====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-14.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-14.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 30-03-2010 al 05-04-2010 2010-14 (Anno X) ARTICOLI - Guinea-Bissau. Colpo di Stato e traffici di cocaina http://droghe.aduc.it/articolo/guinea+bissau+colpo+stato+traffici+cocaina_17300.php - Droga. Studio: divieti e sanzioni legati ad aumento violenza e criminalità http://droghe.aduc.it/articolo/droga+studio+divieti+sanzioni+legati+aumento_17297.php - Il cacciatore che sceglie la vita http://droghe.aduc.it/articolo/cacciatore+che+sceglie+vita_17292.php - I miracoli del proibizionismo, dall'effetto 'Al Capone' all'effetto 'bin Laden' http://droghe.aduc.it/articolo/miracoli+proibizionismo+dall+effetto+al+capone+all_17289.php NOTIZIE - Tossicodipendente si uccide nel carcere di Sulmona http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendente+si+uccide+nel+carcere+sulmona_117063.php - Legalizzare marijuana. Cantante Sting: soldi per combattere poverta' e riscaldamento globale http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzare+marijuana+cantante+sting+soldi_117062.php - Così hanno ucciso Giuseppe Uva in caserma. Audio incastra i Carabinieri seviziatori http://droghe.aduc.it/notizia/cosi+hanno+ucciso+giuseppe+uva+caserma+audio_117061.php - Cannabis, manifestazioni in decine di atenei: meno dannosa dell'alcool http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+manifestazioni+decine+atenei+meno+dannosa_117056.php - Cannabis, record di arresti a New York City nel 2009: 46mila giovani incensurati e 'ingannati' http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+record+arresti+new+york+city+nel+2009_117054.php - Como, studio: 4.500 dosi di droghe al giorno consumate in città http://droghe.aduc.it/notizia/como+studio+500+dosi+droghe+al+giorno+consumate_117052.php - Guerra alla droga, l'Esercito batte ritirata. Entro una settimana via da Ciudad Juarez http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+esercito+batte+ritirata+entro_117044.php - Droga e geopolitica. Verso una base militare 'multinazionale' (Usa) contro il narcotraffico http://droghe.aduc.it/notizia/droga+geopolitica+verso+base+militare_117042.php - Guerra alla droga, Pekino a Tokio: giustizieremo altri tre vostri cittadini http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+pekino+tokio+giustizieremo+altri_117033.php - Consolato Usa avverte turisti americani: attenzione alla guerra alla droga http://droghe.aduc.it/notizia/consolato+usa+avverte+turisti+americani+attenzione_117029.php - La Dea statunitense (ri)dichiara guerra ai trafficanti afghani http://droghe.aduc.it/notizia/dea+statunitense+ri+dichiara+guerra+ai+trafficanti_117021.php - Guerra alla droga, quattro teste mozzate trovate in centro abitato http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+quattro+teste+mozzate+trovate_117009.php - Distribuzione grano gratis al posto delle coltivazioni di oppio. Bomba: 13 morti http://droghe.aduc.it/notizia/distribuzione+grano+gratis+al+posto+coltivazioni_116993.php - Legge droga. La gazzetta ufficiale riporta testo diverso da quello approvato in Parlamento http://droghe.aduc.it/notizia/legge+droga+gazzetta+ufficiale+riporta+testo_116992.php - Guerra alla droga. Governo notifica al Giappone l'esecuzione di un cittadino giapponese http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+governo+notifica+al+giappone_116991.php - Onu: Afghanistan ora primo produttore mondiale di hashish http://droghe.aduc.it/notizia/onu+afghanistan+ora+primo+produttore+mondiale_116982.php - Frattini: guerra alla droga è cruciale per battere il terrorismo http://droghe.aduc.it/notizia/frattini+guerra+alla+droga+cruciale+battere_116981.php - Sindacato di polizia penitenziaria: no a carcere per immigrazione e tossicodipendenze http://droghe.aduc.it/notizia/sindacato+polizia+penitenziaria+no+carcere_116968.php - Sarà proibito il fertilizzante usato come droga http://droghe.aduc.it/notizia/sara+proibito+fertilizzante+usato+come+droga_116949.php - Il tabagismo costa 5 miliardi all'anno http://droghe.aduc.it/notizia/tabagismo+costa+miliardi+all+anno_116952.php - Droga, arriva la tolleranza zero http://droghe.aduc.it/notizia/droga+arriva+tolleranza+zero_116962.php - Guerra alla droga, 21 persone uccise nel fine settimana http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+21+persone+uccise+nel+fine_116946.php - Carabiniere arrestato per aver ucciso pusher http://droghe.aduc.it/notizia/carabiniere+arrestato+aver+ucciso+pusher_116943.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 05/04/2010 sequestri droghe leggere (kg) 2.699 droghe pesanti (kg) 2.184 dosi droghe sintetiche 252.906 piante di cannabis 16.450 flaconi di metadone 10.800 vittime morti 22 arresti 2.443 giorni di reclusione 1.833 riepilogo settimanale   30/03/2010- 05/04/2010 sequestri droghe leggere (kg) 190 droghe pesanti (kg) 150 dosi droghe sintetiche 15.000 piante di cannabis 5.000 vittime morti 2 feriti 0 arresti 130 giorni di reclusione 101 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- ARTICOLI 03-04-2010 12:08 Guinea-Bissau. Colpo di Stato e traffici di cocaina Intervista a Christophe Champin, giornalista di Radio France International (Rfi), corrispondente da molto tempo da Dakar e autore del libro "Africa nera, polvere bianca" che uscira' a fine aprile per i tipi della André Versaille Editeur. D. Come analizzare il colpo di Stato interno alle Forze Armate dello scorso 1 aprile in Guinea-Bissau? R. Non ci sono prove formali su una connessione di questi fatti col traffico di droga. E' notorio che le tensioni in seno alle Forze Armate siano state acuite dal traffico di cocaina in cui i militari sono stati coinvolti negli ultimi anni. Gli "scombussolamenti" sono ricorrenti in questo Paese dove i militari hanno in mano il potere reale. Tutto e' connesso: le forze armate sono attraversate dalle medesime sfaldature che coinvolgono la classe politica, tutti i partiti hanno piu' o meno dei militari che li hanno comprati. Ogni volta che un presidente cerca di far funzionare la cose, si accolla anche il rischio di farsi eliminare o farsi estromettere dal potere. Il regolamento di conti tra politici e militari si rinnova, ogni sei mesi, in una sorta di movimento perpetuo. D. Da quando la Guinea-Bissau e' un punto di smistamento del traffico internazionale di droga? R. Dall'inizio degli anni 2000, ma se ne parla solo dal 2005. La cocaina passa attraverso diverse strade, nell'Africa dell'Ovest, in Africa del Sud e in Africa Centrale. I narcotrafficanti cambiano in continuazione i luoghi di transito. La droga viene dalla Colombia e passa prima da Venezuela e Brasile. Una certezza: l'ammiraglio Bubo Na Tchuto, coinvolto in un tentativo di colpo di Stato nel 2008, oggi di ritorno, ha giocato un ruolo chiave nel traffico di droga in zona. Non e' un caso che si sia rifugiato in Gambia, un Paese anch'esso fortemente sospettato nell'ambito del traffico di droga. D. Il suo ritorno a Bissau, a dicembre, in piroga, e' legato alla droga? R. Non si sa nulla ed e' molto difficile avere una qualche certezza. Nell'ambito dell'assassinio del presidente Vieira, nel marzo del 2009, i narcotrafficanti sono stati indicati come responsabili, ma nessuno puo' fornire prove. Il traffico di droga rappresenta una manna molto importante, ma si fa male a provare un legame diretto con i colpi di Stato in Guinea-Bissau. (tratto dal quotidiano Liberation del 3 aprile 2010)     Sabine Cessou 02-04-2010 12:02 Droga. Studio: divieti e sanzioni legati ad aumento violenza e criminalità Il proibizionismo sulle droghe e leggi sempre più severe riducono la violenza? No, anzi la fanno aumentare. Questa la conclusione di uno studio del BC Centre for Excellence in Hiv/Aids in cui si è stata esaminata tutta la letteratura scientifica in inglese sull'argomento. Contrariamente a quanto spesso si sente dire, scrivono i ricercatori, le leggi proibizioniste sulle droghe non riducono la violenza e il crimine. Anzi, queste leggi sono associate ad un aumento dei livelli di violenza nel mercato nero delle droghe. "La dilagante violenza legata alla droga in Paesi come il Messico e gli Usa, come anche i livelli di reati commessi con armi da fuoco in Canada, appaiono direttamente imputabili al proibizionismo", spiega uno degli autori della ricerca, il professor Evan Wood. "La proibizione fa aumentare in modo stratosferico il valore economico di queste sostanze, creando di fatto un mercato lucroso sfruttato dal crimine organizzato. Qualsiasi disturbo di questi mercati da parte delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria, sembra avere l'effetto perverso di creare opportunità finanziarie per le organizzazioni criminali. Di conseguenza aumenta la violenza". Lo studio spiega che la proibizione delle droghe ha creato un enorme mercato illegale globale dal valore annuale stimato di 320 miliardi di dollari. La violenza potrebbe in parte attribuirsi anche alla lotta per il potere interna alle organizzazioni criminali ogni volta che un boss viene arrestato. Con i metodi sempre più sofisticati messi in campo dalle forze dell'ordine, scrivono i ricercatori, è probabile un ulteriore aumento della violenza criminale. Gli studiosi, sulla base dei dati, mettono in guardia su una proposta del Governo canadese di inasprire le sentenze per reati di droga. "In un'era di politiche basate sull'evidenza, è sorprendente che il Governo federale proponga interventi estremamente costosi, come sentenze minime obbligatorie, senza alcuna discussione sui costi o sul possibile impatto sul crimine", spiega Thomas Kerr, l'altro autore dello studio. "Questo studio dimostra molto chiaramente che questi interventi faranno aumentare il carico fiscale sui cittadini senza produrre una riduzione nel crimine. Infatti potrebbero produrre un aumento della violenza nelle nostre comunità". Qui il rapporto in inglese Qui il rapporto in francese     Pietro Yates Moretti 01-04-2010 13:56 Il cacciatore che sceglie la vita Di certo siamo abituati a vedere pubblicità shok contro la droga. Nonostante sia inefficace e talvolta controproducente -sì, e' vero, diversi studi hanno dimostrato che puo' indurre alcuni soggetti a drogarsi- la guerra alla droga si fa anche con lo spot pubblicitario. Ma questa pubblicità dell'associazione Caccia Pesca Ambiente (Cpa) le batte tutte. E non parliamo della comicità del messaggio "Io scelgo la vita" che accompagna l'immagine di un cacciatore in mimetica che si appresta con il suo fucile a far fuori qualche animale per gioco (o per errore qualche passante o cacciatore). Ma parliamo dell'altra foto, quella ritraente una siringa usata che giace accanto al braccio inanimato di un tossicodipendente presumibilmente esanime. Non ci era mai capitato prima di vedere il tema della droga -che riguarda drammaticamente le vite di centinaia di migliaia di persone nel nostro Paese- utilizzato per farsi pubblicità. Se poi il tutto è fatto nel nome della vita da una lobby di cacciatori, che per divertimento impallinano la fauna selvatica, ci viene veramente da sorridere. E lo facciamo con una nostra versione della pubblicità.     Pym 31-03-2010 12:57 I miracoli del proibizionismo, dall'effetto 'Al Capone' all'effetto 'bin Laden' Il proibizionismo sulle droghe ha prodotto l'ennesimo miracolo. Il Paese con la più massiccia presenza di forze armate Nato, inviate là per sconfiggere la produzione e il commercio di oppio, "motore economico dei Talebani", non solo rimane saldamente in testa alla classifica globale dei produttori di eroina, ma diventa anche il primo produttore al mondo di hashish.  Dopo decine di miliardi di dollari spesi, otto anni di guerra, centinaia di soldati Usa e Nato morti, decine di migliaia di vittime civili, i Talebani hanno trovato nel proibizionismo la più preziosa delle risorse economiche, il mercato nero delle sostanze proibite. Non solo. Poiché una buona parte della popolazione Afghana coltiva il papavero da oppio per sopravvivere, i Talebani sono in grado di controllare buona parte delle province e dei villaggi remoti in qualità di unici acquirenti e quindi unica fonte di sostentamento per innumerevoli famiglie. Tanto è vero che, per conquistare il rispetto delle popolazioni locali, i soldati Nato sono costretti da anni a chiudere un occhio sulle coltivazioni di papavero, nonostante gli anatemi proibizionisti dei vari leader militari e politici occidentali. Insomma, nel Paese dove la guerra alla droga si è combattuta con risorse e forze umane mai viste prima, il narcotraffico prospera insieme al nemico che sa utilizzarlo. Ma l'Afghanistan non è il primo miracolo del proibizionismo. Quello che ci insegna questa esperienza ce lo hanno già insegnato in America Latina, dove organizzazioni criminali e terroristiche hanno già messo a serio rischio interi Paesi. E ce lo insegna anche l'Italia, che con la sua guerra alla droga è riuscita ad elevare la 'ndrangheta ai primissimi posti nel traffico mondiale di cocaina. Chi sostiene la necessità di abbandonare l'attuale strategia antidroga ha sempre denunciato che il proibizionismo non solo finanzia le organizzazioni criminali, il cosiddetto "effetto Al Capone", ma anche le organizzazioni terroristiche. E nell'era post 11 settembre questo avrebbe dovuto preoccuparci non poco. Dalle Farc colombiane all'Eta spagnola ai Talebani afghani e pakistani, è oggi innegabile che ci troviamo di fronte ad un "effetto bin Laden". Con questa odierna e clamorosa conferma della inefficacia e dannosità del proibizionismo, sarebbe ragionevole aspettarsi un cambio di strategia. Nessuno si aspetta, anche se lo si puo' auspicare, che il fallimento del proibizionismo porti ad una drammatica e repentina inversione di marcia. Certamente ci aspettiamo una ricalibrazione della strategia. In Afghanistan, ad esempio, potrebbero essere i Paesi Nato ad acquistare oppio dalle popolazioni locali per produrre farmaci che scarseggiano come la morfina: in un sol colpo sottrarremmo ai Talebani una essenziale fonte di finanziamento, il mercato nero dell'oppio, e acquisteremmo la fiducia delle popolazioni locali che sopravvivono grazie alle coltivazioni di papavero. Macché! Ecco cosa si legge oggi sulle agenzie di stampa: la guerra alla droga "entra nell'agenda del G8, destinata a diventare uno dei passaggi chiave per il contrasto al terrorismo e alla criminalita' organizzata". Apparentemente, il caso afghano non sarà l'ultimo miracolo del proibizionismo.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 03-04-2010 17:44 Tossicodipendente si uccide nel carcere di Sulmona Un detenuto di 50 anni, Romano Iaria, si è impiccato la notte scorsa nella Sezione adibita a "Casa di Lavoro" del carcere di Sulmona (l'Aquila). Ne dà notizia la rivista "Ristretti Orizzonti", spiegando che si tratta del 16esimo recluso che si suicida da inizio anno nelle carceri italiane. "L'uomo era tossicodipendente e sieropositivo e soffriva di altri gravi problemi di salute" afferma Ristretti Orizzonti in un comunicato, ricordando che "nella stessa Sezione, lo scorso 7 gennaio si è impiccato il 28enne Antonio Tammaro: entrambi si trovavano reclusi non per scontare una pena ma perché sottoposti ad una 'misura di sicurezza detentiva', quella appunto dell`internamento in Casa di Lavoro". "Ma le coincidenze tra i due suicidi non terminano qui - sostiene la nota - infatti sia Iaria che Tammaro si sono uccisi la notte successiva al loro rientro da un permesso trascorso con i famigliari, ai quali non avevano manifestato nessun segno di particolare disagio". Per questo la rivista ipotizza che "forse, le ragioni della loro fine sono da ricercarsi proprio nelle condizioni disperanti dell`internamento nella Casa di Lavoro dove, nonostante il nome, il lavoro non c'è e ai 'normali' disagi del carcere, come il sovraffollamento (nella Sezione in cui si sono uccisi ci sono oltre 200 persone, stipate in 100 posti), si aggiungono quelli di una 'pena impropria', che viene 'aggiunta' a quella comminata per la commissione di un reato se il condannato è ritenuto 'socialmente pericoloso'. "Nel carcere di Sulmona - conclude il comunicato - si tratta dell`undicesimo suicidio in 10 anni, fra i quali anche quello della direttrice Armida Miserere, che si tolse la vita il 19 aprile del 2003 sparandosi un colpo di pistola alla testa, e quello del sindaco di Roccaraso, Camillo Valentini, trovato nella sua cella il 16 agosto del 2004 soffocato da un sacchetto di plastica stretto alla gola da lacci per le scarpe: in tutti gli altri casi, i detenuti sono morti impiccati". "Il Dap e il suo capo Ionta, non scarichino le loro responsabilita' sulla direzione del carcere di Sulmona. Il detenuto che si e' suicidato la notte scorsa era un internato nella casa di lavoro dove il lavoro non c'e', era tossicodipendente, malato di Hiv, con problematiche di salute gravissime: che ci faceva in quella struttura, visto che aveva gia' pagato il suo conto con la giustizia?". E' quanto dichiara la deputata radicale Rita Bernardini, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. "Giunge voce che irresponsabilmente il Dap voglia scaricare nel supercarcere di Sulmona altre decine di internati provenienti da tutt'Italia -prosegue la Bernardini- si preoccupi, piuttosto, di non condannare a morte e di non torturare i detenuti come avviene ogni giorno negli istituti penitenziari italiani dove e' possibile incontrare solo la morte civile, altro che la rieducazione prevista dalla nostra Costituzione". "L'uomo che si e' impiccato a Sulmona -continua la deputata radicale- aveva sicuramente 'bisogno di trattamento', non certo di quello che gli si poteva garantire nel supercarcere abruzzese dove all'ordine del giorno ci sono sovraffollamento, mancanza di mezzi materiali e di risorse finanziarie, carenza di personale di ogni tipo e con una sanita' letteralmente allo sfascio. Sulla vicenda presentero' l'ennesima interrogazione che non ricevera' la risposta del governo, come e' ormai d'abitudine, nonostante il regolamento della Camera fissi in 15 giorni il termine entro il quale deve arrivare la risposta". 03-04-2010 17:32 Legalizzare marijuana. Cantante Sting: soldi per combattere poverta' e riscaldamento globale Legalizziamo la marijuana e utilizziamo i soldi spesi per contrastare lo spaccio delle droghe leggere, contro la poverta' e il riscaldamento globale. L'idea e' di Sting e l'ha pubblicata su un blog, secondo quanto si legge sul sito spagnolo del quotidiano 'El Mundo'. "La guerra contro le droghe -sostiene il cantante 58enne- ha fallito e le persone che hanno veramente bisogno di aiuto non possono averlo come neanche chi ha bisogno di marijuana come medicinale per curare una malattia. Stiamo spendendo migliaia di milioni, riempiendo le carceri di delinquenti non violenti e sacrificando le nostre liberta'". Sting, si legge sul sito spagnolo, il cui vero nome e' Gordon Sumner, secondo quanto ha riportato il quotidiano britannico "The Daily Telegraph", avrebbe sollecitato gli statunitensi ad appoggiare la "Drug Policy Alliance", un gruppo attivista, che chiede la liberazione dei criminali non violenti arrestati per motivi legati alla droga. "Le liberta' civili -aggiunge il cantante- sono state calpestate. L'applicazione della legge e' stata militarizzata. Centinaia di migliaia di milioni di dollari, che potrebbero essere utilizzati per lottare contro la poverta', sono stati spesi. Le persone che hanno bisogno di aiuto attraverso le droghe sono state trattate come delinquenti. Nel frattempo sono diminuite significativamente le risorse per combattere il crimine". 03-04-2010 12:51 Così hanno ucciso Giuseppe Uva in caserma. Audio incastra i Carabinieri seviziatori  Due carabinieri che scherzano al telefono, si preoccupano dei quotidiani che non si trovano, poi commentano i fatti di quella notte, a Varese, tra il 13 e il 14 giugno 2008, quando Giuseppe Uva viene trattenuto per due ore in caserma e poi muore all'ospedale di Circolo, fotografato dalla sorella pieno di lividi e macchie rossastre. Una telefonata che sembra smentire la ricostruzione dei carabinieri che hanno sempre parlato di "atti di autolesionismo" per giustificare le ferite di Uva. I loro colleghi, nella telefonata per la prima volta pubblica, descrivono Uva come un ragazzo "debole", che "fisicamente si può tenere". Continua... 03-04-2010 11:15 Cannabis, manifestazioni in decine di atenei: meno dannosa dell'alcool Negli Usa, questo aprile è il mese dedicato alla lotta contro l'abuso di alcool (National Alcohol Awareness Month). E gli studenti di oltre 80 università negli Stati Uniti hanno deciso celebrare questa occasione manifestando per chiedere che gli atenei permettano loro di consumare cannabis piuttosto che spingerli a scegliere l'alcool, sostanza legale utilizzatissima in ogni festa universitaria che si rispetti. Gli studenti distribuiscono volantini che spiegano le diverse conseguenze sulla salute della cannabis e dell'alcool. Come noto, la cannabis non ha mai causato un singolo decesso al mondo, mentre l'alcool ne causa diverse centinaia di migliaia ogni anno. Alla Georgetown University, riporta il quotidiano Washington Post, gli studenti della Law School si sono organizzati di fronte alla loro facoltà. All'università del Maryland, gli studenti terranno conferenze stampa di fronte all'ufficio del magnifico rettore. "Non è uno scherzo", dichiara Zach Brown, studente dell'Università del Maryland. "E' l'ora di smetterla di spingere gli studenti a bere (alcool). E' l'ora che ci permettano di fare la scelta razionale e meno dannosa per la salute, ovvero consumare cannabis invece dell'alcool alle nostre feste". La manifestazione è stata organizzata dall'associazione studentesca Students for Sensible Drug Policy, insieme a Norml e Safer. 03-04-2010 10:46 Cannabis, record di arresti a New York City nel 2009: 46mila giovani incensurati e 'ingannati' Nuovo record di arresti per possesso personale di cannabis nella Grande Mela. Secondo il rapporto annuale del dipartimento Giustizia di New York City, nel 2009 la NYPD ha arrestato 46.000 cittadini per il semplice possesso o consumo di marijuana in pubblico, una crescita del 4.600% rispetto al 1990. Il 54% degli arrestati è afroamericano, il 33% ispanico, e solo il 10% è di razza bianca. Questo nonostante quasi la metà della popolazione di New York sia bianca. Commentando i dati, il docente di sociologia del Queens College Harry Levine, ha detto all'associazione Norml che "la polizia ha arrestato cittadini afroamericani per possesso di cannabis ad un tasso sette volte superiore ai bianchi". Inoltre, nota Levine, il 90% degli arrestati è di sesso maschile, e oltre il 50% ha meno di 26 anni. Per quasi tutti i 46mila arrestati, l'incriminazione per possesso di cannabis era il primo guaio con la giustizia penale. Nonostante il possesso di cannabis non costituisca un reato nello Stato di New York, se la cannabis è rinvenuta in luogo pubblico le autorità possono procedere con l'arresto e l'imputazione di un reato. Uno studio del professor Levine, condotto insieme a Deborah Small per la New York Civil Liberties Union, rivela che la polizia di New York City ha arrestato oltre 400mila cittadini in quest'ultimo decennio. Funziona così. La polizia ferma un giovane sospetto e minaccia la perquisizione. Il giovane, che non conosce i propri diritti e non sa che quella perquisizione sarebbe illegale, è invitato a consegnare quello che ha in tasca con la promessa che si chiuderà un occhio. Ma nel momento in cui estrae all'aperto la cannabis, una semplice violazione amministrativa diventa un reato. "La polizia di New York City sta conducendo una campagna di intimidazione e inganna decine di migliaia di giovani a consegnare volontariamente la marijuana in loro possesso. Ma quando i giovani fanno così, vengono subito ammanettati, arrestati e passano almeno 24 ore nelle galere della città", spiega Levine. 03-04-2010 10:09 Como, studio: 4.500 dosi di droghe al giorno consumate in città QUASI 4.500 dosi di droga consumate ogni giorno in città. Cannabis, cocaina, eroina, anfetamine, ecstasy sono quelle più assunte, in particolare il fine settimana vede un’escalation di consumi, indistintamente per quanto riguarda le droghe, ma in particolare per l’ecstasy. Sono questi i dati più eclatanti emersi da uno studio che l’Asl di Como ha commissionato all’Istituo di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano, studio che ha portato alla rilevazione di questi dati tramite l’analisi dei prelievi di liquami efettuati in corrispondenza del depuratore cittadino. In pratica, come hanno sottolineato gli analisti Ettore Zuccato e Sara Castiglioni, «il consumatore assume le droghe e ne elimina i residui con le urine, i residui delle droghe arrivano al depuratore con le acque fognarie e vengono poi prelevati i campioni ed analizzati; i quantitativi di residui servono a calcolare i consumi di droghe nella popolazione». L’analisi dei residui è stata efettuata durante tre settimane tra maggio e giugno 2008 e tre settimane a giugno e tre a novembre dello scorso anno. Continua... 02-04-2010 16:51 Guerra alla droga, l'Esercito batte ritirata. Entro una settimana via da Ciudad Juarez  E' finito nel sangue il tentativo del presidente messicano di sconfiggere la droga con le forze armate. Nonostante la violenza non sia mai diminuita, ed anzi aumentata, l'esercito iniziera' gradualmente a ritirarsi a partire da giovedi' da Ciudad Juarez: lo ha reso noto il governo messicano, precisando che sara' la polizia federale a gestire l'ordine pubblico in quella che e' una delle citta' piu' violente del mondo, a causa della guerra tra i cartelli narcotrafficanti e tra questi e le forze della sicurezza. La decisione e' stata presa nell'ambito del piano di sicurezza che le autorita' messicane e americane hanno preso di recente, e congiuntamente, per Ciudad Juarez, che si trova sulla frontiera con gli Usa. Oltre alla polizia federale, che sara' rafforzata con altri 4.500 uomini, anche altri corpi della sicurezza, sia federali sia locali, garantiranno l'ordine pubblico. Il dispiegamento dell'esercito nelle strade di Juarez era stato ordinato nel 2006 dal presidente Felipe Calderon, nel tentativo di frenare l'ondata di violenza scatenata dai cartelli della droga. Soprattutto negli ultimi tempi, la misura e' finita al centro delle critiche dei cittadini di Ciudad Juarez, per molti dei quali la presenza dei militari ha prodotto un aumento della violenza nella citta', dove nel corso del 2009 sono state uccise circa 2.600 persone. 02-04-2010 14:28 Droga e geopolitica. Verso una base militare 'multinazionale' (Usa) contro il narcotraffico Brasile e Stati Uniti sono al lavoro per aprire a Rio de Janeiro una base multinazionale per contrastare narcotraffico e contrabbando nell'Atlantico meridionale. La notizia, rivelata giovedi' dal quotidiano "O Estado de São Paulo", rilancia il protagonismo di Brasilia sulla scena internazionale e riapre lo spinoso tema della presenza militare di Washington nel subcontinente. Contatti "di alto livello" tra i due governi, celebrati in attesa della visita che il segretario alla Difesa Robert Gates terra' a Brasilia a meta' di aprile, hanno dato il via a una negoziato per chiudere con Rio un triangolo strategico che ha due vertici gia' fissati a Key West (Florida) e Lisbona. La base brasiliana, stando alle indiscrezioni, aprira' entro il 2010 e concentrera' i suoi sforzi nel contrasto alle rotte del narcotraffico che insistono sulla parte meridionale dell'Atlantico, cosi' come quella di Key West si occupa della sponda nordamericana e caraibica e quella portoghese, della sponda europea dell'Oceano. Le trattative, riferisce la testata, sono portate avanti dal comandante Douglas Fraser, responsabile delle operazioni del Pentagono in America Latina e dal ministro brasiliano della Difesa Nelson Jobim. Il piano, che sarebbe stato suggerito direttamente dalla Polizia federale brasiliana, si inserisce nel piu' ambizioso progetto del Cicon (Centro di contrasto al narcotraffico) con cui il presidente Luiz Inacio Lula da Silva intende fissare a Brasilia un epicentro della lotta alla criminalita' organizzata internazionale. (Il Velino) 02-04-2010 12:12 Guerra alla droga, Pekino a Tokio: giustizieremo altri tre vostri cittadini La Cina ha notificato al Giappone la prossima esecuzione di altri tre uomini nipponici per crimini legati al commercio e detenzione di droga, dopo che lunedi' le stesse autorita' di Pechino avevano riferito a Tokyo l'intenzione di eseguire la pena di morte nei confronti di Mitsunobu Akano, giapponese condannato per traffico di stupefacenti sul territorio cinese. La notifica di Pechino e' stata riferita oggi a Tokyo dal ministro degli Esteri, Katsuya Okada, che ha annunciato a breve un incontro con l'ambasciatore cinese in Giappone per 'esprimere la preoccupazione del governo' sulle esecuzioni programmate. Al momento non sono noti ulteriori dettagli in merito ai tre nuovi condannati giapponesi, mentre di Akano si sa che era stato arrestato nel 2006 in un aeroporto cinese dopo aver tentato di portare in Sol Levante 2,5 chilogrammi di droghe stimolanti. Se la pena capitale sara' eseguita, si trattera' della prima volta per cittadini del Sol Levante da parte della autorita' cinesi a partire dal 1972, anno della normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Tokyo e Pechino. 02-04-2010 11:12 Consolato Usa avverte turisti americani: attenzione alla guerra alla droga Il Consolato Usa di Monterrey ha avvertito ieri i turisti americani che, per Pasqua, si propongono di visitare il nord del Messico, di prendere le necessarie precauzioni perche' 'negli stati di Nuevo Leon, Cohauila e Durango proseguono gli episodi di violenza, causati dalle bande del narcotraffico'. Il comunicato parla di vere e proprie 'battaglie'. Anche in riferimento al fatto che, ieri, bande, a bordo di auto blindate e fortemente armate, hanno attaccato, quasi simultaneamente, due caserme e cinque posti di blocco, con un bilancio di 18 vittime tra gli aggressori. Intanto, secondo il quotidiano 'La Jornada', la Procura generale di Ciudad Juarez, ha informato che Ricardo Valles, membro della banda 'Los Atzecas', arrestato venerdi' dai militari perche' coinvolto nell'omicidio di tre persone, due delle quali statunitensi, avvenuto il 13 marzo nei pressi della citta', ha confessato che il mandante dell'agguato e' stato il leader della banda, recluso in un carcere di El Paso, nel Texas. Valles ha precisato che 'El Benny' o 'El 51', come viene chiamato, ordino' di uccidere lo 'sheriff' Arthur H. Redelfs, perche', a suo dire, era il colpevole dei maltrattamenti subiti da membri della banda incarcerati a El Paso e si proponeva di fornire armi di contrabbando ai secondini di una prigione di Ciudad Juarez, per far uccidere i reclusi che appartengono a 'Los Atzecas'. Redelfs e' stato assassinato mentre era in un auto con la moglie, funzionaria del consolato Usa. Valles ha anche assicurato che l'uccisione di un messicano, marito di un'altra funzionaria del consolato, avvenuta poco dopo, 'e' stata un errore'. 01-04-2010 17:06 La Dea statunitense (ri)dichiara guerra ai trafficanti afghani La Dea punta a snidare i grandi trafficanti di droga in Afghanistan e non si fermera' neppure se essi fossero coinvolti nel governo del paese. Lo ha dichiarato la responsabile della potente agenzia antidroga americana, Michelle Leonhart, in una conferenza stampa tenuta a Kabul durante la quale sono state fatte domande su Ahmed Wali Karzai, fratello del premier Hamid, ripetutamente accusato di essere uno dei signori della droga in Afghanistan, paese che fornisce il 90% dell'oppio mondiale ed e' il primo produttore al mondo di hashish. ''Andremo la' dove ci porteranno le prove - ha affermato Leonhart, amministratrice aggiunta della Dea, agenzia che dipende dal ministero della Giustizia Usa - Se ci saranno prove contro alti responsabili del governo, ho assoluta fiducia nel fatto che le utilizzeremo assieme alla polizia antidroga e al ministero dell'Interno afghani''. Leonhart ha tenuto la conferenza stampa dopo una visita a Marjah, la roccaforte talebana della droga nella provincia dell'Helmand che dal 13 febbraio scorso e' al centro di una massiccia offensiva congiunta delle forze Nato e afghane. Ahmed Wali Karzai e' il presidente del consiglio provinciale della provincia di Kandahar, ma e' stato piu' volte indicato come capo dei trafficanti della zona. Secondo molte fonti occidentali, non e' raro il coinvolgimento di alti responsabili del governo centrale o provinciale nel traffico di stupefacenti. La responsabile della Dea ha pero' evitato di rispondere a domande dirette sul fratello del premier: ''Non parlero' di casi singoli''. ''Ora che abbiamo aumentato la nostra presenza qui, ora che siamo in grado di lavorare di concerto con le autorita' di qui e condurre insieme indagini di vasta portata potremo concentrarci sul fenomeno della corruzione''. 01-04-2010 12:28 Guerra alla droga, quattro teste mozzate trovate in centro abitato Le teste di quattro corpi decapitati sono state trovate vicino ad un monumento in un'area di grande traffico nella citta' di Apatzingan, a sudovest dalla Citta' del Messico: lo hanno reso noto le autorita' locali, in quello che sembra essere un ennesimo regolamento di conti tra bande rivali di narcotrafficanti. Le teste erano state messe in fila all'interno di un recipiente per il ghiaccio, nel quale - a quanto pare - sono state portate sul luogo del ritrovamento. Gli investigatori hanno trovato sul luogo anche un messaggio di avvertimento dei narcos il cui contenuto non e' stato pero' rivelato. Fino ad oggi - hanno aggiunto le autorita' locali - nel corso dell'anno sono 16 le teste mozzate nella citta' di Apatzingan, che si trova nello Michoacan, uno degli stati del sud del Messico con maggior presenza dei narcos, in particolare degli uomini della banda chiamata 'La Familia Michoacana'. 31-03-2010 19:51 Distribuzione grano gratis al posto delle coltivazioni di oppio. Bomba: 13 morti Tredici persone sono morte e altre 40 sono rimaste ferite nell'esplosione di un ordigno nascosto in una bicicletta nel distretto di Nahr-e-Sarraj a nord di Lashkar Gah, capitale della provincia di Helmand. Lo riferiscono fonti delle autorità locali. L'attentato aveva come obiettivo un gruppo di persone in fila per ottenere sementi di ortaggi e vegetali offerti dal governo britannico come parte del programma per incoraggiare la popolazione a convertire le coltivazioni di oppio. Tra i feriti ci sono anche otto bambini, hanno precisato le fonti. Nella provincia di Helmand è in corso una vasta offensiva delle forze internazionali della Nato e dell'esercito afgano contro roccaforti dei talebani. 31-03-2010 19:39 Legge droga. La gazzetta ufficiale riporta testo diverso da quello approvato in Parlamento La Gazzetta ufficiale bulgara ha pubblicato un emendamento della legge sulla droga senza il rispettivo decreto del presidente della Repubblica, come sarebbe previsto invece dalla Costituzione, e per di piu' con un clausola mai approvata dai deputati. Il grave fatto e' stato segnalato al Parlamento dall'ufficio del presidente Gheorghi Parvanov. Il presidente del Parlamento, Tsetska Tsaceva, si e' detta oggi indignata dell'accaduto ed ha promesso di andare in fondo per scoprire i responsabili. Ha anche chiesto la revisione d' urgenza in Parlamento della legge in questione. L'opposizione di sinistra ha chiesto, ma senza successo, la nomina di una commissione parlamentare per accertare se si tratta di un errore grossolano oppure di una violazione premeditata. La clausola 'fantasma' attenua il divieto assoluto, previsto dalla legge in questione, dell'uso nella pubblicita' di immagini relative a qualsiasi tipo di droga. La controversa clausola ammette invece eccezioni, come ad esempio l'immagine della foglia di marijuana. 31-03-2010 16:41 Guerra alla droga. Governo notifica al Giappone l'esecuzione di un cittadino giapponese La Cina ha notificato al Giappone la prossima esecuzione di un cittadino nipponico, arrestato in un aeroporto cinese nel settembre del 2006, dopo aver tentato di portare in Sol Levante 2,5 chilogrammi di droghe stimolanti. Le autorita' di Pechino non hanno specificato quando avverra' l'esecuzione dell'uomo, di nome Mitsunobu Akano, ma secondo indiscrezioni della stampa giapponese, che cita fonti vicine al governo di Tokyo, la condanna potrebbe essere effettiva gia' entro lunedi'. La notizia e' stata accolta con disappunto dal premier giapponese, Yukio Hatoyama: ''Abbiamo esposto il nostro interesse sulla questione alle autorita' cinesi - ha dichiarato il primo ministro -. Si tratta di un fatto spiacevole''. ''E' una vicenda che compete alla giustizia cinese - ha dichiarato il segretario del governo di Tokyo, Hirofumi Hirano -. Tuttavia, trattandosi di pena capitale, e' un argomento che puo' alimentare preoccupazione nell'opinione pubblica, e per questo esprimeremo le nostre riserve a Pechino''. Se l'uomo sara' ucciso, si trattera' della prima esecuzione di un cittadino giapponese da parte della autorita' cinesi dal 1972, anno della normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Tokyo e Pechino. Il nuovo governo nipponico a guida Democratica, in carica da settembre, ha promesso di avviare un dibattito pubblico sulla pena di morte, ancora sostenuta dalla maggior parte della popolazione, e non ha autorizzato esecuzioni capitali. 31-03-2010 11:46 Onu: Afghanistan ora primo produttore mondiale di hashish L'Afghanistan non è solo il primo fornitore di oppio al mondo, ma è oramai divenuto anche il principale produttore di hashish: è quanto si legge in un rapporto pubblicato dall'ufficio delle Nazioni Unite contro il Crimine e la Droga (Onudc). Secondo i dati riportati dal documento ogni anno vengono coltivati dai 10mila ai 24mila ettari di cannabis, per una produzione annuale di hashish compresa fra le 1.500 e le 3mila tonnellate. Coltivare un ettaro di cannabis è tre volte meno costoso rispetto al papavero da oppio e rende una cifra quasi doppia, 2.490 euro contro 1.495: nonostante tutto, la coltivazione è riservata ai mesi estivi. Il narcotraffico, oltre a finanziare la ribellione, alimenta anche la corruzione: "Tutte le droghe in Afghanistan, oppio o cannabis, sono sottoposte a una tassa da parte di chi controlla il territorio, fornendo cosí una fonte supplementare di introiti", conclude il documento. 31-03-2010 11:44 Frattini: guerra alla droga è cruciale per battere il terrorismo La lotta al narcotraffico entra nell'agenda del G8, destinata a diventare uno dei passaggi chiave per il contrasto al terrorismo e alla criminalita' organizzata. E' quanto ha spiegato il ministro degli Esteri Italiano Franco Frattini, sottolineando - nel corso della conferenza stampa finale della riunione di Ottawa - che i lavori 'hanno affrontato questo tema che sta assumendo sempre una maggior rilevanza in paesi come America Latina, Messico, che sono regioni di origine del traffico di droga'. Traffico che poi si dirige verso l'Africa, per entrare in Europa. Un fenomeno che 'abbiamo l'obbligo morale di affrontare e combattere come Europa, come Usa e come G8'. Una posizione che ha trovato 'perfettamente d'accordo' il segretario di stato americano Hillary Clinton. 'Condivido in pieno quanto detto da Franco', ha detto, che ha posto l'accento sul nesso tra 'narcotraffico, traffico d'armi, di esseri umani e terrorismo'. Un terreno, quello della lotta al narcotraffico che ' il G8 deve affrontare', ha proseguito la Clinton per 'arginare i cartelli criminali'. Il narcontraffico  'e' un grave minaccia per la sicurezze e quest'anno 'ci confronteremo per meglio coordinare l'azione di contrasto'. 30-03-2010 19:34 Sindacato di polizia penitenziaria: no a carcere per immigrazione e tossicodipendenze "L'attuale sovraffollamento va a discapito delle condizioni detentive e delle condizioni lavorative delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria che lavorano nella prima linea delle sezioni detentive". E' quanto ricorda Donato Capece, segretario del Sappe che sta svolgendo il consiglio nazionale ad Abano Terme. "Se il carcere e' in larga misura destinato a raccogliere il disagio sociale, e' evidente come la societa' dei reclusi non possa che essere lo specchio della societa' degli uomini liberi. In altri termini, sembra che lo Stato badi solo ad assicurare il contenimento all'interno delle strutture penitenziarie". Per il Sappe, "e' giunta l'ora di ripensare la repressione penale mettendo da un lato i fatti ritenuti di un disvalore sociale di tale gravita' da imporre una reazione dello Stato con la misura estrema che e' il carcere, e dall'altro, anche mantenendo la rilevanza penale, indicare le condotte per le quali non e' necessario il carcere ipotizzando sanzioni diverse. E' chiaro che una opzione di questo tipo dovrebbe ridisegnare il sistema a partire dalle norme in materia di immigrazione e dalla individuazione delle risorse per affrontare il tema delle dipendenze e dei disturbi mentali fuori dal carcere". 30-03-2010 15:28 Sarà proibito il fertilizzante usato come droga "M-Cat, 4 MC... preparati per il fine settimana!". Alcuni giardinieri britannici considerano il mephredone un buon fertilizzante per le piante, mentre numerosi siti web lo vendono sotto vari nomi e forme -pasticca, polvere, liquido- quale prodotto indispensabile per divertirsi. Sostanza fantastica giacché, a prescindere dai suoi effetti, se combinata con l'alcol diventa un mix di cocaina ed ecstasy. Per di più legale. Finora. Ma tra qualche settimana non sarà più così, conferma il ministro dell'Interno, Alan Johnson, dopo che almeno 25 persone sono morte in circostanze legate alla sua assunzione. Una catena di dimissioni nell'organismo consulente del governo, Advisory Council on the Misuse of Drugs, ha bloccato, in questi ultimi mesi, la decisione riguardo a quella che è la quarta droga legale preferita dai giovani. Ma, in pieno clima elettorale per le legislative di maggio, Johnson ha scelto di annunciare l'imminente divieto del mephredone, scavalcando l'abituale procedura consultiva.  30-03-2010 15:28 Il tabagismo costa 5 miliardi all'anno Il sistema sanitario potrebbe risparmiare 5 miliardi di euro l'anno se si riuscisse a sradicare l'abitudine di fumare, dicono gli ultimi dati della Società spagnola di pneumologia e chirurgia toracica, Separ, che fa questo tipo di calcolo: se nel 2008 l'Agenzia delle Entrate ha incassato 9,266 miliardi di euro dalla vendita di tabacco, lo Stato ne ha sborsati 6,87 solo per coprire i costi diretti di cinque malattie legate al suo consumo, a cui s'aggiungono 7,84 miliardi di costi per le aziende in termini di perdita di produttività e altre voci. Separ contrappone a queste cifre 1,5 miliardi che il governo spera di risparmiare mediante le ultime misure di contenimento della spesa. Ma al di là dei benefici per i conti della sanità, l'ampliamento della Legge Antitabacco rappresenterebbe uno dei progressi maggiori per la salute degli ultimi anni, sostiene Separ. 30-03-2010 14:21 Droga, arriva la tolleranza zero Tolleranza zero contro terrorismo, traffico di droga e altri crimini in Gambia. E' la strategia del presidente del Gambia, Yahaya Jammeh, per mettere un freno all'aumento dei reati registrati nel Paese nello scorso anno. "Il 2009", ha spiegato il capo dello Stato, "e' stato l'anno peggiore per il Gambia dal punto di vista della violenza: rafforzeremo il nostro impegno e le forze di polizia faranno una guerra spietata per assicurare alla giustizia i responsabili di crimini orribili come stupri e omicidi". Tolleranza zero, ha aggiunto, anche contro il traffico di droga e il terrorismo, in linea con i 'licenziamenti' avvenuti nei mesi scorsi di diversi esponenti di rango dell'esercito accusati di complicita' con bande di narcotrafficanti e associazioni di stampo terroristico. 30-03-2010 10:08 Guerra alla droga, 21 persone uccise nel fine settimana Un altro fine settimana di sangue in Messico dove nella sola giornata di domenica sono state uccise 21 persone in episodi di violenza legati al narcotraffico. Dieci ragazzini che viaggiavano a bordo di un pickup sono stati trucidati nello stato di Durango: il veicolo è stato fermato da un uomo con indosso abiti militari. Poi il gruppo di banditi ha aperto il fuoco a raffica con mitragliatrici e granate, uccidendo gli occupanti, tutti di età compresa tra gli 8 e i 21 anni, cinque ragazze e cinque ragazzi di tre diverse famiglie. 30-03-2010 09:59 Carabiniere arrestato per aver ucciso pusher Dopo l'annuncio sulla stampa alla fine l'arresto per Nicola Sestini, uno dei carabinieri infedeli coinvolto nell'inchiesta trans e' arrivato. I carabinieri del Ros lo hanno arrestato ad Adelfia (Bari) nella sua abitazione. L'uomo è accusato dell'omicidio del pusher Gianguerino Cafasso, oltre che dei reati contestati ai suoi colleghi già finiti in carcere. Gli avrebbe fornito una mix letale di stupefacente per ucciderlo. L'arresto è stato eseguito in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma. 'Evidentemente l'arresto a mezzo stampa e' diventato una incivile consuetudine di questo paese', ha dichiarato l'avvocato Valerio Spigarelli, difensore di Nicola Testini. Il maresciallo dei carabinieri ora e' detenuto nel carcere di Bari. La presa di posizione del legale scaturisce dalle notizie riportate nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione relative alla richiesta di arresto formulata dalla Procura di Roma per il militare dell'Arma. 'Quando avremo l'ordinanza di custodia - ha aggiunto Spigarelli - la esamineremo ed evidenzieremo l'ingiustizia dell'arresto di Testini'. Probabilmente domani sara' fissata la data dell'interrogatorio di garanzia che, a questo punto, potrebbe tenersi a Bari tramite rogatoria da parte dei magistrati romani. La Procura di Roma sta indagando in particolare sui rapporti tra il pusher Gianguerino Cafasso e i quattro carabinieri infedeli accusati del tentato ricatto ai danni dell'ex governatore Piero Marrazzo ripreso in un video con un trans. Video che fu girato dal carabiniere Luciano Simeone con l'aiuto del collega Carlo Tagliente, gli unici due militari ancora in carcere. Secondo la Procura di Roma Testini subentro' nella fase in cui si tento' di piazzare il video e questo perche', come rilevo' il gip nell'ordinanza che lo porto' in carcere la prima volta, 'aveva una pluriennale frequentazione con il pusher Gianguerino Cafasso'. Ora Testini e' stato arrestato proprio per la morte dello spacciatore trovato senza cita il 12 settembre in un albergo di Roma. E proprio su questa droga che ha ucciso Cafasso, oltre che sull'anomalia di un carabiniere che rifornisce un pusher, si stanno incentrando le indagini della Procura per capire se lo stupefacente non fosse una ricompensa per 'favori' avuti e se non provenisse da partite sequestrate. Ma le indagini degli inquirenti puntano anche al recupero del video integrale usato per ricattare Marrazzo. Di quel filmato fu montato un promo di poco meno di tre minuti (gia' acquisito dagli inquirenti), mentre la versione completa, destinata alla commercializzazione, incisa su un cd, secondo Simeone, fu consegnata a Cafasso e successivamente distrutta quando i carabinieri infedeli ebbero il sospetto di essere pedinati. Nei giorni scorsi i Ros hanno effettuato una perquisizione nello studio dell'avvocato Marco Cinquegrana, difensore di Gianguerino Cafasso e hanno acquisito l'hard disk del computer L'interesse degli inquirenti per il recupero del video integrale che immortala Marrazzo assieme a Natalie e' legato alla necessita' di verificare se, oltre a Marrazzo, Natalie, Tagliente e Simeone ci fossero altre persone nell'appartamento di via Gradoli e se la droga fosse gia' nell'abitazione. ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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