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Cannabis terapeutica. Assessore sanita' Bolzano al collega della Sicilia sul Sativex: ottimi risultati, aiutate vostri pazienti
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Comunicato 
19 giugno 2008 0:00
 
Il diritto a non soffrire in Italia e' ancora un miraggio, specialmente quando l'unico farmaco efficace per alleviare il dolore e' derivato da una pianta 'malvagia', la cannabis. Alcune settimane fa avevamo denunciato l'ennesimo caso di sofferenza inutile che ci veniva segnalato dalla Sicilia e riguardava una donna affetta da sclerosi multipla, costretta dalla burocrazia a rinunciare all'unico trattamento in grado di alleviare i sintomi della malattia: il cannabinoide Sativex. (1)
La signora Giuseppina, vista l'impossibilita' di ottenere il farmaco dalla Regione Sicilia, si era rivolta alla Provincia di Bolzano, uno dei pochi luoghi dove il Sativex e' prescritto e rimborsato dalla Ausl.
Nella risposta (2), l'Assessore della Sanita' di Bolzano Richard Theiner, nel ribadire gli 'ottimi risultati' del Sativex, invita il collega siciliano a prendere adeguatamente in considerazione la richiesta della paziente. Queste le sue parole:
"Le comunico che la Provincia Autonoma di Bolzano, visti gli ottimi risultati per il trattamento del dolore neuropatico nei pazienti affetti da sclerosi multipla che non rispondono in modo efficace alle terapie di uso comune, ha deciso di erogare gratuitamente il farmaco ai propri assistiti in regime di Day Hospital con contestuale apertura di una cartella clinica. Ritengo che presso l'Assessorato alla Sanita' della Regione Sicilia, che legge per competenza, si potrebbe trovare una concreta risposta in quanto, a livello locale, non mi e' possibile soddisfare la Sua richiesta. Auspico che ci sia una adeguata considerazione per la Sua richiesta.".
Ci auguriamo che l'Assessore Massimo Russo voglia ascoltare il collega di Bolzano.
Soprattutto, rivolgiamo un appello urgente al ministro della Salute Maurizio Sacconi affinche' ponga rimedio alla allucinante situazione dei molti malati di sclerosi multipla che sono oggi costretti a soffrire inutilmente in alcune Regioni italiane. Invitiamo il ministro anche a promuovere la sensibilizzazione e l’aggiornamento del personale sanitario sui farmaci cannabinoidi, ancora troppo sconosciuti ai medici italiani.
 
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