====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-16.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-16.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 13-04-2010 al 19-04-2010 2010-16 (Anno X) ARTICOLI - Droga. Il fallimentare sistema di allerta precoce e l'illusione del regime proibizionista http://droghe.aduc.it/articolo/droga+fallimentare+sistema+allerta+precoce_17381.php - Oppio all'ospedale Careggi di Firenze. Alternativa all'epidurale mentre la comunita' scientifica ne sottolinea i rischi? http://droghe.aduc.it/articolo/oppio+all+ospedale+careggi+firenze+alternativa+all_17375.php COMUNICATI - Test antidroga per i neopatentati? Una panzana http://droghe.aduc.it/comunicato/test+antidroga+neopatentati+panzana_17360.php NOTIZIE - Antidroga. Controlli in fogne e scuole. Radicali Torino: quanto costano? http://droghe.aduc.it/notizia/antidroga+controlli+fogne+scuole+radicali+torino_117354.php - Antidroga. Controlli in fogne e scuole di otto cittta' http://droghe.aduc.it/notizia/antidroga+controlli+fogne+scuole+otto+cittta_117355.php - Guerra alla droga, i messicani ignorano Calderon http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+messicani+ignorano+calderon_117345.php - Guerra alla droga, quattro poliziotti uccisi e appesi a un ponte http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+quattro+poliziotti+uccisi+appesi_117337.php - Cresce il consumo anche fra gli over 65 http://droghe.aduc.it/notizia/cresce+consumo+anche+over+65_117329.php - Cannabis terapeutica. Maine, approvate le regole per la distribuzioine http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+maine+approvate+regole_117322.php - Storie di proibizionismo, capo Polizia aiuta amica nei guai per droga http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+capo+polizia+aiuta+amica+nei_117320.php - Fumo. Studio: immagini di mozziconi inibiscono il desiderio http://droghe.aduc.it/notizia/fumo+studio+immagini+mozziconi+inibiscono+desiderio_117319.php - Coca Colla, ecco la vera coca cola http://droghe.aduc.it/notizia/coca+colla+ecco+vera+coca+cola_117318.php - Droga. Nuove linee guida europee per valutare rischi nuove sostanze psicoattive http://droghe.aduc.it/notizia/droga+nuove+linee+guida+europee+valutare+rischi_117315.php - Ecco il test anti-spinello per spiare i figli http://droghe.aduc.it/notizia/ecco+test+anti+spinello+spiare+figli_117313.php - Elezioni. Candidato premier conservatore: più repressione contro i tossicodipendenti http://droghe.aduc.it/notizia/elezioni+candidato+premier+conservatore+piu_117312.php - Michelle Obama: si' a lotta ai narcos, ma trovare nuove forme per risolvere problema http://droghe.aduc.it/notizia/michelle+obama+si+lotta+ai+narcos+ma+trovare+nuove_117310.php - Intesa Usa-Italia sul contrabbando di alcool e tabacco http://droghe.aduc.it/notizia/intesa+usa+italia+sul+contrabbando+alcool+tabacco_117307.php - Rave party e spaccio droghe. Condannati gli organizzatori che non lo contrastarono http://droghe.aduc.it/notizia/rave+party+spaccio+droghe+condannati+organizzatori_117300.php - Ricerca. Minime evidenze che cannabis abbia effetti sulla struttura cerebrale http://droghe.aduc.it/notizia/ricerca+minime+evidenze+che+cannabis+abbia+effetti_117297.php - Stupefacenti. Antigone: quale tolleranza zero? Calate le operazioni antidroga contro piccoli reati http://droghe.aduc.it/notizia/stupefacenti+antigone+quale+tolleranza+zero+calate_117296.php - Droga. Studio sui giovani che la usano: 60% ha consumato alcool prima di 14 anni di età http://droghe.aduc.it/notizia/droga+studio+sui+giovani+che+usano+60+ha+consumato_117293.php - Chiesa pronta ad accordi con narcos per evitare rischi ai fedeli http://droghe.aduc.it/notizia/chiesa+pronta+accordi+narcos+evitare+rischi+ai_117291.php - Studio: le sigarette contengono sangue di maiale. In rivolta i musulmani in Turchia http://droghe.aduc.it/notizia/studio+sigarette+contengono+sangue+maiale+rivolta_117288.php - Commissione Senato: test antidroga per chi vuole la patente http://droghe.aduc.it/notizia/commissione+senato+test+antidroga+chi+vuole+patente_117277.php - Russia chiede collaborazione Ue contro oppio afghano http://droghe.aduc.it/notizia/russia+chiede+collaborazione+ue+contro+oppio_117275.php - Guerra alla droga. Comandante e ufficiali Ros 'creavano traffici per reprimerli e fare carriera' http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+comandante+ufficiali+ros+creavano_117274.php - Droga. Il granturco, non l'oppio, il più mortale per le truppe britanniche http://droghe.aduc.it/notizia/droga+granturco+non+oppio+piu+mortale+truppe_117266.php - Cannabis, presidente Federazione insegnanti: legalizzare http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+presidente+federazione+insegnanti_117265.php - Tossicodipendenza, il rischio sta scritto nei geni http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+rischio+sta+scritto+nei+geni_117263.php - Bollettino di guerra alla droga: 23mila morti ammazzati in tre anni http://droghe.aduc.it/notizia/bollettino+guerra+alla+droga+23mila+morti+ammazzati_117256.php - Storie di proibizionismo, 'Sparisce' hashish sequestrato: 17 carabinieri trasferiti http://droghe.aduc.it/notizia/storie+proibizionismo+sparisce+hashish+sequestrato_117253.php - Giovanardi infierisce su Morgan in battaglia legale su potestà parentale http://droghe.aduc.it/notizia/giovanardi+infierisce+morgan+battaglia+legale_117251.php - Droga, a Campobasso proposto un pronto soccorso per casi di oversode http://droghe.aduc.it/notizia/droga+campobasso+proposto+pronto+soccorso+casi_117249.php - L'alcool miete 30mila vittime ogni anno. Rapporto http://droghe.aduc.it/notizia/alcool+miete+30mila+vittime+ogni+anno+rapporto_117244.php - Rapporto: ogni giorno 44mila giovani usano inalanti http://droghe.aduc.it/notizia/rapporto+ogni+giorno+44mila+giovani+usano+inalanti_117243.php - Dipendenza da eroina. Aumentano i trattamenti del servizio pubblico sanitario http://droghe.aduc.it/notizia/dipendenza+eroina+aumentano+trattamenti+servizio_117239.php - Cameron: servizio civile per i sedicenni contro droga e violenza http://droghe.aduc.it/notizia/cameron+servizio+civile+sedicenni+contro+droga_117236.php - Guerra alla droga, cartelli si alleano contro rivale scomodo http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+cartelli+si+alleano+contro+rivale_117234.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 19/04/2010 sequestri droghe leggere (kg) 3.049 droghe pesanti (kg) 2.434 dosi droghe sintetiche 397.906 piante di cannabis 166.450 flaconi di metadone 11.300 vittime morti 27 arresti 2.743 giorni di reclusione 2.203 riepilogo settimanale   13/04/2010- 19/04/2010 sequestri droghe leggere (kg) 170 droghe pesanti (kg) 120 dosi droghe sintetiche 50.000 piante di cannabis 90.000 vittime morti 4 arresti 120 giorni di reclusione 240 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 16-04-2010 13:47 Droga. Il fallimentare sistema di allerta precoce e l'illusione del regime proibizionista Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, ha risposto ieri ad una interpellanza parlamentare sul sistema di allerta precoce del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, e piu' in generale sul regime proibizionista in materia di droghe. Interpellanza che avevo depositato con il senatore Marco Perduca su segnalazione di Giulio Manfredi, Comitato nazionale Radicali Italiani e dell'associazione radicale torinese Adelaide Aglietta. Nella risposta Giovanardi ha confermato il fallimentare sistema di allerta per evidenti mancanze di coordinamento con le strutture locali e regionali. Esattamente cio' che segnalavamo nell'interpellanza, ossia che il sistema di allerta precoce si era attivato a Torino nell'estate del 2009, dopo ben due mesi che tossicodipendenti morivano per strada per colpa di uno stupefacente oppioide particolare, denominato «6-Mam», di provenienza afgana. Piu' in generale il sottosegretario Giovanardi ha confermato l'approccio ideologico, negato a parole, parlando sempre della prevenzione e della cura, tendendo quasi sempre a sostituire o a sovrapporre questi termini ad un altro, quello della riduzione del danno, aggiungendo che programmi di somministrazione di eroina, a prescindere dai risultati, non possono rientrare nei piani del Governo perche' "la cronicizzazione è una condizione eticamente inaccettabile". Eticamente inaccettabile forse per un Governo dovrebbe essere che i ragazzi ancora muoiano per strada. A Torino in 27 sono morti la scorsa estate per un oppioide immesso sul mercato dal narcotraffico! Qui l'illustrazione dell'interpellanza, la risposta del Governo e la replica dell'interrogante Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita' 16-04-2010 13:24 Oppio all'ospedale Careggi di Firenze. Alternativa all'epidurale mentre la comunita' scientifica ne sottolinea i rischi? Sulla notizia diffusa nelle settimane scorse sul parto senza dolore all'ospedale Careggi di Firenze e l'alternativa all'epidurale offerta dalla somministrazione per via endovenosa di un farmaco oppioide, il remifentanil, ho presentato, col senatore Marco Perduca, un'interrogazione al Ministro della Salute. Nel nostro Paese, dove l'anestesia epidurale, nonostante sia stata inserita nei Lea (livelli essenziali di assistenza), e' un miraggio per le mamme in travaglio, non ci pare opportuno proporre come alternative delle sperimentazioni costose e non prive di rischi per la donna ed il neonato. All'ospedale Careggi, dove non esiste la possibilita' di una donna di scegliere il parto in anestesia epidurale, temiamo che rientrare nella sperimentazione con il remifentanil sia una scelta forzata per chi vuole fare un parto naturale senza dolore. Una scelta “forzata” su cui vorremo essere rassicurati anche sul fatto che i rischi siano stati valutati dalle partorienti. Il nostro timore e' che il remifentanil sia stato proposto alle partorienti come alternativa per un parto senza dolore, invece che come arruolamento in una sperimentazione che come tale comporta rischi non tutti previsti e prevedibili. Il remifentanil e' un nuovo e costoso farmaco oppioide sintetico che, purtroppo, ha scarsa efficacia analgesica e potenziali effetti secondari pericolosi di depressione respiratoria su mamma e, soprattutto, sul neonato. I risultati delle sperimentazioni internazionali su questo farmaco sono ancora controversi e non vi è alcuna raccomandazione o linea guida accreditata che ne autorizzi l’uso per le partorienti. Al momento gli oppiodi endovenosi possono trovare una indicazione nel travaglio di parto esclusivamente nei rarissimi casi quando la analgesia epidurale è controindicata; e ci meraviglia l’approvazione clinica del suo uso su un numero così grande di donne da parte del comitato bioetico dell'ospedale di Careggi. Con l'interrogazione chiediamo al ministro: - come è registrato il farmaco remifentanil e per quali usi; - come valuta una sperimentazione fatta su cosi’ grande scala (piu' di 1.000 mamme) laddove e’ indicato l’uso esclusivamente nei rarissimi casi quando la analgesia epidurale è controindicata; - come valuta la proposta e l’arruolamento e il modello del consenso informato per una sperimentazione di un farmaco non approvato dal ministero per quell’uso, scarsamente o solo parzialmente efficace e potenzialmente pericoloso per il neonato; - di verificare se sia stata garantita la presenza e assistenza continua del medico anestesista per tutto il tempo della sua somministrazione (e quindi per tutta la durata dell’analgesia in travaglio). Qui il testo completo dell'interrogazione Donatella Poretti, senatrice Radicali-Pd, segretario della Commissione Igiene e Sanita' ------------------------------------------- COMUNICATI 14-04-2010 17:58 Test antidroga per i neopatentati? Una panzana  Il test antidroga obbligatorio per ottenere la patente approvato oggi dalla commissione Lavori pubblici del Senato è una panzana demagogica e costosa. A cosa serve un test antidroga fatto ancor prima che si abbia la patente? I test dovrebbero essere fatti per strada ai conducenti di veicoli, neopatentati o meno, e non certo a chi ancora non puo' neanche guidare. Così come non avrebbe senso obbligare chi vuole la patente a sottoporsi alla prova del palloncino: lo stato di sobrietà al momento in cui si fa la domanda per la patente non implica certo che quel soggetto non guiderà inebriato. In ogni caso, chi chiederà la patente difficilmente si presenterà ai test senza essere certo di risultare 'pulito'. Temiamo che la ratio -se di questa si può parlare- del test sia tutt'altro che quello di prevenire la guida in stato alterato. I neopantentati sono infatti per la stragrande maggioranza giovani e giovanissimi, sulla cui testa si sta combattendo la guerra alla droga: dai kit antidroga distribuiti gratuitamente ai genitori per testare i figli segretamente, ai cani antidroga che interrompono le lezioni per annusare zainetti e giubbotti, alle proposte di alcuni parlamentari di testare tutti gli studenti di scuole medie e superiori. Tutte strategie che, unite alla disinformazione istituzionale sulle sostanze più diffuse come la cannabis e i suoi effetti addirittura 'mortali', non servono a far diminuire il consumo fra i giovani, che infatti continua ad aumentare. Sappiamo che fare controlli antidroga per strada, l'unico strumento davvero efficace per ridurre gli incidenti, è molto più difficile e meno popolare che lanciare iniziative apparentemente rassicuranti. Ma umiliare i giovani perche' tali, con test costosi e assolutamente inutili per la sicurezza stradale, ci pare davvero troppo.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 19-04-2010 19:14 Antidroga. Controlli in fogne e scuole. Radicali Torino: quanto costano? Dichiarazione di Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e di Domenico Massano (giunta segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta): La fantasia della tecno-burocrazia proibizionista, che escogita sempre nuove iniziative per legittimare se stessa, ci sorprende ogni volta. Il sottosegretario Giovanardi aveva appena risposto, giovedì scorso, in Senato, a un’interpellanza che avevamo fatto presentare ai senatori radicali sul sedicente “Sistema nazionale di Allerta precoce” che dovrebbe monitorare in tempo reale la presenza sul mercato nero di stupefacenti particolarmente pericolosi; l’estate scorsa a Torino ci furono 27 overdosi mortali e i tecnoburocrati del Dipartimento antidroga se ne accorsero due mesi dopo! Naturalmente, visto che lo sport nazionale preferito non è il calcio ma lo scaricabarile, Giovanardi ha riversato tutte le colpe sulla Regione Piemonte! Oggi apprendiamo dalla stampa che, non contento di sprecare così i soldi dei contribuenti, Giovanardi ora vuole sperimentare in otto città (Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo) l’esame degli scarichi delle fogne di una scuola “campione” (top secret ... ma tanto ora tutti sono avvertiti!), per verificare quali e quanti stupefacenti consumano nei bagni gli studenti (forse, perchè nelle scuole ci risultano essere anche presidi, professori e bidelli). La domanda sorge spontanea: a cosa servono e quanto costano queste stronzate? Una volta che si appurasse che la scuola in questione ospita schiere di consumatori di sostanze illegali, cosa si fa? La si addita al pubblico ludibrio? La si chiude? La si presidia ogni giorno con i cani poliziotto? Diciamolo: il proibizionismo su alcune droghe è alla frutta, è solo servito a riempire le carceri di poveracci e a far ricche le mafie, e ora tenta di giustificare la sua esistenza in ogni modo ... tanto paga Pantalone! 19-04-2010 19:09 Antidroga. Controlli in fogne e scuole di otto cittta' Il quotidiano "La Stampa" di oggi, cronaca di Torino, riporta la seguente notizia, col titolo "INIZIATIVA PILOTA DELLA SMAT IN CITTÀ". Se vogliamo, è l’evoluzione delle analisi finora condotte autonomamente da Smat - la Società Metropolitana Acque Potabili - ma con un taglio nuovo: senza precedenti in Italia. Obiettivo: monitorare il consumo delle droghe non solo nella popolazione in generale ma nello specifico in quella scolastica, partendo dalla coda. Cioè dalle tracce di stupefacenti che, tramite le urine, finiscono negli scarichi fognari della città. Droga e scuole: di primo e secondo grado. Consumo e spaccio. Torino è stata individuata dal Dipartimento delle politiche anti-droga, in capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri, come una delle otto città in cui varare la sperimentazione. Le altre sono Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. La lettera con la richiesta di adesione, arrivata nei giorni scorsi a Smat, è già stata girata al sindaco Sergio Chiamparino. In sintesi, si tratta di circostanziare le analisi periodicamente condotte da Smat sul consumo di cocaina sotto la Mole e nei Comuni limitrofi - campionando e analizzando i residui che confluiscono nelle vasche del depuratore Po-Sangone a Castiglione Torinese - puntando sull’universo scolastico. Come? A Torino, analogamente alle altre città inserite nel protocollo d’intesa, verrà individuata una scuola campione: a quanto pare la selezione, rigorosamente top-secret per non compromettere il risultato del test, è già in corso. A quel punto i tecnici di Smat preleveranno campioni dagli scarichi fognari immediatamente a valle dell’istituto prescelto e li gireranno al laboratorio dell’Istituto di ricerca «Mario Negri» con sede a Milano: qui verranno portate a termine le analisi chimiche dei residui prelevati. Cocaina ma non solo: in questo caso lo spettro delle sostanze intercettate si prospetta più ampio. Le campionature dureranno una settimana, e vanno lette nell’ottica di una «strategia di prevenzione primaria» per contrastare il consumo ma anche lo spaccio delle droghe: due facce della stessa medaglia. In prospettiva l’esperimento verrà ripetuto in altri istituti, traducendosi in un inedito censimento dei plessi scolastici più a rischio. E poi? Bocche cucite da Roma a Torino, e viceversa, ma va da sé che - una volta dimensionato il fenomeno - i risultati saranno girati alle forze dell’ordine per le contromisure necessarie. Non è un caso se le indagini che Smat ha condotto nel recente passato, ma a 360 gradi, avevano già riscosso l’interesse della Prefettura. In questo senso, la nuova sperimentazione rappresenta un salto di qualità basato su un’idea originale: tenere sotto controllo la filiera del consumo, e dello spaccio, risalendola a ritroso; dagli scarichi fognari ai servizi igienici delle scuole monitorate. A quel punto il passo per zoomare sulle classi e nei corridoi sarà breve. Nessun dubbio che il problema esista, tra i banchi e non solo. Lo dicono i risultati dell’ultima analisi condotta da Smat con riferimento alla sola cocaina. La buona notizia è che il depuratore Po-Sangone ha uno stomaco così robusto da digerire praticamente tutto: compresa la «neve», espulsa dal corpo umano dopo l’assunzione e riversata nelle acque reflue raccolte dalle fognature. Quella cattiva è che nel 2009 il consumo non solo si è mantenuto ai livelli del 2008, ma ha registrato un lieve aumento: il picco è salito a oltre 12 mila dosi al giorno contro le 11.300 del 2008. La dimostrazione di un mercato che purtroppo non conosce crisi. (Alessandro Mondo) 19-04-2010 11:34 Guerra alla droga, i messicani ignorano Calderon Durissimo editoriale del quotidiano  britannico The Guardian sulla guerra alla droga lanciata dal presidente messicano Felipe Calderon. L'ultimo fallimento del Governo riguarda la disconnessione di decine di milioni di utenze telefoniche mobili. Il Governo ha infatti messo al bando le utenze prepagate acquistate senza documento d'identità, utenze che secondo le autorità aiutano i narcos a comunicare anonimamente. Per una settimana intera, spiega il Guardian, i messicani sono stati bombardati da sms, spot tv e lettere che li invitavano a registrare il proprio numero di telefonia mobile attraverso l'invio di dati anagrafici, carta d'identità e addirittura le impronte digitali. Ma sono stati pochissimi i cittadini che hanno risposto a questa nuova iniziativa contro i narcos. "Una resistenza dei cittadini così plateale potrebbe essere il sintomo di una sempre più profonda divisione fra Governo messicano e il suo popolo". Intanto, a dimostrare l'inutilità del provvedimento sui telefonini, le strade delle principali città messicane sono già invase da venditori ambulanti di cellulari pre-pagati e pre-registrati. Il quotidiano britannico ricorda anche che, dopo tre anni di guerra e 50mila soldati impiegati, le vittime della guerra alla droga lanciata da Calderon sono quasi 23mila. "Come il Messico sa ormai bene, il proibizionismo di ogni genere incoraggia la crescita del mercato illegale", commenta ironico il quotidiano a proposito di telefonini e soprattutto di droga. Paventando la "colombizzazione" del Paese, il Guardian conclude: "E' improbabile che la guerra alla droga di Calderon funzioni. Forse il Messico dovrebbe imparare dalla Colombia e ascoltare i suoi cittadini prima che sia troppo tardi". Per capire quanto diffusa e poco controllabile sia divenuta la situazione nel Paese, con larghe parti del territorio ormai controllate dai narcos, basta guardare un video appena pubblicato da alcuni siti messicani. Nel video si vede un commando di narcotrafficanti che scorrazza e uccide (anche una bambina di 14 anni che dormiva in casa) impunemente per oltre un'ora. 18-04-2010 10:49 Guerra alla droga, quattro poliziotti uccisi e appesi a un ponte I corpi di quattro poliziotti uccisi a colpi di pistola sono stati ritrovati appesi sotto un ponte nel nord est del Messico. Lo hanno annunciato le autorita' locali. Le quattro vittime erano agenti della polizia municipale di Altamira, localita' nei pressi del porto di Tampico, sulla costa del Golfo del Messico, hanno fatto sapere le autorita' senza aggiungere ulteriori dettagli. L'esecuzione appare come una dimostrazione del cartello della droga, nello stato di Tamaulipas, uno dei sei Stati messicani alla frontiera con gli Stati Uniti. La regione e' diventata il teatro di una guerra spietata fra il cartelli del Golfo e i suoi ex affiliati, e l'esercito messicano. 17-04-2010 12:46 Cresce il consumo anche fra gli over 65 Cresce la quota di anziani che fa uso di droghe illegali: si stima ad esempio che oggi siano circa 10.000 gli anziani che consumano cocaina o altre sostanze illegali come marijuana e anfetamine. Lo rivelano gli esperti riuniti per il decimo Congresso della Società Italiana di Psicogeriatria in corso a Gardone Riviera in provincia di Brescia. Il rischio maggiore nell'anziano è quando si crea una situazione di abuso multiplo, cioè si associano il bere smodato con l'autosomministrazione incontrollata di ansiolitici o analgesici. 'Spesso ció avviene in chi gia' assume farmaci in numero elevato per motivi clinici (talvolta si arriva anche a 12-15); si puo' quindi formare un 'cocktail esplosivo' con danni al fegato, ai reni e al cervello. Un anziano su dieci - spiega Marco Trabucchi, presidente della Società Italiana di Psicogeriatria - assume cinque o piú farmaci psicoattivi al giorno: spesso si tratta di analgesici oppioidi, ansiolitici e sedativi. Il metabolismo dell'anziano è peró piú lento rispetto a quello degli adulti e i suoi organi sono anche piú sensibili agli effetti dei farmaci: cresce cosí la probabilità che si sviluppi una vera e propria dipendenza'. 16-04-2010 13:30 Cannabis terapeutica. Maine, approvate le regole per la distribuzioine E’ stata approvata la settimana scorsa la legge che stabilisce le linee guida riguardanti la distribuzione controllata di cannabis medica autorizzata dallo Stato. La legge LD 1811 autorizza la creazione di un massimo di otto dispensari di cannabis medica, uno per ciascuno dei distretti di sanità dello stato. Nell'ambito della misura, i dispensari possono legalmente "acquistare, possedere, coltivare, produrre, consegnare, trasferire, trasportare, vendere, fornire o distribuire marijuana o oggetti inerenti e materiali didattici" ai pazienti autorizzati dalla stato all’uso di marijuana medica. Ai pazienti e / o ai loro assistenti sarà anche consentito di coltivare la loro cannabis medica. Tuttavia, ai pazienti sarà richiesto di iscriversi a un registro statale riservato al fine di essere in grado di possedere e coltivare legalmente la marijuana per scopi medicinali. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani del Maine supervisionerà il nuovo programma sulla marijuana medica. Lo scorso novembre, gli elettori hanno approvato il Maine Medical Marijuana Act, che modifica la legge dello stato così da istituire un registro riservato dei pazienti, ampliare l'elenco delle condizioni per cui un medico può raccomandare la cannabis medicinale, e permettere la creazione di dispensari statali senza scopo di lucro. Nel 1999, il 61 per cento degli elettori dello stato hanno approvato l'uso di cannabis terapeutica sotto controllo medico. Tuttavia, la legge non aveva istituito un Registro di identificazione di Stato per i pazienti qualificati, né aveva regolato la distribuzione della marijuana medica. Se firmata dal governatore democratico John Baldacci, la legge si applicherà con effetto retroattivo al 23 dicembre 2009. Una legge apposita approvata dal legislatore provvederà a stabilire una tassa sulle vendite al dettaglio della cannabis medica venduta da dispensari statali. La cannabis medica sarà tassata nella stessa percentuale dei farmaci da banco. Leggi che autorizzano la distribuzione con licenza dello stato della cannabis medica sono state approvate in New Jersey, New Mexico, e Rhode Island. Il testo del LD 1811 si può trovare online sul sito dello Stato del Maine. (Francesco Crestani, pres. Associazione Cannabis Terapeutica) 16-04-2010 13:08 Storie di proibizionismo, capo Polizia aiuta amica nei guai per droga E' già nei guai il nuovo capo della polizia di Norimberga, nominato da appena tre mesi. L'accusa è di aver aiutato un'amica accusata di reati di droga. Hermann Guth si sarebbe precipitato lo scorso febbraio presso una stazione di polizia per togliere dai guai una conoscente sorpresa in auto con sostanze sospette. Ma analizzando le pastiglie, il risultato era poco chiaro: invece del colore arancione che segnala la presenza di sostanze proibite, il colore era rimasto al giallo. Per questo la polizia aveva richiesto esami delle urine o del sangue. Ma dopo l'arrivo del capo della polizia, a cui la donna aveva telefonato per chiedere aiuto, si è deciso di chiudere li' la vicenda, senza ulteriori accertamenti. Una vicenda tipica delle contraddizioni del proibizionismo -la corruzione nelle forze dell'ordine, in ogni sua forma, è uno degli effetti più visibili- ma che la stampa, almeno quella tedesca, non sembra voler far finta di non vedere. Leggi anche: Guerra alla droga. Comandante e ufficiali Ros 'creavano traffici per reprimerli e fare carriera' Storie di proibizionismo, 'Sparisce' hashish sequestrato: 17 carabinieri trasferiti Morte Uva, forze dell'ordine cercavano di incastrarlo per droga Carabiniere arrestato per aver ucciso pusher Poliziotti consumatori cocaina. Chiesto rinvio a giudizio 16-04-2010 12:38 Fumo. Studio: immagini di mozziconi inibiscono il desiderio I fumatori sono spesso bombardati da immagini e avvertimenti sulle conseguenze del consumo di tabacco. Ma non sempre queste tecniche di dissuasione sono efficaci, ed infatti possono addirittura stimolare il lettore ad accendersi una bionda. Ora una nuove ricerca dell'università di Wuerzburg rivela che le immagini di un mozzicone spento di sigaretta possono far diminuire il desiderio, come per il resto le immagini di una sigaretta appena accesa possono stimolare il consumo. "Abbiamo stabilito che le immagini che rappresentano la fine del rito del fumo inibiscono il desiderio", ha detto lo psicologo Paul Pauli, uno degli autori dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Neuropsychopharmacology. 16-04-2010 12:35 Coca Colla, ecco la vera coca cola Dopo il preannuncio della produzione dato lo scorso fine dicembre, arriva sul mercato la Coca Colla, la coca cola fatta con vere e proprie foglie di coca come un tempo. Insomma, una versione più autentica della Coca Cola statunitense, che da molto non utilizza più il proibitissimo ingrediente originale. Anche se utilizzate per produrre cocaina, nella forma di foglia la coca ha solo un effetto leggermente stimolante. Viene utilizzata da secoli per scopi alimentari, medicinali e rituali dalle popolazioni andine. 16-04-2010 10:46 Droga. Nuove linee guida europee per valutare rischi nuove sostanze psicoattive L'EMCDDA (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) ha pubblicato delle linee guida sulla valutazione delle nuove sostanze psicoattive (Risk assessment of new pychoactive substances - operatine guidelines), al fine di fornire delle metodologie e delle procedure di base per effettuare una valutazione dei rischi. Queste linee guida sono una revisione delle precedenti pubblicate nel 1999 (Guidelines for the risk assessment of new synthetic drugs), per dare attuazione alla decisione del Consiglio 2005/387/JHA del maggio 2005 sullo scambio d'informazioni, sul risk assessment ed sul controllo delle nuove sostanze psicoattive. In ottemperanza della sopra menzionata Decisione, queste nuove linee guida includono degli opportuni riferimenti al quadro giuridico ed una guida tecnica, che include tra l'altro informazioni sulle nuove sostanze immesse nel mercato della droga già presentate nel Rapporto Congiunto tra EMCDDA e Europol del marzo 2010. I capitoli della pubblicazione identificano il concetto di rischio, dandone una definizione ed una valutazione, e offrono un quadro concettuale entro cui analizzarlo, prendendo in considerazione gli elementi correlati al consumo delle sostanze. Si pone anche l'accento per identificare le voci per la valutazione dei rischio, specificandone le variabili chiave e gli elementi di prova e fornendo altresì una descrizione dal punto di vista fisico, chimico e farmacologico delle sostanze sottoposte a valutazione. Infine, la pubblicazione offre una valutazione sui rischi sanitari e sociali delle nuove sostanze psicoattive ed esamina il coinvolgimento della criminalità organizzata e le possibili misure di controllo. (DrogaNews) 16-04-2010 10:41 Ecco il test anti-spinello per spiare i figli Si chiama Narcocheck e secondo alcuni specialisti è destinato a seminar zizzania in famiglia, ad avvelenare i rapporti tra genitori e adolescenti. Narcocheck, un nome dietro cui si cela un test semplicissimo e (a quanto pare) affidabile per rivelare la presenza nell'organismo di tetraidrocannabinolo, nome impronunciabile che in realtà indica il principale e più noto principio attivo della canapa indiana. In pratica, un test che serve a verificare se vostro figlio fuma o ha fumato spinelli e che è anche in grado di rivelare se è un fumatore regolare o sporadico. Venduto su internet al modico prezzo di 8,90 euro, dovrebbe presto arrivare nelle farmacie francesi. Continua... 16-04-2010 10:21 Elezioni. Candidato premier conservatore: più repressione contro i tossicodipendenti Ieri si è svolto primo dibattito televisivo tra i candidati al posto di primo ministro della Gran Bretagna. Un'ora e mezzo in diretta tv, i tre leader in piedi uno accanto all'altro a rispondere a domande del pubblico in sala. L'attuale premier Gordon Brown ha rivendicato il successo dell'attuale sistema a punti, citando statistiche che vedono il fenomeno in calo negli ultimi anni. David Cameron, candidato conservatore, ha invece insistito sulla necessita' di porre un tetto al numero di immigrati che possono entrare nel Regno Unito. Piu' pragmatico "l'approccio regionale" di Nick Clegg,  candidato liberaldemocratico, secondo il quale occorre veicolare gli immigrati verso le aree piu' bisognose di forza lavoro. Per quanto riguarda il crimine, Cameron ha chiesto pene piu' severe, piu' repressione per i tossicodipendenti e piu' polizia nelle strade. Brown lo ha pero' sfidato a intraprendere questo programma senza rinunciare ai tagli previsti dal suo partito. Anche in questo caso piu' innovativo l'approccio di Clegg, che ha parlato di pene alternative al carcere, soprattutto per i giovani "per evitare che diventino i criminali del futuro". L'istruzione ha costituito un altro tema sul quale l'opinione espressa dai tre leader e' stata molto diversa. Secondo Brown, la Gran Bretagna deve puntare ad assicurare i massimi standard scolastici e universitari, nelle strutture e negli insegnanti, puntando sulla ricerca per competere con le economie emergenti. Cameron ha insistito sugli sprechi ("Si spende troppo con pochi risultati") e ha auspicato un sistema scolastico piu' severo. Cavallo di battaglia di Clegg, che ha insistito tre volte su questo punto, e' stata invece la liberta' d'insegnamento per i docenti, che riceverebbero troppe direttive dallo Stato. 16-04-2010 10:14 Michelle Obama: si' a lotta ai narcos, ma trovare nuove forme per risolvere problema 'Dobbiamo continuare la lotta contro i narcotrafficanti, ma bisogna cercare anche altre forme per risolvere il problema', ha assicurato Michelle Obama in un'intervista concessa alla Cnn in spagnolo da Citta' del Messico dove, ieri, ha concluso la sua prima visita all'estero 'in solitario', in cui ha anche effettuato un breve scalo ad Haiti. La first lady Usa ha anche assicurato che 'una riforma delle leggi sull'immigrazione aiuterebbe ad alleviare le peripezie che affrontano ragazzi e bambini messicani che devono passare la frontiera per ricongiungersi con i loro genitori'. Con la sua visita, in cui e' quasi sempre stata accompagnata dalla 'primera dama' messicana Margarita Zavala, con la quale condivide gli interessi per le questioni sociali dei giovani, Michelle ha voluto sottolineare l'importanza che Washington attribuisce ai rapporti con il Messico, in un momento in cui la violenza per la 'guerra' sul fronte del narcotraffico e' incessante e, per ora, senza vie d'uscita. Nei suoi incontri, nelle scuole per poveri, con gli studenti dell'Universita' Iberoamericana e con giovani leader di programmi sociali, Michelle Obama ha riscosso ovunque, come sottolineano i media, unanimi consensi. Ieri, quando ha lasciato l'aeroporto di Citta' del Messico per ritornare in California, prima di salire sulla scaletta dell'aereo, la first lady si e' fermata ad ascoltare un coro di 57 bambini che hanno cantato per lei 'The Power of the Song', per poi applaudirli. Ieri la Casa Bianca ha annunciato di aver invitato il presidente Felipe Calderon per una visita ufficiale in maggio a Washington, in cui parlera' davanti al Congresso. 16-04-2010 10:02 Intesa Usa-Italia sul contrabbando di alcool e tabacco Avviare una sistematica collaborazione tra Italia e Stati Uniti nel contrasto agli illeciti economico- finanziari in materia di contrabbando di alcol e tabacco. E' l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato poco fa a Washington DC dal comandante generale della Guardia di finanza, generale Cosimo D'Arrigo, e dall'amministratore di Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau (Ttb) del dipartimento del Tesoro degli Usa, John J. Manfreda. "Il fenomeno del contrabbando - spiegano le Fiamme gialle - che produce gravi danni alle economie di entrambi i Paesi, potra' essere quindi, a partire da oggi, piu' agevolmente ed efficacemente contrastato grazie ad una continua attivita' di consultazione, cooperazione e scambio di elementi informativi. Collaborazione che, naturalmente, sara' sviluppata nell'ambito delle specifiche competenze attribuite a Guardia di finanza e Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, per evitare sovrapposizioni con altre istituzioni nazionali o internazionali". Il generale D'Arrigo ha speso parole di apprezzamento per l'iniziativa, definita "una significativa e quanto mai utile occasione per incrementare, in un'ottica di 'law enforcement', i rapporti esistenti tra la Guardia di Finanza - presente ormai da anni all'estero con i suoi 'esperti' - e gli organismi collaterali degli altri Paesi impegnati quotidianamente, al pari delle Fiamme gialle, nella lotta serrata ai fenomeni di criminalita' economica e finanziaria"". 15-04-2010 19:22 Rave party e spaccio droghe. Condannati gli organizzatori che non lo contrastarono Non vigilarono e non fecero nulla contro lo spaccio durante i party da loro organizzati. Con questa condotta di fatto tollerarono la diffusione della droga che durante la festa dell'1 maggio 2006 provoco' il ricovero in Rianimazione di una ragazza di 21 anni. Per questo il gup di Bologna, Andrea Scarpa, ha condannato quattro dei cinque organizzatori di quell'evento che venne organizzato al Cacubo, il locale dell'ex macello di Santa Caterina di Quarto, a pochi passi dal capoluogo emiliano, trasformato in un centro sociale. Secondo l'accusa i quattro sapevano che nel locale c'era lo spaccio e non hanno fatto nulla per contrastarlo. Per questo in abbreviato sono stati condannati a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. Devono rispondere pure di occupazione abusiva per il quale e' stato inflitta loro una multa di 500 euro. Stessa multa per altri sei loro amici che hanno patteggiato l'accusa di occupazione abusiva dell'ex macello. Altri nove imputati invece hanno scelto di andare al dibattimento. I reati comunque sono coperti da indulto. Il pm Lorenzo Gestri, che ha condotto le indagini della polizia, aveva chiesto due anni e mezzo per cinque degli imputati senza il riconoscimento delle attenuanti generiche anche se tutti incensurati. Le indagini hanno dimostrato che i cinque erano gestori di fatto del locale almeno per quanto riguarda i party che li' si svolgevano. A loro erano intestati i conti correnti postali che venivano aperti prima delle kermesse e sui quali il giorno dopo venivano accreditati gli incassi. In un computer sequestrato e di proprieta' di uno dei quattro condannati a 18 mesi gli inquirenti hanno trovato immagini in cui si vedono persone che tagliano la droga su dei cd. L'1 maggio di quattro anni fa una ragazza di 21 anni di Pieve di Cento si senti' male dopo aver bevuto da una bottiglia d'acqua in cui poco prima era stata sciolta dell'ecstasy. Soccorsa venne portata al Sant'Orsola in coma. Ai familiari aveva detto che avrebbe passato il primo maggio a Riccione con gli amici dove avrebbe partecipato all'inaugurazione di uno stabilimento balneare. In realta' aveva preso la corriera e raggiunto il fidanzato e un'amica al Cacubo dove poi si sfioro' la tragedia. 15-04-2010 14:30 Ricerca. Minime evidenze che cannabis abbia effetti sulla struttura cerebrale Studi di neuroimmagine hanno esplorato il volume, la morfometria, e l’integrità del cervello di persone che fanno uso di cannabis, focalizzandosi sui sistemi associati con la vulnerabilità ai disturbi neurocognitivi e dell’umore. Oltre agli studi sulla struttura cerebrale dei consumatori di cannabis, vi sono studi che indagano il funzionamento cerebrale di questi soggetti in stato di riposo oppure durante l’esecuzione di un compito cognitivo. Gli studi funzionali in questo settore possono indagare il funzionamento cerebrale della persona in stato di intossicazione acuta dalla sostanza oppure dopo un periodo di astinenza. Martìn-Santos insieme con altri colleghi hanno recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Psychological Medicine una rassegna della letteratura che riporta studi (pubblicati fino al gennaio 2009) di neuroimaging sugli effetti dell’uso di cannabis. Sono stati trovati 33 studi di imaging funzionale (fMRI, PET, SPECT) e 8 di imaging strutturale (volumetrica, DTI). Gli autori hanno evidenziato che l’alto grado di eterogeneità tra gli studi preclude una meta-analisi. Gli studi funzionali suggeriscono che il flusso sanguigno globale e prefrontale a riposo è più basso in coloro che fanno uso di cannabis rispetto ai soggetti di controllo. Gli studi sull’attivazione cerebrale che richiedono un compito cognitivo non sono comparabili a causa dell’eterogeneità dei metodi usati. Quelli sugli effetti acuti della somministrazione di THC o marijuana riportano un incremento dell’attività cerebrale a riposo e dell’attivazione della corteccia frontale e cingolata inferiore durante compiti cognitivi. Mentre solo 3 degli studi di imaging strutturale hanno trovato differenze tra chi usa cannabis e i soggetti di controllo. Quindi mentre le neuroimmagini funzionali suggeriscono una modulazione del metabolismo globale e prefrontale sia durante lo stato di riposo che dopo l’assunzione della sostanza, sono invece ancora minime le evidenze riportate di effetti dell’uso di cannabis sulla struttura cerebrale. (DrogaNews) 15-04-2010 14:22 Stupefacenti. Antigone: quale tolleranza zero? Calate le operazioni antidroga contro piccoli reati Crollano nel 2009 le operazioni antidroga in Italia e, con queste, i sequestri di sostanze stupefacenti o psicotrope. Secondo i dati forniti dall'associazione Antigone nell'anno passato il numero delle operazioni (sono state 21.956,33) è calato improvvisamente del 12,5% rispetto al 2008 (furono 36.897,41) e anche i sequestri di droga in un anno sono scesi del 37% (da 42.602 kg a 26.872 kg). Il calo delle operazioni, spiega Antigone, sembra comportare una flessione dei sequestri relativa a tutte le sostanze censite, ma la variazione più significativa da segnalare è certamente quella relativa ai derivati della cannabis ed in particolare all'hashish, che avevano invece visto nel 2008 una notevole crescita delle quantità sequestrate. Il 2008 era stato l'anno dei record, con il numero più elevato di operazioni antidroga e con il quantitativo più elevato di sostanze complessivamente sequestrate. Se si va però ad esaminare l'andamento dei sequestri rispetto a ciascuna sostanza separatamente, si scopre che mentre i sequestri di cocaina hanno registrato dal 2006 in poi un andamento leggermente decrescente, ed i sequestri di eroina calavano già dal 2004, dallo stesso anno erano costantemente in crescita i sequestri dei derivati della cannabis, con una esplosione nel 2008 dovuta ad una crescita dei sequestri di hashish del 74,4% rispetto all'anno precedente. Nel 2009 questo dato abnorme si ridimensiona, ed a fronte di un calo complessivo dei sequestri rispetto a quasi tutte le sostanze, il dato relativo all'hashish è quello che registra la flessione maggiore (-51%). Secondo i dati di Antigone nel 2009 cala anche il numero delle persone segnalate per reati legati al possesso o alla vendita di droga: furono 35.097 nel 2008, sono state 30.831 lo scorso anno. Per l'associazione "pare esservi stato un calo del controllo di polizia, e quindi della rilevazione di illeciti, in particolar modo nei confronti dei soggetti e delle condotte che tradizionalmente suscitavano minor allarme sociale, ovvero quelle meno gravi, che non vedono coinvolti gli straneri, e che riguardano le droghe leggere. Si tratta ovviamente di un dato non di poco conto, dopo anni che si registra una tendenza di segno inverso, di un controllo sempre più stretto sulla criminalità di minor spessore, che sta tra l'altro facendo esplodere le nostre carceri". Pur restando invariata la normativa sulle droghe - continua Antigone - sembra che la nostra 'guerra alla droga', interpretata come tolleranza zero verso la criminalità di minor spessore, sia forse oggetto di un ripensamento. Da una parte l'esplosione della popolazione detenuta, oggi costretta in condizioni inumane nel sistema penitenziario più sovraffollato d'Europa, e dall'altro i dati relativi all'abuso di sostanze stupefacenti, che non sembrano in alcun modo beneficiare di queste politiche repressive, stanno forse mettendo il ministero dell'Interno di fronte alla necessità di un ripensamento della tolleranza zero perseguita in questi anni?". 15-04-2010 14:08 Droga. Studio sui giovani che la usano: 60% ha consumato alcool prima di 14 anni di età Due ragazzi italiani su dieci che fanno uso di droga ha provato stupefacenti, per lo piu' marijuana, prima dei 14 anni e sei su dieci hanno bevuto alcolici. A delineare questo quadro e' la ricerca 'Giovani, uso di sostanze, precarieta' e genere', commissionata dalla Provincia di Milano alla cooperativa Lotta contro l'emarginazione. Lo studio, presentato oggi, e' il risultato di interviste fatte ll'uscita di locali di Milano, Roma, Genova, Napoli e Firenze a 509 persone (l'80% al di sotto dei 35 anni) che hanno ammesso di far uso di sostanze. 'Quelli che emergono dalla ricerca - ha sottolineato l'assessore provinciale alle Politiche giovanili Cristina Stancari - sono dati che impongono una seria riflessione'. Secondo lo studio, la maggior parte prova la droga fra i 14 e i 16 anni, anche se un quinto ha detto di aver iniziato prima. Fino al 2005 in media la sostanza di iniziazione e' stata la marijuana, mentre negli anni successivi sempre piu' ragazzi hanno cominciato con le anfetamine e sempre piu' adulti con la cocaina. Nel 90% dei casi, pero', non si sono fermati a una sola sostanza, ma poi hanno provato anche altre droghe. Il motivo che hanno piu' spesso addotto per il consumo e' ricerca di benessere, non solo in discoteca. 'Il 41,8% - ha spiegato Stancari - ha dichiarato di usare stupefacenti prima di andare a scuola o al lavoro'. E questo riguarda non solo gli uomini, ma sempre piu' spesso anche donne. Rispetto alle altre citta', Milano si presenta come piu' 'moderna' nel consumo di stupefacenti: le donne piu' spesso che altrove prendono droghe da sole e non in coppia, e piu' che nelle altre citta' la preoccupazione dei giovani e' nella precarieta' dal punto di vista del lavoro, visto che meno facilmente possono contare sulla famiglia. In questo momento, secondo Stancari, 'e' fondamentale lavorare sulle cause' dell'uso di sostanze che pero', ha sottolineato, 'non riguarda tutti i ragazzi'. E per questo ha proposto un patto fra enti locali, associazioni e enti specialistici. Trasformare reality e talent show, i programmi televisivi piu' amati dai giovani italiani, in veicoli di messaggi positivi contro la droga. E' la proposta del farmacologo Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano da sempre in prima linea negli studi sulle sostanze stupefacenti, per arginare l'emergenza 'sballo' tra i ragazzi della Penisola. Dopo questi dati allarmanti Garattini conferma: "Il consumo di sostanze stupefacenti si diffonde in eta' sempre piu' precoce", anche se "le indagini vanno sempre prese 'con le molle' perche' spesso gli intervistati non raccontano la verita'", spiega l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE. Ma anche l'ultima fotografia del fenomeno "ci dice che dobbiamo agire concretamente per contrastare" a 360 gradi l'uso di sostanze stupefacenti. Per farlo servono pero' campagne informative intelligenti, osserva Garattini. Campagne, precisa, rivolte da un lato a "genitori e docenti", per insegnare agli adulti come intercettare i segnali di disagio in famiglia e a scuola. Ma rivolte soprattutto ai ragazzi, "mobilitando i loro idoli", insiste lo scienziato. Servono "giovani che sappiano parlare ai giovani - dice - facendo passare il messaggio che la moda non e' drogarsi, ma dire no" alle facili scorciatoie. Bisogna far leva sulla parte piu' forte dei giovani, su quelli piu' capaci di agire e reagire, suggerisce Garattini che si appella dunque alla 'meglio gioventu': "Bisogna organizzare gruppi di testimonial capaci di usare le parole giuste". E i nuovi format televisivi, seguitissimi dagli adolescenti, rappresentano secondo il farmacologo un ottimo 'serbatoio' da esplorare per trovare volti e voci in controtendenza. 15-04-2010 14:02 Chiesa pronta ad accordi con narcos per evitare rischi ai fedeli Stringere accordi con i narcotrafficanti per evitare aggressioni ai danni dei propri fedeli o dei luoghi di culto. Questo l'invito rivolto ai propri Pastori dai vertici della Chiesa universale del Regno di Dio, una discussa e molto popolare Chiesa evangelica pentecostale di origini brasiliane. A denunciare l'esistenza di queste direttive e' un video diffuso dal quotidiano Folha de São Paulo che mostra il leader della congregazione, il vescovo Romualdo Panceiro, mentre nel corso di una riunione con i Pastori chiede loro di stringere un patto con le organizzazioni criminali. La riunione in questione si era tenuta dopo che una banda aveva rubato un'auto e circa 20 mila euro in una delle chiese della comunita', in un sobborgo di San Paolo. Per questo Panceiro suggeriva di cercare contatti con i capi delle organizzazioni criminali, nelle strade e nelle carceri per difendere la causa della Chiesa Universale, e li invitava a chiedere rispetto per l'opera svolta nelle favelas e nelle zone degradate del Paese. La Chiesa Universale del Regno di Dio e' una vera e propria potenza nel Paese latinoamericano, puo' contare su milioni di fedeli, decine di mezzi di comunicazione e sul sostegno di numerosi politici a livello nazionale e locale, ma e' anche accusata di nascondere dietro l'aspetto religioso forti interessi economici. (Il Velino) 15-04-2010 13:55 Studio: le sigarette contengono sangue di maiale. In rivolta i musulmani in Turchia Hanno sollevato un vero e proprio polverone tra i fedeli turchi più intransigenti i risultati di uno studio condotto in Olanda, diffusi nei giorni scorsi. Un gruppo di ricercatori olandesi ha infatti identificato 185 diversi usi del maiale e tra questi ha elencato l'utilizzo dell'emoglobina dell'animale nella produzione dei filtri per le sigarette. Come scrive il sito del quotidiano Hurriyet, la notizia è rimbalzata anche sulla stampa turca, portando diversi gruppi religiosi a esprimere il loro sconcerto, essendo il consumo del maiale vietato dall'Islam. Al rincorrersi delle proteste e delle richieste di accertamenti ha deciso di rispondere il ministero turco della Salute, provando a placere gli animi. Nelle sigarette prodotte in Turchia non c'è traccia di sangue suino, ha annunciato il ministero dopo aver condotto una serie di analisi. E non basta. Il centro Refil Saydam di Ankara condurrà ulteriori test, per escludere che anche altre parti dell'animale 'proibito', come ad esempio il suo grasso, siano presenti nelle 'bionde' Made in Turkey. L'allarme sui risultati dello studio olandese era stato lanciato dal professor Simon Chapman, dell'Università di Sydney, che il 30 marzo ha diffuso i risultati dello studio olandese presentandoli come uno squarcio nel velo di omertà sulle procedure e gli ingredienti utilizzati dalle multinazionali del tabacco nella produzione di sigarette. "Credo che ci sarà qualche gruppo particolarmente devoto, tra musulmani ed ebrei, che troverà molto offensiva l'idea di usare sangue di maiale nelle sigarette", aveva previsto. 14-04-2010 17:13 Commissione Senato: test antidroga per chi vuole la patente Chi vorra' prendere la patente deve sottoporsi a un test antidroga. Lo ha deciso, con voto bipartisan, la commissione Lavori Pubblici del Senato che sta esaminando il nuovo codice sella strada modificando in parte il testo gia' approvato dalla Camera nel luglio 2009. L'obbligatorieta' del test e' estesa anche a chi guida mezzi pubblici e taxi e agli autotrasportatori. Il nuovo codice stradale, che la commissione prevede di licenziare per l'Aula la prossima settimana, ha misure restrittive non solo riguardo all' assunzione di bevande alcoliche per fronteggiare l'aumento degli incidenti stradali da parte di persone abituate ad assumere droghe. La commissione ha anche trovato l'intesa per una norma, ancora da votare, proposta dal Pd che rimanda ad un apposito decreto, emesso dal ministero della Salute di concerto con quello delle Infrastrutture, che definisca come devono esser fatti questi test per garantire criteri di scientificita'. Inoltre, la commissione ha stabilito che chi chiede la patente o deve solo rinnovarla deve esibire un certificato medico 'storico' sul suo stato di salute redatto dal medico di famiglia. Si tratta di una anamnesi per vedere se ci sono i requisiti fisici e psichici per potersi mettere al volante. 14-04-2010 17:10 Russia chiede collaborazione Ue contro oppio afghano L'Unione Europea e la Russia, rispettivamente primo e terzo mercato al mondo per l'eroina, vogliono collaborare con l'obiettivo di sradicare le coltivazioni di oppio in Afghanistan. A parlarne sono stati oggi a Bruxelles Pino Arlacchi, eurodeputato dell'Italia dei Valori e relatore per l'Afghanistan al Parlamento europeo, gia' direttore dell'agenzia dell'Onu per il controllo delle droghe, e Viktor Petrovich Ivanov, responsabile del Servizio federale russo per il controllo dei narcotici. "Il 'fatturato' della produzione di droga in Afghanistan si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari, una cifra superiore al Pil di Paesi come la Slovenia e la Croazia e vicina al Pil di Paesi produttori di petrolio come l'Iraq e la Libia", sostiene Ivanov, secondo cui rispetto al 2001, anno della caduta del regime dei Talebani, la produzione di oppio in Afghanistan "e' aumentata di 40 volte". Dopo aver riferito che "l'Ue consuma 750 milioni di tonnellate di oppio all'anno e la Russia 550 milioni", il responsabile dell'antidroga di Mosca ha spiegato in dettaglio il piano del suo Paese per sradicare le coltivazioni, un piano in sette punti che il mese scorso ha gia' presentato alla Nato, con cui pero' "ci sono divergenze: per noi la distruzione dei campi di oppio e' un imperativo politico, mentre l'Alleanza pensa alle difficolta' dei contadini, che verrebbero privati della loro unica fonte di reddito, ma questo per noi e' immorale, perche' significa legittimare la produzione di droga". I sette punti del piano russo prevedono, tra l'altro, la messa a punto di un programma di sviluppo economico per la creazione di due milioni di posti di lavoro per i cittadini afghani che vada di pari passo con l'eliminazione dei campi, l'introduzione di sanzioni contro i proprietari terrieri che affittano le loro terre per la coltivazione di oppio, l'affidamento all'Isaf di un mandato specifico per lo sradicamento delle colture e poi l'addestramento di polizia antidroga (Mosca quest'anno si e' gia' impegnata a formare 225 agenti nell'ambito di un programma del Consiglio Nato-Russia). "Ue e Russia non hanno altra strada che quella di collaborare - ha sottolineato Arlacchi - perche' lo sradicamento delle coltivazioni di oppio si incrocia con la lotta al terrorismo e con l'impegno per la stabilizzazione dell'Afghanistan". "Nel 2001 - ha ricordato ancora l'europarlamentare dell'Idv, che quell'anno era ancora a capo dell'Undccp - non c'era piu' produzione di droga. Quello che e' avvenuto dopo e' molto triste, perche' c'e' stato un accordo di fatto tra le forze internazionali e i signori della guerra in cambio del loro impegno nella lotta al terrorismo. Ora l'amministrazione Obama sta cercando di riparare a quello che e' stato fatto". Leggi anche: AFGHANISTAN - Droga. Il granturco, non l'oppio, il più mortale per le truppe britanniche 14-04-2010 17:05 Guerra alla droga. Comandante e ufficiali Ros 'creavano traffici per reprimerli e fare carriera' "All'interno del Ros, raggruppamento operativo speciale dei carabinieri, c'era un insieme di ufficiali e sottoufficiali che, in combutta con alcuni malavitosi, aveva costituito una associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, alfine di fare una carriera rapida". Questa è la tesi della procura di Milano che per bocca del pm Luisa Zanetti ha chiesto ai giudici dell'ottava sezione penale del Tribunale di Milano 18 condanne tra i 5 e i 27 anni di reclusione. 27 anni per Giampaolo Ganzer, il generale che comanda tuttora il Ros dei carabinieri, 27 anni per Mauro Obinu anche lui del Ros e poi passato al Sisde. Entro giugno arriverà la sentenza di primo grado di questa vicenda giudiziaria intricata e complessa che fa riferimento a fatti avvenuti tra il 1990 e il 1997, cominciata a Brescia, poi trasferita a Milano a causa della presenza tra gli indagati del magistrato Mario Conte (processato da solo e a parte), quindi a Bologna e riassegnata dalla Cassazione al capoluogo lombardo quando erano scaduti tutti i termini per gli accertamenti. Sulla base della mera lettura delle carte l'allora responsabile della Dda Ferdinando Pomarici, i pm Zanetti e Borgonovo chiedevano e ottenevano il rinvio a giudizio dal gup. Ganzer, Obinu e Conte, secondo l'accusa, "promuovevano, costituivano un gruppo dedito alla commissione di una serie indeterminata di illecite importazioni e cessioni di ingenti quantità di eroina, cocaina e hashish, utilizzando la struttura, i mezzi e l'organizzazione dell'arma dei carabinieri, abusando della propria qualità di pubblici ufficiali". Il pm Zanetti in aula a sostegno di richieste di pesanti condanne in linea comunque con quello che prevede il codice soprattutto in presenza di un'associazione armata (non meno di 24 anni la pena) ha spiegato che Ganzer e gli altri ufficiali e sottufficiali dei carabinieri "deviarono gravemente dai loro compiti istituzionali come è emerso largamente dall'istruttoria dibattimentale". Ganzer e Obinu, che secondo la procura "promossero e diressero un'associazione criminale", rispondono di avere importato in Italia a bordo della motonave Bisanzio, salpata da Beirut e approdata a Ravenna il 9 dicembre 1993, "119 kalashnikov, 2 lanciamissili, 4 missili e munizioni", destinati alla malavita organizzata e venduti in cambio di soldi che non si sa che fine abbiano fatto. In parte sarebbero stati usati per acquistare droga da utilizzare per giocare a fare i finti trafficanti in modo da incastrare quelli veri e in parte potrebbero essere stati oggetto di spartizione tra una parte degli imputati. Del resto è ignota la sorte di gran parte del denaro gestito da quella struttura interna al Ros. Secondo gli inquirenti molti miliardi di lire sarebbero finiti nelle casse dei narcos colombiani e libanesi ai quali il nucleo dei Ros si rivolgeva per ordinare la droga da far arrivare ai trafficanti di fiducia in vista di operazioni presentate come blitz importanti contro la criminalità organizzata. Blitz che finivano con l'arresto di personaggi minori e il recupero solo di piccole quantità di droga. Ganzer e i suoi, inoltre, sarebbero andati oltre i limiti della legge che consente l'uso degli infiltrati e il ritardo nei sequestri di droga per arrivare ai vertici delle bande. Ganzer non ha assistito alla parte finale della requisitoria del pm. "E' andato via perchè ha operazioni in corso - spiega uno dei legali - ma possiamo dire che è stato trattato peggio di un narcotrafficante". Il generale comunque aveva partecipato alla maggior parte delle udienze prendendo diligentemente appunti. Adesso toccherà ai difensori del responsabile del piú importante apparato investigativo del paese dimostrare che la tesi della procura di Milano è infondata e che in ogni non esistono prove per condannare. 14-04-2010 14:09 Droga. Il granturco, non l'oppio, il più mortale per le truppe britanniche Il mais, e non il papavero da oppio, è la pianta più mortale per le truppe britanniche. Lo scrive oggi il quotidiano britannico Guardian. Così pericoloso, infatti, che il comandante di una base militare di Sua Maestà in Afghanistan ha implorato i contadini di non coltivare granturco, offrendo compensi per la eradicazione e sostituzione con cocomeri, piselli e zafferano. Il problema sta nell'altezza delle piante di granturco, che raggiungono anche i due metri e mezzo, un luogo dove i Talebani spesso organizzano imboscate. I soldati si trovano a dover scoraggiare la coltivazione del mais, una delle poche piante legali preferite dai contadini come alternativa al papavero da oppio. Infatti, proprio l'Onu e la Nato hanno fatto campagne in passato per incoraggiare i coltivatori afghani di oppio a sostituire il papavero con il granturco. Ironia della sorte che non sfugge ai militari, scrive il Guardian, che hanno praticamente sospeso la guerra alla droga pur di espellere i Talebani dalle aree agricole circostanti. "Ora come ora, in queste condizioni, se dici a qualcuno di non coltivare oppio, questi andrà più a nord in un'area controllata dai Talebani dove può coltivare il papavero liberamente", ha spiegato un contadino vicino alla base militare considerato un alleato delle truppe Nato. 14-04-2010 13:34 Cannabis, presidente Federazione insegnanti: legalizzare Il presidente della federazione dei sindacati degli insegnanti (American Federation of Teachers), Randi Weingarten, ha detto che è giunto il momento di legalizzare la cannabis. Lo ha fatto nel dare il proprio sostegno al referendum che si svolgerà a novembre in California per legalizzare il possesso di marijuana. "Tutto, in moderazione, può andare bene", ha detto Weingarten in una intervista, aggiungendo che rimane "contraria al consumo di cannabis fino a che rimarrà illegale". Ha anche detto che in caso di legalizzazione, la cannabis dovrebbe rimanere illegale per i minorenni al pari dell'alcool. 14-04-2010 11:29 Tossicodipendenza, il rischio sta scritto nei geni La metà del rischio di una persona per la tossicodipendenza risiede nei suoi geni, mentre il resto è attribuibile a fattori circostanziali e ambientali. I geni determinano la vulnerabilità individuale all’uso di droghe ripercuotendosi sulla personalità, sulle risposte fisiologiche alle droghe, sulla frequenza d’uso, sui meccanismi neurobiologici di apprendimento, di memorizzazione e comportamento. Il National Institute on Drug Abuse ha investito nella ricerca creando un gruppo di lavoro guidato dal dottor Jonathan Pollock, capo del dipartimento di genetica e ricerca neurobiologica e molecolare, al fine di comprendere e identificare i geni e i processi genetici responsabili della dipendenza da droghe. L’approccio di studio impiega un ampia gamma di metodi, dagli studi sui gemelli, sui marcatori genetici e sui geni candidati, sulle modificazioni epigenetiche del DNA, fino agli studi clinici. L’indizio iniziale per cui l’uso di droghe e la tossicodipendenza hanno caratteristiche ereditarie, è emerso dall’osservazione di come tali problemi tendano a ripetersi nelle stesse famiglie. Gli studi condotti sui gemelli hanno dimostrato, ad esempio, che geni ad alto rischio possono aumentare la probabilità di sperimentare droghe e rendere le persone più suscettibili agli effetti delle droghe favorendo la dipendenza. Sebbene la ricerca focalizzata su singoli geni abbia ottenuto importanti evidenze, patologie cerebrali complesse come l’uso di droghe e la tossicodipendenza riflettono gli effetti convergenti di diverse strutture genetiche. Attualmente le ricerche sono orientate verso l’utilizzo di nuove tecnologie (ad esempio l’associazione genomica GWA) per identificare i geni coinvolti dall’uso di droghe e le modalità attraverso cui tali combinazioni e interazione possono aumentare la vulnerabilità individuale. (Dronet) 14-04-2010 10:22 Bollettino di guerra alla droga: 23mila morti ammazzati in tre anni Negli ultimi tre anni i morti causati dalla guerra ai cartelli del narcotraffico messicano lanciata dal presidente Felipe Calderon sono stati 22.743: è quanto risulta da un rapporto del governo messicano presentato in Parlamento; il bilancio delle vittime precedente, nel dicembre scorso, parlava di circa 15mila morti. Nel primo trimestre del 2010 i morti sono stati 3.365, la maggior parte negli stati messicani del nord del Paese, alla frontiera con gli Stati Uniti: la città piú colpita è Ciudad Juarez, con oltre 4mila vittime negli ultimi tre anni. 14-04-2010 09:57 Storie di proibizionismo, 'Sparisce' hashish sequestrato: 17 carabinieri trasferiti Bugie, sospetti e omerta' per evitarle una sola decisione, drastica: tutti trasferiti, ben 17 carabinieri comandante compreso. Via tutti, chi non dice la verita' e chi la omette, eventualmente, per coprire un collega. Il trasferimento in questione e' quello dei militari di un'intera stazione dei carabinieri di Roma, la Stazione di Cinecitta'. Un punto di riferimento per uno dei quartieri piu' popolari della Capitale. Una caserma laddove durante lo scorso weekend e' sparito un 'discreto' quantitativo di hashish che faceva parte di una partita di droga sequestrata durante un'operazione. Cosa sia successo nessuno lo sa ancora, le indagini, quelle interne e quelle della Procura sono appena cominciate. Rubata, sparita, sottratta? Chissa', si vedra' col passare dei giorni e con l'avanzare delle indagini. Intanto c'e' solo una sorta di parola d'ordine tra i vertici dell'Arma: 'Mai piu' altre vicende come quella della Compagnia Trionfale', ovvero la compagnia che vede ben sei carabinieri coinvolti a vario titolo nell'affaire Marrazzo e nell'inchiesta trans. Il pensiero naturalmente non puo' che correre agli ultimi episodi che hanno visto al centro dell'intrigo politico-giudiziario che ha travolto l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, un'altra caserma, quella del quartiere Trionfale dove lavoravano i carabinieri 'infedeli' poi arrestati sempre da militari dell'Arma. E per evitare che la ferita ancora non rimarginata procuri ancora dolore questa volta i vertici dei carabinieri hanno deciso di andare fino in fondo. Certamente e' una misura drastica quella di trasferire 17 persone, cioe' tutti i componenti della Stazione, ma necessaria per dare il segno che ogni anomalia, ogni illegalita', verra' affrontato con il rigore piu' evidente e piu' radicale. E sono gli stessi carabinieri, infatti, che fanno notare come 'all'interno della stazione dell'Arma di Cinecitta' dopo la sparizione di un quantitativo di droga che faceva parte di un sequestro avvenuto alcune settimane fa, tutti i componenti sono stati trasferiti'. Ma non solo, 'per questo motivo sono state avviate tempestive indagini per accertare eventuali responsabilita', provvedendo al contestuale avvicendamento dei componenti del reparto stesso'. In sostanza, anche se qui non e' stato ancora accertato quali siano le reali responsabilita' dei militari della Stazione di Cinecitta', bisogna allontanare le mele marce, come disse nei momenti piu' caldi dell'affaire Marrazzo il comandante provinciale dei Carabinieri, Vittorio Tomasone. Ad ottobre, infatti, quattro militari della Compagnia Trionfale vennero arrestati perche' accusati di aver ordito un ricatto, con tanto di filmino hard, nei confronti di Piero Marrazzo. E quando l'indagine sembrava ormai nella fase finale la Procura di Roma, proprio i primi di aprile, ha inscritto nel registro degli indagati con l'accusa di favoreggiamento e falsa testimonianza altri due militari responsabili, secondo la Procura di Roma, di non aver detto tutto quello che sapevano in merito alle azioni illegali dei quattro colleghi arrestati. E cosi' nell'inchiesta che ha portato alle dimissioni dell'ex governatore, ad un vero e proprio terremoto politico e all'indagine su ben due omicidi, quello del trans Brenda e del pusher Gianguerino Cafasso, ora compaiono sei carabinieri, tutti della compagnia Trionfale: Carlo Tagliente, Luciano Simeone, Antonio Tamburrino Nicola Testini, Donato D'Autilia e un ultimo A.G. (Ansa/A.Sturiale) 13-04-2010 17:34 Giovanardi infierisce su Morgan in battaglia legale su potestà parentale   ''Ho detto di usare droga per pubblicita' ''. Nuovo colpo di scena da parte di Morgan nella delicatissima battaglia legale che oppone l'ex frontman dei Bluvertigo a Asia Argento dopo che l'attrice aveva presentato un ricorso al tribunale dei minori per chiedere la decadenza della patria potesta' parentale sulla figlia Anna Lou nata dalla loro relazione nel 2001. A rivelare i documenti presentati dagli avvocati e' 'Diva e donna', a due settimane dall'udienza in tribunale del 29 aprile. Le accuse di Asia: il padre si e' totalmente disinteressato alla figlia sia da un punto di vista educativo sia economico. Anna Lou vive ormai da tre anni stabilmente a Roma con la madre che, secondo i suoi legali, ha dovuto rinunciare anche alla sua carriera artistica di attrice. Morgan, secondo gli avvocati di Asia, pur avendo migliorato con X Factor la sua situazione economica (''Guadagnava 60 mila euro all'anno, oggi siamo a 300 mila, lordi pero'', sottolinea l'avvocato di Morgan, Cicconi) avrebbe pagato solo la meta' di un trimestre della retta scolastica e quest'anno la seconda rata. E l'affondo finale: a casa di Morgan vivrebbe un suo amico, Fabio Cinti, che dorme nella stanza di Anna Lou. Replicano punto per punto gli avvocati di Morgan, Giampaolo Cicconi e Enrico Fioretti, per i quali ''la richiesta di sospensione della potesta' del padre di Anna Lou e' innamissibile''. Anzitutto, l'ex Bluvertigo nega di essere tossicodipendente: ''Certe dichiarazioni sulla droga - spiegano i legali - le ha fatte solo per farsi pubblicita'''. Morgan afferma inoltre di essersi sempre interessato alla figlia e, chiamera' come testimoni Mara Maionchi, Simona Ventura e Claudia. Riguardo poi all'amicizia e alla convivenza con Fabio Cinti l'avvocato di Morgan scrive: ''Ha un rapporto di sincera amicizia (mosso da spirito di solidarieta') per un giovane artista che ospita in casa propria. In ordine a suddetta circostanza, si chiede venga disposta l'audizione della signorina Maddalena Corvaglia'', l'ex velina con cui Morgan ha avuto una storia l'anno scorso. ''Evidentemente non c'è mai limite al peggior opportunismo, come dimostrano le dichiarazioni degli avvocati di Morgan, secondo i quali le esternazioni del loro cliente sono state fatte solo per farsi pubblicità'': e' il commento di Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche antidroga, a proposito della vicenda del cantante che recentemente aveva affermato di consumare cocaina in funzione antidepressiva sollevando un vespaio di polemiche. ''Ci aspettiamo che, nelle prossime ore, Morgan chieda scusa agli italiani per il suo inqualificabile comportamento'' conclude Giovanardi. 'Al di là di ció che, discutibilmente, sostengono i legali di Morgan, Giovanardi come al solito si fionda come un rapace in una polemica che non si addice a un rappresentante del governo': e' quanto afferma Flavio Arzarello, coordinatore nazionale della Fgci, l'organizzazione giovanile del Pdci-Federazione della sinistra. "Sia piuttosto Giovanardi a chiedere scusa ai tanti giovani, per lo piú consumatori occasionali di cannabis, ingiustamente perseguiti per la legge sulle droghe che porta il suo nome, e che equipara l'uso allo spaccio, criminalizzando cosí chi andrebbe aiutato" aggiunge Arzarello. 13-04-2010 16:24 Droga, a Campobasso proposto un pronto soccorso per casi di oversode Il consigliere del Comune di Campobasso Michele Durante (Costruire Democrazia) ha inviato una lettera ai dirigenti Asrem e al sindaco del capoluogo di regione, Luigi Di Bartolomeo, proponendo la realizzazione, presso l'ospedale Cardarelli di Campobasso, di posti letto per la diagnosi e la terapia d'urgenza nei casi di overdose. 'E' di pochi giorni fa - ha spiegato il portavoce del movimento di centrosinistra - la notizia di un ragazzo che, prima di ricevere le cure del caso, e' stato portato in tre diversi ospedali regionali senza accedere al ricovero per mancanza di posti letto. Si e' salvato alla Neuromed, per miracolo, ma questi episodi, che sono purtroppo frequenti in regione, non possono essere piu' trattati come tragedie irreparabili ma devono essere messi nel novero della gestione sanitaria ordinaria'. 13-04-2010 13:33 L'alcool miete 30mila vittime ogni anno. Rapporto L’alcol rappresenta un importante fattore di rischio per la salute, causa di malattie croniche, di incidentalità stradale, domestica, lavorativa e di episodi violenti. Si stima che nel nostro paese il consumo di bevande alcoliche sia causa di almeno 30mila decessi, parzialmente o totalmente evitabili a fronte di un corretto atteggiamento nel bere. L’alcol inoltre è la prima causa di morte tra i giovani sino all’età di 24 anni, decessi prevalentemente legati al problema di uso e abuso alla guida. Questi alcuni dei dati diffusi nel nuovo rapporto “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia”, una valutazione sull’impatto dell’uso e abuso di alcol in Italia a cura dell’Osservatorio Nazionale Alcol-CNESPS. L’Osservatorio Nazionale Alcol del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute è da dieci anni il riferimento formale e ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità per la ricerca, la prevenzione, la formazione in materia di alcol e problematiche alcol-correlate. Il consumo di alcol nella popolazione generale è diminuito nel corso degli ultimi 30 anni, spiegato principalmente dal calo dei consumi di vino, mentre i consumi di superalcolici e birra si mantengono rispettivamente costanti e in lieve aumento. Nel 2008 si stima che i consumatori a rischio rappresentino circa il 16% (25,4% maschi, 7% femmine). Desta preoccupazione l’uso di bevande alcoliche tra i giovanissimi: l’analisi per classi di età mostra che sono a rischio 1 ragazzo su 5 e 1 ragazza su 7 al di sotto dell’età legale, con prevalenze che dovrebbero essere pari a zero e che invece indicano oltre 500.000 minori complessivamente a rischio alcol-correlato. Anche il fenomeno del binge drinking - il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in una sola occasione - richiede interventi e strategie appropriate dato che tale abitudine raggiunge i valori massimi nella fascia d’età 18-24 anni (maschi e femmine). (DroNet) 13-04-2010 13:30 Rapporto: ogni giorno 44mila giovani usano inalanti Anche se utilizzati una sola volta gli inalanti possono provocare addirittura la morte. Cosi, uno studio nazionale americano pubblicato su ha evidenziato che ogni giorno circa 44000 adolescenti, molti dei quali con problemi respiratori, mettono a rischio la propria salute e la propria vita facendo uso di inalanti. Gli stessi infatti, sono sostanze chimiche che producono vapori in grado di alterare lo stato mentale di un individuo ma anche dar luogo ad effetti tossici potenzialmente letali. Si possono trovare in moltissimi prodotti legali e facilmente reperibili, d’uso quotidiano, come vernice spray, colla e benzina. L'indagine è stata effettuata utilizzando i dati relativi a 67850 soggetti di età compresa tra i 12 e i 17 anni, che hanno partecipato al SAMHSA's National Survey on Drug Use and Health tra il 2006 e il 2008. Si stima che circa 2,4 milioni di adolescenti (9,7%) hanno fatto uso di inalanti almeno una volta nella vita e che circa un milione (4,1%) ne ha fatto uso durante l'anno precedente alla rilevazione, con maggior prevalenza tra le ragazze di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Oltre a domande riguardanti il consumo di inalanti, il questionario prevedeva anche una parte relativa alle condizioni di salute respiratorie; in particolare, agli intervistati è stato chiesto di indicare se, nell'ultimo anno, un medico avesse diagnosticato loro asma, polmonite, bronchite o sinusite. Circa il 13,5% degli adolescenti ha indicato almeno una delle quattro patologie, soprattutto asma (1 su 10). Approssimativamente, 143000 ragazzi hanno fatto uso di inalanti durante l'anno precedente all'indagine e hanno sofferto di una delle quattro condizioni respiratorie menzionate prima; il tasso di consumo è pari al 4,4% e non si discosta di molte da quello calcolato sul totale degli adolescenti (4,1%). In conclusione, sono necessari sforzi continui per sensibilizzare genitori e insegnanti circa i rischi e i pericoli per la salute che ne conseguono e adottare strategie educative tese a dissuadere i giovani dall’uso di tali sostanze. (DrogaNews) 13-04-2010 11:50 Dipendenza da eroina. Aumentano i trattamenti del servizio pubblico sanitario Grande plauso da parte del presidente di Socidrogalcohol, Julio Bobes, cosi' come da parte delle due associazioni mediche che la compongono, (la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD), Néstor Szerman, e la Sociedad Española de Toxicomanías (SET), Carmen Puerta), per la decisione della Dirección General de Farmacia di finanziare attraverso il Sistema Nacional de Salud la buprenorfina/naloxona come trattamento contro la dipendenza da eroina e altri oppiacei, in alternativa al classico metadone. “Grazie a questa decisione si rende piu' equo l'accesso lle cure per questi pazienti”, dicono in un comunicato. Finora era un farmaco che, pur legale dal 2008, era di difficile accesso perche' molto costoso. 13-04-2010 11:23 Cameron: servizio civile per i sedicenni contro droga e violenza Se venisse eletto in Gran Bretagna, alle elezioni del prossimo 6 maggio, il leader del partito conservatore, David Cameron, si impegnerebbe a far diventare il suo 'un Paese dove la gente ha maggiori opportunita' e maggiore autonomia sulle proprie vite, dove si rafforza la famiglia e si responsabilizza la societa''. Lo ha detto il candidato dei Tory, in un'intervista a La Repubblica, aggiungendo che sogna un'Inghilterra 'piu' sicura e piu' verde, in cui i cittadini, la comunita', la societa' contano piu' dello Stato'. Il leader conservatore dice di avere una predilezione per l'Italia e definisce il presidente del Consiglio Berlusconi, 'un leader interessante', mentre confessa di avere un buon rapporto con Sarkozy, con il quale ha una visione comune 'su molte questioni'. Il suo modello e' quello di una societa' in cui 'la principale leva per il progresso e' la responsabilita' sociale di tutti, non il controllo dello Stato'. E' il progetto di 'una devolution del potere ai quartieri ma anche un modo di verificare meglio le promesse del governo'. Tra le proposte che Cameron portera' avanti c'e' quella di creare 'un 'esercito' di 5mila organizzatori comunitari: professionisti nei vari campi, pronti ad aiutare i gruppi di quartiere' e istituire un 'servizio civico nazionale per sedicenni', per tenere lontani i giovani da droga e violenza. 13-04-2010 11:18 Guerra alla droga, cartelli si alleano contro rivale scomodo La guerra per il controllo del traffico di droga in Messico si arricchisce di un nuovo capitolo. Due organizzazioni malavitose, "il golfo" e "la famiglia" hanno raggiunto un accordo per contrastare l'espansione del cartello "zetas" nello stato di Tamaulipas, lungo il confine con gli Stati Uniti, nuova frontiera della guerra della droga in Messico. Lo ha riferito il capo della sezione anti narcotici della polizia messicana, Ramon Pequeno, nel corso di una conferenza stampa. Secondo quanto affermato da Pequeno, una delle tre persone arrestate nei giorni scorsi vicine alla "famiglia", ha confermato la nuova alleanza tra i cartelli. Questo potrebbe significare un ennesimo aumento della violenza legata alla guerra alla droga che ha già fatto quasi 20mila vittime in tre anni. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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