====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-19.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-19.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 04-05-2010 al 10-05-2010 2010-19 (Anno X) ARTICOLI - Million Marijuana March, uno sguardo radicale http://droghe.aduc.it/articolo/million+marijuana+march+sguardo+radicale_17504.php - In carcere per vendita legale di semi di cannabis, solidarietà ai ragazzi di Semitalia http://droghe.aduc.it/articolo/carcere+vendita+legale+semi+cannabis+solidarieta+ai_17495.php - In carcere per vendita legale di semi. A quando l'arresto di fratello Sole e sorella Luna? Le contraddizioni delle leggi proibizioniste. http://droghe.aduc.it/articolo/carcere+vendita+legale+semi+quando+arresto+fratello_17494.php - Marijuana, in un video l'ordinaria follia del proibizionismo http://droghe.aduc.it/articolo/marijuana+video+ordinaria+follia+proibizionismo_17484.php - Sicurezza stradale. Le inutili misure contro la droga: un manifesto proibizionista http://droghe.aduc.it/articolo/sicurezza+stradale+inutili+misure+contro+droga_17481.php - Elezioni Gb. I Liberal Democrats chiedono la legalizzazione della cannabis http://droghe.aduc.it/articolo/elezioni+gb+liberal+democrats+chiedono_17475.php - Proibizionismo. Studio: la repressione aumenta la violenza e arricchisce i criminali http://droghe.aduc.it/articolo/proibizionismo+studio+repressione+aumenta+violenza_17471.php COMUNICATI - Cannabis potrebbe essere il miglior farmaco per i malati di Sla. Appello al ministro della Salute http://droghe.aduc.it/comunicato/cannabis+potrebbe+essere+miglior+farmaco+malati+sla_17486.php NOTIZIE - Droghe. Spacciatori in corteo: fateci lavorare http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+spacciatori+corteo+fateci+lavorare_117790.php - Fra i giovani va ora di moda il narghile' http://droghe.aduc.it/notizia/giovani+va+ora+moda+narghile_117789.php - Cannabis terapeutica, Asl la consegna gratuitamente a paziente affetto da sclerosi multipla http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+asl+consegna+gratuitamente_117787.php - Cannabis, migliaia di persone in marcia per chiedere la fine del proibizionismo http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+migliaia+persone+marcia+chiedere+fine_117778.php - Morte Cucchi, il padre: non ci rassegniamo, vogliamo la verità http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+padre+non+ci+rassegniamo+vogliamo_117776.php - Storie di proibizionismo, a Reggio Calabria la droga si compra in Comune http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+reggio+calabria+droga+si_117774.php - Cannabis terapeutica, associazioni: Regione Puglia disponibile a rettificare delibera http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+associazioni+regione+puglia_117771.php - Droga. La parola 'tossicodipendente' incentiva atteggiamenti stigmatizzanti, studio http://droghe.aduc.it/notizia/droga+parola+tossicodipendente+incentiva_117766.php - Droga. Giovanardi a Cirielli: no a carcere per tossicodipendenti 'recidivi' http://droghe.aduc.it/notizia/droga+giovanardi+cirielli+no+carcere_117759.php - Cannabis blocca il tumore delle vie biliari, sperimentazione http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+blocca+tumore+vie+biliari+sperimentazione_117757.php - Narcotraffico Africa. Ue sia piu' attiva: appello Francia/Portogallo http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+africa+ue+sia+piu+attiva+appello_117756.php - Cannabis. In carcere a Firenze per vendita legale di semi, il PD della Toscana batte un colpo http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+carcere+firenze+vendita+legale+semi+pd_117747.php - Tossicodipendenza. Sardegna, otto milioni di euro per il reinserimento lavorativo http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+sardegna+otto+milioni+euro_117743.php - Stupefacenti, Governo minaccia arresto rettore università: troppa droga sul campus http://droghe.aduc.it/notizia/stupefacenti+governo+minaccia+arresto+rettore_117731.php - Tossicodipendenza. Parte la marcia di solidarieta' http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+parte+marcia+solidarieta_117728.php - Droghe. Rapporto ministero Interno: reati +13,4% http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+rapporto+ministero+interno+reati+13_117727.php - Codice della strada, Senato approva ddl. Le novità http://droghe.aduc.it/notizia/codice+della+strada+senato+approva+ddl+novita_117725.php - Alcool, bere in gravidanza aumenta rischio leucemia mieloide nei figli http://droghe.aduc.it/notizia/alcool+bere+gravidanza+aumenta+rischio+leucemia_117724.php - Cassazione: no al ricongiungimento familiare per i condannati per droga http://droghe.aduc.it/notizia/cassazione+no+al+ricongiungimento+familiare_117723.php - Giovanardi: via i tossicodipendenti dalle carceri http://droghe.aduc.it/notizia/giovanardi+via+tossicodipendenti+dalle+carceri_117722.php - Cannabis, studio: potrebbe essere il migliore farmaco contro la Sla http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+studio+potrebbe+essere+migliore+farmaco_117717.php - Morte Cucchi. Ordine Medici mette sotto tutela il processo ai suoi iscritti http://droghe.aduc.it/notizia/morte+cucchi+ordine+medici+mette+sotto+tutela_117711.php - Droghe, Corte Suprema: vietato somministrarle ai sospettati per ottenere informazioni http://droghe.aduc.it/notizia/droghe+corte+suprema+vietato+somministrarle+ai_117708.php - Divieto di fumo sulle spiagge californiane: Schwarzenegger blocca la legge http://droghe.aduc.it/notizia/divieto+fumo+sulle+spiagge+californiane_117695.php - Cannabis terapeutica, Washington DC dice sì alla legalizzazione http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+washington+dc+dice+si+alla_117691.php - Storie di proibizionismo, bimba alla materna con 83 dosi di crack nello zainetto http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+bimba+alla+materna+83+dosi_117689.php - Million marijuana march, 8 maggio appuntamento a Roma http://droghe.aduc.it/notizia/million+marijuana+march+maggio+appuntamento+roma_117683.php - Droga, poliziotto arrestato per spaccio a Bologna http://droghe.aduc.it/notizia/droga+poliziotto+arrestato+spaccio+bologna_117676.php - Cannabis. Corte Ue decidera' se Olanda può vietare vendita a stranieri http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+corte+ue+decidera+se+olanda+puo+vietare_117671.php - Zar antidroga: no a legalizzazione marijuana ... ma Obama lo snobba http://droghe.aduc.it/notizia/zar+antidroga+no+legalizzazione+marijuana+ma+obama_117670.php - Eroina, il Nida: trattamento con buprenorfina e naxalone anche per i giovani http://droghe.aduc.it/notizia/eroina+nida+trattamento+buprenorfina+naxalone+anche_117665.php - In tempi di crisi esplode il consumo di Valium http://droghe.aduc.it/notizia/tempi+crisi+esplode+consumo+valium_117659.php - Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera, 72mo posto http://droghe.aduc.it/notizia/liberta+stampa+rapporto+mondiale+rsf+italia+solo_117658.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 10/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 3.579 droghe pesanti (kg) 2.934 dosi droghe sintetiche 462.906 piante di cannabis 516.450 flaconi di metadone 11.355 vittime morti 32 arresti 3.293 giorni di reclusione 2.663 riepilogo settimanale   04/05/2010- 10/05/2010 sequestri droghe leggere (kg) 210 droghe pesanti (kg) 150 dosi droghe sintetiche 50.000 piante di cannabis 140.000 vittime arresti 210 giorni di reclusione 130 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 10-05-2010 10:42 Million Marijuana March, uno sguardo radicale Si è svolta sabato scorso la Million Marijuana March, una “iniziativa mondiale lanciata nel 1999 dal sito statunitense Cures Not Wars. Sbarcò nel nostro paese il 5 maggio 2001 con la campagna di autodenuncia di massa "Signor giudice ho piantato un seme" che raccolse circa 1100 autodenunce tra Palermo, Milano e Roma dove il 05-05-01 furono consegnate 645 autodenunce assieme ad alcune piantine di cannabis alla caserma dei carabinieri di piazza Venezia da una delegazione di nove persone al termine di una street antiprò partita da piazza della Repubblica e aperta da una delegazione di indiani Lakota”.  Da allora ogni anno il primo fine settimana di maggio l'Italia partecipa con Roma all'iniziativa mondiale che, partita dalle poche decine di città del 1999, coinvolge ormai più di 300 città su tre punti rivendicativi da sempre uguali in tutto il mondo: 1) fine delle persecuzioni per i consumatori. 2) diritto all'uso terapeutico della Cannabis per i Pazienti 3) diritto a coltivare liberamente una pianta che è parte del patrimonio botanico del Pianeta” (dal sito http://www.millionmarijuanamarch.info ) Dopo aver letto i tre “punti rivendicativi” o obiettivi, come segretaria dell’ Associazione Radicale Antiproibizionisti, li ho condivisi; anche l’affermazione “la coltivazione della cannabis è un diritto naturale”, mi trova concorde. L’anno scorso avevo partecipato da privata cittadina, seppure con la spilla della Lista Pannella Bonino. Quest’anno ho aderito ufficialmente, il che ha preoccupato un po’ il Signor Mefisto, spero non si offenda se lo chiamo signore, organizzatore storico della MMM in Italia, che mi ha telefonato avvertendomi che non erano ammesse insegne di partito. In effetti già avevo visto sul sito il deciso cambio dell’ organizzazione, “non saranno ammesse bandiere e striscioni di partito, di nessun partito, nè saranno ammessi camion non preautorizzati con musica diversa dal REGGAE”. Una presa di posizione piuttosto netta che si rendeva necessaria per poter gestire il marasma esplosivo che derivava dalla mescolanza della cultura della canapa con quella dei rave; non che non si vedessero più giovani ridotti con la bava alla bocca, chè alcool e skunk olandese sono più che sufficienti a ridurre un giovane metropolitano all’ ombra di se stesso, ma la manifestazione ha avuto una allure e una atmosfera più mite, più distratta, più pacifica anche nell’atteggiamento verso le forze dell’ordine che invece l’altro anno avevano ricevuto una bella dose di insulti lanciati anche dagli organizzatori. Gli unici a rivolgersi ai poliziotti sono stati due reduci degli anni ’70, con lunghi capelli bianchi, maglietta Canapisa, che hanno sventolato loro a mezzo metro dal viso un volantino con le immagini di Cucchi, Aldovrandi, Bianzino, Eliantonio, e ne dimentichiamo sempre tanti. Da uno dei due carri presenti sono stati invece lanciati slogan contro la libertà di manifestare dei cosiddetti “fascisti di merda”, una categoria che esiste ormai solo nei sogni inquieti dei vecchi comunisti e ahimé dei loro figli; d’ altra parte è vero che le leggi proibizioniste sono spesso ascrivibili alla destra, e pure le uccisioni in carcere, ma anche la sinistra ha fatto il suo sporco lavoro in questo senso, se non altro con l’ignavia quando non peggio. Per esempio negando a centinaia di migliaia di giovani interessati ai temi dell’antiproibizionismo una informazione completa che comprendesse le battaglie radicali, dalla disobbedienza civile di Marco Pannella del 1975, a quelle più recenti di Rita Bernardini, battaglie parlamentari, referendarie, nonviolente. La felice assenza dei carri tekno, che l’ anno passato rendevano impossibile la comunicazione, ha fatto però emergere la mancanza di un qualunque tipo di informazione sia politica che divulgativa e scientifica; l’informazione corretta è l’arma nonviolenta che l’antiproibizionismo oppone alle armi coercitive del sistema giudiziario e penale. Per depenalizzare, e legalizzare, è necessaria l’informazione, che incoraggia usi e costumi responsabili e autonomi; così come la legge che legalizzò in Italia l’aborto era accompagnata da norme mai realizzate, in tema di informazione biologica, sessuale e riproduttiva. Nel metodo radicale di lavoro su obiettivi comuni anche con forze diverse, sono molti i contatti che durante la MMM l’ @.r.a. e i compagni di Radicaliroma hanno coltivato, è il caso di dire! : l’organizzazione della marcia, i Pazienti Impazienti, la coalizione Legalizziamolacanapa.org, i Giovani Antiproibizionisti, e altri. Oggi che segnali da tutto il mondo danno come imminente un cambio deciso nelle politiche sulle droghe, dal Portogallo dove una sperimentazione di depenalizzazione del consumo avvenuta nel 2001 sta dando risultati statistici di grande rilievo, come l’abbattimento dei numeri dei sieropositivi e delle morti per droga, oltre che dei consumatori, alla zona di confine USA – Messico, straziata dalla violenza, dalla criminalità e corruzione politica derivate dalle politiche proibizioniste, in Italia, dove abbiamo una delle legislazioni peggiori rispetto a molti altri paesi “occidentali”, è necessario insistere con sempre maggior forza, tutte le forze antiproibizioniste insieme, perché si apra uno spiraglio di civiltà e di intelligenza. Claudia Sterzi, Segretaria dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti 08-05-2010 10:16 In carcere per vendita legale di semi di cannabis, solidarietà ai ragazzi di Semitalia Il 28 aprile 2010 i due titolari della ditta Semitalia sono stati arrestati per la vendita di semi di cannabis (o più precisamente per istigazione, proselitismo, induzione al reato, il tutto collegato comunque alla vendita di semi di cannabis). Attività perfettamente legale secondo le leggi vigenti nel nostro Paese che riportiamo a fine articolo. Tutt’oggi queste persone si trovano in carcere (a Sollicciano, Firenze). E’ in corso una richiesta di scarcerazione al Tribunale della libertà di Trento (da cui è partita l’indagine che ha portato all’arresto dei due). L’arresto di queste persone è un fatto gravissimo, un’ingiustizia inaccettabile. Si tratta di onesti commercianti, che svolgono con passione e impegno un’attività che, ripetiamo, in Italia è assolutamente legale. Uno di loro è addirittura vicepresidente del consiglio comunale di Vicchio (Firenze), quindi impegnato anche nell’amministrazione pubblica. Sono persone che hanno scelto di lavorare in un settore particolare e alternativo, ma non per questo illegale. Sono persone che pagano regolarmente le tasse, seguite da regolari commercialisti e forniti di tutte le autorizzazioni necessarie a fare del commercio in Italia. Vogliamo continuare a credere e a fidarci della Giustizia e dei Giudici italiani, ci uniamo quindi all’appello di scarcerazione lanciato in questi giorni da più parti. Massima solidarietà quindi ai ragazzi di Semitalia. Questo è il nostro messaggio per fargli capire che ci siamo e che da qui noi non ci muoviamo. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, a testa alta. L’invito è quello di diffondere questo comunicato su siti, blog, forum, ecc, per condividere con noi la solidarietà espressa e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo episodio. Riportiamo di seguito le leggi relative al commercio di semi di cannabis in Italia (alcune parti estrapolate da precedenti sentenze) e vi chiediamo intanto di divulgare questo articolo per dimostrare come sia del tutto INCREDIBILE essere arrestati per un fatto del genere: I semi di cannabis sono esclusi dalla nozione legale di Cannabis, ciò significa che essi non sono da considerarsi sostanza stupefacente (L. 412 del 1974, art. 1, comma 1, lett. B; Convenzione unica sugli stupefacenti di New York del 1961 e tabella II del decreto ministeriale 27/7/1992). In Italia la coltivazione di Cannabis è vietata (artt. 28 e 73 del DPR 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art. 17 DPR 309/90). Pertanto tali semi potranno essere utilizzati esclusivamente per fini collezionistici e per la preservazione genetica. Questi semi sono commercializzati con la riserva che essi non siano usati da terze parti in conflitto con la legge. Chi commercializza tali prodotti si solleva da ogni e qualsiasi responsabilità derivante dall’uso improprio di tali prodotti. La commercializzazione di semi di cannabis, anche in presenza della commercializzazione di altri elementi o strumenti per la coltivazione in genere (e non necessariamente specificamente per la cannabis) non configura il reato di “istigazione al consumo di sostanze stupefacenti”. Matteo 'Ecko', Amministratore del portale www.enjoint.com e Direttore editoriale della rivista Dolce Vita 07-05-2010 17:35 In carcere per vendita legale di semi. A quando l'arresto di fratello Sole e sorella Luna? Le contraddizioni delle leggi proibizioniste. Le contraddizioni delle leggi proibizioniste portano persone in carcere senza che abbiano commesso reati. E' questo il caso Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, cittadini di Vicchio del Mugello (il primo e' anche vicepresidente Pd del Consiglio comunale), arrestati la scorsa settimana per la vendita su Internet di semi di marijuana e detenuti nel carcere fiorentino di Sollicciano. La loro “colpa” e' quella di avere messo in piedi un commercio legale di semi ma che in regime proibizionista viene incriminato attraverso un reato d'opinione, istigazione a commettere un reato, quello di coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Una vicenda inquietante. Contro il principio della responsabilita' individuale. Se infatti da quei semi venduti legalmente fossero state fatte coltivazioni illegali, la responsabilita' delle coltivazione non puo' esser fatta ricadere su chi ha venduto i semi legalmente. A meno che non si voglia perseguire penalmente anche il sole, la terra e l'acqua che avrebbero altrettante “colpe” per aver fatto crescere le piante! Tutto questo inserito in un contesto in cui le carceri esplodono e rischiano il collasso, la meta' dei detenuti e' in attesa di giudizio con un manifesto abuso della carcerazione preventiva, detenuti per lo piu' per reati legati alla tossicodipendenza dei quali la maggior parte dovrebbero essere in comunita' o comunque a seguire percorsi alternativi al carcere. Mentre il provvedimento proposto dal Ministro alla Giustizia Angiolino Alfano della messa in prova e degli arresti domiciliari per l'ultimo anno da scontare, che dovrebbe essere ordinaria amministrazione, non riesce a decollare per i veti incrociati di chi sulla sicurezza fa propaganda politica. Qui notizie e commenti: 1 2 Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd 06-05-2010 10:47 Marijuana, in un video l'ordinaria follia del proibizionismo Il proibizionismo, si sa, uccide più delle droghe proibite. Decine di migliaia di morti prevenibili per overdose, molte delle quali in carcere, organizzazioni criminali sempre più ricche e violente grazie al mercato nero, interi Paesi democratici che rischiano il collasso, miliardi e miliardi spesi per una guerra persa, fallita, controproducente, violenta. Di fronte a questo, la morte di due cagnolini sembra poca cosa. Ma il video che segue fa comunque rabbrividire. La vita di una famiglia viene stravolta da un raid delle forze speciali della polizia Usa che, davanti a un bambino piccolo e ad una madre terrorizzata, sfondano la porta, sparano ai cani della famiglia e arrestano il padre. L'accusa? Il possesso di un sacchettino  di marijuana. Ironicamente, entrambi i genitori sono stati anche incriminati per aver messo in pericolo la vita del figlio -fortunatamente sono arrivate le forze speciali a salvarlo! L'uomo arrestato, che nel video grida disperato "avete ucciso i miei cani", è solo uno degli 800.000 adulti arrestati ogni anno negli Stati Uniti per il solo crimine del possesso di cannabis. Un classico esempio di come la guerra alla droga, più della droga stessa, sia la fonte principale della violenza legata agli stupefacenti. Qui il video. redazione 05-05-2010 14:44 Sicurezza stradale. Le inutili misure contro la droga: un manifesto proibizionista E' dal luglio 2008 che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, come responsabile del dipartimento antidroga, vuole introdurre un test antidroga e alcol per ottenere la patente o il patentino. La sperimentazione che aveva preannunciato non era mai partita, perche' come avevamo denunciato con una interrogazione, considerate le leggi in vigore, non poteva farlo. Oggi il testo in discussione al Senato sulle disposizioni in materia di sicurezza stradale (ddl 1720) introduce all'art. 42 l'obbligo di una "certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici le cui modalità sono individuate con decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri". Una misura discriminatoria per i giovani che devono ancora prendere la patente rispetto a chi l'ha gia' e per di piu' inutile, visto che si suppone che prima di sottoporsi ad un test la persona si presentera' "pulita", il che tuttavia non e' garanzia che poi sara' altrettanto "pulita" quando si mettera' alla guida. La misura e' inoltre discriminatoria anche per le sostanze e non per gli effetti, distinguendo abuso e uso. Se alla parola abuso potrebbe corrispondere la condizione di alcolizzato e tossicodipendente, alla parola uso, riferita alle sole sostanze stupefacenti e psicotrope, corrisponde la condizione di consumatore occasionale. Percio' chi beve occasionalmente potra' ottenere la patente, ma non sara' cosi' per chi sempre occasionalmente usa cannabis. A cosa serve questa differenziazione? Non certo a rendere piu' sicure le strade italiane, che solo dai controlli su strade trarrebbero giovamento e su questo l'Italia continua a mantenere il suo primato negativo. Insomma, una norma inutile, manifesto proibizionista contro la droga. Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd 05-05-2010 06:48 Elezioni Gb. I Liberal Democrats chiedono la legalizzazione della cannabis Il partito dei Liberal Democrats, che secondo tutti i sondaggi ha raggiunto livelli di popolarità impensabili fino a qualche anno fa, vuole depenalizzare il possesso di cannabis e legalizzare la vendita controllata sul modello olandese. Alcuni documenti interni del partito, di cui da' conto il quotidiano Daily Mail, mostrano che i Liberal Democrats vorrebbero anche la legalizzazione della coltivazione della cannabis per uso personale. L'orientamento politico sulla cannabis giunge dopo un voto della dirigenza del partito per permettere anche in Gran Bretagna la creazione di coffeeshop. Secondo quanto riporta il quotidiano, per i liberali democratici "i gestori dei coffeeshop dovrebbero poter permettere ai clienti di fumare la sostanza al di fuori del locale o di acquistare brownies alla marijuana e cannabis in forma vaporizzata". I Liberal Democrats, da sempre schiacciati dal bipartitismo Labour-Tories, potrebbero diventare l'ago della bilancia in queste elezioni. Non solo potrebbero acquisire 80 seggi parlamentari, ma se i Tories non ottenessero la maggioranza assoluta, potrebbero diventare anche decisivi per la formazione del prossimo Governo. Secondo la Bbc, il Liberal Democrats è il primo partito britannico a schierarsi per la legalizzazione e a impegnarsi a porre fine alla persecuzione dei consumatori di cannabis. Il leader Nick Clegg, da qualche settimana diventato una star politica dopo il primo dibattito televisivo all'americana fra i candidati premier, aveva già chiesto la depenalizzazione parziale della cannabis nel 2002 quale misura per concentrare ogni sforzo non sui consumatori, ma sui grandi narcotrafficanti. All'epoca europarlamentare, Clegg aveva proposto di "rendere più efficiente la lotta al crimine organizzato e al traffico di narcotici e sostanze psicotrope, attraverso la creazione di un sistema di controllo legale e regolamentazione della produzione, vendita e consumo di sostanze attualmente proibite". Nel 2007, aveva criticato ferocemente il sistema della classificazione delle droghe: "Abbiamo bisogno di una revisione totale del sistema in modo che la classificazione sia basata sui fatti piuttosto che sull'umore di qualche tabloid o ministro". E alla vigilia del voto del 6 maggio, visto anche che l'argomento legalizzazione è stato abbastanza ignorato dai media, il Liberal Democrats hanno voluto prendere una posizione chiara e comune. Rispondendo alle domande di giornalisti e blogger, i vertici del partito scrivono sul proprio sito: "L'approccio repressivo ai consumatori di droghe che seguiamo da decenni non ha funzionato. Il consumo cresce più che mai e le nostre prigioni sono stracolme di tossicodipendenti. E' ora di porre fine alla criminalizzazione dei consumatori e di concentrarsi sulle terapie mediche necessarie. I Liberal Democrats baseranno le proprie politiche sulle droghe sull'evidenza scientifica. Questo significa una revisione delle sanzioni penali eccessive e controproducenti e la promozione di una politica efficace per ridurre la dipendenza e le sue conseguenze avverse. Romperemo anche il legame fra la cannabis e il crimine organizzato, permettendo alle forze dell'ordine di svolgere compiti più importanti". Sempre sul sito ufficiale del partito sono ora leggibili tutte le proposte in materia di stupefacenti.     Pietro Yates Moretti 04-05-2010 13:09 Proibizionismo. Studio: la repressione aumenta la violenza e arricchisce i criminali L'aumento esponenziale di sparatorie, decapitazioni e rapimenti che ha accompagnato la guerra alla droga del Governo messicano era scientificamente prevedibile. Bastava aver riletto la copiosa letteratura scientifica sull'argomento. Lo rivela uno studio dell'International Centre for Science in Drug Policy, gruppo no profit di scienziati canadesi e britannici che ha esaminato oltre 300 studi internazionali sull'argomento pubblicati negli ultimi 20 anni. Ogni volta che una comunità tenta di aumentare il livello di repressione dei reati legati agli stupefacenti, si produce un aumento dei profitti delle organizzazioni criminali che operano sul mercato nero. A sua volta, questo provoca un aumento vertiginoso della violenza fra gang e cartelli rivali per il controllo del sempre più lucrativo mercato delle droghe. E ogni volta che un boss del narcotraffico viene catturato o ucciso, spiegano gli studiosi, i sostituiti tendono ad essere più brutali e meno sofisticati del precedente. Insomma, un circolo vizioso di violenza di cui fanno le spese milioni di cittadini innocenti. Lo studio punta il dito soprattutto sulla spesa per l'apparato repressivo degli Stati. Nella guerra alla droga, infatti, è il sistema giudiziario-repressivo (forze dell'ordine, carceri, tribunali) che riceve la stragrande maggioranza dei fondi pubblici, invece del sistema sanitario e quello educativo. I ricercatori offrono anche un interessante parallelo fra la guerra messicana alla droga, che ha prodotto quasi 20mila morti in pochi anni, e il proibizionismo statunitense all'alcool negli anni 1920. Queste esperienze non sono solo accomunate dal proibizionismo, ma anche dal tasso di incremento delle violenza e di arricchimento delle grandi organizzazioni criminali. Qui il rapporto in inglese e in spagnolo.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- COMUNICATI 06-05-2010 14:07 Cannabis potrebbe essere il miglior farmaco per i malati di Sla. Appello al ministro della Salute  Il proibizionismo sulla cannabis, con i suoi pesanti effetti sulla libertà di ricerca scientifica, potrebbe privare i malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla) della più efficace delle terapie. La cannabis potrebbe infatti rivelarsi il migliore farmaco contro questa terribile malattia degenerativa. Lo rivelano i ricercatori della School of Medicine dell'univesità di Washington in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Hospice and Palliative Care. Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia migliorata -scrivono gli autori- non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia -continuano i ricercatori- si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali che richiedono una terapia basata su una molteplicità di farmaci. Incredibilmente la cannabis sembra agire in tutte queste aree. Questa sostanza ha infatti potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con Sla, ha provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l'emergere dei sintomi e ha rallentato la degenerazione della malattia. La cannabis ha anche proprietà utili alla gestione dei sintomi della Sla, grazie alle sue proprietà analgesiche, di rilassante muscolare, broncodilatanti, di riduzione della salivazione, di stimolazione dell'appetito e favorisce il sonno. Basandosi sull'evidenza scientifica fin qui raccolta -concludono i ricercatori- è ragionevole pensare che la cannabis possa rallentare in modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare l'aspettativa di vita dei pazienti e ridurre significativamente i sintomi della malattia. Purtroppo, la ricerca medico scientifica sulla cannabis è fortemente ostacolata dalle leggi sugli stupefacenti e dall'ideologia proibizionista. Nonostante questa sostanza si sia dimostrata efficace nell'alleviare le sofferenze provocate da numerose malattie, tra cui Aids e tumori, è praticamente impossibile per la gran parte degli italiani accedervi per scopi terapeutici. Rivolgiamo un appello al ministro della Salute Ferruccio Fazio affinche' dia seguito, oltre che all'evidenza scientifica, anche a quell'ordine del giorno votato dal Senato che invita il Governo a considerare l'opportunita' e la fattibilita' di una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis. Per ora questo ordine del giorno, e sopratutto decine di migliaia di pazienti in sofferenza, sono stati ignorati.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 10-05-2010 19:16 Droghe. Spacciatori in corteo: fateci lavorare 'La polizia ci perseguita, abbiamo diritto anche noi di lavorare, abbiamo mogli e figli da sfamare, non si puo' andare avanti cosi''. Per le strade di Malindi, la localita' turistica keniota piu' amata dagli italiani, ha sfilato nei giorni scorsi una singolare protesta di 'spacciatori'. Lo rende noto il portale malindikenya.net. A riunirsi in corteo dal quartiere povero di Maweni, sono stati gli spacciatori di marijuana e le loro famiglie. Un centinaio di persone che ha chiesto a gran voce di poter continuare a lavorare. L'intenzione, come racconta il sito, era quella di marciare lungo le strade della cittadina e ritrovarsi davanti alla stazione di polizia, ma non certo per costituirsi. Gli spacciatori hanno chiesto che vengano rispettati i loro diritti e che il loro lavoro venga riconosciuto. 'In fondo se c'e' richiesta, significa che c'e' bisogno di noi', hanno detto. Il corteo e' stato bloccato da un'associazione locale, di ispirazione islamica, che da anni si occupa del recupero dei tossicodipendenti, il Maarufu. 'Sara' meglio che torniate alle vostre case - e' stato intimato loro - e pensate a cambiare mestiere, scegliendo tra quelli legali. Se invece continuate a manifestare, sara' fin troppo facile per la polizia identificarvi tutti'. Circa due settimane fa in una conferenza stampa il prefetto di Malindi, Arthur Mugira, aveva annunciato un giro di vite contro lo spaccio e la microcriminalita' a Malindi, che aveva portato all'arresto di numerose persone. Sempre secondo quanto riporta il sito, negli stessi giorni il capo della polizia di Malindi aveva precisato che i dati sulla violenza e la criminalita' 'sono molto confortanti' con un 'calo del 40% nei primi tre mesi del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno'. 10-05-2010 16:10 Fra i giovani va ora di moda il narghile' C'e' una nuova moda che trova sempre piu' affezionati tra i giovani: il fumo con shisha o narghile', tipico dei paesi arabi. Secondo una ricerca condotta a Montreal in Canada, e pubblicata sulla rivista 'Pediatrics', se sono sempre meno i fumatori di sigaretta, sono invece in continua crescita, pari a circa il 25%, i ragazzi che provano le pipe ad acqua, pensando che siano meno dannose per la salute rispetto alle sigarette. 'La popolarita' di questa nuova moda - spiega Jennifer O'Loughlin, una dei ricercatori - puo' essere dovuta in parte alla percezione che narghile' e shisha siano piu' sani. Non sapendo invece che contengono nicotina, monossido di carbonio, prodotti cancerogeni e quantita' di catrame e metalli pesanti superiori a quelle delle sigarette'. Dallo studio, condotto su 871 ragazzi tra i 18 e 24 anni, emerge che il 23% ha usato le pipe ad acqua nell'anno precedente allo studio, e che il 5% lo aveva fatto una o piu' volte nel mese precedente alla rilevazione. Il narghile' e' risultato particolarmente apprezzato e popolare tra i maschi di lingua inglese, che vivono da soli e hanno guadagni piu' alti. E chi lo adopera, generalmente consuma anche altre sostanze psicoattive, come marijuana, droghe e alcol. 10-05-2010 14:03 Cannabis terapeutica, Asl la consegna gratuitamente a paziente affetto da sclerosi multipla Finalmente, dopo 7 mesi dalla prima istanza e dopo 3 mesi dalla condanna pronunciata dal Tribunale di Avezzano, l’ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila consente di avviare per Marco Di Paolo, 42 anni, malato di sclerosi multipla allo stadio avanzato, il percorso terapeutico appropriato, con la somministrazione gratuita di un farmaco a base di cannabis prodotto fuori dall’Italia e dimostratosi l’unico efficace ad alleviarne le sofferenze. La decisione storica, e prima nel suo genere, costituita dall’ordinanza resa dal Tribunale abruzzese, ha riaffermato ed ampliato la diretta ed incondizionata valenza del diritto alla salute, scritto nell’art. 32 della Costituzione, e posto diretto rimedio alle carenze nei livelli di assistenza sanitaria e dei sistemi di integrazione e presa in carico di pazienti gravemente malati. “Ancora oggi – dice Marco Di Paolo – mi vengono concessi solo 3 mesi di trattamento con un’assoluta incertezza sulla continuità assistenziale delle cure necessarie a me e a pazienti nelle mie stesse condizioni. Mi fa indignare un atteggiamento dell’ASL territorialmente competente che, mentre non disdegna passerelle mediatiche per la pubblicizzazione di iniziative realizzate con denaro altrui, si mostra alquanto refrattaria ad accettare qualsiasi colloquio finalizzato alla individuazione di nuovi percorsi terapeutici per i malati di SM e, dunque, alla strutturazione e implementazione di prassi virtuose di buona amministrazione e di tutela della salute”. “La decisione della Dott.ssa Elisabetta Pierazzi - aggiunge l’Avv. Bartolo De Vita, legale di fiducia di Di Paolo – che oggi viene adempiuta solo parzialmente, in modo inefficace per le prospettive di cura e giuridicamente insufficiente, non riuscendo ad imporsi alla impermeabilità e alla lentezza esasperante della burocrazia sanitaria che oggi, in questa occasione, si vuole porre all’attenzione di tutti, ha il pregio di superare tanto l’insensibilità dell’industria farmaceutica in campi nei quali siano ridotti i margini di profitto, quanto la mancata assunzione di responsabilità dello Stato rispetto alla necessità di prevedere e provvedere alla produzione di farmaci che il mercato reputa non conveniente”. Per sollecitare ancora una volta una riflessione comune e condivisa su questi temi, il Comitato Marco Di Paolo, in occasione della consegna, giovedì prossimo 13 maggio c.a., dalle ore 10,00 alle ore 12,00, dinanzi all’Ospedale Civico di Sulmona, organizza un presidio civico e una conferenza stampa. (Ass. Luca Coscioni) 09-05-2010 11:19 Cannabis, migliaia di persone in marcia per chiedere la fine del proibizionismo Migliaia di amanti della marijuana hanno marciato in corteo ieri a Roma per chiedere la fine della proibizione e il diritto all'uso terapeutico della cannabis e a coltivare liberamente la pianta. La 'Million marijuana march' e' arrivata, nella Capitale, alla decima edizione. Analoghe iniziative si sono tenute in altre 300 piazze del mondo. I manifestanti, molti dei quali appartenenti ai centri sociali, si sono radunati in piazza dei Partigiani da dove, accompagnati da carri e musica a tutto volume, rigorosamente reggae per scelta degli organizzatori, hanno raggiunto il Circo Massimo. Come in altre edizioni della 'Million Marijuana March', non sono mancati riferimenti a quelle che gli organizzatori definiscono 'vittime del proibizionismo' ed alla violenza nelle carceri. 09-05-2010 11:15 Morte Cucchi, il padre: non ci rassegniamo, vogliamo la verità   'Noi non ci rassegnamo, vedere nostro figlio in quel modo e' stata una cosa troppo atroce. Noi continueremo questa battaglia per la verita' sulla sua morte e per la situazione nelle carceri'. Cosi' Giovanni, padre di Stefano Cucchi, e' intervenuto ad un incontro-dibattito alla sulla situazione carceraria a Roma. 'Lo Stato continua ad archiviare ma noi no - dice Giovanni Cucchi -. Non e' possibile che si possa morire cosi', nell' indifferenza, nella crudelta' e nella vigliaccheria. Spero che la nostra testimonianza possa servire a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema delle carceri. Colpita dalle foto martoriate di Stefano - aggiunge - che siamo stati costretti a pubblicare, l'opinione pubblica ha fatto in modo che lo Stato si muovesse. Anche gli altri casi, come quello di Stefano Frapporti, devono venire alla luce, bisogna incrinare questa routine tremenda che fa si' che gli indifesi vengano trattati alla stregua di paria'. 'Comunque qualcosa si sta muovendo - conclude -: lo stesso rapporto interno del Dap, il dipartimento delle carceri, ha riconosciuto una situazione drammatica di indifferenza del sistema delle carceri. E questo e' stato sottolineato anche dai giudici che hanno detto che mio figlio e' stato privato di ogni suo diritto ogni qual volta si e' confrontato con organismi pubblici ed e' morto in modo disumano'. 09-05-2010 11:13 Storie di proibizionismo, a Reggio Calabria la droga si compra in Comune Un impiegato del Comune di Reggio Calabria spacciava droga ricevendo i suoi 'clienti' in ufficio e per questo e' stato arrestato. Protagonista della vicenda Pasquale M., di 41 anni, bloccato dalla polizia mentre cedeva un involucro contenente eroina ad una persona con la quale si stava incontrando nel suo ufficio, nel Centro direzionale della citta'. L'arresto di M. e' stato fatto nell'ambito di un servizio di controllo predisposto dalla Squadra mobile di Reggio Calabria dopo che i poliziotti avevano notato un andirivieni di persone, note come assuntori abituali di droga, negli uffici comunali ospitati nel Centro direzionale. Gli agenti, in particolare, hanno notato una persona che, manifestando nervosismo, stazionava nei pressi dell'ingresso dell'ufficio e faceva poi una telefonata col cellulare. I poliziotti hanno seguito la persona ed hanno assistito all'incontro che ha avuto con M. e nel corso del quale l'impiegato gli ha ceduto l'involucro contenente l'eroina. Gli agenti sono cosi' intervenuti ed hanno arrestato M. in flagranza di reato. I poliziotti hanno poi effettuato una perquisizione nell'abitazione dell'impiegato trovandovi un quantitativo di canapa indiana. 09-05-2010 09:28 Cannabis terapeutica, associazioni: Regione Puglia disponibile a rettificare delibera Una rappresentanza delle associazioni Luca Coscioni e Pazienti Impazienti Cannabis, composta da Andrea Trisciuoglio ed Alberto Sciolari, nell' ambito del "Progetto per la Cannabis medicinale in Regione Puglia", di cui fa parte anche l' Associazione Cannabis Terapeutica, ha incontrato giovedì scorso il Dirigente dell' Assistenza Farmaceutica, dr. Leoci, per presentargli in dettaglio le molte osservazioni critiche sulla delibera 308 recentemente approvata. Il dr. Leoci si è reso disponibile a risolvere i tuttora presenti ostacoli frapposti dalle singole Asl pugliesi all' accesso alla terapia con i farmaci esteri a base di cannabinoidi. Ha inoltre proposto la convocazione di una Commissione per l' individuazione delle possibili modifiche da effettuare alla nuova normativa, al fine di non penalizzare i malati ed i medici nell' utilizzo della cura, come attualmente il testo della 308 rischia di fare nonostante il plauso unanime, ma poco informato, ricevuto sulla stampa dalla delibera approvata. I due rappresentanti hanno inoltre avuto un colloquio con un importante interlocutore della Giunta Regionale, il quale ha confermato l' apertura e la disponibilità della Regione ad effettuare le modifiche necessarie. 08-05-2010 11:13 Droga. La parola 'tossicodipendente' incentiva atteggiamenti stigmatizzanti, studio   Un'interessante analisi condotta da due psichiatri del Massachusetts General Hospital di Boston, pubblicata sulla rivista International Journal of Drug Policy, rivela come la terminologia utilizzata in riferimento a persone con problemi di tossicodipendenza riesca ad influenzare l’atteggiamento, anche di medici professionisti. Ad esempio, riferirsi a un individuo come "tossicodipendente", invece di "persona con disturbo da uso di sostanze",  evoca giudizi diversi sull’autoregolamentazione comportamentale (scelta o impulso incontrollabile), sulla colpevolezza, sulla minaccia sociale e sui provvedimenti da prendere di tipo legale o terapeutico. L’indagine ha coinvolto circa 700 medici di salute mentale a cui è stato proposto un breve questionario con una vignetta che utilizzava una delle due terminologie, e una serie di affermazioni rispetto alle quali esprimere la propria opinione. Gli items indagavano come veniva percepito il problema tossicodipendenza e le cause, se il protagonista era percepito come una minaccia sociale in grado di controllare l’uso della sostanza, e se dovesse ricevere un intervento punitivo o terapeutico. I risultati rivelano che i soggetti assegnati alla vignetta con la persona “tossicodipendente” si mostravano d’accordo nel ritenere il personaggio responsabile della propria condizione e, quindi, favorevoli a prendere misure d’azione punitive nei loro confronti. Pertanto, anche tra i professionisti altamente qualificati, l'esposizione a questi due diversi termini comunemente usati può evocare giudizi diversi, e il termine comunemente usato "tossicodipendente" può perpetuare atteggiamenti stigmatizzanti. (DrogaNews) 08-05-2010 09:33 Droga. Giovanardi a Cirielli: no a carcere per tossicodipendenti 'recidivi' ''E' tornata d'attualita' la tematica dell'affollamento delle carceri, e sento da piu' parti ventilare delle modifiche alla Legge 251 del 2005, ovvero la ex-Cirielli, di cui pero', ancora oggi, difendo l'impianto rigorista contenuto negli articoli riguardanti l'inasprimento del sistema penale per i recidivi''. Lo afferma Edmondo Cirielli, presidente della IV Commissione Difesa della Camera, relativamente ad una eventuale modifica legislativa della legge n. 251 del 2005 che portava in origine il suo nome , anche al fine di arginare il fenomeno del sovraffollamento delle carceri italiane. ''Infatti, voglio ricordare, prima di tutto a me stesso che quelle norme si resero necessarie per la troppa discrezionalita' che i magistrati applicavano nella concessione di attenuanti, quasi mai concesse su circostanze di fatto ben specifiche, che non rendevano giustizia a reati perpetrati anche da plurirecidivi. Discrezionalita' di cui i magistrati potevano comunque avvalersi comminando una pena che nel nostro codice e' sempre compresa 'da un minimo di' a 'ad un massimo di'''. ''Ritengo quindi che le modifiche a questa legge, proprio nelle parti che garantiscono ai cittadini rigore e certezza della pena verso chi delinque abitualmente, debbano essere evitate, specie se servono solo per svuotare le carceri'', conclude. 'Rispondo all'On. Cirielli che non si tratta di stravolgere l'impianto della legge che porta il suo nome, in larga parte ampiamente condivisibile, ma di introdurre una specifica modifica finalizzata ad incidere sui tossicodipendenti che hanno commesso recidivamente piccoli reati connessi al proprio stato di dipendenza cronica dalle sostanze stupefacenti'. Lo ha detto Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle tossicodipendenze. 'Per queste persone la reiterazione del reato non è spesso indice di una particolare propensione a delinquere ma solo una delle manifestazioni della propria condizione patologica. Occorre, in definitiva, completare il lavoro già intrapreso all'indomani dell'approvazione della legge 251/2005 dal Governo di Centro Destra che, nel corso della XIV Legislatura, sulla base delle richieste degli operatori e degli esperti riuniti a Palermo per la IV Conferenza sulle tossicodipendenze, mitigó gli effetti della nuova normativa nei confronti dei tossicodipendenti recidivi'. 'L'intervento che auspico consentirebbe, sulla scorta di una pronuncia della Corte Costituzionale, al tossicodipendente intenzionato a sostenere un programma terapeutico, condannato ad esempio per il reato di piccolo spaccio, l'ingresso da subito in una comunità di recupero in regime di affidamento. Ció si tradurrebbe in una tangibile misura deflattiva del carcere e, per queste persone, in una opportunità di cura per uscire dal tunnel della droga'. 'Edmondo Cirielli, più che ricordare a se stesso che le norme introdotte con l'approvazione della 'sua' legge si resero necessarie per la troppa discrezionalità che i magistrati applicavano nella concessione delle attenuanti e delle misure alternative per i recidivi, dovrebbe invece rendersi conto che gran parte dello sfacelo del sistema carcerario, che registra in questi tempi il piu' alto numero di detenuti che affollano le nostre carceri, lo si deve proprio alla legge che porta il suo nome''. Cosi' Irene Testa, segretario dell'Associazione Detenuto ignoto e membro della giunta nazionale dei Radicali italiani, replica a Cirielli. ''Già nel 2005, quando si approvò la sciagurata legge 251, denunciavamo che essa avrebbe devastato il già disastrato sistema delle carceri italiane, che gli istituti di pena sarebbero ritornati in poco tempo indietro di 20-30 anni, e il numero dei detenuti sarebbe presto quadruplicato, con gli effetti che ciascuno immaginava. Infatti - afferma Tesat in una nota - la legge elimina i benefici e le previsioni dell'esistente legge Gozzini per tutti i recidivi (cioè, per oltre i due terzi degli attuali detenuti); aumenta una serie di pene anche per reati di minore gravità; elimina, al terzo reato, qualunque beneficio previsto dalle leggi vigenti. Date le condizioni, di allora e a maggior ragione delle attuali, in cui versano gli istituti di pena italiani, l'aver prodotto una tale normativa è stata un'autentica follia, e, come Radicali, eserciteremo le dovute pressioni perché le Camere modifichino al più presto quella che è oggi una delle maggiori cause del malfunzionamento del sistema penale''. 08-05-2010 08:05 Cannabis blocca il tumore delle vie biliari, sperimentazione Il potenziale effetto antitumorale della Cannabis è noto fin dagli anni ’70 (“Attività antitumorale dei cannabinoidi”, si intitolava uno studio del 1975 pubblicato sul Journal of National Cancer Institute). Da allora si sono succeduti vari studi sperimentali che hanno convalidato questa scoperta dimostrando che i cannabinoidi inibiscono la proliferazione cellulare in vari tipi di tumore. Si tratta per ora di dati di laboratorio, che comunque hanno provato l’effetto dei cannabinoidi su cellule di tumori del cervello, del pancreas, del polmone, della mammella, della tiroide, dell’utero, dello stomaco, del colon, della pelle e dei globuli bianchi (leucemie e linfomi). La rivista scientifica Cancer Investigation ha recentemente pubblicato una ricerca sperimentale che dimostra l’effetto del THC, il principio attivo principale della Cannabis, sui tumori delle vie biliari. I ricercatori dell’Università di Rangsit in Tailandia hanno provato le proprietà antitumorali del cannabinoide sia su linee cellulari di colangiocarcinoma sia su campioni derivati da pezzi operatori di pazienti affetti dal tumore (su ambedue i tipi di cellule si trovano recettori per il THC). Come viene riportato nello studio, “il THC ha inibito la proliferazione, la migrazione e l’invasione cellulare, e ha indotto l’apoptosi (cioè la morte programmata delle cellule). Il THC ha anche…ridotto la sopravvivenza delle cellule tumorali”. Gli Autori concludono che il THC potrebbe essere usato come potenziale agente per “ritardare la crescita cellulare del colangiocarcinoma e le metastasi”. Francesco Crestani, medico chirurgo, Presidente Associazione Cannabis Terapeutica 07-05-2010 20:47 Narcotraffico Africa. Ue sia piu' attiva: appello Francia/Portogallo La Francia e il Portogallo lanciano un appello affinche' l'Unione europea sia piu' attiva in Africa, in particolare, nella lotta al traffico di stupefacenti. E' quanto hanno detto il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner e il suo omologo portoghese Luis Amado al termine di un incontro bilaterale a Parigi nel quadro di un seminario governativo franco-portoghese. 07-05-2010 16:08 Cannabis. In carcere a Firenze per vendita legale di semi, il PD della Toscana batte un colpo 'Una detenzione ingiustificata: due giovani toscani incensurati gia' da dieci giorni in carcere a Sollicciano per 'istigazione all'uso di sostanze stupefacenti. Ci auguriamo che presto possano tornare a casa mettendo fine a una vicenda paradossale. E' come se incarcerassero un commerciante dei famosi coltelli di Scarperia perche' qualcuno ha usato l'arma per ferire o commettere un reato'. Lo ha detto Enzo Brogi, consigliere regionale del Pd, aprendo la conferenza stampa svoltasi stamani a Firenze per mettere in luce la storia di Marco Gasparrini e Luigi Bargelli, cittadini di Vicchio del Mugello (il primo e' anche vicepresidente Pd del Consiglio comunale), arrestati la scorsa settimana per la vendita su internet di semi di marijuana e detenuti a Sollicciano. Ieri tre consiglieri regionali del Pd, Alessia Ballini, Nicola Danti e lo stesso Brogi, si erano recati a Sollicciano per una visita al carcere. Presente alla conferenza stampa anche il garante per i detenuti del comune di Firenze, l'onorevole Franco Corleone. Brogi ha anche ricordato che l'impegno del gruppo Pd in Regione sul tema delle carceri e dei diritti dei detenuti viene da lontano. 'Uno dei primi atti di Enrico Rossi - ha detto - e' stato quello della consegna dei materassi nelle carceri toscane. Un fatto importante, un impegno che continuera' con la rapida nomina di un garante regionale per i detenuti'. Alessia Ballini ha sostenuto che e' necessario tenere accesi i riflettori sulla vicenda dei due giovani di Vicchio: 'Non abbiamo inteso, con la nostra iniziativa entrare in ambiti legati al dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere, ne' pensato ad altro. Siamo solidali con Gasparrini e Bargelli e chiediamo che tornino presto in liberta''. Nicola Danti ha ricordato che, pochi giorni fa, il consiglio comunale di Vicchio ha approvato all'unanimita' un ordine del giorno a favore dei due detenuti. 'Non si capisce perche' siano in carcere - ha detto Danti - non essendoci pericolo di reiterazione del reato (l'attivita' di commercio online e' stata chiusa, ndr), ne' rischi di fuga o di pericolosita' sociale'. Franco Corleone ha sottolineato la gravita' della situazione: 'A Sollicciano ci sono fin troppi detenuti per averne due 'abusivi', incarcerati impropriamente. Un fatto incomprensibile: i giudici di Bolzano avevano probabilmente ben poco da fare nella loro felice terra se hanno deciso di manovrare le truppe fino nel Mugello. L'accusa appare basata su un reato di opinione, l'istigazione a un uso non provato visto che con i semi si puo' tutta al piu' far crescere una piantina ed e' tutto da dimostrare a quale scopo. Mi auguro che il Tribunale della Liberta' faccia uscire in fretta le due persone 'abusivamente' detenute'. Corleone, infine, ha ricordato che nelle carceri toscane oltre il 30% degli 'inquilini' sono reclusi per reati legati alla tossicodipendenza, mentre dovrebbero usufruire di misure e percorsi di recupero alternativi al carcere. 07-05-2010 14:50 Tossicodipendenza. Sardegna, otto milioni di euro per il reinserimento lavorativo La Regione Sardegna, capofila in Italia, avra' a disposizione otto milioni e mezzo di euro per attivare il progetto Reli, per il reinserimento lavorativo integrato degli ex tossicodipendenti attraverso una rete di comunita' e cooperative sociali. Nell'arco di due anni (con possibilita' di finanziamento di un'altra annualita' a seconda dei risultati ottenuti) la Regione, secondo quanto previsto da un accordo con il dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, "deve studiare ed individuare un percorso di trasformazione culturale ed organizzativa che cerchi di modificare l'atteggiamento dei sistemi assistenziali e realizzi condizioni di automantenimento di queste attivita' e delle organizzazioni che le intraprendono, creando e diffondendo una mentalita' di tipo sociale". Gli obiettivi di Reli sono stati presentati questa mattina dall'assessore alla Sanita', Antonello Liori, e dal capo Dipartimento Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovanni Serpelloni. L'assessorato ha individuato come responsabili operativi del progetto don Chino Pezzoli, della cooperativa Promozione umana, padre Salvatore Morittu, di Mondo X Sardegna, Antonio Canu e Roberto Pirastu, responsabili del Serd di Quartu e Iglesias.  "La quinta Conferenza nazionale sulle droghe - ha sottolineato l'assessore della Sanita' - ha fortemente raccomandato l'incentivazione e la promozione delle attivita' di reinserimento socio-lavorativo degli ex tossicodipendenti". "Si tratta di fondi", ha aggiunto l'assessore in riferimento agli 8,5 milioni di euro per il progetto, "che la Giunta Soru non aveva mai preso in considerazione. Oggi la Sardegna non solo ottiene un importante e cospicuo finanziamento con rilevanti finalita' sociali, ma diventa anche la Regione capofila di questo progetto nazionale. L'iniziativa - proposta come obiettivo nel Piano regionale di sviluppo - prevede una durata di due anni, con possibilita' di finanziamento per un'altra annualita' sulla base dei risultati raggiunti." "La scelta della Sardegna come capofila del Progetto non e' un caso", ha spiegato Serpelloni. "Infatti, il modello delle comunita' isolane e' stato considerato vincente e merita di essere esportato in tutto il territorio nazionale. Siamo soddisfatti, perche' finora la Regione ha dimostrato importanti capacita' organizzative, mettendo a disposizione anche un locale che diventera' la sede nazionale del Progetto. Si tratta di una sfida che parte con il piu' importante stanziamento per il reinserimento mai stanziato finora e che si affida ad un gruppo di operatori, forti dell'esperienza maturata nelle comunita' sparse nel territorio nazionale". "Il binomio cura e reinserimento - hanno aggiunto Don Chino Pezzoli della cooperativa "Promozione umana" e Padre Salvatore Morittu di "Mondo X Sardegna", tra i responsabili del Progetto - e' sempre stato un fondamento delle nostre comunita', che hanno assegnato un'importanza decisiva alla creazione di professionalita', indispensabili per riqualificare veramente le persone. Ora, occorre organizzarsi con mentalita' imprenditoriale". 07-05-2010 07:10 Stupefacenti, Governo minaccia arresto rettore università: troppa droga sul campus 'Tolleranza zero' contro la droga, anche nel Reed College, l'universita' americana di Portland, nella West Coast, dove hanno studiato geni come Steve Jobs, il guru di Apple, e Larry Singer, co-fondatore di Wikipedia. Un college tradizionalmente di sinistra, anticonformista, molto tollerante e libertario che pero' negli ultimi tempi e' nel mirino delle autorita' giudiziarie dello stato dell'Oregon. Il procuratore Dwight Holton ha avvisato il rettore, Colin Diver, che se non riuscira' a porre fine alla diffusione di stupefacenti, rischia guai giudiziari molto seri. Potrebbe essere condannato come un qualsiasi gestore di una 'crack house', con 20 anni di carcere e 500mila dollari di multa. A far scattare il giro di vite su questa universita' d'elite ma decisamente alternativa, la morte di un ragazzo di 22 anni, studente di fisica, stroncato a marzo da un'overdose di eroina nel suo appartamento a due passi dal campus. Stessa sorte capito' a un altro studente, un paio di anni fa. Certamente di droga, leggera e pesante, nel Reed ne circola tanta. E non solo da oggi. Gia' negli anni '60 questa universita', specializzata in corsi di arte e letteratura, ma anche matematica, fisica e scienze naturali, associava a un insegnamento di altissimo livello a uno spirito anticonformista e decisamente libero. Sin dalla sua fondazione nel 1908, il Reed s'e' sempre opposto al modello degli otto famosi college della East Coast, la famosa Ivy League che collega universita' famose come ad esempio Harvard, Princeton e Yale. Studiare qui costa comunque 50mila dollari l'anno. Tuttavia invece di avere associazioni studentesche chiuse ed esclusive, la Reed ha puntato tutto su un assemblearismo paritario e non autoritario, assieme a metodi d'insegnamento non convenzionali. Diversa dalle altre universita' americane anche nello sport: i suoi circa 1000 studenti, nel loro tempo libero, invece di far parte delle tradizionali squadre di basket e football americano, vanno in canoa, imparano a fare i giocolieri, tirano di scherma, giocano a rugby o con il frisbee. Anche il motto che viene stampato sulle magliette in vendita sul campus sintetizza bene lo spirito di Reed College: 'Comunismo, ateismo e amore libero', a cui s'e' accostato di recente un piu' moderato 'socialismo, agnosticismo e sesso sicuro'. L'appuntamento clou del college e' il Renn Fayre, una sorta di baccanale in cui per tre giorni e tre notti, ogni anno in primavera, per festeggiare la fine dei corsi, tutti gli studenti e il corpo docente organizzano performance, party, gare e giochi vari, all'insegna della liberta' piu' assoluta. Chiusa agli estranei, durante questa mega festa ovviamente si beve e si fuma di tutto. Ma negli ultimi anni, dopo i due casi di overdose, le autorita' temono che assieme alla marijuana, nel campus si spacci tranquillamente, e non solo al Renn Fayre, anche droghe pesanti. Da qui la polemica tra i difensori di questo college speciale e le forze dell'ordine. (Marcello Campo, Ansa) 06-05-2010 19:40 Tossicodipendenza. Parte la marcia di solidarieta' Prendera' il via l'8 maggio, contemporaneamente da Udine e da Marsala, l'iniziativa "In marcia per la vita - Campioni di Solidarietà", promossa e organizzata dall'Associazione Nazionale di Promozione Sportiva nelle Comunità. Ne da' notizia la Fondazione Villa Maraini, che partecipa alla manifestazione. L'arrivo della marcia e' previsto a Roma per il 22 maggio a Piazza Venezia. L'obiettivo è di sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto ai temi del disagio giovanile e dell'abuso di sostanze psicoattive, evidenziando l'impegno delle comunità e delle strutture nella cura delle tossicodipendenze. Si tratta di una vera e propria staffetta che coinvolge centinaia di ragazzi e ragazze (operatori, volontari, pazienti) delle varie realtà attive sul territorio, che si passano "il testimone della solidarietà" lungo un percorso di oltre 3.000 chilometri attraverso l'Italia. Secondo il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, "questa marcia è una sfida contro l'indifferenza e la cattiveria di chi pensa che i drogati siano irrecuperabili. E' anche un grido di dolore delle comunità terapeutiche che non vengono ne' aiutate ne' considerate dai politici". 06-05-2010 17:12 Droghe. Rapporto ministero Interno: reati +13,4% Nuovo rapporto sulle droghe del ministero dell'Interno. I reati correlati con le droghe, nel 2009 sono stati 22.729, con una crescita del 13,4% rispetto al 2008, nonche' il maggiore incremento degli ultimi anni (per avere una crescita anche piu' consistente, 21,2%, bisogna andare indietro fino al 2001). La polizia ha sequestrato droghe illegali per un valore di mercato di 38.884.000,00 euro. I consumatori “problematici” sono stimati in 33.000, ciascuno dei quali spende 70 euro al giorno per la propria sostanza. I consumi sono stagnanti per cocaina, eroina e cannabis, al ribasso per ecstasy. L'Austra non e' solo un Paese in cui la droga giunge per esservi consumata, ma anche di transito: da Ungheria e Balcani verso Italia e Germania. Per i prossimi anni si prevede un aumento di cocaina che, col consumo in calo in Usa, si indirizza da Sud America e Africa, in collaborazione con la mafia napoletana, verso l'Europa centrale. Sono stimati in 30.000 i colombiani che negli ultimi anni dal loro Paese si sono mossi per questi traffici. 06-05-2010 16:13 Codice della strada, Senato approva ddl. Le novità Ecco le misure di maggiore rilevanza approvate al Senato nell'ambito del ddl di riforma del codice stradale improntato ad un inasprimento delle norme sulla sicurezza. MINICAR - inasprimento delle sanzioni per chi utilizza ciclomotori e minicar con il motore truccato - il meccanico paga una multa da 389 a 1.556 euro; il proprietario da 148 a 594 euro; introduzione dell'obbligo delle cinture di sicurezza per i conducenti e i passeggeri delle minicar munite delle cinture medesime. TEST ANTIDROGA PER NEOPATENTATI - obbligo per chi chiede il primo rilascio della patente di guida, nonche' per chi chiede il rilascio di certificazione di abilitazione professionale, di produrre un certificato che attesti il non abuso di sostanze alcoliche e uso di stupefacenti, unitamente ad una certificazione che tenga conto dei precedenti morbosi del richiedente. ACCERTAMENTI CLINICO-TOSSICOLOGICI - possibilita' di essere sottoposti ad accertamenti clinico-tossicologici e strumentali ovvero analitici su campioni di mucosa del cavo orale quando ci sia ragionevole motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. MULTE DIVISE TRA ENTI E COMUNI - previsione che i proventi delle sanzioni per eccesso di velocita', elevate con gli autovelox dalla Polizia municipale, siano ripartiti al 50% tra l'ente proprietario della strada e l'ufficio da cui dipende l'agente accertatore. Fa eccezione il caso delle strade in concessione, per le quali i proventi sono destinati al 100% allo Stato. RIACQUISIZIONE PUNTI PATENTE - introduzione di apposita prova di esame per poter recuperare i punti della patente precedentemente decurtati. LICENZIAMENTO AUTISTA - chi ha subi'to la sospensione della patente professionale perche' ubriaco o sotto gli effetti della droga, puo' essere licenziato per giusta causa. CASCO SULLA BICICLETTA PER RAGAZZI FINO A 14 ANNI - introduzione dell'obbligo per i ragazzi fino a 14 anni di indossare il casco alla guida delle biciclette. MOTOCICLI CON BAMBINI - chi trasporta un bambino (fino a 1 metro e mezzo di altezza) non deve superare i 60 km/h. Per i minori da 5 a 12 anni e' obbligatorio un apposito seggiolino le cui caratteristiche saranno definite dal Ministero dei trasporti. Bocciata la proposta di introdurre il paraschiena obbligatorio e del casco integrale obbligatorio per i bambini. AGEVOLAZIONI FISCALI per acquisto di autoveicoli per soggetti diversamente abili. INASPRIMENTO SANZIONI PER AUTOTRASPORTATORI - inasprimento delle sanzioni per gli autotrasportatori che violano le regole sui tempi di guida e sui periodi minimi di riposo, fatta eccezione per le violazioni piu' lievi per le quali si prevede un'attenuazione dell'apparato sanzionatorio. LAVORI DI PUBBLICA UTILITA' - possibilita' di accedere, solo per una volta, al lavoro di pubblica utilita', in sostituzione delle pene detentive e pecuniarie, da parte di chi ha guidato sotto l'effetto di alcool o di stupefacenti senza provocare incidenti. MULTE A RATE - possibilita' per i soggetti che versino in condizioni economiche disagiate (reddito fino a 10.628,16 euro), di ottenere la rateizzazione del pagamento delle sanzioni pecuniarie di importo superiore a 200 euro. DEROGA A PATENTE SOSPESA - concessione, da parte del Prefetto, di deroghe alla sospensione della patente al verificarsi di determinate condizioni. Il provvedimento di deroga puo' essere concesso una sola volta a chi non abbia provocato incidenti stradali e abbia altresi' dimostrato che risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri, ovvero per il ricorrere di situazioni di giustificazioni di carattere socio sanitario o assistenziale. La concessione di tale deroga, comportera' un allungamento della durata del provvedimento di sospensione pari al doppio delle fasce orarie oggetto della deroga. Tale proposta - si e' tenuto a sottolineare in commissione - non rappresenta assolutamente un abbassamento degli standard di sicurezza, se si tiene conto che la normativa vigente gia' prevede casi in cui persone carcerate, a cui e' stata ritirata la patente, possano utilizzare l'automobile per percorrere il tragitto tra l'istituto di pena ed il luogo di lavoro. Da ultimo, la concessione del provvedimento di deroga potra' essere facilmente accompagnata da un adeguato sistema di controlli volti a garantire che il beneficiario si attenga al rispetto delle condizioni inserite nel provvedimento prefettizio. I soggetti ai quali e' stata revocata la patente non possono conseguire il patentino per la guida dei ciclomotori e minicar. AGENZIA SICUREZZA STRADALE - istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture, del Comitato per l'indirizzo e il coordinamento delle attivita' connesse alla sicurezza stradale. OBBLIGO DI PRECURSORI PER LOCALI ED ESERCIZI PUBBLICI - Previsione dell'obbligo dei c.d. precursori (sistemi di verifica del tasso alcolemico) in tutti i locali ed esercizi pubblici abilitati alla vendita o alla somministrazione di bevande alcoliche. DIVIETO DI ALCOLICI dalle 3 di notte divieto per i locali notturni di vendere bevande alcoliche. Dalle 22 alle 6 divieto di vendita negli autogrill sulle autostrade di bevande superalcoliche, con multe da 2.500 a 7.000 euro; dalle 2 alle 7 divieto della somministrazione di bevande alcoliche, con multe da 3.500 a 10.500 euro. Sospensione della licenza di vendita per 30 giorni ai gestori che non rispettano piu' volte il divieto nell'arco di 2 anni. Salva la facolta' del sindaco di autorizzare la cessazione delle attivita' di somministrazione di bevande alcoliche entro le ore 5 per non piu' di 10 volte nell'arco di 1 anno. Nelle isole in cui e' interdetta la circolazione degli automezzi ad uso privato non si applicano le limitazioni di orario. RIPARTO PROVENTI SANZIONI - riparto dei proventi delle sanzioni amministrative e pecuniarie, in parte a Ministero infrastrutture per implementare risorse per la manutenzione stradale, in parte al Ministero interni per incrementare controlli e dotazione delle forze di polizia, in parte ancora al Ministero istruzione per programmi sulla istruzione della sicurezza stradale. INTRODOTTA LA TARGA PERSONALE. AUTOAMBULANZE PER IL SOCCORSO DI ANIMALI. NORME PER LE COMPETIZIONI SPORTIVE. RIDUZIONE DEI TEMPI (DA 150 A 60 GIORNI) DI NOTIFICA DELLE CONTRAVVENZIONI. UTILIZZO DEGLI AUTOVELOX DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI. Sono state infine bocciate le proposte: - di elevare il limite di velocita' a 150 km/h - rimane il limite di 130. - di prevedere una apposita patente di servizio per gli autisti addetti agli organi istituzionali, sulla quale attribuire 20 ulteriori punti passibili di decurtazione, senza gravare sulla patente personale. - di introdurre il divieto di fumo a chi guida. 06-05-2010 16:10 Alcool, bere in gravidanza aumenta rischio leucemia mieloide nei figli Sebbene la leucemia mieloide acuta (Lma), una patologia tumorale delle cellule del midollo osseo, sia relativamente rara nei bambini, bere alcol durante la gravidanza potrebbe aumentarne il rischio. E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul 'Cancer Epidemiology, biomarkers & Prevention', giornale dell'American Association for Cancer Research. Julie Ross, direttore della divisione di epidemiologia pediatrica e ricerca clinica presso l'Universita' del Minnesota, ha riferito che ci sono circa 700 casi di Lma ogni anno nei bambini degli Stati Uniti. 'E' alquanto raro, quindi vogliamo fare attenzione per non creare eccessivi allarmismi nei genitori', ha spiegato Ross, che non e' stata coinvolta nello studio, ma e' un membro del Consiglio editoriale del 'Cancer Epidemiology, biomarkers & Prevention'. Ross e il primo ricercatore dello studio, Paule Latino-Martel, direttore di ricerca al 'Research Center for Human Nutrition', in Francia, sono concordi nell'affermare che questi risultati dovrebbero rafforzare la raccomandazione per la salute pubblica contro il consumo di alcool durante la gravidanza. 'Nonostante le attuali raccomandazioni per cui le donne incinta non dovrebbero bere alcool durante la gravidanza - ha evidenziato Latino-Martel - il consumo di alcool durante questo periodo e' del 12% negli Stati Uniti, in Svezia del 30%, del 52% in Francia, del 59% in Australia e del 60% in Russia'. Latino-Martel e i colleghi hanno analizzato 21 studi di casi di controllo e in base ai risultati di un test con risposta 'si' o no' e' emerso che l'assunzione di alcool durante la gravidanza e' associata a un aumento del 56% del rischio di Lma nei bambini. Il rischio era maggiore nei bambini di eta' compresa tra 0 e 4 anni al momento della diagnosi e non c'e' stata alcuna associazione significativa con la leucemia linfoblastica acuta. 06-05-2010 16:06 Cassazione: no al ricongiungimento familiare per i condannati per droga Non puo' ottenere il ricongiungimento con il proprio coniuge in Italia lo straniero che 'sia considerato una minaccia, attuale e concreta, per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato, o che risulti condannato per vari reati, tra i quali quelli inerenti agli stupefacenti'. Lo sottolinea la Cassazione che ha respinto il ricorso di una albanese immigrata alla quale la corte d'appello di Genova aveva negato il 'nulla osta' per il rientro in Italia del marito. L'uomo, infatti, risultava essere stato condannato nel 2006 a sette anni e otto mesi di carcere per 'un reato inerente agli stupefacenti'. Il tribunale di Genova aveva comunque concesso il diritto all'unita' familiare alla donna ma in appello, a causa del ricorso del ministero dell'Interno, per la condanna pendente del marito, il rientro era stato negato. La donna ha fatto ricorso alla Suprema Corte sostenendo che 'la condanna penale' e 'la minaccia concreta e attuale' devono essere 'intesi in senso cumulativo' con la conseguenza che 'la condanna penale da sola non costituisce una ragione ostativa se il condannato non rappresenta una minaccia attuale e concreta all'ordine pubblico o alla sicurezza dello Stato'. Secondo la Prima Sezione Civile della Cassazione, sentenza n.10880, invece, 'le due condizioni ostative sono tra loro alternative e non cumulative, anche per lo straniero che faccia richiesta di ammissione in Italia per ricongiungimento familiare' e quindi il ricorso e' stato respinto. 06-05-2010 16:04 Giovanardi: via i tossicodipendenti dalle carceri "Sono ben comprensibili sia le preoccupazioni del ministro Alfano per la tenuta complessiva del sistema carcerario, che rischia di scoppiare, che quelle del ministro Maroni per la sicurezza dei cittadini nel caso del passaggio di condannati a fine pena alla detenzione domiciliare". Lo dichiara in una nota il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. "Ma c'e' un segmento del problema sul quale si puo' operare immediatamente individuando specifiche soluzioni normative rivolte ai tossicodipendenti che sono in carcere per reati di lieve entita' determinati dalla loro condizione di dipendenza cronica dalla sostanza". "Il trasferimento di questi detenuti alla Comunita' di recupero potrebbe, da un lato, dare sollievo alle strutture penitenziarie e dall'altro, consentire una maggiore sicurezza per i cittadini perche' l'opportunita' di cura consentirebbe a fine pena di restituire alla societa' una persona con minore propensione a delinquere". E' valutata 'positivamente' dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe la proposta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. 'Oggi, a fronte di quasi 68mila detenuti presenti nelle carceri italiane, i tossicodipendenti ristretti sono quasi 17mila, con una percentuale nazionale del 25% - sottolinea il segretario generale del Sappe, Donato Capece -, ma in alcune realtà questa percentuale di tossicodipendenti tra i detenuti sale al 34% (Lombardia e Friuli Venezia Giulia), al 36% (Sardegna) fino ad arrivare al 40% dei carcerati della Liguria'. Il Sappe da tempo propone 'un circuito penitenziario differenziato per i detenuti tossicodipendenti, anche eventualmente trasferendoli, ovviamente opportunamente controllati, nelle comunita''. Il sindacato sostiene 'con convinzione' il ddl Alfano sulla detenzione domiciliare a chi resta da scontare un anno di pena, e auspica che per reati con pene brevi ci sia un potenziamento dell'area penale esterna, oltre che il trasferimento alla Polizia penitenziaria delle competenze dei controlli sui detenuti fuori dal carcere. 'Cio', oltre a rappresentare la giusta attribuzione di compiti all'organo appropriato - dice Capece - consentirebbe il recupero di unità alla Polizia di Stato ed all'Arma dei Carabinieri permettendo una migliore razionalizzazione delle risorse umane fra tutti i Corpi di Polizia'. In un eventuale provvedimento che punti a togliere dal carcere i tossicodipendenti, i Sert (servizi pubblici per le dipendenze) "non possono non avere un ruolo, almeno in determinate situazioni": Alfio Lucchini, presidente di Federserd (federazione dei Sert), commenta cosi' la proposta del sottosegretario Carlo Giovanardi. "Nessuna polemica - premette Lucchini - anzi siamo assolutamente d'accordo con soluzioni che puntino a trovare per i tossicodipendenti percorsi diversi da quello penitenziario. Ci sembra che sia una proposta ragionevole". Ma occorre "darsi da fare per applicare meglio i benefici alternativi attualmente previsti dalla legge: e' gia' possibile, per pene fino a 4 anni". E percio', spiega, "bisogna rafforzare i servizi diagnostici che esistono all'interno degli istituti di pena e che hanno tra l'altro il compito di valutare se un detenuto puo' uscire e usufruire dei benefici. Attualmente non vengono molto utilizzati. Da questa valutazione puo' discendere la decisione se un detenuto puo' essere affidato a una comunita' o a un Sert". Valutazione che, sottolinea, dipende da tanti fattori, clinici ma anche sociali, della persona, cosi' come dal territorio e dai servizi disponibili: non tutti i Sert, ad esempio, sono attrezzati per seguire bene un ex detenuto tossicodipendente, e questo vale anche per le comunita'. Infine, il presidente di Federserd spiega che se la persona gia' segue un programma terapeutico presso un Sert e viene condannato, e' opportuno che dopo la scarcerazione continui a essere seguito da un Sert. E cosi' anche per l'ultimo anno di pena, tocca ai presidi pubblici in carcere stabilire se e' meglio trasferirlo in comunita' e affidarlo al Sert. "Se uno ha sufficienti risorse personali e sociali - chiede - perche' mandarlo in comunita'? Il criterio della sicurezza non puo' prevalere sempre e comunque sul beneficio per la persona. E poi, se uno non segue le regole, e' chiaro che torna in carcere". Modifiche alla legge 309 e alla ex Cirielli, per "contenere il drammatico sovraffollamento delle strutture penitenziari, agendo sulle persone tossicodipendenti autrici di reati": le propone un cartello di associazioni e comunita' terapeutiche, che da tempo hanno promosso l'appello "Le carceri scoppiano. Liberiamo i tossicodipendenti". Antigone, Cnca, Forum Droghe e Gruppo Abele hanno inviato le loro proposte al sottosegretario Carlo Giovanardi  in occasione del dibattito sul ddl cosiddetto "svuota carceri". Il cartello stima che un progetto di riforma serio potrebbe coinvolgere diecimila persone, incidendo fortemente sul sovraffollamento. Partendo dalla crescita degli ingressi in carcere di persone tossicodipendenti - passati, dicono, dal 28% sul totale degli ingressi nel 2005 al 33% del 2008 - il cartello propone di intervenire innanzitutto sulla custodia cautelare, promuovendo le alternative alla detenzione anche in fase processuale, agevolando le misure gia' previste dalla legge 309 ma in difficolta'. Da un lato infatti, spiegano, le comunita' accolgono malvolentieri le persone in custodia cautelare, dall'altro per gli operatori dei Servizi pubblici per le dipendenze la programmazione di percorsi di cura con queste persone e' piu' difficoltoso, non essendovi certezza sui tempi. Altro intervento proposto e' quello di dare maggiore rilevanza alla fattispecie della "lieve entita'", i cui margini di applicabilita', secondo il cartello, sono stati notevolmente ristretti dalla disciplina sulla recidiva introdotta dalla legge ex Cirielli nel 2005. Si propone dunque che il reato di detenzione e spaccio di lieve entita' diventi autonomo e sia inserito in un apposito articolo, e l'esenzione dagli effetti della ex Cirielli per i recidivi che hanno commesso un nuovo reato in relazione al loro stato di tossicodipendenza. Infine, si sollecita l'applicazione della legge 309 nella parte che prevede l'affidamento terapeutico in prova per i detenuti tossicodipendenti con residuo di pena inferiore a sei anni, che ora trova scarsa applicazione. 06-05-2010 12:58 Cannabis, studio: potrebbe essere il migliore farmaco contro la Sla La cannabis potrebbe rivelarsi il migliore farmaco contro la terribile malattia degenerativa sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Lo rivelano i ricercatori della School of Medicine dell'univesità di Washington in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Hospice and Palliative Care. Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia migliorata, scrivono gli autori, non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia, spiegano i ricercatori, si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali. Per potervi far fronte, sarebbe necessaria una terapia basata su una molteplicità di farmaci, tra cui antagonisti del glutammato, antiossidanti, anti-infiammatori che agiscono a livello centrale, modulatori di cellule microgliali, un agente antipoptico, uno o piu' fattori di crescita neurotropica e un agente che accresce le funzioni mitocondriali. Incredibilmente, scrivono i ricercatori, la cannabis sembra agire in tutte queste aree. La cannabis ha infatti potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con Sla, la cannabis ha provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l'emergere dei sintomi e ha rallentato la degenerazione della malattia. La cannabis ha anche proprietà utili alla gestione dei sintomi della Sla, grazie alle sue proprietà analgesiche, di rilassante muscolare, broncodilatanti, di riduzione della salivazione, di stimolazione dell'appetito e favorisce il sonno. Quando si parla di Sla, scrivono gli scienziati, sia dal punto di vista delle cause che dei sintomi della malattia, la cannabis dovrebbe immediatamente essere oggetto di sperimentazione clinica. Basandosi sull'evidenza scientifica fin qui raccolta, concludono i ricercatori, è ragionevole pensare che la cannabis possa rallentare in modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare l'aspettativa di vita dei pazienti e ridurre significativamente i sintomi della malattia. 06-05-2010 10:20 Morte Cucchi. Ordine Medici mette sotto tutela il processo ai suoi iscritti L'Ordine dei medici di Roma seguira' con la massima attenzione gli sviluppi processuali del caso Cucchi. E per farlo si avvarra' anche di un pool di esperti esterni all'Ordine stesso, che "analizzera' criticamente" tutte le carte processuali e collaborera' a iniziative per migliorare l'assistenza ai carcerati. Sulla vicenda, inoltre, l'Ordine non "tollerera' nessuna impunita'", mentre chiede che si faccia, "esclusivamente nelle aule dei tribunali, totale chiarezza" nell'interesse di tutti, soprattutto della famiglia del giovane, "duramente provata". Questa in sintesi la posizione dell'Ordine dei medici capitolini, emerse dal Consiglio straordinario di ieri sera che ha esaminato gli ultimi sviluppi della vicenda di Stefano Cucchi. Condivisa dai consiglieri la relazione del presidente, Mario Falconi, in particolare per quanto riguarda la stigmatizzazione delle notizie di stampa circa la possibilita' di salvare il giovane detenuto con la semplice somministrazione di un "bicchiere di acqua e zucchero", e che presuppongono il reato di abbandono di incapace da parte dei medici e degli infermieri che l'avevano in cura. Il vertice dei camici bianchi romani, inoltre, ha fatto proprie le proposte conclusive della Commissione parlamentare sul Servizio sanitario nazionale da cui si evince che il caso Cucchi - al di la' delle responsabilita' dei singoli, da accertare - va considerato un 'evento-sentinella' di un sistema giudiziario-carcerario-sanitario 'malato' e da riformare. L'Ordine, quindi, ha deciso di far affiancare il Consiglio da una Commissione di esperti di varie branche della medicina, indicati da Ordini di altre citta' italiane, presieduta da una personalita' non appartenente alla categoria medica, individuata con probabilita' in un costituzionalista. La Commissione avra' il compito di analizzare criticamente tutti i documenti processuali ufficialmente prodotti e di collaborare a concretizzare iniziative per il miglioramento della qualita' dell'assistenza dei carcerati, siano essi malati e/o fragili. I rappresentanti dei medici romani hanno sottolineato "che non potranno essere tollerate aree di impunita'", precisando che spetta al tribunale fare chiarezza. "Soltanto per questa via potranno essere anche fugati eventuali dubbi e sospetti sulla volonta' di perseguire valutazioni imparziali fra tutte le persone implicate, a vario titolo, in questa tragica vicenda". Infine, secondo l'Ordine capitolino tutti gli operatori sanitari, e in particolare medici e infermieri, devono essere messi in condizione di operare nelle migliori condizioni possibili, data la delicatezza del compito loro affidato, nello spirito di quanto previsto al punto d) delle proposte della Commissione parlamentare in cui si dichiara che: "…Nella scelta del percorso sanitario da seguire, la destinazione del detenuto ad una determinata struttura non puo' essere decisa facendo prevalere sulle necessita' cliniche le esigenze dell'amministrazione penitenziaria legate ad un eventuale carenza d'organico". 06-05-2010 10:16 Droghe, Corte Suprema: vietato somministrarle ai sospettati per ottenere informazioni La Corte Suprema ha vietato l'uso del 'siero della verita' per ottenere informazioni da sospetti criminali. Lo riporta l'agenzia di stampa Pti. I giudici della massima istanza giudiziaria indiana hanno detto che la pratica di iniettare droghe o altre sostanze per facilitare le confessioni durante gli interrogatori e' illegale, in quanto 'e' un abuso della liberta' personale'. 'Nessun individuo puo' essere sottoposto a questa tecnica contro la sua volonta' ha spiegato la giuria presieduta dal giudice capo K.G. Balakrishna. La polizia non potra' piu' usare il siero della verita', a meno che la persona interessata non lo richieda. Il test e' stato largamente usato dagli investigatori indiani per risolvere diversi casi di omicidio o per ottenere importanti informazioni nei casi di terrorismo. La decisione della Corte Suprema e' stata accolta con soddisfazione dai difensori dei diritti umani, che considerano la pratica come una forma di tortura. 05-05-2010 11:33 Divieto di fumo sulle spiagge californiane: Schwarzenegger blocca la legge  Il governatore della California Arnold Schwarzenegger ha posto il veto alla legge che proibiva il fumo nelle spiagge e nei parchi dello stato, definendo questo provvedimento 'una intrusione scorretta del governo nella vita delle persone'. E' noto che l'ex Terminator e' un appassionato fumatore. Per poter assaporare i suoi sigari in pace si e' fatto erigere una tenda fuori dal suo ufficio. 05-05-2010 07:15 Cannabis terapeutica, Washington DC dice sì alla legalizzazione Il DC Council, legislatore a statuto speciale della città di Washington, ha votato all'unanimità la legalizzazione della coltivazione, distribuzione, prescrizione e consumo di cannabis per scopi terapeutici. La legge dovrà essere ora controfirmata dal sindaco Adrian Fenty. Se il Congresso statunitense non impugnerà la legge entro 30 giorni, Washington DC si unirà agli altri 14 Stati che hanno già regolamentato la sostanza. La legge prevede la creazione di un massimo di cinque centri di distribuzione di cannabis a pazienti affetti da gravi patologie dolorose e debilitanti, come Aids e tumore. Ciascun distributore potrà coltivare un massimo di 95 piante di cannabis contemporaneamente. I pazienti, a cui sarà permesso il possesso di un massimo di 2 once, dovranno ottenere una carta d'identità speciale da mostrare in caso di controlli delle forze dell'ordine della città. Già dodici anni fa, un referendum cittadino aveva rivelato come la stragrande maggioranza degli abitanti della capitale statunitense fosse favorevole alla legalizzazione della cannabis terapeutica. Ma il Congresso Usa, che oltre ad essere situato a Washington, funge anche da organo di controllo delle autorità locali del District of Columbia, aveva bloccato l'esito del voto. Anche se questa volta la legge entrasse in vigore, rimane comunque il conflitto con la legge federale che non ammette mai il possesso e tanto meno la produzione e vendita di cannabis. Negli Stati che hanno legalizzato la cannabis terapeutica accade spesso che i consumatori e i rivenditori di cannabis autorizzati dalla legge statale siano perseguiti penalmente dalle autorità federali. Questo accade nonostante l'Amministrazione Obama si sia impegnata a non intervenire in quelle giurisdizioni che hanno leggi specifiche sulla cannabis terapeutica. Washington DC, capitale della federazione Usa ma anche ente locale autonomo, potrebbe diventare ora il più potente simbolo delle contraddizioni del proibizionismo. 05-05-2010 06:01 Storie di proibizionismo, bimba alla materna con 83 dosi di crack nello zainetto Ottantatre dosi di crack: e' quanto i maestri di un asilo hanno trovato nello zainetto di una bambina di 4 anni nella citta' brasiliana di Piracicaba, vicino a San Paolo. Lo ha reso noto la polizia, precisando che tutto e' stato scoperto quando la piccola ha mostrato ai suoi compagni di classe la droga spiegando che si trattava di ''farina'' che la madre aveva in casa. Subito dopo, hanno raccontato i media locali, nell'asilo si sono presentati per recuperare la droga due uomini che hanno minacciato i maestri e gli impiegati, chiedendo loro di non dire nulla alla polizia. La madre della bimba, una domestica di 22 anni, e' stata poco dopo arrestata e portata in un carcere femminile di Piracicaba, mentre della bambina si occupa la magistratura. Secondo le autorita' giudiziarie, la donna faceva parte di un gruppo di trafficanti che vendeva la droga nei quartieri piu' poveri della citta'. 05-05-2010 05:43 Million marijuana march, 8 maggio appuntamento a Roma L’appuntamento per i consumatori di marijuana è per sabato 8 maggio, alle 16, in piazza dei Partigiani, a Roma. Altre manifestazioni sono previste in tutto il mondo. Come ormai ogni anno dal 2001 sabato 8 maggio si terrà il decimo appuntamento con la Million marijuana march. A Roma e in altre trecento piazze del mondo i consumatori della pianta dai tanti benefici, si daranno appuntamento alle ore 16 a piazza dei Partigiani fino a Piazza Bocca della Verità, dove migliaia di persone al seguito dei carri con i sound [esclusivamente reggae per scelta degli organizzatori] invaderanno il centro della capitale fino alle 23. Tre sono gli obiettivi dell’iniziativa, uguali in tutto il mondo: fine delle persecuzioni per i consumatori, diritto all’uso terapeutico della cannabis per i pazienti, diritto a coltivare liberamente una pianta che è parte del patrimonio botanico del pianeta. Tutte le ultime edizioni della Million Marijuana March sono state dedicate alle vittime del proibizionismo, Giuseppe Ales, Federico Aldrovandi, Alberto Mercuriali, Aldo Bianzino, uccisi non dalla «droga» ma da «leggi proibizioniste, come la Fini-Giovanardi» si legge nel comunicato degli organizzatori. Quest’anno sul manifesto dell’iniziativa, una colomba tiene nel becco una foglia di marijuana, la dedica è a «tutte le vittime del proibizionismo massacrate di botte in galera o ancora prima di arrivarci». È evidente il riferimento a Stefano Cucchi morto in ottobre nell’ospedale Pertini di Roma, appena una settimana dopo l’arresto per pochi grammi di marijuana. A differenza degli altri anni, gli organizzatori tengono a precisare che non sarà una Street parade come tutte le altre, ma solo carri con musica reggae. Un genere musicale che, secondo i promotori, meglio si concilia con lo spirito della manifestazione, mentre restano esclusi dalla marcia i sound di musica elettronica che negli ultimi anni hanno partecipato all’evento. «L’organizzazione ha deciso di rifondare la Million, con meno carri e solo di musica reggae, perché è meglio essere in numero minore ma molto più comunicativi, consapevoli e non criminalizzabili». «In un paese dove giorno dopo giorno vengono progressivamente cancellati i basilari diritti civili di cittadinanza, non sarà un corteo funebre né una street parade ma una marcia che esprima la nostra gioia e voglia di vivere in antitesi all’immagine kriminal/patogena che i proibizionisti amano spacciare di noi», si legge ancora nel comunicato. La decisione ha scatenato polemiche tra gli esclusi, sia sui blog dedicati all’evento che sui social network. Molti dei carri di musica elettronica che da anni partecipano all’evento si sono sentiti dire un secco «no» dagli organizzatori. «Non saranno accettati carri non autorizzati». Aggiungono i promotori: «Ci dispiace dover tagliare gli altri generi musicali, ma semplicemente quello che si è determinato nell’ultima edizione è un meccanismo enorme che noi non siamo in grado di gestire». L’appuntamento comunque per gli amanti della cannabis e dei suoi effetti benefici e per chi la vuole libera dal narcotraffico, è per sabato 8 maggio a alle 16 a piazza dei Partigiani in zona ostiense. L' Associazione Radicale Antiproibizionisti ha aderito alla manifestazione. Segue la dichiarazione di Claudia Sterzi, segretaria dell'associazione. Gli organizzatori della MMM comunicano: "Tre sono gli obiettivi dell’iniziativa, uguali in tutto il mondo: fine delle persecuzioni per i consumatori, diritto all’uso terapeutico della cannabis per i pazienti, diritto a coltivare liberamente una pianta che è parte del patrimonio botanico del pianeta." Questi obiettivi sono perfettamente concordi con gli obiettivi dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti, che quindi aderisce all' iniziativa e sarà presente. La difesa dei diritti dei consumatori, dei malati, dei coltivatori vede infatti impegnati da più di trenta anni i radicali, dalla prima disobbedienza civile di Marco Pannella del 1975 attraverso iniziative referendarie, legislative e nonviolente. Condividiamo anche la dedica di questa edizione, a «tutte le vittime del proibizionismo massacrate di botte in galera o ancora prima di arrivarci», e vogliamo aggiungere alla dedica anche tutti i consumatori, i tossicodipendenti e i coltivatori segregati nelle carceri italiane; l'iniziativa nonviolenta in corso, dell' On. Rita Bernardini, deputata radicale, in sciopero della fame da tre settimane per l'approvazione di urgenti misure alternative alla detenzione, riguarda anche loro, visto che il 40% degli arresti in Italia avviene per violazione della legge sulle droghe. 04-05-2010 16:08 Droga, poliziotto arrestato per spaccio a Bologna Quattro persone, tra cui un poliziotto in servizio al 113 di Bologna, sono state arrestate in un'operazione antidroga dalla squadra mobile di Bologna. Al termine di un'inchiesta, cominciata in novembre e coordinata dai pm Lorenzo Gestri e Valter Giovannini, stamattina sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Gabriella Castore. L'agente finito in carcere e' sovrintendente in servizio all'ufficio denunce dell'Upg. Per lui le accuse sono spaccio, concussione, favoreggiamento personale dell'immigrazione, omessa denuncia, falsita' materiale e falso in atto pubblico. Secondo il gip dovrebbe rispondere anche di truffa aggravata allo Stato perche' in una circostanza per non tornare al lavoro a Bologna, durante le vacanze natalizie trascorse a Cosenza si fece fare un certificato medico nonostante non stesse male. L'accusa di concussione, secondo i magistrati, deriverebbe dal fatto che l'agente si faceva dare la droga, gratis o pagandola a prezzi inferiori di quelli di mercato, abusando della sua professione; droga che poi spacciava ad amici e conoscenti in cambio di denaro. Il favoreggiamento personale gli e' stato contestato perche' nella sua abitazione ospitava numerosi spacciatori magrebini e clandestini che poi gli cedevano la droga. 04-05-2010 12:51 Cannabis. Corte Ue decidera' se Olanda può vietare vendita a stranieri La Corte di giustizia delle Comunità europee dovrà decidere se confermare o meno il divieto imposto da alcune città olandesi di vendere cannabis agli stranieri. Gioverdì scorso, la Corte di giustizia ha ascoltato per la prima volta le parti in causa. Da una parte il proprietario del coffeeshop Easy Going, dall'altra il Comune di Maastricht che ha emanato l'ordinanza di divieto di vendita agli stranieri per porre fine al cosiddetto "turismo della canna". Nel 2006, la polizia aveva trovato due clienti stranieri all'interno del coffeeshop poco dopo l'emanazione dell'ordinanza comunale. Sono subito partiti i ricorsi che hanno raggiunto il Consiglio di Stato, i cui giudici hanno chiesto un parere proprio alla Corte di giustizia. Se da una parte uno Stato puo' infatti legalizzare la vendita controllata di cannabis, dall'altra non puo' in via di principio discriminare fra cittadini europei secondo le leggi europee sul mercato unico. Già in passato, la Corte aveva stabilito che le autorità olandesi non avevano il diritto di impedire ai cittadini stranieri (nello specifico alcune donne polacche) di esercitare la prostituzione in quanto professione legale e riconosciuta nei Paesi Bassi. 04-05-2010 12:28 Zar antidroga: no a legalizzazione marijuana ... ma Obama lo snobba Non cambia la posizione del Governo federale sulla marijuana: no alla legalizzazione. Questa la posizione ufficiale dell'Amministrazione Obama così come riportata nella bozza dell'attesissima nuova Strategia nazionale sulle droghe preparata dallo zar antidroga della Casa Bianca Gil Kerlikowske. Un documento che aumenta i finanziamenti per i programmi di recupero e di riduzione del danno, ma conferma in sostanza le politiche decennali degli Usa sugli stupefacenti. "Abbiamo molti metodi efficaci per ridurre la domanda di droghe. Il divieto sulle droghe riduce l'offerta e la volontà di consumarle", si legge nel documento. "E' questo il motivo per cui l'Amministrazione (Obama) è fermamente contraria alla legalizzazione della marijuana o di qualsiasi sostanza illecita. Legalizzare le droghe aumenterebbe la reperibilità e incoraggerebbe la promozione e la normalizzazione del consumo. Studi diagnostici, di laboratorio, clinici e epidemiologici indicano chiaramente che la marijuana e' associata alla dipendenza, a malattie respiratorie e mentali, ad una ridotta mobilità e capacità cognitiva ... e la legalizzazione accrescerebbe questi problemi". Sta di fatto che molti nell'Amministrazione Obama non sono convinti di queste politiche, tanto che lo zar antidroga della Casa Bianca pare snobbato dallo stesso Presidente, come spiega il settimanale Newsweek. Erano infatti mesi che il documento strategico doveva essere rilasciato, ma ne' il presidente Obama ne' il vicepresidente Biden volevano sottoscriverlo. Secondo indiscrezioni, infatti, appare evidente a molti nella Casa Bianca che gli studi citati nel documento potrebbero essere utilizzati per sostenere la proibizione di qualsiasi sostanza, dall'alcool alla noce moscata. Il quotidiano Seattle Weekly, con sede nella città dove Kerlikowske ha servito come capo della Polizia, ricostruisce i rapporti fra l'ufficio antidroga della Casa Bianca e Obama con un articolo dal titolo esplicito: "Lo zar antidroga della Casa Bianca ignorato dal capo". 04-05-2010 11:31 Eroina, il Nida: trattamento con buprenorfina e naxalone anche per i giovani La terapia di mantenimento per la dipendenza da oppiacei con buprenorfina e nalaxone è efficace anche per i giovani. Questo il risultato di uno studio condotto dal Dott. George Woody del “Delaware Valley Node” del NIDA, che ha preso in esame alcuni giovani tra i 15 e i 21 anni che hanno seguito un programma di trattamento che prevedeva un supporto di counseling e una terapia farmacologica a base di buprenorfina e nalaxone per 12 settimane. Seguendo tale programma, l'uso di droghe è decisamente più basso rispetto a coloro i quali seguono un programma di counseling e un regime di detossificazione per sole 2 settimane. Lo studio ha preso in esame giovani con un'età media di 19 anni che avevano abusato di oppiacei per circa un anno e mezzo. Dai risultati è emerso che il 55% aveva abusato principalmente di eroina per via iniettiva, il 35% di antidolorifici e il 10% di diversi tipi di oppiacei. I ricercatori hanno poi assegnato i pazienti, in maniera casuale, ai diversi tipi di trattamento: quello con buprenorfina e nalaxone per sole 2 settimane e lo stesso per 12 settimane, il tutto accompagnato da un supporto di counseling per tossicodipendenti. I risultati dello studio, verificati attraverso l’esame delle urine per la ricerca degli oppiacei, hanno mostrato come la terapia estesa a 12 settimane sia maggiormente efficace rispetto a quella a breve termine. Tale efficacia è stata anche confermata dal fatto che i pazienti trattati per 12 settimane hanno richiesto con minor frequenza ulteriori trattamenti e hanno ridotto il consumo di altre droghe come cocaina e marijuana. I risultati suggeriscono che il trattamento a lungo termine con buprenorfina e nalaxone risulti efficace anche per i giovani. (DrogaNews) 04-05-2010 10:36 In tempi di crisi esplode il consumo di Valium Contro la recessione a colpi di Valium. Forse non e' un caso che negli ultimi tre anni di crisi economica il consumo delle pillole ansiolitiche per combattere lo stress da licenziamento e disoccupazione e' aumentato dell'11%. Lo sostiene uno studio del Sistema sanitario britannico secondo cui le prescrizioni di diazepam, noto soprattutto con il nome commerciale Valium, sono arrivate nel 2009 a 3,6 milioni contro contro i 3,25 milioni del 2006, con un aumento dell'11% in tre anni e del 17% nel decennio che rischia di salire ancora con la previsione a breve di circa 5 milioni di prescrizioni. "Dati sconvolgenti" ha spiegato il professor Steve Field, presidente del Royal College of General Practitioners, sottolineando che il livello di ansia, e quindi di bisogno di farmaci calmanti, e' assolutamente cresciuto durante la recessione. Secondo il professore comunque il ricorso alle pillole ansiolitiche dovrebbe essere sempre affiancato da un sostegno psicologico senza contare il fatto che l'assunzione del farmaco dovrebbe essere sempre sotto stretto controllo medico evitando le cosiddette prescrizioni selvagge. Secondo Alison Cobb, della charity 'Mind' che si occupa di problemi mentali, il fenomeno riguarderebbe soprattutto gli uomini, piu' vulnerabili delle donne di fronte all'argomento lavoro. Un lavoratore su sette, una volta disoccupato, cade infatti in depressione mentre un'altra altra quota significativa soffre di attacchi di ansia e di panico. 04-05-2010 10:19 Libertà di stampa, rapporto mondiale Rsf: Italia solo parzialmente libera, 72mo posto L'Italia è un paese la cui stampa è parzialmente libera, come il Sudafrica, le Filippine, il Congo, la Thailandia e il Nepal, classificandosi al 72esimo posto nel mondo, dopo Suriname, Trinidad e Tobago ma anche Israele, Grecia e Cile. Lo dice il rapporto di Freedom House, organizzazione indipendente Usa fondata nel 1941 per garantire nel mondo le libertà, diffuso oggi in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa e visualizzabile qui . "La libertà d'espressione è fondamentale per tutte le altre libertà. L'ordinamento legislativo, le elezioni libere, i diritti delle minoranze, la libertà d'associazione, e un governo responsabile dipendono da una libertà di stampa che può mettere in pratica la sua funzione di controllo e vigilanza", ha detto Jennifer Windsor, direttore esecutivo di Freedom House. I paesi con una maggiore libertà di stampa sono, secondo il rapporto 2010, la Finlandia, l'Islanda, la Norvegia e la Svezia mentre gli Stati Uniti si classificano 24esimi e la Gran Bretagna 26esima. Continua... ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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