Ciao Silvia, hai sperimentato l'efficacia della cannabis nel
tuo caso e ne siamo ovviamente molto contenti per te, però
purtroppo la tua situazione è comune a centinaia, migliaia,
quasi tutti i pazienti.
** ho saputo ... che ogni regione ha dei medici competenti
che potrebbero visitarmi e prescrivermi cannabis **
Magari fosse, in realtà sono proprio i medici il collo di
bottiglia, l'ostacolo principale all'accesso a questa cura.
Quelli che hanno prescritto negli ultimi 8 anni sono forse
una ventina in tutta Italia, concentrati in pochissime
regioni, e quasi tutti neurologi...
In Emilia-Romagna la legge regionale è da poco in vigore,
per ora non cambia nulla ma se i pazienti emiliani
vigileranno e parteciperanno alla definizione di un
regolamento attuativo che non limiti la cura ai soli
neurologi e terapisti del dolore, dato che la normativa
nazionale prevede anche l'utilizzo su base individuale sia
di farmaci esteri che soprattutto di preparazioni magistrali
(per le quali si richiede soltanto che riguardo
l'indicazione per la quale si prescrive, siano stati
pubblicati studi scientifici su riviste internazionalmente
accreditate), chissà forse in futuro...
Qualche medico di base è più sensibile e disponibile, ne
hai parlato col tuo? Il SSR non ti passerebbe il farmaco a
carico loro, ma almeno una prescrizione in mano la avresti
(per il Bedrocan importato, o per le preparazioni
magistrali).
Del resto dopo anni di tabù, oltre alla non-conoscenza
della sostanza i medici sono intimiditi dal proprio Ordine
quando vi si rivolgono per delucidazioni, nonchè dalle
proprie Direzioni Sanitarie ed a livello culturale dal
fondamentalista politico-religioso di turno.
Mentre un qualsiasi 'esperto' tipo Giovanardi o Gentile può
impunemente affermare che "anche un solo spinello" danneggia
irreversibilmente i neuroni ecc ecc ecc, come può il medico
non sentire che esponendosi e prescrivendo la sostanza,
metterebbe a rischio la sua carriera professionale? Di
solito preferisce limitarsi a consigliare verbalmente
"continua a fumare, se ti fa bene".
** trovare un medico che sia disponibile a farmi tutte le
visite del caso così che possa accertare che il mio
problema possa essere curato con marijuana, cosa della quale
sono sicura perché mi crea dei benefici **
Il giorno che un medico tramite visite, analisi e
l'osservazione clinica del suo paziente, accertatosi che la
cannabis è di beneficio nel caso specifico come riferito
dal paziente, prescriverà legalmente la cura secondo una
delle modalità già da anni previste (principalmente i
Bedrocan esteri e le preparazioni magistrali), l'Italia
sarà un paese migliore.
Tutta la nostra solidarietà e comprensione, è davvero una
vergogna che in Italia un medico debba aver paura ad
esercitare la sua professione in scienza e coscienza, e
soprattutto che si continuino a criminalizzare e minacciare
di conseguenze penali i cittadini malati che decidano
comunque e liberamente di non rinunciare al miglioramento
del proprio stato di salute, senza danneggiare nessuno se
non oscuri interessi.
I Pazienti Impazienti Cannabis
10 settembre 2014 11:46 - pettine
PRONTOOOOOOOOOO
LAPIANTIAMO.....
ci siete? ANTIRIS troppa fatica pigiare due tasti per un
motivo differente dal farsi pubblicità?
unica realtà in italia??
pfffffffff....
8 settembre 2014 12:25 - pettine
Quindi se la signora Silvia da Forlì scrive a lapiantiamo
voi la aiutate? Le fornite informazioni?
5 settembre 2014 7:24 - Antris
Grazie per aver ricordato www.lapiantiamo.it
eppure siamo l'unica realtà in Italia...