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16 marzo 2019 11:52 - anandamide1972
La dinamica, mutatis mutandis per rispondere ad un genitore, è parente di quelle per cui un giovane figlio fa calcio, o nuoto, o batteria, o pianoforte, o danza, o esperanto, o minimoto, o equitazione e via, solo o principalmente per compiacere un genitore. Senza dunque sentire nessun fuoco, quando non repulsione. Per quello nn ci si suicida, nn c'è la tragedia droga, totalmente distorta dal combinato tra media e politici protopost-populisti, ma il furto della sacrosanta serenità sulla quale avrebbero magari costruito un adulto certo non perfetto ( chi lo è ?), ma funzionale a qualcosa. Invece che un "omino" frustrato più del fisiologico, confuso col dolore del consapevolmente fottuto più che da una sostanza , da tutto il resto fino a far diventare la sostanza stessa l'unica o quasi cosa positiva x cui alzarsi al mattino. Stupendosi per queste, di dinamiche, peccherebbe di ingenuità ne fosse sinceramente e non ferocemente confuso, di malafede chiunque altro. Stupendosi, stupefacendosi...qualche volta bastano i concetti in tavola, a fornire buoni spunti dai quali in poi, studiare.
16 marzo 2019 11:41 - anandamide1972
il punto è trovare chi sia disposto a dire le cose fuori dai denti, sul piano personale, alle figure intorno al ragazzo VITTIMA di schemi mentali idioti nella gestione di un fenomeno articolato che per capirci un po' tutto si può essere fuorchè rigidi, presuntuosi vilmente ipocriti, non disposti, come d'uopo in ogni dialettica, a riconoscere spunti di verità o ragionevolezza nell'altrui pensiero quando al contrario, lo dico per disilludente esperienza, se il loro interlocutore è di " tipo A" e riesce a cogliere spunti di interfacciamenti possibili, ne fanno uso strumentale rinfacciando, che poi protraggono per mesi. Finche' qualcosa non li distrae.
15 marzo 2019 10:33 - enniusfirst
In quest'altro caso, il suicidio di un giovane riguarda i brutti voti.
E ora caro Donvito, cosa diciamo ai genitori di smetterla di rimproverare e di battersi per l'abolizione dei brutti voti ?

I genitori lo sgridano per i brutti voti: 18enne si suicida con un sacchetto di plastica - Retenews24
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15 feb 2019 · Non ci sarebbero dubbi rispetto al fatto che si sia trattato di un suicidio. Lo studente, da pochi mesi maggiorenne, aveva da poco litigato con i genitori che l'avevano rimproverato per i risultati ottenuti a ...
13 marzo 2019 23:36 - glacial68
Nessuno si sognava di entrare nei certi di recupero per le erbe magiche ,qualcuno a creato le condizioni ,in modo che ciò accadesse ... quando entreranno nelle comunità per il sangue di cristo ? Se miliardi di persone usano canapa ,senza nessun problema ,come accade anche con l'alcol ,il presunto e d'obbligo ,visto che non tutti sanno come affrontare l'argomento ,e chi demonizza ,non a le carte in regola per insegnare !
13 marzo 2019 23:16 - glacial68
Purtroppo il proibizionismo genera anche queste situazioni e ricordiamoci bene che nella maggior parte dei casi da abuso di sostanze ,la famiglia a sempre un ruolo fondamentale in negativo ... i veri colpevoli ,sono i proibizionisti di stato alla Salvini ,i quali ,non permettono un informazione veritiera e logica ,istigando la società e le famiglie ,a vedere la canapa ,come una sostanza pericolosissima ,quando nella realtà ,e una delle più sicure ,e tutti i miliardi di giovanissimi che la usano ,in futuro ,non riscontreranno nessun problema da tale uso ,proibizionismo permettendo ... Auguro con tutto il cuore ,a chi semina vento ,di raccogliere tempesta ,non si deve e non si può morire a causa dell'ignoranza altrui !
11 marzo 2019 11:28 - chinaski
Caro Donvito, le sue posizioni non mi trovano assolutamente d'accordo. Purtroppo se questo povero ragazzo si è suicidato per il rimprovero, doveva avere una enorme fragilità di fondo. Non si possono escludere responsabilità da parte dei genitori, ma senza conoscere in maniera approfondita la situazione ed il contesto, il suo intervento appare decisamente fuoriluogo.

Le faccio un esempio: quando avevo 17 anni io, purtroppo molti lustri fa, mio padre che era un uomo di altri tempi, per cui la droga era "la droga", quando mi scoprì che fumavo mi rincorse per tutta casa con un bastone, altro che rimproveri. Io sono ancora qua, non mi sono certo suicidato e le dirò di più: mio padre nei decenni, grazie anche ai libri che gli ho fatto leggere, ma soprattutto alla luce di quella che è stata la mia vita, ha anche capito che al tempo si sbagliava.
10 marzo 2019 17:24 - enniusfirst
Scrive Donvito ..
'Che mai, ma proprio mai, ci sogneremmo di dire a questo nostro figlio cosa sia giusto o sbagliato, magari imponendogli con la nostra presunta autorità il nostro presunto giusto.'

Ecco, si tratta di stabilire se Donvito si faccia carico delle responsabilita educative genitoriali oppure sia un maestro del ... pilatismo in quanto il suo giusto da trasmettere lo ritiene presunto.

Visiti Donvito i centri di recupero dalle erbe magiche e chieda ai giovani quali lezioni educative avrebbero preferito ricevere dai genitori.
10 marzo 2019 16:12 - graziano1984
Nella sostanza si può anche essere d'accordo. Ho anch'io un figlio 17enne e, un po, credo di conoscere le varie dinamiche. Ma, incolpare cos' direttamente i genitori, mi sembra esagerato. Ed anche fuori luogo. Ma, parafrasando l'articolo, ognuno la pensa come vuole. Graziano
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