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16 settembre 2014 12:10 - pic3568
Ciao Silvia, hai sperimentato l'efficacia della cannabis nel tuo caso e ne siamo ovviamente molto contenti per te, però purtroppo la tua situazione è comune a centinaia, migliaia, quasi tutti i pazienti.

** ho saputo ... che ogni regione ha dei medici competenti che potrebbero visitarmi e prescrivermi cannabis **
Magari fosse, in realtà sono proprio i medici il collo di bottiglia, l'ostacolo principale all'accesso a questa cura. Quelli che hanno prescritto negli ultimi 8 anni sono forse una ventina in tutta Italia, concentrati in pochissime regioni, e quasi tutti neurologi...
In Emilia-Romagna la legge regionale è da poco in vigore, per ora non cambia nulla ma se i pazienti emiliani vigileranno e parteciperanno alla definizione di un regolamento attuativo che non limiti la cura ai soli neurologi e terapisti del dolore, dato che la normativa nazionale prevede anche l'utilizzo su base individuale sia di farmaci esteri che soprattutto di preparazioni magistrali (per le quali si richiede soltanto che riguardo l'indicazione per la quale si prescrive, siano stati pubblicati studi scientifici su riviste internazionalmente accreditate), chissà forse in futuro...
Qualche medico di base è più sensibile e disponibile, ne hai parlato col tuo? Il SSR non ti passerebbe il farmaco a carico loro, ma almeno una prescrizione in mano la avresti (per il Bedrocan importato, o per le preparazioni magistrali).
Del resto dopo anni di tabù, oltre alla non-conoscenza della sostanza i medici sono intimiditi dal proprio Ordine quando vi si rivolgono per delucidazioni, nonchè dalle proprie Direzioni Sanitarie ed a livello culturale dal fondamentalista politico-religioso di turno.
Mentre un qualsiasi 'esperto' tipo Giovanardi o Gentile può impunemente affermare che "anche un solo spinello" danneggia irreversibilmente i neuroni ecc ecc ecc, come può il medico non sentire che esponendosi e prescrivendo la sostanza, metterebbe a rischio la sua carriera professionale? Di solito preferisce limitarsi a consigliare verbalmente "continua a fumare, se ti fa bene".

** trovare un medico che sia disponibile a farmi tutte le visite del caso così che possa accertare che il mio problema possa essere curato con marijuana, cosa della quale sono sicura perché mi crea dei benefici **
Il giorno che un medico tramite visite, analisi e l'osservazione clinica del suo paziente, accertatosi che la cannabis è di beneficio nel caso specifico come riferito dal paziente, prescriverà legalmente la cura secondo una delle modalità già da anni previste (principalmente i Bedrocan esteri e le preparazioni magistrali), l'Italia sarà un paese migliore.

Tutta la nostra solidarietà e comprensione, è davvero una vergogna che in Italia un medico debba aver paura ad esercitare la sua professione in scienza e coscienza, e soprattutto che si continuino a criminalizzare e minacciare di conseguenze penali i cittadini malati che decidano comunque e liberamente di non rinunciare al miglioramento del proprio stato di salute, senza danneggiare nessuno se non oscuri interessi.

I Pazienti Impazienti Cannabis
10 settembre 2014 11:46 - pettine
PRONTOOOOOOOOOO

LAPIANTIAMO.....

ci siete? ANTIRIS troppa fatica pigiare due tasti per un motivo differente dal farsi pubblicità?

unica realtà in italia??

pfffffffff....
8 settembre 2014 12:25 - pettine
Quindi se la signora Silvia da Forlì scrive a lapiantiamo voi la aiutate? Le fornite informazioni?
5 settembre 2014 7:24 - Antris
Grazie per aver ricordato www.lapiantiamo.it
eppure siamo l'unica realtà in Italia...
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