====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.) Fax: 055.2302452 URL: http://droghe.aduc.it ------------------------------------------- Il numero integrale è scaricabile a questi indirizzi in versione TXT o PDF: http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-13.txt http://droghe.aduc.it/generale/files/file/newsletter/Droghe-2010-13.pdf ------------------------------------------- Archivio settimanale Dal 23-03-2010 al 29-03-2010 2010-13 (Anno X) COMUNICATI - Droga. Sbarca in Italia la terribile idea dei test antidroga per tutti gli studenti http://droghe.aduc.it/comunicato/droga+sbarca+italia+terribile+idea+dei+test_17265.php NOTIZIE - Cannabis, aumentano ricoveri per fumatori a lungo termine http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+aumentano+ricoveri+fumatori+lungo+termine_116939.php - Droga. Obama in visita: narcotrafficanti sono motore economico dei Talebani http://droghe.aduc.it/notizia/droga+obama+visita+narcotrafficanti+sono+motore_116918.php - Obesità, cibo spazzatura agisce come sostanza stupefacente sul cervello http://droghe.aduc.it/notizia/obesita+cibo+spazzatura+agisce+come+sostanza_116917.php - Tossicodipendenti da curare con addestramento militare, dice presidente Mujica http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenti+curare+addestramento+militare_116915.php - Test antidroga per gli studenti http://droghe.aduc.it/notizia/test+antidroga+studenti_116905.php - Guerra alla droga, a morte cinque spacciatori http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+morte+cinque+spacciatori_116902.php - La California in bancarotta salvata da una tassa sulla marijuana? http://droghe.aduc.it/notizia/california+bancarotta+salvata+tassa+sulla+marijuana_116897.php - Narcotraffico. Gang messicane sono ovunque http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+gang+messicane+sono+ovunque_116895.php - Droga, i proibizionisti in aiuto alla candidata Renata Polverini http://droghe.aduc.it/notizia/droga+proibizionisti+aiuto+alla+candidata+renata_116894.php - Cannabis terapeutica, maggioranza favorevole nello Stato di New York http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+maggioranza+favorevole+nello_116886.php - Tossicodipendenza, Storace a Bonino: drogarsi è 'delitto contro la società' http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+storace+bonino+drogarsi+delitto_116877.php - Proibizionismo, Bashir: frusteremo dipendenti Onu che bevono alcool http://droghe.aduc.it/notizia/proibizionismo+bashir+frusteremo+dipendenti+onu+che_116874.php - Arrestato il 're dell'eroina', principale fornitore degli Usa http://droghe.aduc.it/notizia/arrestato+re+dell+eroina+principale+fornitore+usa_116869.php - Narcotraffico. Nuove critiche della Russia contro la Nato http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+nuove+critiche+della+russia+contro_116866.php - Pechino promette aiuti per la guerra alla droga in Aghanistan http://droghe.aduc.it/notizia/pechino+promette+aiuti+guerra+alla+droga+aghanistan_116865.php - Censura. Arriva il codice Giovanardi sulle droghe: attenzione a cosa si dice in tv http://droghe.aduc.it/notizia/censura+arriva+codice+giovanardi+sulle+droghe_116864.php - Cannabis, multa da 10 milioni per coffee shop Checkpoint http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+multa+10+milioni+coffee+shop+checkpoint_116863.php - A novembre il voto per legalizzare la marijuana in California http://droghe.aduc.it/notizia/novembre+voto+legalizzare+marijuana+california_116838.php - Cocaina, la dipendenza potrebbe aumentare il rischio di suicidio http://droghe.aduc.it/notizia/cocaina+dipendenza+potrebbe+aumentare+rischio_116859.php - Metamfetamine, studio: danni al cervello del bambino se consumate in gravidanza http://droghe.aduc.it/notizia/metamfetamine+studio+danni+al+cervello+bambino+se_116858.php - Droga, Pdl Veneto propone test per studenti delle superiori http://droghe.aduc.it/notizia/droga+pdl+veneto+propone+test+studenti+superiori_116849.php - Dolci e grassi come le droghe. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/dolci+grassi+come+droghe+studio_116843.php - Tossicodipendenza. 18 anni di attivita' su strada di Villa Maraini a Roma http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+18+anni+attivita+strada+villa_116836.php - Giornalisti uccisi in aumento http://droghe.aduc.it/notizia/giornalisti+uccisi+aumento_116835.php - Gioco d'azzardo. Dipartimento antidroga contro la pubblicita' http://droghe.aduc.it/notizia/gioco+azzardo+dipartimento+antidroga+contro_116834.php - Narcotraffico. Maggiore cooperazione tra Russia e Nato http://droghe.aduc.it/notizia/narcotraffico+maggiore+cooperazione+russia+nato_116833.php - Lucia Uva e Ilaria Cucchi: vogliamo giustizia http://droghe.aduc.it/notizia/lucia+uva+ilaria+cucchi+vogliamo+giustizia_116830.php - Google e Yahoo contro i filtri al web http://droghe.aduc.it/notizia/google+yahoo+contro+filtri+al+web_116829.php - Esperto di ipnosi contro le droghe legali http://droghe.aduc.it/notizia/esperto+ipnosi+contro+droghe+legali_116828.php - Droga, troppi tossicodipendenti incarcerati e non curati http://droghe.aduc.it/notizia/droga+troppi+tossicodipendenti+incarcerati+non_116827.php - Fumo. Royal College of Physicians: vietato in automobile se ci sono bambini http://droghe.aduc.it/notizia/fumo+royal+college+of+physicians+vietato+automobile_116825.php - Guerra alla droga, gli Usa promettono nuovi aiuti http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+usa+promettono+nuovi+aiuti_116822.php - Tossicodipendenza, Barbagallo: Sicilia non ha vero piano d'azione http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+barbagallo+sicilia+non+ha+vero_116821.php - Guerra alla droga, in visita mezzo Governo degli Stati Uniti http://droghe.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+visita+mezzo+governo+stati+uniti_116802.php - Tossicodipendenza, Garante detenuti pronto a denunciare Dap e ministro Alfano http://droghe.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+garante+detenuti+pronto_116799.php - Elezioni, Storace e Buttiglione: Bonino 'vuole la droga libera' http://droghe.aduc.it/notizia/elezioni+storace+buttiglione+bonino+vuole+droga_116798.php - Sorpresa! Elezioni regionali, le gerarchie ecclesiastiche tifano Berlusconi http://droghe.aduc.it/notizia/sorpresa+elezioni+regionali+gerarchie_116787.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 05/01/2010 al 29/03/2010 sequestri droghe leggere (kg) 2.509 droghe pesanti (kg) 2.034 dosi droghe sintetiche 237.906 piante di cannabis 11.450 flaconi di metadone 10.800 vittime morti 20 feriti 0 arresti 2.313 giorni di reclusione 1.732 riepilogo settimanale   23/03/2010- 29/03/2010 sequestri droghe leggere (kg) 170 droghe pesanti (kg) 140 dosi droghe sintetiche 12.000 piante di cannabis 1.600 flaconi di metadone 700 vittime morti 2 arresti 180 giorni di reclusione 120 dati 2009: 01/01/09 - 04/01/10 * sequestri - droghe leggere: Kg 17.986,1 - pesanti: Kg 6.122,8 - sintetiche: dosi 304.722 - cannabis: piante 2.298.804 - semi 1.334 - metadone: flaconi 2.509 * vittime - morti: 49 - feriti: 17 - arresti: 5.155 - giorni di reclusione: 93.050 ------------------------------------------- COMUNICATI 25-03-2010 13:28 Droga. Sbarca in Italia la terribile idea dei test antidroga per tutti gli studenti Test antidroga per tutti gli studenti delle scuole superiori. Questa la proposta del Pdl in Veneto. Prima o poi questa terribile e umiliante pratica, già sperimentata con poco successo negli Stati Uniti, era destinata ad essere proposta anche in Italia. L'approccio repressivo al problema delle tossicodipendenze, di fronte ai suoi evidenti fallimenti e all'aumento del consumo, risponde con nuove misure sempre più invasive e dannose. Siamo passati dai cani che interrompono e ispezionano le aule scolastiche, ai test antidroga gratuiti offerti ai genitori per controllare i propri figli, alle lezioni tenute da membri delle forze di polizia invece che da esperti di tossicodipendenze. Tutte misure inefficaci, come dimostrano ormai molti studi scientifici. Era inevitabile che prima o poi qualcuno proponesse il controllo sistematico delle urine di tutti gli studenti. Quale sarà il prossimo passo, imporre a tutti i giovani studenti un collare con telecamere per monitorare ogni loro movimento? Diversi studi dimostrano che i test antidroga agli studenti: - non hanno alcun effetto deterrente; - minano il rapporto di fiducia fra studenti e insegnanti; - incentivano l'abuso di alcool e altre sostanze stupefacenti che lasciano tracce nelle urine per un periodo più breve (come cocaina e eroina). Ci auguriamo che sia solamente la solita sparata elettorale. Se così non fosse, ci opporremo a qualsiasi tentativo di usurpare migliaia di giovani, solo perche' tali, dei loro più elementari diritti civili.     Pietro Yates Moretti ------------------------------------------- NOTIZIE 29-03-2010 16:51 Cannabis, aumentano ricoveri per fumatori a lungo termine Una nuova ricerca australiana mette in luce un drastico aumento di ricoveri in ospedale di fumatori di cannabis di lungo termine. Lo studio del Centro nazionale di ricerche su droghe e alcool dell'Universita' del Nuovo Galles del sud indica che il numero di australiani che cercano trattamento per problemi legati alla cannabis ha registrato un balzo del 30% dal 2002, e che l'aumento dell'uso dannoso e' concentrato sulle classi di eta' sopra i 30 anni. Nell'insieme, la frequenza dell'uso di canapa indiana e' diminuita nell'ultimo decennio, ma e' aumentato il tasso di trattamenti in ospedale. La proporzione di australiani che avevano fumato la droga nei 12 mesi precedenti e' diminuita dall'11% nel 2004 al 9% lo scorso anno, mentre e' aumentata la frequenza dell'uso. La ricercatrice Amanda Roxburgh, che ha guidato lo studio pubblicato sulla rivista Addiction, spiega che il tasso di uso dannoso e' aumentato drammaticamente nelle eta' fra 30 e 49 anni. Il ricovero e' solitamente richiesto per un trattamento della dipendenza, e in misura minore per intossicazione o per psicosi indotte dalla droga. Fra i consumatori sopra i 30 anni, la proporzione di chi dichiara un uso quotidiano e' doppia rispetto al gruppo 14-19 anni. Lo studio suggerisce che i consumatori piu' avanti negli anni non comprendono le conseguenze dell'uso di lungo termine, specie sulle persone piu' predisposte a malattie mentali, aggiunge Roxburgh. ''Ora conosciamo molto in relazione alla cannabis. E' diventata la droga piu' preoccupante dopo l'alcool''. LA REAZIONE DEL DIPARTIMENTO ANTIDROGA ITALIANO - Gli ultimi dati sul consumo di cannabis provenienti dai pronto soccorso sono 'particolarmente allarmanti', in relazione alla comparsa del Tch (principio attivo della cannabis) a piu' alta percentuale e di cannabinoidi sintetici, quindi piu' dannosi per la salute. Lo comunica una nota del Dipartimento politiche antidroga, che ricorda come gia' nella relazione al Parlamento era emerso, tra tutti, il dato sull'impiego delle principali sostanze d'abuso evidenziandone un forte incremento. A conferma della pericolosita' dell'uso della cannabis, anche l'Australia ha deciso di intraprendere un'azione di prevenzione piu' determinata, dopo che uno studio sulla popolazione ha rilevato una crescita del consumo quotidiano con un costante aumento di ricovero in ospedale per problemi cannabis - correlati. "Un aumento che testimonia come ancora oggi, non si e' compreso appieno la pericolosita' dell'uso di tale sostanza", scrivono nella nota. In realtà, la cannabis è una delle sostanze più studiate al mondo, con oltre 17mila studi negli ultimi decenni. Ma il Dipartimento non si arrende. Anzi, continua nella sua opera di evangelizzazione sulla "grave tossicità" della cannabis, nonostante non stia per ora portando a risultati confortanti (infatti, diversi studi dimostrano che impaurire il consumatore per spingerlo a non fumare e' addirittura controproducente).E nonostante la cannabis, contrariamente a alcool e tabacco, non ha mai ucciso nessuno. "Quello che ci preme ribadire - si legge in una nota - e' che, proprio la cannabis e' in grado di produrre gravi effetti dannosi soprattutto per il cervello degli adolescenti arrecando gravi patologie psichiche come la schizofrenia, alterazioni importanti della memoria, della capacita' di apprendimento della motivazione ad affrontare e risolvere i problemi della capacita' di autocontrollo e di giudizio, nonche' compromettere le funzioni necessarie per la guida sicura degli autoveicoli e delle moto". Per questo il Dipartimento continuera' ad utilizzare tutti gli strumenti utili per contrastare la promozione e la diffusione di tutte le droghe. 29-03-2010 09:35 Droga. Obama in visita: narcotrafficanti sono motore economico dei Talebani Il presidente Barack Obama ha fatto domenica sera a sorpresa la prima visita a Kabul da quando e' alla Casa Bianca per ricevere un rapporto diretto dai comandanti militari sull'andamento delle guerra e per esortare il presidente Hamid Karzai ad un maggiore impegno nel buon governo del paese aumentando l'impegno nella lotta alla corruzione e al rispetto della legalita'. Il presidente Obama, parlando alle truppe radunate nella base militare di Bagram, si e' impegnato a ' impedire un ritorno al potere dei talebani. Sono assolutamente convinto che chiuderemo con un successo la nostra missione'. La Casa Bianca ha rivelato che i dirigenti afgani erano stati informati solo giovedi' del blitz notturno di Obama. L'aereo del presidente e' atterrato nella sera di domenica sulla pista della base militare Usa a Bagram, protetto dalla oscurita'. Il presidente e' stato accolto sulla pista dal generale Stanely McChrystal e dall'ambasciatore Usa a Kabul Karl Eikenberry. Il presidente Obama si e' trasferito quindi in elicottero al palazzo presidenziale di Karzai, a Kabul, per incontrare il presidente afgano ed i membri del suo governo. La Casa Bianca ha insistito perche' gran parte dei colloqui, iniziati con un faccia a faccia tra Obama e Karzai, fossero estesi al resto del governo afgano che include numerosi ministri che, a giudizio di Washington, dovrebbero avere un ruolo piu' importante nella battaglia alla corruzione ed ai favoritismi. Il presidente Obama, parlando ai giornalisti dopo il colloquio con Karzai (che e' stato invitato a recarsi a Washington il 12 maggio), ha detto di essere 'incoraggiato dai progressi avvenuti in Afghanistan nella campagna militare contro l'estremismo'. Il presidente Obama ha sottolineato di voler vedere gli stessi progressi 'anche sul fronte civile nel campo del buon governo, del rispetto della legge, della lotta alla corruzione'. 'Tutto cio' finira' col produrre un Afghanistan piu' prospero e piu' sicuro', ha aggiunto Obama, che aveva al suo fianco Karzai. Durante il viaggio dell'Air Force One verso l'Afghanistan il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, generale James Jones, aveva elencato in modo piu' esplicito le questioni dove il presidente Obama intendeva esortare Karzai ad un maggiore impegno nel suo secondo mandato: 'un sistema di nomine basato sul merito, lotta alla corruzione, lotta ai narcotrafficanti (che sono il motore economico degli insorti)'. Il presidente Obama, che si era gia' recato nel 2008 in Afghanistan come candidato presidenziale, aveva espresso da tempo il desiderio di fare la sua prima visita a Kabul da presidente ma problemi logistici e anche di maltempo avevano finora impedito la visita. Obama ha ordinato nel dicembre scorso l'invio di altri 30 mila soldati Usa in Afghanistan fissando nello stesso tempo per la meta' del 2011 l'inizio del ritiro delle forze militari americane dal paese. Parlando alle truppe, prima di ripartire per Washington, Obama ha sottolineato che la missione delle forze Usa e' quella di 'consentire al popolo afgano di consolidare una pace duramente conquistata'. Obama ha detto di 'avere grande fiducia che le forze dell' alleanza concluderanno con successo la missione in Afghanistan. L'America e' unita nel sostegno alle nostre truppe: tutto il paese e' con voi', ha detto il presidente Usa tra gli applausi dei militari. GB: CORRUZIONE E USO DI DROGHE NELLA POLIZIA AFGHANA - Vi è grande preoccupazione al ministero degli Esteri britannico per gli scarsi progressi nell'addestramento delle forze armate e della polizia afgana. Corruzione, diserzione e abuso di droga tra le file dei poliziotti afgani minano fortemente il progetto di un passaggio di consegne nella lotta contro i talebani e le possibilità britanniche di un ritiro dal Paese. Scrive oggi l'Independent on Sunday, che i responsabili del Foreign Office, in una serie di rapporti, denunciano il bassissimo standard culturale e anche fisico dei candidati afgani. Si sostiene inoltre che i test anti-droga per i potenziali poliziotti dovrebbero essere obbligatori. Il Foreign Office non ha voluto commentare le informazioni trapelate, ma ha affermato che "le sfide della riforma della polizia (afgana) sono significative e a lungo termine". Di tenore simile quanto scritto oggi anche dal Sunday Telegraph, secondo il quale in un rapporto del rappresentante speciale britannico per la regione, Sherard Cowper-Coles, emerge il forte malcontento nei confronti dell'incompetenza dei funzionari e delle alte cariche di Kabul. RUSSIA ACCUSA USA DI CONNIVENZA CON IL NARCOTRAFFICO - La Russia ha accusato gli Usa di essere sostanzialmente conniventi con i trafficanti di droga dell'Afghanistan vista la loro decisione di non distruggere le piantagioni di papavero da oppio nel sud del Paese. In un comunicato diffuso dalla sua ambasciata a Kabul, nel giorno della visita lampo a sorpresa del presidente Barack Obama, Mosca ricorda che i Marines americani che sono entrati nella provincia di Helmand hanno assicurato agli agricoltori che non e' loro intenzione impedire la produzione. I progetti statunitensi prevedono infatti l'acquisto di tutto il papavero prodotto e la vendita ai coltivatori di semi di altri prodotti da piantare in sostituzione. 'Riteniamo pero' - sostiene il ministero degli Esteri russo - che questa posizione sia in contrasto con le decisioni sui problemi del narcotraffico in Afghanistan prese nell'ambito dell'Onu e di altri organismi internazionali". Se la Nato non vuole procedere direttamente allo sradicamento delle piantagioni, insiste il comunicato russo, allora dovrebbe fornire adeguata copertura all'esercito afghano incaricato dell'azione di bonifica. Non distruggere le piantagioni di papavero, si dice infine, significa 'ignorare il fatto che migliaia di persone muoiono per l'uso di eroina, anche nello stesso Afghanistan'. 29-03-2010 09:28 Obesità, cibo spazzatura agisce come sostanza stupefacente sul cervello Non ditelo al sottosegretario Carlo Giovanardi, o correremo il rischio che anche le patatine fritte finiscano nelle Tabelle delle sostanze proibite. Ebbene sì, dopo la cioccolata, si è scoperto che anche il cibo-spazzatura ricco di calorie e zuccheri puo' creare dipendenza. Per i ricercatori che descrivono il fenomeno per la prima volta sulla rivista Nature Neuroscience e' una forma di dipendenza del tutto confrontabile a quella da fumo e droga. I comportamenti e i meccanismi cerebrali che si attivano sono stati osservati nei ratti, ma sono un'ottima base per comprendere, nell'uomo, meccanismi legati all'obesita'. La ricerca e' americana e dimostra come il consumo eccessivo di cibi supercalorici puo' scatenare nel cervello meccanismi analoghi a quelli attivati da altre forme di dipendenza. Gli autori della ricerca, Paul Johnson e Paul Kenny, dell'Istituto Scripps a Jupiter (Florida), lo hanno dimostrato trasformando ratti di laboratorio in consumatori compulsivi di cibi-spazzatura. Hanno osservato cosi' che, come nella dipendenza da fumo e droga, anche in quella dal cibo-spazzatura si indebolisce l'attivazione dei circuiti cerebrali della ricompensa, che in condizioni normali scattano immediatamente quando si vive un'esperienza piacevole. Oltre alla loro dieta usuale, a base di cibi leggeri e sani, ai ratti sono stati offerti stuzzichini appetitosi a base di bacon, salsicce, dolci e cioccolato. Gli animali hanno piu' che gradito l'integrazione, cominciando ad assumere molte calorie e a prendere peso. In poco tempo e' precipitata la loro sensibilita' alla ricompensa, proprio come avviene in chi e' dipendente da droghe. E come in questi casi, il ritorno alla normalita' non e' stato semplice ne' rapido: solo dopo due settimane dalla scomparsa degli stuzzichini dalla loro dieta nel cervello dei ratti si e' ripristinato il meccanismo della ricompensa. I ricercatori hanno poi voluto capire che cosa accade quando, nei ratti come nell'uomo, la dipendenza impedisce di interrompere l'assunzione di una sostanza anche quando e' chiaro che questa e' pericolosa per la salute. Hanno cosi' associato il consumo dei cibi ipercalorici alla comparsa di un segnale luminoso e a un dolore ad una zampa: non appena si accendeva la luce i ratti normali rinunciavano volentieri allo stuzzichino pur di non provare dolore, mentre i ratti obesi e dipendenti continuavano a mangiare. 28-03-2010 10:36 Tossicodipendenti da curare con addestramento militare, dice presidente Mujica   Il presidente dell'Uruguay, Jose' 'Pepe' Mujica, ha proposto che i tossicodipendenti da crack vengano curati con addestramento militare. "Bisogna isolare i drogati e fare in modo che smettano attraverso un addestramento militare", ha dichiarato Mujica in un'intervista al settimanale locale 'Bu'squeda. Per l'ex guerrigliero tupamaro e' necessario "distinguere tra il servizio militare e un addestramento militare". "Non si tratta di andare a sparare a casaccio, ma fare attivita' fisica", ha dichiarato il presidente uruguaiano, che ha proposto il trasferimento dei drogati in aree rurali del Paese dove possano ricevere un addestramento fisico. Mujica ha inoltre assicurato che il suo governo adottera' "provvedimenti forti" contro la tossicodipendenza. 27-03-2010 10:25 Test antidroga per gli studenti Qui la vignetta: http://www.aduc.it/vignetta/test+antidroga+studenti_17272.php Qui il nostro commento: http://droghe.aduc.it/comunicato/droga+sbarca+italia+terribile+idea+dei+test_17265.php Qui la notizia: http://droghe.aduc.it/notizia/droga+pdl+veneto+propone+test+studenti+superiori_116849.php 27-03-2010 10:20 Guerra alla droga, a morte cinque spacciatori Cinque vietnamiti, tra cui una donna, sono stati condannati a morte e altri undici sono stati condannati all'ergastolo per traffico di eroina in Vietnam. Lo riporta oggi la stampa ufficiale. Altre tredici persone accusate dello stesso reato, tra cui quattro ex agenti di polizia, dovranno scontare pene variabili dai 22 mesi di riabilitazione (senza detenzione) ai 20 anni di carcere, secondo quanto riporta il quotidiano Vietnam News. Tutti erano accusati di aver trafficato quasi 19 chili di eroina, tra il 2004 e il 2006, nel nord del Paese. Qualsiasi persona trovata in possesso di 600 grammi di eroina o di 20 chilogrammi di oppio e' punibile con la pena capitale secondo la legge in vigore nel Vietnam. L'ultima sentenza ha portato a 31 il numero delle condanne a morte pronunciate dall'inizio dell'anno nel Paese, in particolare contro trafficanti di droga e responsabili di omicidi. 27-03-2010 09:16 La California in bancarotta salvata da una tassa sulla marijuana? La Repubblica. Questa è l'unica città al mondo dove è vietato fumare all'aperto in molti parchi, nei quartieri attorno a scuole e ospedali, ma se vai a un concerto funky al Fillmore il fumo dello spinello, attivo o passivo, è obbligatorio. Non poteva che partire da qui la più curiosa delle rivoluzioni fiscali: risanare il deficit pubblico con le canne. Il profeta di questa battaglia è Richard Lee, 47 anni, il guru della liberalizzazione della marijuana a San Francisco. Per i suoi seguaci lui è la prova vivente che lo spinello libero è un ottimo business, privato e collettivo. All'altra estremità del Bay Bridge, sulla sponda dirimpetto a San Francisco, Lee ha scelto il porto di Oakland per creare un centro di formazione dei futuri imprenditori della marijuana. "Pot-repreneurs" li chiamano, un gioco di parole che si potrebbe tradurre liberamente "imprenditori in erba". Perché se passa il referendum sulla liberalizzazione in tutta la California, questo diventerà un business. Continua... 26-03-2010 20:24 Narcotraffico. Gang messicane sono ovunque Le gang dei trafficanti di droga messicane si sono "diffuse in tutte le regioni degli Stati Uniti" dice un rapporto del dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Così, nonostante il grande impegno anche finanziario nella lotta al traffico di stupefacenti, il commercio di eroina come di marijuana, ecstasy e metanfetamine è in cosatente aumento. Il rapporto nota anche come la qualità dell'eroina spacciata negli Usa è sempre più bassa e che c'è una correlazione tra la diminuzione dei prezzi e il preoccupante aumento di morti per overdose. Le gang dei narcos messicani, conclude il rapporto, stanno conquistando negli stati uniti degli spazi di mercato tradizionalmente occupati dalle bande sudamericane. 26-03-2010 17:48 Droga, i proibizionisti in aiuto alla candidata Renata Polverini A due giorni dalle elezioni, chi poteva dare una mano alla candidata Renata Polverini lo ha fatto. Dal presidente del Consiglio alla Rai, dalla Chiesa a Mediaset sono intervenuti ognuno nel proprio modo a sostegno della candidata di centrodestra nel Lazio. Oggi un ultimo assist arriva dal sindaco di Roma e da altri proibizionisti, che mettono in guardia contro la "normalizzazione" o "liberalizzazione" delle droghe che, secondo loro, l'elezione di Emma Bonino potrebbe portare. Ma anche se Bonino sostiene la necessità di legalizzare e regolamentare le droghe per sottrarle alla clandestinità e alla mafia, da presidente di Regione non potrebbe incidere in alcun modo sulla regolamentazione delle droghe, materia di competenza dello Stato. "Credo che sia giusto che le due candidate rispondano agli appelli che le associazioni e le comunita' di recupero dei tossicodipendenti stanno lanciando in queste ore: e' giusto che i cittadini sappiano, prima del voto, se la citta' di Roma deve aspettarsi politiche antiproibizioniste e sperimentazioni che potrebbero portare nella nostra vita quotidiana le stanze del buco, la distribuzione sotto controllo sanitario di stupefacenti  o altre iniziative di questo genere". E' quanto dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Sono certo - prosegue Alemanno - che Renata Polverini non avra' difficolta' a dichiarare la sua contrarieta' a questi modelli, ma sono convinto che non sia una mia curiosita' personale attendere qualche rassicurazione anche da Emma Bonino. La Capitale non ha davvero bisogno di diventare un punto di approdo per tutti i tossicodipendenti alla ricerca di stupefacenti distribuiti gratuitamente dal nostro sistema sanitario". "Trovo assolutamente condivisibili gli auspici proposti dalla Comunita' "in Dialogo", ancor piu' per il fatto che la Regione Lazio e' la prima Regione, in Italia, nel triste primato di morti per droga. Una politica di 'normalizzazione' dell'uso di droghe, oltre a produrre un abbrutimento crescente delle persone e della nostra societa', proporrebbe un'edizione laziale di quanto, simili sperimentazioni con cavie umane, hanno gia' prodotto, in termini fallimentari, in altri paesi d'Europa". Lo afferma Massimo Canu, presidente Agenzia Comunale per le Tossicodipendenze, Istituzione del Comune di Roma. "Non possiamo pensare, dunque, Roma, seconda citta' piu' visitata al mondo per il proprio patrimonio artistico, meta di visitatori aventi, come meta, un'ipotetica citta' dello sballo. Ritengo fondamentale, invece, che la politica della prossima amministrazione regionale - continua - debba rivalutare le politiche in materia di prevenzione, oltre a declinare una serie di attivita' volte a promuovere gli stili di vita sani, in aggiunta alla presa in carico delle persone tossicodipendenti, perche' possano ricevere cure appropriate, in modo da reinserirle, finalmente libere dalle droghe, nella societa'". "E' a tutti noto che nel mio programma non hanno trovato posto suggestioni antiproibizioniste ed e' quindi sicuro che quando saro' presidente della Regione Lazio non ci saranno ne' spinelli nelle farmacie, ne' stupefacenti distribuiti su prescrizione medica". E' quanto dichiara il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini che, in una nota, aggiunge: "Colgo negli appelli che giungono in questi ultimi giorni di campagna elettorale dalle associazioni delle comunita' di recupero dei tossicodipendenti non soltanto il timore che alcune strampalate idee radicali trovino spazio nel nostro sistema sanitario, ma anche la grande preoccupazione per il futuro da parte di un settore che e' stato abbandonato al proprio destino dalla Regione Lazio. Il problema delle tossicodipendenze e' stato sottovalutato e trascurato dalla giunta Marrazzo e dietro questo atteggiamento si nasconde una subcultura che riduce il consumo di stupefacenti ad una dimensione della sfera individuale. Un'idea del tutto sbagliata, che ha distrutto l'esistenza di milioni di individui e che va contrastata con forza e senza esitazioni" "Faccio mio l'appello di Padre Matteo Tagliaferri perche', la nostra Comunita', impegnata in Italia e all'estero, nel quotidiano lavoro di restituire una vita alle persone che hanno consumato la propria esistenza utilizzando per anni sostanze stupefacenti, non potrebbe mai accogliere favorevolmente nessuna politica volta a legalizzare nessun tipo di sostanza che privi la persona di qualunque forma di volonta' e liberta'". Lo afferma Sandro Diottasi, presidente comunita' 'Mondo Nuovo'. "Pertanto, il mio auspicio e' che, qualunque sia la prossima Presidente della Regione Lazio - continua - gli sforzi costanti dell'amministrazione siano sempre volti alla promozione degli stili di vita sani e alla prevenzione, e, per le persone tossicodipendenti, a servizi volti alla cura e al reinserimento socio-lavorativo sempre piu' qualificati". "Le nostre strutture sono impegnate da anni nel reinserimento sociale e lavorativo di persone provenienti dal difficile percorso di recupero dalla tossicodipendenza. L'esperienza ha insegnato che solo se liberi dalla droga si puo' avere la reale possibilita'del ritorno ad una vita normale attraverso il reinserimento sociale e l'impegno lavorativo quotidiano". Lo sostengono la Cooperativa Sociale Villa Maraini, cooperativa Sociale La XIII, Sol.Co-Solidarieta' e Cooperazione. "Siamo contrari - continuano - a qualsiasi azione di liberalizzazione delle droghe e chiediamo, invece, un impegno per contrastarne e prevenirne l'uso unitamente a politiche che facilitino e sostengano il percorso di reinserimento degli ex tossicodipendenti". "La questione non riguarda solo il Lazio, ma deve essere estesa a tutte le altre regioni perche' la dignita' della persone va rispettata ovunque. Che i futuri governatori non pensino neanche alla possibilita' di aprire le cosiddette 'stanze del buco' ne' a legalizzare la vendita di droghe che si dicono 'leggere', ma che in realta' sono solo l'anticamera all'uso di sostanze piu' pesanti". Lo dichiara all'ADNKRONOS don Pierino Gelmini, fondatore della Comunita' Incontro', sottoscrivendo l'appello rivolto oggi da Padre Matteo Tagliaferri alle candidate alla presidenza della regione Lazio, Emma Bonino e Renata Polverini. "La mia raccomandazione ai futuri governatori e' quella di mettere in campo una dura politica di tolleranza zero contro la diffusione di ogni tipo di droga. - sottolinea don Gelmini - Che non usino il loro potere solo per aiutare i giovani su problemi apparentemente piu' 'sociali' come quello della disoccupazione, che si ritiene erroneamente la droga possa risolvere. Ma e' solo un'illusione. Con la droga non si e' piu' persone libere". "La tossicodipendenza non e' una malattia, ne' tanto meno una malattia cronica e incurabile, di cui pretendere di ridurre il danno con misure sanitarie e di controllo sociale o, peggio, con un atteggiamento pietistico e finto caritatevole". Comincia cosi' il breve elenco di punti fondamentali per un'efficace opera di prevenzione e contrasto alle dipendenze che l'Associazione nazionale genitori lotta alla droga intende segnalare alle candidate alla Presidenza della Regione Lazio. "Non esistono differenze fondamentali tra le sostanze. - prosegue l'associazione - Tutte le droghe, nessuna esclusa, sono assunte per cambiare il proprio rapporto con se stessi e con il mondo circostante. L'obiettivo di ogni attivita' con persone tossicodipendenti deve essere il loro pieno recupero e reinserimento sociale, totalmente liberi dalle droghe. - aggiunge - Cio' significa anche onorare la Costituzione, che impone all'articolo 3 di "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana". 'Silenzio imbarazzante a sinistra sull'appello di Padre Matteo e sulle autorevoli prese di posizione di Comunita' terapeutiche e cooperative che operano faticosamente nella piaga della diffusione di droghe. Emma Bonino, paladina dell'antiproibizionismo, con il suo partito piu' volte dedito alla distribuzione gratuita e illegale di dosi di droga, deve dirci come intendera' gestire, nel caso di un'improbabile elezione, i fondi della legge per la lotta alla droga, che sono una competenza regionale'. Lo dichiara il deputato del Pdl, Fabio Rampelli. 'Forse - aggiunge - vuole farlo come il consigliere regionale Enrico Luciani (Sinistra e Liberta') che ha realizzato e distribuito gratuitamente per la sua campagna elettorale un gadget d'eccezione: una confezione di cartine lunghe per rollare la cannabis?'. 'Finisce con un episodio sgradevole questa campagna elettorale con il silenzio di Emma Bonino sul tema della lotta alla tossicodipendenza a fronte di un'esplicita richiesta del miglior associazionismo del settore'. E' quanto dichiara il senatore del Pdl, Andrea Augello. 'E' un silenzio - continua Augello - che non riesco a capire perche' mentre e' lecito sottrarsi a una polemica con gli avversari politici, tacere diventa un atto di arroganza quando le controparti sono la Comunita' in Dialogo, la Cooperativa Magliana 80, l'Agenzia comunale per le tossicodipendenze, la Fondazione Villa Maraini. Tra l'altro tutti questi soggetti hanno formulato due quesiti che non hanno nulla di provocatorio: in primo luogo tutti lamentano la scarsissima attenzione che la Regione ha dedicato al tema della tossicodipendenza, parlo di risorse inadeguate, della necessita' del potenziamento dei servizi, tutte cose di straordinario rilievo per una famiglia che debba fare fronte ai problemi di un congiunto tossicodipendente'. 'La seconda domanda e' anch'essa semplice: quanto ci sara' nelle politiche sanitarie regionali del credo antiproibizionista di Emma Bonino? Ho la sensazione - conclude Augello - che la risposta a questi appelli non arrivera' mai perche' Emma Bonino sa benissimo che se dicesse davvero quello che vuol realizzare, dovrebbe fare i conti con una parte della sua coalizione e con decine di migliaia di suoi elettori. E queste sono cose che non si puo' permettere'. La Fondazione Villa Maraini, la struttura che a Roma fornisce servizi ai tossicodipendenti, lancia un appello alle due candidate alla presidenza della Regione Lazio, Renata Polverini ed Emma Bonino, affinche' sia ''assicurato il diritto alle cure dei tossicomani''. Il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, sottolinea che le problematiche delle tossicodipendenze sono state ''completamente disattese dalla Regione Lazio che paga, quando paga, le rette piu' basse d'Italia in una gestione incapace di dare certezze e continuita' terapeutiche. Chiediamo alle candidate nulla di piu' di cio' che consenta ai servizi antidroga di funzionare regolarmente per assicurare ai loro assistiti il rispetto del diritto alla cura e, quindi, del diritto alla vita''. ''La droga - continua Barra - e' uno dei fenomeni di maggior impatto sociale, causa sofferenza diretta e indiretta a milioni di persone, e' dietro le maggiori forme di violenza urbana. Ci auguriamo che la nuova presidente della Regione Lazio ascolti il grido di dolore nostro e dei nostri utenti''. COMITATO BONINO,POLEMICHE SU DROGA STRUMENTALI - 'Quello delle tossicodipendenze e' un problema talmente serio, e che coinvolge migliaia di persone e famiglie, che trattarlo l'ultimo giorno e le ultime ore della campagna elettorale e' solo strumentale e pretestuoso'. E' quanto rende noto il Comitato Bonino. 'E' un problema che va affrontato in modo serio e non con dichiarazioni strampalate ed estemporanee come quelle che si sono susseguite questo pomeriggio. I problemi della tossicodipendenza saranno trattati con le associazioni di settore, e non con il senatore Augello e tutti gli altri esponenti del centrodestra che oggi hanno avuto l'ordine di esprimersi'. 26-03-2010 13:20 Cannabis terapeutica, maggioranza favorevole nello Stato di New York Un sondaggio del Siena Research Institute ha rivelato che metà degli elettori dello Stato di New York è favorevole alla legalizzazione della cannabis terapeutica, contro il 41% che vi si oppone. La legalizzazione è necessaria per il 72% di coloro che si definiscono elettori democratici. Fra i gruppi di elettori favorevoli, "gli indipendenti, gli abitanti di New York City, i giovani, i bianchi e gli ebrei", spiega il direttore dell'istituto di ricerca. Contrari invece i seguenti gruppi: repubblicani, anziani, afro-americani, chi abita nel nord dello Stato, cattolici e protestanti. Qui i risultati del sondaggio. 26-03-2010 12:05 Tossicodipendenza, Storace a Bonino: drogarsi è 'delitto contro la società' 'Quali saranno le coppie della Bonino? Vorrei che nel Lazio nei prossimi anni i figli possano avere ancora un padre ed una madre'. Lo ha detto il leader de La Destra Francesco Storace durante la cerimonia di chiusura della campagna elettorale del suo partito a Roma. 'Oppure vuole fare del Lazio un laboratorio per la legalizzazione delle droghe? Vorrei ricordare alla Bonino, a cui vengono queste idee bizzarre, che drogarsi non e' un diritto ma un delitto contro se' stessi e contro la societa''. Il segretario de La Destra non ha risparmiato critiche neanche ai suoi alleati: 'Se Casini si fosse risparmiato la sera di litigare con Berlusconi si sarebbe potuta fare una campagna elettorale migliore'. 'Il nostro problema non e' la sinistra ma l'astensionismo. A quelli che voteranno la Bonino abbiamo consigliato di restare a casa che e' meglio'. 26-03-2010 11:55 Proibizionismo, Bashir: frusteremo dipendenti Onu che bevono alcool   Il presidente del Sudan, Omar Hassan al Bashir, ha rivolto ieri un monito a chi beve alcolici, anche i dipendenti delle Nazioni Unite e delle Ong (Organizzazioni non governative). 'Sarete frustati', ha minacciato durante un comizio. 'Chiunque produca, beva o venda bevande alcoliche a Khartoum - ha affermato a Omdowan, villaggio a est della capitale noto per essere una roccaforte integralista - verra' frustato. Non importa cosa ne pensano le Nazioni Unite o le organizzazioni di difesa dei diritti umani'. Il codice penale sudanese proibisce produzione, vendita e consumo di alcool. La pena per chi viola questa legge, ispirata alla Sharia (la legge islamica), e' di 40 frustate. 26-03-2010 11:46 Arrestato il 're dell'eroina', principale fornitore degli Usa Antonio Medina, noto come il 're dell'eroina', e' stato arrestato in Messico: lo hanno reso noto le autorita' locali, precisando che Medina era il principale fornitore messicano di eroina negli Stati Uniti. Conosciuto come 'Don Pepe' e accusato di narcotraffico dallo stato americano della California, Medina e' stato preso a Michoacan, ha precisato il capo dell'ufficio anti-droga della polizia messicana, Ramon Pequeno. Fin dal 2007, 'Don Pepe' aveva inviato in media 200 chilogrammi di eroina al mese dal Messico agli Usa, droga che passava dalla frontiera di Tijuana, confinante con San Diego, proprio in California. Nella citta' di Los Angeles, un chilogrammo di eroina viene venduta a 18 mila dollari, mentre il 'business' ottenuto con la vendita delle dosi ottenute da 200 chilogrammi lascia ai narcos circa 12 milioni di dollari al mese, ha precisato Pequeno. Sempre sul fronte di quello che i media locali definiscono 'narco-violenza', 16 persone sono state uccise nello stato di Chihuahua, nord del paese, al confine con gli Usa. Tra le vittime c'e' un cittadino spagnolo, ucciso da un gruppo di sicari a Chihuhua, dove d'altra parte i narcos hanno assassinato altre sette persone. Gli altri otto omicidi sono stati portati a termine a Ciudad Juarez, nel corso di quello che e' stata definita una vera e propria 'battaglia' tra due gruppi di narcotrafficanti. 25-03-2010 19:12 Narcotraffico. Nuove critiche della Russia contro la Nato Continuano a piovere critiche da Mosca sulla gestione da parte degli Stati uniti e della Nato della lotta al narcotraffico in Afghanistan. Oggi è stato il direttore del Servizio federale per il controllo della droga russo Viktor Ivanov. "In realtà, sono sorpreso per la loro reazione emotiva" rispetto alla proposta russa di sviluppare una comune politica di contrasto al narcotraffico. "Il portavoce della Nato James Appathurai - ha continuato - ha detto che l'alleanza non può permettere che gente in uno dei più poveri paesi perda la sua fonte di guadagno e non riceva nulla in cambio". Questa posizione, secondo lo zar della lotta alla droga russo, "per prenderla moderatamente, va contro l'opinione dell'Assemblea generale dell'Onu che ha impegnato tutti i paesi membri di distruggere le coltivazioni di droga nel loro territorio". Secondo la versione di Ivanov, "la Nato è pronta a distruggere solo quella droga che è coltivata per finanziare le unità talebane", che ha un valore di 70-150 milioni di dollari all'anno. Questo mentre l'Afghanistan è "il nido dell'instabilità e la fonte mondiale di eroina". Le critiche di Ivanov rappresentano l'ennesima presa di posizione russa contro le politiche antidroga delle forze di stabilizzazione in Afghanistan. Solo una decina di giorni fa aveva parlato l'ambasciatore presso la Nato Dimitri Rogozin. "Perdiamo ogni anno 30mila vite per il commercio della droga afgana e un milione di persone diventano tossicodipendenti", aveva lamentato il diplomatico russo. "E' - aveva continuato - una guerra non dichiarata contro di noi". Imputabile, questa guerra, agli Usa e alla Nato. "Siamo - accusa Rogozin - ovviamente molto insoddisfatti per la mancanza di attenzione da parte della Nato e degli Stati uniti per le nostre rimostranze". La preoccupazione di Mosca è fondata. La Russia è invasa da un mare di droga proveniente dall'Afghanistan, che produce secondo i dati Onu oltre il 90 per cento dell'eroina mondiale. Le politiche di sradicamento degli anni passati non sembrano aver ottenuto risultati rilevanti. Anzi, secondo Mosca dall'invasione statunitense del 2001, la produzione afgana è aumentata in maniera esponenziale. Per quanto le valutazioni fornite da Mosca sull'incremento della produzione afgana di droga - una moltiplicazione di 44 volte dal 2001 - appaiano esagerate, l'agenzia dell'Onu per la lotta alla droga Unodc ha confermato il fatto che, mentre negli anni precedenti al 2001 l'Afghanistan produceva 3-4mila tonnellate di oppio, nel 2008 nel ha prodotte oltre 7mila. Secondo l'analisi russa, l'eroina dall'Afghanistan si sposta lungo tre percorsi per arrivare ai suoi mercati. "Uno dei principali è quello dei Balcani, che va in Europa attraverso l'Iran e la Turchia. Il secondo è quello del Nord, conosciuto anche come Via della Seta, il quale presenta poche difficoltà nel far filtrare la droga in Russia, apparentemente per il fatto che ci sono frontiere indistinte. Il terzo è il percorso meridionale, che passa attraverso il Pakistan, l'India e poi, via mare, si diffonde in tutto il mondo", ha spiegato recentemente il capo dell'ufficio antidroga russo Viktor Ivanov. La Via della Seta, che interessa Mosca, è seguito dal 10 per cento della produzione afgana. Il principale "hub" del narcotraffico afgano è il Tagikistan, che ha una lunghissima frontiera con l'Afghanistan. La Russia, insomma, è effettivamente esposta al narcotraffico afgano. Circa il 2 per cento dei russi, secondo le stime, fa uso di droga e il danno per l'economia è di circa 54 miliardi di dollari. Mosca, in questo senso, è furiosa con Washington. Rogozin ha sostenuto che gli Usa, così solerti a condurre la guerra contro i cartelli della cocaina colombiani, "nel caso dell'eroina che va verso la Russia non stanno praticamente facendo nulla". E questo "non è il modo di trattare amici e partner". Il portavoce della Nato James Appathurai a Rogozin aveva dato una risposta abbastanza netta. I 120mila soldati Nato presenti in Afghanistan, aveva sostenuto, stanno proprio cercando di sconfiggere i ribelli, che sono all'origine anche del narcotraffico. Per esempio, Appathurai aveva citato l'offensiva nella regione di Marjah, famosa per il suo oppio. Solo rimettendo sotto il controllo del governo le aree dell'Afghanistan che ora non lo sono, si riuscirà a fermare anche l'eroina, aveva chiarito il funzionario dell'alleanza. Quindi, aveva aggiunto, "noi vedremmo positivamente un accresciuto sostegno da parte della Russia per il nostro sforzo e abbiamo fatto delle specifiche richieste alla Russia, che sono allo studio di Mosca". E su questo punto si apre la seconda faccia del problema, che è quello di scenario. Mosca oggi contribuisce fornendo un corridoio strategico alla Nato e agli Usa, addestramento per le forze antidroga afgane e con alcuni elicotteri, ma è combattuta tra la necessità di garantire la stabilità nel suo "giardino di casa" dell'Asia centrale e le ferite ancora troppo fresche della guerra in Afghanistan degli anni '80, costata almeno 15mila vite ai russi. Questo tema era emerso anche dalle dichiarazioni di Rogozin. "Oggi - afferma polemicamente - noi li stiamo aiutando a combattere gli stessi fanatici che loro avevano sostenuto 20 anni fa". 25-03-2010 17:59 Pechino promette aiuti per la guerra alla droga in Aghanistan La Cina aumentera' i suoi investimenti in Afghanistan e intende giocare un ruolo di primo piano nella ricostruzione del Paese. E' quello che i dirigenti cinesi hanno assicurato al presidente Hamid Karzai, che e' ripartito oggi per Kabul dopo una visita di due giorni a Pechino. Il premier Wen Jiabao ha affermato, secondo la televisione di Stato Cctv, che ''la collaborazione economica e commerciale tra i due Paesi ha delle vaste prospettive''. Wen, che ha incontrato Karzai oggi, ha sottolineato anche l' importanza di combattere congiuntamente ''le minacce comuni della droga e del terrorismo''. Un portavoce governativo, Qin Gang, ha precisato che accordi sono stati raggiunti per la fornitura di tecnologia, l' addestramento professionale e per la facilitazione delle esportazioni dell' Afghanistan in Cina. Col presidente cinese Hu Jintao, che lo ha ricevuto ieri, Karzai si e' impegnato a ''garantire la sicurezza'' dei cinesi che lavorano in Afghanistan. Due imprese cinesi stanno lavorando dall' anno scorso nello sfruttamento della miniera di rame di Aynak, a sud di Kabul, con un investimento di 4 miliardi di dollari. Oltre all' impegno ecomomico della Cina, si ritiene che Karzai abbia chiesto a Pechino di partecipare attivamente al processo di pace che sta cercando di mettere in piedi parlando anche con una parte dei ribelli che combattono il suo governo. Su questo punto le bocche sono rimaste cucite - Karzai non ha incontrato la stampa durante la sua visita - ma e' noto che la Cina ha ottime relazioni col Pakistan, un Paese che gioca un ruolo chiave nella regione e il cui apporto e' fondamentale per lo sviluppo e la ''tenuta'' di un processo di pacificazione. 25-03-2010 17:55 Censura. Arriva il codice Giovanardi sulle droghe: attenzione a cosa si dice in tv Il Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio sta inviando a tv e organismi di controllo e competenti un documento, in cui si chiede di adottare un codice di autoregolamentazione per lo svolgimento dei programmi radiotelevisivi che trattano il tema dell'uso di droghe e dell'abuso alcolico, con particolare riferimento alla tutela dei minori. L'iniziativa, spiega il Dipartimento, si è resa necessaria dopo che le trasmissioni televisive "Anno Zero" e "Chiambretti Night" hanno trattato questi argomenti ''in modo completamente fuorviante e non idoneo per dare una corretta informazione al pubblico''. E il sottosegretario Carlo Giovanardi, titolare delle politiche antidroga, sottolinea l'allarme sulla diffusione di droga nel nostro Paese, anche alla luce degli ultimi episodi che hanno visto protagonisti bambini, vittime dei comportamenti dei genitori tossicodipendenti. E' necessario pertanto, secondo Giovanardi e il Dipartimento, "continuare a tenere alta la guardia e sensibilizzare costantemente l'opinione pubblica ma anche gli organi che si occupano di informazione e comunicazione, affinch‚ il problema non venga mai sottovalutato o trattato in maniera superficiale o addirittura distorto". Il Dipartimento, dopo aver sentito la Consulta Nazionale degli esperti e degli operatori sociali sulle tossicodipendenze, ha quindi preparato un documento in cui si chiede di adottare un codice di autoregolamentazione per lo svolgimento di programmi radiotelevisivi che trattano di droga o di alcol. Il documento verr… inviato a: Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Informazione e l'Editoria; presidente della Rai; presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi; presidente dell'Agcom; presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti presso l'Agcom; presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia; presidente di Mediaset; presidente del Gruppo Telecom Italia Media; presidente e amministratore delegato di Sky Italia; agenzie e reti delle tv private locali; presidente dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria (Iap); presidente del Comitato Media e Minori. 25-03-2010 17:52 Cannabis, multa da 10 milioni per coffee shop Checkpoint Tempi duri per i coffe-shop olandesi, dove da oltre trent'anni ormai vengono venduti legalmente marijuana e hashish. Il proprietario del ''Checkpoint'', un locale della citta di Terneuzen fra i piu' grandi dell'intera Olanda, e' stato multato per 10 milioni di dollari dopo che la polizia gli ha sequestrato 200 chili di erba e fumo. Meddy Willemsen, 58 anni, e' stato giudicato insieme ad altre 15 persone per traffico di droga e partecipazione ad organizzazione criminale ed ha gia' scontato sei settimane di carcere. I circa 700 coffee-shop che possiedono la licenza in tutto il paese non possono tenere in magazzino oltre 500 grammi di droghe leggere e il ''Checkpoint'' era finito nel mirino della giustizia a causa del suo enorme giro d'affari dovuto alla sua vicinanza con il confine fra Olanda e Belgio. Anche nella capitale Amsterdam il comune ha previsto di dimezzare il numero di questi locali, mentre in alcune citta' sono stati chiusi i coffee-shop che si trivavano nelle vicinanze di una scuola. 25-03-2010 14:29 A novembre il voto per legalizzare la marijuana in California In novembre, la California potrebbe diventare il primo Stato Usa a legalizzare la vendita e il possesso di marijuana. Il 24 marzo, fonti ufficiali hanno riferito che la votazione è stata indetta per quel mese. I favorevoli alla legalizzazione sperano in un risultato positivo e che la California diventi un'apripista.  Quattordici Stati Usa hanno già legalizzato la cannabis per uso terapeutico, ma solo la California ha istituito dispensari e ne promuove la vendita. La legalizzazione sembra godere di buon consenso nel Paese: in un sondaggio dell'aprile 2009, il 56% degli intervistati era favorevole a legalizzarne l'uso personale e a tassare la vendita -misura che, secondo gli attivisti, non guasterebbe, considerate le casse piuttosto sguarnite dello Stato. Contraria California Mothers Against Drunk Driving: l'uso ricreativo della sostanza aumenta gli incidenti stradali e i costi sanitari superebbero i benefici derivanti dalle imposte. Se passa l'iniziativa, il possesso di 28,5 grammi di marijuana, che oggi comporta una multa di 100 dollari, diventerebbe legale per persone oltre i 21 anni. Inoltre, verrebbe depenalizzata, entro un certo limite, la coltivazione per uso personale della canapa. 25-03-2010 14:17 Cocaina, la dipendenza potrebbe aumentare il rischio di suicidio In un’analisi del Drug Abuse Treatment Outcomes Study, uno studio longitudinale sui trattamenti dei disturbi connessi all’uso di sostanze, pubblicato sulla rivista scientifica Suicide Life Threat Behavior sono stati esaminati 2.966 pazienti con dipendenza da una o più droghe dopo 1 anno di trattamento e sono state esaminate le variabili correlate al tentativo di suicidio. Numerose le variabili prese in considerazione tra le quali l’anamnesi dei pazienti e i tentativi di suicidio, l’ideazione suicida (SI) , la depressione, l’uso di cocaina come sostanza primaria, il trattamento metadonico ambulatoriale e il trattamento ospedaliero a breve termine. I risultati dello studio evidenziano una maggiore probabilità di tentato suicidio associato all’uso di cocaina come sostanza primaria, all’inizio del trattamento e dopo il trattamento, con una ripresa dell’uso quotidiano. Tra i pazienti esaminati, il 18,5% ha riferito un tentativo di suicidio nella vita, e il 2,6% nei 12 mesi successivi al trattamento. Aumentano il numero di studi presenti in letteratura che evidenziano come l’uso cronico di cocaina aumenti il rischio di suicidio, in particolare gli effetti farmacologici sui sintomi depressivi, soprattutto durante l’astinenza. Le principali conclusioni di questo studio sottolineano l’importanza di intensificare gli approfondimenti relativi all’uso cronico di cocaina in relazione ai tentativi di suicidio e ai suicidi, evidenziando la necessità sia per i pazienti che per i centri di trattamento di sviluppare ulteriori azioni di intervento e di prevenzione. (DrogaNews) 25-03-2010 14:13 Metamfetamine, studio: danni al cervello del bambino se consumate in gravidanza L’uso di droghe e alcol in gravidanza può causare gravi danni allo sviluppo fetale. Un recente studio pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience conferma, dati alla mano, i danni provocati al cervello del nascituro dall’esposizione alla metamfetamina. La ricerca coordinata dalla dottoressa Elizabeth Sowell della University of California a Los Angeles, ha infatti analizzato le risonanze magnetiche per immagini di 61 bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni. Di questi, 21 avevano subito una esposizione prenatale alla metamfetamina, 18 a metamfetamina e alcol, 13 ad elevate quantità di alcol e 27 bambini non erano stati esposti ad alcuna droga (gruppo di controllo). I ricercatori hanno potuto osservare dalle risonanze dei bambini con esposizione prenatale alle droghe, una differenza nel volume di alcune aree del cervello, tra cui lo striato, il talamo ed alcune regioni della corteccia. Hanno inoltre evidenziato una riduzione particolarmente marcata del volume dello striato nei bambini con esposizione prenatale ad alcol e metamfetamina, rispetto a quelli esposti solo all’alcol. I danni allo striato sono responsabili di deficit cognitivi gravi anche a lungo termine tanto che i ricercatori, attraverso dei test cognitivi (QI) e l’analisi delle risonanze, sono stati in grado di diagnosticare l’esposizione prenatale alla droga anche in bambini per i quali non era noto il comportamento delle madri durante la gravidanza. Secondo l’ente nazionale Americano che raccoglie dati sull’esposizione a droghe (National Surveys on Drug Use and Health), degli oltre 16 milioni di americani (dai 12 anni in su) che hanno fatto uso di metamfetamina, circa 19mila sono donne in gravidanza, molte delle quali hanno assunto anche alcol oltre alla droga. Ne emerge la costante necessità di monitorare il fenomeno e di intervenire sulle donne in gravidanza con trattamenti per evitare l’uso di droghe e prevenire difetti nello sviluppo cerebrale del feto. (Dronet) 25-03-2010 12:56 Droga, Pdl Veneto propone test per studenti delle superiori Test antidroga per gli studenti delle superiori: questa la proposta del candidato al consiglio regionale veneto per il Pdl, Raffaele Zanon. 'Bisogna sottoporre al test antidroga almeno una volta all'anno - annuncia Zanon, che oggi lancia la campagna antidroga davanti al liceo classico Tito Livio di Padova - che tutti gli adolescenti delle scuole superiori, per rovesciare l'approccio a questa piaga: oltre alla repressione degli spacciatori anche un impegno nel contenimento di chi la droga la acquista'. 'Mi impegno - spiega Zanon - entro i primi 100 giorni del prossimo consiglio regionale a promuovere una legge regionale che dia alle scuole le risorse per fare 'l'antidoping' agli studenti almeno una volta all'anno, con il consenso dei genitori. Il risultato del test poi sara' consegnato ai genitori assieme alle pagelle. Questo tipo di iniziativa non vuole avere un valore repressivo, ma attivare un serio percorso di prevenzione consapevole che coinvolga il minore, la scuola e la famiglia. Sono sicuro che possa essere un approccio rivoluzionario al problema della droga, all'ordine del giorno specie a Padova dove stanotte i carabinieri nel corso dell'ennesimo blitz nei locali di aggregazione dei giovani, hanno compiuto tre arresti di giovanissimi trovati in possesso di sostanze stupefacenti'. DIPARTIMENTO ANTIDROGA CONTRARIO - "Come dipartimento delle Politiche antidroga ci siamo gia' espressi: nelle scuole lo sconsigliamo". Parola di Giovanni Serpelloni, dal 22 luglio del 2008 capo del dipartimento delle politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri. Il riferimento e' alla proposta di legge del consigliere del Veneto Raffaele Zanon, candidato Pdl. "Consigliamo il drug test nei minori in ambienti sanitari", sottolinea Serpelloni, prima di snocciolare una serie di dati che danno l'idea dell'incidenza del problema droga in Italia. Continua... Esprime condivisione alle intenzioni - se il principio 'e' il non mollare davanti a un fenomeno che pare dilagante' - ma riguardo alla proposta di test antidroga sugli studenti delle superiori, la dirigente scolastica del Veneto, Carmela Palumbo, fa un richiamo alla necessita' di tradurla in un testo di legge 'molto attento alle implicazione giuridiche e costituzionali' legate a materie cosi' delicate come la privacy e la salute. 'Non partiamo dall'anno zero - dice Palumbo - perche' i dirigenti scolastici, con le forze dell'ordine, fanno tantissime campagne di sensibilizzazione e azioni concordate di verifica nelle scuole. Su un piano di principio condivido quindi le intenzioni della proposta, se sono quelle di non mollare, di non lasciarsi andare alla rassegnazione davanti al dilagare del fenomeno'. Sul piano operativo, pero' - ricorda - bisogna arrivare a un testo di legge 'scritto bene' perche' 'siamo in presenza di un tema molto delicato che riguarda il rispetto della persona', sancito da principi costituzionali. 25-03-2010 12:02 Dolci e grassi come le droghe. Studio Uno studio sull'impatto dei cibi grassi o dolci sul cervello getta nuova luce sull'epidemia di obesita' che ha colpito Paesi come gli Usa e l'Australia, dove un terzo degli uomini e meta' delle donne sono ormai classificati come obesi o in sovrappeso. La ricerca della farmacologa e neuroscienziata Margaret Morris dell'universita' del Nuovo Galles del sud, presentata oggi in una relazione accademica, indica che tali cibi fanno scattare le stesse risposte di alcune droghe ricreative come la marijuana. La sua ricerca ha messo in luce legami fra una dieta grassa e la sensazione di piacere in animali che hanno subito stress nei primi tempi di vita. Il concetto di 'cibo di conforto' non e' un fenomeno sociale ma e' basato nella biologia, e questo spiega perche' alcune persone sotto stress mangiano in eccesso, ha detto. 'E' accertato che avere a disposizione cibo desiderabile ci fa sentire meglio, e questo probabilmente e' parte del problema alla radice del fenomeno dell'obesita'', ha spiegato. 'L'ipotesi e' che qualcosa avvenga nei circuiti cerebrali che regolano l'alimentazione quando la persona subisce stress in tenera eta', mentre se alla persona viene dato qualcosa di buono da mangiare, l'effetto e' gratificante. E in seguito la persona sceglie quel comportamento da' una sensazione di benessere' 'Mentre sappiamo che vi sono forti componenti genetici e ambientali nell'obesita', va riconosciuto che vi e' anche una forte connessione fra gli ormoni prodotti nel grasso corporeo e cio' che avviene ai circuiti dell'appetito nel cervello, alla sensazione di fame e al desiderio di cibo', ha concluso 24-03-2010 20:40 Tossicodipendenza. 18 anni di attivita' su strada di Villa Maraini a Roma Oltre un milione di interventi effettuati, piu' di 80 mila tossicodipendenti incontrati e 1.844 persone soccorse in stato di overdose. Sono questi i numeri di 18 anni di attivita' su strada del camper di Villa Maraini, la comunita' terapeutica per tossicodipendenti fondata nel 1967 da Massimo Barra a Roma. I dati sono stati diffusi durante una conferenza stampa in occasione dell'anniversario della prima uscita del camper. Le unita' di strada hanno incontrato negli anni 81.405 tossicodipendenti di cui 2.255 stranieri, hanno distribuito 11.921 fiale di naloxone ('farmaco salvavita', ha affermato Barra) e hanno affrontato 10.874 emergenze mediche. Negli anni sono stati distribuiti anche 249.484 profilattici e 987.131 siringhe. 529.478 sono state invece le siringhe usate ritirate. 8.704 persone, tra quelle incontrate dagli operatori, sono state inviate a centri di accoglienza diurni, 3.947 a quelli notturni. Al termine della conferenza e' stata inaugurata una targa, a ricordo dei fondatori dell'iniziativa, sul camper originale ristrutturato grazie al lavoro di tossicomani detenuti affidati a Villa Maraini. 24-03-2010 20:33 Giornalisti uccisi in aumento Aumenta il numero dei giornalisti uccisi sul lavoro. Lo dice uno studio dell'Unesco: nel 2008-2009 ne sono stati uccisi 125 in 27 paesi, 122 in piu' del biennio precedente. Le Filippine, con 37 morti, sono il Paese piu' pericoloso per i giornalisti. A questo proposito l'Unesco ricorda i 31 giornalisti vittime di rivalita' politiche sull'isola Mindanao, nel sud dell'arcipelago. Il secondo Paese piu' pericoloso e' l'Iraq, anche se nell'ultimo biennio i giornalisti uccisi sono stati 15, contro i 62 dei due anni precedenti. Al terzo posto c'e' il Messico, con 11 reporter uccisi contro i 4 del biennio 2006-07. Secondo l'indagine dell'organizzazione il 60% dei morti si e' registrato in Paesi in guerra e sono cresciuti anche gli attacchi ai cronisti in possesso di informazioni "delicate" come quelle su traffico di droga, corruzione e violazione dei diritti umani. L'80% dei 125 morti e' stato causato da attacchi specifici condotti da chi non aveva interesse alla divulgazione delle notizie. 24-03-2010 20:27 Gioco d'azzardo. Dipartimento antidroga contro la pubblicita' Troppa pubblicità intorno al gioco d'azzardo, ci vuole un atteggiamento più prudente e misurato da parte di tutte le varie aziende che promuovono queste varie forme di gioco. E' l'allarme lanciato dal dipartimento politiche antidroga. Il sottosegretario Giovanardi sottolinea: "Buona parte della popolazione si avvicina in maniera sempre più preoccupante verso quello che all'inizio sembra solo un passatempo, ma che si rivela sempre più spesso una trappola psicologica dalla quale diventa difficile staccarsi". I dati testimoniano come ai centri di cura rivolgano sempre più spesso, molti giovani e anziani caduti nella 'dipendenza', il cosiddetto "gambling patologico"; l'impossibilità, cioè, di staccarsi dalla routine dell'azzardo, che inevitabilmente porta ad un consumo di energie, spesso anche alla dilapidazione di patrimoni, con conseguenti ricadute negative familiari e sociali. "Giocare, ce lo insegnano i bambini, fa bene ma giocare d'azzardo - spiega Giovanardi - non è la stessa cosa". Il capo dipartimento Giovanni Serpelloni aggiunge: "Si possono innescare processi mentali di dipendenza che sono similari a coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti; in alcune persone particolarmente vulnerabili, il cervello viene sollecitato al punto da non riuscire più a governare i comportamenti". Ecco dunque perché le pubblicità, sul gioco, così come sono oggi concepite, e oramai troppo insistenti, possono essere pericolose: "Danno l'idea di un semplice passatempo - spiega il Dipartimento - per di più ipoteticamente remunerativo stando poi al calcolo delle basse probabilità di vincere. La realtà, purtroppo a volte è ben diversa. Poco convincenti anche le ultime campagne di comunicazione attuate dalle aziende sia pubbliche che private per mitigare le eventuali critiche che varie associazioni hanno più volte mosso". Contestualmente allo slogan "gioca responsabile" si ripropongono infatti "stimoli e comportamenti che incitano al troppo gioco, proponendo modelli comportamentali che tutto sono tranne che 'responsabili'". 24-03-2010 20:22 Narcotraffico. Maggiore cooperazione tra Russia e Nato Piu' cooperazione tra Nato e Russia in Afghanistan contro la minaccia del narcotraffico: la questione e' stata al centro della riunione del consiglio Nato-Russia, oggi a Bruxelles, alla quale ha partecipato anche il direttore del servizio di controllo antidroga della Federazione Russa (Fskn), Victor Petrovich Ivanov. La Russia e' molto preoccupata per l'aumento della produzione di oppio in Afghanistan e per le quantita' crescenti di narcotici che arrivano sul suo territorio attraverso le frontiere del Paese afghano. Ogni anno in Russia muoiono per droga almeno 30 mila persone, mentre si calcolano circa 200 mila persone dipendenti. Viktor Ivanov ha annunciato diverse proposte, incluso piani per eliminare le piantagioni di oppio in Afghanistan e lo scambio di informazioni operative con i Paesi della Nato sulla presenza di laboratori di raccolta, raffinazione e smistamento delle partite di oppio. E' calcolato che il 90% delle eroina consumata in Russia arrivi dall'Afghanistan via Tajikistan e Uzbekistan. Secondo le stime Onu, in tutto il mondo piu' di 100 mila persone sono morte nel 2009 per l'eroina afghana. La Nato ha accolto con favore l'intervento di Ivanov. 'E' stato un discorso molto positivo, una presentazione che guarda a far fare passi in avanti alla collaborazione', ha commentato James Appathurai, il portavoce del segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. La Nato ritiene che la lotta condotta contro i talebani e gli insorti 'sia la via piu' efficace per combattere il narcotraffico', ha rilevato Appathurai. L'Alleanza e' aperta ad una maggiore cooperazione con la Russia contro il narcotraffico: l'unica linea rossa e' la non disponibilita' dei soldati della missione Isaf per la distruzione delle piantagioni di oppio. La Nato provvede pero' 'sicurezza ed assistenza' al governo afghano e alle sue istituzioni per consentire loro di farlo. Ed e' impegnata ad addestrare personale specializzato per la lotta al narcotraffico. L'attivita' di addestramento, insieme alla messa a disposizione di mezzi, come gli elicotteri, sono considerate aree in cui la cooperazione Nato-Russia puo' fare un ulteriore passo in avanti. 24-03-2010 16:44 Lucia Uva e Ilaria Cucchi: vogliamo giustizia A Repubblica Tv parlano Lucia Uva e Ilaria Cucchi, le sorelle dei due uomini morti in ospedale dopo essere stati fermati da carabinieri e polizia. Partecipano Luigi Manconi, presidente di "A buon diritto", l'avvocato di entrambe le famiglie Fabio Anselmo e Felice Romano, segretario generale Siulp. Conducono Laura Pertici e Annalisa Cuzzocrea. Qui il video: http://tv.repubblica.it/copertina/vogliamo-giustizia/44429?video 24-03-2010 16:13 Google e Yahoo contro i filtri al web Critiche pesanti, da parte di Google e Yahoo!, al governo australiano, in procinto di introdurre una legge che obbliga i fornitori di servizi internet ad adottare un filtro per contenuti web. Il filtro, voluto dal ministro delle Comunicazioni Stephen Conroy, punta a bloccare l'accesso a siti che contengono materiale pedopornografico, abusi sessuali e istruzioni relative al crimine e all'uso di droghe. Secondo le aziende tecnologiche, gli esperti di comunicazione e diverse lobby del Paese, tuttavia, la legge andrebbe a restringere l'accesso anche a contenuti leciti. Yahoo! e Google hanno scritto due dei 174 pareri sul provvedimento che il Governo ha ricevuto e pubblicato sul suo sito Web. E non hanno mancato di esprimere la propria preoccupazione. ''Yahoo e' del tutto favorevole a ogni sforzo per rendere internet un luogo piu' sicuro per i bambini, ma questo filtro obbligatorio potrebbe bloccare contenuti dal forte valore sociale, politico e educativo'', ha scritto la internet company di Sunnyvale. Il filtro, ha spiegato la societa', potrebbe impedire l'accesso a forum in cui si discute di eutanasia o in cui gli omosessuali condividono le proprie esperienze, a siti antiabortisti e persino a video che mostrano come fare graffiti. Secondo Google il filtro''potrebbe dare un falso senso di sicurezza ai genitori''. La compagnia ha suggerito di migliorare l'informazione sull'uso sicuro della rete e di fornire strumenti che le persone possano installare sui computer per bloccare contenuti indesiderati. 24-03-2010 16:03 Esperto di ipnosi contro le droghe legali Il consumo di semi di piante tropicali che provocano allucinazioni e si comprano senza infrangere la legge e' in aumento in Italia. Si tratta di semi di piante tropicali che ufficialmente sono in vendita per essere piantati e non ingeriti. Per questo i punti vendita dove acquistare in maniera perfettamente legale sementi allucinogene sono davvero tanti, sparsi in zone piu' o meno centrali delle principali citta' italiane. A lanciare l'allarme e' Stefano Benemeglio, padre dell'ipnosi dinamica e presidente dell'Accademia internazionale delle discipline analogiche (www.accademianalogica.com). Quelle che stanno spopolando in Italia si chiamano 'smart drug' all'inglese, o bio-droghe all'italiana, ma il termine bio-droghe, a detta di Benemeglio, e' fuorviante, poiche' "se con questo termine si vuole mettere in evidenza la loro origine naturale allora anche l'oppio, la coca e la marijuana sono bio-droghe. L'origine naturale di queste sostanze - assicura - non e' infatti di per se' garanzia di sicurezza. Il prefisso 'bio' serve solo a rendere piu' accattivante un prodotto che invece puo' essere pericolosissimo, soprattutto se associato all'alcol". A fare gola a chi e' a caccia di sballo e allucinazioni, semi come il 'Morning Glory' (Ipomea violacea) o come l''Hawaian Baby Woodrose' (Argyreia nervosa), che dovrebbe fare germogliare 'una bellissima pianta dai fiori bianchi e blu', si legge sulla confezione. Poi l'avvertenza: 'se ingeriti possono provocare allucinazioni'. I semi sotto accusa, infatti, contengono una serie di alcaloidi indolici strutturalmente correlati con l'Lsd. Tra questi il principale e' l'ammide dell'acido lisergico, indicata appunto con la sigla Lsa. "Droghe a tutti gli effetti, dunque - denuncia l'Accademia internazionale Stefano Benemeglio - ma legali". Secondo lo psicologo, queste 'smart drug' sono ancora piu' pericolose perche' disinformazione, ambiguita' e vuoto legislativo giocano un ruolo determinante nella loro diffusione. A preoccupare "la disinformazione soprattutto dei giovani che non conoscono la pericolosita' di queste sostanze - denuncia Benemeglio - ma anche l'ambiguita' su cui molto gioca chi per interessi economici ne favorisce l'uso e il vuoto legislativo a causa del quale oggi con nomi stravaganti vengono vendute sostanze psicoattive capaci di alterare lo stato di coscienza, senza infrangere la legge". Le sostanze in questione arrivano prevalentemente dall'estero, soprattutto dalla Spagna, dall'Olanda e dal Nepal. Ma la produzione sta aumentando anche direttamente in Italia e non riguarda solo i semi tropicali. Tra i prodotti in commercio c'e' praticamente di tutto - denuncia l'Accademia - estasi vegetali, bevande energetiche che fanno ballare per tutta la notte, gomma da masticare ottenuta da un'erba africana con effetti meditativi narcotici. E ancora, biscotti a base di surrogati della canapa e perfino la 'knaster', una miscela di canapa sativa lungamente utilizzata dai nativi nordamericani che oggi viene commercializzata in Europa come base per misture da fumo e che in Italia viene proposta come deodorante per ambienti, sconsigliandone l'utilizzo per consumo umano. L'elenco potrebbe continuare. Ma cio' che conta, secondo Benemeglio, e' che le droghe vegetali stanno diventando un affare d'oro, un business in crescita. "Chi le presenta come un fenomeno di tendenza la chiama 'smart drug' - sottolinea lo psicologo - e sostiene che non fanno male. Ma questi prodotti possono essere molto pericolosi per la salute fisica e soprattutto per quella mentale. Sono sostanze che alterano le percezioni visive, uditive, tattili e temporali, proiettando l'individuo in una dimensione irreale ed esponendo la persona a rischi notevoli". "L'alterazione della percezione dell'io puo' generare attacchi di panico: un soggetto puo' diventare aggressivo verso se' stesso e verso gli altri e puo' addirittura lanciarsi nel vuoto credendo di poter volare". I principali effetti che si manifestano dopo l'assunzione di queste sostanze "sono piuttosto variabili e possono dipendere anche dalle diverse modalita' di preparazione e di assunzione. Nelle fasi iniziali spesso si ha nausea e alcuni soggetti diventano molto loquaci. La fase finale e' spesso caratterizzata da torpore, ma vengono descritte anche esperienze molto spiacevoli con senso di soffocamento, disorientamento, paura e crisi di panico". Eppure in Italia, e non solo, queste sostanza sembrano impazzare nonostante rischi e pericoli. "Uno dei fattori che ne agevola la diffusione potrebbe essere rappresentato dalla relativa facilita' di procurarsele. La loro espansione potrebbe dipendere dal fatto che si possono reperire piu' facilmente rispetto ad altre". (Adnkronos) 24-03-2010 16:02 Droga, troppi tossicodipendenti incarcerati e non curati Troppi tossicodipendenti in carcere e senza possibilita' di curarsi, troppi ritardi e lungaggini da parte dello Stato nel pagare le rette alle comunita' terapeutiche e politiche sociali sostanzialmente poco umanitarie. La denuncia parte dall'associazione Saman e dalla fondazione Villa Maraini, che oggi a Roma, durante una conferenza stampa, hanno criticato la burocrazia italiana che ostacola l'applicazione della legge a favore dei detenuti tossicodipendenti: ''Solo un condannato su 6 usufruisce dell'accesso all'affidamento terapeutico anche con un residuo di pena fino a 6 anni''. ''Il carcere - ha affermato il fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra - non e' fatto per i tossicodipendenti: entrano malati ed escono criminali. Non e' interesse della nazione prevedere la detenzione in carcere per queste persone''. Sulle politiche contro la droga, Barra ha chiesto inoltre piu' umanita': ''Esistono due tipi di proibizionismo, quello beota e quello illuminato, quest'ultimo prevede politiche umanitarie contro le droghe. Bisogna dare aiuto a chi e' vulnerabile''. Il presidente di Saman, Achille Saletti, ha sottolineato anche la differenza di costi per lo Stato tra la detenzione in carcere e in comunita': 250-300 euro giornalieri a detenuto contro 50 euro. ''Ma lo Stato non paga con regolarita' le rette alle comunita'. Gli operatori di Saman aspettano ancora 100 mila euro per il periodo 2007-2008 e con il passaggio di competenze alle Asl la situazione non e' migliorata''. Le rette 2009 di Villa Maraini sono ancora insolute. Il piano carceri del ministro Alfano, ha aggiunto, ''arricchira' i soliti noti'' senza risolvere il problema del sovraffollamento e della negazione del diritto di cura. E mentre accade cio' ''la politica e' indifferente ai veri problemi, si riunisce solo per discutere sul caso Morgan e non per parlare dei tossicodipendenti in carcere, in costante aumento''. 24-03-2010 13:56 Fumo. Royal College of Physicians: vietato in automobile se ci sono bambini Stop al fumo in auto, potenziale killer per i bimbi che lo inalano passivamente. Il cosiddetto fumo di 'seconda mano' manda 9.500 piccoli l'anno in ospedale solo in Gran Bretagna, e provoca 22 mila casi di asma e sibili nei bambini che subiscono le 'boccate' di mamma e papa'. Non e' tutto. Il fumo passivo puo' arrivare ad uccidere: 40 piccoli perdono la vita ogni anno a causa del fumo passivo, e rappresentano ben un quinto di tutte le morti infantili improvvise registrate tra i bimbi che popolano la terra di Sua Maesta'. Per questo, sbandierando numeri da brivido, il Royal College of Physicians chiede al Governo capitanato da Gordon Brown di correre ai ripari, bandendo il fumo nelle automobili, abitacoli pericolosissimi se i genitori non rinunciano alle 'bionde' mentre i loro figli sono in macchina. Una stretta nelle abitazioni, fa notare John Britton, chairman del gruppo del Royal College sul tabacco, sarebbe impensabile, ma quanto meno e' possibile un giro di vite nelle auto e nei furgoni guidati dai britannici col vizio. Il bando nei locali pubblici, a detta dell'associazione dei medici del Regno Unito che si appella all'Esecutivo laburista, dovrebbe inoltre essere esteso a tutti i luoghi all'aria aperta 'battuti' dai piccoli, compresi parchi pubblici e aree giochi. 24-03-2010 13:52 Guerra alla droga, gli Usa promettono nuovi aiuti Di fronte alla sempre crescente violenza dei narcotrafficanti, Messico e Stati Uniti hanno ribadito il loro impegno a contrastare, anche non solo a livello militare, questa piaga, ma "hanno offerto poche proposte concrete per la lotta ai cartelli alla droga". Cosi' scrive il Washington Post all'indomani della visita di una delegazione ad altissimo livello, quasi il consiglio di guerra della Casa Bianca al completo, a Citta' del Messico. Una visita avvenuta a pochi giorni dall'assassinio a Judad Juarez di tre dipendenti del consolato americano, due cittadini americani ed un messicano sposato ad un'americana, che ha allarmato praticolarmente Washington. Hillary Clinton - che ha guidato la delegazione composta anche dal ministro della Difesa, Robert Gates, dal segretario alla sicurezza Interna, Janet Napolitano, dal capo degli Stati Maggiori Riuniti, l'ammiraglio Mike Mullen e dal direttore del National Intelligence, Dennis Blair - ha riconosciuto come la grande richiesta di droga che arriva dagli Stati Uniti abbia contribuito al rafforzamento dei narcotrafficanti e quindi alla guerra che si e' scatenata. "Sappiamo che la richiesta di droga ha provocato molta di questa violenza" ha detto, dopo l'incontro con la collega Patricia Espinosa, ministro degli Esteri messicano. Per questo gli Stati Uniti devono fare di piu' "nell'ambito della legge" per fermare il flusso della droga dal sud verso il nord e delle armi nell'altra direzione. L'agenda ufficiale dell'incontro era le revisione dei progressi della Merida Initiative, un programma di tre anni da 1,4 miliardi di dollari teso ad aiutare i paesi confinanti, Messico in testo, a combattere il narcotraffico, fornendo elicotteri, visori notturni, software informatici e corsi addestramento per agenti e magistrati. "Abbiamo bisogno di questi equipaggiamenti ora e non nei prossimi anni" ha dichiarato Espinosa, ribadendo le critiche gia' espresse dai messicani riguardo alla lentezza dell'applicazione del programma. Ma ora l'amministrazione Obama, che ha chiesto 310 milioni di dollari per sostenere l'iniziativa nel budget del 2011, vuole affiancare all'aspetto militare, interventi in favore delle comunita' messicane tesi a dare alternative ai giovani dissuadendoli dall'entrare nelle gang che agiscono per i cartelli della droga. 24-03-2010 13:49 Tossicodipendenza, Barbagallo: Sicilia non ha vero piano d'azione 'La Sicilia non ha un vero e proprio piano d'azione sulla droga e non ha, a distanza di oltre 10 anni, recepito nemmeno l'atto d'intesa Stato-regioni sui servizi nei confronti dei tossicodipendenti'. Lo dice Giovanni Barbagallo, deputato del Pd all'Ars, che ha sottolineato, in una specifica interrogazione parlamentare, che l'attenzione della Regione per le persone dipendenti da sostanze stupefacenti e' stata assolutamente marginale. 'In Sicilia, purtroppo, gli organi delle strutture pubbliche sono carenti e le rette per le comunita' terapeutiche non sono congrue - conclude - nonostante siano avvenuti cambiamenti rilevanti tanto nel versamento del consumo che su quello delle strategie di cura e riabilitazione'. 23-03-2010 17:56 Guerra alla droga, in visita mezzo Governo degli Stati Uniti La lotta alla criminalita' organizzata e al traffico di droga, e il piano 'Merida' da 1,4 miliardi di dollari di aiuti degli Stati Uniti, sono al centro dei colloqui che avra' oggi a Citta' del Messico una folta delegazione Usa, guidata dal segretario di Stato Hillary Clinton, della Difesa Robert Gates, della Sicurezza Nazionale Janet Napolitano. Una delegazione ad alto livello che comprende anche il consigliere per il terrorismo del presidente Barack Obama, John Brennan, il direttore del Nie (l'intelligence nazionale) Dennis Blair e l'ammiraglio Mike Mullen, capo degli stati maggiori riuniti, che arriva a pochi giorni dall'omicidio a Ciudad Juarez di tre persone collegate al consolato Usa. Secondo le statistiche del Dipartimento di Stato Usa, dalla prima firma del piano Merida tre anni fa e' piu' che raddoppiato, passando da 35 ai 79 dell'anno scorso, il numero di cittadini americani uccisi in Messico. La 'Merida Initiative' prevede lo stanziamento di 1,4 miliardi di dollari per la lotta al crimine organizzato tramite l'addestramento delle forze della polizia messicane. Nel budget del 2011 l'amministrazione Obama ha richiesto ulteriori 346 milioni di dollari di aiuti. L'anno scorso 107 latitanti sono stati estradati dal Messico e da dicembre, rileva infine il quotidiano americano 'Washington Post', la polizia messicana ha catturato tre boss dei cartelli della droga, ma molti altri sono ancora in liberta'. 23-03-2010 17:51 Tossicodipendenza, Garante detenuti pronto a denunciare Dap e ministro Alfano Un'iniziativa giudiziaria, sotto forma di denuncia, contro Franco Ionta, capo del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria e, forse, anche nei confronti di Angelino Alfano, ministro della Giustizia, per la violazione del Regolamento di esecuzione per l'ordinamento penitenziario del 2000 che riguarda il trattamento dei detenuti e le loro condizioni di vita in carcere. E' questa l'ipotesi su cui sta lavorando Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze. 'Ci riferiamo all'area fiorentina ma ci sono situazioni simili in Italia'. Corleone ne ha parlato in una conferenza stampa. 'Stiamo valutando, con i nostri avvocati, se ci sono gli estremi', ha aggiunto il garante. 'Il Dap ha sempre spiegato la mancata applicazione del regolamento con la scarsita' di risorse ma ora i fondi ci sono: 500 milioni dalla Finanziaria per il piano carceri e altri 150 dalla cassa ammende. Non ci sono piu' scuse'. Corleone ha annunciato anche iniziative di 'disobbedienza civile' contro il progetto di costruzione di un padiglione da 200 posti nel carcere di Sollicciano. Alla conferenza stampa era presente anche Alessandro Margara, ex direttore del Dap e presidente della Fondazione Michelucci, che ha ricordato che 'ormai in Italia i detenuti sono 67 mila. L'andamento mensile di crescita era di 750 mentre ultimamente siamo arrivati a 1.200. Il numero dei tossicodipendenti, poi, rimasto stabile per tanti anni, intorno al 26-27%, ora e' al 31%'. 23-03-2010 17:43 Elezioni, Storace e Buttiglione: Bonino 'vuole la droga libera' 'Emma Bonino non sa che cos'e' una Regione. Per non rispondere sulle questioni poste dal cardinale Bagnasco, fugge e dice che e' lo Stato a occuparsi di etica. A parte che se dipendesse da lei non potrebbero occuparsene neppure le parrocchie, madame Bonino dimentica che e' vigente una legge regionale sulla famiglia, che la vita e' sacra anche nel Lazio e che faremmo barricate se volesse proporre le sue pericolose idee in tema di droga'. Cosi' Francesco Storace segretario nazionale de La Destra. ' E preoccupa sul tema, il suo inconsueto silenzio preelettorale. Inconsueto e poltronista', conclude. "A Roma e nel Lazio noi sosteniamo la Polverini contro la candidata Bonino che ha posto violentemente una polemica sui nostri valori". Lo dice il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, a margine della presentazione in Senato di un appello-programmatico in difesa dei 'valori non negoziabili' in vista delle prossime elezioni regionali. Secondo Buttiglione, se verra' eletta, "la Bonino usera' la Regione Lazio come strumento di politica nazionale". E ricorda che Bonino "e' per la droga libera". Dunque, il 28 e il 29 marzo "si gioca una battaglia nazionale". 23-03-2010 11:39 Sorpresa! Elezioni regionali, le gerarchie ecclesiastiche tifano Berlusconi  A meno di una settimana dal voto sulle regionali la Cei, con il Cardinal Bagnasco, richiama i cattolici ai 'valori non negoziabili' che devono essere rispettati anche alle prossime votazioni per le regionali. I temi proposti sono degli 'evergreen', come ha detto subito la candidata del Pd nel Lazio Emma Bonino e cioe' la difesa della vita, l'aborto, la pillola Ru 486, ma anche una ritrovata moralita' della vita politica che deve ricalcare quella che nell'immediato dopoguerra porto' l'Italia a scalare posizioni nel'economia mondiale. Bagnasco con 19 pagine ripropone pari pari la questione dei cattolici alle urne e del voto ancorato ai valori che molti politici commentano come un sostegno pro Pdl e contro il Pd, o almeno contro candidature giudicate come eccessivamente laiche. Silvio Berlusconi, fino a tarda sera, evita l'argomento fedele alla liberta' di coscienza sui temi etici con cui ha plasmato il Pdl. Ma al voto cattolico, forse, ieri mattina ci ha pensato quando ha preso carta e penna per esprimere solidarieta' e vicinanza al Papa a seguito della lettera pastorale ai cattolici irlandesi dopo le denunce di pedofilia alla Chiesa. E allora, per il premier, la scelta del Pontefice diventa una 'risposta straordinariamente efficace', davanti a 'situazioni difficili' che diventano anche 'motivo di attacco' verso la Chiesa. Attacco che, anticipando anche le polemiche del pomeriggio, Berlusconi assicura che e' cosa lontana dalla 'nostra gente' che 'sa distinguere tra gli errori umani, di cui la storia e' piena, e gli enormi frutti di bene che sono nati e continuano a nascere dalla radice cristiana'. Diversa, ovviamente, la reazione della politica a Bagnasco. Emma Bonino, che assieme a Mercedes Bresso si e' sentita tirare in ballo in prima persona, commenta subito l'indiretto monito giuntole dal 'parlamentino' dei vescovi italiani. E' un 'evergreen. Non c'e' alcuna novita', sono le solite cose'. Anche il segretario del Pd cerca di non dar alimento alla polemica strettamente politica sulle prossime votazioni di domenica:' E' un discorso serio', dice commentando il richiamo morale rivolto dalla Cei affinche' non si perda la percezione del politico che ruba anche alla collettivita'. Bersani sembra abbozzare una risposta anche sui 'valori non negoziabili': 'Noi siamo perfettamente attenti non solo alla questione sociale ma anche a quello che la Chiesa da tempo definisce la questione antropologica. Non siamo assolutamente sordi a questo problema ma chiediamo che la politica possa prendersi la sua autonomia e la responsabilita' di affrontarlo. Su questi temi deve esserci il confronto e una risposta per i cittadini'. Un modo per non scendere sul terreno della possibile strumentalizzazione del richiamo in chiave strettamente elettorale ('Non ci vedo un appello elettorale' dice poi Bersani in serata). Piu' esplicita invece Livia Turco che loda le parole del segretario della Cei.'Ancora una volta da parte dei vescovi arrivano parole profonde e preoccupate sulla crisi economica e sociale ed apprezziamo l'invito alla moralita' della politica. Condividiamo il richiamo all'importanza di promuovere buone politiche per la famiglia'. Naturalmente ben diversa la valutazione che viene dalla maggioranza: sono parole - ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - che 'impegnano tutti i cattolici e soprattutto i cattolici impegnati in politica'. Noi 'siamo grati al cardinal Bagnasco per il suo contributo di chiarezza e saggezza'. Maurizio Lupi polemizza direttamente con la Bonino e con la sua definizione dell'intervento della Cei come un 'evergreen'.'Le parole del cardinale Bagnasco saranno anche, come dice in maniera sprezzante Emma Bonino, un evergreen, ma indicano l'unica strada possibile per costruire una societa' che ponga veramente al centro la persona e i suoi bisogni. Mi dispiace per la Bonino, ma la politica e' fatta di valori. Forse sara' un'idea non molto originale, di certo e' l'unica veramente vincente'.Insomma per Lupi quelle parole sono in gran parte 'ritagliate' per la candidata radicale alla regione Lazio anche perche' il cardinale ricorda temi, come le discriminazioni nei confronti della Sanita' cattolica che sono propri della campagna elettorale nel Lazio. C'e' anche parte del Pd critica l'uso strumentale che il Pdl fa 'dell'evergeen' della Cei, come il senatore Di Giovan Paolo che invita la maggioranza a non 'usare la dottrina della Chiesa come un menu alla carta'. Le uniche critiche dirette, esplicite, arrivano in serata dall'Idv 'Le parole di Bagnasco esprimono un legittimo punto di vista, tuttavia non sono condivisibili per un validissimo ed incontestabile motivo: la legge 194 ha ridotto il numero degli aborti ed ha eliminato la piaga delle mammane e delle interruzioni di gravidanza clandestine, causa di morte e dolore'. La "precisazione" - I valori legati alla bioetica, alla difesa della vita e del matrimonio fra un uomo e una donna, non possono essere divisi, nella valutazione dei cattolici in vista delle prossime elezioni Regionali, da quelli relativi ad aspetti sociali come l'accoglienza agli immigrati, il diritto alla casa e al lavoro. E' quanto si legge in una nota dei vescovi liguri dedicata alla prossima scadenza elettorale il cui primo firmatario e' il cardinale Angelo Bagnasco. La nota tende cosi' a correggere in parte quanto emerso dalla prolusione pronunciata ieri dal presidente della Cei al Consiglio episcopale permanente nella quale Bagnasco ha fatto un lungo riferimento alla questione aborto in relazione al voto della settimana prossima. Nel testo si afferma: ''Nell'approssimarsi della consultazione elettorale - diritto e dovere di ogni cittadino - desideriamo rivolgere ai fedeli e a tutti gli abitanti della nostra regione una parola che possa favorire la riconciliazione e il discernimento''. I particolare, poi, si fa riferimento al ''criterio guida per un sapiente discernimento tra le diverse rappresentanze'' che e' ''l'impegno programmatico, chiaramente assunto, di assicurare il pieno rispetto di quei valori che esprimono le esigenze fondamentali della persona umana e della sua dignita', valori che sono la condizione e il fondamento di una societa' veramente solidale''. ''Si tratta - prosegue la nota - di valori chiaramente e ripetutamente ribaditi dal magistero conciliare, postconciliare e pontificio e che possono essere sinteticamente richiamati: fra tutti, il rispetto della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale; la tutela e il sostegno della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna; il diritto di liberta' religiosa, la liberta' della cultura e dell'educazione. E quindi il diritto al lavoro e alla casa; l'accoglienza degli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; la promozione della giustizia e della pace; la salvaguardia del creato''. ''Tali valori - si legge nel testo - non possono essere selezionati secondo la sensibilita' personale, ma vanno assunti nella loro integralita'''. E ancora prosegue la nota dei vescovi liguri, tali valori ''solo nel loro insieme esprimono una concezione dell'uomo, della comunita' e del bene comune, che costituisce il centro della Dottrina Sociale della Chiesa, e rivelano quel collegamento tra etica della vita ed etica sociale che Papa Benedetto XVI ha piu' volte sottolineato: ''non puo' avere basi solide una societa' che - mentre afferma valori quali la dignita' della persona, la giustizia e la pace - si contraddice radicalmente accettando e tollerando le piu' diverse forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata'' . ------------------------------------------- NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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