combattere la criminalità organizzata ha pubblicato dati che dimostrano che "la mafia russa" nel mondo puó contare su fino 300 mila persone. Ed è considerata la terza organizzazione per la sua influenza, dopo l'originale italiano e le reti criminali cinesi". Sempre secondo i dati italiani la mafia russa ricicla i propri profitti negli Stati Uniti, alle Isole Marianne (protettorato Usa) e Guam, nel Pacifico meridionale. "I nostri compatrioti - continua Gurevoy - pochi anni fa hanno preso il controllo del 90% del traffico di droga messicano. In realtà, si tratta di tutta l'area terminale del narcotraffico dall'America Latina verso gli Stati Uniti. Inoltre, il mafioso russo aiuta i trafficanti di droga messicani a riciclare il denaro, trattenendo il 30 per cento dell'importo per la transazione". In generale, la mafia russa in Italia si concentra dunque sul commercio di armi che è "una parte importante del business". Ma le sinergie con Cosa Nostra non si limitano a questo. "Ci sono altri settori importanti: le prostitute, il traffico di droga degli albanesi che sono la loro rappresentanza in Europa". Nel frattempo "l'Interpol non ha ancora dati neppure sulla dimensione approssimativa della cosiddetta "mafia russa" nel mondo, ma probabilmente, i pubblici ministeri italiani saprebbero rispondere. Lo scorso anno, il dipartimento per combattere la criminalità organizzata ha pubblicato dati che dimostrano che "la mafia russa" nel mondo puó contare su fino 300 mila persone. Ed è considerata la terza organizzazione per la sua influenza, dopo l'originale italiano e le reti criminali cinesi". Sempre secondo i dati italiani la mafia russa ricicla i propri profitti negli Stati Uniti, alle Isole Marianne (protettorato Usa) e Guam, nel Pacifico meridionale. "I nostri compatrioti - continua Gurevoy - pochi anni fa hanno preso il controllo del 90% del traffico di droga messicano. In realtà, si tratta di tutta l'area terminale del narcotraffico dall'America Latina verso gli Stati Uniti. Inoltre, il mafioso russo aiuta i trafficanti di droga messicani a riciclare il denaro, trattenendo il 30 per cento dell'importo per la transazione". 13-05-2010 13:44 Dolore, medici di famiglia poco aggiornati sui farmaci oppioidi. Indagine Nonostante le recenti semplificazioni nella prescrizione degli oppioidi per il trattamento del dolore, circa l'80% dei medici di medicina generale utilizza nella pratica clinica ancora in misura ridotta questi farmaci - che rappresentano meno del 25% di tutte le prescrizioni a scopo antalgico - riservandone l'impiego prevalentemente nella terapia del dolore di natura neoplastica (75% dei casi). Per quanto riguarda il dolore cronico non oncologico, poi, 8 volte su 10 la terapia risulta non appropriata. Questi alcuni dei dati emersi da una ricerca promossa dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), con il supporto del Centro Studi Mundipharma, allo scopo di valutare approccio terapeutico e comportamento prescrittivo dei medici di famiglia impegnati, a fianco dei pazienti, nella lotta alla sofferenza inutile. L'indagine, condotta da Metis (Societa' scientifica dei Medici di Medicina Generale), ha visto coinvolti 752 iscritti alla Federazione, equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale, tramite la compilazione spontanea di un questionario, reso disponibile online per due mesi sul sito FIMMG. Dalla ricerca si evince che, sebbene oltre il 50% dei medici (52,76%) affermi di impostare la terapia antalgica con oppioidi piu' frequentemente, a seguito delle recenti semplificazioni nella prescrizione di questi farmaci, e che quasi il 49% dichiari di seguire le Linee Guida internazionali, in realta' il 52,74% degli intervistati non effettua di prassi nei pazienti una misurazione dell'intensita' del dolore, ne' per impostare la terapia, ne' per verificarne l'efficacia, determinando cosi' una mancata appropriatezza terapeutica. Per quanto riguarda, ad esempio, il trattamento del dolore cronico moderato, in circa il 64% dei casi vengono impiegati oppioidi deboli - da soli (22,7%) o in associazione (41,26%) - FANS (27,10%) e paracetamolo (7,6%), contro solo l'1,34% del campione, che ricorre agli oppioidi forti. La situazione non migliora di molto per quanto concerne il trattamento del dolore severo: se, da un lato, il 64% dei medici afferma di impiegare oppioidi forti, - da soli (46,6%) o in associazione (17,4%) - analizzando il tipo di terapia che viene adottata per curare il dolore cronico non oncologico, si scopre che nell'80% dei casi questi farmaci sono impiegati in maniera non corretta. Il 28% dei medici, infatti, utilizza oppioidi transdermici - contravvenendo alle Linee Guida, che indicano le formulazioni orali come via di somministrazione di prima scelta - mentre piu' del 50% usa oppioidi forti, come l'ossicodone coniugato a paracetamolo, che ha un'indicazione per il trattamento di dolore acuto e non cronico. 12-05-2010 14:32 Arriva in Italia la moda del mephedrone, la 'designer drug' legale ''Goduriosissimi svarioni visivi e brividini lungo il collo e la spina dorsale, proprio tipo MD, anche se la botta mentale e' inferiore, tutto diventa molto dolce e empatico e euforico''. E' quanto Frida80 scrive su un forum parlando del mephedrone, droga 'legale' che viaggia su Internet. ''Sensazione MOOLTO MD - continua - ho provato ad alzarmi in piedi e stavo su a fatica, una deliziosa sensazione di gambe mollissime e di braccia che volevano volare, bocca superimpastata''. Il 'meow meow' o 'm-cat', come lo chiamano i ragazzi con alcune abbreviazioni, ha fatto diverse presunte vittime nel Nord Europa, Inghilterra soprattutto, e sta arrivando in Italia: riesce a sfuggire ai controlli perche' 'mascherata' sotto forma di concime. Dopo anni di 'clandestinita'', infatti, il mephedrone e' venuto alla luce perche' sospettato di essere il responsabile della morte di due adolescenti in Gran Bretagna e di una ragazza di 24 anni. Secondo Les Iversen, professore ed ex consigliere del governo inglese in materia di tossicodipendenze, ''si sta diffondendo sempre piu' velocemente, e' come l'ecstay alla fine degli anni '80''. Il mephedrone e' una 'designer drugs' e non e' illegale finche' non viene inserita in una tabella ministeriale. Secondo uno studio pubblicato sul magazine online di musica dance 'Mixmag', in Gran Bretagna un ragazzo su due che frequenta la discoteca ha usato la sostanza. Del resto acquistarla e' semplicissimo: basta 'googlare' la parola e si troveranno centinaia di siti che effettuano spedizioni in tutta Europa. Dopo aver pagato con carta di credito, bastera' aspettare una settimana per trovarsi una bustina nella buca delle lettere. Proprio come ha fatto Frida80, che inizia cosi' il suo post: ''Ieri torno a casa dal lavoro e trovo la tanto attesa sorpresa nella buca delle lettere... 1g di methylone e 1 di mephedrone''. Un grammo puo' costare dalle 15 alle 30 sterline (tra 17 e 35 euro) e su alcuni siti di compravendita online si possono trovare anche 'offerte a prezzi stracciati' in annunci come questo: "FORNITORE IN TUTTO IL MONDO DI MEPHEDRONE * * * * * VELOCE E CONSEGNA SICURA * * * * * GARANZIA DELLA PARTE POSTERIORE DEI SOLDI * * * * * PER LE DOMANDE, METTA IN CONTATTO * * * * * I PREZZI DEL MEPHEDRONE IN EURO: 50g - 450 euro". Secondo quanto riportato dall'Oedt (Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicomanie), alla fine del 2009 almeno 31 website vendevano la sostanza. E il consumo di mephedrone si e' esteso fino a diventare la quarta droga piu' usata in Gran Bretagna, che lo ha vietato come gia' accade in Danimarca, Svezia, Germania, Norvegia, Croazia, Estonia e Romania. Ora e' sbarcata anche in Italia dove - grazie a blog e forum - si possono scambiare impressioni e consigli.(Adnkronos) 12-05-2010 13:45 Giovanardi dalla parte dei tossicodipendenti: sospendere processi per piccoli spacciatori Sembra incredibile, ma l'autore di una delle leggi più repressive in Europa sulle droghe chiede che le persone con problemi di tossicodipendenza non finiscano in carcere. Bene la possibilita' che i tossicodipendenti scontino l'ultimo anno di detenzione in comunita', ma servirebbe 'un po' piu' di coraggio' e prevedere la sospensione del processo e la non applicazione della recidiva ai piccoli spacciatori: cosi' il sottosegretario Carlo Giovanardi commenta all'ANSA gli emendamenti governativi al ddl Alfano sulle carceri. 'Con l'emendamento introdotto i tossicodipendenti possono, se lo vogliono, scontare l'ultimo anno di pena in una comunita' di recupero. Bastera' la certificazione di tossicodipendenza'. Soddisfatto, quindi? 'Si', era una delle nostre richieste. Certo se si avesse piu' coraggio si potrebbe arrivare anche a introdurre la sospensione del processo per i tossicodipendenti piccoli spacciatori, una misura che per esempio avrebbe evitato al povero Stefano Cucchi di morire. E poi, l'altra nostra richiesta resta quella di non applicare la ex Cirielli, cioe' la recidiva, ai tossicodipendenti che si macchiano di reati di lieve entita' '. D'altro canto, conclude Giovanardi, 'se i piccoli spacciatori potessero essere recuperati in comunita' invece che in carcere, le recidive sarebbero sicuramente piu' basse'. 12-05-2010 13:43 Storie di proibizionismo, centrale di spaccio in convento I carabinieri del Comando provinciale di Piacenza hanno sgominato una organizzazione internazionale dedita al narcotraffico di cocaina che utilizzava come base un convento a Milano. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati ingenti quantitativi di stupefacenti, ma soprattutto una raffineria di droga. Trentatre gli arresti effettuati dai carabinieri in dieci province: a finire in manette anche affiliati delle cosche calabresi 'Pelle/Vottari' e 'Coco/Trovato', originarie di San Luca (Rc), legati a due cartelli colombiani. Fondi Fao per lo sviluppo della pesca, illegalmente percepiti, sono serviti a realizzare una base di stoccaggio della cocaina in Ghana. I particolari saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terra' presso il Comando provinciale carabinieri di Piacenza di via Beverora 54 , alle ore 9,30. 12-05-2010 13:38 Tossicodipendenza, Obama investe su prevenzione e trattamento Riduzione nei prossimi cinque anni del 15 per cento del numero dei consumatori e delle morti in seguito all'assunzione di stupefacenti, grazie a un nuovo piano di investimento che punta a incrementare la prevenzione e il trattamento. E' l'obbiettivo del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama che ieri ha presentato i punti chiave della sua strategia per contrastare la diffusione della droga e le sue conseguenze sulla vita degli americani. 'Si tratta di una sfida complessa - ha detto Obama - che prevede assieme l'incremento della prevenzione di base, l'aumento delle politiche di trattamento, il rafforzamento dello sforzo repressivo e la collaborazione con i nostri partner internazionali. Solo facendo tutte queste cose insieme ridurremo il consumo della droga e i gravissimi danni che causa alle nostre comunita''. Secondo Gil Kerlikowske, responsabile del Dipartimento anti-droga della Casa Bianca, il piano di Obama rappresenta una 'svolta radicale rispetto al passato'. 'Per anni - protesta Kerlikowske - si e' cantato vittoria nella lotta contro gli stupefacenti, basandosi solo sul calo del numero di giovani che avevano provato marijuana. Ma non si teneva conto del grande aumento di vittime per overdose causati dall'abuso di nuove droghe o dal consumo improprio di medicine prescritte dal medico'. Il nuovo piano incoraggia i medici di famiglia a chiedere ai loro pazienti se hanno problemi di droga, in modo da anticipare ogni intervento possibile. Inoltre inserisce gli eventuali trattamenti tra le cure considerate di base. 12-05-2010 11:40 Divieto di fumo snobbato  Aumenta il numero di locali dove il divieto di fumo viene ignorato. In Olanda, nonostante la pronuncia della Corte suprema, che ha confermato la legittimità della legge che dal primo gennaio 2008 vieta la sigaretta nei caffè, cresce il numero di bar che permette di fumare, al ritmo del 5-10% al trimestre, mentre sono in calo i locali che espongono il cartello divieto di fumo, dati Intraval. 12-05-2010 09:48 Cannabis, studio: vaporizzatore riduce al minimo i danni all'apparato respiratorio Nel dibattito intorno alle politiche sulla cannabis si menzionano spesso le conseguenze negative sul sistema respiratorio causate dal metodo di assunzione della sostanza. Il vaporizzatore della cannabis, uno strumento che permette di inalare un vapore contenente i cannabinoidi senza fumo o altri irritanti respiratori, ha la potenzialità di ridurre al minimo i problemi respiratori. Lo scrivono i ricercatori dell'Università di Albany in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Drug Policy. Lo studio ha esaminato 20 consumatori assidui di cannabis (senza alcuna volontà di smettere) con almeno due sintomi respiratori. Per un mese i soggetti hanno assunto cannabis solo attraverso il vaporizzatore. Oltre a questionari, i soggetti sono stati sottoposti anche a spirometria (tra cui FEV1). I dati raccolti, spiegano gli scienziati, rivelano un significativo miglioramento della funzione respiratoria e suggeriscono la necessità di sperimentazioni cliniche random del vaporizzatore di cannabis. Il vaporizzatore, concludono gli autori, potrebbe divenire uno strumento per la somministrazione della cannabis terapeutica, oltre che di riduzione del danno nel caso di consumo ricreativo. 12-05-2010 09:46 Cocaina e cannabis nell'aria di città, studio shock Tutti noi, consapevolmente o meno, inaliamo sostanze stupefacenti. E' questo il risultato di uno studio dell'Institute for Environmental Assessment and Water Research (IDAEA-CSIC) di Barcellona, che ha riscontrato la presenza di cocaina, eroina, cannabinoidi e amfetamine nel particolato presente nelle aree urbane spagnole. La quantità di queste sostanze nell'aria è stata rilevata nei centri di valutazione della qualità dell'aria attraverso una nuova metodologia analitica specificamente creata. Il nuovo sistema di analisi permette di rilevare anche i campioni temporali del consumo di cocaina e cannabis. Gli studiosi spiegano comunque che la quantità di sostanze stupefacenti nell'aria non pone alcun rischio per la salute umana. Il metodo pero', vista la scarsità di dati sulla presenza di sostanze nell'aria a livello mondiale, potrebbe rivelarsi un valido strumento di analisi dell'abuso di droghe nelle città. E' infatti possibile rilevare cambiamenti delle abitudini dei consumatori, individuare le aree urbane dove c'e' maggior consumo e spaccio di droghe, e la presenza di nuove droghe. 11-05-2010 19:59 Tossicodipendenti e carcere. Le proposte del Governo... Bene la possibilita' che i tossicodipendenti scontino l'ultimo anno di detenzione in comunita', ma servirebbe 'un po' piu' di coraggio' e prevedere la sospensione del processo e la non applicazione della recidiva ai piccoli spacciatori: cosi' il sottosegretario Carlo Giovanardi commenta all'ANSA gli emendamenti governativi al ddl Alfano sulle carceri. 'Con l'emendamento introdotto oggi - spiega il titolare delle politiche antidroga - i tossicodipendenti possono, se lo vogliono, scontare l'ultimo anno di pena in una comunita' di recupero. Bastera' la certificazione di tossicodipendenza'. Soddisfatto, quindi? 'Si', era una delle nostre richieste. Certo - aggiunge poi - se si avesse piu' coraggio si potrebbe arrivare anche a introdurre la sospensione del processo per i tossicodipendenti piccoli spacciatori, una misura che per esempio avrebbe evitato al povero Stefano Cucchi di morire. E poi, l'altra nostra richiesta resta quella di non applicare la ex Cirielli, cioe' la recidiva, ai tossicodipendenti che si macchiano di reati di lieve entita' '. D'altro canto, conclude Giovanardi, 'se i piccoli spacciatori potessero essere recuperati in comunita' invece che in carcere, le recidive sarebbero sicuramente piu' basse'. "Il disegno di legge Alfano sulla detenzione domiciliare per scontare l'ultimo anno di pena era una schifezza, ora dopo gli emendamenti è una provocazione": e' il duro commento di Franco Corleone, garante per i detenuti di Firenze e segretario dell'associazione Forum Droghe. "La proposta di Alfano - dice Corleone - si è rivelata una mistificazione, resa evidente dalla protervia demagogica di Maroni. Anche l'opposizione non è innocente, distinta tra la latitanza, l'inconsistenza e il giustizialismo". "Come Cartello delle associazioni che si occupano del carcere e delle droghe abbiamo proposto al sottosegretario Giovanardi e al Parlamento una proposta seria e praticabile per far uscire subito dalle galere migliaia di tossicodipendenti ingiustamente detenuti e di rilanciare le misure alternative. Era un'occasione per trasformare la proposta Alfano in una riforma sotto il segno dell'umanità e della giustizia. La risposta è un nulla disarmante: assistiamo a una penosa farsa". "Consigliamo a questo ceto politico scadente, per carità di patria, di lasciar perdere. Il tempo del dies irae si avvicina", conclude Corleone.  11-05-2010 19:56 Carceri e sovraffollamento. Decide il giudice se ultimo anno ai domiciliari Maglie piu' strette per la concessione della detenzione domiciliare ai detenuti che devono scontare gli ultimi dodici mesi di pena. Dal disegno di legge svuota-carceri e' stato eliminato l'automatismo che avrebbe portato a far uscire dal carcere la gran parte dei detenuti arrivati all'ultimo anno di pena. Tra le cause che rendono impossibile accedere al beneficio, prevede infatti l'emendamento, c'e' 'la concreta possibilita' che il condannato possa darsi alla fuga' e la presenza di 'motivate ragioni per ritenere che il condannato possa commettere altri delitti'. La concessione della detenzione domiciliare viene decisa dal magistrato di sorveglianza che dovra' decidere sulla base di una relazione sulla condotta del detenuto presentata dal'istituto penitenziario. Nella valutazione entrera' in gioco anche l'idoneita' del domicilio dell'imputato. Per i tossicodipendenti che seguono un programma di recupero l'ultimo anno di pena potra' essere passato anche presso una comunita'. Esclusa la possibilita' di far scontare nei Cie l'ultimo anno di pena agli immigrati. Esclusi dal beneficio i condannati per reati piu' gravi come terrorismo, criminalita' organizzata, prostituzione minorile, violenza sessuale, omicidio e per i detenuti sottoposti al 41bis. Se una volta tornato a casa, il detenuto si allontana dal domicilio, si torna in carcere con un aumento di pena che, nei casi piu' gravi, puo' arrivare a tre anni. Dal disegno di legge e' stato invece esclusa tutta la parte che introduceva la 'messa alla prova', cioe' la scelta dei lavori di pubblica utilita' agli imputati di reati minori. 11-05-2010 16:19 Proibizionismo, 81enne con Alzheimer indagato per traffico internazionale di droga Senza esitazione ha accettato un pacco a lui indirizzato, cosi' come gli era stato chiesto dalla sua ex badante sudamericana. Al suo interno, nascosti tra sciarpe e cappelli di lana, c'erano due chilogrammi di cocaina purissima. Cosí un anziano, gravemente malato di Alzheimer, risulta indagato per spaccio internazionale di stupefacenti. La droga era stata 'intercettata' all'aeroporto di Malpensa, proveniente dal Venezuela. La 'consegna controllata' nell'abitazione dell'uomo e' stata effettuata dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Roma. Per bocca del suo legale, Gianluca Arrighi, l'anziano, un ex dirigente di una societa' petrolifera, si dichiara 'totalmente estraneo e non a conoscenza del contenuto del plico. Abbiamo presentato una denuncia per calunnia. L'uomo e' ancora formalmente indagato, ma il suo stato mentale non gli consente neppure di rendersi bene conto dell'accaduto'. Per il legale 'l'iscrizione nel registro degli indagati, seppur poteva costituire un atto dovuto all'inizio delle investigazioni, è oggi priva di ogni fondamento. E' evidente come l'anziano pensionato sia stato ingannato e raggirato da chi si è ignobilmente approfittato delle sue patologiche condizoni di salute. Sono certo che verranno adottati al piú presto gli opportuni provvedimenti cautelari nei confronti dei responsabili'. 11-05-2010 16:14 Guerra alla droga, Governo chiede legge d'emergenza per due anni Il primo ministro egiziano Ahmed Nazif ha chiesto al Parlamento di estendere lo stato di emergenza di due anni e di restringerlo agli atti di terrorismo e di traffico di droga. Lo riferisce il ministro di Gabinetto Mufid Shehab. La legge d'emergenza in vigore in Egitto dal 1981 da' alla polizia estesi diritti di arresto, consente di sospendere i diritti costituzionali e tiene a freno attivita' politiche non governative. Tribunali speciali previsti dalla legge negano il diritto di appello. Lo stato d'emergenza è stato imposto in Egitto dopo l'omicidio del presidente Anwar Sadat ed è stato ripetutamente rinnovato nonostante le proteste di gruppi locali e internazionali per i diritti umani, oltre che dell'opposizione al governo. L'attuale legge d'emergenza scadrà il prossimo 31 maggio. Il Parlamento dovrebbe votarne l'estensione della legge dal primo giugno al 31 maggio 2012, come riferisce Shehab. Ma, precisa, sara' applicata solo 'per reati legati al terrorismo e al traffico di narcotici'. Le autorità egiziane hanno usato lo stato d'emergenza per zittire gli oppositori politici, compresi i Fratelli Musulmani, i cui membri siedono in Parlamento come indipendenti. La Fratellanza, infatti, è bandita, ma tollerata dal Cairo. 11-05-2010 12:35 Tossicodipendenza, in Calabria comunità in crisi scrivono alla Regione Un intervento della Regione nel campo della lotta alle dipendenze e' stato chiesto, in una lettera aperta al presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, e all'assessore alle Politiche sociali, Francesco Stillitano, dal responsabile di Legacoop Sociali, Quirino Ledda, che ha sottoposto loro le proposte della Legacoop Sociali. 'La Regione e' vincolata ad un piano di rientro. L'impostazione data e' quella di trattare il privato sociale come un qualsiasi privato che si muove nel settore della sanita'. Gli ultimi contratti proposti al privato sociale fanno intuire un taglio del 50% di posti letto nella Regione. Infine l'investimento economico finalizzato alle dipendenze della Regione e' il piu' basso della nazione (la media nazionale e' dello 0,96 mentre quello della Calabria e' dello 0,47). Se questa impostazione persiste, sicuramente le comunita' terapeutiche saranno avviate verso la completa chiusura'. 'Tutti questi fattori hanno impedito qualsiasi forma di programmazione e di intervento sulle politiche finalizzate alla promozione, prevenzione e recupero nel campo delle dipendenze. Evidenziamo che tutta questa fase non ha mai visto, nella contrattazione, il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Le dipendenze (alcool e droghe) nella regione hanno visto hanno visto abbassare l'eta' media di consumo, con particolare riferimento ai cannabinoidi. La sostanza dominante rimane l'eroina, in controtendenza con il dato nazionale, ma la percentuale di consumatori di cocaina e' in rilevamento aumento. Preoccupa l'uso e l'abuso di cannabionodi da parte di adolescenti e pre-adolescenti, non per il consumo stesso ma per il fatto che vista la mancanza di controllo, il fumo viene spesso tagliato con sostanze che portano alla dipendenza. Tutto il mercato delle droghe e' dominato dalla criminalita' organizza la drangheta'. 'Le strutture accreditate definitamente in Calabria - afferma Ledda - sono 23 (tre sono di Legacoop), mentre 4 sono provvisoriamente accreditate. Delle 27 strutture presenti solo 4 sono cooperative mentre le altre sono associazioni. Il sistema attuale di riconoscimento delle comunita' terapeutiche vede solo due tipologie di intervento. Quella terapeutica riabilitativa e quella pedagogica. Questa impostazione risulta eccessivamente riduttiva vista la complessita' del fenomeno. I posti residenziali sono 468 mentre quelli semiresidenziali sono 113. Il totale degli utenti assistiti dai Ser.T (Servizio Tossicodipendenze) nel 2008 sono 3.505 di cui il 6,32% per problemi legati alla cannabis, l'84,97% per eroina ed il 7,13% per cocaina. Questi dati non prendono in considerazione il sommerso che difficilmente le strutture pubbliche riescono ad agganciare. In particolare rimane fuori la popolazione femminile, i giovani che si approcciano da poco al consumo di sostanze ed i consumatori di alcool'. 'La discussione sulle dipendenze e' complessa, pero' si possono individuare alcuni punti da cui partire, quali: il rilancio del principio di sussidiarieta' inteso come verticale ed orizzontale che non si limita a permeare il rapporto pubblico-privato sociale ma che deve rappresentare anche lo strumento principale che regola il rapporto relazionale tra organismi pubblici di settore e livello ed anche tra organizzazioni del privato sociale di diversa ispirazione e mission; l'inserimento delle tematiche della prevenzione e dell'inserimento lavorativo nei Piani Di Zona; la diversificazione della proposta alle richieste di aiuto; riconoscimento della funzione pubblica del privato sociale; integrazione delle politiche socio-sanitarie, che portino al potenziamento delle azioni nel territorio; rilancio delle politiche di promozione e prevenzione che preveda il superamento di progetti di breve durata; valorizzazione delle azioni definite come allerta precoce che veda interventi di promozione e prevenzione all'uso ed abuso di sostanze stupefacenti gia' dall'asilo'. 'Preme chiarire che tali azioni non prevedono la discussione sulle sostanze stupefacenti, ma prevedono l'accompagnamento e il potenziamento degli strumenti che portano alla soluzione dei problemi. Gli attori coinvolti parleranno di relazioni, di ansia di prestazione, di amori, di famiglia tutte tematiche che se subiti in maniera passiva e/o deviata posso portare a comportamenti deviati e devianti'. 'Inoltre serve il riconoscimento delle figure che da anni lavorano nel settore e la promozione di una formazione continua e la regolarita' nel pagamento delle rette e dei progetti finanziati'. Infine, conclude Ledda, serve 'un investimento piu' congruo da parte di tutti gli enti, nel settore delle dipendenze e del sociale, che ci porti almeno in linea con la media nazionale'. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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