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27 agosto 2023 5:50 - Claudio Cappuccino
Vorrei cercare di fornire, in modo necessariamente semplificato e schematico, gli argomenti a favore della decisione tedesca (e oltre).
1.
Fotografia della situazione attuale.
Nonostante le "leggi anti-droga" (ma qualcuno dice "a causa" delle stesse) ovunque, tutti i giorni, a tutte le ore, come si dice 24/7, una varietà incredibile di "sostanze proibite" è liberamente in vendita senza controlli né di età dell'acquirente né di qualità e sicurezza del prodotto.
2.
Cento e più anni di esperienza con l'attuale "proibizione" per legge hanno DIMOSTRATO che:
- non solo non si è in nessun modo ridotta la disponibilità delle "droghe" classiche
- ma anzi, sono state inventate e immesse sul mercato nero un numero indefinito di "nuove droghe" mai studiate da nessuno sotto il profilo farmaco-tossicologico, e spesso inaccettabilmente pericolose e/o tossiche
3.
Oggi, qualunque ragazzino può comprare ovunque, a qualunque ora, magari a credito, sostanze come Cannabis, cocaina, eroina, metamfetamina, MDMA, LSD, ketamina, e innumerevoli "nuove droghe".
4.
La semplice LOGICA dice che, fra una SOSTANZA X, prodotta senza controlli dalla mafia del narcotraffico, e venduta senza controlli sul mercato nero, e LA STESSA SOSTANZA X, prodotta con rigorosi sistemi di controllo-qualità da una ditta farmaceutica, e venduta legalmente in farmacia, la prima è PER DEFINIZIONE molto più pericolosa per la salute degli individui e per l'ordine e la sicurezza della società rispetto alla seconda.
5.
Sembra pertanto ragionevole accettare di mettere in vendita in farmacia - in modo controllato, a persone in qualche modo "autorizzate", sotto il controllo di qualcosa come "centri di assistenza specializzati" - le PRINCIPALI SOSTANZE che altrimenti queste persone comprerebbero (con rischi e danni per loro stesse e non solo) sul mercato nero.
6.
E questo in realtà vale non solo per la Cannabis, di cui è appena stata approvata la "legalizzazione", ma per tutte le principali "droghe". Intendendo ovviamente solo quelle ben note e studiate sotto il profilo farmaco-tossicologico, non la quantità di "nuove droghe" continuamente segnalate.
7.
Con diversi vantaggi:
- per i consumatori, accesso controllato a sostanze di qualità controllata, in dosi ben precise e controllate, senza rischio di infezioni o "overdose" non-intenzionale;
- per lo stato, un ragionevole guadagno, da calcolare anche a copertura dei prevedibili "costi" sanitari aggiuntivi, legati all'uso delle sostanze.
- per tutti, eliminazione delle mafie del narcotraffico dalla principale quota di mercato delle "droghe.
- E' vero che resterebbe in mano alle mafie la fascia di mercato costituita da ragazzini e minorenni in genere, che non potrebbero avere comunque un accesso alle sostanze di farmacia, ma sarebbe comunque un bel passo avanti, con una forte riduzione dei profitti delle mafie, e anche con più facili e "mirati" controlli anti-droga.
- per tutti, eliminazione del terribile effetto "frutto proibito" che negli ultimi decenni ha fatto moltiplicare enormemente la produzione e i consumi di "droghe" fino acreare la deleteria "cultura dello sballo".
- ancora per tutti, possibilità di un'informazione più serena, precisa, obiettiva e corretta.
Con smitizzazione dell'idea di "droga" come piacere proibito, cancellazione del "terrorismo proibizionista" che ci ha portati al punto in cui siamo, e - soprattutto - recupero del concetto di "droga" come "farmaco". Ovvero sostanza che ha effetti desiderati e indesiderati, indicazioni e controindicazioni, e che deve e può essere usata con l'attenzione e l'intelligenza con cui si dovrebbero usare tutti i "farmaci".
8.
Come sempre, il diavolo si nasconde dei dettagli, e la difficoltà è nel disegnare un vero e proprio "progetto di cambiamento", che ha ovvie e profonde implicazioni anche socio-culturali, oltre che sanitarie ed economiche.
21 agosto 2023 13:38 - enniusfirst
Ad alcol e tabacco , altro ciarpame sul libero mercato.

W il progresso che legalizza la dipendenza se non il servaggio della persona alle cose con la scusante di ridurre il danno .

Già.. riduzione del danno …

Il Fatto Quotidiano.it
29 OTTOBRE 2019

Marijuana, Colorado 5 anni dopo la legalizzazione: record di gettito, ma visite psichiatriche quintuplicate al pronto soccorso.
19 agosto 2023 0:58 - Claudio Cappuccino
1.
UN ALTRO PAESE – e di grande peso – si aggiunge alla lista dei LEGALIZZATORI DELLA CANNABIS anche per uso "ricreativo" (non–terapeutico).
E' una cosa che può piacere o non piacere, e che certamente sarà molto discussa, ma che conferma una TENDENZA ORMAI INELUTTABILE.
2.
SI CHIAMA "LEGALIZZAZIONE", MA SOPRATTUTTO SIGNIFICA "RIDUZIONE DEL DANNO".
Perché ormai chiunque abbia un briciolo di intelligenza e di conoscenze, dovrebbe aver capito che il PROIBIZIONISMO – ovvero la soluzione del "problema droga" inventata nel lontano 1912 (Conferenza dell'Aja) – è stato una SOLUZIONE CATASTROFICA, che ha creato danni e problemi enormemente peggiori del “problema droga” (peraltro molto superficialmente definito e valutato) originario.
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